Re:Monster:Volume 01 Capitolo 27

From Baka-Tsuki
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Giorno 27[edit]

Il giorno dopo, mentre ci alleniamo in una zona deserta fuori dalla caverna, vediamo arrivare un gruppo di Goblin sconosciuto .

Anche se sembrano trasandati, noto che tre quarti di loro porta in vita una serie di spade corte scheggiate e asce da battaglia dall'aria consumata. Sopra a delle luride cotte di maglia, indossano anche delle armature di cuoio insanguinate. Ci sono persino tre Hobgoblin tra loro.

Dovremo affrontare una lotta per la sopravvivenza per il secondo giorno di fila? Ci siamo subito scaldati, ma sembra essere il gruppo formato dai nostri genitori partiti per lavoro.

Nonno Goblin, che stava osservando il nostro allenamento, smorza il mio atteggiamento combattivo.

Oh… capisco. Non sono nemici. Mi rendo conto dovrei porgere i miei saluti.

“Meglio che vada a salutarli allora”.

Nascoste dai grandi zaini portati dai goblin sottoposti, ci sono cinque giovani donne imbavagliate. Hanno le mani e i piedi legati per impedire che diventino si ribellino; devono essere loro il bottino della spedizione. Vengono trascinate e spinte in avantida alcuni Goblin: anche loro danno l’impressione di essere dei tirapiedi.

Dagli abiti, quattro devono essere ragazze normali, mentre l’ultima credo sia un'avventuriera, dato che indossa una armatura di pelle.

Solo quest'ultima porta i segni di uno schiaffo sul volto, ma i loro vestiti non sembrano in disordine, quindi probabilmente non le hanno ancora stuprate. Anche se è solo una questione di tempo... Nonno Goblin, con il suo disgustoso perizoma consunto a coprire le parti basse, e l'Hobgoblin a capo della spedizione sono scomparsi dalla nostra vista. Anche non volendo, il contenuto della loro conversazione è chiaro a tutti.


È vero, non mi faccio scrupoli ad uccidere e mangiare gli altri, ma non mi piace costringere qualcuno. Ovviamente capisco l’istinto di ogni creatura vivente a procreare, ma è il modo in cui lo si fa che sancisce se è giusto o sbagliato.

Anch’io, quando andavo in luoghi pericolosi per lavoro, facevo sesso con delle colleghe per alleviare lo stress, ma c’era sempre un mutuo consenso.

Costringere qualcuno mi fa star male, come ora. Le ragazze carine dovrebbero essere amate, non stuprate, giusto?

Rephrase: Per affrontare gli umani, esseri deboli come i goblin non possono fare altro che affidarsi alla superiorità numerica. Se dopo una strenua campagna militare, i numeri si sono ridotti considerevolmente, i ranghi devono essere rimpolpati.

Eppure non me ne frega niente! Non è che posso cambiare il mio modo di pensare solo in questo breve lasso di tempo in cui mi sono reincarnato.

Vista la situazione, decido di aiutarle.

Ipocrisia? Sì, ma non vedo il problema: non fare nulla sarebbe molto più ipocrita.

Quando gli chiedo di lasciarmi le donne, l’Hobgoblin Capo sta ancora parlando con Nonno Goblin.

Non so perché, ma Nonno Goblin mi guarda con una faccia strana. Lo ignoro.

L’Hobgoblin capo fa una faccia che sembra voglia dire “cosa cazzo vuole questo?!”. Nonostante questo ripeto la richiesta.

E' importante tentare la via diplomatica prima di ogni altra cosa. Non importa quanto odiate l’avversario, i problemi andrebbero per prima cosa discussi. E le ostilità dovrebbero essere messe da parte se possibile. Provo a persuaderlo pazientemente, ma l’Hobgoblin Capo non è disposto ad ascoltarmi. E non è tutto, inizia anche ad irritarsi perché sto insistendo.

Continuo nel tentativo di persuaderlo, ma presto realizzo che è una perdita di tempo e mi fermo prima che gli altri Goblin del suo gruppo inizino ad irritarsi.

L’Hobgoblin Capo sfodera la spada corta e la punta contro il mio collo per ridicolizzarmi. Come mi accingo a estrarre la spada, dietro di me anche Gobu Kichi-kun fa lo stesso, tenendo l’arma allo stesso livello della mia, in attesa.

Io sono io, e per questo la via diplomatica potrebbe non essere fattibile. Allora dovrei ucciderlo? Paro la spada corta dell’Hobgoblin Capo mentre sfodero lo stocco che porto alla vita.

In quel momento l’atmosfera cambia visibilmente.

I Goblin di entrambe le fazioni sono in allerta, estraggono le armi. Se io o l’Hobgoblin Capo ci muovessimo, questa situazione di pace andrebbe in frantumi. Sicuramente ognuno cercherebbe di uccidere il nemico di fronte. Ma ora sono tutti immobili non solo perché entrambi non abbiamo dato l’ordine, ma anche perché l’istinto ci dice che se ci scontrassimo ora, entrambe le parti rimarrebbero notevolmente danneggiate a prescindere dal vincitore.

Loro sono ventotto, noi trentanove. E anche se siamo numericamente avvantaggiati, loro sono molto più esperti sia nel combattimento corpo a corpo sia in gruppo.

Onestamente non so chi vincerebbe se ci scontrassimo, e appunto perché in tali condizioni entrambi gli schieramenti riporterebbero gravi danni, non mi sono mosso.

Per inciso, i Goblin Anziani ci guardano senza tuttavia mostrare segni di voler intervenire. Credo che preferiscano rimanere spettatori neutrali.

Ci squadriamo a vicenda per un po’. Però credo che rimanere in questa situazione di stallo sia più dannoso che altro. Mi preparo a dare il via allo scontro.

Tenendo energicamente lo stocco, lo punto verso il cuore dell’Hobgoblin Capo.

Piego la gamba per preparare lo slancio necessario a perforare l’Hobgoblin, quando…

…proprio in quel momento riecheggia improvvisamente una voce. Istintivamente tutti si fermano e si voltano in direzione della voce.

È stato un Hobgoblin a parlare. Al suo fianco ci sono tre Goblin.

Oltre a me, è l’unico Hobgoblin capace di usare la magia. A giudicare dall’aspetto, credo che sia una femmina. Ha in mano un bastone. Ha detto qualcosa del tipo “Non coinvolgeteci nelle vostre guerre.” e “Il più forte diventerà il capo e deciderà come governare il gruppo”. Sarà forse grazie alla sua intelligenza più sviluppata rispetto agli altri goblin, ma anche in una situazione simile è riuscita a ragionare a mente fredda.

“Non sei più forte di questo qui, visto che puoi usare la magia?”. Sentendola pronunciare queste parole il capo indietreggia involontariamente.

Stabiliamo che sarà uno scontro a decidere il futuro capo della "Comunità dei Goblin"

Le regole, anche se barbare, sono molto semplici: non si possono usare armi e, pur potendo uccidere, il combattimento termina quando uno dei due sviene o si arrende.

Nonno Goblin è l'arbitro designato per lo scontro. È il ruolo adatto per l’anziano Goblin dall’aria saggia e dalla posizione neutrale.

Comunque rimango sorpreso scoprendo che, nel mezzo dei preparativi, i goblin del loro gruppo hanno cominciato a fare scommesse. Quindi sono predisposti al gioco d’azzardo, eh? Mi è giunta voce che si stanno anche scambiando monete di rame e d'argento.

Situazioni di questo tipo si prestano bene come fonte d'intrattenimento.

Nel frattempo, i nostri Goblin rimangono seduti in maniera impeccabile. Immobili, attendono la lotta che comincerà di lì a poco. Già, è surreale.

A ogni modo, le cinque donne sono state poste come premio. In questo momento sono preoccupate di aver fatto qualcosa di sbagliato… Le stiamo spaventando inutilmente. Beh, è per il loro bene. Resistete ancora un po’.

Quindi, finiti i preparativi, inizia la lotta per decidere chi sarà il capo.


Da una parte c’è un soldato veterano, pieno di cicatrici e capace di circondarsi di molti compagni grazie ai suoi successi. Dall’altra ci sono io, colui che ha addestrato meticolosamente quelli della sua generazione, colui che grazie alla [Promozione] si è evoluto in una sottospecie Hobgoblin.

A quanto pare gran parte di loro ha scommesso sulla vittoria del mio avversario. Fregandomene, mi lancio all’attacco.

Non vi terrò con il fiato sospeso e vi dirò subito com'è finita: ovviamente ho vinto.

Ho fermato i suoi movimenti con [Sguardo Maligno]: sembrava una rana che ha appena capito di essere stata notata da un serpente.

Ho usato [Ruggito Intimidatorio] e, nel sentirlo, l'avversario è indietreggiato.

L’ho confuso usando entrambe le mie abilità contemporaneamente, quindi ho improgionato il suo corpo nelle spire del mio filo. Nel fare ciò mi sono avvicinato. E, con un unico movimento fluido, l’ho appeso ad un albero come un sacco di sabbia non appena mi sono ritrovato abbastanza vicino.

Nonno Goblin ha voluto sapere di che tipo di filo si trattasse, ma non può non essere considerato una parte del mio corpo. E dato che, come ad esempio la saliva, proviene dal mio corpo, non può essere considerata un’arma. Dunque non ci sono problemi; non essendo un'arma, usandola non violo le regole.


Dopo averlo trasformato con il mio filo in un sacco da boxe improvvisato, sono passato alla violenza. Ho provato ad andarci piano così da non ucciderlo, almeno per il momento. Ma visto che continuava insolentemente a dire cose del tipo “Sono io il capo! Come osi, razza di impostore! Non ti vergogni?!”, mostrando di non aver capito in che razza di situazione si trovasse, ci sono andato un po’ più pesante. Comunque è un Hobgoblin, dunque è più resistente di un Goblin.

Beh, non ci posso fare molto. È stato quasi un atto divino. Sì, credo che lo chiamerò così.

Inoltre, onde evitare frasi noiose che avrebbero fatto finire la lotta, ad esempio “mi arrendo”, l'ho imbavagliato con il filo.

Quindi l'ho pesto per farlo tacere definitivamente per circa tre minuti, ma dato che sembra ancora energico, continuo a pestarlo per altri dieci minuti finché non rimane solo un sacco sanguinante che geme lievemente. A ogni modo, non lo uccido. Comunque, anche se l’ho picchiato e l’ho preso a calci incessantemente per una decina di minuti, mi sento ancora pieno di energie.

È il risultato del mio costante addestramento. A qual punto mi sono fermato: l’avversario era svenuto.


Toccandolo, mi rendo conto che le sue ossa sono sul punto di rompersi, ma che non ho danneggiato nessun organo interno. Non basterà certo così poco per ucciderlo.

Eppure provo a fare, giusto per sicurezza, delle “Erbe Curative” con l’ausilio di svariate erbe e piante, miscelando anche diversi insetti insieme con dell’acqua fresca. Lo costringo a bere l’intruglio. Credo che quella roba fatta alla bell'e meglio abbia migliorato la situazione, anche se di poco. Quindi taglio il filo e lascio che rotoli a terra. Dormirà per un po’, credo.

Non avendo nessuna capacità di guarigione, per ora riesco comunque a guarire i piccoli tagli e, grazie all’impiastro che gli ho dato, domani dovrebbe stare meglio. Non voglio rimanere sveglio ulteriormente.

Finito il lavoro, mi rendo conto che gli altri si sono allontanati da me. Quel combattimento deve avergli fatto capire qualcosa.. .

I Goblin dalla nostra parte sembrano averla presa meglio degli altri, ma anche nel loro sguardo posso intravedere un pizzico di terrore.Probabilmente, se più tardi mi avvicinassi a loro, cercherebbero istintivamente di fuggire via. Un po' la cosa mi ferisce...

Eh? Cosa dici, Gobu Mi-chan? Non riuscite proprio a capire come possa produrre quel filo e dite che la situazione di prima era dovuta al fatto che stavo facendo un'espressione spaventosa? Ma non è la mia espressione normale quella?

Credo di essere l’unico a pensarlo, acc...

Ma alla fine non è ‘sta gran cosa, giusto GobuKichi-kun ? Ah… non fare così.

Anche Gobu E-chan…? Okay, Okay, se le cose stanno così, bene. Non vedo nessuno dalla mia parte qui.

Dopo un sospiro, chiedo se ci sono altri sfidanti. Chiarendo subito le gerarchie, spero così di evitarmi problemi più avanti.

Alla fine, in mancanza di altri sfidanti, sono diventato ufficialmente il Capo della “Comunità dei Goblin”.

A quel punto, prima di congedarli, dichiaro che non dovranno toccare le donne e che ci stilerò poi una dettagliata serie di regole da rispettare.

Dopodiché, tolgo i bavagli e slego le corde di canapa legate ai polsi delle cinque ragazze. Le porto nella zona più interna della caverna, dove prima erano improgionate quelle donne rinchiuse in uno stato pietoso, usate per la riproduzione e morte poi nella disperazione. L’ho fatto perché sarebbe fastidioso se scappassero.

Beh, la fuga delle donne in sé mi andrebbe bene, ma cinque donne in fuga in questa foresta, e perdipiù disarmate, non andrebbero tanto lontane e perirebbero sbranate da qualche belva feroce. E visto che mi sono preso la briga di salvarle, non permetterò che questo accada.

Decido di portarle nella zona più interna della caverna e di parlarci con la mia abilità [Linguaggio Umano] che perfortuna raggiunge i requisiti minimi necessari per avere una conversazione decente con loro.

Arriviamo dopo non molto tempo. Prendo la torcia che avevo preparato e la accendo per fare un po’ di luce.

I Goblin possiedono [Visione Notturna] ma sarebbe difficile per le umane vedere bene nell’oscurità.

Dopo aver finito con i preparativi, iniziamo a parlare. Prometto loro di non ucciderle e di rifornirle di cibo e altre necessità. Dico anche che se verranno attaccate, giudicherò il colpevole e lo punirò; inoltre, anche se sicuramente sarà necessario un po' più di tempo, prometto loro ri riportarle a casa e cose così.

Sono passate cinque/sei ore. Anche grazie alla mia insistente opera di persuasione, o per qualche altro motivo che non conosco, le ragazze iniziano a parlare.

La prima a ritornare in sé è l’avventuriera, la quale ha dei fiammeggianti capelli rossi. Possiede una bellezza energica e un modo di fare carino che mi ricorda gli animaletti.

Dalla conversazione con la rossa, concludo che le quattro donne fanno parte di un gruppo di Venditori Ambulanti, il “Padiglione della Stella Divina”.

Invece la rossa è membro dell’associazione di avventurieri “La Spada del Debole” ed era stata assunta come scorta per il “Padiglione della Stella Divina”. A quanto parte l’associazione di avventurieri “La Spada del Debole” è composta da giovani avventurieri. Come pensavo, tale mestiere esiste. Si tratta di una di quelle solite gilde che hanno come politica principale il rafforzamento individuale grazie al supporto reciproco. E la rossa, possedendo il [Mestiere – Guerriero] in quanto novellina voleva potenziarsi lavorando come membro della gilda.

E come sono arrivate a questo punto? Me lo spiegano in poco tempo. Il gruppo stava attraversando la strada principale diretta alla città fortificata di «Trient».

→ Hanno subito un’imboscata da dei Goblin che usavano frecce avvelenate (ovvero i nostri genitori).

→ Il loro capo e i suoi colleghi al comando sono stati tutti uccisi al primo attacco.

→ C'erano diversi avventurieri esperti come scorta e nessuno era alle prime armi, ma i Goblin, nostri genitori, sono esperti fruitori del metodico lavoro di squadra, in particolar modo i tre Hobgoblin, quindi non hanno potuto competere.

→ Senza contare la pericolosa presenza della Maga Hobgoblin, dai cui attacchi era difficile difendersi.

→ Combattendo contro i maghi, è difficile stabilire se ci sia qualcuno con più alto potenziale offensivo di chi possiede il titolo [Mestiere-Mago]. Certo, il numero di magie che si possono lanciare è limitato dal quantitativo di mana, tuttavia, grazie ad oggetti magici quali bacchette o pergamene, persino un bambino può essere in grado di lanciare un incantesimo.Tuttavia è impossibile per un avventuriero errante possedere un oggetto tanto rari e costosi.

→ Di conseguenza sono stati soggiogati senza poter opporre particolare resistenza; le loro armi e i loro beni depredati, gli uomini sono sono stati uccisi e le donne sopravvissute sono state portate via. Ed è così che si è arrivati a questo punto.

Non dovrei essere io a dirlo, ma non è stata una storia facile da ascoltare. Senza pensare poi che sono stati uccisi tutti ad eccezione di queste ragazze. Beh, c’è poco da dire: sfortuna.

Dopo avermi raccontato tutto ciò, non riesce più a resistere e scoppia in lacrime.

Come è logico che sia, non sono ancora in grado di gestire le emozioni suscitate dal ritrovarsi a vivere insieme ai Goblin che hanno ucciso i loro amici. Credo che ogni contatto ulteriore possa solo causare dolore. Dico loro dove ho lasciato la torcia che ho preparato insieme a delle coperte, quindi torno indietro. La cosa migliore che possono fare adesso è cercare di sfogarsi piangendo.

Beh, credo che ora dovrei iniziare a parlare dei [Mestieri]. Per i non umani come semiumani, uomini bestia e altri mostri, esiste una legge in questo mondo chiamata [Promozione (evoluzione)]. Come si può intuire dalle mie parole, la legge della [[[Promozione]] (evoluzione)] non si applica agli umani.

Ma in cambio, essi possono scegliere un gran numero di [Mestieri].

Gli umani sono normalmente meno forti dei mostri.

Quindi, per rafforzare il loro corpo acquisiscono diverse [Benedizioni/Miglioramenti], e ci riescono ottenendo un gran numero di [[[Mestieri]]]; ognuno di essi ha dei requisiti, i quali diventano sempre più restrittivi man mano che il mestiere diventa più forte. Grazie a ciò possono diventare dei potenti nemici.

Inoltre, chiunque può facilmente aumentare il livello del [[[Mestiere]]] spendendoci un po’ di tempo, e se uno raggiunge i prerequisiti, è possibile ottenere una posizione più elevata con [[[Promozione]] (carriera)].

E poi, per coloro chiamati [Grandi Uomini] e [Eroi], i potenziamenti derivati dal loro lavoro sono grandiosi. E non ridete, perché sembra che esistano veramente persone con [Mestiere – Eroe].

In parole povere, la [[[Promozione]] (evoluzione)] è influenzata dalle proprie caratteristiche, che vengono potenziate notevolmente tutte in una volta. Al contrario, la [[[Promozione]] (carriera)] aumenta più lentamente rispetto ai mostri, ma chiunque può potenziarla nel tempo.

Possiamo dire che c'è chi da una parte sale più livelli in un balzo, mentre dall'altra c'è chi lentamente sale un livello alla volta in sicurezza. O questo o c’è una differenza in qualità e quantità. Tra l’altro, ciò mi è stato confermato da Nonno Goblin.



Traduzione: Marcus Arts

Check: Aky.Fran & Alisaki.


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