Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 6 - Scena 4-3

From Baka-Tsuki
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Scena 4: Piercing a 15 anni (Parte 3)[edit]

  • 95. SFONDO BLU
  • KOKONE (MONOLOGO)
  • Ti prego...
  • 96. SFONDO BIANCO
  • KOKONE (MONOLOGO)
  • Possa Daiya trovare la vera felicità.
  • 97. SFONDO NERO
  • 98. SFONDO ROSSO


◆◆◆ Daiya Oomine - 11 Settembre VEN 23:40 ◆◆◆[edit]

Sto perdendo la testa.

Le immagini sullo schermo strappano via tutti i miei pensieri coscienti e mi portano indietro nel tempo, costringendomi a ricordare il mio precedente me stesso. I miei pensieri ritornano ai vecchi schemi. Perdo il senso di tempo e spazio. Sono seduto? Sullo schermo? Nel passato? Non mi interessa nemmeno.

Sullo schermo sono uno studente della scuola media con la testa tra le mani.

Silenzioso, ma ricordo bene cosa c'era nella mia testa in quel momento. Ora che ho viaggiato indietro nel tempo, sto di nuovo ripetendo gli stessi pensieri dentro di me.

—Cosa io[1] avrei dovuto fare?

—Cosa io avrei dovuto fare?

—Cosa io avrei dovuto fare?

Posso aver raggiunto il mio limite assoluto, ma non perderò traccia della mia missione. Resterò tenacemente consapevole del mio obiettivo, così da reagire in automatico—non importa quanto siano scompigliati i miei sentimenti.

Kazuki Hoshino sta venendo qui.

Sto per sconfiggerlo e liberare Aya dai suoi artigli.

Poi cambieremo il mondo.


E proprio in quel momento, la porta d'ingresso si apre.


I miei occhi riconquistano la loro attenzione e si fissano su un singolo punto.

"Sembra passata un'eternità."

Kazuki Hoshino è lì, in piedi.

Mi alzo mentre combatto l'apatia del 'Cinema'. In circostanze normali probabilmente avrei dei problemi a restare in piedi. Mi tocco il mio piercing per rassicurare me stesso e mi giro verso Kazu.

"Si, provo la stessa cosa" risponde Kazu con un blando sorriso.

Ha in mano un contenitore di plastica. Cos'altro ha preparato? Decido di non sprecare altro tempo rimuginando, visto che possiede già di suo l'arma finale, capace di distruggere le 'scatole'.

Non posso fare a meno di interrogarmi sulla condizione della sua potente e rossa mano destra.

"Kazu, cosa è successo alla tua mano?"

La sua mano destra è bendata. Del sangue continua a infiltrarsi attraverso la benda.

"...E' un simbolo" spiega brevemente e poi chiude la bocca.

"Si è tagliato la mano con un coltello all'improvviso. Sicuramente gli resterà una bella cicatrice... Francamente non ho idea del perché Hoshii l'abbia fatto..." aggiunge Haruaki in vece di Kazu.

Deliberatamente evito di rispondergli e sposto il mio sguardo.

E vedo—Kokone Kirino.

—Scricchiolio.

Senza sorpresa il cuore mi duole, quasi si rompe, quando la vedo. Il mio cuore ha già subito gravi danni solo vedendo il falso burattino di Kiri seduto accanto a me, quindi la mia reazione alla vera Kiri non è poi così sorprendente.

Comunque i miei sentimenti non contano.

"Quindi cosa hai intenzione di fare ora, Kazu? Non puoi più vincere, e lo sai. Aya Otonashi è diventata un mio [servitore]" dico, ipotizzando che Yanagi lo abbia tenuto informato fino ad ora.

Kazu risponde senza muovere un muscolo, "Quel tuo faccino pallido fa sembrare quello che dici una menzogna, Daiya".

Può sembrare un tentativo di provocazione, ma in realtà è solo un'espressione di pietà.

Kazu fa un passo avanti.

Siamo uno di fronte l'altro.


Ah—

Non c'è alcun dubbio a riguardo.

La battaglia che abbiamo cominciato nel 'Gioco dell'Ozio' finirà qui.


"Okay, mettiamo in chiaro le nostre posizioni, ti va?"

Kazu mi guarda in silenzio.

"Prima di tutto, sto per distruggere il 'Cinema Schiaccia-Desiderio' e poi farò usare ad Aya la sua 'Beatitudine Imperfetta' facendoti dimenticare completamente."

Userò prima il suo potere per distruggere la 'scatola' di Kiri e poi userò la 'Beatitudine Imperfetta' su Kiri.

"Tu cosa hai intenzione di fare, Kazu?"

"Io schiaccerò la tua 'Ombra del Peccato e del Castigo', o con la forza o aspettando che il giorno finisca. E distruggerò anche la copia che hai dato a Maria" annuncia, causando lo sguardo accigliato di Aya. "E alla fine, ho intenzione di riportare indietro Maria."

Aya risponde con faccia seria: "Quello è inutile. Non importa cosa, non ritornerò da te."

Kazu si morde il labbro per mezzo secondo ma lo sguardo che mi sta rivolgendo non si indebolisce affatto.

"Io—" dice mentre si morde la benda gocciolante. "Non mi ritirerò."

Sono un po' allarmato dal suo comportamento anormale. Comunque, prima che io possa rispondere, succede qualcosa di inaspettato.

"Kazuki-san!" grida Yanagi mentre salta in piedi e si precipita verso Kazu. Mentre frettolosamente si arrampica sopra i posti a sedere che li separano, continua: "Distruggi la mia 'Ombra'!"

Anche se Kazu deve sicuramente esserne sorpreso, reagisce spaventosamente senza la minima esitazione e porge la mano destra bendata verso Yanagi.

La infila nel suo petto.

"Mmm... ah... AH!" geme lei mentre la sua mano destra si immerge nel suo petto.

Kazu tira fuori la mano. Sta tenendo nel palmo della mano una 'scatola' nera dall'aspetto doloroso come una castagna appuntita.

"Ahhh...". Yanagi sviene e crolla a terra.

Kazu la fissa.

La sua serie di movimenti sembra quasi robotica—programmata in anticipo.

C'è un breve silenzio.

Alla fine mi rendo conto ciò che Yanagi stava cercando di compiere. Deve aver voluto che la sua 'Ombra del Peccato e del Castigo' venisse distrutta in modo che non potessi più darle un [ordine]. Ha agito rapidamente per massimizzare il vantaggio di Kazu.

Non potevo prevedere le sue azioni; Yanagi non doveva sapere del nuovo potere di Kazu. Deve aver origliato la mia conversazione con 'O' e nascosto le sue conoscenze fino ad ora.

Certo, mi ha dato un colpo, ma comunque non avevo intenzione di usarla. Quello che ha fatto non ha alcuna influenza sulla mia strategia.

Tuttavia, dopo aver visto "quello" ho cominciato a sudare freddo.

"Il potere di schiacciare le 'scatole'..."

Dopo aver assistito ad una tale capacità...

C'è una enorme differenza tra il sentirne parlare e il vederlo all'opera. E' come se mi stesse mostrando una mitragliatrice puntata verso di me con il suo dito già sul grilletto.

Una mossa sbagliata e la mia 'scatola' verrà distrutta.

Ma la sua sorprendente mancanza di esitazione e l'atteggiamento indifferente che mostra dopo aver usato il suo potere mi fa comprendere ancora una volta una cosa: non è più l'amico che conoscevo. La ferita assurda che si è auto-inflitto dimostra che è notevolmente cambiato, che è rinato.

Come un essere che distrugge le 'scatole'.

Come un essere che si oppone ad 'O'.

E questa è la vera ragione del perché lui può sorridere allo stesso modo che fa 'O'.

Comunque, anche se non ha mosso un muscolo quando ha usato il suo potere, la sua faccia si contorce dopo che una certa ragazza apre bocca.

"Cos'è quel potere?"

Le parole inorridite di Aya.

"Kazuki Hoshino, perché hai un simile...? No, non importa. Vedere questo mi ha convinto" continua amaramente. "Tu sei un nemico."

Kazu si morde il labbro.

Deve far male essere chiamato un nemico dalla stessa persona che lui sta provando a salvare.

"Aya, non dovrei dirtelo, ma sta lontano da lui. Distruggerebbe la tua 'Ombra del Peccato e del Castigo' senza batter ciglio."

"...Hai ragione. Sembra che gli basti toccare il mio petto. Anche la 'Beatitudine Imperfetta' è in pericolo."

"No, Kazu non distruggerà la 'Beatitudine Imperfetta'. Dovrebbe essere consapevole che facendo così distruggerebbe completamente ed assolutamente anche la tua personalità". Lo sguardo sulla sua faccia prova che ho ragione. "Ovviamente, mi terrò anche io lontano da lui."

Dopo aver chiarito tutto questo, devo procedere al passaggio successivo del mio piano senza fare un singolo errore.

"Kazu, esigo che tu distrugga la 'scatola' di Kiri."

"Daiya..." sussurra Kokone.

Continuo col mio ordine prima che possa scappare qualsiasi sentimento da me: "Sai ciò che accadrà se rifiuti di obbedirmi, giusto? Lo ripeto: Aya Otonashi è un mio [servitore]. Posso farle fare tutto quello che voglio. Kazu, non oserai provare a imbrogliarmi. Imporrò anche un tempo limite. E' mezzanotte meno venti adesso; hai fino a meno un quarto per distruggere la 'scatola' di Kiri!"

"......"

Kazu resta in silenzio.

La sua unica opzione è trovare o creare un'apertura nelle mie difese per distruggere la 'Ombra del Peccato e del Castigo'.

Ecco perché ha portato Kokone e Haruaki con lui.

Mentre lui sta provando a creare un'apertura, io sto provando a fare tutto il necessario per contrastarlo. Ecco di cosa tratta questo combattimento.

Il suo attacco comincia.

"Daiyan, smettiamola con tutto questo. Non posso più stare a guardare."

Come mi aspettavo, l'attacco comincia con un tentativo di persuasione da parte di Haruaki.

"Per chi stai facendo tutto questo? Chi ci guadagnerà qualcosa da questo? Tu? Kiri? Stronzate—guardati! Stai solo rovinando te stesso e Kiri se continui così!"

Ma anche se me lo aspettavo, anche se ero preparato a questo, sono comunque colpito; quelle parole provengono dal profondo del cuore di Haruaki.

"Ti prego smettila! Fallo per il bene di Kiri!"

Non reagisco.

"Ti prego... per favore..." piange, implorandomi dal profondo del suo cuore.

Ancora una volta penso...

Haruaki è così raggiante che so che non riuscirò mai ad eguagliarlo.

E' stata la prima persona che ho ammirato. Non solo per le sue abilità nel baseball—ma anche per la sua natura semplice, sincera e risoluta—le qualità che lo spingono a scegliere ciò che pensa sia giusto, anche a costo del suo potenziale sconfinato per il baseball o la ragazza che ama. Haruaki ha sempre posseduto le qualità che non posso nemmeno sognare di ottenere.

Ecco perché non potevo sopportare di farne un mio [servitore].

Ehi, Haruaki... ho molto più rispetto di te di quello che tu possa credere.

"Dì qualcosa, Daiyan!"

Eppure.

Non posso rinunciare a questo 'desiderio'.

"Qualcuno deve agire" dico senza esitazione. "Di chi è la colpa di ciò che è accaduto a Kiri? Mia? Di Kiri stessa? Di Rino? Si, era di tutti, ma il problema fondamentale risiede altrove. Pertanto, ho intenzione di fare un cambiamento fondamentale a questo mondo. Ecco la mia strada."

Haruaki vacilla prima di contrattaccare: "Questo è ridicolo. Anche con una 'scatola' tu non puoi riuscirci!"

"Se posso o no, lo farò comunque."

"Perché devi farlo, Daiyan? Perché devi soffrire ancora di più?"

"Ho deciso di sacrificare me stesso."

"E i miei sentimenti allora?! Non voglio vedere te e Kiri immergervi in un disastro! Quindi hai intenzione di sacrificare anche questi sentimenti, Daiyan?!"

Rispondo senza esitazione.

"Si."

Haruaki spalanca gli occhi.

"Questo è ciò che significa sacrificare me stesso."

L'ho lasciato senza parole.

Giusto, ecco il significato di sacrificare se stessi. Sono perfettamente consapevole di questo.

Devo anche sacrificare i sentimenti che gli altri provano per me.

Ecco perché ho tagliato i miei legami con loro—con Kokone e Haruaki.

"Non puoi essere serio..." dice, stringendo i pugni tremanti. "Non può davvero essere serio... Daiya..."

Sembra che l'attacco di Haruaki finisca qui.

Sposto il mio sguardo lontano da lui e guardo a malo modo Kazu.

"Kazu, sbrigati. Sbrigati e schiaccia il 'Cinema'."

Provo senza successo ad asciugarmi il sudore freddo dalla mia fronte.

Anche se posso apparire impassibile e determinato, ho subito danni.

Le 'Ombre del Peccato' dentro di me stanno cominciando ad infuriare a causa dell'onesto attacco di Haruaki. Stanno per esplodere attraverso i loro limiti e strappare il mio corpo.

Sono al mio limite mentale. Una singola parola potrebbe spingermi oltre il bordo e tutto finirebbe proprio ora.

Gettare tutto via—che pensiero confortevole.

Ma io—

Guardo Aya Otonashi.

Ho intenzione di morire assieme a tutti questi "peccati".


Premo ferocemente il mio petto palpitante.

Devo prepararmi—

Il prossimo attacco sta per cominciare. Avrà il sopravvento se lascio la guardia bassa anche solo per un attimo.

—L'attacco principale.


"Daiya, grazie per il tuo messaggio".

Kokone Kirino.

Kiri cammina verso di me.

"Era solo un'esca per attirarti qui. Hai abboccato facilmente" dico mentre premo saldamente sul mio petto.

"Sapevo che era una trappola."

"Immagino di si."

Eppure è venuta comunque a causa dei suoi sentimenti senza pari per me.

Passo dopo passo si avvicina.

Con ogni passo che fa, ricordi del nostro passato mi attraversano la mente.


4 anni—la faccio piangere all'asilo mentre litighiamo per qualche caramella; comincio io stesso a piangere quando l'insegnante mi sgrida.

7 anni—salvo Kiri dall'annegamento in mare aiutandola ad aggrapparsi ad un salvagente. La conforto mentre piange.

9 anni—la trovo accovacciata sul lato della strada durante un festival, mentre piange nel suo yukata[2] perché si è persa e la prendo per mano e la riaccompagno a casa.

11 anni—per evitare di essere presi di mira dai nostri compagni di classe, le dico cose orribili e la faccio piangere; dopo sono andato a casa sua a scusarmi.

12 anni—Kiri comincia a saltare la scuola quando le racconto che sono stato accettato da una rinomata scuola media privata; comincia a piangere di sollievo quando le dico che non mi iscriverò lì.

14 anni—ci baciamo per la prima volta. In seguito lei scoppia in lacrime e visto che non so cos'altro fare continuo ad accarezzarle la testa per farla smettere di piangere.


Per qualche ragione, lei sta piangendo in ognuno di questi ricordi. Le immagini più forti che ho di lei devono essere quelle di lei che dipende da me.

Aah, ma questo fa davvero male.

Ognuna di queste memorie si trasforma in un attacco che prova ad incatenarmi ad una vita normale. Ognuna di esse è un peso supplementare sulle mie spalle.

Mentre sono tormentato, Kokone Kirino cammina verso di me e si ferma prima del posto a sedere accanto al mio, proprio di fronte al guscio vuoto di se stessa che il 'Cinema Schiaccia-Desiderio' ha creato.

Posso vedere il suo volto in duplicato.

La vera Kiri inclina leggermente la testa e mi guarda negli occhi.

"Daiya, lascia che risponda al tuo messaggio."

Lei—

"Ti amo anche io."

mi abbraccia.

"Cos...!"

Lei non dovrebbe essere in grado di farlo.

Le non dovrebbe essere più in grado di prendermi tra le sue braccia.

Se lo fa, lei ricorderà gli orrori del suo passato, ricorderà delle ferite sulla sua schiena, e alla fine cederà all'urgenza di vomitare.

Eppure Kiri mi sta ancora abbracciando.

Lei ha... ha superato il suo trauma da sola?

Tuttavia, Kiri lo esclude categoricamente: "Sai, Daiya, non ho superato nulla. Il mio cuore è ancora in frantumi e non so cosa fare al riguardo."

Allora—come riesce ad abbracciarmi?

"Ma ho capito qualcosa" dice Kiri. "Tu significhi tutto per me."

Kiri sta tremando. Proprio come ha detto, non ha superato il suo passato; sta solo sopportando l'angoscia che la assale mentre mi tiene stretto.

Ecco l'unico modo in cui possa abbracciarmi.

"Ti amo! Ti amo! ...Io... ti amo!"

"Si" penso, "più siamo vicini e più soffriamo a vicenda."

Ma cosa succederebbe se superassimo il nostro passato in qualche modo, se continuassimo a credere l'uno nell'altro?

Questa sarebbe—l'unica cosa che desidero sopra tutte le altre.

"Gh..."

Un'altra memoria mi attraversa la mente, un ricordo del giorno in cui ho deciso di cambiare il mondo.

"Sei freddo."

Illuminato dal Sole della sera, galleggiando in un freddo fiume rosso, Kiri mi ha respinto. Ero impotente, incapace anche di abbracciarla e condannato a sentire i nostri corpi diventare sempre più freddi.

Ma se posso abbracciarla così...

Se posso alla fine, tardivamente, scaldarla adesso...

"U..gh..."

Kokone.

Anche io voglio essere liberato da questo fardello!

Va davvero bene che io sia solo me stesso? Io farei qualsiasi cosa per te, Kokone. Io non risparmierei alcuno sforzo per farti felice.

Kokone continua.

"Farei qualsiasi cosa per te, Daiya!"


Alla fine torno in me.


Afferro le sue spalle e la spingo via.

"Daiya...?"

Kiri farebbe qualsiasi cosa per me?

Io farei qualsiasi cosa per Kiri?

Entrambe le affermazione sono vere.

E questo è proprio ciò che è sbagliato in loro.

Non sono salutari—sono anormali.

Non siamo stati sempre così; eravamo una coppia normale; ognuno di noi era un completamente normale immamorato che non avrebbe mai sacrificato se stesso o agito solo per il bene dell'altra persona.

La nostra trasformazione è la prova stessa che non siamo stati in grado di condurre una vita normale.

Continuiamo a rovinarci a vicenda sacrificando noi stessi per l'altro. Ecco la nostra realtà. E' ancora più vero che lei sostenga che io significhi tutto per lei.

Giusto, non possiamo tornare, dopotutto.

Non possiamo tornare al tempo quando la nostra relazione era pura.


Hai un desiderio?


Ce l'ho.

Ho un desiderio.

Voglio distruggere questo mondo dimenticato da Dio che ha contaminato tutti i nostri ricordi.

Quel giorno, circondato da acqua tutta rossa, ho giurato:

"Cambierò questo mondo."

Non abbandonerò il mio nuovo me.

Non rimuoverò questi piercing.

Invece, scaricherò questi sentimenti, questi ricordi, queste memorie.

"Kiri" dico forte e chiaro, "impara a vivere in un mondo senza di me."

Ecco la mia risposta.

Lacrime cominciano a scendere dai suoi occhi.

Distolgo il mio sguardo da lei e lo fisso su Kazu.

—Sono sopravvissuto anche a questo attacco. Ha esaurito le sue munizioni.

Guardo l'orologio. Sono le 23:44.

"E' ora. Schiaccia il 'Cinema' di Kiri. Sai cosa accadrà a Aya Otonashi se non lo fai."

"E' un peccato" sussurra Kazu. "E' un peccato che le cose debbano finire in questo modo."

Kazu comincia a piangere anche lui e cade in ginocchio.

"Uh...gh..."

Kiri si rende conto che è impossibile cambiare il mio pensiero. Se ne va lontano da me, sconcertata, verso lo schermo.

Kazu si alza e si dirige anche lui in quella direzione.

Il mio sguardo passa automaticamente sullo schermo.


"Darei qualsiasi cosa perché sia felice." dice la Kiri sullo schermo con uno sguardo vuoto. "Dovessi impedirti di diventare felice, ti renderò più facile buttarmi via, okay?"


"Daiya."

La vera Kiri parla.

E' in piedi vicino al centro dello schermo, bloccando l'immagine proiettata.

"Il tuo piano è di immergerti nella rovina, giusto?"

"Credo sia così, quella sarà la mia fine" rispondo con indifferenza.

"Pensi che ti lascerò farlo?"

"Perché mai avrei bisogno del tuo—"


"Non lo farò!"


Con queste parole—

Kiri infila un coltello nel suo stomaco.


Schizzi di sangue raggiungono lo schermo.

"Huh?" sussurro come un idiota.

Mi vergogno a dire che sono completamente perso; posso solo guardare mentre il suo sangue lentamente si diffonde per lo schermo.

Kazu agisce senza esitazione. Si precipita da Kiri.

Naturalmente suppongo che stia cercando di salvarla, ma lui mi sorprende—

"E' davvero un peccato, Daiya, che non mi stai lasciando altra scelta!"

—E' corso da Kiri al fine di bloccarmi.

"Ho fatto ciò che mi hai detto di fare. Questo distruggerà il 'Cinema', no?"

Rimane lì fermo nella pozza di sangue che Kiri sta spargendo, senza muovere un dito per aiutarla.

"Ma che... ma di che diavolo stai parlando?"

"Bene, allora, Daiya" dice Kazu, ignorando i miei commenti. Violentemente si asciuga le lacrime dalla sua faccia e mi guarda. "Se provi ad avvicinarti a Kokone, schiaccerò la tua 'Ombra del Peccato e del Castigo'."

Appoggia il suo contenitore di plastica sul pavimento.

"Ci sono delle medicazioni qui dentro. Kokone non morirà sul colpo, ma se rimane senza medicazione per più di dieci minuti, nulla potrà più salvarla. Se utilizzi il contenuto di questa scatola e blocchi la fuoriuscita di sangue dalla sua ferita, ci sono probabilità che sopravviverà. Ho istruito Kokone precisamente su dove doveva pugnalarsi. Se vieni in suo soccorso lei sopravviverà senza dubbio, se invece resti lì, lei morirà di sicuro. Lei non ce la farà ad arrivare a mezzanotte, quindi il 'Cinema' sarà distrutto prima di allora e tu avrai la tua via di fuga. Una volta che sarai scappato dal 'Cinema', potrai sicuramente trovare qualcuno su cui utilizzare la 'Beatitudine Imperfetta' di Maria e realizzare a pieno il tuo piano. Ma Kokone sarà morta."

Kazuki Hoshino parla davanti allo schermo macchiato di sangue.

"Se vuoi salvarla, vieni qui e lascia che schiacci la tua 'scatola'."

Sono sicuro che non sia consapevole di questo.

Ma Kazuki Hoshino, l'essere che distrugge le 'scatole', sta sorridendo in modo affascinante proprio come 'O'.

"Ad essere onesti, ho dei dubbi" dice in modo spassionato. "Sostieni che hai scelto un mondo migliore al posto di Kokone, ma è proprio vero?"

Continua mentre fissa il sangue sulla benda della sua mano destra:

"Ecco la tua occasione per provarlo!"

"—"

Sono senza parole.

Capisco quello a cui punta, ma non capisco "lui". Sono irrimediabilmente confuso.

Mi sbagliavo.

Pensavo che Kazu fosse anormale, e mi aspettavo che la sua anormalità sarebbe peggiorata.

Ma lo avevo completamente sottovalutato.

E' proprio come ha detto Aya; finché ha un obiettivo, non si arrenderà. Ricorre anche a tattiche che nessuno sano di mente userebbe.

Nel perseguire il suo obiettivo, Kazu può anche svuotare completamente la sua stessa volontà e agire automaticamente come una macchina.

In un certo senso, ecco ciò a cui stavo puntando. Il modo ideale di esistere come essere che concede i 'desideri'.

"Tuttavia" penso mentre guardo al suo sorriso, "anche se voglio emulare Aya Otonashi, sicuramente non voglio diventare come Kazu."

Tutti in sala hanno smesso di parlare. Tutto quello che riesco a sentire è il film, che spietatamente continua ad essere riprodotto, e i gemiti di Kokone.

Haruaki è il primo a rompere il silenzio. "Hoshii... non sapevo nulla di tutto questo! Non mi hai detto che avresti fatto questo!"

"Mi dispiace che ti ho tenuto all'oscuro. Ma altrimenti mi avresti fermato."

"Ci puoi scommettere! Questo è... questo è folle! Ho intenzione di salvare Kiri, indipendentemente se Daiya si muove oppure no!"

"Le darò il colpo di grazia se provi ad aiutarla."

"Cosa?!"

"Sono serio."

Lo è. Altrimenti non sarebbe ricorso ad un simile metodo folle, in primo luogo. Il 'simbolo' della sua anormalità che ha inflitto sulla sua mano destra dimostra che le sue parole sono vere al 100%.

Anche Haruaki comprende questo e non dice più altro. Le sue spalle, tuttavia, stanno tremando e i suoi occhi sono spalancati.

Una domanda sfugge alle mie labbra.

"Kazu, a te sta bene lasciarla morire?"

"Quella è una strana domanda" risponde. "Ovviamente non mi sta bene."

La sua risposta ricorda quella di una certa ragazza che ha speso un'intera vita virtuale per sostituire qualcuno.

"Lo rimpiangerei per il resto della mia vita. Potrei non essere in grado di sopportare questo peso!"

Ma sono differenti in un certo modo.

"Tuttavia, ho fatto ciò che ho fatto ben consapevole di questa cosa."

A differenza di Aya, Kazu non ha fatto una scelta.

Per meglio dire—lui non poteva scegliere di agire in modo diverso.

Forse è confuso sul perché abbia preso tali provvedimenti, ma non può agire in modo diverso. Questa è la forma che ha assunto la sua follia.

"Kazuki Hoshino... tu sei pazzo!" esclama Aya mentre si morde il labbro e fa una pausa. "Quello che stai facendo non si qualifica nemmeno come un metodo appropriato. Qualcuno sano di mente non avrebbe nemmeno mai pensato a questa idea. Facendo questo... approfittando brutalmente della debolezza irrazionale di Kirino quando si tratta di Oomine, hai completamente distrutto la vita quotidiana che tanto eri desideroso di proteggere. Lo capisci, vero? E' la prova che sei diventato pazzo."

Infatti.

"Tu non sei davvero più il Kazuki Hoshino che conoscevo. Cosa sei diventato? Sei stato posseduto da un demone?"

Kazu risponde chiaramente ma tristemente:

"Io sono il tuo cavaliere."

"Il mio cosa?"

"Verrò in tuo soccorso anche se il mondo stesso si opponesse a me. Sconfiggerò e ucciderò chiunque si pari sulla mia strada."

"Non ho mai chiesto una cosa del genere! E certamente non a un demone come te!"

"Non importa quello che dici" ribatte, lasciando Aya senza parole.

Kazu mi guarda.

"A proposito, cosa stai aspettando?"

E' facile per lui dirlo!

"Non riesci a decidere, vero?" dice e mi prende totalmente di sorpresa con le sue successive parole. "Beh, va bene anche così."

"Hah?" non riesco a nascondere la mia sorpresa. "Va bene, dici? Non puoi essere serio! Ti va bene che lei muoia a fronte della mia indecisione? Il tuo piano ha successo solo se vengo a salvarla, no?"

"Daiya. Sono sicuro che tu sappia per chi sto facendo tutto questo, giusto?" mi chiede in risposta, ignorando la mia domanda.

Lo so perfettamente: è tutto per il bene di Aya.

"Maria è ora in possesso della 'Ombra del Peccato e del Castigo' e ha intenzione di lavorare per un mondo leggermente migliore, giusto?"

Kazu tende la sua mano destra davanti al suo volto e la chiude, come se stesse confermando qualcosa.

"Quindi la schiaccerò. Lei non ha bisogno di una 'scatola' così stupida."

Alla fine comprendo.

"Non dirmi che..."

Un angolo della sua bocca si solleva. "Sembra che tu abbia finalmente capito. Ho già detto prima che ho i miei dubbi sulla tua determinazione, ma sono convinto di comprendere quella di Maria. Ho trascorso un'intera vita assieme a lei. Non c'è modo che possa sbagliarmi."

Aya Otonashi ha dedicato la sua vita alla felicità degli altri e pertanto non può tollerare dei sacrifici.

E proprio adesso c'è qualcuno che sta morendo davanti ai suoi occhi.

Allora—

"Aya salverà Kiri indipendentemente se io faccia qualcosa o meno."

Capisco, pensavo che l'obiettivo di questa trappola fossi io.

Ma non lo ero.

Era una trappola impostata per me e Aya allo stesso tempo.

Aya amaramente ammette: "Si, ho intenzione di salvare Kirino. Dovrò arrendermi al potere di Hoshino."

"Aya...! Non è questa la 'scatola' che stavi cercando da tutto questo tempo?!"

"Lo è. Ho trascorso più tempo di chiunque altro a cercare questa 'scatola'. Forse il mio vero desiderio sarebbe finalmente soddisfatto. Forse non avrò mai più una tale opportunità. Lo so... lo so... ma..." stringe il suo pugno. "Eppure!"

Giusto.

Questo è lo stile di vita di Aya Otonashi.

Kazu sta spudoratamente abusando di lei.

Aya ha intenzione di salvare Kiri e Kazu ha intenzione di distruggere la sua 'Ombra del Peccato e del Castigo'. Kiri sopravviverà grazie all'assistenza di Aya. "Piercing a 15 anni" finirà, attivando l'effetto finale del 'Cinema' e distruggendo la mia 'scatola'.

I nostri 'desideri' verranno nullificati.

Ma ho una contromisura.

Aya Otonashi è un mio [servitore]—potrei [ordinare] a lei di rimanere ferma.

Ma...

Ma...

"Daiya" mi dice Kazu, "non avrai pensato di usare un [ordine] cosicché Kokone muoia?"

Esattamente. E' proprio come ha detto.

Ma non sono arrivato alla conclusione che lui debba essere fermato non importa cosa?

Non ho deciso con assoluta convinzione?

Allora—sto per usare un [ordine] su Aya per lasciar morire Kiri? Ho intenzione di uccidere Kiri?

Ma che...?

Ma che...?

Ma che CAZZO?!

"Ah,gh..."

Kiri sputa sangue.

Inclina la testa verso di me e sussurra:


"Ti prego Dio..."


"Anche se dovessi morire..."


"Possa Daiya trovare la vera felicità."


Lacrime scorrono lungo le sue guance.

Proprio come facevano nei ricordi dove lei dipendeva da me—


"Kokone."

Tutti.

Tutti i film che sono stati mostrati nel 'Cinema Schiaccia-Desiderio' mi ritornano in mente in una frazione di secondo.

Kokone Kirino. Haruaki Usui. Aya Otonashi. Miyuki Karino. Koudai Kamiuchi. Tragedie, tragedie che mi tormentano. Le immagini mi incatenano come un lungo pezzo di pellicola cinematografica e bruciano dolorosamente nella mia mente. Rifiuto, rifiuto, rifiuto, troppo rifiuto da sopportare. Non c'è il minimo accenno di gentilezza. La mia vista diventa a mosaico, a colori, a tonalità seppia, a mosaico ancora una volta. Le emozioni dietro queste immagini si infiltrano in me, mi sovrascrivono, mi cancellano, lasciando solo Kokone Kirino. Volevo fare a pezzi il mondo perché volevo solo te, volevo solo te, volevo solo te.

Ah, e ora le 'Ombre del Peccato' infurieranno su di me. Mi divoreranno. Alla fine si uniscono assieme, mi catturano e cominciano a consumarmi. Non c'è alcun dolore. Sangue nero sgorga fuori dalle ferite che aprono con i loro artigli affilati, annegando il mondo. Divorano il mio intero corpo, senza lasciare nulla. Sono solo un'enorme palude nera di sangue. Una palude è incapace di pensiero.

Quindi ricorda passivamente le sue memorie.

Un mondo rosso congelato si dispiega, intrappolato dal Sole della sera. Una singola ragazza si leva in mezzo a questo mondo rosso desolato. La sua schiena si restringe lentamente mentre cammina nell'acqua rossa fredda. Il suono delle onde. Girati, girati, girati, girati, voglio solo che lei si giri. La raggiungo. La raggiungo e le prendo la mano.

Dillo.

Io cambierò il mondo per il tuo bene.


Il tempo sta per scadere. Ormai, l'ora 0 sul mio conto alla rovescia corrisponde a quando Kokone morirà, invece di quando il 'Cinema' distruggerà la mia 'scatola'.

Il tempo sta per scadere.

"—Aah."

Avevo intenzione di cambiare il mondo. Avevo intenzione di far realizzare alle persone "cosa" significhi veramente la colpevolezza producendo in massa 'Uomini-Cane'. Avevo intenzione di liberare il mondo dalle persone senza cervello. Mi andava bene distruggere me stesso fino a quando qualcuno potesse riuscire a succedermi. Pensavo che Iroha Shindou sarebbe stata in grado. Ero convinto che Aya Otonashi sarebbe stata in grado. Avevo deciso di creare un modo gentile e stabile dove nessuna tragedia si sarebbe più verificata, un mondo dove nessuno dovesse condividere il nostro destino. Ero disposto a pagare ogni prezzo, anche la mia stessa anima.

Un mondo gentile.

Un mondo giusto.

Si, era un desiderio puro ed onesto; mi sono sforzato più di chiunque altro per farlo avverare.

Comunque.

Comunque.


Io non posso stare di fronte a questa pozza di sangue e non fare nulla.


—Lo so.

—Lo sapevo.


giusto,

in realtà,

tutto quello che volevo,

quando ho preso la tua mano,

in quel mondo rosso,

era che tu ti girassi.


Dove sono?

In un cinema cremisi. Giusto, un cinema.

Ciò significa che è in riproduzione un film.

Rifletto i movimenti dell'immagine sullo schermo.

"Io"

"Io"

Cado in ginocchio.

Il ragazzo della scuola media cade in ginocchio.

"Io non ho più interesse in me stesso."

"Non mi importa più di me stesso."

Copro le mie lacrime con le mie mani.

Il ragazzo della scuola media copre le sue lacrime con le sue mani.

"Io volevo solo che tu fossi felice."

"Io volevo solo che tu fossi felice."


"Kokone"

E così—

"Io ti salverò!"


—ho perso.


Apro gli occhi.

Sono stati aperti per tutto il tempo, ma apro i miei occhi.

Aya sta raggiungendo le medicazioni.

Senza perdere un momento, Kazu infila la sua mano nel suo petto e ne tira fuori una 'scatola'. E' la copia della mia 'Ombra del Peccato e del Castigo' che le ho dato.

La sua copia ha la forma di un cubo perfetto.

Kazu la schiaccia.

Aya continua a provvedere a medicare Kokone senza tentennamenti.

Non posso più fare nulla.

Non posso muovermi. Non posso nemmeno controbattere all'apatia che il 'Cinema' mi sta applicando.

Pertanto, resto semplicemente sulle mie ginocchia e guardo la fine di "Piercing a 15 anni".

L'ultima scena si svolge nel corridoio della nostra scuola media.

Kokoke guarda al mio orecchio destro e tristemente dice:

"Sei andato a farti un piercing?"

Il me sullo schermo ha ora capelli d'argento. Risponde:

"Si, perché odio i piercing."

"Questo è" dice lei mentre mantiene un'espressione triste, "un grido d'aiuto?"


L'allarme di qualcuno comincia a suonare.

"E' mezzanotte" mormora Haruaki.

Nell'attimo in cui lo dice, il buco nero—l'abisso—mi balza addosso e penetra il mio petto. Il cinema intorno a noi comincia ad essere risucchiato nel buco, restringendosi e distorcendosi in una sfera.

Sento qualcosa come un vuoto assoluto inghiottirmi.

Sconfitta.

E poi mi rendo conto che ho appena perso la 'Ombra del Peccato e del Castigo'.

Alla fine il cinema ha perso completamente la sua forma e si trasforma in una sfera rossa, mentre l'abisso cresce e cresce, inghiottendomi sempre di più.

Ma ciò che mi aspetta all'interno non è oscurità, ma luce.

Luce.

All'interno di quel mare di luce, qualcuno mi schiaffeggia sulla spalla.


◇◇◇ Kazuki Hoshino - 12 Settembre SAB 00:00 ◇◇◇[edit]

Siamo di fronte al cinema multisala sul terzo piano del centro commerciale. Siamo stati trasportati fuori dal 'Cinema Schiaccia-Desiderio' al posto da dove eravamo entrati.

Posso sentire il suono di una sirena nelle vicinanze; avevo già chiamato un'ambulanza in anticipo. Dovrebbe arrivare qui a breve. Il posto dove ho detto a Kokone di pugnalarsi non è fatale come ho suggerito a Daiya; perlomeno non sarebbe morta davvero entro 10 minuti. Inoltre, Maria ha delle conoscenze mediche approfondite per somministrare un appropriato primo soccorso. A meno che non sia molto sfortunata, Kokone sopravviverà. Il mio piano avrà successo completamente se lei si riprenderà del tutto. Ma anche se le cose andranno bene—

—mi dispiace, Kokone, mi dispiace davvero.

Incapace di guardarla, mi scruto intorno invece.

Ora privo di persone, il centro commerciale lascia una strana impressione. Ricordo di essere venuto qui una volta, solo noi quattro. Anche se sono stato costretto a vestirmi da donna, penso a questa memoria come ad un buon ricordo. Comunque, le mie memorie di questo posto sono ora state permanentemente macchiate di sangue e scolpite nella pietra.

La mia vita quotidiana si sbriciola in piccoli pezzi.

Rimetto a fuoco il mio sguardo. Posso vedere cinque altre persone. Haruaki, che stringe i suoi pugni; Kokone, che giace a terra; Maria, che sta curando Kokone, e—

Daiya fissa con occhi spalancati la persona che ha messo la sua mano sulla sua spalla.

"Si, Daiya" gli dico. "Hai sbagliato fin dall'inizio; avevi già perso."

Guardo la persona che ci ha aiutato e continuo.

"Il 'proprietario' del 'Cinema Schiaccia-Desiderio' era Miyuki Karino."

Miyuki Karino.

Vestita con l'uniforme di una scuola solo femminile, lei sta guardando con tristezza Daiya.

Tutto è iniziato quando ho scoperto che Karino-san aveva ottenuto una 'scatola'. Proprio come un 'proprietario' riesce a percepire le altre 'scatole', anche io ho sviluppato una sensibilità vero di loro a causa della mia costante esposizione ad esse.

La sua 'scatola' era completamente dedicata a Daiya. Dopo aver realizzato questo, ho deciso di approfittare di lei e rinunciare all'idea di diventare un 'proprietario' io stesso.

"Se avessi correttamente riflettuto, ti saresti accorto di Karino-san. Avresti scoperto che era lei il vero 'proprietario'. Ma non lo hai fatto."

Daiya mi guarda in silenzio.

"L'avevi completamente chiusa fuori dalla tua testa."

Karino-san silenziosamente fa alcuni passi indietro. Anche se ha preparato quella 'scatola' per Daiya, non c'è nulla che possa dirgli.

"Il suo 'desiderio' era di averti tutto per sé. Ma le 'scatole' esaudiscono anche i sentimenti negativi che sono nascosti dietro i 'desideri': mentre le sei senza dubbio caro, lei porta anche del rancore verso di te per non averle concesso la minima possibilità. Più di tutto, lei si rende conto che "non può" averti tutto per lei."

Ecco perché il 'Cinema Schiaccia-Desiderio' ha tormentato Daiya con immagini del passato e ha provato a rubargli il suo più caro 'desiderio'... e finiva in solo un giorno.

"Non ero io, e non era Kokone. Solo Karino-san poteva dare forma a una 'scatola' in un modo così distorto. Lo avresti realizzato se ci avessi riflettuto bene tu stesso—ma guarda cosa è finito per accadere."

Daiya ha convinto se stesso che Kokone fosse il 'proprietario' e si è fermato lì.

Perché solo accecando se stesso poteva lavorare per il suo 'desiderio'[3].

"Da quando ho saputo chi fosse il vero 'proprietario', ho realizzato che tutto quello che hai detto sulla tua determinazione e le tue convinzioni era un falso; sembrava solo avere senso perché non eri più consapevole di te stesso. Sai, immergendoti nella tua stessa rovina, sembravi sempre..."

La mia voce improvvisamente comincia a tremare.

I sentimenti che ho imbottigliato per tutto questo tempo mentre fronteggiavo Daiya cominciano a traboccare.

Guardo Kokone, tutta coperta di sangue.

Che cosa ho fatto?

Sono incapace di tornare alla mia vita quotidiana dopo aver fatto tanto male a Kokone e ingannato Haruaki. Queste cicatrici non andranno mai via. La mia amicizia con Haruaki non tornerà più a quella di una volta.

Che cosa sono diventato?

Ma non avevo altra scelta, ora che ho ottenuto la 'Scatola Vuota'.

"Mi sembravi sempre..."

Non riesco più a trattenere le lacrime.

"Come se stessi piangendo in cerca d'aiuto."

Alla fine non ho avuto altra scelta se non mettere all'angolo un amico che chiedeva aiuto.


"Basta" sussurra Daiya, con la sua faccia rivolta verso terra. "Non mi interessa."

Con queste parole, Daiya lentamente barcolla verso Kokone.

"Kokone" dice, guardando verso di lei mentre respira affannosamente.

Si tocca uno dei piercing sul suo orecchio destro—il primo che si è fatto.

E se lo strappa via.

Del sangue gocciola dal suo orecchio, ma non sembra sentire alcun dolore. Con un'espressione gentile sul volto, prende la mano di Kokone.

"Kokone" dice ancora. "Io ti amo."

La sua espressione ricorda il sorriso che avevo finora visto sempre e solo sullo schermo.



  1. Qui Daiya si sta riferendo a se stesso in un modo diverso, più fanciullesco e meno formale. D'ora in poi quando leggerete "io" sottolineato significherà appunto che Daiya sta usando questo particolare modo di riferirsi a se stesso.
  2. Lo yukata è un indumento estivo tradizionale giapponese che viene indossato dalle donne soprattutto durante i festival https://it.wikipedia.org/wiki/Yukata
  3. Ed ecco perché nel capitolo scorso Kazu aveva definito Daiya come un "cieco bastardo".


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