Difference between revisions of "Fate/Apocrypha:Volume1 Capitolo 1"
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− | Era strano come la fioca stanza vuota sembrasse distorcere il senso della distanza. Sembrava incredibilmente ampia, e ti faceva sentire a disagio. Le candele poste al centro illuminavano debolmente i volti degli uomini nella stanza, le loro caratteristiche erano poco chiare e indistinte. L'aria all'interno dei vaghi confini della sala era piena di un'angoscia indicibile. |
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− | "E così... solo uno è tornato." |
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− | Tre erano riuniti qui. Uno era un uomo vecchio, basso ma con la schiena dritta, le rughe sulla pelle del suo viso brillavano come se fosse una statua scolpita in legno—Rocco Belfaban, il capo del Dipartimento di Evocazione che si diceva occupasse quella posizione da più di 50 anni, anche se non era certo. |
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− | Un altro annuì al mormorio di Belfaban. |
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− | "Ho assistito alla battaglia, e ... è stato uno spettacolo terribile. A quella cosa non dovrebbe essere permesso di esistere." |
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− | Era un uomo giovane, bello e con i capelli rossi. Con un solo colpo d'occhio ai suoi lineamenti raffinati e allo sguardo forte, era possibile percepire che fosse un membro dell'élite . C'era un forte senso del dovere nelle sue parole. |
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− | Il suo nome era Bram Nuada-De Sophia-Ri, il successore del capo del Dipartimento di Evocazione, e uno degli istruttori di prima classe impiegati dalla Torre dell'Orologio. |
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− | Il vecchio annuì e spostò lo sguardo verso l'ultima persona nella stanza, la quale continuava a mantenere il silenzio. Si trattava di un uomo con i capelli lunghi e sciolti, che aggrottava le sopracciglia in un apparente dispiacere. |
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− | “Che ne pensate, Lord El-Melloi?” |
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− | Accendendo il sigaro nella sua mano con la fiamma della candela, l'uomo chiamato El-Melloi scosse lentamente la testa da un lato all'altro. |
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− | "El-Melloi ''Secondo''. Per quanto possa apprezzare il discutibile rispetto proveniente da un anziano come voi, mantenete il 'II'. Quel nome è insopportabilmente fastidioso senza di esso." |
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− | "Errore mio. Come percepite la situazione, Lord El-Melloi II?" |
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− | "Beh ... è chiaro che dobbiamo modificare il nostro approccio. Dopo tutto, abbiamo appena perso quarantanove maghi. Uno di loro è sopravvissuto, ma non sarà più di grande utilità." |
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− | La loro operazione era stata pianificata nei dettagli, organizzando cinquanta maghi. Quando era cominciata, procedeva tutto perfettamente in ogni aspetto. Tuttavia, era stato tutto rovinato da ''un solo famiglio''. |
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− | Come risultato, quarantanove maghi erano morti, e solo l'ultimo era riuscito a reagire. |
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− | "Grazie ai suoi sforzi, è arrivata per noi l'occasione di contrattaccare. Se saremo in grado di radunare '''sette Master''', la vittoria può essere ancora nostra." |
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− | "Ma chi può andare? Ogni mago subirebbe la stessa sorte. La zona di Trifas è sotto il loro controllo." |
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− | Dopo un breve silenzio, El-Melloi II espose la chiara e semplice verità. |
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− | "Abbiamo bisogno di mandare professionisti dall'esterno. Questa Guerra del Santo Graal è ad un livello del tutto diverso da quelle che abbiamo visto fino ad ora. La Torre dell'Orologio dovrà fornire almeno uno o due maghi, naturalmente." |
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− | Gli altri due concordarono. Dovevano scegliere sette Master. Tuttavia, c'erano questioni più urgenti a portata di mano. Sarebbe stata una grande impresa scegliere tra le grandi famiglie della Torre dell'Orologio. Ci sarebbero voluti, probabilmente, più di tre mesi prima che la selezione potesse essere confermata a causa di una serie di motivi, non ultimo la successione e la custodia degli stemmi di famiglia taumaturgici. Sarebbe stato molto più efficace che stipulare un contratto con i liberi professionisti disponibili. |
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− | "Inizieremo raccogliendo quelli che crediamo migliori per la situazione. Che la Santa Chiesa invii l'ultimo Master. Dobbiamo ottenere il loro coinvolgimento in questa Guerra con ogni mezzo necessario per far sapere a tutti della nostra legittimità". |
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− | "In questo caso, mi occuperò della scelta delle sacre reliquie. Il tempo non è dalla nostra parte, ma dovrebbe essere possibile raccogliere catalizzatori che ci daranno una forza alla pari con il nemico." |
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− | Sentendo le parole di Bram, Belfaban colpì il pavimento di pietra con il suo bastone, e annunciò. |
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− | "Questa è completamente differente rispetto a tutte le imitazioni del rituale della Guerra del Santo Graal del nostro tempo. Nella sola scala, è al di là della Guerra del Graal che ha avuto luogo per tre volte a Fuyuki. Dobbiamo prepararci a ciò che verrà. Facciamogli rimpiangere di aver deturpato il nome della Torre dell'Orologio. " |
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− | Senza guardarsi, i tre uomini lasciarono la stanza ciascuno in direzioni diverse. |
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− | Era la notte prima che la Germania nazista invadesse la Polonia, dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale. La città di Fuyuki in Giappone stava tenendo il suo terzo rituale della Guerra del Santo Graal. Sette Servant e sette Master, per il bene dei propri desideri, iniziarono una regale battaglia che non sarebbe finita fino a quando non ne sarebbe rimasto in piedi solo uno. Ma nel corso della guerra, avvennero delle circostanze che portarono alla frantumazione del Graal Minore. Fu allora che quella Guerra del Graal si concluse, irrisolta. |
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− | Il problema fu quello che avvenne ''dopo''. |
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− | Il Graal Maggiore, un onnipotente dispositivo che esaudisce i desideri, era stato nascosto nelle caverne del Monte Enzou. Attraverso un capriccio del destino, fu scoperto da un mago sostenente i nazisti, che poi tentò di rimuoverlo con aiuti militari. |
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− | Ci fu un duro combattimento, in quanto sia le tre grandi famiglie Einzbern, Makiri e Tohsaka, così come l'Esercito Imperiale, tentarono di contrastare questo piano ma, in quanto appena usciti dalla Guerra del Graal, erano in una posizione di debolezza e quindi furono sconfitti. Il Graal Maggiore, forgiato dal lavoro combinato di tutte e tre le grandi famiglie, fu saccheggiato dai nazisti. |
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− | Questa battaglia non venne scritta in nessun testo, registrata da nessuna immagine, non esiste neanche nella mente della gente. Tuttavia, era l'indiscutibile verità che una terribile guerra tra pistole e taumaturgia aveva avuto luogo. |
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− | Ora, con il Graal Maggiore nelle loro mani, sicuramente la Germania Nazista sarebbe stata in grado di governare il mondo come meglio credeva. |
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− | Naturalmente, un simile futuro non è mai accaduto. Come fu trasportato in Germania, il Graal Maggiore misteriosamente scomparve. Forse fu rubato di nuovo dall'Esercito Imperiale, o perquisito dalle forze sovietiche. |
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− | In ogni caso, il Graal Maggiore che sarebbe potuto diventare il simbolo del Terzo Reich e avrebbe potuto realizzare il sogno dell'unificazione mondiale, ''scomparve'' senza passare nelle mani di nessun uomo. |
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− | Con i suoi custodi dimessi e tutti gli individui legati ad esso inviati sui campi di battaglia, anche i nazisti—i presunti vincitori—non sapevano dove si trovasse il Graal Maggiore; tanto per cominciare, non c'era nemmeno più nessuno che sapesse della sua esistenza. Il mago che prese parte a fianco dei nazisti, noto come 'Yggdmillennia', era scomparso. |
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− | Il Graal Maggiore scomparve. Come la nebbia, il sogno delle tre grandi famiglie—o forse era stato solo un tenace attaccamento ai propri capricci—si dissolse, e Fuyuki fu in grado di accogliere la fine della Guerra in tranquillità. |
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− | E così gli anni passarono, e i giovani divennero anziani... |
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− | Inghilterra—dove risiede la cosiddetta sede dell'Associazione dei Maghi, la '''Torre dell'Orologio'''. Con sede al British Museum di Londra, qui è dove gli aspiranti tiranni che vogliono rivendicare la propria parte della storia taumaturgica, e molti altri maghi pieni di ambizioni, si raccolgono da tutto il mondo. |
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− | Era un dato di fatto che, tra mille maghi, alla fine uno di loro avrebbe fallito da qualche parte lungo questa strada ... ma è un loro diritto sognare, dopo tutto. |
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− | Questa era l'opinione dell'ex studente Shishigou Kairi. Qualcosa gli colpì la spalla. A quanto pare, era così assorto nei suoi pensieri da scontrarsi con uno degli studenti. Stava per scusarsi quando lo studente, irrigiditosi, fuggì da lui il più rapidamente possibile. |
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− | Sospirò. Non era insolito per lui. |
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− | A causa delle sostanze chimiche che trattavano, o forse il tipo di taumaturgia con cui lavoravano, a volte i maghi possedevano un aspetto distorto. Non c'era nulla di cui vergognarsi a riguardo; in realtà, era norma per i maghi di vederlo come fonte di orgoglio, piuttosto che di umiliazione. |
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− | Eppure ... Shishigou si chiedeva se fosse stato sfortunato. |
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− | Semplicemente camminare per strada aveva portato gli agenti di polizia ad ispezionarlo per tre volte (e ogni volta lui era fuggito gettando su di loro un incantesimo ipnotico). |
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− | Dopo l'arrivo presso la Torre dell'Orologio, era stato pesantemente interrogato dalla sicurezza dei maghi quattro volte. Non ricordava quante volte gli studenti che aveva incontrato nei corridoi lo avessero guardato con paura. |
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− | Questo è razzismo! Discriminazione! Shishigou avrebbe voluto lamentarsi, ma gli avrebbero sicuramente detto. |
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− | "No, ma mi spaventi." |
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− | Si trattava di un racconto triste. È vero, ammetteva di sembrare piuttosto formidabile; ammetteva che i vestiti che indossava fossero un po' diversi da quelli indossati dai maghi regolari. Ma di sicuro non si era mai dimenticato di sorridere … |
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− | Tuttavia, Shishigou Kairi non capiva cosa lo rendesse così temibile. Era la sua faccia sfregiata, il suo sguardo e i suoi occhi affilati come rasoi, la sua struttura muscolare, e la giacca nera ricavata dalle pelli scuoiate delle bestie magiche. In cima a ciò, dopo aver vissuto in molti campi di battaglia come cacciatore di taglie freelance, spesso puzzava di sangue e di polvere da sparo. Anche ad un mago per il quale l'etica avrebbe potuto benissimo essere un anatema, l'orribile era ancora orribile. |
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− | "Il tuo sorriso è veramente un orrore." |
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− | Il vecchio placò il malcontento Shishigou con la bocca aperta dalle risate. Erano nella stanza di Rocco Belfaban, il capo del Dipartimento di Evocazione presso la Torre dell'Orologio. |
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− | In una teca montata sulle pareti, vi era il cranio di una bestia che sembrava una chimera fatta di scimmie ed elefanti. Accanto ad essa vi era un rotolo che aveva chiaramente più di mille anni, ma piuttosto che venire conservato, sembrava come se fosse stato lasciato lì. Incautamente posto sulla parte superiore della scatola c'era una bottiglia di vetro, contenente un piccolo serpente con la testa divisa in nove, conservato nella formalina. |
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− | "Si può davvero trovare di tutto in questo posto ..." |
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− | Se il suo occhio esperto ci aveva visto giusto circa la lucertola conservata nella formalina, era, molto probabilmente, unica nel suo genere in tutto il mondo. Mentre pensava questo, Shishigou si sedette sul divano degli ospiti. |
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− | "Difficilmente. E' rara, ma serve a ben poco. E' davvero così preziosa?" |
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− | "Vuoi dire la giovane Idra conservata? Non credo che 'preziosa' sia la parola giusta." |
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− | "Si tratta di un falso." |
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− | Belfaban rise, come per ridicolizzarlo. Shishigou lo guardò e, senza alcun gesto che suggerisse di volerlo contestare, sorseggiò la sua medicina in silenzio. Il gusto era orribile, ma Shishigou si accontentò dei suoi effetti di recupero della fatica. |
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− | "Allora, c'è solo un motivo per cui ti ho chiamato. Conosci la Guerra del Santo Graal di Fuyuki?" |
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− | Shishigou aggrottò la fronte. |
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− | "Be', sì." |
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− | Una Guerra del Santo Graal era una qualsiasi battaglia che ruotava attorno ad un onnipotente Santo Graal che si diceva essere in grado di concedere qualsiasi desiderio. Tuttavia, se succeduto da 'Fuyuki', qualsiasi mago sapeva che si riferiva ad un conflitto estremamente unico in cui degli Spiriti Eroici erano convocati come Servant per combattere tra di loro fino alla morte. |
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− | Forse a causa della supervisione dell'Associazione, questa Guerra del Santo Graal si era ripetuta tre volte senza attirare molta attenzione. Era un povero scherzo per suggerire che un onnipotente dispositivo che esaudiva i desideri poteva manifestarsi anche in alcuni terreni agricoli dell'Estremo Oriente—questo era tutto il riconoscimento che l'Associazione gli dava. |
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− | Tuttavia, tutto questo era cambiato dalla terza Guerra del Santo Graal. La seconda guerra mondiale probabilmente ebbe un effetto, come per l'intervento di varie nazioni, sulla Guerra del Santo Graal di Fuyuki che si concluse in circostanze insolite. Allo stesso tempo, le informazioni sul sistema dietro questa Guerra si propagarono tra i maghi del mondo. |
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− | Era la prova di come fosse superiore il rito della Guerra del Santo Graal costruito dalle tre grandi famiglie Einzbern, Makiri e Tohsaka. |
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− | Per fare una domanda a questo punto della storia: e se la terza Guerra del Santo Graal non si fosse espansa in quel modo? La Guerra del Santo Graal sarebbe probabilmente rimasta un rito unico di Fuyuki. La quarta Guerra del Santo Graal probabilmente avrebbe avuto luogo dieci anni fa. Tuttavia, senza il Graal Maggiore, la Guerra del Santo Graal non potè più verificarsi. |
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− | Oggi, variazioni del rituale della Guerra del Santo Graal si svolgevano in ogni continente. Naturalmente, la maggior parte di loro erano di piccole dimensioni ed erano in grado di evocare solo cinque Servant; anche il rituale non poteva procedere al punto da poter concedere qualsiasi desiderio. |
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− | "Conosci il vero scopo dietro la Guerra del Santo Graal di Fuyuki?" |
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− | "Questo non lo so." |
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− | Belfaban lo guardò con un ghigno sgradevole. Shishigou aggrottò la fronte e lo esortò a continuare. |
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− | "E' stato concepito per perforare il '''Vortice dell'Origine'''<ref>Il Vortice della Radice, noto anche come Akasha o Radice, è una posizione metafisica all'interno di Nasuverse che funge da 'forza' e che esiste nella parte superiore di tutte le teorie in ogni dimensione, nonché la fonte di tutti gli eventi e fenomeni dell'universo. E' indicato anche come 'Piano al di fuori del Mondo', in contrasto con il Mondo e il Lato Inverso del Mondo. Al di fuori del tempo esistente, memorizza e archivia le informazioni di tutte le possibilità e gli eventi, passati, presenti, e futuri, del mondo. E' il luogo dal quale tutte le anime, comprese quelle degli Spiriti Eroici registrate sul Trono degli Eroi, provengono e dove torneranno dopo la morte. |
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− | Fonte: http://typemoon.wikia.com/wiki/Swirl_of_the_Root</ref>." |
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− | "Cosa hai detto?" |
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− | Shishigou rimase interdetto dalla risposta inattesa. Secondo quanto detto da Belfaban, ciò di cui il rituale aveva veramente bisogno non erano i Master, ma i Servant. In altre parole, le anime degli Spiriti Eroici. |
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− | Il Graal Minore avrebbe impedito temporaneamente alle anime di tornare al loro trono. Con le potenti anime dei sette Spiriti Eroici, avrebbero aperto un percorso per '''Akasha'''. Questo era il vero scopo della Guerra del Santo Graal di Fuyuki. |
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− | "Quindi, in sostanza, è diversa da tutte le altre Guerre?" |
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− | Belfaban annuì. |
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− | "L'essenza del rituale è diversa da qualsiasi altra imitazione copiata al solo scopo di ' concedere qualsiasi desiderio '." |
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− | La possibilità di concedere qualsiasi desiderio era solo una torcia per attirare le falene. Anche la battaglia fra i Servant era essenzialmente priva di significato. La struttura del rituale era semplicemente troppo perfetta e doveva essere nascosta, anche se era ironico come anche le tre grandi famiglie finirono per dover partecipare. |
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− | Shishigou era sorpreso. Sorpreso—ma non altro. Sì, forse era il vero significato della Guerra del Santo Graal di Fuyuki. Tuttavia, non era rimasto nessuno che sapeva della Guerra. Il Graal Maggiore era stato rubato, e le tre grandi famiglie non avrebbero condotto una quarta Guerra. |
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− | Anche se Shishigou era inequivocabilmente un mago di prima classe, era impossibile per lui riprodurre la Guerra del Santo Graal di Fuyuki. Anche tra gli istruttori presso la Torre dell'Orologio, il nucleo dell'Associazione dei Magi, quanti sarebbero in grado di replicare completamente un tale sistema? |
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− | Fondamentalmente, era un prezioso pezzo di conoscenza, ma un'informazione inutile . |
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− | "Allora, Nonnetto ... che cosa dovrei fare?" |
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− | Lentamente—Belfaban tenne l'impaziente Shishigou sotto controllo. |
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− | "Qui è dove iniziano le complicazioni. Il fondamento più importante del rituale di Fuyuki, il Graal Maggiore, è sparito dopo la terza Guerra. Lo sai, vero? Beh ... tre mesi fa, lo abbiamo finalmente trovato. O meglio, abbiamo finalmente scoperto dov'era nascosto." |
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− | "Allora ... dov'è?" |
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− | "In Romania, nella città di Trifas alla periferia della Transilvania. Crediamo che sia stato installato nel più antico edificio della città, la fortezza di Millennia" |
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− | "E vuoi che me ne assicuri?" |
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− | "Hm, beh, qualcosa di simile, credo—ma prima di questo, vi è una notizia più preoccupante. Colui che ci ha portato queste informazioni è il più anziano del clan Yggdmillennia, Darnic." |
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− | "... Vuoi dire ''quel'' Darnic?" |
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− | "Sì—la 'Lingua ottoforcuta'." |
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− | Darnic Prestone Yggdmillennia—il capo del clan Yggdmillennia, che si suppone abbia vissuto per oltre un secolo. Aveva raggiunto il rango di '''Grande''', il più alto all'interno dell'Associazione, ed era un istruttore di seconda classe nella conversione degli elementi, ma i suoi studenti avevano un'opinione piuttosto bassa di lui. Invece che nell'istruzione, aveva esercitato il suo vero valore in politica. |
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− | Lotte tra fazioni, lotte di potere, concorsi per il bilancio—queste erano tutte occorrenze ordinarie all'interno della Torre dell'Orologio. Tuttavia, esibendo doti politiche straordinarie, aveva manipolato e ingannato chi si fidava di lui, e anche quelli che non lo facevano, tradendo e facendo il doppio gioco—davvero, un truffatore di prim'ordine. |
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− | "Così è Darnic il problema?" |
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− | Conoscendolo, probabilmente riguardava una sorta di transazione in merito al Santo Graal. Tuttavia, Belfaban scosse la testa, e una rara espressione apparve sul suo volto—quella che attorcigliava suoi lineamenti, rivelando la sua rabbia. |
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− | "Il problema non è Darnic, ma ''l'intero clan Yggdmillennia''." |
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− | "Che intendi dire?" |
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− | "Il clan possiede la fortezza di Millennia ... e hanno deciso di separarsi dalla Torre dell'Orologio." |
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− | In un certo senso, questa notizia era molto più scioccante della rivelazione precedente circa il vero scopo della Guerra del Santo Graal di Fuyuki. Dopo tutto, non avrebbe dovuto essere possibile. |
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− | In generale, l'Associazione dei Magi era divisa in tre gruppi. Una era l''''Accademia Atlante''', un'organizzazione incentrata sull'alchimia, esistita da prima dell'Era Comune e con sede sulle montagne Atlante in Egitto. Un altro era il '''Mar Errante''', che vagava per le terre costiere del Nord Europa, e si diceva essere il prototipo dell'organizzazione taumaturgica. L'ultima era la Torre dell'Orologio, il pilastro centrale dell'Associazione, il più recente e più grande istituto di ricerca. |
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− | Anche all'interno dell'Associazione, c'erano coloro che disertavano per eresia ... o forse, a causa di essere così potenti da essere designati per la sigillatura. L'atto in sé non era così raro. Tuttavia, questo non era il caso quando a ritirarsi era un intero clan. |
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− | "Tutti hanno disertato in una volta? Che diavolo...?" |
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− | "Tu sai che gli Yggdmillennia non sono dei '''Lord'''." |
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− | La qualità dei maghi è influenzata dal tempo trascorso con la taumaturgia—in altre parole, dalla loro storia. Una delle più antiche delle famiglie reali, quelle che avevano studiato taumaturgia fin dai tempi antichi, si diceva avesse una storia di più duemila anni. |
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− | C'erano tre famiglie reali, con una ventina di clan legati a loro. Ma il clan Yggdmillennia non apparteneva né aveva alcuna connessione con tali gruppi. La ragione di questo non era certa, anche se di certo non avevano una storia breve. Si diceva che avessero perso una lotta di potere in passato ed erano indebitati con le tre famiglie reali da allora. Altri dicevano che erano stati allontanati dagli altri a causa della scarsa qualità dei loro circuiti magici. |
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− | In ogni caso, non erano riconosciuti come una nobile famiglia taumaturgica. Ma non avrebbero mai accettato tutto ciò senza combattere. |
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− | Il clan abbandonò il metodo comune tra i maghi di ispessire il sangue del potenziale taumaturgico di generazione in generazione, e di padroneggiare il sistema taumaturgico scelto dalla prima generazione. Invece, riunirono insieme tutti i maghi che avevano una minima connessione con loro. |
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− | |||
− | Mirarono ai clan che avevano poca storia e possedevano circuiti magici deboli. Oppure clan che avevano cominciato a diminuire, e i cui circuiti magici diventavano più deboli con ogni generazione. I clan che erano stati sconfitti in lotte di potere ed erano stati costretti alla rovina. O quei maghi che avevano avuto una taglia sulla loro testa come punizione dall'Associazione. In altre parole, coloro che si erano allontanati dal nucleo dell'Associazione. |
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− | Gli Yggdmillennia sussurrarono loro. Non volete lasciarvi alle spalle l'eredità nel vostro sangue? Non desiderate annunciare la proprietà sui frutti della vostra ricerca? Non desiderate, per il vostro clan, lasciare un segno nella storia? |
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− | Il secondo nome di ciascun Yggdmillennia derivava dai nomi dei clan che avevano assorbito. Anche il loro stemma taumaturgico non era unificato. Gli stemmi dei clan del passato avevano continuato ad essere tramandati. |
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− | Per quanto riguardava la taumaturgia, l'area del loro studio era largo: alchimia occidentale, arti oscure, stregoneria, astrologia, Kabbalah, Runologia, anche l'Onmyōdō del Giappone—ognuno aveva un membro del clan a perseguirlo. |
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− | Sia come sia, alla fine erano solo una libera alleanza di nuovi, deboli e morenti. I Lord risero e li lasciarono con le loro banali ed insignificanti arti. |
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− | In media, la maggior parte dei maghi Yggdmillennia poteva raggiungere solo la seconda classe, fatta eccezione per quei rari casi di prima classe. Erano numerosi, ma non rappresentavano una minaccia. Certo, era in gran parte dovuto alla finezza politica di Darnic il motivo per cui erano stati lasciati in libertà, ma alla fine, l'unico merito del loro clan era quello della quantità—o almeno così avrebbe dovuto essere. |
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− | "Non ci è noto quanto fosse angosciante per loro, ma un giorno, si fecero avanti dicendo che si sarebbero separarti dall'Associazione. Che avrebbero formato una nuova Associazione dei Maghi attorno al proprio clan" |
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− | Che dispiacere, sospirò Belfaban. Shishigou concordò. Disertare dall'Associazione era essenzialmente una dichiarazione di guerra. Era come se avessero gettato i guanti e sputato sui loro volti. |
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− | Era vero che, fintanto che rimanevano nella Torre dell'Orologio, la possibilità che il clan Yggdmillennia venisse aggiunto ai Lord era quasi inesistente. Senza una grande rivoluzione, non sarebbero mai stati salvati dalla loro presunta inferiorità in cento o mille anni. |
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− | Ma questo non significava dover ricorrere alla secessione. Per lo meno, sarebbe stato impossibile per un intero clan, a meno che non avessero avuto qualcosa di eccezionale nelle loro mani. |
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− | Poi... parlando da un'altra prospettiva, se davvero ''possedevano'' qualcosa di significativo, avrebbe potuto essere un incentivo sufficiente per iniziare una secessione. Sì, per esempio—un onnipotente dispositivo in grado di esaudire desideri, un Graal Maggiore che avrebbe potuto mostrar loro la via per raggiungere Akasha. |
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− | |||
− | L'espressione di Shishigou dimostrava che aveva trovato la risposta. Vedendo questo, Belfaban annuì soddisfatto. |
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− | "Sì, il Graal di Fuyuki è il simbolo della loro nuova 'Associazione'. Il mago superstite ci ha portato questo messaggio." |
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− | |||
− | "... Il mago superstite?" |
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− | |||
− | Belfaban si grattò la testa e tirò fuori un pezzo di pergamena, toccandola con un dito. Si attivò così una taumaturgia che mostrava le immagini del passato. A Shishigou non sarebbe dispiaciuta una foto o un video, ma per un vecchio come Belfaban, anche la tecnologia della videocamera sarebbe stata inaccettabile. |
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− | |||
− | Quello mostrato dall'immagine era qualcosa che Shishigou era abbastanza abituato a vedere. Un uomo, che mostrava chiari segni di essere stato torturato, era seduto su una sedia, fissando il vuoto e borbottando qualcosa con un'espressione vuota. |
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− | |||
− | "Questo è il mago che ha consegnato il messaggio ed era già in questo stato quando lo abbiamo trovato. L'intervento ha avuto successo ed ora è in un sonno profondo. Ci vorranno probabilmente sei mesi prima che la sua mente sia completamente purificata.". |
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− | |||
− | "Cosa sta dicendo?" |
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− | |||
− | "''Noi Yggdmillennia ci siamo liberati dai meschini battibecchi politici dell'Associazione dei Maghi e miriamo a creare una nuova Associazione qui in Romania, un vero e proprio luogo di indagine per le attività taumaturgiche. Noi possediamo il 726mo Santo Graal, e quando porteremo alla vita le anime dei sette Spiriti Eroici, saremo ad un passo dal cammino verso la gloria'' ... solo questo, più e più volte. " |
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− | |||
− | Il 726mo—che era il Santo Graal osservato a Fuyuki. Se lo avessero attivato, anche con una stima approssimativa, avrebbero avuto libero accesso a una fonte enorme di prana. Avrebbero anche potuto raggiungere la Radice. |
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− | |||
− | "Posso chiedere una cosa? Hai detto che è il mago sopravvissuto. Quindi ci sono stati morti?" |
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− | |||
− | "Ovviamente." |
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− | |||
− | "Quanti?" |
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− | |||
− | Belfaban esitò un po' prima di rispondere. |
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− | |||
− | "Quarantanove. Avevamo mandato cinquanta 'cacciatori' specializzati in un assalto, ma solo uno è tornato vivo." |
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− | |||
− | "..." |
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− | |||
− | Ci fu un sospiro. Difficile capire a chi fosse appartenuto. |
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− | |||
− | Cacciatori specializzati—in altre parole, maghi nella stessa linea di lavoro di Shishigou. Certo, non si trattava di liberi professionisti e appartenevano all'Associazione, ma cinquanta era un numero troppo grande. Solo da questo, si poteva dedurre che si trattava di una forza impiegata fin dall'inizio per lo sterminio. |
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− | |||
− | Era naturale, considerando la scala della defezione. Sarebbe stato un disonore per l'Associazione. E soprattutto, calpestare duemila anni di storia taumaturgica era un insulto che richiedeva non meno che la punizione più grave. Cinquanta sarebbero dovuti bastare per tale scopo. |
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− | |||
− | Tuttavia, non erano stati sufficienti. |
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− | |||
− | "Non era nemmeno una questione di numeri. Erano completamente fuori scala. Di tutte le cose, si sono scontrati con un ''Servant''." |
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− | Dopo le parole di Belfaban, l'annientamento dei cinquanta maghi aveva senso. |
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− | "... Allora è così. Non avevano alcuna possibilità." |
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− | E non avrebbe fatto alcuna differenza se ci fossero stati cinquanta maghi o cento. Chiunque fosse, era diventato una esistenza conosciuta come Spirito Eroico. Per uno come quello, tutti i maghi moderni avrebbero potuto anche essere bambini. |
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− | |||
− | "Il famiglio che abbiamo inviato lì ha visto tutto. Il Servant è apparso improvvisamente davanti ai maghi, ha agitato la mano con un sorriso—ed era tutto finito. In un istante tutti i maghi erano stati impalati.". |
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− | |||
− | "Impalati...in Romania. Non intenderai …" |
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− | |||
− | In ogni caso, a quanto pare avevano già evocato un Servant, anche se questo poteva effettivamente essere a loro vantaggio. |
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− | "Quindi Vecchio, se gli Yggdmillennia hanno evocato un Servant, non significa che anche noi possiamo partecipare come Master?" |
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− | |||
− | Se il Graal Maggiore era stato attivato, avrebbero dovuto esserci altri maghi qualificati per diventare Master. L'Associazione avrebbe potuto inviare dei maghi per evocare dei Servant per contrastare gli Yggdmillennia. |
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− | |||
− | "E' troppo tardi. Hanno già tutti e '''sette''' i Master. La convocazione non avrebbe dovuto ancora avere luogo, ma ora il Graal non darà mai gli Incantesimi di Comando a nessun mago che invieremo." |
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− | "... Quindi hanno intenzione di uccidersi a vicenda?" |
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− | "Forse. O forse uno del clan comanderà e ordinerà agli altri Servant di suicidarsi. Comunque, resta il fatto che non abbiamo modo di contrastarli." |
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− | "Dico solo questo, non ho intenzione di combattere nessun Servant." |
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− | Shishigou dichiarò, giusto in caso. Avresti potuto assemblare e organizzare strategie tattiche, e avere tutta la fortuna e i miracoli nel mondo dalla tua parte, e le probabilità sarebbero state ancora contro per sconfiggere anche un solo Servant. Sconfiggerne sette sarebbe stato un vero miracolo. Sì—sarebbe stato veramente qualcosa che valeva la pena richiedere al Santo Graal. |
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− | |||
− | Sembrando molto soddisfatto di sé, Belfaban sorrise. |
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− | "Non ti chiederò così tanto. Quello che voglio che tu faccia è combattere con un Servant da te evocato." |
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− | "... Non ti seguo." |
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− | Cosa sta dicendo? Shishigou pensò. Nell'ambito del sistema della Guerra del Santo Graal di Fuyuki, il numero massimo di Servant era di sette, e così era il numero di Master. |
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− | "Questo è l'aspetto più intrigante di questa Guera. Il numero di Servant che possono essere convocati è due volte la norma—quattordici" |
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− | "Cosa ...?" |
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− | "L'ultimo mago sopravvissuto ha scoperto il dormiente Graal Maggiore nelle profondità della fortezza. E' riuscito a sbloccare il sistema di riserva." |
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− | "Riserva?" |
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− | |||
− | "A seconda della situazione, il Graal può sostenere ancora una volta la distribuzione degli Incantesimi di Comando. E' stato un ausiliario preparato come contromisura per l' altamente improbabile situazione in cui tutti e sette i Servant unissero le forze." |
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− | "Quindi, in pratica ... evocare altri sette Servant per opporsi ai sette originali." |
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− | Ciò fa un totale di quattordici. Shishigou capì il significato di questo numero. |
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− | |||
− | “Esattamente. Trifas è posizionata sulle migliori Linee temporanee della Romania. Molto probabilmente, ha accumulando prana ad una velocità superiore di Fuyuki, al punto che ora possiede una quantità inesauribile di prana con la quale si possono evocare anche quattordici Servant.” |
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− | |||
− | A Fuyuki, un tale sistema sarebbe stato certamente una misura di emergenza. Se fosse avvenuto il peggio, un atto del genere avrebbe potuto anche esaurire la Linea Temporanea stessa. |
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− | “Quello che stai dicendo è, se gli Yggdmillennia hanno già i sette Master e i sette Servant, allora ..." |
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− | |||
− | "... allora dovremmo riunire sette Master e sette Servant, dare guerra agli Yggdmillennia e rivendicare la nostra vittoria." |
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− | "Cosa succederà al Graal se vinciamo?" |
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− | "Lo prenderemo in custodia, naturalmente. Beh, è difficile dire come il mago superstite sarà in grado di mantenere la calma di fronte a qualcosa che può facilmente portare alla Radice." |
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− | ... Così è. In altre parole, 'ciò che accadrà dopo che gli Yggdmillennia saranno stati distrutti sarà vostra responsabilità'. È possibile esprimere un desiderio al Graal, oppure si può impedire ad altri di farlo—si può anche distruggere tutto. Naturalmente, questa vecchia volpe, sarebbe stata pronta. Una squadra di recupero sarebbe stata, probabilmente, pronta a muoversi non appena finita la guerra. |
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− | |||
− | Ma, se fosse riuscito ad ottenerlo ... avrebbe sicuramente avuto la possibilità di realizzare il suo desiderio. Un brivido percorse la schiena di Shishigou, facendogli battere il cuore. Vedendo questo il vecchio annuì in segno di approvazione, come se lo avesse previsto. |
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− | |||
− | "Così accetti?" |
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− | Shishigou non rispose subito. Concordare così facilmente avrebbe solo rivelato la propria debolezza. |
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− | "Ho ancora un paio di domande. Deciderò dopo." |
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− | "Molto bene." |
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− | "Primo, riguardo i Master di ''questo'' lato." |
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− | "Ah sì, i restanti sei Master sono stati già scelti e inviati a Trifas—Rottweil Berzinsky, la 'Lucertola d'Argento'; 'Passi di Tempesta' Gene Rum, i 'Fratelli di Gomma' della famiglia Pentel, e il nostro Feend vor Sembren, un istruttore di prima classe. Questi sono i cinque che abbiamo inviato." |
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− | Shishigou concordò con la selezione. Erano tutti maghi conosciuti in tutto il mondo—mostri specializzati nel combattimento che rimuovevano l'avversario senza pietà. Aveva già lavorato con tutti loro, tranne Sembren. Non aveva alcun problema a farlo di nuovo. |
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− | "L'ultimo Master, e sorvegliante, verrà inviato dalla Santa Chiesa" |
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− | "... Un Master in qualità di sorvegliante?" |
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− | "Esatto." |
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− | Grazie alla sua denominazione, la Guerra del Santo Graal aveva inevitabilmente attirato un'altra forza, l'unica al mondo in grado di opporsi all'Associazione dei Maghi—la '''Santa Chiesa'''. Anche se era quasi certo che il Santo Graal in questione fosse un falso, essi non potevano stare a guardare in silenzio mentre dei maghi competevano per un tesoro coronato con il suo nome. Si diceva che la Chiesa fosse intervenuta anche durante la terza Guerra di Fuyuki. Secondo alcuni, erano infatti state le tre grandi famiglie di Fuyuki ad aver iniziato la tradizione dell'intervento della Chiesa, ma la verità era da tempo persa nel pagliaio di teorie contrastanti. |
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− | "Ma ... abbiamo bisogno anche di un sorvegliante per questa guerra?" |
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− | La Guerra del Santo Graal di Fuyuki necessitava di un giudice imparziale tra le tre grandi famiglie e i Master esterni. Era una valida ragione per scegliere la Santa Chiesa, che avrebbe dovuto essere coinvolta in qualche modo a prescindere. |
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− | Tuttavia, questa guerra era diversa. Si trattava di una lotta tra l'Associazione e una forza che si opponeva ad essa, e un sorvegliante neutrale per giudicare questo conflitto tra maghi era completamente inutile. Se non altro, la Chiesa sarebbe stata necessaria solo per nascondere la guerra, ma l'Associazione non era esattamente carente in termini di risorse umane. |
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− | "Beh, non possiamo escluderli. Sarebbe un guaio se si schierassero con gli Yggdmillennia. Dovremmo usare questa occasione per proclamarci come unica organizzazione taumaturgica legittima." |
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− | Di conseguenza, la Santa Chiesa avrebbe sostenuto l'Associazione ... per il momento. Certo, agli occhi della Chiesa, questo era solo un altro modo per tenere sotto controllo l'Associazione. |
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− | "Seconda domanda: è necessaria una sacra reliquia che agisca da catalizzatore per evocare un Servant. Hai già preparato qualcosa?" |
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− | Belfaban annuì. Strettamente parlando, un catalizzatore non era del tutto necessario. Quando evocavi un Servant senza un catalizzatore, uno Spirito Eroico veniva scelto, senza basarsi in alcun modo sul potere dell'evocatore, ma sulle somiglianze con la propria natura. Tuttavia, la maggior parte dei Master evitava questo in favore di evocare un particolare Servant utilizzando una reliquia sacra come catalizzatore. |
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− | Naturalmente, avere un catalizzatore non sempre garantiva di evocare un Servant specifico. Supponiamo che un mago utilizzi un residuo dell'Argo, la nave che portava molti eroi Greci, come catalizzatore. Chi avrebbe risposto alla chiamata? L'impareggiabile Eracle? Il capitano Giasone? Medea, la strega del tradimento? O forse il 'Dio della medicina' Asclepio? Nessuno lo avrebbe saputo fino alla convocazione. Ma era possibile restringere la scelta , se si utilizzava un catalizzatore collegato ad un unico Spirito Eroico—per esempio, la pelle del primo serpente al mondo ad aver cambiato pelle, o un pezzo di stoffa dal mantello indossato da un certo re. Con tali reliquie, sarebbe stato possibile convocare l'esatto Spirito Eroico desiderato indipendentemente dall'affinità. |
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− | Tuttavia, evocare senza un catalizzatore non era privo di meriti. Dato che l'evocatore e lo spirito evocato erano simili in natura, diventava facile creare un rapporto di fiducia con il Servant. Nella Guerra del Santo Graal di Fuyuki, una povera affinità tra Master e Servant sarebbe stata fatale come portare una bomba ad orologeria. Avrebbe potuto anche portare ad una tragedia se, alla fine, non avessero avuto completa fiducia l'uno nell'altro. Tuttavia, un solo passo falso, e non sarebbe stato impossibile per l'odio e la sfiducia uscire in superficie proprio a causa di questa somiglianza. |
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− | Mentre l'affinità era certamente una questione che non poteva essere trascurata, evocare senza catalizzatore era un rischio troppo grande. |
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− | Un catalizzatore avrebbe risolto tutti questi problemi. Questa era l'Associazione dei Maghi, loro sarebbero stati in grado di preparare delle sante reliquie con collegamenti con la maggior parte degli Spiriti Eroici. |
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− | Alzandosi, Belfaban tirò fuori una scatola di ebano dal cassetto della scrivania e la aprì con cautela—all'interno vi era un pezzo di legno con dei segni che facevano intendere che era stato lavorato. Non c'era nulla di strano ... ma quando Shishigou aprì la bocca, la sua voce si fece stranamente acuta. Dal legno proveniva una sorta di calore. |
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− | "Che cos'è?" |
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− | "'''La Tavola Rotonda'''. Il più grande dei cavalieri una volta parlava con un altro a questo tavolo. Per proteggere la Gran Bretagna, la loro casa, non combattevano con le spade, ma con le parole." |
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− | "La Tavola Rotonda della Gran Bretagna ... quella di Re Artù? |
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− | Senza pensare, Shishigou allungò una mano e tentò di prendere il catalizzatore, ma si bloccò. I Cavalieri della Tavola Rotonda—le presentazioni non erano necessarie per i seguaci di Re Artù. La Tavola Rotonda era stata proposta dal re stesso come via per eliminare le distinzioni tra signore e suddito. |
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− | Ogni cavaliere che aveva seduto a quel tavolo era un eroe cantato in varie leggende. Re Artù stesso, naturalmente, e anche Lancelot, Galahad, Gawain, Tristan, Percival ... uno di essi evocato come Servant avrebbe vantato indiscutibili fama e forza. |
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− | "Ma ... è impossibile sapere quale cavaliere sarà convocato. Vorrebbe dire evocare uno Spirito Eroico in base alla tua natura." |
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− | "Questo non è un problema. Qualsiasi cavaliere della Tavola Rotonda andrà bene." |
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− | "Capisco. Vuol dire che accetti?" |
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− | Shishigou si diede del tempo per pensare. Tutto era stato preparato per fargli convocare un Servant. Gli Yggdmillennia probabilmente traevano pieno vantaggio dalla loro ubicazione in Romania per attirare il più forte Servant possibile in quel paese. |
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− | Tuttavia, si trattava di sette contro sette—erano numericamente pari. E, soprattutto, Shishigou aveva anche un desiderio che poteva essere concesso solo facendo affidamento su un onnipotente oggetto che esaudiva desideri—Belfaban lo sapeva. |
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− | .... E' deciso, quindi. |
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− | Shishigou annuì, e si accese una sigaretta. Respirò profondamente il fumo, assaporando il veleno riempirgli i polmoni. C'era irritazione sul viso di Belfaban—l'uomo odiava le sigarette. |
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− | "Allora abbiamo messo insieme i sette Master. Il clan Yggdmillennia ne possiede sette; ora l'Associazione ne invierà sette. In altre parole, quattordici Servant prenderanno forma in questo mondo in un rituale di tale portata che mai prima nella storia era stato visto. Questa non è semplicemente un'altra Guerra del Santo Graal—ma '''la Grande Guerra''' di ''tutte'' le Guerre del Santo Graal ". |
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− | " ' La Grande Guerra ', eh ..." |
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− | Sette Servant contro sette Servant. In passato, era sempre stata una battaglia fra tutti e sette finché non ne restava solo uno, ma questa volta—sarebbe stata davvero una guerra totale tra Servant. Divenuta il palcoscenico per questo conflitto, si temeva di immaginare in che stato sarebbe stata Trifas dopo la guerra. |
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− | "Voglio metà in anticipo. Se ti va bene, allora siamo d'accordo." |
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− | Belfaban aggrottò la fronte alle parole di Shishigou. |
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− | "La tassa di contingenza non è abbastanza?" |
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− | "Questo lavoro non ha un altissimo tasso di sopravvivenza. Preferirei prendere quello che posso ora." |
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− | “Oh? Hai già qualcosa in mente?" |
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− | Alzandosi dal divano, Shishigou si avvicinò alla vetrina e, senza esitazione, prese la giovane Idra conservata. |
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− | "Questa". |
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− | "... E ti va bene un' imitazione?" |
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− | Shishigou diede il suo assenso, senza pensarci due volte. L'espressione di Belfaban si rattristò in un batter d'occhio. Ma, naturalmente, per l'Idra era molto meglio l'articolo originale. Si sarebbe potuto vendere ogni bene di proprietà della famiglia Shishigou, e l'importo non avrebbe quasi certamente potuto raggiungere un terzo del suo prezzo di vendita. |
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− | "Lo prendo come un si, allora." |
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− | Shishigou felicemente prese l'Idra con una mano, e con l'altra la scatola col catalizzatore. |
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− | "Verrò con te in Romania, allora. Contatterò il sorvegliante e gli altri Master. Dovrebbero avvicinarti non appena passato il confine." |
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− | "Oh, giusto. Qual è il nome di questo sorvegliante?" |
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− | Shishigou lo chiese con disinvoltura proprio mentre se ne stava andando. Questa guerra probabilmente giustificava un incaricato dall'Assemblea dell'Ottavo Sacramento. Avrebbe potuto anche essere qualcuno di ben conosciuto. |
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− | "Non l'ho incontrato personalmente, ma ... era un prete chiamato ''Shirou''." |
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− | Non era un nome che gli era familiare, purtroppo. |
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− | Shishigou Kairi si imbarcò immediatamente su un volo da Londra per la Romania. Per fortuna, non appena era stato contattato per il lavoro, aveva considerato la possibilità che si trattasse di un' altra 'caccia'; tutti i suoi materiali da guerra erano già stati preparati, quindi non aveva perso tempo tornando a casa. |
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− | Durante il volo, Shishigou lesse il documento sulla Guerra del Santo Graal che Belfaban gli aveva consegnato—riguardante le sette '''Classi''' nelle quali i Servant erano suddivisi, e le loro caratteristiche; gli '''Incantesimi di Comando''' alla cui autorità i Servant obbedivano, in grado di far rispettare anche un ordine di suicidio; l'unico resoconto superstite sulle circostanze della Terza Guerra del Santo Graal— |
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− | Appena finì di leggere, l'aereo atterrò in Romania. Al momento, c'erano severe normative per i viaggi in Romania per i maghi, per evitare che gli Incantesimi di Comando si manifestassero su un debole mago di terz'ordine Tuttavia era improbabile che accadesse. |
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− | Dopo aver lasciato l'aereo, sentì una sorta di dolore provenire dalla sua mano. Quando controllò, vi trovò un disegno scolpito sul dorso, come un tatuaggio. Il Santo Graal aveva riconosciuto Shishigou come Master e permesso agli Incantesimi di Comando di manifestarsi. |
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− | Shishigou si sentì sollevato. Se gli Incantesimi di Comando si fossero rifiutati di apparire, non importava quanto a lungo avrebbe atteso, non ci sarebbe stata altra scelta che trascinarsi miseramente a casa. |
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− | Shishigou non partì subito da Bucarest, capitale della Romania, per Trifas, giudicando che la convocazione del Servant dovesse avvenire prima. Trifas era il territorio degli Yggdmillennia. Infiltrarsi da solo, senza un Servant, sarebbe stato un suicidio. |
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− | Fortunatamente, Bucarest possedeva quasi seicento anni di storia, e molte linee temporanee spiritualmente potenti. Shishigou si guardò intorno non appena arrivò nel pomeriggio, e cercò dei luoghi compatibili con lui. La scelta migliore sarebbe stata uno degli angoli di un cimitero gestito dalla Chiesa Stavropoleos—ma naturalmente, per un '''negromante''' come Shishigou, un luogo pieno di cadaveri sarebbe stato più appropriato. |
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− | "Anche se dubito che un Servant vorrebbe svegliarsi accanto a una lapide …" |
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− | Una volta che il sole fu tramontato e le tende della notte scese sulla città, Shishigou si mise subito al lavoro. Per cominciare, dispose un campo delimitato intorno al cimitero per allontanare la gente; il rituale per il campo non era molto complesso, in quanto aveva bisogno solo di mantenere attivo l'incantesimo fino al completamento della convocazione. |
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− | Successivamente, utilizzando un gesso ottenuto dalle ossa polverizzate e dal sangue dei maghi, disegnò un cerchio magico: un anello di purificazione scolpito intorno a un anello di quattro cerchi purificati, che circondava un cerchio di convocazione. Nel centro, mise una sfera di cristallo. Era un tutto-o-niente, ma Shishigou era soddisfatto della qualità del suo lavoro. |
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− | Le uniche cose rimaste erano il catalizzatore e l'incantesimo. A prima vista, poteva sembrare troppo semplice per un rito destinato ad evocare uno Spirito Eroico. Tuttavia, dato che il Master non era altro che la stringa che legava il Graal e il Servant insieme, non sarebbe stato un problema. |
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− | Mentre finiva i preparativi più velocemente di quanto avesse previsto, Shishigou ebbe un po' di tempo libero fino a quando il prana nel suo corpo non ebbe raggiunto il suo apice. |
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− | Inconsciamente—probabilmente a causa della noia—si accese una sigaretta. Erano prodotte in Taiwan, ma erano terribilmente rare. Era stato praticamente un miracolo riuscire ad ottenerle da un altro mago. Eppure, il sapore era terribile. Tuttavia, era stato quello scontro tra lo stato di raro e il terribile gusto a fargli sentire chiaramente la transitorietà del mondo. |
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− | Respirando deliberatamente il fumo—quasi tristemente, e con rammarico—Shishigou si trovò a riflettere. La Guerra del Santo Graal era la più piccola e la più grande guerra nel mondo ... con un solo vincitore. La situazione era molto diversa questa volta, ma in ogni caso, ciò che avrebbe trovato sulla sua strada erano mostri—Spiriti Eroici contro i quali la taumaturgia non avrebbe funzionato. |
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− | La sua mente si rivolse al suo desiderio per il Santo Graal. Ciò che desiderava, in realtà, non era così eccessivo. Per Shishigou Kairi, non era nemmeno una questione urgente. In realtà, fino ad ora egli aveva vissuto la sua vita credendo di non avere alcuna speranza. Lasciare la Torre dell'Orologio, scegliere di diventare un cacciatore di taglie e un libero professionista, era stato tutto a causa di questo. E tuttavia la speranza, che lui era sicuro di aver buttato via tanto tempo fa, era davanti ai suoi occhi, a portata di mano. |
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− | "... Posso davvero raggiungerla?" |
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− | Non lo sapeva—non con questa Grande Guerra del Santo Graal. Avrebbe potuto portarlo alla morte. In realtà, la possibilità era estremamente elevata. Ma ... |
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− | —Tutto ciò è stupido. Se avessi voluto tornare indietro, non avrei mai accettato questo incarico. |
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− | Lo sapeva. Sapeva che non aveva più possibilità di fuggire, il ponte che aveva attraversato lo aveva bruciato con le sue stesse mani. Anche se si fosse girato indietro, non ci sarebbe più stato un posto per lui per tornare. A Shishigou andava bene. |
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− | |||
− | Si fermò davanti al cerchio magico. |
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− | |||
− | Erano quasi le 2:00. Anche in Giappone, sarebbe stata notte fonda. Nessun altro momento avrebbe potuto essere più adatto per Shishigou Kairi. |
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− | "Iniziamo." |
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− | Tracce di tensione contaminarono la sua voce—un buon segno che significava che stava mantenendo una condizione mentale favorevole, analizzò. Alla fine, confermò ancora una volta il colore a cui sarebbe appartenuto. A quanto pare, i campi dei Servant per entrambe le parti erano state decise; '''Nero''' per i Servant del clan Yggdmillennia, '''Rosso''' per i Servant della Torre dell'Orologio. |
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− | |||
− | ''"Lascia che argento e acciaio siano l'essenza.'' |
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− | |||
− | ''Lascia che la pietra e l'arciduca dei contratti siano il fondamento.'' |
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− | ''Lascia che sia il '''rosso''' il colore a cui rendo omaggio.'' |
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− | |||
− | ''Lascia crescere un muro contro il vento impetuoso.'' |
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− | |||
− | ''Lascia che le quattro porte cardinali si chiudano.'' |
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− | |||
− | ''Lascia che la strada triforcuta dalla corona raggiunga il Regno".'' |
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− | |||
− | Iniziò l'incantesimo, e, allo stesso tempo, si sentì a disagio, come se le mani di un altro stessero giocando con i suoi organi. L'attivazione dei suoi circuiti magici convertiva il mana nell'atmosfera, e il suo Stemma Taumaturgico si risvegliava a sostegno di questo. |
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− | |||
− | Tutto il suo corpo era stato trasformato in qualcosa di inumano. Un pezzo di apparecchiatura contrassegnata con i miracoli del mondo, un componente di una macchina, o forse un ingranaggio—era ciò che era diventato. Consapevole di questo, Shishigou accelerò ulteriormente il prana che circolava all'interno del suo corpo. |
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− | |||
− | Il cerchio di evocazione divenne rosso; ma non era il momento per Shishigou di prestare attenzione a ciò che era la realizzazione di un miracolo. |
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− | ''"Lascia che sia riempito. Ancora. Ancora. Ancora. Ancora.'' |
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− | ''Che sia riempito cinque volte per ogni turno, rompendolo a pezzi una volta pieno. "'' |
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− | <div class="center" style="width:auto; margin-left:auto; margin-right:auto;"><nowiki>* * * * *</nowiki></div> |
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− | ''Transilvania, Romania'' |
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− | Trifas—una piccola città a nord di Sighisoara, la città natale di |
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− | <small>Kaziklu Bey</small><br /> |
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− | '''Il Principe Impalatore''' |
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− | |||
− | Le sue mura, costruite per la difesa contro l'invasione dei Turchi durante il Medioevo, erano ancora perfettamente conservate, e circondavano la cittadella e una parte della città. |
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− | |||
− | Molti degli edifici della città erano stati costruiti durante il Medioevo e avevano subito riparazioni e ricostruzioni ripetute, che li rendeva non meno preziosi di quelli in Sighisoara. La sua popolazione contava 20.000 abitanti e si basava per lo più intorno al lavoro del settore agricolo e tessile. |
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− | |||
− | E, naturalmente, c'era quello che si poteva chiamare il simbolo della città, un gigantesco castello posto in cima ad una piccola collina, che sovrasta le strade: la Fortezza di Millennia. Questo castello non aveva mai cambiato proprietari dal Medioevo fino ai giorni nostri. L'invasione dei Turchi Ottomani, lo scoppio della peste nera, e le esplosioni della guerra moderna—Trifas passò molte difficoltà, ma la fortezza e il clan che lo possedeva restarono in piedi. |
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− | |||
− | Il nome del clan era Yggdmillennia. Erano maghi che in passato arrivarono in Romania dal Nord Europa. E ora, il castello prosperava più che mai. |
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− | |||
− | Non c'era solo il clan degli Yggdmillennia tra le sue mura. C'erano anche i domestici—nessuno sapeva da dove venissero—che facevano varie faccende e pattugliavano il parco del castello con alabarde in mano, qualcosa di impensabile in quest'epoca. Camminando lungo il pavimento di pietra, lo si poteva trovare in ottime condizioni … |
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− | |||
− | Uno spettacolo che scioccava ogni paio di occhi che si posavano su di esso ... ma nessun semplice residente di Trifas sarebbe stato così temerario da fare un passo all'interno di quello strano castello. Quando le luci della cittadella erano accese, era loro vietato anche fare un passo fuori dalle loro case. |
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− | |||
− | Era per questo che tre mesi fa, quando le luci che erano state spente per così tanto tempo si riaccesero, la gente si scambiò sguardi e l'oscurità offuscò le loro facce. I governanti del castello, i tiranni sanguinari, erano tornati. |
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− | Pregando per la sicurezza delle loro case, la gente di Trifas continuò la sua vita quotidiana ... |
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− | Due ore dopo la mezzanotte, e la città di Trifas era già in un profondo sonno, con la Rocca di Millennia che la guardava dall'alto in basso come se la disprezzasse. C'era un uomo in piedi accanto ad una finestra nel castello, che guardava verso l'esterno. Gli occhi dell'uomo, che guardavano oltre la quiete assoluta delle strade sottostanti, bruciavano di una silenziosa determinazione. |
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− | L'uomo era Darnic Prestone Yggdmillennia, il più anziano del clan Yggdmillennia. Durante la terza Guerra del Santo Graal, aveva partecipato come mago a fianco dei nazisti, ed era stato colui che aveva fatto trasportare il Graal in Germania. |
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− | |||
− | Tutto ciò era accaduto più di sessant'anni fa, tuttavia non c'era una sola ruga sul volto dell'uomo. Sulla base del solo aspetto, sarebbe stato nei suoi trent'anni. Sembrava che per lui il tempo si fosse fermato dalla terza Guerra del Santo Graal. |
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− | "Sì, tutto è stato per il bene di questo giorno." |
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− | In verità, vi erano mille emozioni impregnate in quelle parole. Egli si era preparato per oltre 60 anni, dopo tutto—dalla terza Guerra del Santo Graal, stava mettendo tutto in ordine, con discrezione al fine di evitare di attirare ogni sospetto. |
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− | Il suo unico passo falso era aver permesso il diffondersi delle informazioni riguardanti la Guerra di Fuyuki; a causa di questo, le sante reliquie che potevano agire da catalizzatori erano scomparse. Il più venerabile Re degli Eroi, il Re dei Cavalieri con la più grande delle spade sacre, e il Re dei Conquistatori che aveva controllato mezzo mondo—in poco tempo, tutti i loro catalizzatori sparirono. Naturalmente, le sante reliquie che il clan aveva raccolto nei decenni precedenti, su suo ordine, erano sufficienti per evocare degli eccellenti Spiriti Eroici. Certamente non meno delle reliquie che aveva raccolto l'Associazione. |
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− | Con le quattro convocazioni simultanee di stasera, avrebbero avuto sei Servant. Compreso Assassin, che era stato convocato a Tokyo a causa di alcune circostanze, erano ora riuniti tutti e sette. |
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− | Ciò significava che, in poche ore, il clan Yggdmillennia avrebbe acceso il faro della ribellione contro l'Associazione dei Maghi. |
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− | Tutto stava procedendo nel modo migliore, tranne per una cosa. Che la Torre dell'Orologio avrebbe tentato uno sterminio dopo che il suo clan aveva dichiarato la secessione era stato dentro le sue predizioni. Che cinquanta maghi si sarebbero infiltrati a Trifas, attendendo nei boschi al di fuori della città, pianificando di farla finita in una notte era stato all'interno le sue previsioni. Che il Servant che aveva convocato, Lancer, impiegasse appena 30 secondi per annientare cinquanta esperti cacciatori era stato oltre le sue previsioni—semplicemente meraviglioso. |
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− | Non aveva previsto, invece, che un mago sopravvissuto riuscisse ad attivare il sistema di riserva. Ma in un certo senso, si era preparato per questo. Aveva capito che l'Associazione avrebbe cercato di ostacolarlo una volta evocati i sette Servant. Sette contro sette—almeno erano numericamente equilibrati. |
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− | Certo, l'avversario era l'Associazione dei Magi; senza dubbio avrebbero evocato Spiriti Eroici d'alto rango. Tuttavia, nessuno Spirito Eroico poteva possedere maggiore fama in Romania del suo Lancer. Da quando Lancer era stato convocato due mesi fa, egli aveva fatto pieno uso di una delle sue abilità innate di trasformare Trifas e le aree circostanti in una terra che governava come '''Signore'''. |
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− | Finché era all'interno di tale territorio, Lancer riceveva un aumento di tutti i suoi parametri, e il suo Noble Phantasm diventava utilizzabile. L'unica difficoltà era la natura alquanto ostinata del Servant; tuttavia, Darnic sperava che, con i loro obiettivi comuni, ciò non si rivelasse un problema. |
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− | Avevano anche scoperto chi avrebbe inviato il nemico. A parte il sorvegliante dalla Chiesa, tutti e sei erano maghi che si erano specializzati in arti per la guerra. Tuttavia, tutti avrebbero subito il fatale handicap di dover fornire prana ai loro Servant. Dopo aver messo a punto un modo per risolvere tale handicap, la vittoria del clan Yggdmillennia era inevitabile. |
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− | Sentendo delle ruote scricchiolare, Darnic si voltò. |
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− | "... E' quasi ora, Nonno." |
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− | Disse la ragazza sulla sedia a rotelle con una voce morbida e limpida mentre sorrideva. Darnic sorrise, come contagiato dal dolcezza della ragazza. |
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− | "Stai bene, Fiore?" |
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− | "Sto bene. Il mio fratellino sembra un po' inquieto, però." |
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− | Fiore Forvedge Yggdmillennia—l'unico mago all'interno del clan Yggdmillennia a possedere un vero talento, e successore di Darnic; in altre parole, era stata riconosciuta come il futuro capo del clan Yggdmillennia. |
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− | Generalmente, ci sono due tipi di 'geni' nel mondo. O si è così dotati da essere in grado di padroneggiare una vasta gamma di studi, o uno è in possesso di una spaventosa e profonda ricchezza di talento in un singolo campo. |
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− | Fiore era del secondo tipo. Anche se era debole nella maggior parte dei tipi di taumaturgia, nei settori di evocazione spirituale e ingegneria umana, le sue abilità rivaleggiavano o addirittura superavano gli istruttori di prima classe della Torre dell'Orologio. In particolare, le |
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− | <small>Catene Manipolatrici di Bronzo</small><br /> |
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− | '''Codici di Rinforzo Mistico Accoppiati''' |
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− | che aveva prodotto, con le sue alterazioni originali, vantavano il potere di consentire anche ad un mago di terza classe di abbatterne uno prima. |
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− | Nel corso di numerose generazioni di ispessimento del sangue nel clan Yddgmillennia, era probabile che non fosse apparso nessun mago con maggiore attitudine di lei. |
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− | "Chi avrebbe potuto prevedere che gli Incantesimi di Comando sarebbero apparsi su entrambi allo stesso tempo? Se fossimo stati sotto il sistema originale della Guerra del Santo Graal, questo avrebbe portato ad una tragedia." |
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− | "... Sì. Credo sarebbe stato così". |
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− | Per i maghi, era buon senso anche per insegnante e allievo, o fratelli più grandi e più giovani, di pensare a se stessi quando si creava un conflitto di interessi. Tuttavia, non sarebbe stato il caso di Fiore e il fratello, in quanto vi era semplicemente troppa differenza di potenza tra di loro. Sarebbe finita solo unilateralmente con Fiore che avrebbe ucciso il fratello mentre questo si sarebbe nascosto per la paura. Veramente, sarebbe stata una tragedia. |
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− | "Ho sentito che l'Associazione dei Maghi ha inviato l'ultimo mago." |
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− | "Il vostro udito è acuto." |
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− | Darnic fece un sorriso ironico. Era passata circa un'ora, da quando avevano ricevuto un rapporto dalle persone che avevano infiltrato nella Torre dell'Orologio. |
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− | "Così è finalmente iniziata …" |
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− | "Sì, con oggi, i Servant of Black e Red iniziano questa grande Guerra del Santo Graal. E noi, gli |
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− | <small>Yggdmillennia</small><br /> |
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− | '''L'Albero dei Mille Reami''', |
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− | prenderemo in mano tutti i misteri e i miracoli del mondo. " |
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− | Il dolore sul volto di Fiore non era semplicemente dovuto al conflitto. Come tutti i maghi, aveva studiato presso la Torre dell'Orologio. I suoi amici erano ancora iscritti, e lei non era particolarmente soddisfatta del luogo. Certo, lei non avrebbe dovuto affrontare i suoi amici direttamente ... ma le lasciava ancora l'amaro in bocca. |
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− | |||
− | Naturalmente, anche la paura giocava un ruolo. Nel mondo taumaturgico, la Torre dell'Orologio era un simbolo assoluto. Nata all'inizio dell'Era Comune, questa organizzazione aveva raccolto ogni genere di mistero, ogni tipo di taumaturgia. |
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− | |||
− | Era il corpo taumaturgico più all'avanguardia nel mondo—lì esistevano cose che la mente di Fiore non poteva neanche immaginare. |
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− | Tuttavia, sfidare Darnic—il capo del clan—era fuori questione. Lui era un mostro che aveva mantenuto il vigore carnale di un uomo sulla trentina, nonostante avesse vissuto per più di cent'anni, e il possessore dello Stemma Taumaturgico del clan stesso. Se lo avesse sfidato, si sarebbe ritrovata buttata fuori immediatamente dalla rete dell'intero clan; anche se fosse tornata all'Associazione, come parente di traditori, non avrebbe avuto altro che una vita piena di sfortuna. |
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− | |||
− | Tuttavia, Fiore avrebbe obiettato se la loro possibilità di vittoria fosse stata inesistente. Ma quello che poi vide fu un gigante, bianco-bluastro altare ... e un grande reparto di stoccaggio di prana puro. |
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− | ''"Tutto ciò è solo per i tuoi occhi. Non parlarne agli altri."'' |
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− | |||
− | Dicendo questo, Darnic l'aveva invitata a vedere ciò che era nelle profondità del Graal Maggiore, qualcosa che era sempre stato nascosto. Poteva non essere pienamente operativo, ma la stragrande quantità di prana, la sua divinità, la faceva sentire come se la sua anima fosse stata tirata fuori dal suo corpo. |
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− | '' |
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− | "... Con questo, il tuo desiderio più profondo può essere concesso con facilità."'' |
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− | |||
− | Lei non poteva resistere alle parole di Darnic. Per lei che possedeva un sogno, un desiderio che non avrebbe mai potuto realizzare, non importava quanto affinasse la sua abilità. |
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− | |||
− | Ad opporsi era semplicemente il suo sentimentalismo, non qualcosa che avrebbe potuto ostacolarla nel cammino verso il suo obiettivo. Lei stessa si era già impegnata in un confronto pieno con l'Associazione. |
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− | "Ora, accompagnami per incontrare il nostro Signore. Andiamo alla convocazione dei cavalieri che ci proteggeranno." |
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− | |||
− | "Si, Nonno." |
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− | |||
− | Nel tempo che impiegarono per raggiungere la sala del trono, dove si sarebbe svolto il rito, gli altri quattro Master si erano già raccolti. C'erano anche homunculus che eseguivano vari compiti umili e silenziosamente portavano gli strumenti taumaturgici necessari. |
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− | Il cerchio magico era già stato disegnato. Esso utilizzava una miscela di oro e argento, mantenuto in uno stato liquido. Questo cerchio complesso e delicato era stato concepito per evocare più Servant contemporaneamente. |
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− | Il rumore si fermò bruscamente. Darnic scelse questo momento per avvicinarsi al trono e dichiarò con le braccia aperte. |
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− | "Mettete i catalizzatori sull'altare." |
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− | I Master annuirono. |
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− | Il primo—Gordes Musik Yggdmillennia, un uomo corpulento. Solo guardando la sua espressione, si poteva dire che fosse un uomo pomposo. La sua abilità era l'alchimia. Il suo catalizzatore era contenuto in una scatola, forse per il suo valore, o forse non voleva che gli altri Master lo vedessero. |
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− | |||
− | Il secondo—Fiore Forvedge Yggdmillennia, la ragazza sulla sedia a rotelle. La sua abilità era l'evocazione spirituale e l'ingegneria umana. Il suo catalizzatore era una freccia antica, la cui punta era annerita da qualcosa—forse sangue. |
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− | Il terzo—Celenike Icecol Yggdmillennia. La sua abilità era le arti oscure. Nonostante il suo aspetto pulito, tutto il suo corpo puzzava di sangue; probabilmente era dovuto al suo baciare le interiora prelevate dalle pance delle bestie e degli umani da utilizzare come sacrifici. Il suo catalizzatore era una bottiglia di vetro. C'erano ancora macchie di qualche tipo di liquido rimaste all'interno. |
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− | |||
− | Il quarto—Caules Forvedge Yggdmillennia, il fratello minore di Fiore. La sua abilità era l'evocazione. Con le lentiggini sul viso infantile, non sembrava avere diciotto anni. Con diffidenza, mormorò l'incantesimo per evocare gli Spiriti Eroici più e più volte. Il suo catalizzatore era un vecchio pezzo di carta. Su di essa era disegnata una figura umana, con le parole 'l'umano perfetto' scarabocchiate in basso a destra. |
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− | E il quinto, che aveva già completato la sua convocazione—Roche Flyn Yggdmillennia, il Master di Caster. Era il più giovane tra i presenti; tredici anni, e guardava la scena con interesse. |
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− | "E' raro per te lasciare il laboratorio, Roche." |
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− | |||
− | Roche si strinse nelle spalle quando Darnic lo chiamò. |
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− | "Beh, questa è una convocazione di Spiriti Eroici. Ci si può considerare fortunati a vederla una volta in tutta la vita. Anche io lascerei il mio laboratorio, se potessi vederla una seconda volta." |
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− | |||
− | Parlava come un adulto, anche se si sopravvalutava. Era abbastanza famoso come mago nel campo dell'ingegneria delle bambole, mettendo da parte il loro aspetto e il design; i suoi pupazzi, creati con solo il perseguimento di funzionare, mancavano di arte. |
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− | |||
− | Caster era stato convocato da Roche due mesi prima, quasi contemporaneamente a Lancer, e avevano trascorso tutto il tempo a produrre i golem di cui avrebbero avuto bisogno per la Grande Guerra nel loro laboratorio all'interno del castello. |
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− | |||
− | "Dov’ è Caster?" |
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− | "Oh, '''il maestro''' arriverà presto. E' un po' occupato con il design del suo Noble Phantasm". |
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− | |||
− | "Allora mi scuserò più tardi. Ma veniamo a noi e guardiamo questa misteriosa cerimonia ancora una volta." |
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− | |||
− | "Bene." |
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− | |||
− | Roche si strinse nelle spalle. Il ragazzo aveva chiamato il suo Servant il suo 'maestro' per rispetto; per lui, le leggende a cui Caster aveva dato origine erano degne di adorazione. Egli aveva fiducia in Caster, e si sentiva felice ad aiutarlo in laboratorio. |
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− | |||
− | Caster si materializzò accanto a Roche, apparve col suo manto azzurro che gli copriva tutto il corpo e indossava una maschera informe senza occhi e senza bocca. Roche chiamò il suo maestro con gioia, e senza dire una parola Caster annuì. |
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− | |||
− | Confermando le posizioni dei quattro evocatori, Darnic abbassò la testa in segno di riverenza verso il trono vuoto. |
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− | |||
− | "Mio Signore, presto inizierà la convocazione." |
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− | |||
− | ''... Molto bene.'' |
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− | |||
− | Particelle di luce si riunirono sul trono, ammassandosi insieme e creando una forma umana. L'uomo che Darnic aveva chiamato Signore era vestito in modo regale, di nero come un'ombra nella notte. Al contrario, il suo volto era pallido, i capelli bianchi come la seta. |
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− | |||
− | Nell'istante in cui apparve, l'aria nella sala del trono divenne tesa. Quando l'uomo era presente, si sentiva una schiacciante pressione; ovunque egli guardava, c'era tremore continuo. Ma non perché l'uomo che sedeva sul trono avesse agito in modo barbaro o violento. Era semplicemente che, una volta esposto al suo sguardo di ghiaccio, si doveva riconoscere se stessi come un'esistenza irrimediabilmente debole e impotente. |
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− | |||
− | Egli era la carta vincente più forte preparata dal capo degli Yggdmillennia, Lancer of Black—'''Vlad III'''. |
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− | |||
− | L'eroe più grande della Transilvania, conosciuto come 'Il Principe Impalatore' dai turchi, si era diffuso in tutto il mondo con un altro nome. |
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− | |||
− | ''Il Piccolo Drago''... o, il vampiro Conte Dracula. |
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− | |||
− | Naturalmente, quello davanti a loro non era affatto un vampiro. Era un uomo di devozione, e un eroe che salì al trono, non importava quanto piccola la nazione potesse essere. Specialmente qui in Romania, dove le sue azioni per fermare le numerose invasioni dell'Impero Ottomano, i turchi che avevano calpestato ogni altro paese, facevano di lui un grande eroe. |
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− | |||
− | Sì, a patto che egli fosse in Romania, possedeva la più grande fama di tutti—come per Eracle in Grecia, o Re Artù in Gran Bretagna. |
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− | |||
− | Dopo uno sguardo a Darnic, la maestosa voce di Lancer echeggiò attraverso la camera. |
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− | |||
− | "Ora, chiama gli Spiriti Eroici che serviranno sotto di me!" |
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− | |||
− | "Come desidera." |
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− | |||
− | Con un inchino rispettoso, Darnic poi annunciò ai quattro Master. |
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− | |||
− | "Cominciamo, orgogliosi maghi di Yggdmillennia. Con il completamento di questo rituale, faremo il nostro primo passo sulla via della guerra. Possedete la determinazione?" |
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− | |||
− | I quattro Master tacquero, rivelando la loro convinzione. |
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− | |||
− | L'aria nella sala del trono cambiò di nuovo. I sensi dei quattro Master si affilarono, in modo che anche la pressione del Principe Impalatore, che li guardava, fu messa da parte per il momento. |
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− | |||
− | Era vero che la convocazione di un Servant era più semplice che le complicazioni di un normale rituale. Tuttavia, era una chiara verità che la convocazione di uno Spirito Eroico poteva prenderti la vita, se eseguita in modo scorretto. |
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− | |||
− | |||
− | ''"Lascia che argento e acciaio siano l'essenza.'' |
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− | |||
− | ''Lascia che la pietra e l'arciduca dei contratti siano il fondamento.'' |
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− | |||
− | ''Lascia che sia il '''nero''' il colore a cui rendo omaggio.'' |
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− | |||
− | ''Lascia crescere un muro contro il vento impetuoso.'' |
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− | ''Lascia che le quattro porte cardinali si chiudano.'' |
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− | |||
− | ''Lascia che la strada a triforcuta dalla corona raggiunga il Regno".'' |
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− | |||
− | Non l'avevano provato in anticipo, ovviamente, ma tutti pronunciarono l'incantesimo in armonia, senza una sola parola fuori posto. |
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− | |||
− | Finito il primo versetto, il bagliore del cerchio magico si intensificò. Il prana infuriò. Ma anche Caules, il più umile dei quattro, rimase fermo e continuò l'incantesimo senza esitazione. |
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− | |||
− | ''"Sia dichiarato oggi; |
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− | |||
− | ''la tua carne dovrà servire sotto di me, e il mio destino sarà con la tua spada.'' |
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− | |||
− | ''Rispondi alla chiamata del Santo Graal.'' |
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− | |||
− | ''Rispondi, se desideri sottometterti a questa volontà e a questa verità. "'' |
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− | |||
− | L'incantesimo—il prana che ora scorreva nei loro circuiti magici—richiamava gli Spiriti Eroici dai loro '''Troni'''. Faceva appello al più grande degli esseri la cui esistenza era scolpita in miti e leggende. |
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− | |||
− | |||
− | ''"Un giuramento è prestato qui.'' |
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− | |||
− | ''Avrò raggiunto tutte le virtù di tutto il Paradiso;'' |
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− | |||
− | ''Avrò il dominio su tutti i mali di tutto l'Inferno ".'' |
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− | |||
− | Tre dei Master si fermarono. Solo Caules continuò con un altro verso. |
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− | |||
− | ''"Eppure servirai con gli occhi velati dal caos.'' |
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− | |||
− | ''Per te sarà una gabbia di follia.'' |
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− | |||
− | ''Ed io brandirò le tue catene. "'' |
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− | |||
− | L'incantesimo aggiuntivo per il '''Potenziamento Folle'''—con questo, era certo che il Servant convocato sarebbe stato afflitto dalla follia in una certa misura. Un Servant debole avrebbe acquisito le tenaci capacità fisiche di Berserker. |
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− | |||
− | Ed ora, l'ultimo verso. |
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− | |||
− | Nonostante il tormento dei loro circuiti scatenati ed il timore di perdere il controllo, i quattro sentirono un certo rammarico, solo per un istante. Tuttavia, avevano continuato—per cogliere saldamente nelle loro mani il più grande mistero di tutti. |
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− | |||
− | Dei mostri scorrevano con la luce, traboccante di miracoli, superando la taumaturgia—in altre parole, gli Spiriti Eroici stavano tentando di entrare in questo mondo. |
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− | |||
− | ''"Dal Settimo Cielo, curato dalle tre grandi parole di potere,'' |
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− | |||
− | ''esci dall'anello della moderazione, protettore del santo equilibrio! "'' |
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− | |||
− | Appena pronunciate quelle parole, la tempesta infuriò facendo rannicchiare gli homuncoli in preda al panico, e Roche coprire il volto con le mani. Lancer, Darnic e Caster la lasciarono scorrere su di loro come una brezza fresca. |
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− | |||
− | E così, ''si'' manifestarono. |
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− | |||
− | Una luce accecante proveniva dal complesso ed elaborato cerchio magico. Ci volle solo un momento per i miracoli prendere forma. Erano eroi, esseri umani che avevano raggiunto altezze disumane. |
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− | |||
− | La tempesta diventò un sussurro, e la luce accecante sbiadì. C'erano quattro figure in piedi all'interno del cerchio. |
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− | |||
− | Una era una ragazza minuta in un abito bianco. In mano, una mazza gigante. Con gli occhi vuoti, lentamente guardò ciò che la circondava. |
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− | |||
− | Uno era un ragazzo dall'aspetto androgino. Dei quattro, solo lui stava guardando i Master con un largo sorriso sul suo volto. |
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− | |||
− | Uno era un uomo con un arco in mano, avvolto da un mantello color erba. |
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− | |||
− | L'ultimo era un altro uomo il cui corpo intero era racchiuso in un'armatura splendente. Uno spadone sulla schiena. I capelli grigio-argento agitati dolcemente dal vento. |
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− | |||
− | "Ahh..." |
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− | |||
− | Ci fu un sospiro di meraviglia da parte di qualcuno nella stanza. Anche gli occhi di Darnic erano stati rubati dal loro aspetto maestoso. Infine, i Servant pronunciarono le parole di inizio come uno—le parole che avrebbero tolto la museruola a questa feroce Grande Guerra del Santo Graal. |
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− | |||
− | "In accordo all'evocazione, ci presentiamo—i Servant of Black. Il nostro destino sarà con gli Yggdmillennia, e le nostre spade saranno le vostre spade." |
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− | |||
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− | Nel cimitero della Chiesa Stavropoleos di Bucarest, anche Shishigou Kairi era riuscito ad evocare il suo Servant. |
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− | |||
− | "...Così, sei tu il mio Master?" |
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− | |||
− | Colui che gli aveva fatto questa domanda era un cavaliere di piccola statura, coperto dalla testa ai piedi da un'armatura. La voce chiara e limpida del cavaliere lo raggiunse anche attraverso l'elmo. Shishigou annuì e allungò la mano. |
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− | |||
− | "Shishigou Kairi. Sarò il tuo Master. Piacere." |
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− | |||
− | "... Questo è un cimitero? Che posto ignobile per convocarmi." |
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− | |||
− | Il cavaliere ignorò la mano tesa di Shishigou. Grattandosi la testa, Shishigou cominciò a spiegare la sua scelta. |
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− | |||
− | "Sì, beh ... questo luogo è un po' come casa mia." |
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− | "Sei nato in una tomba?" |
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− | |||
− | "Ho speso molti giorni con i cadaveri." |
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− | |||
− | Udito questo, il cavaliere annuì. |
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− | |||
− | "Capisco ... sei un negromante." |
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− | |||
− | "Esatto. E tu sei Saber, giusto?" |
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− | |||
− | Shishigou chiese, vedendo la spada tenuta dal cavaliere. |
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− | |||
− | "Non è ovvio? Devi avere dei poveri occhi e una povera mente se mi vedi come Caster o Assassin." |
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− | |||
− | "Non che ci sia qualcosa di sbagliato con un assassino che appare attraverso la porta d'ingresso portando un' armatura, secondo me …" |
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− | |||
− | Sembrava che tali assassini esistessero. |
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− | |||
− | "... E' possibile che sia stato convocato da un pazzo?" |
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− | |||
− | "Impossibile. Sei appena stato convocato dal miglior Master che c'è, Saber. Quello che sto dicendo è che Shishigou Kairi è un Master di prima classe e perfettamente in grado di comandarti." |
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− | |||
− | "Hmm ... suppongo che una buona padronanza sia un bene, anche se è solo della propria lingua." |
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− | |||
− | "Ebbene, Saber, puoi dirmi il tuo vero nome? A dire il vero ... perché non riesco a vedere i tuoi parametri, anche se sono il tuo Master?" |
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− | |||
− | Normalmente, un Master sarebbe stato in grado di acquisire un certo grado di informazioni di fronte a un Servant—dati preziosi come la forza fisica e la resistenza, e ogni abilità che avrebbero potuto avere. Dettagli sulle loro abilità innate e Noble Phantam che non sarebbero stati disponibili fino a quando non sarebbero stati confermati visivamente, ma ciò che c'era era inestimabile per organizzare strategie. |
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− | |||
− | E, naturalmente, il primo Servant che un Master poteva confermare visivamente era quello che aveva convocato. Comprendendo le loro abilità, potevano fare piani su come condurre la Guerra. |
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− | |||
− | Tuttavia, Shishigou non poteva confermare i parametri di base del cavaliere davanti a lui, la personalità dello Spirito Eroico, le sue capacità innate, e dati sul suo Noble Phantasm, erano tutti nascosti e non potevano essere letti. |
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− | |||
− | "Quest'elmo, molto probabilmente. Lo tolgo." |
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− | |||
− | Disse Saber, e tolse l'elmo fuso con l'armatura che copriva la sua faccia. Quando rivelò il suo volto, Shishigou rimase a bocca aperta. |
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− | |||
− | "Sei…una ragazza...?" |
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− | |||
− | No, forse era un ragazzo. In ogni caso, il cavaliere aveva un bel aspetto giovanile. Era stato così inaspettato che Shishigou lasciò che le sue parole scivolassero fuori senza pensare, e non si accorse che l'animo del cavaliere peggiorò. |
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− | |||
− | "Non dirlo mai più." |
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− | |||
− | "Dire... cosa?" |
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− | |||
− | Il suo agghiacciante, ringhio omicida fece tornare Shishigou coi piedi per terra. |
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− | |||
− | "Chiamami così ancora una volta, e non sarò in grado di trattenermi." |
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− | |||
− | Il luccichio nei suoi occhi mostrò i suoi intenti omicidi. L'istinto di Shishigou sussurrò che era seria. |
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− | |||
− | "...Okay, colpa mia. Non lo dirò mai più." |
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− | |||
− | Alzando le mani in aria, Shishigou diede una scusa franca. Nonostante la rabbia, Saber riuscì a ripristinare il suo stato d'animo. Facendo un profondo respiro, mormorò con un'espressione un po' imbronciata. |
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− | |||
− | "Ti perdono. E non riaprire mai più questo argomento di discussione. Ricordalo." |
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− | |||
− | "Capito. Allora, qual è il tuo vero nome?" |
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− | |||
− | "Hm? Che vuoi dire, Master? Non so quale catalizzatore hai usato, ma hai chiamato me in particolare, non è vero? Perché avrei bisogno di dirti ..." |
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− | |||
− | "Ah, no, questo è stato il mio catalizzatore." |
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− | |||
− | Indietreggiando dal cerchio magico, Shishigou le lanciò il catalizzatore. Saber guardò con aria interrogativa la cosa nella sua mano. |
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− | |||
− | "E questa è?" |
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− | |||
− | "E' dalla tavola rotonda. Quella che voi cavalieri usavate." |
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− | |||
− | In un istante, il recente recupero di umore di Saber crollò. In un attimo prese la sua spada e colpì la santa reliquia, che probabilmente non sarebbe mai più apparsa di nuovo in tutto il mondo, e la distrusse. |
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− | |||
− | "...Uhh." |
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− | |||
− | Dopo averla letteralmente fatta a pezzi, Saber calpestò i resti con tutto il peso della sua armatura. |
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− | |||
− | "Maledizione! Mai avrei immaginato di essere convocato da ''questa''!" |
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− | |||
− | La sua espressione era uno di odio freddo e totale per la Tavola Rotonda. Strano, pensò Shishigou. Per i suoi cavalieri, la Tavola Rotonda era un luogo di vivace discussione. Anche se, alla fine, quei cavalieri si divisero in alleati e nemici. Se mai ci fosse stato un cavaliere che la odiava a tal punto ... |
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− | |||
− | In un istante, Shishigou realizzò il suo vero nome. Se ci fosse stato un cavaliere che odiava la Tavola Rotonda, doveva essere quel cavaliere che si era ribellato contro il re. |
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− | |||
− | "Saber, tu sei '''Mordred'''?" |
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− | |||
− | Mordred si accigliò leggermente alla domanda di Shishigou. Sembrava che si vergognasse per aver fatto indovinare la sua identità dalle sue azioni di pochi istanti fa. |
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− | |||
− | Ma il suo tono era risoluto quando dichiarò: |
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− | |||
− | "E’ così. Sono Mordred, l’unico vero successore del Re dei Cavalieri, Arthur Pendragon." |
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− | |||
− | "...Non ti sei ribellato?" |
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− | |||
− | Appena Shishigou lo fece notare, il volto di Saber arrossì. |
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− | |||
− | ... "Sì, è vero. L'ho fatto. Il re non ha mai riconosciuto il mio potere, anche se, in materia sia di dominio e che di spada, ero allo stesso livello—no, avrei potuto fare ancora meglio. Ma il re si rifiutò di darmi il trono a causa del mio pedigree ". |
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− | |||
− | La freddezza del suo tono non era certo per controllare le sue emozioni. Semmai, era il contrario, perché possedeva all'interno una rabbia e animosità che le scosse tutto il corpo. |
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− | |||
− | Il suo pedigree—nata dall'infedeltà tra Re Artù e la sorella del Re, Morgana—era semplicemente troppo fatale per un difetto. |
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− | |||
− | "Così, mi sono ribellato. Lasciai tutto e vidi la verità, che non vi era alcun significato nel regno del re." |
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− | |||
− | E' vero che, secondo la leggenda, fu Mordred che portò Arthur alla morte. Anche dopo essere stato trafitto dalla lancia santa, Mordred inflisse un colpo fatale al re. |
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− | |||
− | Vicino alla morte, Re Artù restituì la santa spada al lago e si diresse verso Avalon. La vita di Mordred si concluse sulla collina a Camlann; l'unica cosa che lasciò fu il suo nome infame, come Cavaliere del Tradimento. |
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− | |||
− | "Quindi... il tuo desiderio è diventare re?" |
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− | |||
− | Per Mordred, a cui era stato rifiutato il trono, essere incoronato re doveva essere il suo desiderio. Ma il tono di Mordred divenne imperioso quando rispose alle parole di Shishigou. |
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− | |||
− | "Tutt'altro. Non ho alcun desiderio di diventare re attraverso il Santo Graal. Mio padre non mi riconoscerebbe ancora se salissi al trono in questo modo. L'unica cosa che desidero, Master, è la possibilità di sfidare la spada della nomina. " |
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− | |||
− | "... Quella che il Re tirò fuori dalla roccia?" |
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− | |||
− | Saber annuì. Si diceva che da giovane, Arthur, avesse guadagnato il diritto di governare estraendo la spada che aveva battuto tutti coloro che si erano vantati della propria forza. |
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− | |||
− | Naturalmente, se Mordred fosse riuscita ad estrarre la spada dalla roccia, allora sarebbe stata riconosciuta come degna di essere re. Tuttavia, vi era una falla in quello che desiderava. |
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− | |||
− | "Hey, posso chiederti solo una cosa?" |
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− | "Si?" |
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− | "Supponendo che il Graal conceda il tuo desiderio, cosa succederebbe se non riuscissi ad estrarre la spada?" |
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− | |||
− | Se lei voleva sfidare la spada della nomina, naturalmente c'era la possibilità che non riuscisse ad estrarre la spada. Non c'era stato un solo uomo nel paese ad essere stato ritenuto degno da tale spada, dopo tutto. Mordred poteva avere il sangue di Arthur, ma era discutibile il fatto che fosse in grado di estrarre la spada. |
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− | "Che sciocchezze, Master. ''Certo che posso estrarre la spada''!" |
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− | |||
− | Saber si gonfio d'orgoglio e così proclamò. Dal peso insopportabile dietro le sue parole, si poteva vedere che lei possedeva la dignità di un re. Forse avrebbe potuto anche essere in grado di estrarre la spada facilmente. |
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− | |||
− | "Ora, Master, non dobbiamo tardare. Dimmi l'ubicazione dei nemici che devo colpire." |
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− | Disse Mordred, con una leggera ansia nella sua voce, ma Shishigou la tenne in scacco. |
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− | "... Hai mai sentito il detto 'guarda prima di saltare'?" |
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− | "E perché dovrei preoccuparmi di queste sciocchezze? Non sono stato convocato per combattere sette Servant?" |
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− | Sembrava che il Graal le avesse concesso le sue conoscenze riguardo a questa Grande Guerra. |
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− | "Questo è vero. Ma non sappiamo di quello che sta succedendo con i sette sul lato opposto." |
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− | Entrambi alzarono la testa sentendo delle piccole ali sbattere sopra di loro. C'era una colomba grigia seduta su un ramo di un albero. I suoi occhi—quegli occhi privi di emozioni unici per gli uccelli—si muovevano senza posa, e sputò fuori un pezzo di carta che portava in bocca. La colomba poi volò via, come se avesse completato il suo lavoro. Quando Shishigou prese il biglietto, Saber sbirciò con apparente interesse. |
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− | "Era un famiglio?" |
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− | "Così pare. Vogliono incontrarci." |
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− | "Chi?" |
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− | "Persone con i nostri stessi interessi." |
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− | Shishigou accartocciò la nota—su cui era scritto '' 'domani mattina alle nove, Sighisoara, la chiesa sulla collina' '' e nient'altro—e la schiacciò. |
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− | <div class="center" style="width:auto; margin-left:auto; margin-right:auto;"><nowiki>* * * * *</nowiki></div> |
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− | [[File:Apo01.png|thumbnail]] |
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− | Era magnificenza nel suo splendore, solenne e maestosa. Un centinaio di parole di lode non sarebbero bastate a descrivere la scena. |
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− | Saber, Archer, Lancer, Rider, Berserker, e Caster of Black—a parte Assassin convocato a Shinjuku, tutti e sei i Servant erano raccolti in questa stanza. |
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− | |||
− | Sotto la Guerra del Santo Graal, sarebbe stato estremamente raro per più di due Servant esistere nello stesso spazio nello stesso momento. Indipendentemente dal fatto che stessero combattendo o lavorando insieme, ci sarebbero stati solo due o tre Servant al massimo. E sarebbe stato normale per loro di guardarsi l'un l'altro con attenzione, senza lasciare aperture per quando sarebbe ripreso lo scontro tra loro. |
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− | |||
− | Ma la guerra era cambiata—e l'avevano accettata prontamente ritrovandosi in questo fronte unito. |
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− | "Ah, dovremmo presentarci prima? Dovremmo o non dovremmo? Inizierò io! Servant Rider—Il mio nome è '''Astolfo'''. E tu?" |
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− | Prima che qualcuno potesse aprire la bocca, il Servant di classe Rider—Astolfo, parlò. |
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− | Il Servant accanto a lui, un uomo calmo, sembrò un po' sorpreso, ma sorrise dolcemente e rispose. |
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− | "Io sono il Servant Archer. Il mio nome è '''Chirone'''." |
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− | "Grazie, Chirone! Il nostro tempo insieme potrà anche essere breve, ma cerchiamo di fare del nostro meglio!" |
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− | Rider tese una mano; Archer l'accettò con un'espressione preoccupata. |
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− | "Non usare il tuo vero nome, Rider. Chiamatevi con le nostre classi." |
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− | Darnic freddamente avvisò Rider. "Oh, giusto," Rider annuì, e poi si rivolse al Servant in abito bianco. |
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− | "E tu?" |
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− | "......" |
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− | Il Servant rimase in silenzio. Scosse la testa da un lato all'altro, segnalando il suo rifiuto. |
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− | "Oh, mi dispiace. E' tutto a posto se non puoi parlare. Hmm ... dov'è il suo Master?" |
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− | Rider guardò i Master e si concentrò su Caules quando reagì al suo sguardo. |
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− | "Ehi, il Master laggiù, come si chiama?" |
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− | "Uh, beh, lei è..." |
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− | |||
− | Nonostante i suoi tentativi per scongiurare Rider, Caules non poteva sopportare il suo approccio, il modo in cui lo guardava come se cercasse di scavare un buco attraverso di lui, e borbottò fuori il suo vero nome. |
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− | "...'''Frankenstein'''." |
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− | |||
− | "Capisco. Bene, piacere di conoscerti, Fran- cioè, Berserker." |
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− | Servant Berserker—Frankenstein, borbottò dispiaciuta per la rivelazione del suo nome. |
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− | |||
− | Infine, gli occhi di Rider si rivolsero all'ultimo Servant—Saber. |
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− | "Qual è il tuo nome?" |
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− | "Fermo, Saber. Non parlare." |
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− | |||
− | Prima che Saber potesse rispondere, il suo Master Gordes lo fermò. Poi proclamò a gran voce a tutti i presenti, tra cui Darnic. |
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− | |||
− | "Non voglio rivelare il vero nome del mio Servant a nessuno di voi, incluso Darnic." |
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− | |||
− | L'intera stanza si agitò. Celenike chiese in tono freddo. |
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− | |||
− | "Non eravamo tutti d'accordo di rivelare i veri nomi di tutti i nostri Sevant? E' ingiusto tornare indietro proprio ora" |
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− | |||
− | "Non avevo questo catalizzatore allora." |
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− | |||
− | Dicendo questo, Gordes tenne la scatola stretta a se come se fosse preziosa. Aveva intenzione di mantenere segreto anche il suo catalizzatore. |
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− | |||
− | "E' davvero così importante mantenere il suo nome segreto, zio Gordes?" |
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− | |||
− | Gordes annuì acidamente in affermazione. |
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− | |||
− | "... Sarebbe fatale per il mio Servant rivelare il suo vero nome. Preferirei ridurre il numero di bocche da cui potrebbe scivolare fuori." |
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− | |||
− | Il vero nome di ogni Servant era un pezzo di informazione che doveva essere tenuto segreto, se possibile. Tuttavia per quanto famoso potesse essere un eroe, era spesso il caso che lui o lei avesse incontrato una morte prematura in vita. |
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− | |||
− | Rivelare il proprio vero nome rivelava una debolezza fatale—ovvero, la ragione della morte dell'eroe. |
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− | |||
− | Se fosse stato ucciso dal veleno, si doveva semplicemente trovare un modo per dargliene un po'. Se fosse stato abbattuto dalle frecce, allora aprite il fuoco! Se avesse avuto un certo punto debole, allora avevi un solo obiettivo: scoprirlo. |
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− | |||
− | Anche se tale motivo non era legato ad una certa debolezza, un eroe che ereditava i tratti dei draghi se la sarebbe cavata male contro le armi fatte per ucciderli. E anche se fossi per caso in possesso di tale arma, rivelando queste informazioni ad altri Master, era molto probabile che una qualche forma di contromisura potesse essere creata. |
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− | |||
− | Naturalmente, c'erano anche quei Servant il cui vero nome si poteva rivelare senza problemi; per esempio, il Servant Rider—Astolfo, era di questo tipo. |
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− | |||
− | Darnic guardò Vlad, che annuì con un sorriso. Vlad, essendo il Servant di Darnic, naturalmente sapeva chi fosse il Servant of Black convocato da Gordes. Così, il principe che era stato conosciuto per la sua mano pesante diede generosamente il suo assenso. |
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− | |||
− | "... Molto bene. Faremo un'eccezione nel tuo caso." |
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− | |||
− | Gordes fece un ampio sorriso soddisfatto dalle parole di Darnic. |
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− | |||
− | "I miei più sentiti ringraziamenti, Signore. Ora, se volete scusarci." |
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− | |||
− | Tenendo la testa alta, Gordes uscì dalla stanza con Saber al seguito. Celenike mormorò scontenta mentre li guardava andarsene. |
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− | |||
− | "Beh, non è orgoglioso di aver convocato Saber ..." |
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− | |||
− | "Questo è proprio il tipo di persona che è." |
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− | |||
− | Disse Darnic con un sorriso ironico. Gordes era il successore di casa Musik che una volta vantava un abilità con l'alchimia che rivaleggiava con gli Einzbern. Quando la famiglia Musik si unì agli Yggdmillennia, il loro sangue taumaturgico era già in decadenza. |
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− | |||
− | Per una famosa casa, doveva aver portato non poca vergogna l'essere stata assorbita dagli Yggdmillennia. Fin da giovane, a Gordes era stato inculcato da suo padre e sua madre quale ottima famiglia di alchimisti ''erano stati''. Ora, all'età di trentasei anni, non era ancora in grado di separare i sogni dalla realtà, essendo stato cresciuto per essere orgoglioso di quello che una volta era. |
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− | |||
− | Che Gordes fosse un mago di prima classe, il primo da tempo da quando il nome Musik venne unito agli Yggdmillennia, probabilmente giocò un ruolo nell'eccessivo orgoglio verso la propria linea di sangue. |
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− | |||
− | Inoltre, egli era certamente un gran mago. Era stato quello che aveva proposto e realizzato un modo per manipolare il sistema—la divisione dei percorsi delle linee di prana—che in questa Guerra del Santo Graal poteva ben essere considerato un fallo di gioco. |
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− | |||
− | Tuttavia per quanto eccellenti i maghi inviati dall'Associazione potessero essere, la convocazione di un Servant—e provvederlo di prana—poneva un peso inquietante. Non possedendo questo, i Master of Black erano in grado di chiudere nettamente il divario tra loro. Avere abbondanza di prana permetteva di essere meno selettivi nell'uso dei Noble Phantasm. I risultati che Gordes aveva mostrato di certo non potevano essere ignorati—non vi era altra scelta che chiudere un occhio per la sua arroganza. |
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− | |||
− | Contento, Gordes tornò nella sua stanza e si voltò verso di Saber, ancora una volta. Il suo aspetto magnifico e maestoso avrebbe irretito gli occhi di chiunque lo avesse visto. Gordes era quasi del tutto certo di se stesso, ma interrogò Saber comunque, giusto per essere sicuri. |
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− | |||
− | "Dimmi solo una cosa, Saber—il tuo vero nome è '''Siegfried''', giusto?" |
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− | |||
− | Vedendo il suo cenno di affermazione in risposta, Gordes raggiunse l'epitome di gioia. |
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− | |||
− | Siegfried—era un eroe nazionale della Germania. Anche se la sua rappresentazione si differenziava nelle varie leggende a lui attribuite, il suo ruolo più famoso era probabilmente nel poema epico ''Nibelungenlied'', 'Il Canto dei Nibelunghi'. Nato come un principe dei Paesi Bassi, aveva compiuto numerose avventure ed era stato anche incoronato ''uccisore di draghi''. |
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− | |||
− | Aveva sormontato ogni campo di battaglia senza una sola sconfitta, fino a perdere la vita dalla lama del tradimento colpito alla schiena, il suo unico punto debole. |
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− | |||
− | Nella sua mano vi era la spada sacra dei Nibelunghi, Balmung. Distruggendo il malvagio drago Fafnir con questa spada, e bagnandosi del suo sangue, divenne invulnerabile a qualsiasi arma. |
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− | |||
− | Ma, per quanto potente potesse essere stato, il suo corpo aveva un solo punto debole—un punto sulla schiena che era stato coperto da una foglia di tiglio che si era posata su di lui mentre faceva il bagno nel sangue del drago. Questo era l'unico punto debole, che avrebbe portato alla morte irrevocabile di Siegfried. |
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− | |||
− | Gordes si spremette le meningi. Era una buona cosa aver convocato uno dei più grandi Servant, ma la verità era che la sua leggenda—e il fatto che riguardava la schiena—era conosciuta in lungo e in largo. Per quanto tempo sarebbe stato capace di nascondere un evidente ma mortale punto debole? |
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− | |||
− | "Saber, da ora in poi, tieni la bocca chiusa, a meno che tu non stia svelando il tuo Noble Phantasm. Hai il permesso di parlare solo quando ti do il permesso di farlo." |
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− | |||
− | Mantenendo Saber tranquillo, Gordes avrebbe dovuto essere in grado di ridurre al minimo il numero di suggerimenti che potevano portare al suo vero nome. Brandendo gli Incantesimi di Comando sul dorso della mano, aveva sottolineato il rigore di quest'ordine. Tuttavia, c'era una certa trepidazione nei suoi occhi. Sarebbe stato perdonato per aver affrontato un grande eroe in modo così prepotente? |
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− | |||
− | ... ''Avrebbe'' perdonato Gordes? |
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− | |||
− | Nonostante questo, la mente Gordes non poteva fare a meno di riconoscerlo come ' ''un semplice Servant'' '. Dopo tutto, Saber non era altro che un ospite temporaneo, portato a questo mondo da Gordes, il suo Master. |
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− | |||
− | Per un momento, ci fu solo tensione nella stanza. |
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− | |||
− | "..." |
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− | |||
− | Dopo un po', Saber rispose con un cenno al posto delle parole, a significare di aver accettato il comando di Gordes. C'erano una serie di racconti riguardanti la regalità di Siegfried, ed i suoi soldati che comandava come capitano; ma, allo stesso tempo, era un eroe che rispondeva alle richieste e le chiamate degli altri. |
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− | |||
− | Se era per necessità, egli non avrebbe contestato un comando di silenzio. Nessun comando sarebbe stato un peso per lui finché lo avrebbe portato a realizzare il suo desiderio. |
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− | |||
− | ... Se, in questo momento, si fosse risolutamente rifiutato al punto che Gordes avesse utilizzato i suoi Incantesimi di Comando, il suo destino sarebbe stato diverso. Ma Siegfried aveva scelto di presentarsi, come un Servant di classe Saber—mentre Gordes riconosceva questo scambio come un Master incline alla volontà del Servant. |
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− | |||
− | Nel tempo, questo malinteso tra di loro sarebbe risultato fatale. |
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− | |||
− | Contemporaneamente, i vari Master e Servant avevano cominciato ad interagire l'uno con l'altro nella stanza del re. |
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− | |||
− | "Sono il tuo Master, per favore chiamami Fiore. E’ un piacere conoscerti." |
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− | |||
− | Fiore tese il braccio, e Archer rispettosamente le prese la mano tra le sue. |
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− | |||
− | "Grazie, Fiore. Stai certa che, come tuo Servant, io non porterò vergogna sul nome di Chirone." |
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− | |||
− | "..." |
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− | |||
− | Fiore tacque, apparentemente perplessa, e guardò Archer. |
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− | |||
− | "Sei turbata?" |
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− | |||
− | "Oh, no. Sei davvero Chirone, non è vero? Lo so che lo sei, ma ..." |
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− | |||
− | "Difficile da credere, vero?" |
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− | |||
− | Disse Archer senza perdere il suo sorriso. Fiore fece un piccolo cenno del capo. |
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− | |||
− | "Per mia natura, non dovrei essere convocato in forma di uomo." |
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− | |||
− | Chirone—un saggio tra i Centauri, e maestro di molti grandi eroi a partire da Eracle. |
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− | |||
− | Metà uomo e metà cavallo, Chirone era nato da Crono, patrono della raccolta e della terra, e dalla divinità Filira, essendo così uno spirito del tutto divino. Tuttavia, dopo essere stato colpito da una freccia trattata con veleno di Idra, aveva abbandonato la sua immortalità per essere liberato dall'agonia. Fu allora che perse la sua divinità insieme alla sua immortalità, e divenne un'esistenza che poteva essere evocata dal Graal. |
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− | |||
− | Naturalmente, non ci sarebbe stato alcun problema con l'essere chiamato come Servant nella sua forma di Centauro ... |
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− | |||
− | "... tuttavia, sarebbe possibile indovinare il mio vero nome solamente dal mio aspetto. Spero tu non sia stata presa alla sprovvista." |
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− | |||
− | Per chi avesse visto la forma di Chirone, sarebbero subito venuti in mente i Centauri—tra i più famosi eroi, il suo sarebbe stato il primo nome a cui si avrebbe pensato, tanto più dato l'arco in mano. Dopo tutto, Chirone era lo Spirito Eroico che era diventato il modello per il Sagittario, l'Arciere nel cielo. |
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− | |||
− | Per questo motivo, quando Chirone era stato convocato, aveva preso la forma di un essere umano. Questo gli era costato un abbassamento di rango per alcuni dei suoi parametri, ma non incideva in modo particolare sulla sua abilità con l'arco. |
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− | |||
− | "Sì, certo. Capisco." |
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− | |||
− | Agitata, Fiore annuì. Era vero che, a parte il suo stile un po' arcaico nel vestire, sembrava essere un uomo gentile, senza nulla che rivelasse la sua identità come grande saggio Chirone. |
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− | |||
− | Tuttavia, ora che stava parlando con lui direttamente, a Fiore servì tutta la sua forza per non essere sopraffatta dall'aura che Archer emanava. La sua presenza era come quella di un'enorme foresta, la sua aria fresca e chiara inghiottiva la sua minuscola esistenza ... |
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− | |||
− | "Ma è troppo poco per chiedere la tua fiducia. Sono il Servant Archer; guarda il mio arco sul campo. Troverai la prova che sono adatto ad essere il tuo Servant.". |
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− | |||
− | "Sì ... mi aspetto grandi cose, Archer." |
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− | |||
− | Fiore nascose il viso, imbarazzata, e lasciò la stanza con Archer. |
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− | |||
− | "Ce ne andiamo anche noi, Berserker. Vai in forma di spirito, okay?" |
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− | |||
− | "''...aaah.... uuuuh.....''" |
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− | |||
− | Con un gemito che doveva essere qualcosa di simile a un 'si', Berserker scomparve. |
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− | |||
− | Caules si asciugò il sudore e sospirò sollevato. Appariva abbastanza consumato. Infatti, tutti i doni della famiglia Forvedge erano andati a sua sorella. |
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− | |||
− | Purtroppo, mentre Caules possedeva scarsa attitudine ad essere un Master, il Berserker che aveva evocato—la creatura artificiale, Frankenstein—era relativamente un mistero, in modo tale che, anche con i suoi parametri incrementati grazie al Potenziamento Folle, niente di lei spiccava particolarmente. Il suo vero valore si trovava nella sua abilità innata. |
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− | |||
− | Ad essere sinceri, Darnic non si aspettava molto da Caules o Berserker. Per cominciare, la classe Berserker non accettava alcun ordine una volta iniziato il combattimento. Era il loro destino imperversare sul campo di battaglia nella loro follia, e alla fine cadere. Con un buon uso degli Incantesimi di Comando, sarebbero stati in grado di portare una distruzione di massa al campo, che avrebbe permesso loro di colpire molti dei capitani nemici nella confusione. Aveva bisogno semplicemente di attendere il momento giusto. |
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− | |||
− | Caules lasciò la stanza, esausto. |
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− | |||
− | "Ora, Rider, lascia che ti mostri il castello. Non vedi l'ora di dare un'occhiata in giro, vero?" |
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− | |||
− | Rider si grattò la testa. |
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− | |||
− | "L'hai capito, eh? Allora, beh, io preferirei non dover andare in forma di spirito ..." |
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− | |||
− | "... Va bene. Preparerò una stanza per te allora." |
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− | |||
− | "Davvero ?! Eh, che fortuna avere un Master così comprensivo!" |
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− | |||
− | Rider ballò in cerchio e alzò le braccia felice che il suo desiderio fosse stato concesso. |
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− | |||
− | Probabilmente era preoccupato per il prana necessario per mantenere la forma fisica di continuo. I Master potevano anche avere l'appoggio del Santo Graal, ma materializzarsi continuamente comportava un certo peso. |
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− | |||
− | In realtà non c'era niente di sbagliato nel mantenere un Servant in forma di spirito, tranne per la battaglia. Ma questa decisione spettava al Master. Tra i Servant, c'erano anche coloro che erano interessati alle gioie di una seconda vita, e preferivano rimanere in forma fisica mentre chiudevano un occhio ai problemi del Master. |
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− | |||
− | Il Servant Rider, Astolfo era la curiosità fatta persona. Se il suo Master Celenike glielo avesse permesso—e anche se non l'avesse fatto—sarebbe volato fuori dal castello in quello stesso istante e indugiato nei piaceri delle strade sottostanti. |
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− | |||
− | Tra i Dodici Paladini di Carlo Magno, Astolfo si diceva fosse il più bello, eternamente ottimista, e completamente privo di buon senso. Dire che la forma con cui si era mostrato era inaspettata sarebbe stato un grande eufemismo, ma era naturale per le leggende diventare distorte; il suo aspetto accattivante era ben dentro i gusti del suo Master, Celenike. |
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− | |||
− | "Il rito è finito, signore. Torniamo al laboratorio." |
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− | |||
− | "... Sì, andiamo." |
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− | |||
− | Roche e Caster lasciarono la stanza. |
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− | |||
− | Dopo che tutti i Master ebbero lasciato la stanza, Darnic allontanò anche gli homuncoli. Una volta rimasti soli, si rivolse a Lancer seduto sul trono. |
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− | |||
− | "Ora sono sei. E Assassin dovrebbe arrivare presto." |
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− | |||
− | Saber, Archer, Lancer, Rider, Berserker, Caster, Assassin—nelle precedenti Guerre del Santo Graal, questi sette Servant avrebbero formulato le proprie strategie e combattuto con le proprie tattiche. |
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− | |||
− | Tuttavia, la situazione era notevolmente cambiata in questa guerra—perché egli non brandiva un Servant, ma sette. |
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− | |||
− | Tutto dipendeva dalla classe del proprio Servant. Ora, anche le classi che avrebbero avuto difficoltà durante il conflitto a Fuyuki—classi come Berserker, Caster e Assassin—sarebbero state in grado di esercitare il loro vero potere. |
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− | |||
− | Ad esempio, il Caster che Roche aveva evocato era già in fase di produzione di oltre un migliaio di golem. Divisi in tre gruppi in base alle dimensioni, che attendevano con ansia il momento della battaglia. |
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− | |||
− | Nonostante non servissero a niente contro un Servant, erano abbastanza preziosi come diversivi—e contro Servant inadatti a combattimenti a distanza ravvicinata come Caster o Assassin, avrebbero potuto anche ottenere la propria possibilità di abbattere un gigante. |
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− | |||
− | "... Sai come mi sento adesso, Darnic?" |
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− | |||
− | Era chiaro come il sole, dato il sorriso divertito sul suo volto, ma Darnic pose lo stesso la domanda. |
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− | |||
− | "Signore, per un umile mago, nessuna quantità di deliberazione sarebbe abbastanza per concepire gli stessi pensieri del grande Dracula." |
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− | |||
− | Quando disse questo Lancer, apparentemente irritato, lo guardò. |
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− | |||
− | "L'eccessiva adulazione rivela solo la tua profondità, Darnic. Puoi chiamarmi Signore, ma io ti chiamerò Master. Non negherò di essere il tuo Servant." |
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− | |||
− | "... Sì, Signore." |
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− | |||
− | Darnic si rimproverò per aver esagerato. Tuttavia, Lancer ... cioè, Vlad III, una volta era stato sovrano di questa terra. E, per quanto un mago potesse essere escluso dal mondo—anche se era in grado di eseguire impassibile atti che andavano contro ogni etica—egli doveva ancora portare rispetto a tale figura. |
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− | |||
− | Certo, era qui che il divario assoluto degli Incantesimi di Comando entrava in gioco. Si poteva dire che la fedeltà veniva solo dal fatto che potevano essere tenuti al guinzaglio in un momento decisivo. |
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− | |||
− | "Ho passato metà della mia vita a difendere questa nazione dai Turchi, Darnic. Dominavo come meglio potevo, ma c'erano delle cose che mi mancavano." |
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− | |||
− | "Che cosa?" |
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− | |||
− | "''Persone'', Darnic. Non avevo grandi capitani a cui poter lasciare compagnie di soldati. Ho dato tutto me stesso, al fine di ottenere la vittoria sul campo, ma questo significa solo che ho potuto realizzare ben poco. Ma non prenderla come un'ammissione di incompetenza. Semplicemente ... " |
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− | |||
− | "... non aveva abbastanza gente, e tempo." |
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− | |||
− | Lancer annuì, soddisfatto dalle parole di Darnic |
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− | |||
− | "Finalmente, li ho raggiunti: sei insostituibili Spiriti Eroici, e Saber in particolare ... Non riesco a pensare ad un guerriero più magnifico di Siegfried!" |
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− | |||
− | Sì ... a parte Gordes, solo Darnic e Lancer sapevano chi fosse Saber. Il catalizzatore di Gordes era stato una foglia di tiglio macchiata di sangue. Era probabile che se la fosse assicurata attraverso buoni collegamenti con i suoi vecchi amici, gli Einzbern; ma per riuscire ad acquisire una tale reliquia non bastava solo la fortuna. |
||
− | |||
− | "E non solo Saber—c'è Archer, il grande saggio Chirone dell'antica Grecia. Rider, Astolfo dei Dodici Paladini di Carlo Magno, Berserker, la pazza creazione del dottor Frankenstein, e Caster, Avicebron. Un eccentrico, ma i soldati golem che ha creato sono una forza incomparabile della guerra ". |
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− | |||
− | "Sono tutti ai tuoi ordini, Signore. Tutti loro, i vostri capitani." |
||
− | |||
− | "... Sì, e lo rende ancora più deplorevole. Se fossero stati al mio fianco, non sarei stato imprigionato in quella fortezza." |
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− | |||
− | Nel 1462, il re d'Ungheria Matthias catturò Vlad, in quanto collaboratore dei turchi, e lo confinò per dodici anni. |
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− | |||
− | Tutto ciò che aveva compiuto in difesa del suo paese era stato contaminato, e prima di rendersene conto, la leggenda tramandata era stata quella di un umiliante, mostro assetato di sangue. |
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− | |||
− | "Ma quel passato ora è come un sogno lontano per me. Ciò che devo prendere in considerazione ora è il presente—il mio pietoso nome, imbrattato di sangue" |
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− | |||
− | "Non deve preoccuparsi, Signore. Una volta che tutti e sette i Servant saranno sconfitti, l'onnipotente Graal Maggiore realizzerà il suo desiderio." |
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− | |||
− | Il restauro dell'onore del suo nome, il desiderio del Servant Lancer, Vlad III—lavare via la macchia del ' ''Conte Dracula'' ' che si era diffusa in tutto il mondo. |
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− | Egli non negava il cammino che aveva percorso. La sua guerra contro i Turchi e il periodo di reclusione erano semplicemente parti della sua vita a cui si era già rassegnato. Tuttavia, egli non poteva assolutamente accettare che il suo nome fosse stato trascinato nel fango per questioni che non lo coinvolgevano in alcun modo. |
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− | Tra tutti i Servant, solo Lancer possedeva un tale zelo e puntava tanto sulla Guerra del Santo Graal. La sua tenacia era un altro motivo per cui a Darnic piaceva. |
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− | "Così rimane solo il Servant Assassin. Dovrebbe essere stato evocato in un piccolo paese nel lontano Est, giusto?" |
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− | "Sì, Signore. Originariamente avrebbe dovuto essere convocato a Londra, ma ora è territorio nemico per noi. Per questo motivo abbiamo scelto di evocare lo Spirito Eroico nei pressi di una linea temporanea adatta." |
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− | "E qual è il nome di questo spirito?" |
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− | "'''Jack lo Squartatore'''—il serial killer che sconvolse l’Inghilterra cent’anni fa." |
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− | <div class="center" style="width:auto; margin-left:auto; margin-right:auto;"><nowiki>* * * * *</nowiki></div> |
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− | ''Bucarest, Romania'' |
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− | La capitale della Romania, Bucarest, era conosciuta come 'la piccola Parigi' nel corso del primo Novecento. Tuttavia, a causa delle bombe della Seconda Guerra Mondiale, due terremoti, e lo sviluppo urbano del dittatore Nicolae Ceauşescu, molti degli splendidi edifici di quel periodo furono distrutti. Certo, non erano spariti tutti. Se si guidava lungo la Calei Victoriei, tagliando la città da sud a nord, era possibile vedere molte vecchie chiese ed edifici di valore storico della città vecchia. |
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− | Tuttavia, non era l'unica ferita scolpita su questo paese da parte del regime di Ceauşescu. |
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− | "... Li chiamano 'i figli di Ceauşescu', a quanto pare." |
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− | Una voce mormorò con un tono decisamente dolce e ultraterreno; veniva da un'affascinante donna che sembrava potesse spingere gli uomini alla pazzia con una sola espressione malinconica. Tuttavia, non c'era nessuno vicino a lei che la sua voce avrebbe potuto raggiungere. |
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− | I passanti la guardavano con diffidenza mentre sussurrava all'aria. C'erano giovani che avrebbero voluto chiamarla ma, forse vedendo qualcosa di simile alla follia nei suoi occhi, rinunciarono rapidamente. |
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− | "Sì, è vero. E' così orribile ... che non si è rivelata così per me. Sono diventata così prima che lo notassi." |
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− | Come se stesse parlando con qualcun altro, la donna continuò la conversazione. |
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− | I 'figli di Ceauşescu' facevano parte dell'eredità distruttiva del regime. Mise fuori legge contraccettivi e aborti, e tentò di costringere tutte le famiglie di avere almeno cinque figli. I bambini che nessuno poteva crescere diventarono bambini di strada scivolando nella vita criminale e nel traffico di esseri umani. La dittatura si concluse con una rivoluzione, ma quelle vite non potevano essere restituite. Da organizzazioni criminali, e persone di potere, le loro piccole vite erano state divorate e disperse. Chi sopravvisse lo fece divenendo un predatore prima ancora di accorgersene. |
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− | La donna vagava per Bucarest di notte mentre continuava a parlare con qualcuno che solo lei poteva vedere. Una giovane donna che camminava da sola—era come una calamita per i guai. |
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− | C'erano già due giovani che la seguivano. Dopo essere stati in attesa di un posto con poche persone e in cui gli occhi delle autorità non li avrebbero raggiunti, immediatamente ridussero la distanza. |
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− | La donna, con i suoi passi svolazzanti, entrò sconsideratamente in un vicolo fiancheggiato da edifici su entrambi i lati. Gli uomini non sarebbero stati più soddisfatti semplicemente rubandole la borsa. Nessuno avrebbe notato l'assenza di una turista; i suoi soldi, il suo corpo, la sua intera vita—avrebbero consumato tutto ciò che possedeva. Pensando questo, la raggiunsero. |
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− | ...''Nessuno avrebbe sentito un urlo qui.'' |
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− | Così gli uomini avevano pensato ... ma non avrebbero mai potuto immaginare che la donna stava pensando la stessa cosa. |
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− | Alla donna serviva solo uno di loro vivo. L'altro era inutile. E per chi sarebbe stato scelto ... sarebbe stato il suo giorno fortunato. |
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− | "Huh?" disse uno degli uomini. Per qualche ragione, la sua mano non aveva potuto raggiungere la donna. Si congelò per un istante, sentendosi come se avesse appena cercato di toccare un fantasma. Ma l'esplosione di sangue e il dolore intenso proveniente dalla sezione del proprio polso gli permisero finalmente di capire cos'era successo. |
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− | ''Uh ... la mia mano è tagliata di netto...'' |
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− | L'uomo era perplesso sul perché ... ma poi finalmente capì la verità. |
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− | "''Aaaerrrgh?!''" |
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− | Appena urlò, sentì ulteriore dolore. La sofferenza questa volta era lieve, ma il suo senso di perdita divenne ancora più grande—per le cose che non avrebbero mai potuto lasciare il corpo e che stavano cadendo fuori dal suo addome tagliato. |
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− | Ci fu un grido di sforzo da una voce adorabile. In verità, aveva avuto fortuna; per l'uomo che era sopravvissuto, morire sul colpo per decapitazione sarebbe stato un destino equo per tutto ciò che aveva posseduto in vita. |
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− | "...Cos-?" |
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− | L'uomo che non era stato scelto rimase in silenzio. L'istante in cui il suo compagno aveva cercato di raggiungere la donna, il suo braccio, il suo stomaco, e la sua testa erano stati tagliati. Non riusciva a capire del tutto. Era semplicemente troppo assurdo. Tutti i suoi pensieri si fermarono. |
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− | "Oh..." |
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− | Dopo un po', se ne rese conto—che altro non erano stati che insetti attirati da una luce. Ed era naturale che tutte queste cimici sarebbero state decimate. |
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− | Sentì una sensazione di freddo tra le gambe, ma prima che potesse scoprire cosa fosse, l'uomo voltò le spalle e fuggì dalla donna. No ... cercò di fuggire. |
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− | Nell'istante in cui si voltò, la gamba di qualcuno lo fece inciampare. Quando cercò di rialzarsi, qualcuno lo tenne giù. |
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− | Non era la donna. Stava guardando l'uomo. Allora, chi era che lo teneva giù con una sola mano? |
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− | "Cosa dovremmo fare con lui, |
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− | <small>Master</small><br /> |
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− | '''Madre''' |
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− | ?" |
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− | ... Era senza parole. |
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− | Quello che aveva parlato con una voce così serena e teneva giù l'uomo era una bambina. Nel suo momento di conforto, l'uomo raccolse tutta la forza che possedeva e afferrò il suo piccolo braccio, per toglierlo. |
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− | Ma il braccio della bambina non si mosse di un millimetro. Afferrò il braccio con tutta la forza che aveva. E tuttavia, come una trave di acciaio, il suo braccio non cedette. |
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− | L'uomo le diede un pugno. La sensazione morbida che provò quando il pugno lo toccò gli disse che il braccio non era una protesi. Ma allora, perché? Come era possibile che un pugno dato con tutta la forza di cui era capace, non riuscisse a smuover quel braccio sottile di un millimetro? |
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− | Dalla sua bocca uscì un grido. Prese un coltello dalla tasca e lo infilò nel braccio della bambina. Senza cura per la bruttezza del suo gesto, la accoltellò più e più volte, cercando solo di fuggire da questa scena aberrante. |
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− | Lui colpì, e colpì, e colpì. Allora, ''perché ... perché, perché non poteva farle del male ?!'' |
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− | "Oh, cielo ... non fa male?" |
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− | La bambina si voltò alla domanda della donna. Non notando questo, l'uomo continuò ad accoltellarla. |
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− | "Siamo a posto. Siamo un Servant, dopo tutto. Non fa male. Ci infastidisce, però." |
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− | "Oh, beh, allora lo si può tagliare un po'. Ma non il collo. Ha bisogno ancora di parlare." |
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− | "Okay, Madre." |
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− | La bambina annuì con un coltello in mano. Per fermare quell'irritazione, recise il tendine al polso, e macchiò le zone intorno al petto, il collo, le cosce e il viso di sangue—ma non ad un livello che lo avrebbe ucciso, proprio come le istruzioni del suo Master. |
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− | "Ben fatto. Ora, aspetta un momento." |
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− | La donna fermò la bambina che stava oscillando il coltello con precisione. |
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− | "Ehi ... hai un sacco di amici, non è vero? Dove sono? Vuoi dirmi il nome dell'edificio, e in che strada si trovano?" |
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− | L'uomo perse del tutto la sua voglia di combattere. Quando lei fece la domanda, la verità fuoriuscì. Tutto andava bene. Era disposto a fare qualsiasi cosa. Se lei gli avesse detto di leccarle le scarpe, lo avrebbe fatto senza la minima esitazione. |
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− | Mentre ascoltava le confessioni dell'uomo, la donna confermò la posizione che aveva indicato sulla mappa di una guida. Perfetto, mormorò la donna mentre accarezzava la spalla della bambina. |
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− | "Jack? ''Puoi mangiarlo ora''." |
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− | ''Mangiar... lo?'' |
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− | Non capendo, l'uomo tentò di chiedere. La bambina, che si chiamava Jack, lo fissò ... e lui urlò, incapace di sopportare. Con quegli occhi terribilmente privi di emozioni, Jack scavò nel cuore dell'uomo. |
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− | Più che al dolore, non riusciva a credere alla sua assenza di fretta. Non era niente per lei—era come se stesse raccogliendo un fiore o come se stesse calpestando una formica. |
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− | Jack inghiottì il cuore dell'uomo. E così l'uomo morì in agonia, rinchiuso nella sua disperazione e nella consapevolezza che la vita poteva essere persa facilmente. |
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− | "Ehi, Madre? Cosa dobbiamo fare ora?" |
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− | "Quell'uomo ci ha detto dove sono i suoi amici, non è vero? Perché non ci andiamo?" |
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− | "Avremo molto da mangiare?" |
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− | "Penso di si, Jack." |
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− | La donna, Rikudou Reika, accarezzò il capo della gioiosa Jack. Jack accettò, chiudendo gli occhi; non vi era alcuna traccia del mostro che aveva appena sezionato un corpo umano e asportato un cuore. |
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− | "Ora, Andiamo." |
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− | "Okay. Ciao-ciao." |
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− | Jack strinse la mano delicatamente ai due cadaveri. Essi furono scoperti il giorno dopo, e divenne noto che anche i loro compagni erano stati trovati uccisi in un bar che frequentavano. La polizia sospettava di lotte tra gruppi criminali, ma c'era un punto misterioso: ognuno dei quindici cadaveri aveva il cuore asportato. |
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− | Per questo, un giornale scrisse un articolo intitolato ' ''Il ritorno di Jack lo Squartatore?'' '. Tuttavia, non arrivò mai alla polizia o ai media che, qualche giorno prima, un evento estremamente simile si era verificato in Giappone. |
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− | ==Note del Traduttore== |
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− | <references /> |
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− | <noinclude> |
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