Difference between revisions of "Fate/Zero:Atto 1 Parte 3"
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C'era chiaramente dell'odio nella voce di Tokiomi, eppure Kirei cominciò ad interessarsi a questo Emiya Kiritsugu. Aveva sì sentito delle dicerie sul suo conto: sembrava che si fosse opposto alla Santa Chiesa in passato, e c’erano state persone che avevano avvisato Kirei di essere davvero cauto con quell'uomo. |
C'era chiaramente dell'odio nella voce di Tokiomi, eppure Kirei cominciò ad interessarsi a questo Emiya Kiritsugu. Aveva sì sentito delle dicerie sul suo conto: sembrava che si fosse opposto alla Santa Chiesa in passato, e c’erano state persone che avevano avvisato Kirei di essere davvero cauto con quell'uomo. |
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+ | Kirei iniziò a leggere le informazioni passategli. La maggior parte di ciò che era riportato consisteva in un’inchiesta riguardante la strategia di combattimento di Emiya Kiritsugu – i casi di persone scomparse e di incidenti, che si credeva fossero maghi che aveva ucciso; ma prevalentemente era un'analisi della sua metodologia. Durante la lettura, Kirei cominciò gradualmente a capire perché Tokiomi odiasse quell'uomo. Imboscate e omicidi erano soltanto la punta dell’iceberg. |
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+ | Posizionare bombe in pubblico; far precipitare un aereo con molti passeggeri a bordo, questa era la tipologia degli incredibili casi riportati. Veniva anche dedotto che le tragedie del passato, riportate come principali atti di terrorismo, erano di fatto azioni criminali di Emiya Kiritsugu, unicamente per uccidere un mago. Sebbene non ci fosse un'evidenza certa, leggendo le informazioni fornite, si trattava di una versione dei fatti decisamente credibile. |
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+ | Assassino, questo termine è davvero appropriato. Maghi che si contrastano, fino al punto di uccidersi a vicenda, questi scenari sono comuni. Tuttavia, è puramente una competizione di magia, e solitamente decisa attraverso una serie di processi che sottostanno a certe regole di combattimento. |
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+ | Dicendolo così, anche la Heaven's Feel rientra in questa categoria; anche se è chiamata “guerra”, non si tratta di un caotico combattimento mortale, ma piuttosto una serie di regole severe e regolamenti preesistenti. |
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+ | Non c'era nemmeno una singola riga nel testo che riportasse che Kiritsugu avesse mai combattuto una simile battaglia, seguendo il “regolamento dei maghi”. |
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+ | "Probabilmente per denaro. Dopo essere entrato nella famiglia Einsbern si è sistemato per bene. Aveva già ottenuto abbastanza soldi da non doversene più preoccupare per il resto della vita, così che è l'unico motivo plausibile - dovrebbe essere scritto su quel rapporto, quest'uomo non si è limitato semplicemente ad uccidere. Sembra che abbia fatto dell’altro, in giro per il mondo, ogni occasione che gli capitasse per guadagnare soldi extra”. |
Revision as of 11:41, 1 May 2010
-282:14:41
Nello stesso istante, nella terra del lontano est di là del mare, un'altra persona, come Kiritsugu, stava ricevendo il medesimo rapporto da una spia in Inghilterra.
Ma, essendo un autentico mago, Tosaka Tokiomi non ricorrerebbe mai all'utilizzo della nuova tecnologia del mondo ordinario, a differenza di Kiritsugu. Tokiomi era un esperto nell'usare la tecnica segreta della famiglia Tosaka per la comunicazione su lunghe distanze, un amuleto magico tramandato per generazioni.
La mansione dei Tosaka si erige in Miyamachou, a Fuyuki. Nel laboratorio di Tokiomi, costruito sotto terra, era stato preparato un insieme di attrezzature sperimentali, simili a ciò che è comunemente noto come il pendolo nero. La differenza tra quest’ultimo, e le apparecchiature utilizzate abitualmente negli esperimenti di fisica, era che il grosso puntatore di quel pendolo conteneva un gioiello magico, cimelio di famiglia dei Tosaka, ed era stato costruito in modo tale che l'inchiostro, scorrendo giù dall’asta, potesse inumidire la gemma.
La pietra appaiata con il gioiello di questo pendolo è attualmente in possesso della spia di Tosaka. Se questa roccia venisse posizionata di fronte ad un rullo e si iniziasse a scrivere, il gioiello del pendolo in risonanza inizierebbe ad oscillare, e l'inchiostro colante scriverebbe perfettamente e senza errori il testo sulla carta girevole sottostante. Ecco qual'era il funzionamento.
In questo momento, il gioiello nel pendolo e la roccia, che si trova dall'altra parte del globo a Londra, stanno vibrando in sincronia, e attraverso l'osservazione di questo strano movimento, ripetitivo e senza uno schema, la scrittura del reporter iniziò ad emergere con facilità e precisione.
Tokiomi, non appena se ne accorse, prese il foglio prima che l'inchiostro fosse completamente asciutto, e iniziò a leggere quel che vi era riportato.
“-- Non importa quante volte io osservi questo sistema, mi sembra sempre inaffidabile”. Kotomine Kirei, che era rimasto poco vigile in un angolo per tutto quel tempo, espresse senza scrupoli il proprio parere.
“Oh, quindi pensi che un fax sia più comodo? Qualora si utilizzi questo metodo, non avrebbe importanza neppure la mancanza di energia, non provocherebbe alcun inconveniente. Non c'è nemmeno bisogno di preoccuparsi riguardo al fatto che la notizia venga divulgata. Senza aver bisogno di affidarci alla nuova tecnologia, noi maghi abbiamo ottenuto molto tempo fa apparecchiature non inferiori agli strumenti moderni”.
Anche così, per come la vedeva Kirei, il fax che poteva essere usato da chiunque era più comodo. “Chiunque” poteva utilizzarlo, quest’inevitabilità era sicuramente qualcosa che Tokiomi non poteva comprendere. E' perfettamente ragionevole che le tecniche e le conoscenze degli aristocratici e delle persone “comuni” siano differenti... anche nel presente, Tokiomi continuava a pensare “all’antica”; era veramente un autentico 'mago'.
“L’ultimo rapporto dalla Torre dell'Orologio. Sembra che Lord El-Melloi, il “prodigio”, abbia ottenuto una reliquia perduta. Se così fosse, allora è confermato che parteciperà. Hmph, è veramente un avversario spinoso. Quindi è chiaro, ora ci sono cinque Master compreso il sottoscritto...”.
“Mi preoccupa davvero il fatto che ci siano ancora due posti liberi”.
“Perché? Semplicemente significa che non ci sono portatori adatti per i Sigilli di Comando. Quando il tempo starà per finire, il Graal riempirà i sette posti, indipendentemente dalla qualità. Per far sì che ci siano abbastanza partecipanti, dovranno essere presenti anche due personaggi di minor levatura. Non c'è bisogno di stare in allerta”.
Questo era proprio tipico dell’ottimismo di Tokiomi. Essendo stato suo allievo per sette anni, Kirei ora capisce molto bene il proprio maestro. Sebbene fosse un tipo davvero preciso durante le preparazioni, aveva l'abitudine di tralasciare i piccoli dettagli, e prendersi cura di quest'ultimi al posto di Tokiomi era probabilmente sua responsabilità, Kirei l'aveva capito da tempo.
“Ma parlando d’essere cauti – Kirei, nessuno ti ha visto quando sei entrato in questa casa, giusto? In apparenza siamo già nemici”.
In pieno accordo con i piani di Tokiomi Tosaka, la realtà era stata rivelata e annunciata.
Kirei, che era stato scelto dal Graal tre anni prima, aveva attentamente nascosto il simbolo sulla propria mano destra, seguendo l'ordine di Tokiomi, fino a quel mese, prima di annunciare che il Sigillo di Comando era presente sulla sua mano. Da quel momento in poi, Kirei aveva tagliato i propri legami con Tokiomi, in quanto contendente per il Graal.
“Non c'è bisogno di preoccuparsi, a prescindere dall'essere capaci di vederli o no, non ci sono famigli o magie che sorvegliano questa casa. Te --”.
“ Te lo garantisco.”
La voce di una terza persona si intromise, e, nello stesso istante, un'ombra nera apparve accanto a Kirei. Lo Spirito Eroico che aveva accompagnato Kirei per tutto questo tempo in forma spirituale, si era ora mostrato davanti a Tokiomi.
Quell'ombra alta e scarna ha una grande differenza in prana rispetto ad un essere umano.
E’ “qualcosa di inumano”. Una strana figura vestita di un lungo mantello nero, e una maschera a forma di teschio a celare i lineamenti.
Esatto, è il primo Spirito Eroico ad essere stato evocato nella quarta Heaven's Feel, il Servant “Assassin”, che ha stipulato un contratto con Kotomine Kirei - Hassan-i Sabbāh.
“Non importa che trucchi usino, non possono sfuggire ai miei occhi, gli occhi dello Spirito Eroico dei Sotterfugi, Hassan. Kirei, mio Master, non avverto nessuna aura di qualche nemico che ti pedini... puoi rilassarti".
Come se avesse capito che la posizione di Tokiomi era superiore a quella del suo Master, Kotomine Kirei, Assassin riferì educatamente il messaggio con un inchino.
E allora Kirei disse:
“Non appena compare uno Spirito Eroico evocato dal Graal, non importa di che classe, deve essere categoricamente segnalato a mio padre, in modo accurato e senza errori”.
Padre Risei era il supervisore della Heaven's Feel, nominato come suo prete capo, ed inviato alla chiesa di Fuyuki. In quel momento, era in possesso di un dispositivo magico conosciuto come la “tavola degli spiriti”. Aveva il compito di segnalare le caratteristiche degli Spiriti Eroici chiamati dal Graal.
L'identità dei Master può essere confermata solamente dai resoconti delle persone, ma la quantità e la classe d’appartenenza dei Servant che stanno comparendo, non importa dove siano evocati, saranno sicuramente visualizzate sulla “tavola degli spiriti”, per poter offrire al supervisore un migliore controllo della situazione.
“Secondo mio padre, il mio Assassin è l'unico Servant che è stato evocato finora. La reazione da parte degli altri Maghi deve ancora avvenire".
“Si, ma è solo una questione di tempo. Prima o poi ci saranno famigli di altri Master che andranno e verranno per questa stanza. Perché qui, la mansione dei Mato, come anche la dimora degli Einsbern, sono già postazioni confermate di Master”.
Paragonato alle tre famiglie iniziali, il vantaggio dei maghi estranei è che il loro nascondiglio è ignoto agli altri. Per questo, durante le prime fasi della Heaven's Feel, non importa quale famiglia, useranno spie per la ricognizione.
Non che Kirei dubitasse della rete d’informazioni di Tokiomi, è solo che dovevano rimanere in guardia, per la possibilità che i rimanenti due Master stessero adottando sagge misure per nascondersi.
Se doveva affrontare un avversario che si serviva di questo tipo di strategia, il Servant di Kirei poteva utilizzare al massimo limite i propri poteri.
“Puoi andare. Assassin, continua a fare la guardia all'esterno. Sii molto cauto”.
“Sarà fatto”.
Ricevuto l’ordine di Kirei, Assassin assunse ancora una volta la forma di spirito e lasciò la stanza.
Per un Servant, che è, tanto per cominciare, un'entità spirituale, è possibile mutare liberamente dalla forma di spirito a quella fisica.
Assassin possiede l'abilità speciale della “Dissimulazione della Presenza”, che le altre classi non possiedono. Non ha rivali nel nascondere i movimenti e le tracce.
Per Kirei, la cui responsabilità non era rincorrere la vittoria, ma coprire le spalle di Tokiomi, evocare Assassin era stata la scelta migliore.
Questo era il piano di battaglia.
In primo luogo, lasciare che Assassin investigasse sugli stratagemmi impiegati in battaglia dagli altri Master, e sulle debolezze dei loro Servant. Dopo aver ottenuto, tramite questa tattica, un metodo per una vittoria sicura contro ogni nemico, il Servant di Tokiomi sarebbe stato usato, di conseguenza, per sconfiggere ciascuno di loro.
Per questo, Tokiomi doveva evocare un Servant che possedesse grandi abilità offensive. Ma quale fosse lo Spirito Eroico su cui aveva messo gli occhi, Kirei non glielo aveva mai sentito dire.
“La reliquia sacra che ho preparato arriverà domani mattina”.
Come se avesse percepito i dubbi di Kirei dalla sua espressione, Tokiomi disse ciò senza aspettare che chiedesse.
“Ho trovato quel che mi aspettavo. Il Servant che evocherò sarà sicuramente avvantaggiato contro ogni nemico. Se l'avversario è uno Spirito Eroico, allora non avrà possibilità di vittoria contro costui”.
Il volto di Tokiomi, essendo in segreto così felice, era colmo della fiducia senza pari con cui era nato.
“Si, Se “lui” sarà evocato con successo, allora la nostra vittoria sarà assicurata. Voglio condividere questa felicità con tutti”.
Questo genere di confidenza altezzosa mostra apertamente quel che si può dire essere una caratteristica ereditaria di Tokiomi Tosaka. Davanti al suo smisurato ego, Kirei si sentiva in qualche modo in soggezione, eppure anche ammirato.
Improvvisamente Kirei notò il gioiello del pendolo. Il suo movimento sul rotolo di carta non si era fermato, stava scrivendo in continuazione.
“Sembra che ci sia dell’altro”.
“Ah, già, questa è l’inchiesta su un'altra questione. Non è l'ultima informazione - probabilmente riguarda la mia domanda di investigare sul Master degli Einsbern”.
Le informazioni sulla famiglia Einsbern, che ha tagliato ogni contatto con il mondo esterno, sono difficili da ottenere, anche nella Torre dell'Orologio di Londra. Ma Tokiomi aveva già detto in precedenza che quel Master aveva un peso particolare. Tokiomi arrotolò il pezzo di carta accanto a sé e lo posò sulla scrivania, dopodiché raccolse il rotolo contenente il nuovo testo.
“…si tratta di un evento verificatosi nove anni fa. Gli Einsbern, che sono sempre stati orgogliosi della purezza del loro sangue, improvvisamente si sono ritrovati con un mago estraneo come genero. Al tempo questa notizia aveva creato anche molte discussioni all'interno dell'Associazione, ma l'unico in grado di intuire la verità dietro questo problema, oltre a me, era il capo della famiglia Mato.
I maghi della famiglia Einsbern, che primeggiavano soltanto nell'alchimia, non erano adatti ai combattimenti fin dall'inizio. Questo è stato anche il fattore che ha contribuito alle loro sconfitte nei precedenti rituali della Heaven's Feel. Queste persone sembrano aver definitivamente perso la pazienza.
Il mago che hanno trovato deve essere ‘adatto alle loro esigenze’“.
Dopo aver dato velocemente un'occhiata al foglio, mentre parlava, Tokiomi lo passò a Kirei.
Quando vide come titolo “Rapporto d’investigazione: Emiya Kiritsugu”, i suoi occhi si strinsero leggermente.
“Questo nome... l'ho già sentito da qualche parte. Sembra un tipo pericoloso”.
“Oh, pure la Santa Chiesa sa qualcosa a riguardo? Il “killer di maghi” Emiya era davvero famoso, al tempo. In apparenza, non apparteneva all'Associazione, ma di fatto era il suo migliore strumento per uccidere”.
“Quindi, nel gergo della Chiesa, sarebbe una specie di esecutore, giusto?”.
“Molto peggio, in realtà. E' un assassino mercenario, che ha subito un allenamento specifico per uccidere i maghi. Poiché soltanto i maghi possono veramente comprendere gli altri maghi, si serve dei metodi più incompatibili con le loro regole per ucciderne degli altri... è il genere di persona che utilizza contromisure spregevoli senza farsi problemi”.
C'era chiaramente dell'odio nella voce di Tokiomi, eppure Kirei cominciò ad interessarsi a questo Emiya Kiritsugu. Aveva sì sentito delle dicerie sul suo conto: sembrava che si fosse opposto alla Santa Chiesa in passato, e c’erano state persone che avevano avvisato Kirei di essere davvero cauto con quell'uomo.
Kirei iniziò a leggere le informazioni passategli. La maggior parte di ciò che era riportato consisteva in un’inchiesta riguardante la strategia di combattimento di Emiya Kiritsugu – i casi di persone scomparse e di incidenti, che si credeva fossero maghi che aveva ucciso; ma prevalentemente era un'analisi della sua metodologia. Durante la lettura, Kirei cominciò gradualmente a capire perché Tokiomi odiasse quell'uomo. Imboscate e omicidi erano soltanto la punta dell’iceberg.
Posizionare bombe in pubblico; far precipitare un aereo con molti passeggeri a bordo, questa era la tipologia degli incredibili casi riportati. Veniva anche dedotto che le tragedie del passato, riportate come principali atti di terrorismo, erano di fatto azioni criminali di Emiya Kiritsugu, unicamente per uccidere un mago. Sebbene non ci fosse un'evidenza certa, leggendo le informazioni fornite, si trattava di una versione dei fatti decisamente credibile.
Assassino, questo termine è davvero appropriato. Maghi che si contrastano, fino al punto di uccidersi a vicenda, questi scenari sono comuni. Tuttavia, è puramente una competizione di magia, e solitamente decisa attraverso una serie di processi che sottostanno a certe regole di combattimento.
Dicendolo così, anche la Heaven's Feel rientra in questa categoria; anche se è chiamata “guerra”, non si tratta di un caotico combattimento mortale, ma piuttosto una serie di regole severe e regolamenti preesistenti.
Non c'era nemmeno una singola riga nel testo che riportasse che Kiritsugu avesse mai combattuto una simile battaglia, seguendo il “regolamento dei maghi”.
“Quel che viene definito ‘mago’ esiste, tanto per cominciare, al di fuori delle leggi umane, e questa è una ragione in più per obbedire strettamente alle regole del nostro mondo”.
Tokiomi disse così, la sua voce calma ribollente di rabbia.
“Ma questo Emiya ignora completamente ogni regola. Non ha un minimo di orgoglio, come mago. Questo tipo di uomo è imperdonabile”.
“Hai detto... orgoglio?”.
“Esatto. Persino quest'uomo, in quanto mago, è stato sicuramente sottoposto ad un severo allenamento.
Se è così, allora possiede sicuramente la fede necessaria per vincere, e superare le difficoltà. E' impossibile che si sia scordato del suo originale intento e desiderio, anche dopo aver ottenuto il successo”.
"..." .
Quel che diceva Tokiomi era sbagliato. Sottoporsi ad un allenamento brutale, anche senza alcun intento preciso, una simile categoria di stupidi esiste in questo mondo. A questo proposito, Kirei ne capiva più di chiunque altro.
"Probabilmente per denaro. Dopo essere entrato nella famiglia Einsbern si è sistemato per bene. Aveva già ottenuto abbastanza soldi da non doversene più preoccupare per il resto della vita, così che è l'unico motivo plausibile - dovrebbe essere scritto su quel rapporto, quest'uomo non si è limitato semplicemente ad uccidere. Sembra che abbia fatto dell’altro, in giro per il mondo, ogni occasione che gli capitasse per guadagnare soldi extra”.