Iris on Rainy Days: Capitolo 1 Smantellamento 1 Giorno Prima

From Baka-Tsuki
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Nel pomeriggio, un ospite è giunto alla dimora Umbrella.

Un uomo che non conosco, con un uniforme grigia, è apparso di fronte alla porta con tre robot grandi e grossi. Hanno dichiarato di essere del Dipartimento Manageriale dei Robot di Oval City, dicendo di essere qui per reclamarmi. Visto che puzzo di olio per motori, l’uomo mi lancia un’occhiataccia.

Sono di proprietà della Professoressa, ma la lei non ha alcun parente, quindi nessuno può ereditarmi. Questo per legge mi rende un “res nullius” (cosa di nessuno) e vengo considerata come una proprietà nazionale. Quindi adesso affermano di volermi reclamare a nome della nazione — O almeno è come lui me l’ha spiegato.

Vengo stretta tra due robot e trascinata verso la solida rastrelliera della macchina. Non posso resistere, poiché non mi è rimasto neanche un grammo di energia in corpo.

Dopo aver raggiunto l’ufficio del Dipartimento Manageriale della Gestione dei Robot, l’uomo mi mette tra le mani una pila di cartelle , ordinandomi di andare ad una destinazione specifica. Con i robot d’acciaio come guida, vengo condotta verso il posto designato.

È il settore di manutenzione per robot.

Prima che i robot possano essere rilasciati in commercio come prodotti, devono soddisfare gli standard di sicurezza richiesti dalla legge. Così vengono ispezionati qui. I robot che passano l’ispezione saranno comprati in un’asta da privati.

Dopo la mia costruzione, è sempre stata la Professoressa a effettuare la manutenzione e l’ispezione per me, perciò è la prima volta in assoluto che vedo questo settore di manutenzione.

“Togliti i vestiti”.

È stata la prima cosa che mi ha detto. Nessuna presentazione.

Con un po’ d’esitazione comincio a toglierli con mani tremanti. Dopo le calze e il grembiule, ora tocca al vestito—

“Smettila di temporeggiare!”

Mi ordina l’ispettore, mentre indosso solo la lingerie, e mi sgrida ferocemente.

“Sbrigati a toglierti quei maledetti vestiti!”

Alcuni ispettori maschi hanno gli occhi fissi su di me. “Siamo tutti adulti, che cosa c’è di così imbarazzante!?”. Sentendo lo sfottò di qualcuno, gli uomini si mettono a ridere.

Dopo essermi tolta i vestiti, cominciano a farmi vergognare ancora di più.

Le mani di quei uomini strisciano mia pelle. Alcuni lo fanno meccanicamente, altri lo fanno volontariamente in maniera molto indecente.

Sto in silenzio. Gli permetto di toccare dove vogliono.

Quando l’ispezione finisce i miei pensieri sono pieni di vergogna e disgusto.

Controllo del circuito mentale, conferma del controllo dei movimenti, controllo del circuito di sicurezza. Le procedure d’ispezione vengono eseguite una dopo l’altra, mentre l’unica cosa che faccio è muovermi da un punto all’altro del settore.

Non mi hanno restituito i vestiti. Perciò sono ancora nuda. La scatola di sigarette appesa al collo è l’unica cosa che posseggo.

Finalmente devo sottopormi all’ultimo ‘test di rivendita’.

‘Test di rivendita’ è un asta per far ritornare i robot, che soddisfano i standard di sicurezza, sul mercato. Se il robot non ha un compratore, verrà fatto girare nel mercato di oggetti di seconda mano — e poi verrà smantellato, ridotto ad un rottame.

Prima che il test inizi, devo mettere un ‘collare’ nella sala d’attesa. Il collare è una targhetta utilizzata dal gestore dei prodotti; e su ognuna di queste sono disegnati numeri e codici a barre.

Mi dirigo verso la stanza del test di rivendita, e osservo il nastro trasportatore nella galleria rotonda muoversi. Io e gli altri robot siamo allineati in riga, poi a turno ci sediamo sul nastro trasportatore.

Con una velocità di dieci centimetri a secondo, vengo mossa dal nastro trasportatore. Dall’altra parte degli schermi, probabilmente le persone stanno decidendo se comprarmi o meno, facendosi domande come “Questo robot potrà fruttare?” “Ha un valore commerciale?” e così via. In questo momento sono seduta con lo sguardo assente, pensando a cose irrilevanti come “Il soffitto è talmente bianco da sembrare strano” “Che giorno è oggi?” e così via.

In questo modo, continuo a essere mossa dal nastro trasportatore. Gli altri robot si muovono insieme a me. Questa è la giostra che deciderà il nostro destino.

Durante il decimo giro, mi hanno tolto dal nastro trasportatore. Nessuno vuole comprarmi.

L’unico futuro davanti a me è quello di diventare un rottame.