Nisemonogatari/Karen Bee/Capitolo 001

From Baka-Tsuki
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Sembra che in questo mondo non esista proprio una fascia di lettori interessata a conoscere una storia riguardante Karen e Tsukihi Araragi, vale a dire le mie sorelle minori, tuttavia anche assumendo temporaneamente che ci sia stato proprio quel tipo di richiesta speciale, non penso ci sia mai stata un'occasione in un cui abbia voluto mettermi a parlare di quelle due. Se ne dico il motivo sono sicuro che tutti riusciranno a comprendermi, il fatto è che le persone generalmente non desiderano rivelare apertamente in pubblico quello che succede a casa propria, e quindi pure io, seguendo questo costume, non ho mai lasciato trapelare alcunché. Anche se avevate dedotto questo principio generale tuttxavia, quelle due -- Karen e Tsukihi, sono un caso speciale. Se loro non dovessero essere anche le mie sorelline, non ci avrei sicuramente avuto a che fare un'intera vita, e se anche mi fosse toccato di averci a che fare sarebbero state una razza di persone che avrei probabilmente fatto finta di ignorare al cento per cento. A causa di esperienze uniche e particolari nel corso di questi ultimi mesi, mi è accaduto di avere non poche relazioni interpersonali non convenzionali -- per esempio Hitagi Senjougahara, per esempio Mayoi Hachikuji, per esempio Suruga Kanbaru, per esempio Nadeko Sengoku -- assumendo che io abbia in qualche modo una propensione solo a poter battibeccare alla pari con ciascuna di queste persone, l'origine di questa propensione non è nient'altro che l'essere cresciuto sotto lo stesso tetto con queste sorelline.

Avrò anche detto così, ma il motivo per cui la penso in questa maniera è il mio complesso di inferiorità, non sarebbe onesto non premettere apertamente che sono fortemente influenzato dall'invidia e dal pregiudizio. Diversamente da un tipo come me che purtroppo è rimasto indietro al termine di una pigra vita alle superiori, Karen e Tsukihi hanno dei voti a posto -- o meglio, poiché anch'io ho continuato ad essere un bravo studente durante la scuola media, non è ancora necessario sentirsi inferiore a loro come studenti delle medie fino a questo punto, ma detto questo i meriti dei loro voti sono tali che non possono essere ignorati dall'attuale me stesso. Se ci sono riunioni di parenti, immancabilmente, salta fuori un'espressione del genere: "Koyomi può ben dire di essere orgoglioso delle sue sorelle", questo è il tipo di sorelle che sono. Per inciso, non ho mai visto dire alle sorelle "Potete ben dire di essere orgogliose di vostro fratello" -- del resto, essendo un fratello maggiore destinato ad essere incompetente, è impossibile che accada.

Tuttavia io vorrei poter dire con convinzione che sono orgoglioso di loro.

Le mie sorelline non sono studenti che rimangono indietro ma sono pur sempre bambine difficili, le mie sorelline sono persone socievoli e allo stesso tempo persone anti-sociali.

Per una tipica abitudine da fratellone ho inconsciamente finito col parlare come se fossero un gruppo omogeneo, ma ovviamente ciascuna di loro ha le proprie idiosincrasie; eccone una, esponiamole con ordine una alla volta.

La sorella più grande.

Karen Araragi.

Studentessa al terzo anno delle medie, quindici anni compiuti a fine giugno -- mi insegue ad una distanza di tre precessioni degli equinozi. Dal tempo delle elementari sta tenendo come pettinatura una coda di cavallo. A dire il vero in una singola occasione, se mi ricordo bene sarà stato appena dopo l'entrata alle medie, sembra che lei si tinse i capelli -- sembrava un personaggio dei cartoni animati, forse potrei descriverla anche con quest'espressione, ad ogni modo sembra che avesse deciso per i capelli un rosa shocking che faceva male agli occhi. Quale fosse la sua intenzione non si è mai saputo, naturalmente la conclusione è davvero ovvia, mia madre la colpi in faccia (a difesa di mamma, bisogna dire che è stata una madre gentile e che per quanto riguarda l'alzare le mani sulla figlia, ad oggi quella fu la prima e l'ultima volta), e la sera di quel giorno lei ritornò ad avere capelli neri (per di più con l'inchiostro di china).

Per quanto riguarda il tempo effettivo in cui i capelli di Karen sono stati di rosa shocking, da quando lei si è tinta i capelli nella sua stanza fino al ritorno a casa di nostra madre passarono solo poche ore, e sfortunatamente ero a scuola (a quei tempi io ero al primo anno delle superiori. Era il momento critico in cui si decideva se sarei rimasto indietro o meno, ma ciò nonostante quello era il periodo dove ancora tenevo duro cercando di darci dentro), quindi non sono riuscito a vedere la sua acconciatura. Penso mi sono creato un rimpianto, ma d'altra parte se l'avessi vista prima di mamma forse sarei stato io a colpirla in faccia, non saprei dire quale delle due preferirei. Nondimeno, in questa città rurale di periferia non ci sono quasi anche solo persone dai capelli castani; qui arrivano a trattarti da delinquente solo perché hai i bottoni dell'uniforme slacciati. Su quale fosse il tipo di impressione che stava dando Karen, cercando di conseguire un debutto delle medie valevole non so quanti bottoni slacciati, non dovrei aver bisogno di aggiungere altro.

Riguardo a come mi sono espresso, dire la pura verità non è carino.

Però è fico.

Parlando di una cosa che conosco fin troppo bene, visto che divento l'unità di misura la mia altezza finisce con l'essere rivelata, non importa in che maniera vaga la definisca, Karen è leggermente più alta di me. Lasciando stabilire alla vostra immaginazione quanto corrisponda quel "leggermente", dirò che mentre al secondo anno delle medie la mia crescita si è fermata, Karen dal secondo anno delle medie ha iniziato a crescere in maniera stabile. Questo per entrambi è un complesso che non possiamo evitare. Parlando onestamente, è solo fonte di imbarazzo. La guardo dal basso in alto. C'è forse un'umiliazione più grande al mondo? L'impulsiva Karen pratica le arti marziali, e questo le ha dato una buona postura. Lei finisce perciò con l'apparire ai sensi cinque centimetri più alta di quanto è. Anche per questo motivo, lei non porta mai una gonna. "Perché fa vedere che ho le gambe lunghe" dice, a scuola ha sempre portato una tuta informe. Un'altra cosa su quella tuta che porta, le conferisce un aspetto violento.

Tra parentesi, l'arte marziale che sta praticando è il karate. Fin da bambina è stata una tipa vivace il cui punto forte era l'esercizio fisico, per via di quel suo talento sembrava che in un modo o nell'altro affrontasse sempre le cose come fosse in una battaglia, in un batter d'occhio aveva preso la cintura nera. Nel salotto di casa nostra fa bella mostra la fotografia di Karen con quella cintura nera allacciata sulla tuta da karate e il segno di vittoria con le dita. Sarò esplicito ancora una volta, non la si percepisce molto come una ragazza. Non sono ancora arrivato a definirla mascolina, ma anche gli aggressivi occhi a mandorla contribuiscono a renderla in qualche punto un maschiaccio. Se la dovessi paragonare ad una mia conoscenza, forse Kanbaru è il tipo a cui assomiglia di più. Se estraiamo da Suruga Kanbaru il senso di rispetto nei miei confronti potrebbe diventare Karen -- brr, questo paragone non è molto esaltante.

Proseguiamo con la sorella più giovane.

Tsukihi Araragi.

Studentessa al secondo anno delle medie, il suo compleanno è all'inizio di Aprile, vale a dire che al momento ha quattordici anni -- diversamente dalla sorella maggiore, l'acconciatura cambia frequentemente in base all'umore e alla stagione. Tre mesi e non ha più la stessa pettinatura, per converso non si sa se abbia o meno degli stili preferiti. Fino all'altro giorno aveva i capelli lunghi lisci, ora ce li ha a caschetto corto mossi. Poiché non ha delle preferenze, non gliel'ho chiesto nei particolari, ma sembra che in un modo o nell'altro abbia un salone di bellezza preferito. Nonostante sia ancora alle medie non si può non pensare che non sia insolente, con un tipo di impertinenza che penso potrebbe essere inaspettato nell'era odierna. Nel caso di Tsukihi, il problema sembra essere più dal lato esterno che dal lato interno. Per quanto riguarda Karen, come dire, il carattere è conforme all'aspetto esteriore, con Tsukihi invece l'aspetto esteriore tradisce il carattere -- il punto è che il carattere non dovrebbe tradire l'aspetto esteriore.

Rispetto alla sorella maggiore ha degli occhi mezzi aperti che sanno di docilità, ovviamente ha una statura più bassa di quella di Karen, inoltre c'è questa caratteristica prosodia lenta che trasmette un'immagine davvero femminile, e tuttavia internamente è più aggressiva di Karen; inoltre è pure suscettibile. Dopo che Karen ha causato una zuffa, se si prova a far caso alle circostanze che hanno scatenato il tutto, le volte in cui il tutto è partito da Tsukihi non sono state una o due. Questa permalosità è ad un livello a cui la si può già chiamare isteria. Per via di quella differenza con quell'aspetto esteriore calmo, le persone attorno sono immancabilmente confuse -- l'unica consolazione che ci potrei trovare è che questa ragazza è ormai arrivata ad un punto in cui non si arrabbia se non a beneficio di altre persone.

Se dovessi parlare di un singolo episodio, quello sarebbe Tsukihi al secondo anno delle elementari. Durante la ricreazione alcuni bambini di quinta[1] stavano giocando a calcio sul campo sportivo, quando un calcio fece finire la palla nel giardino dove la classe a cui questa ragazza apparteneva coltivava girasoli. Il compagno a cui era stato dato ufficialmente l'incarico di innaffiare le piante criticò l'alunno più vecchio venuto a raccogliere la palla, ma gli venne risposto pesantemente e si mise a piangere -- la storia di per sè è ancora ambientata alle elementari, comunque dopo esserne venuta a conoscenza Tsukihi reagì fulminea, in un batter d'occhio trovò la classe dell'alunno di quinta, e quella classe fu assaltata (incidentalmente, Karen era assieme a lei). In seguito venne dato a quella zuffa il nome di "incidente di Ikedaya" (è solo dovuto al fatto che a quel tempo tra la gente c'era il boom della Shinsengumi, non c'è un reale significato dietro a questa nomenclatura). Mandarono all'ospedale solo l'alunno famoso, ma non si fermarono fino a che le attrezzature di quelle classe non vennero quasi totalmente distrutte. Poiché all'alunno in ospedale furono mandati come fiori per gli ammalati dei girasoli, la conclusione fu beffarda.

Forse dovrei dire che esagerarono.

Si dice che il compagno di classe che piangeva venne fatto smettere di piangere usando il terrore, fu un episodio spaventoso.

Il suo abito preferito era un pigiama che che aveva trasformato in una specie di yukata, e per il semplice motivo che voleva indossare un kimono, alle medie è entrata nel club della cerimonia del tè. Avrebbe dovuto studiare lo spirito del tè, tuttavia con quella personalità incorreggibile non si è vista una tendenza al miglioramento. Con quel suo modo di comportarsi come un monaco buddista bigotto che fa avvertire la sua presenza, con un'impulsività che sembra una rabbia piena, anche solo perché ci era stato messo lo zucchero sui meloni[2], non sapevo se la sua isteria non avesse invece continuato a rafforzarsi.

In questa maniera, una sorella già per conto suo è intrattabile, come se non bastasse ce ne sono pure due, ormai sono non solo intrattabili ma anche intragittabili e instazionabili[3]. Per quanto riguarda la loro personalità, mettendosi nei panni di un fratellone estremamente ordinario, nel caso loro portino la nostra famiglia sotto l'occhio critico della gente, posso solo riempirmi la testa di pensieri su come diavolo dovrei comportarmi. Mi chiedo se il guaio sia che quelle due sorelle hanno ciascuna una buona compatibilità con l'altra.

Alla sorella più grande che desidera usare la violenza si associa la sorella più piccola che finisce col trovare un pretesto per usare la violenza per tutto -- è il motivo per cui sono chiamate le Fire Sisters[4] di TsugaNoKinichu.

Questa è una storia sentita da Sengoku, ma sembra che le sorelle, che vanno ancora alle medie, siano delle vere e proprie celebrità -- TsugaNoKinichu, cioè Tsuga no Kidainichuugakkou {"seconda scuola media Albero Di Cicuta"} è una scuola privata, bisogna prima andare a cambiare autobus, non è un affare da poco per dei pettegolezzi arrivare fino alla scuola pubblica del mio quartiere (la mia scuola) a cui va Sengoku.

Poiché non è confermato dalla persona stessa la credibilità è dubbia, ogni cosa riguardo Karen lo è, ma sembra che nel giorno in cui è entrata a scuola abbia conseguito una vittoria in un duello uno contro uno con il capobanda degli studenti che aveva preso il controllo delle scuole medie dell'intera città, e da allora tra gli studenti delle medie viene ricevuta con uno sguardo di deferenza -- no, è assolutamente falso. Durante una frase di al massimo quattro righe la parola impossibile è diventata più comune nel ventunesimo secolo. E' assolutamente falso, è sicuramente un'invenzione, tuttavia anche se si finisce per sorvolarci sopra considerandola anche solo una bugia, il fatto che Karen e Tsukihi siano delle celebrità resta.

Sono le Fire Sisters di TsugaNoKinichu.

Karen Araragi è il braccio delle Fire Sisters, Tsukihi Araragi è la mente delle Fire Sisters. Ho quest'impressione che loro due, che sia un gruppo di assistenza o una squadra per cambiare il mondo, in qualche modo continuino ogni giorno a giocare ad essere gli alleati della giustizia. Ovviamente, se dicessi loro una cosa del genere, prima Karen risponderebbe

"Non è un gioco, fratellone"

e a seguire Tsukihi continuerebbe immancabilmente con

"Non siamo gli alleati della giustia, siamo la giustizia stessa, fratellone"

Comprendo a grandi linee il modo con cui sembrano parlare.

Tuttavia io come membro della famiglia posso affermare che quello che loro due stanno facendo non è una cosa così buona, vogliono solo scaricare le energie in eccesso. Se si limitano a fare solo quello un giorno ne pagheranno il prezzo -- Ho continuato a parlare di loro senza fermarmi, ma comunque quello era il vecchio me, dato che in questi ultimi mesi hanno finito col pagare il prezzo con continuità non hanno potuto evitare di darsi una calmata. Poichè si sono calmate, qualunque cosa dica non ci sarà un gran potere persuasivo dietro, ma -- beh, per questa ragione, non me la prenderò se verrò ignorato del tutto -- posso dirlo con convinzione.

Karen e Tsukihi Araragi.

Per quanto riguarda la loro condotta, la condotta delle Fire Sisters, come pensavo stanno solo giocando agli alleati della giustizia.

Siete le sorelline di cui sono orgoglioso.

Quanto a voi invece, fate quello che volete, ma siete al massimo una pallida imitazione[5].

  1. nel testo originale si parla di alunni delle classe superiori, mi sono inventato la quinta perché era più facile spiegarlo in italiano. I giapponesi hanno parole apposite per l'anzianità
  2. I giapponesi hanno dei meloni già molto dolci per conto loro, e ci mettono invece il sale per esaltare la loro dolcezza
  3. "intrattabile" in giapponese è una locuzione che letteralmente significa "non si può sopportare nella mano", da cui il gioco di parole "non si possono sopportare non parliamo della mano ma neanche nel piede o nell'altezza"
  4. "Sorelle di fuoco". Sia Karen che Tsukihi hanno l'ideogramma del fuoco nel loro nome
  5. Imitazione = nisemono. Riprende il titolo del libro, Nisemonogatari