Suzumiya Haruhi ~ Italian Version:Volume 1 Capitolo 2

From Baka-Tsuki
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Capitolo 2[edit]

Sapendo come andò a finire, la mia premonizione si era rivelata esatta.

Dopo la lezione, Haruhi non scomparve all’istante come al solito. Questa volta prese a forza la mia mano e mi trascinò fuori dall’aula, per i corridoi, su per le scale, finché non si fermò di fronte alla porta che dà sul tetto.

Quella porta normalmente era chiusa e le scale sopra il quarto piano sembravano essere usate come ripostiglio dal club dell’arte. Enormi tele, cornici di quadri mezze spaccate, statue di divinità della guerra con nasi rotti e altre cose del genere, erano tutte impilate in queste piccole scale, rendendo uno spazio già abbastanza angusto, ancora più angusto.

Cosa cercava di fare portandomi in un posto del genere?

“Ho bisogno del tuo aiuto.”

Haruhi mi disse questo mentre mi teneva per la cravatta, con il suo tagliente sguardo che fissava la parte inferiore della mia testa; avevo la sensazione che mi stesse minacciando.

“Aiutarti in cosa?”

Finsi di non capire.

“Aiutarmi a fare un nuovo club!”

“Ok, allora dimmi, perché dovrei aiutarti a fare qualcosa a cui hai pensato così, su due piedi?”

“Perché ho bisogno di trovare sia una stanza per il club, sia dei membri, perciò tu devi scoprire quali documenti sono richiesti in questa scuola.”

Non stava nemmeno ascoltando. Spinsi via la sua mano.

“Che club stai cercando di fare?”

“Non è importante! L’importante ora è farlo, per prima cosa.”

Dubitavo che la scuola ci avrebbe permesso di fare un club le cui attività erano sconosciute.

“Ora, ascolta! Oggi, dopo scuola, tu andrai a scoprire che cosa va fatto e io andrò a cercare una stanza! Ok?”

“No!” Se avessi risposto in questo modo, ero sicuro che sarei stato ucciso. Mentre stavo esitando su come rispondere, Haruhi si era già girata e stava scendendo le scale, lasciandosi dietro uno studente maschio disorientato, in piedi su una scala piena di polvere.

“…non avevo ancora detto che ero d’accordo…”

Sigh, dire questo ad una statua di gesso non ha senso. Potevo solo trascinare i miei piedi pesantemente, mentre pensavo su come spiegare tutto questo ai miei curiosi compagni.


Cose necessarie per organizzare una “associazione”:

Cinque o più membri. Un professore che dia il supporto, un nome per il club, un presidente o presidentessa e una lista delle attività e degli scopi del club sono tutte cose richieste per poter ricevere l’approvazione del Comitato Esecutivo del Consiglio Studentesco. Le attività del club devono essere consone alla filosofia della scuola di creatività e vivacità. In base all’operato e ai risultati delle attività, il Comitato Esecutivo potrebbe decidere o meno di promuovere l’associazione in un “gruppo di studio”. Altrimenti, solo come associazione, la scuola non fornirà alcun fondo.


Non avevo dovuto impegnarmi troppo a cercare i requisiti, perché erano elencati dietro al manuale dello studente.

Trovare membri era facile; potevamo trovare chiunque per arrivare al numero necessario, perciò non sarebbe stato un grande problema. Un professore di supporto sarebbe stato già più difficile, ma pensavo che avrei potuto risolvere anche quello. Per il nome, qualcosa di inoffensivo avrebbe potuto funzionare. La presidentessa sarebbe stata, senza alcun dubbio, Haruhi.

Però avrei potuto scommettere che la nostra lista delle attività e degli scopi non sarebbe stata assolutamente in linea con la “creatività e vivacità”.

In ogni caso, Haruhi non era certo il tipo di persona da interessarsi alle regole.

Appena la campanella suonò la fine delle lezioni, Haruhi mostrò la sua terrorizzante forza bruta afferrando la manica della mia giacca e trascinandomi fuori dalla classe in modo simile a un rapimento. Dovetti fare molta fatica per non lasciare la mia cartella in classe.

“Dove stiamo andando?”

Lo chiesi perché, bhè, sono una persona normale dopo tutto.

“La stanza del club.”

Haruhi, così piena di energia che sarebbe stata capace di prendere a calci le persone che camminavano troppo lentamente di fronte a noi, rispose semplicemente con quelle poche parole, poi si zittì.

Per favore, potresti almeno lasciare la mia mano?

Dopo essere usciti dal corridoio del primo piano, entrammo in un altro edificio e poi salimmo delle scale. Camminammo in un corridoio buio e, a metà di questo, Haruhi si fermò. Naturalmente mi fermai anch'io.

C’era una porta di fronte a noi.

‘Club della letteratura’

Una targa storta col nome era incollata su quella porta.

“È qua.”

Senza neanche bussare, Haruhi aprì la porta e camminò nella classe senza alcuna considerazione. Naturalmente la seguii.

La stanza era sorprendentemente grande; o almeno così sembrava, perché conteneva solo un tavolo rettangolare, delle sedie di metallo e uno scaffale con dei libri. Alcune crepe sul soffitto e sui muri mostravano quanto fosse antico quell’edificio.

Come se facesse parte della stanza, una ragazza era seduta da sola su una di quelle sedie di metallo, leggendo uno spesso libro dalla copertina rilegata.

“Da ora in poi questa sarà la nostra stanza.”

Haruhi allargò le braccia e lo annunciò formalmente. La faccia le stava risplendendo con quel suo tipico sorriso energetico. Se solo mostrasse quel sorriso in classe... Nonostante lo avessi pensato, non osai dirlo ad alta voce.

“Aspetta un secondo, cos’è questo posto?”

“L’edificio dei club di arte e letteratura. Questo posto ha stanze speciali per il club di arte e per l’orchestra. I club e le associazioni senza una propria stanza per riunirsi svolgono tutti le loro attività in questa costruzione, il Vecchio Complesso. E questa è la stanza del club di letteratura.”

“E allora il club di letteratura?”

“Dopo che tutti i membri del terzo anno si sono diplomati questa primavera, il club contava zero membri. Se nessuno si fosse iscritto, questo club sarebbe stato chiuso. Tra parentesi, questa è una del primo anno che è anche l’unico membro iscritto.”

“Allora non sono ancora stati cancellati!”

“Ma è quasi la stessa cosa! Un club con un solo membro è come se non ne avesse nessuno.”

Idiota! Stai cercando di rubare la stanza a qualcun altro? Diedi uno sguardo veloce alla ragazza del club di letteratura.

Era una ragazza coi capelli corti e con gli occhiali.

Haruhi aveva già iniziato ad essere molto rumorosa. La ragazza, però, non voltò la testa neanche una volta. A parte quando sfogliava le pagine con le dita, sembrava immobile, ignorando completamente la nostra presenza. Sembrava che anche questa ragazza fosse strana!

Abbassai la mia voce e chiesi ad Haruhi: “E allora che mi dici della ragazza?”

“Ha detto che non le importa.”

“Davvero?”

“Glielo ho già chiesto a pranzo. Le ho detto che mi serve che mi presti la stanza e mi ha risposto

‘Fa pure.’, finché può leggere qua i libri in pace. Ora che me lo fai notare, è piuttosto strana.”

Proprio tu, tra tutte le persone, come osi dirlo!

Osservai attentamente la ragazza del club di letteratura.

Aveva la carnagione pallida e una faccia inespressiva. Le sue dita si muovevano ritmicamente come quelle di un robot. Coprendo la sua faccia carina, i capelli facevano venire voglia di toglierle gli occhiali per vederla meglio. Sembrava un burattino che non dava troppo nell’occhio.

In altre parole, una tipa stramba, misteriosa e inespressiva.

Forse notando il mio sguardo invadente, la ragazza mosse improvvisamente la testa e spinse su gli occhiali con le dita.

Vidi i suoi occhi intensi fissarmi da sotto quelle lenti. Né i suoi occhi, né le sue labbra mostravano alcuna espressione, proprio come una maschera. Era diversa da Haruhi, la sua faccia non mostrava nessuna emozione.

“Nagato Yuki.”

Il tono con cui lo pronunciò faceva pensare che il suo nome sarebbe stato dimenticato dalla maggior parte delle persone dopo tre secondi che lo avessero sentito.

Mi fissò per un momento; poi, come se avesse perso interesse, riportò la sua attenzione sul libro.

“Dimmi Nagato.” la chiamai. “Questa ragazza vuole usare questa stanza per un club ancora senza nome. Tu sei d’accordo?”

“Si.”

Lo sguardo di Nagato non si spostò mai dal suo libro.

“Ma potrebbe essere un problema per te.”

“Non importa.”

“Potresti anche essere sfrattata.”

“Fate quello che volete.”

Anche se rispondeva prontamente, non mostrava espressioni. Sembrava che non gli importasse davvero.

“Ok, allora è deciso.” interruppe improvvisamente Haruhi.

Sembrava davvero su di giri, dandomi una strana sensazione.

“D’ora in poi ci incontreremo in questa stanza, dopo le lezioni. Assicurati di esserci! Oppure considerati già morto.”

Lo disse con un sorriso simile a un fiore di ciliegio mentre sboccia. Annuii con riluttanza.

Per favore, non voglio ancora morire!


Così, trovammo una stanza per il nuovo club, ma non c’era stato ancora alcun progresso con i documenti. Non avevamo ancora deciso un nome, né tanto meno scelto quali attività svolgere. Avevo chiesto ad Haruhi di farlo come prima cosa, ma sembrava avere altre idee.

“Possiamo deciderlo dopo!” dichiarò rumorosamente. “Ora come ora, la cosa più importante è reclutare dei membri. Abbiamo bisogno almeno di altre due persone.”

Così hai già contato la ragazza del club di letteratura? Non la avrai mica contata come un semplice accessorio per il club, vero?

“Non preoccuparti. Sarò in grado di radunare presto altra gente. Ho già qualcuno in mente.”

Come posso non preoccuparmi? Ora sto ancora peggio di prima!

Il giorno successivo, dopo le lezioni, rifiutai la proposta di Taniguchi e Kunikida di andare a casa assieme e trascinai i miei piedi con pesantezza in direzione della stanza del club.

Haruhi aveva detto solo ‘Vai avanti tu!’ ed era scappata dalla classe con una velocità di cui il club di atletica aveva così tanto bisogno. Era così veloce che mi chiesi se avesse messo dei razzi alle scarpe. Comunque, non sapevo se fosse così di fretta per reclutare dei nuovi membri, oppure se si sentisse semplicemente eccitata per aver fatto un passo avanti verso l’incontro con gli extraterrestri.

D’altra parte, non avevo altra scelta che prendere la mia cartella e dirigermi verso la stanza del club.

Entrando, trovai Nagato Yuki già dentro, che sedeva nella stessa posizione, mentre leggeva il suo libro. Mi avvicinai lentamente a lei, ma come il giorno precedente la sua mente era immersa nel libro e la mia presenza ignorata. Il club di letteratura era fatto solo per leggere i libri? Altrimenti perché passava tutto il tempo a leggere?

Nell’aula c’era silenzio.

“…che cosa stai leggendo?” chiesi, non essendo in grado di sopportare il silenzio un momento di più. Nagato Yuki rispose alzando il libro e mostrandomi la copertina. I miei occhi videro un mucchio di abbaglianti parole straniere; sembrava un qualche tipo di romanzo fantascientifico.

“È interessante?”

Nagato Yuki spinse senza alcuno sforzo gli occhiali verso l’alto, prima di rispondere con tono piatto.

“Unico.”

Sembrava che avrebbe risposto a qualunque mia domanda.

“Quale parte?”

“Tutte.”

“Quindi ti piace leggere?”

“Molto.”

“Capisco…”

“…”

Di nuovo il silenzio.


Posso andare a casa ora? Lo pensai, mentre poggiavo la cartella sul banco. Proprio mentre mi stavo sedendo sulla sedia metallica, la porta si aprì rumorosamente, come se fosse stata spalancata con un calcio.

“Hey, scusate il ritardo! Mi ci è voluto un po’ di tempo a cercare di prendere questa ragazza!”

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Haruhi era finalmente arrivata, salutandoci con una mano. L’altra sua mano stava tenendo il polso di qualcun altro; aveva rapito un’altra persona! Quando entrò nella stanza, per qualche motivo chiuse la porta a chiave. Click! Sentendo quel suono, la piccola ragazza tremò a disagio.

Wow, è davvero carina. Deve essere la candidata prescelta da Haruhi.

“C...che stai facendo?” disse la ragazza, vicina alle lacrime.

“D…dove siamo? Perché mi hai portato qua? E p...perchè stai chiudendo la porta a chiave? Che cosa vuoi da me?”

“Zitta!”

Haruhi abbaiò con tanta forza che la ragazza semplicemente si fermò in un silenzio stordito.

“Lasciate che ve la presenti: questa è Asahina Mikuru.”

Dopo aver annunciato il nome della ragazza, Haruhi smise di parlare. Sembrava che fosse finita l’introduzione.

Il silenzio conquistò nuovamente l’aula. Haruhi sembrava soddisfatta per un lavoro ben fatto; Nagato Yuki, come al solito, continuava a leggere il suo libro senza alcuna reazione; e la ragazza di nome Asahina Mikuru era semplicemente spaventata a morte.

Hey, perché non sta parlando nessuno?

E allora aprii io bocca per primo.

“Da dove l'hai rapita?”

“Questo non è un rapimento! L'ho solo obbligata a venire con la forza.”

È la stessa cosa!

“L'ho trovata mentre sognava ad occhi aperti nell’aula del secondo piano, allora l'ho presa da lì. Durante gli intervalli esploro tutti gli angoli della scuola, quindi l'avevo già vista un po’ di volte.”

Allora è questo che facevi quando scomparivi durante gli intervalli e non ti facevi vedere. No, un attimo, non è questo il momento di pensarci.

“In ogni caso, è una nostra senpai!”

“E quindi?”

La guardai incredulo. Santo cielo, questa ragazza non pensava mai a quello che stava facendo!

“D’accordo allora… dimmi, perché hai avuto bisogno di trovarla, hmmm Asahina, giusto?”

“Qua, dai un’occhiata.”

Haruhi improvvisamente puntò il dito davanti al naso di Asahina Mikuru, facendola arretrare istantaneamente.

“Non è carina?”

Questo è qualcosa che solo un pericoloso rapitore direbbe!

“Credo che i personaggi Moe, siano importanti!” continuò.

“…scusa, che cosa hai detto?”

“Ho detto Moe! La capacità attrarre le persone! In sostanza, la maggior parte delle storie di detective ha qualche personaggio che piace alle persone e le attrae.”

Mi girai immediatamente e osservai Asahina Mikuru: aveva un corpo e una faccia piccoli, che potevano essere facilmente scambiati per quelli di una bambina delle elementari. I capelli marroni erano leggermente ricurvi, pendevano dietro la schiena. I due occhi simili a quelli di un cucciolo rilasciavano un’aura che sembrava dicesse ‘per favore, proteggimi’. La bocca mezza aperta rivelava una fila di denti bianchi come l’avorio, che, assieme alla piccola faccia, creavano una combinazione perfetta. Se gli avessero dato una bacchetta magica con un gioiello scintillante, avrebbe potuto trasformarsi in una piccola fata! Argh, che diavolo sto pensando!?

“E non è tutto!”

Haruhi sorrise confidenzialmente e si aggrappò con le mani a Asahina Mikuru da dietro.

“Kyaaaa!”

Asahina urlò istantaneamente. Ma Haruhi rimase immobile, agguantandole i seni attraverso l'uniforme.


“Aaaaaah!”

“È cosi piccola, ma già i suoi seni sono più grandi dei miei! Una faccia carina assieme a dei seni grandi è un ottimo metodo per convincere le persone.”

Oh mio Dio, sto per svenire.

“Wow, sono davvero grandi.”

Haruhi infilò le mani nell’uniforme di Asahina e iniziò a palparla. Smettila, pervertita!

“Diamine, questo mi da fastidio! La sua faccia è così carina e i suoi seni sono più grandi anche dei miei!”

“A...aiuto!”

Asahina diventò completamente rossa. Cercò di liberarsi con le mani e coi piedi, ma la sua forza era nulla paragonata a quella della sua molestatrice. Quando Haruhi cominciò a muovere le mani verso la sua gonna, non riuscii più a sopportare e allontanai la ragazza perversa da Asahina.

“Che cosa diavolo pensi di fare!?”

“Ma sono davvero enormi! È vero! Perchè non provi anche tu?”

Asahina gemette debolmente.

“No, grazie.”

Era tutto quello che riuscii a dire.


Ciò che mi sorprese fu che, durante tutto questo scompiglio, Nagato Yuki stava leggendo il suo libro, senza discostare una sola volta il suo sguardo. Che cosa ha di strano questa ragazza?

Improvvisamente pensai a qualcosa.

“Hey, non starai pensando... l'unica ragione perchè hai portato qua Asahina è perché è carina e ha i seni grossi?”

“Certo che si, perchè?”

Oh Dio, sei davvero una cretina!

“Un personaggio che faccia da mascotte è necessario.”

Necessario nella tua mente bacata! Chi ha mai detto una cosa del genere?

Asahina si mise a posto l'uniforme scompigliata e alzò la sua testa a guardarmi. Hey, non guardarmi in quel modo, mi metti in imbarazzo!

“Mikuru,” disse Haruhi, “sei iscritta a qualche altro club?”

“S...sì...Il club della calligrafia...”

“Lascialo! O intralcerà le attività del mio club.”

Haruhi! Non sei un pò troppo egoista?

Asahina aveva l'espressione di una vittima di un qualche caso di omicidio e mi guardava con occhi che pregavano di essere salvata. Fu allora che improvvisamente notò la presenza di Nagato Yuki. I suoi occhi si ingrandirono e mostrarono un pò di esitazione. Un momento dopo sospirò e sussurrò debolmente: “Ok...ho capito”

Che cosa hai capito?

“Lascerò il club di calligrafia e mi unirò al vostro club...”

La sa voce era piena di tristezza.

“Ma non so che cosa faccia il club di letteratura.”

“Noi non siamo il club di letteratura.” mise in chiaro Haruhi.

Vedendo Asahina confusa, spiegai velocemente la situazione.

“Stiamo solo prendendo in prestito questa stanza per le attività del club. Il club a cui ti sei iscritta è una nuova associazione che Suzumiya Haruhi creerà presto. Non sappiamo quali attività faremo; non abbiamo ancora neppure un nome.”

“...cosa?...”

“Oh, e la ragazza che siede laggiù è il vero membro del club di letteratura.”

“Oh...”

Asahina era senza parole, la sua bella bocca aperta a metà. La sua reazione? Assolutamente normale.

“Non c’è un problema!”

Fiduciosa fino al punto di essere assolutamente irresponsabile, Haruhi diede un forte colpo sulle spalle di Asahina.

“Ho giusto pensato ad un nome!”

“...Ok, sentiamolo.” dissi, con zero entusiasmo.

Se fosse stato possibile, non avrei voluto sentirlo! Ma siccome lo avevo già chiesto, Suzumiya Haruhi usò la sua chiara voce per annunciare a voce alta il nome che aveva appena pensato.


SOS Dan!                                                                        Brigata SOS!
Sekai wo La Brigata di Suzumiya Haruhi
Ooini moriagerutame no per portare più eccitazione
Suzumiya Haruhi no Dan nel mondo.


Abbreviato, SOS Dan.

Potete tutti ridere ora!

Ma prima che io lo fossi in grado di farlo, rimasi senza parole.

Perchè Brigata? Dovrebbe essere Associazione! Ma siccome il club non aveva ancora raggiunto i requisiti minimi per diventare un'associazione e nessuno era sicuro di che cosa si occupasse, Haruhi rispose semplicemente: “Per questo, chiamiamolo brigata!”.

E così il nome del club era gloriosamente nato.

Dopo aver sentito il nome, Asahina chiuse la bocca con aria sconsolata. Nagato Yuki poteva contare come un'estranea, mentre io non sapevo che cosa dire. E così, la mozione per il nome del nuovo club passò, con un voto a favore e tre astenuti.

La SOS Dan è ora aperta agli affari! Questa è un’occasione meravigliosa!

Hmpf, fai un po’ quello che ti pare!

Dopo aver detto: “Assicuratevi di venire qua domani.”, Haruhi disse che per quel giorno poteva bastare. Le spalle di Asahina si afflosciarono, la sua figura senza vita che camminava nel corridoio emanava tristezza. Non riuscivo a sopportare di vederla in quel modo, perciò la chiamai.

“Asahina.”

“Si?”

Asahina mi guardò con la sua faccia innocente, che non sembrava per nulla più anziana della mia.

“Non sei obbligata a unirti a questo assurdo club, se non ne hai voglia! Fregatene di lei: cercherò di trovare un modo di spiegarglielo.”

“No.”

Si fermò, chiuse gli occhi e sorrise: “È tutto a posto. Voglio iscrivermi.”

“Ma questo potrebbe essere un club noioso!”

“Non importa; non ti sei iscritto anche tu?”

No! Che io mi sia iscritto o meno, non c'entra ora!

“Forse questo è l’esito inevitabile in questo Piano Temporale...” disse mente fissava lontano coi suoi occhi.

“Che cosa dovrebbe significare?”

“Inoltre, sono interessata alla presenza di Nagato...”

“Interessata?”

“Eh? No, nulla.”

Asahina scosse la testa con ansietà, scuotendo con essa anche i capelli. Poi sorrise, sembrando imbarazzata, e mi fece un profondo inchino.

“Potrei combinare guai, perciò cercate di sopportarmi d'ora in poi, per favore!”

“Non c'era bisogno di farlo... mi metti in difficoltà...”

“Per favore chiamami Mikuru d’ora in poi.”

Sorrise.

Ragazzi, è cosi carina che mi viene quasi il capogiro.


La seguente discussione si svolse un giorno tra me e Haruhi.

“Sai cosa ci serve poi?”

“Non saprei!”

“Sto pensando di trovare un misterioso studente trasferito.”

“Per favore dimmi la definizione di misterioso studente trasferito.”

“Quelli che si trasferiscono due mesi dopo l'inizio della scuola sono definitivamente misteriosi studenti trasferiti. Che ne pensi?”

“Forse è perchè i loro genitori hanno dovuto trasferirsi per lavoro e loro li hanno dovuti seguire.”

“No, quello sarebbe troppo forzato e innaturale.”

“Allora cosa è naturale per te? Vorrei proprio saperlo.”

“Misterioso studente trasferito... apparirà mai?”

“Non ascolterai mai quello che dico, vero?”


Iniziarono a diffondersi voci all’interno della scuola che io e Haruhi stessimo complottando qualcosa.

“Hey, che cosa state combinando te e Haruhi?” chiese un giorno Taniguchi.

“Non state assieme, vero?”

Assolutamente no! Ad essere precisi, anche io vorrei sapere che cosa diavolo sto facendo!

“Cerca di non fare qualcosa di troppo ridicolo, non sei più alle medie! Se scoprissero che hai rovinato il campo sportivo o qualcosa del genere, potresti essere sospeso!”

Se Haruhi avesse fatto qualcosa da sola, avrei potuto semplicemente ignorarla, ma dovendomi preoccupare anche di Nagato Yuki e di Asahina Mikuru, non potevo rischiare che venissero coinvolte. Quando mi accorsi che ero così premuroso nei loro confronti, mi sentii improvvisamente fiero di me.

Ma la verità era che non c’era modo che io potessi fermare quella psicopatica di Haruhi.




“Voglio anche un computer!”

Da quando la SOS Dan era stata fondata, il club di letteratura aveva preso a riempirsi con sempre più roba oltre al tavolo rettangolare, le sedie metalliche e il ripiano di libri che c’erano originariamente.

Ora c’erano un armadietto appendiabiti, un termos, delle tazze, una teiera, una radio che poteva leggere CD, un freezer, un registratore di suoni, una pentola, una ciotola e ogni sorta di utensile da cucina. E adesso? Sta forse pensando di farci vivere qua?

In quel momento, Haruhi era seduta su un banco che aveva rubato chissà dove. Per qualche ragione, una

piramide triangolare nera con su scritta la parola “Danchou” (Comandante della Brigata), stava su quel banco.

“In quest’era dell’informazione, non abbiamo neanche un computer. Non va bene!”

E chi lo ha detto?

In ogni caso, tutti i membri erano lì quel giorno. Nagato Yuki nel suo solito posto, leggendo un libro rilegato che parlava della caduta di un satellite di Nettuno, o qualcosa del genere. Asahina, che non era obbligata a venire, era comunque arrivata obbedientemente e stava seduta su una sedia, sembrando confusa.

Haruhi saltò giù dal tavolo e corse verso di me con un sorriso sinistro.

“È per questo che ora sto per andare ad ottenerne uno.” disse, come un cacciatore che cerca la sua preda.

“Ottenerne uno, intendi un computer? Da dove? Non hai intenzione di derubare un negozio di elettronica, vero?”

“Certo che no! Sarà in un posto molto più vicino! Seguitemi!”

Asahina ed io seguimmo i suoi ordini e la seguimmo lungo il corridoio, arrivando al gruppo di studio dei computer due stanze più in là.

Capisco!

“Tieni, prendi questa.”

Haruhi mi passò una macchina fotografica.

“Ora ascoltami attentamente! Ti dirò il piano e devi eseguirlo in qualunque modo! Avrai solo una possibilità.”

Haruhi mi fece abbassare e mi sussurrò il suo “piano” nell’orecchio.

“Cosaa!? Non puoi farlo!”

“Ha importanza?”

È ovvio che a te non importi, signorina! Rivolsi uno sguardo confuso ad Asahina, cercando di avvertirla strizzando l’occhio.

Devi andartene immediatamente!

Ma Asahina sembrò sorpresa e iniziò ad arrossire. Oh no, ha capito tutt’altro.

Mentre stavo cercando di salvare Asahina da un incubo sicuro, Haruhi bussò alla porta. “Ciao a tutti! Sono venuta a prendere un computer!”

Lo spazio era simile, ma paragonata alla nostra, questa stanza era più angusta. Su ognuno dei banchi, posizionati in modo uguale, c’era un computer portatile dal quale proveniva rumore di tasti.

Ma l’unico suono che si sentì nella stanza quando entrammo, era quello dei fan dei computer che si voltavano tutti contemporaneamente.

I quattro ragazzi seduti sulle sedie a premere tasti, girarono la testa verso la porta per vedere che cosa stese facendo Haruhi.

“Chi è il capo qua?”

Haruhi sorrise pomposamente. Un ragazzo si alzò e rispose.

“Sono il presidente, posso aiutarti?”

“Devo forse ripetermi? Ho detto: datemi un computer.”

Il presidente senza nome mise su un’espressione da “Che cosa diavolo…?” e scosse violentemente la testa.

“Non posso. Siccome la scuola non ci da abbastanza fondi, tutti questi computer sono stati comprati coi nostri soldi duramente guadagnati. Non possiamo certo darteli gratis. Pensi forse che siamo scemi?”

“Chi se ne frega. Potete darcene uno, guarda quanti ne avete!”

“Questo… aspetta un momento, ma chi siete voi comunque?”

“Io sono Suzumiya Haruhi, Comandante della SOS Dan e questi due sono il Subordinato numero uno e numero due.”

Un attimo, chi ha deciso che siamo tuoi subordinati!?

“Io vi ordino, in nome della SOS Dan: consegnateci un computer immediatamente! Non trovate scuse!”

“Non so chi voi siate, ma assolutamente no! Potete andarvene a comprare uno da soli.”

“Se la vostra risposta è questa , allora useremo i nostri metodi.”

Gli occhi di Haruhi mostrarono uno sguardo senza paura.

Oh no, questo è un brutto segno!

Haruhi spinse Asahina, che stava vicino a lei impaurita, di fronte al presidente, poi prese la mano di quest’ultimo e la poggiò sopra il suo seno.

“Kyaaaaaa!!”

“Che?”

Click!

Mentre i due stavano urlando, scattai una fotografia.

Haruhi afferrò Asahina, per evitare che fuggisse, mentre spingeva con più forza la mano del presidente.

“Kyon! Ancora una foto!”

Spinsi ancora una volta con riluttanza lo scatto.

Asahina, e il presidente ancora senza nome, avete le mie più sincere scuse.

Proprio quando Haruhi stava per infilare la mano del presidente sotto la gonna di Asahina, questo riuscì a liberarsi.

“CHE COSA DIAVOLO PENSATE DI FARE?”

Haruhi ondeggiò il dito elegantemente davanti al povero ragazzo che era diventato completamente rosso.

“Uh uh uh! Ora abbiamo una prova fotografica di te mentre molesti sessualmente uno dei nostri membri! Se non vuoi che tutta la scuola venga a sapere di queste foto, allora consegnaci un computer!”

“Che razza di scherzo è questo?”

Il presidente protestò furiosamente.

Hai tutta la mia comprensione, ragazzo.

“Hai afferrato la mano contro la mia volontà! Io sono innocente!”

“Oh, davvero? Puoi cercare di spiegarlo, ma chi ti crederà?”

Mi girai e guardai Asahina che restava per terra paralizzata. Doveva essere stata così tanto sconvolta, che tutte le energie la avevano abbandonata.

Dall’altra parte il presidente continuava a resistere.

“I miei compagni sono testimoni della mia innocenza! È stato contro la mia volontà!”

I tre membri, che erano rimasti esterrefatti, annuirono tutti veementemente.

“È vero!”

“Il presidente è innocente!”

Se Haruhi vi avesse ascoltato, allora non sarebbe stata Suzumiya Haruhi.

“D’accordo, allora dirò semplicemente che voi ragazzi avete violentato in gruppo Asahina!”

In quell’istante, le facce di tutti diventarono bianche, incluse la mia e quella di Asahina.

Oh Dio, dovevamo proprio arrivare a questo?

“S…Suzumiya…!”

Asahina afferrò disperatamente i piedi di Haruhi con le braccia, ma questa semplicemente li scalciò via. Haruhi poi sollevò il petto e disse arrogantemente: “Allora? Ce ne date uno o no?”

La faccia del presidente passò da rossa a bianca, poi improvvisamente diventò scura.

Alla fine si arrese.

“Prenditene uno e vattene!”

Detto questo, si sedette sconsolato. I suoi membri corsero verso di lui.

“Presidente!”

“Cerca di riprenderti!”


“Tutto bene?”

La testa del presidente ciondolava come quella di un pupazzo a cui fossero state tagliate le corde.

Vedendo una persona così distrutta, anche se ero un compagno di Haruhi, non potevo non compatirlo.

“Qual è l’ultimo modello?”

Sei una ragazza così crudele!

“Perché dovremmo dirtelo!?”

I membri arrabbiati continuarono la loro vana resistenza, ma Haruhi semplicemente indicò me e la macchina fotografica.

“D…dannazione! Quello lì!”

Haruhi guardò nella direzione indicata, poi ispezionò il modello e il numero seriale del computer. Dopodichè tirò fuori un pezzo di carta dalla tasca della gonna.

“Sono andata in un negozio di elettronica e mi sono fatta dare una lista degli ultimi modelli. Questo non sembra essere uno di quelli.”

Questa ragazza aveva organizzato tutto così meticolosamente che stava iniziando a mettermi paura.

Dopo aver ispezionato tutti i computer, Haruhi indicò uno di quelli.

“Voglio questo.”

“A…aspetta, lo abbiamo appena comprato lo scorso mese!”

“Macchina fotografica.”

“…P…prendetevelo, ladri!”

Come aveva detto, eravamo davvero dei ladri.

L’avidità di Haruhi non conosceva confini. Dopo aver staccato tutti i cavi e i fili, spostò tutta l’attrezzatura necessaria nella stanza di letteratura, senza alcuna considerazione. Quindi, fece reinstallare tutto dal gruppo dei computer e fece loro collocare due cavi telefonici dalla loro stanza alla nostra, in modo che potessimo collegarci a internet. Li obbligò anche a fare una LAN per noi. I suoi spregevoli metodi non erano diversi da quelli di un ladro!

“Asahina.”

Essendo stato inutile tutto il tempo, l’unica cosa che potei fare fu raccogliere una devastata Asahina, inginocchiata a terra, mentre si copriva la faccia e singhiozzava senza fine.

“Torniamo di là.”

“Sob….”

Haruhi, brutta cretina, non potevi far palpare i tuoi di seni? Per qualcuno che si spoglia di fronte ai ragazzi senza pensarci due volte, questo è nulla! Confortai Asahina, mentre pensavo che diavolo se ne facesse Haruhi di un computer.

Molto presto lo avrei scoperto.

Era per fare un sito web della SOS Dan!

D’accordo, ecco la domanda: chi avrebbe dovuto fare il sito?

“Tu, naturalmente.” disse Haruhi. “Visto che sei così libero, potresti almeno farlo! Io sono occupata a cercare i rimanenti membri!”

Il computer fu messo sul banco con la targa a piramide del ‘Danchou’.

Mentre girava su internet col mouse, Haruhi aggiunse: “Finiscilo in uno o due giorni. Non saremo in grado di fare nulla senza una pagina web.”

Il corpo di Asahina giaceva sul tavolo, con le spalle tremanti, vicino a dove Nagato Yuki stava seduta, mentre leggeva come al solito il suo libro, ignorando ogni cosa. Sembrava che fossi l’unico ad aver sentito cosa aveva detto Haruhi. Non ebbi scelta se non accettare la sua richiesta. Almeno ero abbastanza sicuro che fu ciò che pensò Haruhi.

Non posso farlo, neanche se me lo chiedi così. Almeno era quello che avrei voluto dire. Non sono abituato a ricevere ordini da Haruhi! L’unica ragione per cui accettai fu perché si trattava di una pagina web: non lo avevo mai fatto prima, ma sembrava interessante.

E così, la mia difficile creazione iniziò il giorno successivo.


Detto questo, fu molto più facile di quanto non avessi pensato. Siccome i ragazzi del gruppo di studio dei computer avevano già installato tutti i software sull’hard disk, tutto ciò che dovetti fare fu seguire il programma, fare qualche copia-incolla ed il gioco era fatto.

Il problema era, che cosa avrei dovuto scriverci sul sito?

In quel momento non sapevo ancora che cosa facesse la SOS Dan, perciò non avevo assolutamente nulla da scrivere. Dopo aver scritto “Benvenuti nella Home Page della SOS Dan!” in cima, semplicemente mi fermai.

“Sbrigati e finiscilo!” Le parole di Haruhi sembravano come una maledizione che suonava nelle mie orecchie, perciò dovetti usare la pausa pranzo per continuare il lavoro, senza mangiare.

“Nagato, hai qualche idea su che cosa scrivere?” chiesi a quest’ultima, che sembrava venire in quella stanza anche durante la pausa pranzo.

“Veramente no.”

Non alzò lo sguardo.

So che non mi riguarda, ma sarei curioso di sapere se segue mai le lezioni in classe.

Voltando il mio sguardo da Nagato allo schermo di diciassette pollici, caddi di nuovo in profondi pensieri.

Pensai immediatamente ad un problema: che cosa sarebbe successo se la scuola avesse scoperto che un’associazione ancora non riconosciuta stava usando la banda per tenere un sito?

“È tutto a posto finché non lo scoprono!” immaginai Haruhi rispondere. “Se venissimo scoperti, allora semplicemente abbandoneremmo il sito. Questo tipo di cose funziona con la filosofia del chi prima arriva, meglio alloggia, sai?”

Davvero, per certi versi sono abbastanza invidioso dell’atteggiamento ottimistico e previdente di Haruhi!

Dopo aver messo alcuni link e aver scritto l’indirizzo e-mail -era ancora presto per creare un forum-, uploadai il sito, che conteneva solo una home page senza alcuna informazione effettiva.

Così dovrebbe andare! Dopo che mi fui assicurato che la pagina venisse caricata, spensi il computer. Proprio quando stavo per rilassarmi, trasalii vedendo che Nagato stava in piedi proprio dietro di me.

È strano, come mai non la ho sentita camminare? Non sapevo come fosse arrivata dietro di me. La sua faccia era bianca come una maschera. Mi fissò con il suo viso imperscrutabile come se io fossi stato un qualche tipo di cartello per un test alla vista.

“Prendi questo.”

Mi passò un libro molto spesso, che io accettai impulsivamente. Era davvero pesante! Guardando la copertina, era quel libro di fantascienza che Nagato stava leggendo qualche giorno prima.

“Per te.”

Dopo aver detto quello, uscì dalla stanza senza neanche voltarsi; non ebbi tempo di rispondere nulla. Perché stai prestando un libro così spesso proprio a me? In quel momento, la campanella suonò, segnando la fine della pausa pranzo. Sembra che non ci siano molte persone a cui interessa cosa penso.

Dopo aver trascinato il libro rilegato fino in classe ed essermi seduto, sentii qualcuno spingere la mia schiena con una penna a scatto.

“Allora, è pronto il sito?”

Haruhi teneva i bordi del banco con le mani e mi fissava con uno sguardo inflessibile. Notai che il suo quaderno era pieno di scarabocchi qua e là. Cercai di ignorare gli sguardi dei miei compagni e risposi: “È pronto, ma è un sito molto semplice e schifoso.”

“Va bene, finché c’è un’indirizzo e-mail.”

Perché non potevi usare il tuo indirizzo e-mail gratuito!?

“Non poteva andare bene! Che cosa sarebbe successo se un sacco di gente mi avesse mandato

e-mail e mi avesse riempito lo spazio?”

Non capisco come un indirizzo e-mail appena registrato possa riempirsi immediatamente.

“È un segreto!”

Dopo aver detto quello, mi fece un misterioso, sinistro sorriso. Avevo un brutto presentimento.

“Lo saprai quando finiranno le lezioni oggi, ma fino ad allora, è altamente segreto.”

Per favore, preferirei che non me lo dicessi mai!

Durante la sesta ora, Haruhi non si vide da nessuna parte. È impossibile che sia andata a casa, vero? Non è possibile. Probabilmente anche questo è un cattivo presagio.

Molto presto finirono le lezioni e io camminai automaticamente verso la stanza del club. Anche se mi chiedevo come mai, non mi fermai neanche per un secondo. Finalmente arrivai nell’aula.

“Ciao a tutti!”

Come mi aspettavo, c’erano Nagato Yuki e Asahina.

So di non avere alcun diritto di criticare, ma queste due hanno davvero un sacco di tempo libero!

Vedendomi entrare, Asahina mi diede il benvenuto con una espressione sollevata. Sembra che dover passare il tempo da soli con Nagato potesse essere molto stancante.

Aspetta un momento, solamente ieri sei finita nei malvagi artigli di Haruhi e oggi tornata?

“Dove è Suzumiya?”

“Chi lo sa? Non è stata in classe fin dalla sesta ora. Probabilmente è in giro a rubare attrezzi da qualche parte.”

“Devo fare di nuovo quello che mi ha fatto fare ieri…?”

Vedendo quanto sembrava depressa, risposi gentilmente:

“Non preoccuparti! Se cerca di farti qualcosa di strano, farò di tutto per fermarla. Può usare il suo corpo se deve ricattare qualcuno! Non è che non posso batterla se si dovesse usare la forza!”

“Grazie.”

Vedendola inchinarsi in modo carino, avevo davvero voglia di abbracciarla con forza. Ma ovviamente non lo feci.

“Allora conto su di te.”

“Non c’è nessun problema!”

Anche se glielo avevo promesso, solo cinque minuti dopo tutte quelle rassicurazioni finirono fuori dalla finestra, raggiunsero il mare ed evaporarono come una gocciolina d’acqua sulla superficie del Sole. Oh, quanto ero ingenuo!

“Ciao!”

Haruhi ci salutò con energia e entrò nella stanza, portando con lei due borse di carta.

“Scusate ragazzi, sono stata impegnata.”

Questo è proprio tipico di te! Per qualcuno ossessionato come Haruhi, pensare agli altri è probabilmente l’ultima che farebbe.

Poggiando le borse di carta per terra, si voltò e chiuse a chiave la porta. Asahina tremò istintivamente sentendo la serratura scattare.

“Suzumiya, che cosa stai complottando oggi? Sarò franco, non farò più nulla come saccheggiare e minacciare!”

“Che diavoli dici? Non ho mai fatto nulla del genere!”

Davvero? E allora come spieghi quel computer sul banco!?

“Attraverso metodi pacifici, ovviamente! Ok, per prima cosa, date un’occhiata a questi.”

Tirò fuori da una delle borse un blocco di fogli A4 con qualcosa scritto a mano sopra.

“Questi sono volantini fatti per introdurre a tutti la SOS Dan. Mi ci è voluta un

sacco di fatica per intrufolarmi nella stanza delle fotocopie e fare duecento volantini.”

Haruhi ce li mostrò. È per questo che hai saltato la lezione allora, eh? Dovresti ritenerti fortunata a non essere stata scoperta. Non ero interessato a cosa c’era scritto, ma visto che ne avevo già preso uno, avrei potuto per lo meno leggerlo.

“Il principio fondatore della SOS Dan: Noi, la SOS Dan, siamo alla ricerca di ogni tipo di eventi paranormali di questo mondo. Noi accogliamo per consultazioni chiunque abbia avuto, stia avendo o pensi di avere in futuro ogni tipo di esperienza soprannaturale o misteriosa. Faremo del nostro meglio per rispondere alle vostre domande. Notate, comunque, che non ci occuperemo di normali eventi paranormali; devono essere eventi che noi giudicheremo veramente sconvolgenti. Il nostro indirizzo e-mail è…”

Stavo cominciando ad avere una vaga idea di che cosa si occupi la SOS Dan. Sembra che Haruhi, in qualunque modo, volesse abbandonarsi nel mondo della fantascienza, del mistero e dei romanzi fantasy.

“Perfetto, è tempo di distribuire i volantini.”

“Dove lo faremo?”

“All’ingresso della scuola. Ora ci sono ancora molti studenti che non sono ancora andati a casa.”

Sì, sì, sì, qualunque cosa tu dica, signora. Proprio mentre stavo per prendere la borsa con i volantini, Haruhi mi fermò.

“Non c’è bisogno che tu venga, andremo solo io e Mikuru.”

“Cosa?”

Asahina, che stava tenendo un volantino, girò la testa sembrando molto confusa. Mi girai e vidi Haruhi armeggiare con l’altra borsa, tirando fuori qualcosa.

“Tadà!”

Sorridendo felicemente come un famoso gatto robotico, Haruhi tirò fuori un abito nero. No, non può essere! Quando Haruhi finì di svuotare il contenuto della borsa della quarta dimensione, capii perché voleva che fosse Asahina a distribuire i volantini e pregai per lei. Asahina, possa la tua anima riposare in pace.

Un corpo nero, calze a rete, orecchie e coda da coniglio, un cravattino e polsini bianchi.

Non sarà un costume da coniglietta!?

“A…a che cosa servono quelli?” chiese timidamente Asahina.

“Dovresti saperlo. Per vestirsi da coniglietta!” disse Haruhi realisticamente.

“N…non vorrai che io indossi quelli, vero?”

“Certo che sì! Ne ho preparato uno anche per te!”

“N…non me lo metto!”

“Non preoccuparti, la taglia ti starà benissimo.”

“N…non è quello il problema! N…non vorrai che indossi quello davanti all’ingresso della scuola, v…vero?”

“Come? Certo.”

“No! Non voglio!”

“Basta lamentarsi!”

È così; era stata presa di mira. Haruhi saltò su Asahina, come una leonessa che caccia un’antilope indifesa, e cominciò a toglierle l’uniforme.

“NOOOO….”

“Ora fai la brava ragazza e non muoverti!” disse Haruhi sgarbatamente, mentre stava le togliendo velocemente la maglia, per poi passare alla gonna. Proprio quando stavo per fermare la follia di Haruhi, i miei occhi incrociarono quelli di Asahina.

“N…NON GUARDAREEEE!”

Sentendola urlare, corsi velocemente fino alla porta… Dannazione! È chiusa a chiave! Mi ci volle un po’ prima che riuscissi ad aprirla e mi precipitassi fuori dalla stanza.

Prima di uscire, diedi un’occhiata veloce: scoprii che Nagato stava ancora leggendo il suo libro come se non stesse succedendo nulla. Non aveva nulla da dire?

Mi accasciai sulla porta, sentendo le urla di Asahina dall’interno.

“Kyaaaa!” “Nooo!” “A…almeno fammi togliere i vestiti da sola…Sob!”

Questi erano mescolato con le grida di vittoria di Haruhi.

“È fantastico!” “Togliti quello! In fretta!” “Avresti dovuto fare quello che ti dicevo!”

Dannazione, non chiedetemi di immaginare che cosa succedesse là dentro!

Un momento dopo, la voce di Haruhi attraversò la porta.

“Puoi entrare ora!”

Mentre entravo sospirando, fui accolto dalla vista di due bellissime ragazze coniglietto. Sia Haruhi che Asahina stavano bene in quel costume. Una grossa parte della schiena e della scollatura erano scoperte, le calze a rete legavano piacevolmente le gambe e le orecchie da coniglio rimbalzavano sopra le loro teste…

Haruhi era magra, ma aveva le giuste proporzioni; Asahina era piccola, ma anche la sua figura era perfetta. A dire il vero, erano una vera gioia per gli occhi.

Proprio mentre mi stavo domandando se dire a Asahina, che stava piangendo, che il costume le stava bene, Haruhi disse:

“Che ne pensi?”

E hai anche il coraggio di chiedermi che cosa ne penso! Il tuo cervello è ridotto così male!?

“Così attireremo l’attenzione di tutti. In questo modo, la gente verrà sicuramente a prendere i nostri volantini.” disse.

“Se indossi dei così strani costumi fuori all’aperto, la gente ti prenderà in giro… Aspetta un attimo, perché Nagato non ha dovuto metterselo?”

“Ne ho comprato solo due. Visto che li vendono con gli accessori, sono molto cari.”

“Comunque, dove hai comprato questa roba?”

“Su internet.”

“…capisco.”

Domandandomi come mai Haruhi fosse diventata più alta di me, mi accorsi che stava indossando anche scarpe coi tacchi alti.

Haruhi prese la borsa coi volantini.

“Andiamo, Mikuru.”

Asahina incrociò le sue braccia di fronte al seno e mi guardò supplicandomi. Potevo solo fissarla nel suo costume.

Mi dispiace, non sono riuscito a fare nessuna resistenza.

Asahina cercò di afferrare il tavolo e di resistere, singhiozzando come un bambino, ma non aveva speranze rispetto alla forza di Haruhi. Fu trascinata via e le due ragazze coniglio sparirono dalla stanza.

Proprio quando mi sedetti sconsolato, sentendomi colpevole… “Quelli.”

Nagato Yuki indicò per terra. Guardai e vidi due uniformi che stavano lì… Err, è un reggiseno quello che ho appena visto?

La ragazza occhialuta dai capelli corti indicò poi l’armadietto nell’altro lato della stanza e tornò a leggere il suo libro.

Non puoi raccoglierli tu?

Sospirai e andai a raccogliere i vestiti e a metterli nell’armadietto. Ah! Si sente il loro tepore sui vestiti. Sono ancora tiepidi!

Mezz’ora dopo, un’esausta Asahina fece ritorno. Whoa, i suoi occhi erano rossi come quelli di un coniglio. Era meglio non dire ancora nulla. Le diedi in tutta fretta una sedia e, come l’ultima volta, semplicemente si sedette e si afflosciò sul tavolo, tremante. Sembrava che non avesse la forza di cambiarsi. Ma di fronte alla sua schiena nuda non sapevo dove altro guardare, quindi mi tolsi la giacca e la appoggiai sulle sue spalle. La presenza di una ragazza singhiozzante e di un topo di biblioteca che si disinteressava di qualunque cosa, assieme a me che non sapevo che fare, portò il morale della stanza ai livelli più bassi mai visti. Si sentivano in lontananza le urla del club di baseball.

Mentre stavo pensando a che cosa ci fosse da mangiare per cena, Haruhi ritornò. La prima cosa che fece fu aggrottare lo sguardo rabbiosamente:

“Maledetti! Che diavolo, quei maledetti professori! Si mettono sempre in mezzo!”

Non essendo sicuro sul perché fosse così arrabbiata, chiesi:

“È successo qualcosa?”

“Non avevo neanche distribuito metà dei volantini che uno stupido professore è venuto a chiederci di smettere! Che diavolo vuole?”

Stupida. Se i professori ignorassero una cosa del genere, allora quello sarebbe anormale!

“Mikuru era quasi in lacrime, sono stata portata dal Preside e è anche venuto quell’Okabe dal club di pallamuro.”

Immagino che il Preside e il professor Okabe non sapessero dove guardare, vedendoti vestita in quel modo.

“Uffa, sono proprio irritata! Per oggi è tutto! Siete congedati!”

Haruhi lentamente si tolse le orecchie da coniglio e cominciò a togliersi il costume. Mi precipitai immediatamente fuori dalla stanza.

“Quanto hai intenzione di continuare a piangere? Sbrigati a cambiarti!”

Mi appoggiai al muro del corridoio e aspettai che si cambiassero. Probabilmente Haruhi non era una esibizionista, semplicemente non si rendeva conto di quale effetto potesse avere la vista del suo corpo mezzo nudo sui ragazzi. La ragione per cui si era vestita in quel modo, in realtà, non era per mostrare il suo corpo sexy, ma piuttosto per attirare l’attenzione degli altri.

Continuando così, non c’era modo per lei di avere una normale storia d’amore.

Vorrei che fosse più considerata su come i ragazzi la pensano. Almeno nei miei confronti! Onestamente, avere a che fare con una persona così folle è davvero estenuante.

Inoltre, lo speravo anche per la salvezza di Asahina.

Certo… Nagato, potresti almeno dirci qual è la tua opinione!

Poco dopo, Asahina uscì dalla stanza, con una triste espressione, come se avesse fallito un esame. Doveva reggersi sul muro o sarebbe sicuramente caduta. Non sapendo cosa dirle, potevo solo restare in silenzio.

“Kyon…”

La sua voce sognante, come quella di un fantasma di un marinaio di un incrociatore affondato maledetto.

“Se mi succedesse qualcosa che mi impedisse di diventare moglie, tu mi accetterai…?”

Err, che cosa dovrei dire? E poi, perché anche tu mi stai chiamando Kyon!?

Asahina mi restituì la giacca in modo robotico. Mentre stavo pensando se stesse per cadermi tra le braccia e scoppiare a piangere, era già andata via lungo il corridoio.

Dannazione… che peccato!


Il giorno seguente, Asahina saltò scuola.

Haruhi era già abbastanza famosa, ma dopo l’incidente del costume da coniglietta, il suo nome e la sua eccentricità divennero parte delle leggende scolastiche.

Non che me ne freghi qualcosa, non sono responsabile per le sue azioni!

Quello che mi interessava invece, era che i comportamenti di Haruhi avevano fatto cominciare a parlare anche di Asahina. E oltre a quello, anche gli strani sguardi che mi arrivavano continuamente.

“Hey, Kyon… sembra che tu ti stia divertendo con Suzumiya…” mi disse Taniguchi in tono compassionevole dopo scuola. “Non avrei mai immaginato che saresti diventato un suo buon amico…Sembra che nulla sia impossibile a questo mondo!”

Ah, sta’ zitto!

“Mi avete davvero sorpreso ieri! Vedere ragazze vestite da conigliette fuori da scuola, pensavo di sognare!”

Kunikida si unì alla conversazione, portando con sè un volantino familiare.

“Che cosa è questa SOS Dan? Di che cosa si occupa?”

Vai a fare questa domanda ad Haruhi. Io non lo so, non voglio neanche saperlo. E anche se lo sapessi, non avrei voglia di dirtelo!

“Ci chiede di raccontare ogni evento paranormale, ma non definisce quali essi siano. E che cosa vuol dire che non vi occupate di normali eventi paranormali?”

Anche Asakura Ryoko venne a parlarmi.

“Sembra che stiate facendo qualcosa di interessante. Ma se avete in mente qualcosa di strano, vi avverto di lasciar perdere immediatamente. Onestamente, ieri avete esagerato.”

Se avessi saputo che cosa mi aspettava, avrei marinato anche io, oggi!


Haruhi era ancora arrabbiata. Da una parte perché i professori la avevano fermata nella distribuzione di volantini; dall’altra perché la cartella di posta elettronica era completamente vuota. Mi aspettavo di trovare una o due e-mail di scherzi, ma scoprii che le persone erano anche più razionali di quanto non pensassi. Forse nessuno voleva avere a che fare con Haruhi e finire nei guai.

Haruhi aggrottò lo sguardo verso la casella vuota, muovendo con violenza il mouse ottico.

“Perché nessuno ci sta mandando delle e-mail?”

“Non ce n’era nessuna ieri né tantomeno oggi. Forse qualcuno ha delle esperienze interessanti, ma semplicemente non si fida di un club sospetto come il nostro?” cercai di spiegare senza convinzione.

Hai avuto esperienze paranormali? Sì. Oh, che figo, allora raccontamele. D’accordo, allora…

Ma per piacere! Non succederebbe mai nulla del genere, ok? Ora ascolta, Haruhi! Questo tipo di cose succedono solo nei romanzi o nei fumetti. La vita reale è molto crudele e severa. Cose come una cospirazione per distruggere il mondo da un semplice liceo, organismi mutanti che vagano per una normale area urbana, o navi spaziali nascoste in una montagna, tutte queste cose sono impossibili. Impossibili! Mi hai sentito? Capisci ora, non è vero? Il tuo atteggiamento eccentrico è il risultato di non essere in grado di trovare un modo di rilasciare le tue emozioni infelici, giusto? Ma, è tempo per te di svegliarti. Ti devi calmare e trovare un fidanzato che ti accompagni a casa tutti i giorni e a vedere i film la Domenica, o forse dovresti unirti a qualche club sportivo per consumare le tue energie in eccesso. Con le tue abilità, entreresti nella squadra principale in pochissimo tempo, diventando un membro attivo.

…volevo dire di più, ma solamente pensando queste cose, immaginai già i pugni di Haruhi iniziare a muoversi, perciò era meglio fermarsi.

“Mikuru ha saltato scuola oggi, vero?”

“Forse non tornerà. Povera ragazza, spero che non sia rimasta traumatizzata dagli eventi di ieri.”

“Diamine, avevo persino preparato un nuovo costume da farle provare!”

“Non puoi provarli su te stessa!?”

“Certo che posso! È solo che non sarebbe abbastanza divertente senza Mikuru.”

Nagato Yuki si mescolava con lo sfondo, come se fosse invisibile.

Strano, perché sei così ossessionata da Asahina? Perché per una volta non puoi provare il costume su Nagato e obbligarla a giocare con te? So che non dovrei dirlo, ma pensandoci, avrei voluto vedere come quella ragazza normalmente inespressiva sarebbe stata in un costume da coniglietta. Avrebbe sicuramente dato un’impressione diversa dalla piagnona Asahina.


Lo studente trasferito che Haruhi stava aspettando finalmente arrivò!

Un giorno Haruhi mi diede la notizia prima della lezione.

“Non pensi che sia una una cosa fantastica? Sta davvero arrivando!”

Haruhi si avvicinò a me, parlando con eccitazione. Il suo sorriso risplendente sembrava quello di una bambina dell’asilo che aveva finalmente ricevuto il giocattolo che voleva.

Non so dove lo avesse sentito, ma lo studente sarebbe andato nella classe 1-9.

“Questa è una possibilità unica nella vita. È un peccato perché non sia nella nostra classe, ma è sicuramente un misterioso studente trasferito, non c’è alcun dubbio!”

Non lo hai ancora incontrato, come fai a sapere che è misterioso?

“Non te lo avevo già detto una volta? Un’alta percentuale di quelli che si trasferiscono durante la metà del periodo scolastico sono anormali.”

Chi diavolo ha fatto una simile statistica? Immagino che questo sia un mistero.

Se tutti quelli che si trasferiscono a metà di Maggio fossero anormali, allora ci sarebbe pieno di misteriosi studenti trasferiti in tutto il Giappone.

Ma il modo di pensare di Haruhi non poteva essere confinato dalla logica. Dopo che la campanella della prima lezione suonò, Haruhi corse immediatamente fuori dall’aula. Probabilmente era andata a visitare il misterioso studente nella classe 1-9.

Prima che suonasse l’inizio della lezione successiva, Haruhi ritornò con una faccia confusa.

“Allora è davvero misterioso…?”

“Hmmm…non sembrerebbe.”

Certo che no!

“Ci ho parlato, ma ancora non ho abbastanza informazioni. Magari sta solo fingendo di essere una persona normale; penso che sia molto probabile. Dopo tutto, non è che rivelerebbero la loro identità il giorno stesso in cui si sono trasferiti. Andrò a ispezionarlo di nuovo durante la prossima pausa.”

Per favore, non andare di nuovo a chiederglielo! Posso immaginare gli studenti della classe 1-9, che non avevano nulla a che fare con Haruhi, mentre venivano spaventati a morte dalla sua improvvisa apparizione, afferrando un ragazzo e chiedendogli: “Dove è lo studente trasferito?”, prima di correre verso di lui. Oppure si sarebbe intromessa in una discussione tra lui e i suoi amici con domande tipo “Da dove vieni? Chi sei realmente?”

In quel momento pensai ad un’altra cosa.

“È un ragazzo o una ragazza?”

“Anche se potrebbe esserci possibilità d’errore, sembrerebbe un ragazzo.”

Allora è un ragazzo!

Sembrava che la SOS Dan avesse la possibilità di reclutare un altro ragazzo oltre a me. Haruhi avrebbe potuto coinvolgerlo senza chiedere la sua opinione semplicemente perché era nuovo. Ma forse lui non era così gentile come me o Asahina. Sarebbe davvero riuscita a prenderlo nel club? Non importa quanta forza di volontà abbia Haruhi, qualcuno con un pò di carattere la avrebbe semplicemente ignorata!

Se avessimo avuto il numero giusto di membri, la “Brigata di Suzumiya Haruhi per portare più eccitazione nel mondo” sarebbe diventata una associazione. Non importa se la scuola la avrebbe riconosciuta o meno, la persona che avrebbe dovuto compilare tutti i documenti e fare tutti i compiti più servili sarebbe stata probabilmente… me! Per i prossimi tre anni, avrei dovuto trascinarmi il titolo di “Subordinato di Suzumiya Haruhi” e vivere i miei giorni nella disperazione.

Non avevo pensato a cosa avrei fatto dopo il diploma, ma di sicuro avrei voluto andare ad una università, perciò dovevo stare attento al mio comportamento. Ma finchè stavo con Haruhi, sembrava che questo desiderio non sarebbe mai potuto diventare realtà.

Che cosa avrei dovuto fare?

Non riuscivo a pensare a nulla.

Sapevo che avrei dovuto semplicemente confrontarmi con Haruhi, farle sciogliere la SOS Dan e convincerla a vivere una normale vita scolastica. Forse avrei potuto farle smettere di pensare agli U.F.O. e ai viaggiatori del tempo, farla calmare e trovare un fidanzato, o unirsi a qualche club sportivo e quindi riuscre ad essere soddisfatto in questi tre anni di liceo.

Sigh, sarebbe stato bello se avessi potuto farlo!

Se avessi avuto una forza di volontà più grande, non sarei stato risucchiato così senza speranza nel vortice avente come centro Haruhi Suzumiya. Avrei vissuto pacificamente questi tre anni e mi sarei diplomato normalmente.

…Se tutto fosse andato bene, avrebbe potuto essere così!

La ragione per cui sto dicendo tutto questo è per via degli strani eventi che mi accaddero successivamente; credo che tutti siano in grado di capire ora.

Da dove potrei cominciare?

D’accordo, cominciamo da quando lo studente trasferito arrivò per la prima volta nella nostra stanza del club.


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