Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 5 Amicizia, Fiducia e un Sospetto Complesso di Lolita

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Amicizia, Fiducia e un Sospetto Complesso di Lolita[edit]

Terzo Istituto, affiliato all'Università di Magia Nazionale, è situato all'esterno di Kanazawa nella prefettura di Ishikawa. A causa dello spostamento su larga scala delle linee territoriali nell'ambito del sistema distrettuale, è appropriato chiamarla "Ex Prefettura di Ishikawa", ma persone, tra cui i media, di solito si riferiscono alle ex prefetture e alle loro capitali dai loro vecchi nomi. Probabilmente per abitudine. Potrebbe essere che "Prefettura di Ishikawa" sia anche usata al posto di "Il Dominio di Kaga" o "Il Paese di Noto" perché "è ciò a cui siamo abituati".

Non è veramente importante.

Nella stanza di consultazione del Terzo Liceo, situato fuori dalla città di Kanazawa nella Prefettura di Ishikawa, Kichijouji Shinkurou smise di lavorare così diligentemente al suo manoscritto e fece una stiracchiata immensa. Potrebbe essere al punto di rovinarlo cercando di migliorarlo, così si tolse l'interfaccia di assistenza onde cerebrale e ancora una volta fece un grande arco con la schiena.

Stava lavorando più a lungo di quanto pensasse; probabilmente sarebbe meglio rifare quella postura ancora una volta. Il suono delle ossa scricchiolare ritornare in posizione continuò, la sensazione di piccole sofferenze e dolori fece incupire Kichijouji.

Dal momento che stava prendendo una pausa dallo scrivere per il momento, voltò la faccia dall'altra parte. Non c'erano finestre nel locale in quanto potrebbe potenzialmente essere usata per esaminare i documenti altamente riservati, ma, forse a scopo rinfrescante, sul lato di una parete nella piccola camera privata c'era un display che commutava tra diversi paesaggi. Il 'paesaggio' che poteva vedere da questa stanza privata era un boschetto di alberi nel profondo delle montagne oscillante in un vento leggero; Kichijouji era appassionato di questa scena.

Quello su cui stava lavorando era il manoscritto che avrebbe usato per la sua presentazione della "Competizione Nazionale tra Scuole Superiori di Tesi di Teoria della Magia sponsorizata dall'Associazione Magica Giapponese" alla fine di Ottobre. Kichijouji era un ricercatore di magia di fama mondiale e anche un primino di liceo, così era stato scelto come membro dei rappresentanti del Terzo Istituto. Le sue preparazioni personali le aveva cominciate prima delle vacanze estive, ma da quando si concluse la Competizione dei Nove Istituti, divenne troppo zelante scrivendo il suo manoscritto, anche lui stesso si sentiva così.

Kichijouji era anche consapevole della ragione.

Era la rivalità provata con quel ragazzo, incontrato alla Competizione delle Nove Scuole, Shiba Tatsuya.

Fino alla Competizione, Kichijouji non aveva mai sentito che lui fosse inferiore a chicchessia intorno alla sua età in teoria della Magia. In realtà, non aveva quasi nessun ricordo di aver mai sentito rivalità con qualcuno. A parte il lato pratico della Magia, il regno eccetto teoria della magia, in termini di proprietari di cervelli pari al suo, il quale ha scoperto il "Codice Cardinale", Kichijouji si vantava di essere l'unico nella sua fascia di età il cui cervello era a questo livello non solo all'interno del paese, ma anche se si prendesse il punto di vista globale.

E non stava facendo il presuntuoso. Nel mondo dello studio della magia, c'erano al momento nuove scoperte scientifiche annunciate di giorno in giorno, ma i risultati scientifici che eguagliavano il "Codice Cardinale" non erano più di una volta l'anno al massimo. La realizzazione di Kichijouji Shinkurou era sia rara che preziosa.

Tuttavia, la sua presunzione venne schiacciata diverse volte nell'ultima Competizione dei Nove Istituti. Almeno, Kichijouji in sé si sentiva così.

La teorica è accompagnata dalla pratica, per la prima volta questo aveva senso. Nel mondo della ricerca della magia, questo era un modo di pensare ampiamente supportato; in questo paese in particolare, il concetto era senso comune e una premessa largamente diffusa.

Anche Kichijouji la considerava un'idea logica. Teoria Magica alla fine è qualcosa allo scopo di utilizzare le competenze tecniche chiamata magia; una teoria che non può essere messa in pratica è ridicola. Se lo studio della magia è quello di promuovere l'apprendimento, prima o poi potrebbe avanzare per includere lo studio di concetti logici per spiegare la realtà che erano costrutti puramente intellettuali. Tuttavia, lo studio moderno della magia non era a quel livello.

E, per quanto riguarda il modo in cui la teoria è vantaggiosa per la pratica, la tecnica dimostrata da quel ragazzo, matricola del Primo Liceo Shiba Tatsuya, aveva scolpito un senso di sconfitta nel cuore di Kichijouji. Non solo conoscenza, non soltanto tecnica, ma la potenza unificata delle due gli fece effettivamente sentire che la somma era maggiore rispetto alle parti.

Questo lasciò Kichijouji immensamente irritato.

La conoscenza era la base della sua autostima. Colui che non avrebbe mai potuto vincere contro di "loro" in potere era stato così proficuo con "loro" che era una necessità assoluta, e un'altra persona non poteva superarlo in prestazioni. Pertanto, Kichijouji promise a se stesso che si sarebbe riscattato dalla sua sconfitta durante la Competizione dei Nove Istituti alla Gara di Tesi. Considerava la vittoria sul Primo Liceo alla Gara di Tesi come la via più breve per riconquistare la sua sicurezza, che lui aveva bisogno di fare.

Per questo motivo, subito dopo la conclusione della Competizione, trascorse quasi ogni giorno confinato in questa stanza, lavorando sodo, componendo il suo discorso di presentazione.

A proposito di conseguenze della Competizione dei Nove Istituti.


Lo stato cognitivo di Ichijou sembrava un po' "alterato".


Quella frase entrava nelle orecchie di Kichijouji alcuni giorni di rado, frequentemente qualche altro.

Non fece alcuna obiezione a chiamare la condizione di Masaki come alterato. Kichijouji stesso la pensava così. Era anche consapevole che non era soltanto la sua immaginazione. Dopo tutto, Kichijouji sapeva il motivo per cui Masaki era "assente".


(Ciononostante, non c'è davvero nulla che possa fare...)


Kichijouji verosimilmente non potrebbe essere attaccato per non essere un "vero amico". Dopo tutto, Masaki era afflitto da una malattia che era stata definita: "una malattia che nessun medico può curare" e "non lenita dalla terapia delle sorgenti termali".

Kichijouji l'ha accettato. Ichijou Masaki soffriva di "mal d'amore".


"Shiba Miyuki."

Questo era il nome di colei di cui Masaki si era innamorato.

E' inconcepibile che il prossimo capo della Casata Ichijou possa essere tormentato dai problemi di cuore ma lo era. Masaki con il cervello, bellezza e pedigree è il tipo che non aveva nulla da fare per avere un branco di ragazze al seguito; il motivo del suo tormento non era niente del genere come: essere un neofita, un puritano completo, o un deviato sessuale o qualcosa di simile, non c'era davvero alcun motivo per lui di non confessare i suoi sentimenti e alla fine il suo tormento di un amore non corrisposto. Kichijouji pensò.


Anche lui non poteva contenere il suo cuore dal battere più velocemente quando ha ricordato l'immagine di quella ragazza.

La ragazza era deliziosa. Non come una persona in carne e sangue, se qualcuno dicesse che era la fantasia di un ragazzo trasformata in un'immagine tridimensionale dalla super scienza, poteva quasi crederci. Anche senza fare affidamento su una foto, il suo cervello potrebbe ripensare chiaramente alla sua immagine; una o due volte, aveva avuto la sensazione che lei fosse una specie di sogno o di un prodotto di qualche delirio selvaggio.

Dal momento che lui che non aveva sentimenti di affetto verso di lei era in questo stato, Masaki che se né era innamorato, probabilmente non poteva fare a meno di diventare più distratto del solito.

Nel suo caso, era un traguardo irraggiungibile che ispira sentimenti di soggezione. Grazie a questo (forse), la questione si è conclusa senza incitare sentimenti senza speranza di un amore non corrisposto; tuttavia, nel caso di Masaki, in parte a causa del potenziale di ottenerla effettivamente, la malattia era diventata inutilmente grave.

Il nome di Shiba Miyuki aveva un significato speciale per Kichijouji e al di là dell'essere l'oggetto di un amore non corrisposto di Masaki.

Lei era la sorella minore di Shiba Tatsuya.

La sorella minore del ragazzo per il quale covava inimicizia, dominava il cuore del suo amico.

Il funzionamento interno del cuore di Kichijouji era più complesso di quanto lui sapesse.


◊ ◊ ◊


“George.”


Il sole era quasi completamente oltre l'orizzonte occidentale con appena uno spiraglio quando Kichijouji si voltò verso la voce che lo chiamò proprio mentre stava lasciando la scuola.


“Masaki.”


Anche senza voltarsi, l'aveva riconosciuto soltanto dalla voce. Prima che potesse girarsi, il proprietario del nome ha parlato raggiungendolo a metà.


“Stai già lasciando, giusto? Se è così, andiamocene insieme.”

“Certo, se ti sta bene.”

L'osservazione di Kichijouji erano delle altre parole per: "non vorrai prenderti il disturbo".


Quasi ogni giorno, Kichijouji ritornava direttamente al dormitorio scolastico. Al contrario, Masaki faceva numerose deviazioni qua e là sulla strada di casa. Non erano tutte per svago, anche se un sacco di volte stava solo bighellonando in giro, come il numero di volte che il figlio maggiore della Casata Ichijou ha dovuto correre per affari di famiglia non erano pochi.


“Oh, oggi non ho davvero niente di speciale da fare... tutto a posto. George, è passato un po' perciò passiamo a casa mia.”

“Non ci saranno problemi se faccio solo un salto senza preavviso?”


Per l'improvviso suggerimento del suo amico, Kichijouji presentò una risposta sensata. Tuttavia, Masaki rise leggermente.


“Non dire niente a implicare che non siamo intimi. Inoltre, se sei tu, la mia famiglia ti darà sempre un caloroso benvenuto.”

“Sul serio? Intesi. Farò un salto.”


Masaki invitò Kichijouji, che viveva da solo, per amicizia, senza alcuna malizia. Tuttavia, Kichijouji aveva delle ragioni per cui non poteva accettare liberamente la gentilezza della famiglia Ichijou.

Innanzitutto, non aveva alcun motivo per non gradire visitando la famiglia di Masaki.Visto che Masaki stava andando direttamente a casa e non aveva bisogno da preoccuparsi riguardo all'interferire con qualche faccenda che avesse strada facendo, Kichijouji non mostrò alcuna reale esitazione quando lui annuì in accettazione all'invito di Masaki.


◊ ◊ ◊


La casa di Masaki era a soli trenta minuti a piedi dalla scuola. Viaggiare a scuola non prendeva trenta minuti; camminare né prendeva trenta minuti. Naturalmente, il fatto che il Terzo Liceo e il palazzo Ichijou fossero raggiungibili a piedi l'uno dall'altro era stata una semplice coincidenza. Non c'era nessuna situazione dettagliata come l'essere utile alla Casata Ichijou o il Principale che lavora per loro, non importa quello che veniva mormorato in certi posti. Innanzitutto, il Terzo Istituto, come le altre scuole di magia, era un istituto nazionale affiliato con l'Università Nazionale di Magia. Decidere la locazione delle scuole superiori era nella giurisdizione degli uffici governativi; Le Dieci Casate Nobili apparentemente sono privati cittadini così influenzare la pianificazione non era alla portata della Casata Ichijou. Inoltre, i Dieci non avrebbero usato la loro influenza in una questione come questa.

Il percorso di Masaki e Kichijouji prese venticinque minuti senza fretta. Con le lunghe giornate del periodo che erano già passate, il cielo al crepuscolo era immerso nel purpureo per un po'. Siccome Kichijouji pensava che i membri della famiglia Ichijou non fossero ancora rincasati, rimase un po' sorpreso dall'essere salutato mentre attraversava il cancello in giardino.


“Ah, benvenuto Shinkurou-kun.”


La voce allegra che gli stava parlando aveva l'acuto di un bambino.


“Akane-chan, ciao, con permesso.”


La persona che salutò Kichijouji con un sorriso era la sorella minore di Masaki, Ichijou Akane. Akane era una studentessa delle elementari al sesto anno ma Masaki aveva anche un'altra sorella più giovane di lei. Kichijouji non ha avuto molte occasioni per parlare con quella sorella che era uno studente delle elementari al terzo anno, ma Akane si era affezionata a lui molto tempo fa, quindi, quando visitava la residenza Ichijou, si sarebbe sempre imbucata a fargli visita almeno una volta se lei ci fosse stata quando arrivava indipendentemente. Non sapeva quanto seria fosse, ma Akane aveva detto: "Un domani, diventerò la sposa di Shinkurou-kun.".

La prima volta che sentì quest'affermazione, Kichijouji non era affatto maturo; alla terza volta, rimase perplesso. Quando due anni prima, gli annunciò per la prima volta le sue intenzioni, Akane era ancora una studentessa di scuola elementare al quarto anno e in quel momento tutto ciò che era per lui... lei era la sorella minore di Masaki che in futuro sarebbe cresciuta diventando una bellezza briosa. Kichijouji stesso era uno studente di scuola media al secondo anno allora; le proposte di matrimonio e simili non sembravano così realistiche per lui. D'altra parte, non odiava affatto Akane e visto che si sentiva in debito con la famiglia Ichijou, non poteva trattarla freddamente, così a quel tempo Kichijouji era completamente in perdita sul come gestire la cosa.

Lui non aveva ricevuto una così chiara "confessione d'amore" molto spesso in un anno, ma Akane aveva barcollato sul filo nelle sue parole. Kichijouji non si sentiva più sconcertato per la situazione, così lei avrebbe potuto gradualmente violare le sue difese. Lui stesso era a conoscenza di questo, comunque.

Beh, visto che Masaki non avrebbe accettato l'incasinarsi in qualche situazione che lo facesse sembrare come se dovrebbe ricevere l'oltraggio di lolicon (da questo voleva dire che Masaki non avrebbe permesso a nessuno di andare dietro a sua sorella mentre lei era ancora una bambina), anche se il cancello esterno del castello era stato sollevato, era su fino a quando Masaki decideva di alzare il cancello interno.

Sembrava come se Akane fosse più o meno in procinto di partire con la pratica, così lo separò da Akane. Detto questo, dal momento che Kichijouji probabilmente non sarebbe riuscito ad andarsene fino a dopo aver cenato con loro, l'avrebbe probabilmente incontrata nuovamente in seguito.

Il padrone di casa, Ichijou Gouki, il padre di Masaki e capo della Casata Ichijou, non era ancora tornato a casa. Al fine di sostenere la loro posizione di leader della comunità di maghi e il loro potenziale militare personale, le Dieci Casate Nobili e le altre diciotto famiglie regolavano e talvolta investivano, i beni posseduti in una misura che non era molto ben conosciuta. C'erano stati dei casi di alcuni di loro essere ufficialmente al livello dei "pezzi grossi locali", mentre ufficiosamente controllavano efficacemente una società internazionale (una società possedeva un'altra società proprietaria di un'altra società...), ma gli interessi della Casata Ichijou non erano così diffusi. Una società mineraria sottomarina era l'affare ufficiale della famiglia Ichijou. Se non si fosse verificata alcuna situazione irregolare, Kichijouji sapeva che Gouki tornerebbe probabilmente in tempo per il pasto serale.

D'altro canto, la madre di Masaki era una casalinga, ma lei era pure assente. Probabilmente fuori a fare shopping. Questa era un'epoca in cui gli oggetti di uso quotidiano e prodotti alimentari, potrebbero essere forniti dai negozi online, ma le donne che volevano guardare effettivamente le merci erano numerose, soprattutto tra le signore della classe padronale. Kichijouji sentiva che non era poi così diverso dallo shopping online, dove i beni venivano ancora consegnati invece di essere portati dagli acquirenti quando andavano a casa, ma potrebbe essere solo il punto di vista maschile.

Il palazzo Ichijou consisteva in una grande residenza di circa dieci volte la scala di un'abitazione separata media, ma non impiegava un gran numero di domestici residenti o altri tipi di servi. Quando il Casato si radunava, o quando si ospitava degli ospiti legati alla società dei maghi, in occasioni simili, assumevano persone dalle locande ben disposte e ristoranti locali. Il giardino aveva bisogno di competenze specialistiche che venivano soddisfatte periodicamente chiamando un paesaggista. In contrasto con le famiglie come la Saegusa e Itsuwa, che erano membri delle Dieci Casate Nobili e si circondavano di un gran numero di servitori, loro hanno operato nell'ambito della politica: "se una macchina può farlo, allora una macchina l'avrebbe fatto" e hanno ampiamente usato l'automatizzazione della casa.

Oggi, non c'erano ospiti speciali attesi. Poiché non vi era alcun bisogno di essere educati verso chiunque nei corridoi disabitati, i due studenti delle scuole superiori stavano andando dritti nella stanza di Masaki.

La camera di Masaki consisteva, se si utilizzano le misure tradizionali, una camera di sei tatami in stile occidentale, la quale non era considerata una camera particolarmente grande dalla convinzione comune. Ma, in conformità con lo stile architettonico moderno dell'alta società, il letto, l'armadio e altri arredi potrebbero essere stoccati all'interno della parete, accedendoci da un murale, garantendo che anche una stanza di sei tatami avrebbe avuto un sacco di spazio.

Completamente a proprio agio nella stanza del suo amico, Kichijouji stivò il letto a parte, tirò fuori il tavolo con sgabello dalla parete opposta utilizzando il murale e si sedette su una delle sedie che vennero con il tavolo.

Masaki prese due bei bicchieri freddi di tè amalgamato dal piccolo frigorifero all'interno della sua stanza. Uno venne posto di fronte a Kichijouji, l'altro rimase in mano mentre si sedeva sul lato opposto di Kichijouji.


“George, qual è lo stato del manoscritto?”

“Grazie per l'interesse, Masaki. È tutto ok.”


Kichijouji rispose all'indagine di Masaki, nascondendo modestamente la fiducia nel suo volto sorridente.


“Che mi dici di te, Masaki? Sul pettegolezzo che sto sentendo dire sullo star facendo alcune cose sconsiderate.”


Kichijouji aveva sentito una grande quantità di dicerie sulle attività di Masaki dopo la Competizione dei Nove Istituti, in particolare sul regime d'allenamento notevolmente rigido di Masaki. Poteva capire il motivo di Masaki. Come Kichijouji, che si sentiva sconfitto da Shiba Tatsuya nelle applicazioni dei CAD e messa a punto, Masaki probabilmente sentiva l'amaro per la sconfitta nel Monolith Code e desiderava vendicarsi.


“Non male. E presumibilmente non vedrò dei risultati immediati.”

“Può darsi.”


La voce di Masaki fu accuratamente casuale, come rispose alla domanda di Kichijouji circa la sua condizione mentale. Era più instabile del previsto, ma non stava sentendo l'implacabile depressione che l'aveva preoccupato. Sollevato su questo punto, Kichijouji concordò con un tono sereno.


◊ ◊ ◊


Subito dopo il suono elettronico PING, Masaki scatenò un mugolio dal suo nucleo operativo.


“George... è tempo.”

“Ma è l'ultimo questo? Va davvero bene perdere tempo nella fase intermedia?”


Kichijouji chiese conferma sui loro monitor collocati in sequenza e Masaki diede un debole cenno.

Entrambi gli schermi su un gioco di simulazione di combattimento in tempo reale. Sembrava un'inquadratura fissa di un paesaggio urbano, dove tutto il tempo e il movimento erano congelati e Masaki commutò l'immagine visiva alla visione dall'alto. In questo modo, poteva vedere quanto il monitor incideva sull'attenzione di Masaki. Kichijouji gli veniva da sorridere allo spirito indomito dell'amico che stava agonizzando seriamente su quest'attività, mantenendo consapevolmente il suo volto blando e senza sorriso. Naturalmente, questo non era necessario. Dal momento che con gli occhi chiaramente così fissati sul monitor, Masaki non aveva alcuna capacità di prestare attenzione su qualsiasi altra cosa.

Sennonché, anche se questo gioco era per svago, non poteva essere visto come un semplice diversivo. Gli scenari in questo gioco di simulazione erano stati creati dal dipartimento di Ricerca Militare dell'Università di Magia; l'algoritmo era stato aggiornato da ogni divisione delle forze di difesa, così i suoi scenari di combattimento urbano per i maghi erano così accurati che potrebbero essere utilizzati per le simulazioni pratiche.


“... Tendere un'imboscata è un po' troppo malvagio. Nonché il scendere cautamente la corda senza magia e tutto il resto...”


Il borbottio di Masaki potrebbe essere stato un monologo. Tuttavia, Kichijouji rispose velocemente alle sue osservazioni.


“Lasciando da parte il tuo punto di vista riguardo all'imboscata, Masaki, non abbiamo visto la tattica del cautamente senza usare la magia, perché richiama l'attenzione dell'avversario recentemente?”


Il tono di Kichijouji non era cambiato dall'informale, ma la risposta di Masaki fu quella di sbattere gli occhi aperti e digrignare i denti posteriori con grande vigore.


“Quel ragazzo...”

“Sì. La tattica da lui usata contro il Secondo Liceo nella Competizione Esordienti del Monolith Code.”


Masaki utilizzava: "quel ragazzo" e Kichijouji usava:"lui" per la stessa persona, Primo Liceo, matricola Shiba Tatsuya; tra i due non vi era alcuna necessità di verificare se intendessero la stessa persona.

Pur concordando alle parole di Masaki, Kichijouji aprì il menu principale e scelse di salvare e chiudere. Dopo tutto, sapeva che la mente di Masaki non era più sul gioco.

Una richiesta pausa apparve sul monitor di Masaki. Masaki scelse "sì" e spense il suo monitor; come Kichijouji, chiuse il suo terminale stile portatile e si voltò verso di lui.

Il primo ad aprire bocca fu Kichijouji.


“Masaki, bene o male credo che sfrutti eccessivamente l'Oudou[1].”

“Questo tocca un nervo scoperto.”


Al punto di Kichijouji, Masaki fece un sorriso amareggiato e scosse la testa.


“Non mi piace dire certe cose, ma per ora voglio che ascolti.”


La faccia Kichijouji era leggermente rigida mentre parlava e il sorriso scomparve dalle sue labbra.


“Non intendo essere di mentalità chiusa su questo argomento. Cos'altro?”

“Lo so, mi dispiace.”


Invece di fare quello che disse Masaki, Kichijouji le utilizzò per continuare ad attenuare la tensione.


“Oudou non è una brutta cosa, dal momento che Oudou è il percorso più pratico e veloce che ti è possibile utilizzare per raggiungere un fine. Inoltre, anche se ti dico di usare un sacco di mosse sorprendenti e trucchetti intelligenti, non si adatterebbero proprio alla tua personalità, Masaki.”

“Già, questo è probabilmente vero.”


Ancora una volta, il volto di Masaki sfoggiò un sorriso dolente. Questa volta Kichijouji non sembrò prenderlo come un rimprovero e una sfumatura di risate entrò nella sua voce.


“Bene. Dato che è sicuramente vero, Masaki.”


Mentre un sorriso era sul suo volto, Kichijouji socchiuse gli occhi ancora di più. In un certo senso, era un'espressione abbagliante.


“Facevi intendere questo, come un elogio?”


Tuttavia, Masaki ha risposto con un tono come per scherzarci sopra; forse non se ne accorse, o fingeva di non accorgersene o forse c'era un'altra spiegazione.


“Rilassati, visto che è perlopiù un complimento.”

“Perlopiù, eh.”


Come se l'avessero pianificato che accadesse, i due iniziarono contemporaneamente a ridacchiare.


“Tutto sommato, non solo ti è impossibile utilizzare lo stesso tipo di tattiche come lui, probabilmente non è neanche necessario.”


Subito dopo che la risata scomparve, Kichijouji ritornò sull'argomento con un'espressione seria sul volto.


“Penso che quello che Masaki debba imparare non è come usare trucchetti intelligenti, ma come reagire a questi.”

“... Non stai dicendo solo nei giochi di simulazione per questo, vero?”


Kichijouji annuì visibilmente al tono incerto e lo sguardo.


“Esatto, non sto parlando soltanto dei giochi di simulazione. Parlerò chiaramente.”


Mentre parlava, Kichijouji mise temporaneamente da parte ogni frase conciliante.


“Se tutto ciò che facciamo, è allenarci in maniera spericolata, la Competizione dei Nove Istituti del prossimo anno sarà probabilmente lo stesso tipo di fallimento come lo è stato quest'anno.”


Ci fu un breve silenzio, fino a quando Masaki sollevò una domanda per esser certo di aver recepito il significato dietro quell'osservazione.


“Stai dicendo che il mio modo di fare sia sbagliato?”

“Non ho detto che sia privo di significato.”


Mentre la risposta di Kichijouji fu indiretta, non c'era spazio per gli equivoci.


“Se questo è tutto ciò che tu alleni, avrai bisogno di un aiuto esterno. La formazione diventerà la tua carne e sangue.”


Ma Masaki non era confuso con il superficiale incoraggiamento. Intuitivamente capì il cosa Kichijouji voleva dire ed era evidente dalle sue successive parole.


“Ma la vittoria e la sconfitta non sono determinate dalla sola forza.”


Anche se l'aveva anticipata, le parole di Kichijouji erano una pillola amara da mandare giù per Masaki.


“Masaki. Anche ora, credo che tu sia più potente di Shiba Tatsuya.”

“Ma ho perso.”


Il tono di Masaki era fiacco, come se lui non volesse sentire le sue stesse parole.


“Lo so. Non eri soltanto tu, Masaki. Anch'io ho perso con il mago della Magia Antica degli Yoshida. Nonostante, sia superiore in termini di velocità. Abbiamo perso anche come squadra contro il Primo Liceo. Il vero potere dei nostri avversari ha superato le nostre aspettative. Questo è certamente vero, però...”


D'altra parte, un pizzico di cautela venne esposto nella voce di Kichijouji come se si stesse scervellando, ricontrollando le sue conclusioni come le diceva.


“Penso, che il dove alla fine abbiamo fallito sia nel campo strategico. Inoltre, piuttosto che essere stati irretiti dal piano dei nostri avversari, la mia opinione è che eravamo incasinati.”


Con questa dichiarazione di Kichijouji, Masaki inclinò la testa con uno sguardo dubbioso sulla sua faccia.


“Non credo che ci fosse qualcosa di sbagliato nella strategia di George, ma...”


Le parole di Masaki non erano finalizzate a confortare Kichijouji, questo era ciò che veramente pensava.

Tuttavia, Kichijouji scosse la testa a quelle parole.


“No, la mia strategia era sbagliata. Ripensandoci, ci ho fatto decisamente affondare con il piano.”

“... Davvero non capisco cosa vuoi dire.”

“Per essere breve. Probabilmente non avrei dovuto 'armeggiare con il piano' in quella partita, non avrei dovuto concentrarmi sul controllare le azioni dei nostri avversari; sarebbe stato meglio se avessimo mantenuto il nostro solito modo di combattere.”

Come Masaki lo interrogò con lo sguardo, Kichijouji troncò le sue parole e lesse il fatto che Masaki ancora non l'aveva capito dalla sua faccia; mentre stava pensando: 'non c'è niente da fare' , Kichijouji continuò a spiegare.

“Non era necessario che ti avvicinassi a lui in quella partita.”

Non c'è speranza, pensò nuovamente, questo è quanto sono utile a Masaki. Kichijouji non si rese conto di quanta gioia sentiva per essere in grado di compensare i punti deboli di Masaki.

“Se avessimo mantenuto lo stile originale di Masaki, bombardamento a lunga distanza, non avremmo perso quel vantaggio. Poiché l'impostazione in campo aperto era priva di vegetazione, non era necessario premunirsi contro gli attacchi provenienti dai punti ciechi. Magari mi stavo concentrando troppo su di lui.”


Masaki non disse nulla per consolarlo e annuì come Kichijouji si addossò la colpa.


“La causa della nostra sconfitta in quella partita era per i miei errori strategici. Tuttavia, c'è un punto che voglio che anche Masaki ci rifletta su.”

“Ahia, questa volta è il mio turno, eh.”


Come Masaki apparve volutamente preso alla sprovvista, Kichijouji rispose con un sorriso ampio e maligno.


“Stavi seguendo il piano ma, Masaki, se fossi stato un po' più cauto ai trucchi del tuo avversario, avresti potuto evitare l'ultimo attacco sonoro. Masaki, hai scelto di intercettarlo quando ha chiuso il divario tra voi due per il combattimento corpo a corpo, ma ci sarebbe stato un risultato diverso se fossi balzato indietro per un attimo.”

“Tocca davvero un nervo scoperto... in breve, George, stai cercando di dirmi di non diventare uno scriteriato, rammentarsi di stare in linea?”


Hanno preso delle misure preventive per mantenere l'atmosfera del loro resoconto dal diventare troppo seria e in una certa misura avevano avuto successo.


“Un po' diverso. Penso di averlo detto prima, ma i trucchi non ti si addicono, Masaki. E non credo che devi imparare a imbrogliare tu. Penso che sarebbe meglio se imparassi cosa fare se cadi in uno degli stratagemmi del tuo avversario.”

“In particolare?”


Masaki non era né depresso né ribelle sulle aspre critiche di Kichijouji e chiese un piano di azione positivo per risolvere le sue debolezze. Per lungo tempo, questo era il modo in cui la coppia ha operato.


“Penso che abbiamo bisogno di lavorare sul giudizio situazionale: quando ritirarsi temporaneamente per valutare la situazione, quando colpire per la vittoria con pura potenza e quando temporeggiare e consultare quelli che agiscono come ufficiali. Per il resto, sviluppare la sensibilità di sapere cosa sta succedendo.”


Masaki rifletté sulla proposta che ha ricevuto da Kichijouji con uno sguardo amaro. Questo volto probabilmente indicava che era già a conoscenza di quello che doveva fare lui stesso. Kichijouji non dubitava che l'ammonimento di toccare un nervo indicava che Masaki stava dando alle sue parole la sua completa attenzione.


“Pertanto, invece di abusare del nostro corpo, cerchiamo di forgiare le nostre menti. Non con giochi come questo. Cercherò un gioco di simulazione strategico che sia più vicino alle condizioni di guerra realistiche per noi.”

“Urk...”


All'interno del gemito della voce di Masaki, la vera tristezza potrebbe essere sentita; senza pensarci, Kichijouji scoppiò a ridere.


“Sembra che ti stia divertendo Shinkurou-kun. Di cosa state parlando?”


Proprio come Kichijouji stava ridacchiando, Akane bussò e subito aprì la porta entrando nella stanza.


“Akane... Ti ho sempre detto di aspettare fino a ricevere una risposta prima di aprire la porta, giusto?”


Masaki ammonì la sorella.


“Non c'è niente di male dato che Shinkurou-kun è qua? Se Nii-san si fosse rintanato con una ragazza allora anch'io mi sarei trattenuta.”


Akane, senza traccia di contegno, si avvicinò al tavolo di fronte Kichijouji e Masaki.


“Akane, pecchi.”

“Cosa. Non vuoi niente da bere Nii-san?”


L'espressione sofferente di Masaki cambiò in uno aspro senza che lui parlasse e mentre Kichijouji visionava il caldo (rozzo) scambio dei fratelli, Akane posò due bicchieri di caffè ghiacciato e un bicchiere di cacao ghiacciato.

Masaki fece una domanda sul bicchiere extra senza dire una parola.

Akane alla domanda del fratello rispose con uno sguardo malizioso e discretamente si sedette sulla sedia accanto a Kichijouji. Mentre Akane aveva messo i bicchieri sul tavolo, Kichijouji aveva tacitamente spostato le cose che erano state lasciate sullo sgabello. A quanto pare scene come questa erano un evento normale per questa famiglia.


“Ehi, Shinkurou-kun, per quale ragione stavi ridendo? Nii-san ha fatto nuovamente qualcosa di ridicolo?”


Mentre era seduta sullo sgabello, Akane voltò lo sguardo e il resto in direzione di Kichijouji.


“Akane, sono davvero queste il tipo di parole che dovresti dire al tuo stesso fratello...”


Per la sua sorellina che si stava chiaramente divertendo a sue spese, Masaki fece un'obiezione estremamente seria, vale a dire, l'ha attaccata con reclami, tuttavia...


“Non dicevo a Nii-san. Mi stavo rivolgendo a Shinkurou-kun.”


Ricevendo questa risposta davvero impertinente, Masaki era troppo senza parole per fare perfino un passo falso.

Forse soddisfatta per ora dallo scherzare con Kichijouji, Akane lasciò la stanza dopo circa cinque minuti.

I due ragazzi si scambiarono un sorriso stanco per essere stati gingillati da una ragazza della scuola elementare. Non importa quanto giovane una "ragazza" fosse, lei era ancora indubbiamente una "donna".


“... Scusa, è fastidiosa.”

“Hahahaha...”


Kichijouji rispose con una vuota risata per le scuse dette da Masaki, che era così mortificato che le sue spalle si abbassarono.


“No, umm, non è un bene che lei sia così vivace?”


Kichijouji cercò di uscirsene con qualcosa di sicuro e confortevole da dire, ma...


“Come suo fratello maggiore, vorrei che esercitasse quello spirito più discretamente, ma...”

Masaki non era in grado di smettere di piagnucolare. Al contrario, il suo monologo: "rispetto alla sorella di quel tizio", "perché quella persona deve essere la sorella di quel tizio", "sono geloso", "è così ingiusto" "accidenti, imperdonabile!" e così si intensificava gradualmente. Lentamente, Kichijouji si rese conto che se non potesse deviarlo da questo percorso, sarebbe davvero brutta.

“Ora come ora. Penso che Akane-chan sia fine.”


Così disse... ma...


“George, tu...”


Purtroppo, Kichijouji aveva fatto un errore critico nella sua scelta delle parole.


“Se sei attratto da quel tipo, non ho intenzione di dire nulla di osceno, ma...”

“Eh?”


Ricevendo uno sguardo mescolato con repulsione e diffidenza da parte di Masaki, Kichijouji finalmente realizzò il suo contorcersi.


“Perlomeno aspetta che si diplomi dalle elementari prima di corteggiarla... per amor mio, ti prego.”

“Uh, umm...”

Kichijouji intendeva spiegare che si era sbagliato. Ciò che in realtà intendeva dire era: "Credo che la personalità di Akane-chan vadi bene così com'è".

“Mi fido di te, George. Diciamo che non sei un lolicon, per piacere.”


Tuttavia, per qualche ragione, non una parola di "negazione" si fece strada fuori dalla sua gola. Forse era incapace di dire qualche parola che potrebbe essere interpretata come un rifiuto da Akane; se Masaki la recepisse in quel modo, potrebbe non essere in grado di proseguire il suo rapporto con la famiglia Ichijou a causa del malinteso... purtroppo, quei pensieri colpirono immediatamente Kichijouji.

Rammentando la sua amicizia con Masaki era più importante correggere l'equivoco.

Inconsciamente.

Non era nemmeno consapevole di sé.


“Assolutamente! Non sono un lolicon!”


Per nessuna ragione a lui nota, ancora una volta Kichijouji fallì a correggere l'errore e ha lasciato che il grande fraintendimento restasse di sua spontanea volontà.

Non ha avuto alcuna libertà di pensiero riguardo a che tipo di terremoto potrebbe giungere dalla grande faglia nel suo rapporto con Masaki che quel fraintendimento aveva creato; Kichijouji non poteva fare altro che sopportare il freddo sguardo di Masaki. Anche se lo si chiama un terremoto, questo non era altro che una questione privata, innanzitutto.

Kichijouji non aveva nemmeno la libertà di fare qualcosa come il desiderare per un tempo indefinito nel futuro in cui potesse riflettere. Infine, incapace di sopportare oltre, Kichijouji cambiò argomento in preda alla disperazione.


“Basta parlare di me, Masaki che dire di te!? Hai fatto qualche piccolo progresso con lei?”

Era troppo tardi per i rimpianti. Anche se, è normale che il rammarico venisse dopo. Nel momento in cui pronunciò le parole per cambiare argomento lasciarono la sua bocca, Kichijouji pensò: "Oh, merda..." con forte rammarico.

“Se per lei intendi 'quella lei' allora nessun progresso.”

Lo sguardo inespressivo gelido sul suo viso era più una maschera di pietra che una faccia da poker; con una voce che corrispondeva al volto, Masaki rispose come: "niente di niente" e "non ho ottenuto nulla".

“... Cosa?”


Una voce gridò stop nel suo cuore. Quella voce era il buonsenso di Kichijouji. Ma quando le sue inibizioni ritornarono, la lingua e le labbra di Kichijouji non potevano fare a meno di formulare domande.


“Non puoi metterti in contatto con lei?”

“Non ho chiesto per il suo recapito.”

“Perché!? Non hai ballato con lei, Masaki. Non dava l'impressione di sgradire.”

“Non credo neppure che mi odiasse. Però, è senza speranza.”


Poteva sentire le emozioni che Masaki stava trattenendo nella sua voce; anche Kichijouji percepì così tanta pressione che trovava difficile respirare.


“Ma perché!?”

“Lei è la sorella di quel ragazzo. Fino a quando non cancello la macchia della sconfitta, mi sentirò indegno di corteggiarla.”


Kichijouji non disse di pensare che la ragazza potrebbe non interessarsene più di tanto. Riteneva che sarebbe stato da irresponsabili dirlo senza la dovuta considerazione; anche se quella fosse stata la verità, sarebbe insensato dato che non tratterebbe Masaki dal preoccuparsene.

Non aveva voglia di mettersi a ridere come uno sciocco testardo. Anzi, al contrario, non sarebbe stato Masaki se non fosse ostinato su questo tipo di cose. Kichijouji pensò.

Le sue parole successive sgorgarono facilmente dal suo io interiore senza esitazione o calcolo.


“Ti aiuterò Masaki. No, non aiutarti. Andiamo a cancellare insieme l'onta della sconfitta.”

“Sì. conto su di te.”


◊ ◊ ◊


Il padre di Masaki, Gouki, aveva un'improvvisa cena riunione con un cliente, per questo oggi, sarebbe tornato a casa tardi.

Naturalmente, ha annullato la cena. Cinque persone si erano radunate intorno al tavolo della famiglia Ichijou per il pasto serale: Masaki; Midori, sua madre; Akane; anche la sorella minore di Masaki, Ruri e Kichijouji. Masaki si sedette di fronte a Kichijouji con Ruri accanto a lui. Kichijouji si sedette accanto a Akane e Midori sedeva a capotavola a vegliare su tutti loro.

L'umore del pasto serale era come al solito. Akane stava allegramente chiacchierando con Kichijouji; di fronte a loro, Ruri stava maneggiando in silenzio le sue bacchette.

Masaki stava muovendo il suo sguardo avanti e indietro tra le sue sorelle ficcanasando e Midori stava tenendo d'occhio le azioni dei suoi figli con un sorriso luminoso.

Erano trascorse tre settimane da quando Kichijouji aveva mangiato l'ultima volta un pasto serale con la famiglia Ichijou. Detto questo, dato che dieci di quei giorni era il periodo speso sulla Competizione delle Nove Scuole (gli effettivi giorni totali e trascorsi erano di due settimane), non era davvero un lungo periodo di tempo.


“Shinkurou-kun, è passato un po' da quando sei venuto a casa nostra. Sei stato occupato?”


Tuttavia, sembrava che Midori la vedesse in modo diverso.


“Proprio così. Sarebbe meglio se fosse venuto a giocare più spesso.”


Come previsto, Akane espresse il suo accordo. Kichijouji non commise la follia di opporsi.


“TU probabilmente vuoi solo giocare.”

“Oh, geloso Nii-san? È ok-ay, perché non voglio portare via Shinkurou-kun da Nii-san.”

“I-dio-ta. George ed io non abbiamo quel tipo di rapporto.”


Come risposta all'affermazione negativa di Akane, Masaki ha iniziato ad alzare la voce senza pensarci, ma si trattenne.


“Chi stai chiamando idiota! Bah! Puoi solo permetterti adesso di agire così. Dato che l'amicizia è effimera di fronte all'amore.”

“A-amore! Akane, sei troppo prematura per una studentessa delle elementari!”

“Non prendere in giro gli studenti delle elementari!? Che dire di te Nii-san, sei già uno studente di scuola superiore e non hai una fidanzata!”

“Akane, ci sono cose che non dovresti dire!”

“Entrambi siete troppo rumorosi.”

“Ruri!? Non parlare così a tua sorella maggiore!”

“Miei cari, Masaki, Akane, Ruri, tutti voi calmatevi. Perché non ci godiamo il nostro pasto?”


Partecipare a una conversazione disinibita del genere non era qualcosa che Kichijouji potrebbe fare.

Si è curato di non lasciare che l'invidia si mostrasse e fece anche in modo che nessuno realizzasse che il suo sorriso era falso in modo che potesse guardare il cerchio felice della famiglia Ichijou con quella che appariva una faccia felice.

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A causa del fatto che lei poteva vedere che si stava comportando come un estraneo, le parole successive vennero dalla bocca di Akane.


“Ci sono! Kichijouji dovrebbe vivere qui.”

“Oh, Akane. Ottima idea.”


Kichijouji non ha avuto il tempo di interrompere che il prossimo colpo venne da Midori.


“Sì, ci sta! Questa casa ha troppe stanze inutilizzate. Hey Shinkurou-kun, lascia il dormitorio e vieni a stare a casa nostra.”

“No, è fuori questione che potrei indebitarmi così tanto nei vostri confronti...”


Kichijouji non stava facendo solo l'educato, questi erano i suoi veri sentimenti. No, c'era un elemento inconfondibile di cortesia, ma non era solo un rifiuto nella forma, questo era un vero e proprio rifiuto ben educato.


“Shinkurou-kun, non sarebbe meglio dire sì?”


Dal momento che lei era sincera, Midori dicendo una cosa del genere, fece solo sentire Kichijouji più a disagio. Non era che odiasse l'idea di vivere con la famiglia Ichijou, anzi, era perché una parte di lui l'ha trovata allettante che era confuso sul come rifiutare.

Se Masaki non gli avesse gettato un appiglio, Kichijouji potrebbe venire sopraffatto da Midori.


“Kaa-san... Akane a parte, per piacere smettila di dire certe cose che rendono a disagio George. Questa questione è stata discussa a sufficienza due anni fa, giusto?”


Vero. Il tema di stare con la famiglia Ichijou era uscito anche due anni prima. Aveva rifiutato lui stesso e scelse di continuare a vivere nei dormitori grazie al sostegno di Masaki, si ricordò quel cavarsela per miracolo.


“Mi dispiace, Midori-san.”


Dal momento che era rimasta impressa su di lui in vari modi, non doveva chiamarla con qualcosa di simile a Oba-san, "Midori-san" uscì facilmente dalla bocca di Kichijouji.


“Non posso indebitarmi di più con voi, sarebbe troppo doloroso e spesso è conveniente essere in un dormitorio che è collegato a un laboratorio.”


La seconda metà della sua affermazione non era affatto una bugia. Il Terzo Liceo era il sito del passato primo laboratorio dell'Istituto di Ricerca Magica Kanazawa, l'istituto di ricerca che Kichijouji era connesso e il luogo in cui ha anche scoperto il "Codice Cardinale". Il dormitorio costruito in quel sito aveva strutture per condurre esperimenti a tarda notte e progettato in modo che nessuno avesse da: "dormire accalcandosi nel corridoio" per condurre ricerche e pannelli HD con forniture convenienti per le emergenze.

Ma quello era un'aggiunta, una ragione in più; la prima parte, "Non posso indebitarmi ulteriormente" esprimeva i veri sentimenti di Kichijouji.


“Veramente? ... Se cambi idea, puoi trasferirti in qualsiasi momento. Non pensiamo affatto a ciò come un problema.”


Midori vide l'atteggiamento di Kichijouji verso questa questione, come la sua solita testardaggine e non persistette invitandolo ulteriormente. Akane era un pochino infelice, ma si fermò facendo una faccia; lei potrebbe aver capito che torcendo ulteriormente il braccio di Kichijouji avrebbe rovinato il suo umore.

Mentre Kichijouji era sollevato dal fatto che Midori e Akane si siano calmate, si preoccupò che potrebbe aver causato ai suoi benefattori, la famiglia Ichijou, di sentirsi depressi. Ma anche se era dipendente dalla bontà di Midori, Akane e gli altri, c'erano alcune emozioni nel suo cuore di cui non poteva fare nulla a riguardo.

Tre anni prima, agendo insieme con l'invasione della Grande Alleanza Asiatica a Okinawa, la Nuova Unione Sovietica invase Sado. Tuttora, la Nuova Unione Sovietica nega la partecipazione all'invasione; tuttavia, senza alcun dubbio quelle truppe appartenevano a quella nazione.

Le truppe d'invasione consistevano solo un piccolo distaccamento della forza complessiva d'invasione. Tuttavia, anche così, c'era abbastanza potenza militare per sottomettere l'isola di Sado. Kichijouji, che viveva allora a Sado, in quel conflitto divenne un orfano di guerra con la perdita del padre e della madre.

Entrambi i genitori di Kichijouji erano anche stati ricercatori di magia. A quel tempo a Sado, c'era una struttura dedicata alla sperimentazione per chiarire la natura dello Psion utilizzando impressioni inferiori; sia il padre sia la madre di Kichijouji lavoravano presso l'impianto. Era stato detto che l'impianto era l'obiettivo delle truppe d'invasione della Nuova Unione Sovietica. La struttura di ricerca sostenne il peso di un attacco a sorpresa dell'esercito d'invasione; oltre la metà dei dipendenti furono catturati nella battaglia tra gli invasori e difensori e persero la vita.

Un singolo semplice giorno di tragedia. In quel giorno, alle 10 del mattino, ricevette la notizia che truppe non identificate stavano invadendo in un attacco a sorpresa; Kichijouji era riuscito a mettersi in contatto con i suoi genitori, ed era stato evacuato in un rifugio nei pressi della sua scuola sotto la guida del personale della sua scuola media.

Anche se ha pregato per la sicurezza dei suoi genitori all'interno del rifugio, Kichijouji era già abbastanza maturo da avere un presagio realistico del disastro.

Tuttavia, Kichijouji era ancora piuttosto infantile, al momento: tremò, si sentì impotente, dimenticando che aveva la magia dalla sua come arma.

Quelli che hanno salvato Kichijouji, che si era accovacciato al riparo a sopportare il terrore, erano un eroico gruppo di soldati volontari guidato dal Casato Ichijou.

Quella volta non fu l'unica che lo salvarono dal rischio raccapricciante.

Il padre di Masaki, Gouki, tirò anche alcuni fili per permetterli l'accesso a un istituto di ricerca teorica della magia quando era ancora un comune studente del primo anno di scuola media. Con la morte in contemporanea di entrambi i suoi genitori e non avendo altri parenti, Kichijouji, avrebbe dovuto entrare in uno degli infami orfanotrofi per maghi, aveva un posto dove vivere e i mezzi per pagare le sue spese grazie al Casato Ichijou. Questa non era solo una credenza di Kichijouji, questo era un fatto oggettivo.

Subito dopo essere entrato all'istituto di ricerca, il suo talento unico naturale come ricercatore di magia sbocciò e dalla sua azione di scoprire il "Codice Cardinale", aveva ripagato quel favore, no, Kichijouji non sarebbe mai in grado di dimenticare quell'atto di gentilezza. Non doveva mai e poi mai considerare finito il pagamento di quel favore.

Kichijouji aveva deciso in cuor suo di ripagare il Casato Ichijou per il loro sostegno facendone una missione su cui avrebbe passato tutta la sua vita.

Diventare personalmente un membro della famiglia Ichijou, anche come semplice inquilino, era qualcosa di troppo sorprendente per Kichijouji da contemplare.


◊ ◊ ◊


Con Kichijouji impiegato come suo tutor a casa, cioè sarebbe venuto una volta a settimana, il buon umore di Akane fu restaurato. I debiti e crediti di questa transazione rese un unilaterale aspetto negativo dalla parte di Kichijouji ma non era affatto insoddisfatto. Invece, avendo una scusa per visitare la famiglia una volta la settimana lo faceva sentire inconsciamente gioioso.

Quando Il pasto si concluse, Kichijouji andò a recuperare le sue cose dalla camera di Masaki e fece degli inchini nell'atrio degli Ichijou.


“Grazie, per il pasto delizioso.”

“No no, non era poi gran che. Mi dispiace. È gentile da parte tua dire che ti è piaciuto.”

“Non siate ridicola. Mi piace la cucina casalinga di Midori-san.”

“Oh, davvero, grazie.”


C'é voluto sicuramente un po' per Midori, di liberarlo dalla battaglia d'obiezioni.


“Kaa-san, dovresti rientrare adesso. Akane e Ruri non stanno aspettando?”


Le due sorelle più giovani di Masaki erano nel bel mezzo della pulizia dopo il pasto. Kichijouji pensò che sarebbe stato a posto lasciar lavare i piatti e il resto a un HAR (Home Automation Robot), ma nell'ambito della politica di Midori di: "sarei troppo imbarazzata per lasciar uscire di casa una delle mie figlie per diventare una sposa, se lei non può fare neanche questo"; le ragazze facevano un lavoro di routine a rotazione quotidiana della cucina, la pulizia e lavanderia.


“Oh, questo è vero. Allora Shinkurou-kun, vieni a giocare di nuovo."

“Sì, ho promesso ad Akane-chan che l'avrei fatto.”


Dal momento che non potevano vedere Kichijouji alla porta d'ingresso, le sorelle hanno condotto i loro saluti nella sala da pranzo.

Akane era stata puntigliosa sul ricordargli la questione del tutoraggio a casa fino alle parole di Kichijouji e la falsa allegria dell'umore di Midori la mandò in cucina.


“È stato orribile da parte mia costringerti a rimanere fino a così tardi.”

“Non ti preoccupare. Sono le vacanze estive.”


Kichijouji rise e scosse la testa a Masaki che stava ringraziando.


“In ogni caso, sarei stato da solo se fossi tornato in dormitorio, è stato divertente.”

“Davvero, sono contento di sentirtelo dire.”


Masaki sapeva che anche se erano le vacanze estive, Kichijouji aveva le mani piene con i rapporti sia per la Gara di Tesi che dei rapporti dell'istituto di ricerca, quindi non aveva molto tempo libero. Pur sapendo questo, Masaki aveva ancora invitato Kichijouji. In realtà, la dichiarazione di 'è stato divertente' aveva alleggerito notevolmente la mente di Masaki.


“Verrò di nuovo Sabato.”

“...Va bene non preoccuparti per quello che Akane ha detto.”

“Non esiste che possa farlo.”


Mentre guardava l'apparente rivalità del suo amico con la sorellina, quasi ridacchiando trapelò contro il suo migliore giudizio.


“Non verrò soltanto come tutor di Akane-chan, devo servire come tuo avversario per i giochi di simulazione, Masaki.”


Le labbra di Masaki formarono una sillaba "へ", come i ricordi di inizio e fine del gioco di simulazione di oggi lo sopraffassero. Kichijouji sapeva guardandolo che era proprio da lui. Pertanto, come si dice, Kichijouji non fece nient'altro per spingere Masaki in un angolo e procedettero in quel modo.


“Ehi, George, Ci sto pensando da un po'.”


Tuttavia, fu chiamato a fermarsi dal lato di Masaki.


“Che c'è, qualcosa d'importante?”

“No, ciò non conta come importante, ma...”


Mentre introdusse così il volto di Masaki, non aveva alcuna traccia di leggerezza.


“Circa quella conversazione, il problema del giudizio situazionale.”

“Hmm, quel problema.”

“Sia per avanzare, ritirarsi o per mantenere il corso... la discussione era sulla decisione immediata di comporlo su un unico livello di combattimento, io non vedo come abbiano molto a che fare con questo i giochi di simulazione strategici.”

“Questo non è vero. È importante sviluppare quello che viene chiamato un occhio per le opportunità, combattimento a squadre e combattimento singolo non sono poi così diversi negli elementi essenziali.”

“Anche se lo dici così, il giudizio immediato è una cosa riflessiva e intuitiva, giusto? Per alimentare un occhio tattico su un combattimento singolo, credo ancora che il modo migliore sia quello di partecipare a una moltitudine di combattimenti simulati...”

“Masaki... la sconfitta nel Monolith Code verso il Primo Liceo era un po' a causa delle tattiche di combattimento singolo nella struttura della strategia globale. Lucidando un occhio tattico di livello squadra è assolutamente indispensabile.”

“Ma per tattiche di squadra, non si attinge al parere di un ufficiale competente più importante?”

“Ahh... è vero in merito agli ufficiali, ma...”


Prendendo l'esitazione di Kichijouji come un assenso, Masaki misteriosamente sfoggiò un brillante sorriso luminoso e scintillante.


“Allora non c'è problema. Visto che ho George come ufficiale competente dalla mia.”


Quest'attacco a sorpresa inflisse gravi danni su Kichijouji.

Per Kichijouji, la dichiarazione di Masaki era stato un colpo troppo dolce.

Kichijouji ebbe bisogno di una tremenda forza di volontà per irrigidire la faccia e mantenere il suo sorriso dal cadere.


“... L'adulazione non funziona, Masaki. Prendere decisioni sulle idee strategiche offerte dagli ufficiali, è il compito del generale a cui rispondono.”


I mormorii furiosi di Masaki mentre si separavano lo informarono che non c'era modo che fosse stato lusingato, ma Kichijouji si girò e ha mostrato a Masaki la schiena.

I muscoli del suo viso erano in procinto di raggiungere il limite.

Fortunatamente, Masaki non era a conoscenza dello stato interiore in cui si trovava.

Se né fosse stato a conoscenza, allora, non avrebbe frainteso per qualsiasi cosa, ma qualcosa di imbarazzante che non aveva considerato.


(Masaki, per te diventerò il più grande ufficiale. Sarò sempre è solo il tuo ufficiale. Così diventerai il più grande generale per me.)


Il rivale di cui era continuamente consapevole dalla Competizione dei Nove Istituti, e così come il fatto che l'interesse romantico di Masaki era la sorella minore di quella persona, tutto svanì dalla sua testa. Kichijouji si sentiva solo felice di essere necessario per Masaki che vedeva come suo benefattore.

Note[edit]

  1. Oudou = La via Maestra o il Sentiero dei Re. Questo può essere interpretato come prendere la via più breve verso la vittoria. Vale a dire, facendo i preparativi per garantire il successo, la legge del più forte e la via più breve per conseguire uno scopo.
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