Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 5 Vacanze estive

From Baka-Tsuki
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Vacanze Estive[edit]

“Volete andare al mare?”


Chi aveva chiesto con queste parole di punto in bianco era Shizuku.


“Al mare, intendi la spiaggia?”


I sistemi telefonici TV moderni, come uno standard, possono ricevere fino a dieci chiamate contemporaneamente. Come Miyuki stava utilizzando questo sistema per parlare sia con Shizuku sia con Honoka e di impegnarsi in una chiacchierata, Shizuku diede un breve “sì”. La risposta era un po’ corta, ma anche così sembrava far suonare un campanello con la sua amica fin dalla scuola elementare, Honoka.


“Ah, potresti voler dire?”

“Sì, quello.”


Ma per Miyuki, che le aveva conosciute solo da quattro mesi circa, questa conversazione era completamente su un livello diverso.


“Potresti voler dire... cosa?”


A quello, sia Honoka sia Shizuku si rese conto che avevano lasciato indietro Miyuki, anche se troppo tardi, si scambiarono un colpo d'occhio. Detto questo, sul display di Miyuki poteva solo vederle guardare a parte. Honoka fu la prima a dirigere lo sguardo verso Miyuki.


“Beh, vedi la famiglia di Shizuku ha un resort in Ogasawara.”

“Eh? La famiglia di Shizuku possiede una spiaggia privata?”

“Già...”


Alla domanda di Miyuki. Shizuku rispose brevemente di nuovo, anche se questa volta con un'espressione un po' imbarazzata.

Negli ultimi tempi, possedere una villa nell'isola disabitata di Ogasawara era diventata una moda tra i ricchi, anche se era stato rimproverato dai critici ignoranti con espressioni di fraintendimento intellettuale come “l’intenzionale arrogante distruzione della natura.”

Queste isole disabitate, dove si trovano i villaggi vacanze, erano per lo più isole popolate una volta, ma erano state abbandonate a causa delle condizioni difficili. Poiché queste ville erano a zero emissioni (fonti energetiche che provenivano dalla luce del sole, quindi se s’include energetica non erano veramente a emissione zero, ma ancora), non erano distruttive per la natura, ma piuttosto un utilizzo valido senza vergogna per il terreno. Naturalmente, Miyuki non stava incolpando la famiglia di Shizuku. Era solo che anche tra i nuclei familiari considerati ricchi, solo una manciata possedeva delle ville con una propria spiaggia privata. Questo era probabilmente qualcosa che anche Shizuku comprendeva, ma anche in caso di critiche ingiustificate, probabilmente lei avrebbe mantenuto una sorta di buon senso generale e di sentire un certo grado di colpa nell’inconscio.


“Mio padre ha detto “Per favore invita i tuoi amici”. Sembra che voglia davvero incontrare Miyuki e Tatsuya-san.”


Alle parole di Shizuku mirate per cambiare lo stato d'animo, questo era qualcosa di nuovo che chi non le conosceva da molto tempo, non avrebbe afferrato, Honoka borbottò qualcosa.


“Allora tuo padre ci sarà anche quest'anno...”


La sua espressione sembrava ricordare qualcosa, molto probabilmente i ricordi di una vacanza precedente con cui era stata con il padre di Shizuku. Forse per la villa di cui stavano parlando.


“Non ti preoccupare. Sarà solo in giro per un breve periodo. Sembra che abbia un mucchio di lavoro, e probabilmente sarà solo in grado di ritagliarsi poche ore.”


La faccia un po’ preoccupata di Honoka, si ammorbidì alle parole di Shizuku. Miyuki sentiva della curiosità al che cosa sarebbe potuto succedere, ma lei non perse di vista le priorità.


“Non mi dispiace, ma... a che ora?”

“Non è stato ancora deciso. Avevamo pensato ogni volta che è conveniente per Tatsuya-san.”


All’espressione di Miyuki dire: “Devo chiedere a Onii-sama”, Shizuku comprese perfettamente la sua risposta.


◊ ◊ ◊


“... È questo ciò di cui stavamo parlando.”


Tatsuya sentì parlare della questione durante la colazione il mattino successivo.

In un primo momento Tatsuya aveva considerato di chiedere: “Voi ragazze parlate sempre fino a mezzanotte?”, ma naturalmente ciò che venne fuori dalla sua bocca era completamente diverso.


“Gli unici presenti saranno Shizuku, Honoka e noi stessi?”

“Shizuku ha detto che vorrebbe invitare anche Erika, Mizuki, Saijou-kun e Yoshida-kun.”


A questo Miyuki esitò un po'...


“Ma non hanno molta familiarità con loro, rispetto a noi, quindi si sono chieste se potevamo essere noi a invitarli.”


Probabilmente Miyuki non voleva dire nulla che causerebbe dei disagi al fratello. Naturalmente, non aveva intenzione di far fare nulla a Tatsuya e stava per contattarli lei stessa, ma...


“Ho capito. Allora, mi metterò in contatto con Leo e Mikihiko. Per le date, vediamo...”


Al contrario Tatsuya, inoltre, non voleva imporsi a sua sorella, con una conseguente armonia prestabilita.

Prendendo un sorso di caffè, Tatsuya andò oltre nel calendario nella sua testa.


“Sono libero il prossimo Venerdì alla Domenica. Qualsiasi altro giorno è alquanto pieno.”


La pausa estiva delle scuole superiori di magia durava fino alla fine di agosto. (Per la maggior parte dei licei di scienza e letterari fino a metà agosto, mentre per la maggior parte delle scuole superiori in PE e arti fino a metà settembre).

Le pause estive precedenti di Tatsuya dell'anno scorso e dell'anno prima dell'ultimo erano state in gran parte prese dalla formazione con il Battaglione Indipendente Equipaggiato con Magia.

(In aggiunta a ciò, l'anno appena trascorso stava studiando, vale a dire, il tutoraggio di Miyuki.)

Invece quest'anno la prima metà era stata presa dalla Competizione delle Nove Scuole, quindi il tempo extra era davvero esiguo. Gli sviluppi che coinvolgono il rilascio nel prossimo mese del 'dispositivo dedicato alla magia volo' erano anche in movimento.

Anche quest'anno non c'era una pausa nella sua vacanza estiva.


“Allora il prossimo Venerdì a Domenica, tre giorni e due notti. Contatterò Shizuku.”


La ragione per cui Miyuki era così eccitata da non mancare a quest’opportunità. Per lei questo era un po’ deludente dato che non avrebbe avuto tanto tempo da stare sola con il fratello, ma dargli il tempo di aggiornare le sue priorità per uno qualsiasi dei suoi desideri.


◊ ◊ ◊


Sembrava che Shizuku avesse davvero lasciato i suoi progetti aperti per Tatsuya, come lei annuì subito dopo aver ricevuto la chiamata di Miyuki. Honoka fu contattata da Shizuku, Erika e Mizuki da Miyuki, Leo e Mikihiko da Tatsuya, e se il fatto che ognuno era libero fosse stata una coincidenza o no Tatsuya la prese come un granello di sale.

E per il giorno del viaggio che aveva guardato con vuoto stupore. Lui era stato forzato ad accompagnare le ragazze a fare la spesa, con un’attenzione particolare alla sezione dei costumi da bagno di un grande magazzino; In seguito Tatsuya chiuse quel ricordo in un cassetto nel profondo della sua mente e saldamente lo chiuse, quindi non c'era un ricordo di quel particolare evento qui.

Per qualche ragione, il luogo per l'incontro specificato non era l'aeroporto, ma il porto di Hayama.


“Wooow... di certo è una bella barca.”


Questa volta, a differenza della Competizione delle Nove Scuole, i pantaloncini corti di Erika non erano fuori luogo, così lei stava guardando lo scafo bianco luccicante, anche se lei metteva in mostra le sue gambe lisce ed eleganti, e i suoi occhi lucidi.


“La famiglia di Erika non possiede un incrociatore?”


Come Shizuku la interrogò con una faccia un po’ imbarazzata (Tatsuya era diventato abbastanza abile nel leggere le sue espressioni), Erika scosse la testa con un sorriso ironico.


“Abbiamo una nave, ma non può essere realmente definito un 'incrociatore'... cavolo, non voglio chiamarlo così.

Cambiano come di consueto lo stabilizzatore troppo spesso, quindi è il peggior giro di sempre.”

“... Non me lo dire, per la formazione?”

“Yep.”

“Voi ragazze siete davvero molto meticolose ...”


Accanto al mormorio di Miyuki e l'espressione stupita, Mizuki era in perdita su quale tipo di faccia fare, così lei si limitò a sorridere ambiguamente.

D'altra parte...


“Un sistema di propulsione Fleming è... non ci sono i condotti d'aria, in questo modo l'energia non proviene dalle turbine a gas. E' alimentato da impianti a idrogeno fotocatalisi e celle a combustibile?”


Assorto nel suo interesse della meccanica giovanile(?), Tatsuya mormorò tra sé, come osservava la propulsione nel dettaglio.


“Ci sono anche i serbatoi di stoccaggio dell'idrogeno a bordo per ogni evenienza.”


Una risposta inaspettata giunse. La risposta in sé non era inaspettata, ma piuttosto il fatto che una risposta era arrivata a tutti. Guardando in alto, il 'Capitano' della nave era lì.

Con un cappello greco calato sul viso e vestendo una giacca con bottoni decorativi, stava educatamente sgranocchiando una pipa.

Lui mancava semplicemente leggermente di quell’aspetto robusto.

L'obesità come malattia dello stile di vita era stata debellata venti anni prima grazie al trattamento farmacologico, ma per la figura di un capitano un po’ di circonferenza era più invitante.

Come ci stava pensando Tatsuya con una faccia perplessa, il capitano andò per una stretta di mano. Tra l'altro, la pipa che teneva nella mano sinistra era davvero una pipa classica. Se si guardasse abbastanza da vicino, si vedrebbe che era vuota.


“Sei Shiba Tatsuya-kun, non è vero? Sono Kitayama Ushio, il padre di Shizuku.”


Non era abbastanza bravo da trattenere la sua confusione a quella personalità schietta come c'era da aspettarsi, ma Tatsuya aveva avuto esperienze molto più sociali rispetto alla maggior parte degli studenti delle scuole superiori. Piuttosto che soccombere per l'imbarazzo, ricambiò il saluto in modo impeccabile.


“E' bello incontrarvi, sono Shiba Tatsuya. Ho sentito parlare molto di lei. Insieme con mia sorella, siamo lieti di fare la vostra conoscenza.”

“E' bello incontrare anche voi due.”


Prendendo mano tesa del padre di Shizuku, Tatsuya strinse leggermente in modo da non violare il galateo, era la sua intenzione ma Ushio con grande entusiasmo afferrò la mano di Tatsuya.

La sua stretta era inaspettatamente ferma. Eppure, rispetto a Kazama e Yanagi, le sue mani erano più abituate a una scrivania. Ciò che attirò Tatsuya non era la forza della sua mano, ma il potere nello sguardo diretto verso di lui. Quegli occhi caparbi che lo stimavano senza farti sentire a disagio, assumendo il comando, si sforzavano come simili ai luminari, gli occhi di un leader.


“... Non solo un sapientone buono solo per il cervello. Non solo un tecnico con tecniche superficiali eccellenti, entrambe.

L’aspetto sembra davvero superbamente affidabile.”


Il suo mormorio sarebbe normalmente impercettibile. Come anche Tatsuya doveva consapevolmente concentrarsi, il volume di voce era più che abbastanza tranquillo a titolo oneroso. Ma anche se fosse stato pronunciato a un volume normale, Tatsuya non l’avrebbe considerato scortese. Kitayama Ushio possedeva la maestà di valutare onestamente il valore di chi gli stava di fronte.

Ma...


“Sì, a quanto pare gli occhi di Shizuku non si sbagliavano. Nonostante sia mia figlia, lei in realtà c’è l’ha insieme.”

A questa improvvisa osservazione da padre rimbambito, Tatsuya mantenne apparentemente la sua espressione neutra mentre sospirava “Quindi questo è il grande 'Kitayama Ushio' eh... ” nella sua mente.


Quando aveva detto quello che aveva sentito parlare da lui prima, non era per mera cortesia.

Ora è normale utilizzare un nome d'arte, piuttosto che il proprio vero nome nella gestione di una società per proteggere la propria privacy. Suo padre non usava il suo nome 'Shiba Tatsurou', ma piuttosto il nome di 'Shiibara Tatsurou'[1] nella sua qualità di responsabile dello sviluppo di FLT.

Aveva sentito solo da Shizuku che suo padre gestiva un commercio di passaggio, ma dopo che gli era stato detto il suo nome d'affari, era rimasto molto sorpreso che lui fosse un tale pezzo grosso.

Lui si era sposato tardi, sposarsi con un mago coinvolgeva numerosi problemi e, anche se quelli sono stati superati, aveva preso degli anni, per questo avrebbe dovuto avere più di cinquanta o giù di lì, ma quest'aria franca, o meglio troppo leggera, non dava l'impressione che lui ne avesse più di quaranta.


“Miyuki!”


Un preavviso con uno sguardo, Tatsuya chiamò sua sorella nella mischia.

Miyuki si avvicinò con passo veloce, valutando istantaneamente la situazione, s'inchinò con grazia al padre di Shizuku.


“Piacere di conoscerla, sono Shiba Miyuki. Grazie mille per averci invitato.”

“Grazie per le parole gentili, milady. Sono Kitayama Ushio. Un tale bel saluto fatto da una bella fanciulla è un onore inaspettato, sia per me che per la mia nave.”


Al suo porre la mano sul petto e dando un profondo inchino, Miyuki ricambiò con un sorriso scherzoso e un inchino alla maniera occidentale.

A trovarsi di fronte ad una bellezza della statura e dal portamento di Miyuki, non poteva essere aiutato se anche la mascella di Ushio si allentasse un po’.


“Ah, padre. Non credo che tu abbia detto una cosa del genere quando mi hai incontrata?”

“Papà, è poco dignitoso quindi per favore chiudi la bocca.”


Tuttavia, non c'era modo che sarebbe stato tollerato. All’aspetto sfortunato di Ushio, un'improvvisa raffica di parole volarono da parte delle altre due ragazze che stavano salendo.


“No no, non è che stavo aprendo la bocca o qualcos’altro...”


Se fosse stato da solo contro la sua vera figlia, forse avrebbe potuto fare qualcosa, ma trovandosi anche di fronte a Honoka che aveva amato come un'altra figlia fin dalla scuola elementare, anche quest’uomo talentuoso negli affari si dibatteva. Per inciso il motivo per cui Honoka era così preoccupata nel sentire che Ushio sarebbe potuto venire, era dovuto al fatto che la vedeva come una figlia, ogni volta che s'incontravano, lui le passava una quantità non trascurabile di soldi nelle sue tasche.

Gesticolando selvaggiamente Erika e gli altri che si stavano avvicinando a distanza, stavano ovviamente cercando di distrarre gli altri, dalla scena in atto.


“Ooh! Voi dovreste essere i nuovi amici di mia figlia? Benvenuti. Vi prego di divertirvi. Purtroppo adesso devo scappare, ma non esitate a rilassarvi come se foste a casa vostra.”


Probabilmente era fuori dai suoi grandi affari con la figlia a differenza dei suoi partner commerciali. La sua agitazione potrebbe essere individuata dalle sue parole sconnesse.

Vederlo correre in una grande macchina con una fretta indecente e a sollevare il cappello greco nel rimpianto come accelerò a manetta, Tatsuya mormorò 'Credo che lui volesse almeno navigare con sua figlia...' con una voce che nessuno poteva sentire.


◊ ◊ ◊


C'erano 900 km circa per raggiungere l'isola dove si trovava la villa.

Tatsuya non riusciva a capire che cosa c'era di divertente nel navigare piuttosto che volare (oggigiorno non era insolito possedere dei velivoli VTOL[2], di fatto, sarebbe più conveniente di un incrociatore a propulsione Fleming), e quando lo chiese a Leo ed Erika, lui disse semplicemente qualcosa come "questo è il modo più affascinante di viaggiare". Ha quasi replicato senza pensarci con "Il punto del viaggio è il navigare, non viaggiare", ma aveva optato per mormorare "Questi due sono davvero una coppia perfetta" sotto il suo respiro.

Beh, ognuno era venuto in coperta, e nessuno dovrebbe soffrire il mal di mare. Tenendo conto del tempo per arrivare, si erano riuniti alle sei del mattino presto. Al fine di partire il più rapidamente possibile, Tatsuya salì sulla nave.

Il ponte era ancora più grande di quanto sembrasse dall'esterno. Non c'era una piscina, teatro o altre stranezze simili(questo era un incrociatore non una nave di lusso dopo tutto), ma anche se le otto persone uscissero con delle sedie a sdraio con appreso le canne da pesca, ci sarebbe ancora un sacco di spazio da vendere.

Tuttavia, dato che l'intera piattaforma era coperta da una cupola aerodinamica trasparente per la resistenza all'aria, sarebbe impossibile in realtà esporsi.


“Ma, quando viaggia a bassa velocità, i lati sono aperti.”


La persona che stava spiegando questo punto era il timoniere, così come colei che si era presa cura dei loro effetti personali, la governante tuttofare Ms. Kurosawa.

Dal suo aspetto... invece di governante, sembrava esserci una parola più appropriata. Non sembrava più vecchia dei venticinque anni al massimo.

Anche se ciò che era detto lei non dava un'immagine morbida, anzi sembrava più il tipo da essere accompagnata dall'effetto sonoro 'snap'; ancora in mare aperto sotto il sole cocente di mezza estate, per quanto i raggi in eccesso potevano essere deviati dalla cupola, Tatsuya aveva da chiedersi se non fosse accaldata in quel vestito. O forse era soltanto lui.

Saldamente avvolto in una giacca estiva a maniche lunghe, probabilmente non era abbastanza qualificato da pensare a queste cose.

Il progetto della nave collocava la timoneria a prua, le cabine di sotto, e la cupola trasparente che si estende dalla parte superiore della timoneria fino alla metà posteriore era il ponte.

Dopo aver controllato che tutti i sette passeggeri fossero a bordo, Kurosawa procedette direttamente alla timoneria, e ben presto la nave aveva lasciato la costa.


◊ ◊ ◊


Il tempo era completamente limpido, e anche se ci sono stati alcuni momenti di difficoltà, grazie agli stabilizzatori e ai sistemi d'assorbimento per il movimento nessuno a bordo patì di cinetosi. Alla fine, la nave giunse finalmente alla villa sull'isola Nakodojima.

Gli atolli intorno all'isola erano stati devastati dalle capre selvatiche nella seconda metà del secolo scorso. Dopo che, gli sforzi per ristabilire una scogliera artificiale non avevano avuto successo. In seguito furono costruite le ville, e l'argilla rossa che era stata dragata sulla costa sono state usate tramite dei fondi privati per creare un molo e una spiaggia sabbiosa. Questo era ciò che gli 'intellettuali' stavano denunciando come 'distruzione della natura'.

Tuttavia, a quel tempo le isole erano abitate, non vi era stata alcuna distruzione e queste persone avevano annichilito pure le capre selvatiche. Allora la distruzione della natura si è verificata perché c'erano delle persone, o soltanto dopo che l'hanno abbandonata?

Tatsuya si era perso in questi pensieri oziosi, ma ritornando alla realtà e di fronte al fatto che anche lui era venuto a giocare in quello stesso molo di sabbia, dovette ammettere che non era nella posizione di avanzare critiche.

Come poteva essere dedotto dal suo monologo, erano già arrivati alla spiaggia.

La sabbia era bianca e il sole accecante.

Ma la spiaggia era ancora più abbagliante che di più non si poteva.


“Tatsuya-kun ~, vuoi nuotare?~”

“Onii-sama ~, l'acqua è fresca e molto piacevole. ~”


Come Erika e Miyuki stavano chiamando dalla spiaggia, Tatsuya, sotto un ombrellone posto sulla spiaggia, agitò le mani con un vago sorriso.


-Troppo abbagliante.-


L'abbagliante, tra l'altro, erano i costumi da bagno scelti dalle ragazze sulla spiaggia.

Il primo a catturare l'occhio sarebbe probabilmente l'appariscente colore a uno(costume intero) di Erika. Un design semplice, senza decorazioni che risaltava e valorizzava le sue proporzioni slanciate.

Accanto a lei, agitando le mani c'era Miyuki in un costume intero ornato da fiori. La sua femminilità aumentava ogni giorno che passa, e il modello audace serviva a porre l'accento al suo gran fascino fiabesco.

La sorpresa fu Mizuki. Mentre il suo due pezzi a pois non era così rivelatorio come un bikini, il taglio profondo nella zona del seno, metteva in mostra il suo ampio patrimonio, ed era impossibile collegarla alla sua solita immagine docile. Forse a causa delle spalle strette e fianchi, la curva slanciata della sua vita creava un particolare fascino.

Similmente in un costume da bagno separato, Honoka aveva un pareo avvolto intorno a una spalla, irradiando uno stile asimmetrico d'aria matura. Se non si considerasse semplicemente la corporatura, ma le curve, era probabilmente la migliore proporzionata, una esclusa.

D'altra parte, Shizuku indossava un costume da bagno infantile carico di fronzoli. Anche così, d'altra parte, continuava a indossare la sua espressione adulta distaccata, combinandosi per creare un fascino misterioso perverso.

A fissare questo spettacolo, Tatsuya si sentì particolarmente a disagio, e spostò lo sguardo.

A lato, le onde sull'acqua crescevano, mentre Leo e Mikihiko stavano faccendo una gara di nuoto.

Dalla prospettiva di Tatsuya, Leo sembrava trovarsi proprio nel suo elemento, mentre Mikihiko stava cercando disperatamente di raggiungere il suo ritmo ... per qualche inspiegabile ragione gli faceva richiamare un senso di intimità.

Guardando più in lontananza, verso l'orizzonte, a poco a poco lasciò la sua coscienza allontanarsi.

Per un po', Tatsuya s'immerse nella solitudine.

Poi, improvvisamente, sentì delle presenze nei suoi paraggi.

Guardando i corpi intorno a lui, Tatsuya si è complimentato per non aver fatto alcun rumore.

Cinque persone stavano piegate sopra a guardare il suo volto.

Questo sarebbe stato problematico in una situazione normale, figuriamoci in costume da bagno.


“Tatsuya-san, pensi?”


Shizuku chiese mentre si chinava su di lui di fronte alla vita, con le mani in grembo. Guardando da questo punto di vista, emerse che il corpo di Shizuku non era così infantile come aveva immaginato. Naturalmente, questo non era qualcosa che lui disse a voce alta. Allo stesso modo, fissare era ovviamente fuori questione.


“Onii-sama, abbiamo finalmente fatto tutta questa strada fino al mare, quindi non vieni a nuotare?”

“Esatto. Solo campeggiare sotto l'ombrellone in questo modo tutto il giorno sarebbe uno spreco.”


Con Miyuki sulla sinistra e Honoka sulla destra, che lo circondavano in una postura simile a Shizuku, non c'era scampo per gli occhi ovunque guardasse.

Dietro Shizuku, ad aspettare innocentemente la sua risposta era Mizuki, e accanto a lei c'era Erika indossando quel suo ghigno malefico. Lasciare le cose come stanno, andrebbe di male in peggio. Senza un motivo chiaro sul perché, Tatsuya si sentiva profondamente così.


“Va bene, credo che lo farò.”


Alzandosi in piedi e scrollandosi la sabbia dal suo costume da bagno, Si spostò casualmente dalla linea di visiva di quelle cinque affascinanti fanciulle. Pur mantenendo gli occhi fissi verso il basso, si tolse la sua giacca.

Come il parka aveva colpito la sabbia, lo stato d'animo visibilmente cambiò.


Oh merda. Tatsuya pensò, ma era già troppo tardi.

“Tatsuya-kun, quelle sono...”


Erika non riusciva a nascondere la tensione nella sua voce.

Cosa quelle erano ben presto divenne chiaro. Non solo Tatsuya ma Mizuki, Honoka, e Shizuku tutti si resero prontamente conto di quello che Erika era rimasta così nervosamente sorpresa. Gli occhi di quelle fanciulle erano incollati su 'quelle' sul suo corpo.

Sotto il parka si nascondeva un corpo forgiato dall'acciaio. Lo spessore del muscolo non era nulla di sorprendente, perché non era nemmeno abbastanza da avvicinarsi al volume del corpo di un adulto. Ma anche sé infantile, i pettorali e gli addominali muscolosi erano pesantemente tonici e compatti, quasi come una scultura rinascimentale.

Però c'era una caratteristica presente, dove alle sculture mancava, attraverso tutta la pelle c'erano innumerevoli cicatrici.

Molti erano tagli.

Così come molte erano delle forature.

C'erano alcuni segni di bruciature minori in alcune zone.

Stranamente non c'era traccia di fratture, ma anche tenendolo in considerazione, questo non era un corpo cresciuto in modo ordinario.

La normale formazione pura non avrebbe mai potuto fare questo.

Neppure il semplice addestramento fino al punto da far scorrere il sangue.

Solo il realmente tagliare, accoltellare e bruciare, fino a quando il sangue scorreva come se sotto tortura, o forse l'allenamento in sé era una tortura; potrebbe generare un tale organismo. Proprio perché Erika lo comprese, non gridò ad alta voce.


“Tatsuya-kun... tu, proprio quelle che...”

“Mi dispiace, non è qualcosa di piacevole da guardare.”


Ricambiando con una risposta non correlata a questa domanda inespressa, Tatsuya distolse lo sguardo da Erika e si allungò verso il parka appena scartato.

Ma la sua mano non riuscì a raggiungerlo. L'oggetto che avrebbe dovuto trovarsi a terra sulla sabbia un momento fa, era ormai saldamente tenuto stretto contro il seno di Miyuki mentre s'inginocchiava ai suoi piedi.

Anche se era sua sorella, lui non avrebbe permesso alla mano di andare vicino al petto di una donna, così il suo braccio sinistro ha finito per vagare senza meta attraverso l'aria. Per fortuna, non c'era bisogno di preoccuparsi di ritrarlo. Perché il momento in cui si alzò, il suo braccio sinistro era avviluppato dal braccio destro di Miyuki.


“Wah!”


Quella che aveva alzato la voce per la sorpresa fu Mizuki. A stretto contatto, il seno di Miyuki era premuto contro il braccio di Tatsuya con solo un sottile costume da bagno tra loro. A questo però, Miyuki non mostrò il minimo d'imbarazzo.


“Onii-sama, va bene.”


Il volto di Miyuki era leggermente rosso, ma non veniva da qualche tipo di vergogna come l'aggrapparsi a lui mezzo nudo.


“Lo so. Che ognuna di queste cicatrici, è la prova del dolore che Onii-sama ha attraversato per diventare più forte di chiunque altro.”


Ma piuttosto dal guardare in profondità nei suoi occhi così da vicino.


“Allora, non credo che il corpo di Onii-sama sia nulla di cui vergognarsi.”


Alle parole di Miyuki, l'espressione di Tatsuya si addolcì leggermente. Poi, sentì l'impatto di qualcosa di morbido premere sul suo braccio destro.

Erika fece un fischio. Non per ridicolizzare, ma piuttosto per lodare.

Tatsuya era abbastanza sicuro di sapere già chi fosse, ma girò comunque la testa per confermare la persona aggrappata intorno al suo braccio destro.

Come c'era da aspettarsi, era Honoka. Quasi come se fosse in competizione con Miyuki, abbracciò il braccio di Tatsuya saldamente con entrambe le mani. A differenza di Miyuki, indossava un costume da bagno separato, quindi il braccio di Tatsuya stava toccando direttamente la sua pelle morbida. Anche a causa di questo, il volto di Honoka era tre volte più rosso di Miyuki.


“A... a me non dispiace neppure!”


Nonostante aver tergiversato all'inizio, cominciò a parlare rapidamente dopo. Probabilmente una reazione normale, un atto che sarebbe naturale per gli amanti da attuare su qualcuno del sesso opposto, mentre s'indossava un costume da bagno, era un po' troppo audace. Sarebbe ancora più strano se lei non fosse così nervosa.

Anche se si parla di strano, quello che era più bizzarro furono le azioni di Honoka.

Per una ragazza adolescente, no, anche una donna ricca di esperienza di vita, le cicatrici incise su tutto il corpo di Tatsuya dovrebbero essere qualcosa di difficile da affrontare. Se c'è ne fossero solo un paio, potrebbero non esserci problemi, ma quelle cicatrici sarebbero normalmente associate a eventi di terrore.

Tatsuya poteva solo supporre che rimuovendo il suo parka di fronte a quelle ragazze pur sapendolo, era una momentanea è stupida disattenzione, forse causata dal sole tropicale ardente, pensò amaramente.

A parte la reazione di Erika, mentre era rara, comunque era comprensibile. E per quanto lo riguardava, aveva da qualche tempo rinunciato a classificare le parole e le azioni di Miyuki con tutto ciò che potrebbe essere considerato come 'normale'. Ma che cosa c'era dietro le azioni di Honoka era un mistero per lui. Era quasi come se...


“E' quasi come... essere presi tra tua sorella e la tua ragazza non è vero?”

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“Ehi, shh! Non si può dire questo Mizuki. Le cose stavano finalmente diventando interessanti e tutto il resto.”


Le parole di Mizuki non erano probabilmente buttate lì ma semplicemente i suoi pensieri onesti. Tatsuya lo intese perfettamente, ma era comunque pienamente d'accordo con le parole di Erika 'non si può dire questo'. La seconda parte invece non riusciva a trovarsi per niente d'accordo.

Ma tra la prima e la seconda metà della frase, la voce di Erika cambiò particolarmente. La sua condizione era scomparsa. La voce di Mizuki era completamente la stessa come al solito.

Con quel ghigno malefico Erika si allontanò leggermente da Tatsuya, che stava inutilmente cercando di affrontare Honoka ancora avvolta saldamente intorno al braccio, aveva da tempo smesso di preoccuparsi Miyuki.


“Uh, mi dispiace Tatsuya-kun. Ho mostrato un atteggiamento strano.”

“No, non fa niente. Così Erika, ti prego, non fa niente comunque.”

“Anche se me lo dici non... ah, giusto!”


Stavo solo pensando a qualcosa di buono, disse la sua espressione, come quel sorriso illuminò il suo volto ancora una volta.


“Mostrerò appropriatamente anche la mia espiazione.”


Come lei lo disse in questo modo, con il pollice della mano destra agganciò la parte interna della spallina del suo costume da bagno e strizzando l'occhio, l'alzò a circa la larghezza di un dito.

Accanto a Erika, Mizuki s'irrigidì.

Con Honoka immobile a fare rapidamente rumore senza sollevare la testa, e Miyuki a guardarlo con quel sorriso perfetto, Tatsuya si voltò a guardare alternativamente le due ragazze ancora aggrappate alle sue braccia.


“Andiamo a nuotare.”


Con loro due ancora saldamente attaccate alle braccia, Tatsuya cominciò a procedere goffamente verso la spiaggia.

Erika gonfiò le guance, mentre Mizuki sorrise assente persa nel suo mondo.

Passando queste due e seguendo la folla di Tatsuya, Shizuku annuì e disse semplicemente “Ben fatto” dal retro della ragazza sulla destra.


◊ ◊ ◊


Un cielo blu brillante si apriva sopra Tatsuya, mentre la sua schiena stava galleggiando nel mare calmo (solo la faccia quasi sommersa, emergeva sopra dalla superficie dell'acqua), con soltanto la sensazione del scorrere delle onde.

Solo un po' prima si era verificato un combattimento acquatico, con quello che potrebbe essere chiamato: gara di spruzzi imperversare ovunque, naturalmente, come per magia, si era deciso che il nemico fosse Tatsuya; Tuttavia, cinque ragazze su un ragazzo era molto più di uno sforzo mentale anche per lui. Se Leo e Mikihiko fossero stati in giro, forse avrebbe potuto cavarsela un po' di più, ma i due si stavano impegnando in una seria nuotata a lunga distanza in quanto non erano più nel campo visivo.

Quando aveva detto: “Sarò via per un po'” e aveva voltato le spalle a quelle cinque, il volto di Miyuki sembrava essersi riempito di frustrazione, ma come c'era da aspettarsi, capiva bene il suo disagio.

In questo momento le signorine stavano giocando su una barca. La posizione era una spiaggia vicino a dove Tatsuya stava andando alla deriva. Mantenendo una distanza tale da non disturbarlo, ma all'interno dell'occhio, sembrava essere un compromesso di Miyuki, poi il resto delle ragazze, aveva concordato.

Con le voci felici delle ragazze portate dalla brezza al dove giaceva. La maggior parte, non erano delle conversazioni, ma semplicemente, grida senza senso, eppure senza nemmeno guardare, analizzando i Pushion che stavano emettendo, Tatsuya poteva riuscire ad afferrare quello che stavano faccendo. Honoka e Shizuku erano sulla barca, Miyuki ed Erika in acqua intorno ai lati, e Mizuki dovrebbe essersi seduta sotto un ombrellone sulla spiaggia.

Pur essendo dondolato da quelle onde dolci, Tatsuya aveva ricordato qualcosa. Honoka gli aveva detto che non era una buona nuotatrice. Anche se lei si trovava su una barca, non era particolarmente grande, né era particolarmente stabile, e si era chiesto se fosse un bene per lei a venire così lontano.

Quel presentimento inquietante si è rivelato essere proprio azzeccato. Se il potere del linguaggio o di una bandiera come designazione da varie persone e l'idea di una casualità sfortunata, se trascritto in parole, sarebbe trascendere la teoria nella realtà. Questo non si applica semplicemente alle parole pronunciate dalla bocca, ma ai pensieri che si formavano pure nella mente.

A un urlo improvviso tagliare la calma aria estiva. Più velocemente di quanto l'occhio potesse appurare, Tatsuya percepì il capovolgimento dell'evento come informazione, e alzandosi subito sulla superficie dell'acqua, cominciò lo sprint a tutto gas verso la barca. Era una tecnica di movimento che normalmente non avrebbe mai usato se gli altri fossero nei paraggi, ma di sicuro era mostruosamente più veloce del nuotare.

Correndo accanto alla barca capovolta, Tatsuya in un solo processo stava continuamente evocando all'istante una magia di tensione superficiale dell'amplificazione per ottenere un effetto simile al ragno acquatico.

Tatsuya si tuffò in piedi nell'acqua. Seguendo i gesti di Miyuki, che si era tuffata in precedenza, e agganciò la mano intorno alla vita di Honoka. In un comprensibile stato di panico, Honoka stava selvaggiamente agitando le sue membra, calciando anche come Tatsuya la portò fino alla superficie dell'acqua.

Sopra di lui, Erika aveva spinto Shizuku indietro sulla barca. Erika o Shizuku aveva raddrizzato l'imbarcazione rovesciata. Tatsuya decise di pensare a come ci fossero riuscite più tardi, e portò Honoka verso la barca.

Dal momento che Honoka stava calcando la superficie dell'acqua, si era calmata un po', ma si trovava ancora in uno stato relativamente agitato. Cercando disperatamente e inesorabilmente di resistere di essere portata alla barca, lei continuava a implorare: “Per favore aspetta un momento.” e “TI PREGO!”. Tuttavia, proprio per trovarsi nell'acqua calda di quel mare estivo avrebbe fiaccato ulteriormente la sua resistenza. A causa del suo stato di debolezza, era necessario farla riposare all'interno della barca. Tatsuya a malincuore scosse la testa, e con forza sollevò il corpo di Honoka sull'imbarcazione. L'azione, spinse la metà del corpo di Honoka dentro, e prima che potesse alzarsi, fu trattenuta da Shizuku. Vedendola da vicino dalla parte anteriore, Tatsuya improvvisamente comprese il perché era così riluttante.

Il costume da bagno che Honoka aveva indossato era stato probabilmente progettato tenendo la moda in mente e la praticità nel nuoto dopo.

Il suo costume da bagno mancava della parte superiore.

Tatsuya chiuse gli occhi con forza, e senza dire una parola permise alla forza di gravità delle sue azioni di portarlo giù sotto le onde.

Un urlo puro bombardò l'aria tranquilla, come Honoka si accucciò, coprendosi il petto con entrambe le mani.


◊ ◊ ◊


“Hic, hic, sniff ...”

“Uh, [uhmm], se c'è qualcosa ... Honoka-san, va tutto bene ...?”


Una volta raggiunta la spiaggia, Honoka si era scomposta e aveva cominciato a piangere sul serio, e Mizuki confusa, dato non sapeva cosa fosse successo stava cercando di confortarla. Le altre tre: Shizuku, Erika e Miyuki stavano intorno al duo in un imbarazzo abietto.


[Hic] ... è per questo che, [hic] ... gli ho detto... [sniff], ASPETTA...”


Naturalmente, quello che si sentiva più a disagio era Tatsuya. A dire il vero, avrebbe voluto non far altro che scappare.

Tuttavia, questo non era qualcosa che poteva solo nascondere.


“Questo, beh... Tatsuya-kun stava solo cercando di aiutare...”


Le parole di Erika, naturalmente, non fecero effetto. Miyuki non era in grado di trovare le parole per entrambe le parti, manco Tatsuya.


“Honoka, io [uh] ... mi dispiace.”


Tatsuya stesso non aveva avuto cattive intenzioni, e anche se non aveva alcuna responsabilità a riguardo, non poteva solo indossare un volto indifferente. Pensando in questo modo Tatsuya s'inchinò, come Shizuku sussurrò qualcosa all'orecchio di Honoka.


“Honoka, sai che Tatsuya-san non è da biasimare.”


Una voce quieta, che solo Honoka poteva sentire.


“Ti ha dato un sacco di tempo per sistemare i vestiti dopo.”


Nonostante il basso volume, e nonostante le numerose contraddizioni, le parole di Shizuku sembravano avere un effetto calmante.


“Questo non era esattamente secondo i piani, ma...”


Tuttavia, sembrava anche che qualcosa di sospetto fosse mescolata in quelle parole di conforto.


“Questa è una buona chance.”


Quella linea era alquanto cospiratoria.

Shizuku aveva ancora alcune parole più stimolanti dalla sua, poi Honoka finalmente alzò lo sguardo.


“Tatsuya-san... sei veramente dispiaciuto?”

“Io so essere perfettamente sincero. Sono veramente molto dispiaciuto.”

Come s'inchinò di nuovo Tatsuya, Honoka mormorò:


“Allora...

... solo per oggi, ascolta tutto quello che ti dico.”

“Prego?”


A quelle parole totalmente inaspettate, Sul volto di Tatsuya si stabilì la confusione. Honoka non corrispondeva per niente all'immagine di qualcuno che avrebbe detto una cosa del genere. Non solo Tatsuya ma anche Miyuki ed Erika indossavano espressioni simili.


“Se lo fai, ti perdonerò. Va... bene?”


Tatsuya e Miyuki si scambiarono un'occhiata.

Il sorriso storto di Miyuki sembrava suggerire: 'Non ci si può fare nulla'.


“... Se è quello che vuoi.”

Anche se aveva detto: 'ascolta tutto quello che dico.', sapeva che non era una ragazza che avrebbe fatto delle richieste maligne come nel 'Gioco del Re', popolare diversi decenni fa. Come lui accennò: “Sì”, Honoka felicemente gridò: “E' una promessa!” con un gran sorriso.


◊ ◊ ◊


Il momento, in cui Leo era ritornato dalla sua lunga (sia in distanza sia in durata) nuotata, era appena in tempo per la merenda sul terrazzo.

Bevande fredde e frutti colorati erano stati disposti su tutto il tavolo.

Con la perfomance della cameriera Kurosawa a non indossare un costume sotto il grembiule, ma un chiaro mini intero. Le sue spalle erano nude, e le esili membra, spuntare da dietro il grembiule, erano più grandi di quanto lo fosse il vestito stesso. La semplice carica erotica che trasudava avrebbe immediatamente attirato gli occhi di ogni adolescente ma oggi c'erano quattro costumi da bagno più carichi accanto a lei.

Facendo un passo indietro a guardare la maturità, due erano delle bellezze e due avevano già superato il livello della parola bellezza. Per Leo, invece, che distintamente sentiva: 'prima il cibo poi le relazioni' davanti a queste bellezze, nemmeno il 'fascino adulto' di Kurosawa faceva leva su di lui.

Ma questo non significava che fosse insensibile. Riconoscendo quei quattro costumi da bagno, Leo osservò con un “oh?” mentre si guardava intorno.


“Dove sono... Tatsuya e Mitsui?”

“Sono sulla ... barca ... da quella parte.”


La risposta non venne dal tavolo, ma da dietro.

Completamente stanco e grondante d'acqua di mare, senza fiato, Mikihiko rispose come ha indicato.

Tatsuya e Honoka si stavano dirigendo verso il mare su una barca a remi.


“... Cosa diavolo sta succedendo?”

“Qualcosa è successo. Già, qualcosa.”


Alla domanda di Leo, Erika rispose in modo enigmatico.

Piuttosto che sbrigativo, l'espressione era più simile al broncio, e lei si era voltata, Leo, invece di essere offeso da questo, quest'ultimo aveva suscitato ulteriormente la sua curiosità.

Vedendo Mikihiko guardare la scena con interesse, si mise subito a guardare il mare.

Indossando un cappello di paglia, l'espressione di Tatsuya era nascosta sotto la sua ombra ed era indistinguibile.

Honoka teneva un ombrellone e aveva la schiena rivolta a loro, quindi la sua espressione allo stesso modo non poteva essere vista.

Anche così come la piccola imbarcazione si allontanava dalla riva, Mikihiko poteva sentire l'aria veramente tranquilla da loro emanata.


“... E' proprio la bella atmosfera non è vero?”

“Hey, voi due...”

Non disse: idioti.


Anche se Erika fosse fuori di testa, un'aria fredda arieggiava la stanza dalla sedia di fronte.

[Snap Snap Snap] ... Mikihiko poteva sentire questo suono inquietante provenire dalla ragazza seduta accanto a lui, che ricordava il più profondo inverno.


“Mikihiko-kun, non vorresti un arancio ghiacciato?”


Parlando cordialmente, Miyuki rideva mentre gli passava un arancio troppo freddo.

Con un tempismo impeccabile, Kurosawa gli passò un cucchiaio.

Meccanicamente, Mikihiko prese il cucchiaio da sorbetto da lei.

Miyuki aveva un altro pezzo di frutta nelle sue mani. Ancora una volta, quel suono: Snap Snap Snap... poteva essere sentito, e subito lei era in possesso di un sorbetto di mango crudo. Rimuovendo il suo sguardo gelido dal frutto che stava fissando, l'offrì alla persona di fronte a lei con un altro sorriso luminoso.


“Saijou-kun, non ne vuoi uno?”

“Ah... grazie...”


Leo decise che quella risposta sarebbe stata la migliore.

Miyuki diresse il suo sguardo indietro alla montagna di frutta davanti a lei, ma forse perdendo interesse, tristemente distolse lo sguardo.


“Shizuku, mi dispiace, ma mi sento un po' stanca. Potrei riposare da qualche parte un po', per favore?”

“Va bene, non ti preoccupare. Kurosawa-san?”

“Certamente. Miyuki-ojousama, da questa parte.”


Seguendo Kurosawa, Miyuki scomparve nella villa.

Rispetto all'espressione servile di Mizuki, la faccia da poker di Shizuku era in netto contrasto.


◊ ◊ ◊


La cena era un barbecue.

Otto persone si sono radunate armoniosamente attorno alla plancia, con Miyuki forse calmandosi dopo aver riposato, andare avanti e indietro tra il tavolo e il barbecue.

Prima d'esplodere a tormentare incessantemente Tatsuya, Honoka chiacchierava allegramente con Erika e Shizuku.

Forse a causa del trauma subito durante la merenda, Mizuki stava seduta lontana da Miyuki e dagli altri, impegnandosi in una conversazione con Mikihiko.

Leo stava divorando il cibo con gusto, mentre Kurosawa è stata quasi esclusivamente al suo servizio.

Naturalmente, i gruppi non erano riservati, con Honoka a unirsi al gruppo di Miyuki qualche volta, e Tatsuya a entrare in un Foodfight con Leo.

Ma in qualche modo, in un modo o nell'altro rispetto al solito, c'era un'aria insolita che stava galleggiando tra loro.


◊ ◊ ◊


Era la calma prima della tempesta.

E' impossibile essere sicuri di quello che accadrà, ma sicuramente qualcosa stava per avvenire, quello che ruppe quello stallo e alzò il sipario, fu qualcuno di inaspettato.

Non appena il gioco di carte giocato dalle cinque ragazze si è concluso con la sconfitta di Mizuki, Shizuku chiese a Miyuki: “Puoi venire con me per un po'?”


“... Certo.”


La sua confusione durò solo per un secondo.

Quasi immediatamente, Miyuki si mise a sorridere di nuovo.


“... [Uhm], ragazze state andando a fare una passeggiata? Vengo anch'io.”

“Non puoi Mizuki. Devi passare attraverso il gioco della punizione.”


Come Mizuki si stava alzando per accodarsi dopo Miyuki, Erika la afferrò per la camicia e la tirò giù.


“Ehhh!? Non ho sentito niente a riguardo!”

“Il perdente, ovviamente deve passare attraverso una penitenza. Comunque detto questo, voi due mi raccomando.”


Se stesse leggendo l'atmosfera o no Erika abilmente limitò Mizuki, e fingendo di non notare le tensioni tra di loro fece un cenno a Miyuki e Shizuku.

Coloro che intuirono l'atmosfera tesa non erano solo le ragazze. Dopo aver terminato la cena, Leo afferrò il budino e si tolse dai piedi, probabilmente rendendosi conto della situazione e Mikihiko ... incapace di concentrarsi sulla sua partita a scacchi, riversava dei colpi d'occhio alle ragazze.


“Scacco matto. Dieci più mosse.”

“Ehh, di già!?”


Gridò alla condanna spietata di Tatsuya.


◊ ◊ ◊


Lasciando la villa, svoltarono a sinistra sulla spiaggia.

Shizuku camminava in silenzio, e Miyuki la seguiva in silenzio.

Procedettero in quel modo fino a quando le luci della villa non potevano più essere viste, poi... Shizuku si voltò.

Il suo viso normalmente inespressivo era teso.

Miyuki sorrise semplicemente, ma quell'espressione era un sorriso arcaico di cui nessuna emozione poteva essere letta.


“Mi scuso per farti accompagnare me in questo modo.”

“Va bene. C'è qualcosa di cui vuoi parlare in merito?”


Anche con Miyuki a incitarla, lei non riusciva a tagliare subito al sodo.

Dopo aver contato dieci ondate lavare delicatamente sulla riva, Shizuku aprì la bocca.


“Voglio sapere.”

“A proposito di cosa?”

“Esattamente Miyuki cosa provi per Tatsuya-san?”


Alla domanda di Shizuku, senza alcuna copertura o approccio fine, senza alcuna spiegazione o motivo d'intento...


“Io lo amo.”


Miyuki gli rispose con assoluta tranquillità.


“... è questo, come uomo?”


Piuttosto, quella che sembrava turbata fu Shizuku. Per lei mantenere la calma era probabilmente solo un altro aspetto della sua personalità.


“No.”


La risposta di Miyuki giunse senza la minima esitazione.

La sua espressione era serena.


“Io amo e rispetto Onii-sama più di chiunque altro. Però, non come donna. Questi sentimenti che ho per mio fratello non sono l'amore romantico. Ci potrebbe mai essere un tale amore tra lui e me.”


Incontrando lo sguardo di Shizuku...


“Sono curiosa di sapere, perché dovresti farmi una domanda simile?”


Fece un sorriso sornione.


“Va bene. Non ho intenzione di interferire in alcun modo con Honoka... solo perché tu lo sappia, tuttavia,mi sentirò davvero gelosa?

Quindi sta tranquilla, anche se credo che finirà con l'essere difficile.”


Come Miyuki scoppiò a ridere lievemente, l'espressione di Shizuku sembrava essere sul punto di piangere.


“Perché...”

“Perché cosa?”

“Perché... provi a distaccarti in questo modo? Voglio dire, quando è così evidente che ami Tatsuya-san così tanto.”


Miyuki fece un passo verso Shizuku.

Shizuku visibilmente si era irrigidita ma, non batté ciglio.

Miyuki camminò in quel modo, finché non furono schiena contro schiena.


“... E' difficile da spiegare il rapporto tra noi fratelli a qualcun altro. Ci sono troppe speculazioni intrecciati. Ma le sensazioni che ho nei confronti Onii-sama non sono così semplici come sembrano.”

“... Siete veramente fratelli?”


Come Shizuku si voltò...


“Hai fatto una domanda piuttosto logora.”


Miyuki ha risposto con la schiena ancora girata.


“... Mi dispiace.”

“No, non ti sto accusando o qualcos'altro.”


Scuotendo la testa, il sorriso di Miyuki era spensierato.


“Molto bene... visto che hai un'amica che sta davvero cercando di fare del suo meglio.”

“Io... penso anche a te come una mia amica.”

“Lo so. Ed è per questo che sei così conflittuale, giusto? Stai facendo del tuo meglio per non fare del male a nessuna di noi.”


Al dolce sguardo di Miyuki, Shizuku assente, distolse lo sguardo.


“Come stavo dicendo... Onii-sama ed io siamo veri fratelli. O almeno questo è quello che dicono i documenti, e le prove del DNA hanno sempre confermato questa relazione.”

“Ma...”

“So cosa vuoi dire.”


Come balbettò Shizuku, Miyuki annuì comprensiva.


“Questi sentimenti che ho per Onii-sama, anch'io so che trascende il regno delle normali obbligazioni di pari livello.”


Shizuku tacque in imbarazzo.


“Sai... in verità, io morii tre anni fa.”

“Eh?”


Alla luce di questa confessione, nemmeno lei riuscì a trattenere la sua voce.


“O forse è meglio dire che avrei dovuto morire? Ma a quel tempo, ho veramente potuto sentire la mia vita svanire dal mio corpo, quindi suppongo: 'sono veramente morta', non sia inappropriato.”

Mentre parlava, il sorriso di Miyuki era così fugace, e la frase: 'sono veramente morta' consegnata con una convinzione del genere che nemmeno Shizuku non poteva fare a meno di sentire un brivido correrli lungo la schiena.

“E' a causa di Onii-sama che posso starti davanti in questo modo. Essere in grado di piangere, ridere, parlare con voi proprio qui e ora, è tutto grazie a lui. Gli devo la vita, e tutto quello che possiedo a lui soltanto.”

“Questo...”

La domanda: “Che cosa significa?” rimase inespresso, e nessuna risposta venne.

“I sentimenti che ho per Onii-sama non sono amore romantico.”


La risposta che diede invece, si riferiva alla seconda domanda: “Come uomo?”, e la convinzione nella sua voce non fu minore rispetto a prima.


“L'amore romantico, significa che si desidera qualcosa da quella persona, no?”

Anche se avrebbe potuto invece chiedere a Miyuki: “Non è amore lasciar desiderare quella persona a essere sua?”, Shizuku non rispose. Credeva che non fosse appropriato, e inoltre...

“Ma non c'è nulla che desideri da Onii-sama. Perché ho già ricevuto me stessa da lui.”


Istintivamente capì che Miyuki non era alla ricerca di una risposta.


“Io non desidero niente di più da lui. Non voglio nemmeno chiedergli di accettare i miei sentimenti. Alla fine... credo che, amore sia l'unica parola che possa usare per descriverlo.”

“... Ho capito.”


Alla confessione di Miyuki, Shizuku non poteva fare altro che alzare bandiera bianca.


“Miyuki, sei davvero un vero affare.”

“Penso che sia un modo un po' distorto di vedere le mie cose.”


Come Shizuku si limitò a scuotere la testa, Miyuki chiuse un occhio e fece un sorriso malizioso.


◊ ◊ ◊


Poco dopo l'uscita di scena di Shizuku e Miyuki, Honoka andò a controllarsi allo specchio. Quando lasciò la stanza, lei gli disse che sarebbe andata a raccogliere dei fiori.

Mentre lei si guardava, lesse queste parole: “Porto Miyuki all'esterno, quindi invita Tatsuya nel frattempo”.

Lei comprese subito che cosa intendeva. Shizuku conosceva perfettamente i suoi sentimenti senza aver bisogno di consultarsi. Sinceramente parlando, l'incidente precedente, era stato anche un qualcosa d'orchestrato da Shizuku, nel tentativo di portare Honoka e Tatsuya insieme. Comunicando in precedenza che Honoka non era un buona nuotatrice e il suo piano stava nel fatto, che Tatsuya l'avrebbe salvata, dopo, Honoka avrebbe potuto utilizzarlo come pretesto per avvicinarsi e ringraziarlo. Nel caso che Tatsuya non avesse fatto in tempo, aveva anche un piano di riserva preparato. Quel risultato era stato una casualità completa, ma come risultato, Honoka era stata in grado di monopolizzare Tatsuya per la giornata, quindi, anche se Shizuku si sentiva in colpa, era anche piuttosto felice.

Ora, Shizuku aveva posto le basi per la confessione di Honoka. Ansiosa, Honoka ha applicato un rivestimento leggero di rossetto chiaro. Toccandosi i capelli e ricontrollando il suo abbigliamento, Honoka mormorò: “Va bene!” come lei si preparò psicologicamente. Secondo il piano, doveva attirare Tatsuya a parte mentre Miyuki non era presente, e Honoka tornò nuovamente al salotto.

Lei non aveva nemmeno compreso che i suoi piedi stavano tremando leggermente.


◊ ◊ ◊


Camminando accanto a Tatsuya e dandoli uno sguardo ogni tanto, Honoka era turbata sul come dovrebbe iniziare a parlare.

Finora tutto stava andando come previsto. Quando lei gli aveva chiesto: “Verresti fuori con me per un po'?”, Tatsuya aveva subito risposto di sì, rendendola un po' perplessa.

In un certo senso, l'inizio troppo liscio, l'aveva leggermente scossa. Tatsuya rimasse in silenzio.

Fuori dalla villa, avevano svoltato a destra, e come se stesse riparando Honoka dalle onde, Tatsuya camminava sul lato dalla parte del mare.

In qualche modo, Honoka percepiva come se lui avesse già intuito le sue intenzioni e stesse evitando di giungere alla conclusione.

Un crescente senso di crisi crebbe dentro di lei, se lei non avesse agito personalmente, non sarebbe andata da nessuna parte.


“Tatsuya-san.”


Dopo aver aperto e chiuso la bocca innumerevoli volte Honoka finalmente riuscì a far uscire una voce tesa, e Tatsuya si fermò poi si voltò.

Ormai le luci della villa erano fuori dalla visuale.

In altre parole ciò che stava per essere scambiato in quella stessa notte, sarebbe stato mascherato dal rumore delle onde e non gli avrebbe mai raggiunti.

Sotto il cielo infinito di stelle, accompagnata solo dal mormorio delle onde, Honoka stava guardando Tatsuya faccia a faccia.

Tuttavia, lei non riusciva a procedere. Anche mentre lui la stava incoraggiando con gli occhi, Honoka poté solo dare un colpo d'occhio a parte e iniziare ad agitarsi.


“Io...”


A volte si mise a guardare in alto, incontrando il suo sguardo, come se stesse cercando di dire qualcosa, poi con un'espressione tesa balbettò qualcosa; questo processo fu ripetuto più volte.


“Sì, cosa c'è?”


Tatsuya la incoraggiò con un tono più morbido del solito, con delle parole più morbide del solito.

Forse incoraggiata più dalla sua voce che dalle sue parole...


“Io... [uhm], io... mi piaci!”


Queste parole che Honoka finalmente riuscì a spremere fuori, dopo tutta la sua esitazione, potrebbero essere persino riuscite a penetrare attraverso l'altro lato delle tenebre.

Ma Honoka non lo pensava affatto.

In questo momento, per lei, loro due erano gli unici in tutto il mondo.


“... Quindi cosa prova Tatsuya-san per me?”


Incapace di guardarlo negli occhi, Honoka chiuse per benino gli occhi, eppure una risposta non venne.


“... Ti ho causato dei problemi?”


Aprendo cautamente gli occhi, Honoka chiese con voce addolorata ma Tatsuya si limitò a scuotere la testa con un sorriso.


“Niente affatto. Avevo la sensazione che potevi dire qualcosa del genere. Anche se me ne sono reso conto solo oggi pomeriggio.”


Come si guardarono l'un l'altro, Honoka sentiva di poter percepire una tristezza indescrivibile nel profondo dei suoi occhi.

Preparandosi per il dolore che era sicura che sarebbe giunto, Honoka strinse le mani saldamente. Ma la risposta di Tatsuya, nel bene e nel male, fu qualcosa di completamente inaspettato.


“... Sai, Honoka, sono effettivamente un umano a cui manca una parte della sua anima.”

“... Eh?”

“Quando ero bambino, sono stato coinvolto in una specie di incidente magico... alcune delle mie funzioni mentali sono state cancellate.”


Il volto di Honoka impallidì visibilmente. Il suo pallore era evidente anche nel buio della notte.

I suoi occhi erano spalancati, e solo un: “No aspetta...” trapelò come lei coprì la bocca con le mani.


“A quel tempo, credo, di aver perso tutto quello che si potrebbe chiamare sentimenti di amore. Loro non sono stati sigillati, in modo che non possano essere rilasciati. Non sono spezzati, in modo che non possano essere risolti. Ciò che è perso, non può essere recuperato.”


Tatsuya parlava con disinvoltura, come se fosse il problema di qualcun altro.


“Non posso sentire l'amore. Posso quel qualcosa, ma non potrei mai innamorarmi con essi. In un certo senso, solo la conoscenza rimane. Cercando nella mia mente, posso dire che una parte è mancante.”


Come Honoka ha coperto la bocca, lei non disse nulla di simile a: “Questa è una bugia” o “Io non ci credo”. Era letteralmente scioccata è senza parole. Solo la dichiarazione di Tatsuya risuonava nella sua mente.


“Questo potrebbe essere un modo subdolo di parlare, ma, mi piaci. Tuttavia, questo è solo come amica. Non importa quanto duramente tu tenta, non sarò mai in grado di pensarti come una donna speciale. Questo sicuramente sarà qualcosa di doloroso per te... qualcosa che ti farà del male.”


Dicendo questo, un sorriso impotente, comparve sul suo volto.


“Questo è il motivo per cui non posso ricambiare tuoi sentimenti.”


Tatsuya tacque.

Honoka altrettanto.

Solo il suono delle onde che s'infrangono riempiva la notte buia.

Come la marea gradualmente s'insinuava la riva, e finalmente, raggiunse i loro piedi...

Honoka alzò la testa.


“Per favore non essere arrabbiato... sai, ho pensato, che a Tatsuya-san piacesse Miyuki. Non come una sorella, ma come una donna.”

“... Sarebbe un malinteso.”

“Sì, così sembra. Tatsuya-san è intelligente, quindi... se mentissi, saresti sicuramente in grado di uscirne con qualcosa di più credibile. Non ho mai sentito parlare di una magia capace di cancellare parzialmente le caratteristiche della mente, ma anche così, ci credo. Comunque, detto questo, significa che non sarai mai in grado di amare qualsiasi altra ragazza, giusto?”

Un pochino perplesso a questo evento inaspettato, Tatsuya rispose: “Beh, sì...” con un cenno del capo.

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“... Se è così, allora va bene.”

“?”

“D'ora in poi è per sempre, Tatsuya-san non avrà mai un'amante, è esatto? Se è così, per me a piacerti, non si trasformerebbe in un amore illecito, giusto?”

“Questo è... vero, suppongo.”

“Allora non c'è problema. D'ora in poi, continuerò pure a piacerti! [Um], cioè fino a quando posso piacere a qualcun altro!”


La sua dichiarazione fu luminosa.


“... Non mi dispiace.”


Tatsuya annuì con un sorriso ironico.

Non era così ottuso da non capire il perché Honoka aggiunse volutamente: 'fino a quando posso piacere a qualcun altro'.


◊ ◊ ◊


Un sole feroce si affermò anche il giorno successivo.

La temperatura era superiore ai 30° C dal mattino.

In quel clima afoso, sulla spiaggia sabbiosa ...

Una battaglia tanto rovente quanto feroce stava avendo luogo.


“Onii-sama, la mia schiena. Non puoi aiutarmi con la crema solare?”

“Tatsuya-san, vuoi un po' di succo?”


Oppure...


“Shizuku ci presta il suo acquascooter. Vuoi farci un giro?”

“A quanto pare c'è un bel posto per tuffarsi poco più in là, vuoi andarci?”


E così via, mentre gli altri intorno sentivano l'atmosfera apparentemente riscaldata.


“Miyuki, ti stavi davvero trattenendo ieri, eh...”

“Honoka-san, sembra che un grande peso ti sia stato tolto, eh... ”


Come Erika e Mizuki stavano guardando con stupore...


“...”


Il volto di Shizuku era turbato...


“Beh, si direbbe che abbia veramente una bella gatta da pelare.”


Il viso di Leo era pieno di compassione...


“... Yoshida-kun, qual è il problema?”

“Eh, no, non è niente.”


E Mikihiko era... no, per il bene del suo onore sarebbe meglio non esprimere opinioni.

Comunque come ognuno dei loro amici aveva i propri pensieri personali, mentre li guardavano, Tatsuya si alternava tra Miyuki e le richieste di Honoka, sospirando a ogni turno.

Per quanto riguarda lo sci acquatico, ha guidato con Miyuki sul sedile del passeggero (poi c'era Honoka).

A dire la verità, Honoka era in realtà una nuotatrice abbastanza competente, ieri era in preda al panico per un motivo diverso, come Tatsuya è andato con lei con il motoscafo al punto d'immersione (anche Miyuki giunse).

Dopo aver applicato la protezione solare o meglio riapplicato, Tatsuya stava trangugiando il cibo uno dopo l'altro, come un'oca che viene nutrita per il foie gras (accompagnamento e tutto il resto).

Essere catturati in questa pressione accaldante della massa d'aria di Ogasawara (pressione d'amore), Tatsuya, era continuamente sballottato in giro in quell'atmosfera scottante ...

Più di ieri, più che mai, non vedeva l'ora di essere in grado di rilassarsi di nuovo.


Note[edit]

  1. Shiibara Tatsurou=椎原 辰郎 in quanto opposto a 司波 龍郎.
  2. VTOL è l'acronimo inglese di Vertical Take-Off and Landing, letteralmente decollo e atterraggio verticale, ed è l'aggettivo utilizzato per tutti gli aeroplani che hanno la capacità di decollare e atterrare verticalmente.
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