Re:Monster:Volume 01 Capitolo 16

From Baka-Tsuki
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=Giorno 16

Oggi gli altri goblin della mia generazione mi hanno chiesto di aiutarli: “Ti prego, insegnaci l'arte di uccidere!", arrivando addirittura a prostrarsi. Vedere quella lunga fila di Goblin inginocchiati uno accanto all'altro è stato abbastanza surreale.


Come previsto, i goblin che mi portano le offerte di cibo sono riusciti a sopravvivere uccidendo Cornonigli, ma non sono gli unici mostri con cui devono avere a che fare. Infatti nella foresta sono presenti anche le Vipere della Notte e visto che noi siamo in grado di ucciderle, vogliono che noi, o dovrei dire io, insegni loro come sconfiggerle.

Alla domanda: "E noi cosa ci guadagniamo?" hanno risposto che ci avrebbero offerto altro cibo; quindi, visto che per noi non è una gran perdita, abbiamo accettato. Così, prima che il sole raggiungesse lo zenith, la maggior parte dei goblin sopravvissuti, più Gobu Kichi e Gobu Mi-chan, si erano riuniti per una sessione di addestramento.


In questo mondo vige la legge del più forte. Per questo ho deciso di imprimere a fondo nei loro corpi chi è che comanda qui. Senza distinzioni tra maschi e femmine. Inoltre, visto che le insurrezioni sono una rottura di palle, voglio che l’ubbidienza nei miei confronti diventi un istinto, a costo di fargli passare l’inferno.

Il mio obiettivo è fermare l’allenamento un attimo prima che crollino, così da lasciarli esausti, ma senza danneggiare il loro corpo o la loro psiche/mente.

Alla fine, come previsto, nessuno aveva più la forza di muovere un muscolo, inclusi Gobu Kichi e Gobu Mi-chan.


Con i tributi raccolti finora ho intenzione di costruire qualcosa per tutti i goblin che si sono allenati così duramente.


Gobu Mi-chan è stesa per terra esausta e tremante insieme alle altre femmine, mostrando orgogliosa armatura e collana, ma farò finta di non aver visto nulla. Nel pomeriggio sono andato a caccia da solo per la prima volta dalla mia reincarnazione.

Non ricordo bene come fosse all'inizio, ma ora riesco a muovermi perfettamente in questa foresta come se fosse il giardino dietro casa. Una volta raccolto abbastanza cibo per i goblin morti dalla fatica, ho terminato la sessione di caccia.


Quella sera sono andato nelle parti interne della caverna, dove erano tenute le donne prigioniere. Visto che sono diventato un Hobgoblin e ho un aspetto più umano, ho pensato che forse potrei riuscire a parlare con loro.

Ma alla fine... Non ci sono riuscito. Qualcosa in loro si è spezzato. I loro occhi sono vitrei, mentre dalla bocca continua a fuoriuscire incontrollabilmente della bava. Nell'aria aleggia un lieve odore di morte.

Rispetto all'ultima volta, la loro condizione è precipitata. Inoltre, in questo breve lasso di tempo, la più giovane è rimasta incinta. Inevitabile nella loro situazione, ma mi fa comunque molta pena. Non posso fare a meno di pensare che una ragazza così carina avrebbe sicuramente trovato marito e formato una bella famigliola. Invece è finita qui, per essere violentata a oltranza.


Non voglio che la situazione vada avanti così, perciò chiedo loro: "Volete morire?" Fossi stato ancora un Goblin mi sarei limitato a pregare per loro a mani giunte, ma ora sono un Hobgoblin, ecco perché l'ho chiesto. Adesso sono in grado di aiutare queste donne, se mi chiedessero di farlo{vorrei mettere aiutare qui, per rendere la cosa più tragica. ma c'è già poche parole prima.E anche se venissi scoperto, la mia incolumità è garantita. Ma la mia domanda non ha trovato risposta.

Tuttavia, ho scorto un movimento quasi impercettibile: le sue labbra, piccole e smorte, si sono mosse debolmente, come se si fosse appena ricordata, dopo lungo tempo, come parlare. Scende una lacrima solitaria, rigandole la guancia sporca.


Comprendendo la volontà della fanciulla, ho preso dalla mia tasca una boccetta piena di liquido, sottratta l'altro giorno al Coboldo.

Dopo averla poggiata a terra, sono tornato ai dormitori senza voltarmi indietro.