To Aru Majutsu no Index ~ Italiano (Italian):Volume15 Capitolo 1

From Baka-Tsuki
Jump to navigation Jump to search

Capitolo 1: Una Pistola Inconfondibile, Sconosciuta a Tutti — Compass.[edit]

Parte 1[edit]

9 Ottobre.

Quello era il giorno dell'indipendenza della Città Accademia, una festa che si svolgeva all'interno della città.

Essa era stata avvolta da un'atmosfera spensierata sin dalla mattina persino all'interno dell'ospedale del Settimo Distretto. Il dottore dalla faccia di rana era uscito dall'entrata principale e si stava godendo la gentile luce mattutina.

Vicino a lui vi era una piccola ragazzina di dieci anni.

Una bambina chiamata Last Order.

Era stata portata via il 30 settembre dagli Hound Dog capitanati da Kihara Amata ed era stato usato il Testament per iniettarle dei dati speciali al cervello. La rimozione di questi era stata eseguita fino a quel momento ed una volta finito il lavoro, era stata dimessa dall'ospedale.

«Non sta venendo nessuno nemmeno adesso che sei stata finalmente dimessa?» chiese il dottore con un tono scioccato, ma a Last Order non sembrava importare molto.

«Misaka prenderà il taxi da sola, dice Misaka mentre Misaka cerca di gonfiare il petto mentre lo annuncia.» rispose.

«Beh, il virus all'interno della tua testa è stato completamente distrutto, quindi non c'è niente di cui preoccuparsi. Yomikawa-san ha pagato anticipatamente il prezzo della corsa, quindi andrai dritta a casa sua, okay?»

Il taxi svoltò l'angolo dell'ospedale proprio in quel momento.

Il dottore dalla faccia di rana lo fermò e sollevò Last Order come una valigia, caricandola sul sedile posteriore.

«Passeggero, dove andiamo?» disse l'autista dopo averli guardati.

«Al parco dei divertimenti del Sesto Distretto! Dice Misaka mentre Misa...»

«Il secondo edificio della parte residenziale per famiglie del Settimo Distretto. Non lo dimentichi, okay?»

Bloccando le assurdità che stava dicendo Last Order, il dottore dalla faccia di rana doveva non faceva altro che prendersi cura di lei, dopotutto.

Quindi l'autista sorrise ironicamente.

«Capito.»

«Devo spiegarle la posizione nei minimi particolari?»

«No, signore. Questo posto è pieno di dormitori per studenti, quindi gli appartamenti sono rari. Posso cercarlo con il navigatore se ne conosco il nome.»

Mentre il dottore dalla faccia di rana si scostò dall'interno del taxi, la porta anteriore si chiuse automaticamente. Con Last Order con entrambe le mani poste sul lato del finestrino mentre guardava fuori, il taxi fece una manovra con attenzione e lasciò l'ospedale.

Quando il mezzo scomparve all'orizzonte, il dottore tornò al suo lavoro in ospedale. Camminando attraverso il vialetto entrò nella zona delle visite, dove c'erano disposti solo semplici divani e tavoli, e comprò un caffè al distributore che c'era lì vicino.

Esso era del tipo che usa bicchieri di carta. Il caffè liquido non veniva versato nella scatola metallica, ma al contrario, ne venivano macinati automaticamente i chicchi tostati in precedenza. Ci stava un po' di tempo, ma il sapore e l'intensità erano ragionevolmente buoni.

«Few...» sospirò il dottore.

(Bene, non mi rimane che finire di apportare le modifiche alle Sisters, così potrò uscire da qui al più presto possibile...)

In quel momento, il pensiero del dottore dalla faccia di rana venne interrotto all'improvviso.

Pick

Qualcuno aveva premuto una pistola sulla sua schiena.

I movimenti del dottore si fermarono.

Un respiro basso ma percepibile raggiunse le sue orecchie.

«Sei già tornato da Avignone?» disse dopo aver fatto una breve pausa.

«Tch. Quindi hai sentito il notiziario.»

Era una voce familiare, quella di Accelerator.

Il ragazzo si reggeva su una stampella moderna con la mano destra, ma entrambi si trovavano in un reparto ospedaliero, quindi non dava particolarmente nell'occhio. E stava usando il suo stesso corpo per impedire che gli altri vedessero la pistola che impugnava con la mano sinistra.

Il dottore non alzò le mani in segno di resa.

Per il bene del paziente che stava dietro di lui non intraprese un'azione del genere, ma sospirò.

«...Che bel saluto che mi hai fatto, eh?»

«Voglio delle informazioni. La progettazione dell'elettrodo.»

Accelerator si riferiva al collare che aveva al collo. Sembrava un accessorio, ma in realtà vi era stato inserito un elettrodo capace di trasformare le sue onde cerebrali in un segnale diverso che gli permetteva una connettività limitata al network di comunicazioni elettroniche speciali conosciuto come Misaka Network.

Il dottore dalla faccia di rana, colui che l'aveva preparato, rispose senza riportare alcun cambiamento al livello delle emozioni.

«Perché hai bisogno del progetto? Non me lo farai sistemare se non funziona?»

«Dammelo e basta.»

«Last Order voleva vederti. Sarebbe stato meglio se fossi venuto un po' prima.»

«Chiudi la bocca. Questo non ha niente a che vedere con te.»

«Sbagli. Ed è perché il paziente voleva vederti. Far sì che accada è il mio lavoro.»

«Tch... Se l'avessi saputo non avrei aspettato un momento del genere. Testa di cazzo.» disse Accelerator, sembrando genuinamente seccato.

Il dottore dalla faccia di rana mise le mani nelle tasche del suo camice e portò fuori qualcosa che sembrava un astuccio porta mine. Era una penna USB. Tenendola stretta, mosse una mano all'indietro.

«Sei preparato, eh?»

«È ciò che ti ho detto, no? Essere preparato per bisogni dei miei pazienti è il mio lavoro.» disse il dottore mentre guardava il distributore che continuava la sua operazione. «Tuttavia, i suoi contenuti non saranno difficili da applicare? Ho fatto da solo tutte le parti più importanti della realizzazione, vedi? Se vuoi provare a sviluppare un elettrodo identico, devi cominciare dalla produzione tramite utilizzo delle macchine utensili.»

«...»

Accelerator prese la penna USB e lasciò silenziosamente la schiena del dottore dalla faccia di rana.

Quest'ultimo si voltò.

Lì non c'era più nessuno. Il ragazzo aveva già usato il controllo dei vettori per saltare sulla scalinata più vicina, non lasciando niente dietro di sé, nemmeno l'ombra.

«...»

Il dottore fissò per un po' lo spazio vuoto.

Sentì un beep elettronico. Recuperò quindi il caffè dalla fessura del distributore e cominciò a sorseggiare il liquido amaro.

Parte 2[edit]

Unabara Mitsuki si trovava all'interno di una stanza di un certo appartamento del Settimo Distretto.

La seconda palazzina della zona degli appartamenti familiari.

Era una spaziosa 4LDK[1] costruita ad uso residenziale. Ma se qualcuno ne avesse visto gli interni, sarebbe stato chiaro che era una sola persona ad abitarci. Lo si poteva dedurre semplicemente guardando le stanze disabitate. Probabilmente anche il vicinato avrebbe pensato lo stesso.

Unabara lo stava controllando mentre usava il telefono per parlare con Tsuchimikado.

«...Per cominciare, sono arrivato nella stanza di Management. Adesso comincerò ad investigare. Dei possibili luoghi dove immagazzinare le informazioni... I computer, i video registratori di alta qualità e persino i videogiochi sono forniti di archiviazione dei media, giusto?»

«Anche se ci può essere solo una piccola possibilità, allora prendili tutti. Persino i chip di memoria delle pentole elettriche per il riso e le lavatrici, smontale per preservare ogni tipo di informazione.»

«Sembra che io stia svolgendo un lavoro umile.» borbottò Unabara. «Ad ogni modo, che tipo di lavoro d'assistenza sta facendo Management?»

«Lo sto controllando adesso.» rispose Tsuchimikado, apparentemente annoiato. «Più o meno dieci ore fa è stata organizzata un'associazione criminale grazie ai suoi sforzi. Per cominciare, sono del tipo che insabbia i difetti. Ed anche del tipo che paga per ottenere dall'esterno la potenza di fuoco pronta all'uso. Sicuramente accadrà presto un incidente. Il nostro lavoro consiste nell'investigare e nel fermarli prima che possa avvenire.»

«Era davvero necessario mettere in gioco GROUP per una cosa del genere?»

«Diamoci una mossa. So che vorresti lamentarti, ma è lo stesso per ogni tipo di lavoro che viene inviato a GROUP. Nient'altro che merda.»

«Capito.» rispose Unabara.

Camminando attraverso la stanza spaziosa, attaccò delle piccole etichette negli oggetti come computer o video registratori. Non aveva intenzione di portare via cose come frigoriferi e lavatrici. Al momento avrebbe messo quei segni su alcune cose ed in seguito le avrebbe fatte portare via al gruppo di reclute.

(Beh, ovunque.)

Non appena ebbe quasi finito col suo compito, Unabara trovò qualcosa che lo infastidì.

Erano delle banconote.

Molte mazzette erano state lasciate in cima ad una mensola che arrivava all'altezza dei fianchi.

Una cosa del genere di per sé non era anormale, ma il ragazzo sentiva come se fossero mantenute distinte dai portafogli. Unabara controllò la stanza per un po', cercando delle carte di credito e dei libretti bancari.

La disposizione delle cose all'interno della stanza si avvicinava molto allo stile di vita di chi ci abitava. Tuttavia, secondo la diagnosi del ragazzo, era come se le banconote lasciate sulla mensola fossero anormali. Dato che erano tenute lontane da qualsiasi portafoglio, era come se quella persona stesse facendo in modo che non si mischiassero con quelle di altri.

Unabara guardò nuovamente le mazzette e poi richiamò Tsuchimikado.

«Tsuchimikado-san, hai dei dispositivi per leggere le informazioni dai microchip?»

«Perché?»

«Ho trovato cinque mazzette. Sicuramente, i chip sono collegati al denaro giapponese emesso dalla zecca della Città Accademia. Credo sia meglio se controlliamo anche queste.»

«Ho capito, glielo farò preparare... Personalmente, non ho trovato alcuna informazione rilevante. Completerò il lavoro con il laboratorio pulito dei grandi magazzini ed andrò a controllare per il tuo...»

Le parole di Tsuchimikado non vennero udite fino alla fine.

BOOM!!

Entrò improvvisamente un razzo sfondando la finestra ed esplodendo giusto al centro della camera.

Diversi pit-pat! pit-pat! rumori di passi risuonarono dall'entrata.

Degli uomini dall'armatura grigio scura irruppero rapidamente nella stanza persino mentre facevano delle ricerche per le trappole. Avevano le teste uniformemente coperte con delle maschere, queste cinque persone caricate con un equipaggiamento coordinato non avevano una personalità.

Comunicando silenziosamente attraverso dei gesti, si divisero in due gruppi e portarono avanti l'investigazione dei resti abbrustoliti all'interno dell'ex 4LDK, che era stata ampliata quando il piccolo muro esterno era crollato in cima al condizionatore che era caduto a terra. Non solo il servizio anti incendio non funzionava, persino i normali allarmi non andavano. Avevano isolato la sicurezza molto in anticipo.

Dato che non si scambiavano alcuna parola, venivano stranamente emessi solo dei piccoli suoni metallici kacha kacha.

Era il suono di una pesante armatura che colpiva il metallo perché avevano portato delle piccole armi ed erano in movimento.

(Oddio...)

Sospirò Unabara Mitsuki mentre esaminava la situazione. Era contro il muro della cucina ad osservarla attraverso una porta che si era piegata a causa dell'ondata distruttiva.

Il ragazzo era saltato in quella stanza nello stesso momento in cui il razzo aveva colpito la finestra.

E mentre portava fuori il suo coltello in ossidiana pensò:

(Le informazioni devono essere state distrutte insieme a tutta la stanza. Sembra che chi fosse preoccupato del fatto che stessero per essere rubate sia venuto a salutarci.)

Lui era al quarto piano.

Muovendosi silenziosamente, si avvicinò al lato di una finestra distrutta. Anche osservando da lì, c'erano circa quindici uomini vestiti di nero. Probabilmente ce n'erano anche di più in posti non visibili; era del tutto circondato.

La sua magia di disintegrazione della Lancia di Tlahuizcalpantecuhtli era una di quelle estremamente forti che lanciava una luce accecante, disintegrando assolutamente ogni cosa che veniva colpita da essa.

Ma d'altra parte, poteva selezionare solo un bersaglio alla volta.

In breve, in cambio di "un colpo, un uccisione, non importa quanto sia forte la preda", si ottiene "un colpo, un uccisione, non importa quanto sia debole la preda."

(I miei avversari hanno delle mitragliatrici e delle pistole da 9mm. Se facessero fuoco in questo posto stretto, diventerei una bambola di pezza, indipendentemente da quanta magia possieda.)

«Soprattutto...» osservò Unabara.

(È prematuro. Tanti pesci piccoli che stanno venendo fuori in un momento del genere, è davvero prematuro.)

Irrompere all'improvviso tra la folla di uomini vestiti di nero non avrebbe avuto alcun significato a causa dei passaggi e delle sottovie dell'appartamento che servivano come linea di confine. Il ragazzo ne sarebbe stato limitato, diventando marmellata umana.

Anche se la squadra d'attacco fosse stata composta da poche persone, il grande numero di coloro che stavano circondando l'appartamento avrebbe distrutto ogni possibilità di far scappare la loro preda. Inoltre, anche nel caso in cui la prima squadra ad attaccare fosse stata distrutta dall'obiettivo, quella successiva avrebbe potuto scegliere di non fare una formazione ed irrompere, dato che avrebbero capito all'istante che il nemico non era stato ucciso dal razzo, quindi la prossima fase sarebbe stata far saltare in aria e distruggere l'intero palazzo di appartamenti.

(...Sono ben addestrati, eh? Anche se rimangono qui, non significa che alzeranno la loro rete di assedio. È definitivamente un punto di stallo...)

Unabara Mitsuki afferrò nuovamente il suo coltello in ossidiana.

Prima che se ne rendesse conto, aveva il palmo della mano ricoperto di sudore.

(Bene, cosa faccio adesso?)

Parte 3[edit]

«È scoppiato un incendio nel Settimo Distretto. Condizione di gravità di quinto grado confermata. La sicurezza ed i sistemi anti incendio automatici del palazzo in questione non funzionano, servizio antincendio immediatamente richiesto.»

Al centro di comunicazioni d'emergenza dove le informazioni venivano inviate all'Anti-skill e a Judgment, un'operatrice stava trasmettendo l'avviso che vedeva sul suo monitor a quelle organizzazioni di spicco.

«Uscirà un'ispezione aggiuntiva dell'Anti-Skill per fungere da vigili del fuoco in loco, dato che sono state richieste delle ispezioni per le testimonianze. Ed inoltre...»

L'operatrice distolse gli occhi dal monitor per un paio di secondi, cercando di prendere i fogli sugli incendi estrapolati da un manuale che erano fissati sul muro del banco informazioni.

In quel momento, arrivò la risposta della squadra in loco che stava aspettando delle istruzioni concrete.

«Roger.»

Si sentì una voce dire così, poi finì la trasmissione.

«...eh?»

L'operatrice era confusa.

Sullo schermo c'era scritto che tutte le comunicazioni importanti erano già state portate a termine.

Parte 4[edit]

Erano trascorsi quindici minuti da quando la stanza dell'appartamento era stata distrutta da un razzo.

Tsuchimikado Motoharu e Musujime Awaki si trovavano nella stanza n. 2 della palazzina della zona residenziale per famiglie.

Non c'era il personale dei vigili del fuoco o dell'Anti-Skill. Qua e là potevano essere visti dei passanti a circondare il palazzo, ma nessuno si azzardava ad entrare. Dopotutto, c'era stata un'esplosione e non l'avrebbero mai fatto considerando i pericoli che potevano derivare dall'incendio e dalla distruzione che era venuta a crearsi.

Gli appartamenti erano stati costruiti ad uso residenziale, ma le stanze venivano usate praticamene solo per una vita solitaria. Inoltre, gli inquilini dell'appartamento erano in maggioranza degli insegnanti e superavano persino il numero degli studenti. Dato che la Città Accademia aveva radunato l'Anti-Skill per i preparativi per la guerra, spostando ad altri insegnanti il compito di preprare il materiale per le lezioni, le stanze erano vuote anche nei giorni di festa nazionale.

«Proprio qui.»

In origine era una residenza 4LDK d'alta classe, ma adesso il centro della stanza era stato spazzato via dagli esplosivi e persino i mobili e le mura interne erano crollate. A causa di ciò, in quel momento l'appartamento era composto solo da due camere. Si poteva già vedere il bagno passando attraverso la porta principale.

«Hanno distrutto meticolosamente ogni tipo di prova. Persino portare qui delle persone esperte di telepatia potrebbe non esserci d'aiuto.» borbottò Musujime mentre guardava il pavimento annerito.

La persona che era in ritardo, Accelerator, finalmente si fece vivo raggiungendoli sulla sua stampella.

«Tch. Proprio mentre stavo per pensare che fosse una convocazione, sono andato a scoprire che si trattava di un altro divertente lavoro di smaltimento di rifiuti proveniente dai piani alti.»

«Hai finito con la tua commissione?» disse Tsuchimikado senza guardarlo.

«'Sta zitto.» rigettò un po' freddamente Accelerator che si guardò intorno.

«È questo il posto dov'è scomparso quell'idiota di Unabara?»

«Sì. Al momento, Management è in ostaggio ed è in transito nel furgone delle reclute, ma il livello di sicurezza delle sole informazioni orali è basso. E si sta stranamente lamentando dicendo cose del tipo "le informazioni rimangono solo nella mia testa". Ho mandato qui Unabara per i dati di supporto di cui avevamo bisogno, ma poi...» aggiunse Tsuchimikado con una voce tediosa. «Probabilmente in quel momento è stato attaccato al quarto piano. Ora come ora, non so nemmeno se è stato proprio Unabara ad essere preso di mira o se fossero state le informazioni di Management, ma da come sembra, pare si tratti della seconda opzione. Il resoconto che mi aveva fatto avere poco prima diceva che c'erano cose come computer e registratori HD, ma sono scomparsi come per magia. È stato portato via tutto, anche i dispositivi dotati di intelligenza artificiale.»

«Quantomeno, sembra ne sia rimasto uno qui.» disse Musujime mentre sollevava col piede un forno a microonde incenerito. Esso rotolò immediatamente sul pavimento.

«Forse è uno di quelli non dotati di intelligenza artificiale. Un tipo dove non si possono inserire delle informazioni aggiuntive: verrebbe gettato via proprio in quel modo.»

Investigando nella stanza, c'erano anche una tv rotta ed un ferro da stiro. Ma probabilmente tutte le cose importanti erano state portate via.

Accelerator si sedette su un letto sventrato e sospirò, apparentemente disinteressato.

«Tch, che seccatura. Non sappiamo un cazzo delle informazioni di quel bastardo di Management. E non sappiamo un cazzo di ciò che è accaduto ad Unabara. Cielo, una volta che è stato accertato il lavoro, voi bastardi dovreste occuparvene in modo migliore.» calciò leggermente il forno a microonde distrutto che stava rotolando lì vicino.

In quel momento, lo sportello di plastica si aprì, facendone uscire il contenuto.

«...Hm?»

Erano le banconote.

Cinque mazzette sporche di fuliggine erano state inserite lì dentro in qualche modo.

«Il resoconto dice che siamo preoccupati per Unabara.» disse Musujime sogghignando, mentre si era piegata a prendere i bigliettoni.

«All'interno di quelle banconote dovrebbero esserci dei chip anti-contraffazione. Potrebbe esserci scritto qualcosa. Mettendole all'interno del forno a microonde, potevano non essere rintracciate dai segnali radio. Anche se, per esempio, gli aggressori portavano un sensore personale, il che probabilmente serviva a non farli rintracciare.»

«...Che quel merdoso bastardo li abbia nascosti in anticipo?»

Non appena Accelerator fece quella domanda, Tsuchimikado, che stava lontano da loro, alzò la voce, dicendo: «Hm?»

Guardando attentamente, all'interno del ripostiglio che aveva appena aperto c'era il corpo di un uomo. Facendo un controllo più specifico, gli era stata strappata del tutto la pelle dal polpaccio destro in giù.

«Questa è opera di Unabara.» disse sospirando Tsuchimikado.

«Quell'azione fatta al piede? È un hobby di quel bastardo?»

Musujime fece una smorfia nel sentire quelle parole. Una volta si ferì ai piedi in un incidente durante una lezione. Il trauma di quella volta non era ancora scomparso. Per peggiorare ancora di più la situazione, esso era così forte che doveva usare un equipaggiamento medico di vibrazioni a bassa frequenza per ridurre lo stress ogni volta che usava la sua abilità.

Tsuchimikado scosse la testa.

«Usa la pelle umana per creare un certo tipo di talismano. Voi non conoscete la magia quindi vi spiegherò queste teorie in breve... ma il punto è, che ha la capacità di sostituirsi alle altre persone.» dopo aver guardato la ferita al piede del cadavere, aggiunse. «Quel bastardo di Unabara ha preso il posto di questo tizio. Adesso si sarà mescolato con chi lo ha attaccato qui, aspettando un'opportunità.» In breve, Tsuchimikado capì. «Quel bastardo mascherato è ancora vivo. E non so dove stia ridendo in questo momento.»

Parte 5[edit]

(Cosa stanno facendo?) Uiharu Kazari sollevò la testa un po' confusa.

Di fronte a lei c'era un taxi fermo come se fosse ad un semaforo rosso. Al suo interno vi era una bambina di circa dieci anni che stava litigando con l'autista... O piuttosto, sembrava che quest'ultima portasse avanti una battaglia a senso unico.

Uiharu non doveva trovarsi lì vicino per sentire quelle voci tanto alte.

«"Misaka sta dicendo di lasciarla qui, lasciarla qui... perché non lasci andare Misaka?!" dice Misaka mentre Misaka cerca di protestare con le mani sui fianchi e gonfiando le guance!!»

«Ecco, vedi, ho già ricevuto il pagamento per la corsa fino a destinazione. Le soste sono...»

«"Misaka cercherà di provare a scappare usando quest'opportunità come scusa!!" dice Misaka mentre Misaka scende a tutto gas dalla macchina e corre verso quel vicolo!!»

Mentre le bambina gridava, era già entrata nello stretto vicolo che sembrava tanto piccolo persino per farci passare attraverso una bicicletta.

Uiharu si avvicinò all'autista mentre questo si grattava la testa, dicendo: «Mi arrendo.»

«Hm? Oh, cara, sei di Judgment?» disse l'autista dopo aver notato la fascia al braccio di Uiharu.

Judgment era un'organizzazione di studenti aventi il compito di mantenere l'ordine nella Città Accademia. Sebbene i loro compiti si svolgessero più che altro nelle scuole, la differenza non sembrava spiccare molto con le persone comuni.

«Ehm, ci sono problemi? Come per esempio quella bambina che è scesa andando via senza pagare?» disse Uiharu con una faccia confusa.

«È al contrario, al contrario.» disse l'autista con imbarazzo. «Ho ricevuto il pagamento in anticipo da qualcuno che sembrava essere il tutore di quella bambina, e avrei dovuto mandarla al suo appartamento. E così è andata via da sola non potendo nemmeno darle il resto.»

«Ah. Il passeggero può fare come gli pare, quindi non potrebbe prendere la differenza come se fosse una mancia?»

«Il prezzo della corsa è 1200 yen[2]. La cifra che mi è stata anticipata era di 5000 yen[3]. Prenderla come mancia farebbe del male alla mia coscienza.»

(Che persona gentile.) pensò Uiharu tra sé.

L'autista spostò lo sguardo sul vicolo che era ovviamente troppo stretto per la sua macchina.

«...Ciononostante, come mi aspettavo, ho bisogno di seguirla.»

«Vado a cercarla io?»

«Sì, per favore, lo apprezzerei davvero se potessi fare una cosa del genere.»

All'interno del taxi, l'autista usava una macchina per dare le ricevute, ci mise su il resto e lo diede ad Uiharu. La ragazzina non era nelle condizioni di vigilare su problemi monetari speciali a causa della fascia di Judgment che portava sul braccio.

«Per favore, portala indietro.»

«Roger.»

Uiharu conservò il resto nella tasca della gonna e si scambiò l'indirizzo con l'autista prima di voltarsi verso il vicolo ed andarsene.

«Ehm, come ti chiami? Emm, Ahoge-chan[4]!?» disse guardando lo spazio tetro senza alcuna luce.

«"Misaka si identifica come Last Order!!" dice Misaka mentre Misaka... ha?!»

Con una risposta avuta sul secondo, Uiharu andò verso il luogo da dove aveva sentito provenire la voce e catturò la bambina.

Parte 6[edit]

Si stava sollevando del fumo nero.

Un furgone di blocco si era fermato avendo colpito con forza il guardrail. Ma valeva solo per la metà della parte anteriore. La carrozzeria era stata fatta a pezzi per intero, quindi la parte posteriore stava ruzzolando in mezzo all'autostrada.

Era lo stesso modello usato dall'Anti-Skill, ma la sua affiliazione era diversa. Era un furgone usato dai bassi gradi di GROUP. Attraverso le istruzioni di Tsuchimikado, stavano trasportando segretamente un certo indiziato.

«Ahi, maledizione...»

Colui che stava emergendo dal veicolo, ormai fatto in due, era uno studente universitario: Management. Sceso sull'asfalto mentre faceva oscillare entrambe le sue mani ammanettate, fece una smorfia nel vedere il suo stomaco. Il posto dov'era stato perforato dal proiettile si era aperto ed il sangue stava fuoriuscendo di nuovo, macchiando nuovamente le vecchie chiazze che avevano cominciato ad asciugarsi di un colore rosso scuro.

Ciononostante, guardando il ragazzo che gli si stava avvicinando, espresse un sorriso mansueto.

«Mi spiace. Ho preso un abbaglio.»

«Fregatene, dovrei essere io a dirlo.»

Il giovanotto aveva degli occhialini metallici sul viso. E no, erano diversi. Essi non coprivano solo gli occhi: circondavano la testa per intero come gli anelli di Saturno. Tutto attorno vi erano inserite delle spine elettriche che erano connesse tramite innumerevoli cavi ad una macchina che portava sulla sua schiena.

Management tese entrambe le mani verso il giovanotto vestito in modo strano, e disse: «Scusa, non è che potresti toglierle? Potrei non essere in grado di darti un compenso, ma cercare le chiavi sarebbe un problema. Ed andarsene presto potrebbe essere positivo per entrambi.»

«Capisco.» disse il ragazzo muovendo velocemente le dita come a passare una carta in un lettore.

In quell'istante, sia le mani che la testa di Management si spappolarono.

«AH, AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!?»

L'uomo, contorcendosi, alzò gli occhi verso il ragazzo con gli occhi ricolmi di dolore e sorpresa. Egli, guardandoli, lo informò semplicemente con quasi privo di cambiamenti di tono mentre mirava ai suoi punti vitali.

«Che peccato.»

Parte 7[edit]

GROUP era un gruppo di individui dal cuore di pietra.

I tre membri rimanenti avevano lasciato in sospeso la ricerca sulla misteriosa scomparsa di Unabara. Tuttavia, anche se ci fosse stato un piccolo indizio, non avrebbero saputo se andare a salvarlo o meno. L'idea standard del gruppo era che ognuno avrebbe dovuto occuparsi dei propri problemi.

E così...

«Arriva dalle reclute di GROUP. Sembra che il furgone dove stava viaggiando Management sia stato attaccato.»

«Una strage?»

«Nah. Parlando francamente, hanno fatto perdere conoscenza a tutti meno che a Management. In ogni caso, abbiamo perso la possibilità che avevamo di farci dire tutto direttamente da lui.»

«Ci sono degli indizi su un possibile indagato?»

«È per questo che quel tizio ci ha lasciato il denaro.»

Al momento, dovevano cominciare dalle banconote.

Dopo aver abbandonato la palazzina n. 2 della zona residenziale per famiglie, il trio di GROUP tornò momentaneamente in uno dei loro nascondigli e decisero di esaminare i dati elettronici conservati nei chip delle banconote.

«Comunque, questo covo è un negozio vuoto che si trova all'interno di un complesso commerciale sotterraneo. Cosa accadrebbe se un socio aziendale in aspettativa venisse a dare una sbirciatina?»

«Quando arriverà quel momento, saremo già fuori di qui. Abbiamo dei nascondigli su tutto il territorio. In fondo, questi negozi sono stati creati per quello.» disse Tsuchimikado scherzosamente, poi posizionò a terra un aggeggio che potesse leggere le banconote.

E connettendolo al portatile via cavo...

«...Cos'è?» chiese Musujime con troppa curiosità. Il ragazzo fece una risata.

Si trattava di un sensore per le custodie dei cellulari collocato ai lati delle casse nei centri commerciali.

«Beh... è una seccatura, quindi ho chiesto al fornitore di portare un lettore.»

«Bene, qualsiasi cosa sia, non me ne frega particolarmente.» disse Accelerator, mentre stava seduto su una sedia a puntare la sua pistola. «Diamoci una mossa.»

«Okay.» rispose Tsuchimikado, raccogliendo una mazzetta dai cinque gruzzoli di banconote per poi passarla nell'attrezzatura.

Sullo schermo non apparve nemmeno il nome del paese. C'erano solo dei numeri alla rinfusa. Dunque il ragazzo lavorò al terminale, facendoli diventare delle parole con un significato.

«Abbiamo ricevuto un colpo di fortuna improvviso, eh?»

Tsuchimikado strabuzzò gli occhi vedendo gli individui mostrati sullo schermo.

«...Sembra essere la lista della spesa di Management. I suoi affari sono tutti svolti con un singolo professionista. Oh sì, pare proprio sia un problema già la sola arma del cecchino.»

Passò la seconda mazzetta nell'attrezzatura.

«Il suo nome è Sunazara Chimitsu.. ...Alias sconosciuto. La storia personale e le capacità registrate non sono affidabili. Ma già dalla sola parcella di 700.000 yen[5] di commissioni per il procacciamento si riesce a capire è un buon affare.»

Passò quindi alla terza mazzetta.

«Questa riguarda la sua arma. Ciò che ci riserva è... il MSR-001. Magnetic Sniping Rifle.» disse Tsuchimikado con tono afflitto.

«Magnetic, hai detto?»

«Come ci suggerisce il nome, è un fucile da cecchino che usa l'elettromagnetismo per sparare pallottole d'acciaio. Ovviamente è stato prodotto dalla Città Accademia. La sua costruzione è anche più semplice di quella di un cannone a rotaia. La velocità della bocca è di 280m/s. Quasi quella della luce.»

«...Ciò potrebbe significare qualcosa. Sebbene abbia sentito che i normali fucili per cecchini facciano delle buone prestazioni.»

"Se si tratta di potere vero è proprio, è così. Tuttavia, questo non usa polvere da sparo quindi non c'è un rinculo. Senza il colpo che viene prodotto dalla maggior parte dei fucili da cecchino, un'attrezzatura delicata alla quale si mira può essere attaccata con molta precisione. Quando si usa la polvere da sparo, è richiesta una certa quantità di forza per resistere al rinculo durante il colpo. Inoltre...» disse Tsuchimikado scherzosamente.

«Inoltre?»

«Se non viene usata la polvere da sparo, non si produce alcun rumore. È più adatta per uccidere furtivamente.»

Mentre lo diceva, il ragazzo strisciò la quarta mazzetta nell'attrezzatura.

Tuttavia, lo schermo mostrava solo errori.

Non potevano leggere i dati essenziali.

«Maledizione. I chip devono essersi danneggiati per il calore o per lo choc. Da ciò che possiamo vedere dai dati iniziali frammentati, sembra che il partner in affari definitivo che ha assunto il cecchino sia scritto qui.»

Non importava quante volte cercasse di passare la mazzetta, i contenuti delle banconote non venivano mostrati.

Per il momento, Tsuchimikado si arrese e strisciò l'ultima pila di denaro.

Sullo schermo c'era lo schizzetto di una qualche posizione.

Era una mappa semplificata con ogni cosa cancellata, tranne che gli edifici importanti. Al centro c'era un puntino rosso e c'erano dei numeri scritti di fianco agli edifici, indicando cose come quante costruzioni ci fossero e la distanza totale. Informazioni indecifrabili per una mappa così generale.

Tsuchimikado sorrise nel vederla.

«Sembrerebbero i piani del cecchino. Management era riuscito a spingersi così oltre?»

«Heh. Una grande drogheria, quella.»

«Si trova di fronte alla piazza della sala dei concerti del Settimo Distretto...» Musujime alzò lo sguardo verso il soffitto. «Proprio sopra questo posto, eh?»

«La piazza di fronte alla sala dei concerti è stata prenotata per un discorso di un membro del consiglio di amministrazione. Oserei dire che è quel pezzo grosso ad essere il bersaglio del cecchino. Il suo nome è Oyafune Monaka. Non so che tipo di piani stia usando l'opposizione per colpire in alto, ma pare che stiano architettando un piano oltraggioso per assassinarla. Fermandoli, il nostro lavoro sarebbe completo. ...Per quanto riguarda Unabara, beh, dimentichiamolo. Colui con il "punteggio" più basso in questo lavoro dovrà fare una penitenza ed andarlo a salvare.»

«Sigh. D'ora in avanti possiamo dare la caccia al cecchino? Perché non ci sbarazziamo di questo lavoro fastidioso e fermiamo quel discorso inutile?» disse Accelerator con un tono davvero irritato, ma Tsuchimikado scosse la testa.

«Sarebbe impossibile.»

«Hah?»

«È semplice. Il discorso è già cominciato.»

Parte 8[edit]

Sia Accelerator che Tsuchimikado avevano lasciato il centro commerciale sotterraneo ed erano finalmente arrivati di fronte alla piazza della sala dei concerti che si trovava esattamente sopra di loro.

Non c'erano arrivati tramite mezzi normali come scale o ascensori, ma usando l'abilità di Musujime, Move Point. Essa era molto conveniente, ma aveva un punto debole in quanto la ragazza aveva dei problemi a muoversi con la stessa. E quindi solo Musujime restò nel nascondiglio, continuando le analisi dei chip delle banconote.

Dato che era vacanza, c'erano molti studenti in piazza. Anche se il discorso all'aperto del consiglio d'amministrazione generale non era interessante, dando uno sguardo si potevano vedere due, o trecento studenti che si erano raggruppati lì.

Oyafune Monaka si trovava a circa 100 m dalla posizione di Accelerator.

Era stato utilizzato un semplice palco del festival culturale inserito al centro della piazza, e al di sopra stava una donna di mezza età. Circa quattro guardie del corpo vestite di nero le stavano attorno, ma poi...

«È impossibile che io faccia una cosa del genere.» interruppe Accelerator. «Dannazione, urla soltanto "Per favore, sparami direttamente nelle mie preziose parti vitali". Quel dannato pezzo grosso non capisce proprio che è chiaro che non abbia alcun giubbotto antiproiettile già a guardarle i vestiti?»

«Sta' zitto. È qui che entriamo in gioco noi.»

«Anche se si trova nello stesso consiglio di amministrazione, quel bastardo di Shiokishi ha sempre il suo giubbotto antiproiettile. Non ha paura di essere attaccato, ma probabilmente si sente insicuro quando non ce l'ha.»

«È un cazzo di abitudine.»

Date le parole di Tsuchimikado, Accelerator diede uno sguardo alla persona di fianco a lui.

Osservò Oyafune Monaka sul palco con la bocca aperta.

«Hai le palle di essere lo scudo di quella persona?» chiese.

«Cosa vorresti dire?»

«Secondo me, questo consiglio di amministrazione generale è una cospirazione. È un raduno di bastardi di merda. Come se i loro obiettivi valessero tanto da essere protetti coprendoli con il proprio corpo.»

Accelerator conosceva una persona chiamata Thomas Platinaburg. Proprio come Oyafune, faceva parte del consiglio d'amministrazione generale. Il ragazzo non aveva parlato molto con lui, ma con un solo sguardo ai suoi gusti in quando a mobilio, aveva capito che era una persona che guarderebbe gli altri dall'alto in basso con naturalezza e senza malizia.

«Ce ne sono due tipi ai vertici della Città Accademia.» disse a bassa voce Tsuchimikado mentre fuggiva attraverso la folla nella piazza della sala dei concerti. «Dei merdosi bastardi che devono morire e delle persone buone che sono considerate alla stregua dei precedenti, anche se lavorano seriamente. Nella maggior parte dei casi, quelle specie non sono brave a guadagnarsi da vivere e sono fatte solo per la parte meno piacevole.»

«...» Accelerator restò in silenzio mentre lo guardava.

Sì! vennero circondati da applausi e ringraziamenti.

«Oyafune Monaka probabilmente è interessante per aver riconosciuto il suffragio ai ragazzi della Città Accademia. Dato che la maggior parte degli abitanti di questo posto è composta da minorenni, il diritto di voto è inesistente e gli adulti non possono dar voce a reclami sulle norme che sono state decise dai piani alti. Anche se questi dicono che a cominciare da domani la tassa sul consumo salirà del 30%, non si può avere alcuna voce in capitolo. E così lei sta dicendo che vuole conferirglielo. Hahah, una rottura di palle facile da capire, giusto?»

Il tono di Tsuchimikado era leggero.

«Se, per esempio, il suffragio per i minorenni venisse approvato, anche la guerra potrebbe essere fermata.»

«Sei pazzo, dubito che cose del genere andrebbero avanti così facilmente. Potrebbe andar bene per la pace, ma non è concreto. Persino loro non capiscono affatto la parola "violenza".»

«Quello era solo l'inizio anche per le barriere razziali e per i sessi diversi. Esso non coinvolge solo delle persone influenti che si mettono in gioco da sole. Ovviamente che si riescano a guidare molte persone è una gran conquista, ma la storia è definitivamente cambiata adeguatamente soprattutto perché la consapevolezza delle persone convinte da loro stesse che sono impotenti è stata cambiata, e si è mosso un gran numero di persone.»

Nel sentire le parole di Tsuchimikado, Accelerator, scrutò di nuovo la piazza.

La piazza dove molti dei giovani si erano riuniti, che fosse festa o meno.

«Non so in cosa tu creda, ma penso che Oyafune Monaka sia degna di protezione. Quindi metto in gioco la mia vita. Non mi ha detto di seguirla, ma non ricordo di essere stato fermato.» disse Tsuchimikado ridendo leggermente.

«Merda.» esclamò Accelerator in disapprovazione mentre camminava con l'ausilio della stampella ed andava avanti. «Che palle. Facciamo presto a pezzi quel merdoso bastardo di un cecchino!»

Parte 9[edit]

Accelerator e Tsuchimikado stavano a circa 100 metri dal palcoscenico su cui si trovava Oyafune Monaka. Avrebbero dovuto avvicinarsi di più come programmato, ma considerata la possibilità di perdita di mobilità tra la folla, non potevano considerarlo un piano fattibile.

Usando una mappa GPS dal cellulare, si accertarono delle loro posizioni.

«Ci sono circa 32 possibili posizioni per l'attacco di un cecchino. Ma dato che c'è un asse privo d'acciaio alle spalle del palco, dietro è virtualmente un vicolo cieco di 180 gradi. In altre parole...»

«Di fronte a noi ci sono circa 15 posti che coprono quei 180 gradi. Li distruggiamo uno ad uno, così forse lo fermeremo!»

«...Sunazara Chimitsu, data la sua posizione da cecchino, potrebbe non necessariamente fare con calma.» disse Tsuchimikado mentre si guardava intorno.

Non stava guardando il sorriso gentile di Oyafune sul palcoscenico e non stava ascoltando la sua voce o gli applausi dei ragazzi. Confermò la presenza di un veicolo speciale che si era fermato fuori dalla piazza. In cima ad esso, vi era installata una macchina che sembrava un ventaglio elettrico gigante.

«Al momento sembra che ci sia un anti-cecchino [Disturbo di Corrente d'Aria Wind Defense] sul posto.»

«Hmm?»

«Probabilmente sai che il tiro del cecchino è facilmente affetto dal vento. Quell'attrezzatura crea volutamente delle folate attorno alla celebrità, spostando altrove la traiettoria. Ne vengono usate circa quattro, creando folate di vento che circondano il punto di raduno. Dato che sono di terza generazione, usano numeri a random per generare correnti d'aria a caso.» disse Tsuchimikado, ma Accelerator era preoccupato per altro.

Egli voltò la testa su un lato, guardando verso la confusione che c'era nelle vicinanze, quando ad un tratto zip! si nascose tra la folla.

Tsuchimikado volse lo sguardo verso di lì ed in un posto non molto lontano da loro, c'erano una bambina di circa 10 anni ed una ragazzina delle medie con un mucchio di decorazioni floreali in testa che camminavano mano per mano.

«"E così Misaka sta cercando un bambino disperso." dice Misaka mentre Misaka cerca di indicare l'azione!»

«Ah, eh, beh, bambino disperso?»

«"Potresti non capirlo bene, ma Misaka pensa sia qui vicino." dice Misaka mentre Misaka cerca di dichiarare una previsione. "In qualche modo, una zona sulla testa le sta formicolando." dice Misaka mentre Misaka cerca di includere delle informazioni supplementari intuitive.»

«Sigh... come pensavo, quello è uno degli ahoge fuori-dal-comune, sai?»

«"Questo non è un ahoge!!» Nel sentire quell'urlo, Accelerator si mise istintivamente una mano in faccia.

(...Che significa che quella mocciosa appaia in una situazione del genere?! Quel "dio" bastardo sta sicuramente giocando!!)

(...Hahaha, questa è la vita che fa per te.) disse Tsuchimikado in modo appropriato. Ma nel notare una ragazzina vestita da cameriera in mezzo alla folla, anche lui ebbe dei problemi allo stesso tempo.

«Facciamo attenzione ai proiettili vaganti che si dirigono in posti strani!» La coppia era stranamente d'accordo su qualsiasi opinione.

«Non penso ci sia una [Wind Defense] per deviare la mira del bersaglio. Adesso le cose si sono fatte complicate.»

«Un lato della vettura dice che si tratta di un depuratore d'aria.»

«Esatto. Funziona nello stesso modo dei filtri dell'aria usati da chi fuma nel personale, ma la portata è una cosa del tutto diversa.» disse Tsuchimikado, apparentemente orgoglioso. Tuttavia, gli occhi di Accelerator erano freddi.

«... È un bel discorso, ma non si stanno muovendo!»

«AH?!»

Uno Tsuchimikado shockato lo confermò con premura. Come previsto, le lame del gigantesco ventaglio elettrico che si trovavano sulla grande vettura, si erano fermate bruscamente.

Index v15 049.jpg

«Avrebbero dovuto cominciare a funzionare già da un po'...»

Non poteva essere un errore delle guardie del corpo di quella celebrità.

Entro il raggio di ascolto di Tsuchimikado che lo stava pensando, risuonò uno strano ping!, aggiungendolo ai suoni del caos che li circondava.

Il suono di un vaso metallico che veniva ammaccato.

«...»

Sia Accelerator che Tsuchimikado si concentrarono sulla fonte del suono nello stesso tempo.

C'era un auto speciale [Wind Defense] parcheggiata in una posizione diversa. Come avevano previsto, quelle lame giganti non si stavano muovendo. E si aprirono dei buchi della grandezza di un pollice nelle pareti cilindriche esterne che si trovavano nei dintorni e che circondavano il ventaglio elettrico.

«Dannazione, è opera sua. ...Sunazara Chimitsu.» disse Accelerator.

«Quel bastardo... Sta prendendo la mira per poi sparare all'indifesa Oyafune dopo aver messo fuori gioco quelle [Wind Defense]!!»

«Merda!!» esclamò in disapprovazione Tsuchimikado, poi cercò di avvicinarsi alla donna nella folla vertiginosa. Ma con così tante persone, sembrava non riuscisse ad andare avanti quanto avrebbe voluto. Ed in quel momento, si sentì il tintinnante suono del metallo che veniva colpito a ripetizione. Essi potevano essere invisibili per Accelerator, ma forse stavano distruggendo del tutto ogni attrezzatura [Wind Defense] collocata da qualche altra parte.

(Dannazione. Dato che quel fucile non usa la polvere da sparo, nessuno ha nemmeno realizzato che quell'attrezzatura sia stata presa di mira!)

Le folate artificiali erano già andate.

Tsuchimikado stava cercando di trasmettere una sensazione di pericolo ad Oyafune Monaka, era improbabile che ne avesse il tempo.

«Tch!»

Oyafune Monaka continuò il suo discorso sul palco. Le guardie del corpo che la circondavano, stavano lì, ignare del pericolo.

A quel punto, sarebbe stato scacco matto.

«Che palle!!»

Parte 10[edit]

Il cecchino, Sunazara Chimitsu, aveva sistemato il suo fucile magnetico.

Si trovava in una certa stanza d'albergo nella quale si era intrufolato senza fare alcun controllo, scassinando la serratura elettronica come preferiva. Dopo aver eluso la sicurezza della finestra a specchi, fece un buco quadrato e poi spense la bocca del fucile magnetico.

Esso veniva chiamato così, ma la sua forma era molto diversa da quella dei fucili esistenti: aveva l'aspetto di scatole d'acciaio imbullonate in un tubo dello stesso materiale che era tanto grosso quanto un'anca umana. La canna, supportata da un cavalletto, era una forte spirale di solenoidi.

Vicino a Sunazara c'era una valigia che per prima cosa serviva come deposito per smontare il fucile magnetico e, secondariamente, era una batteria gigante usata sempre per lo stesso fucile.

«...»

Il raggio d'azione era di circa 700 metri.

Tutti gli aggeggi che ostruivano il suo lavoro [Wind Defense] erano già stati distrutti.

Oyafune Monaka, abbastanza distante e sul palco, sembrava così vicina da poterla quasi tenere mentre guardava attraverso il mirino.

(Devo prenderla in pieno.) pensò in modo naturale Sunazara Chimitsu che poi si rilassò, premendo il grilletto.

In quell'istante...

BOOOM!!

All'improvviso, esplose un angolo della sala dei concerti, e da lì si sollevarono delle fiamme e del fumo nero.

Il bersaglio, avendo preso un'onda d'urto, sobbalzò. Grazie a quell'azione irregolare, il proiettile di Sunazara riuscì a non colpirla.

«Che diavolo...?»

Il cecchino aggrottò le sopracciglia per l'ottimo tempismo. Anche in quel momento, le guardie dallo stampo di un gorilla circondavano Oyafune per portarla giù dal palco.

Sunazara aveva del lavoro da svolgere.

Continuava a premere il grilletto, ma il proiettile d'acciaio colpì una delle guardie rimasta fedele alla donna. Il suo corpo venne messo fuori gioco con fragore, ma dato che c'erano dei posti dove non sanguinava, probabilmente aveva indossato un giubbotto anti proiettile che fungesse da [scudo].

La disposizione delle guardie restanti cambiò. Il corpo di Oyafune, era del tutto nascosto dietro degli uomini muscolosi.

«Questo non è il momento giusto.»

Sparare a lunga distanza era qualcosa di molto delicato. Se, per esempio, il cecchino avesse usato delle pallottole che potevano andare alla velocità della luce sparandole a 700 metri di distanza, esse avrebbero impiegato circa due secondi dal momento in cui avrebbero lasciato l'unità fino a quando sarebbero riuscite a colpire la vittima. Non era male per obiettivi facili ed in momenti di stallo; ma sparare accuratamente ai punti vitali dell'obiettivo che stava scappando mentre era difesa da diverse guardie, era difficile.

Sunazara Chimitsu pensò per un momento, poi decise semplicemente di ritirarsi per questa volta.

«Comunque, cos'è saltato in aria?»

Confermandolo col mirino, il fumo nero proveniva da una macchina speciale provvista di [Wind Defense]. L'espressione di Sunazara diventò una in cui crescevano dei sospetti. Sicuramente li aveva tempestati di colpi per bloccare le loro funzioni, ma non aveva intenzione di colpirli per farli esplodere.

«...»

In quel momento, il cecchino trattenne il respiro per un momento.

Era molto vicino alla macchina speciale in fiamme. Sul posto c'era una persona con i capelli bianchi che si amalgamava con naturalezza con il paesaggio che lo fissava dritto negli occhi. Si sosteneva con una stampella, e le fiamme ed il fumo nero erano dietro di lui.

«Capisco.»

Sunazara scostò gli occhi dal mirino, e cominciò immediatamente a smontare il suo fucile magnetico. Mentre i pezzi venivano messi da parte uno ad uno e riposti nella valigia, mormorò silenziosamente: «Mi ricorderò di quella faccia.»

Parte 11[edit]

Nel momento in cui Tsuchimikado Motoharu fece irruzione nella stanza d'albergo, ormai non c'era più nessuno.

Tuttavia, c'era un innaturale taglio di forma quadrata in un angolo esterno della finestra.

«Dannazione!»

Il ragazzo tirò fuori il suo cellulare e contattò Accelerator.

«Ritrovamento fallito. Comunque, dato che Sunazara se n'è andato via da qui, le probabilità che continui il suo lavoro sono basse. Per adesso sospendiamo il discorso di Oyafune e rinviamolo fino al momento in cui le misure di sicurezza saranno nuovamente assemblate.»

«Ho saputo qualcosa da Musujime.» disse Accelerator dall'altra parte del telefono. «Sembra sia riuscita a leggere i chip della quarta mazzetta che non siamo riusciti a decifrare prima. Come ci aspettavamo, all'interno ci sono i nomi di coloro che hanno assunto il cecchino Sunazara Chimitsu.»

«E chi sarebbero?» domandò Tsuchimikado, poi Accelerator rispose con una voce apparentemente abbattuta.

«SCHOOL.»

«Cosa?»

«Proprio come il nostro GROUP... è un'organizzazione nascosta della criminalità della Città Accademia.»

Fra le Righe[edit]

Un uomo si era fermato in un caffè all'aperto nel tardo pomeriggio.

C'erano diverse pietanze allineate sui tavoli per gli ospiti, ma non ce n'era nessuna sul suo. Nemmeno una sola tazzina di caffè: solo grandi quantità di fotocopie messe in disordine.

L'uomo, con entrambe le mani messe all'interno delle tasche del camice da laboratorio che stava indossando, si stava concentrando sulle fotocopie sparse sul tavolo. Stampati in diversi plichi di carta, c'erano i dati sul campo di diffusione di energia AIM degli esper che erano nella [Banca Dati].

Una ragazzina vestita con un'uniforme rossa stava seduta di fronte a lui, guardandolo sospettosamente.

«Cos'ha scoperto?»

«Diverse cose.» rispose l'uomo, non sollevando nemmeno lo sguardo.

«Una maga come te potrebbe non capirlo, ma qui ci sono scritte molte informazioni. Non si tratta solo di energia emanata debolmente dagli esper. È un'interferenza inconscia che va contro la nostra realtà... attraverso la ricerca della varietà della forza di quell'energia multisfaccettata, possiamo riuscire anche a trovare il cuore di un esper.»

«Interferenza inconscia...?» borbottò la ragazza senza alcuna emozione.

«Se le analisi sul campo di diffusione AIM proseguono, dopo aver evidenziato la figura della [Personal Reality] che si può possedere, esse diventeranno dei dati e riusciremo ad indagare la personalità e le sue tendenze caratteriali. Credo che sarebbero dei dati molto pratici e facili da capire, più di quelli di un profilo psicologico.»

Un mostro color argento era in attesa vicino alla sedia dove stava l'uomo.

Era un mostro a quattro zampe creato da leghe di titanio e da resine sintetiche. La sua forma base era vicina a quella della famiglia carnivora dei gatti, ma il suo naso era innaturalmente lungo come quello di un elefante. Dato che il mostro metallico aveva installato dentro di sé un programma guida per farlo camminare come un cane robot, era sorprendentemente docile nell'adattarsi alla società umana.

«Professore.» quel mostro aprì bocca.

Era un'accentata voce da ragazzo, e non sembrava essere artificiale.

«Pare che GROUP e SCHOOL abbiano fatto la loro mossa.»

L'uomo chiamato Professore distolse lo sguardo che aveva tenuto fisso, e lo guardò.

Le funzioni colloquiali che aveva non esistevano grazie all'intelligenza artificiale del robot. A parlare era solo un'altra persona in un posto diverso, e lo faceva attraverso delle reti senza fili. In breve, era meglio pensare ad esso come un telefono fatto in un modo un po' complicato.

«Hanno stabilito un contatto?»

«No. Pare che GROUP abbia fallito nel tentativo di catturarli. Al momento non sappiamo se riusciranno o meno a portarsi al passo con l'ombra di SCHOOL.»

«Hm...» sospirò il Professore solo per una volta. «In ogni caso, anche gli altri hanno cominciato a muoversi.»

Si trattava dell'unità sotto il diretto controllo di Aleister, il presidente del consiglio di amministrazione generale.

Che fosse la volta buona o no, si muovevano come le mani ed i piedi di quella [persona]. Erano una piccola organizzazione che serviva a fare solo quello.

«Sin dall'inizio le organizzazioni come noi hanno avuto delle ragioni per adottare un comportamento complesso, ma a causa di diversi poteri sono stati inibiti dai piani alti e sono diventati soggetti da controllare. Tuttavia, per delle rivolte che sono sorte con l'Incidente 0930, la maggioranza delle Tute Potenziate era stata mandata a ripulire Avignone. Secondo l'uomo al telefono, quella forza è una serie di membra convenienti e questa era una grande opportunità dato che le tute non possono essere usate liberamente.»

Il Professore aveva detto tutto con un tono trascinato.

«Presto arriverà il momento opportuno, no?»

Ad un tratto, sentirono provenire una voce da dietro le spalle della ragazza con l'uniforme.

Lì dietro c'era qualcuno, proprio nel posto dove non c'era stato nessuno fino a quel momento. Un giovane ragazzo interamente ricoperto da un giubbotto gonfio.

Sembrava proprio che fosse spuntato dal nulla.

«Sembra sia così.» disse allegramente il Professore mentre raggiungeva ed accarezzava la testa del mostro. Non era sorpreso dell'apparizione del ragazzo. La ragazza seduta di fronte osservò lo scambio, sembrando disinteressata.

«Come ha fatto a predire correttamente i loro movimenti anche se le informazioni di prima potevano essere sbagliate?" domandò con aria dubbiosa.

Index v15 060-061.jpg

«È perché i piani alti hanno una tecnologia tale da poterlo rendere possibile.» in quel momento la mano del Professore con cui stava accarezzando il mostro si fermò.

Egli stava osservando il marciapiede di fronte che circondava la carreggiata insieme a quel caffè all'aperto. Una ragazzina vestita da ciò a cui comunemente ci si riferisce come abiti da cameriera stava passando di lì, ma il Professore non guardava lei. Stava guardando il robot per le pulizie su cui era seduta in seiza. Notava come esso vagasse senza difficoltà.

Il Professore annuì tutto ad un tratto.

Era davvero impressionato.

«Quell'idea non mi era passata per la testa.»

«Professore, per favore, si freni dal pensare a strane idee.»

Note[edit]

  1. Significa che ha quattro stanze: un soggiorno, una sala da pranzo ed una cucina.
  2. Circa 9.30 euro.
  3. Circa 38.70 euro.
  4. È un ciuffo di capelli che rimane all'insù in cima alla testa.
  5. Circa 5411.80 euro.