To Aru Majutsu no Index ~ Italiano (Italian):Volume5 Capitolo2

From Baka-Tsuki
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Capitolo 2: Una certa signorina Railgun [Doubt_Lovers]

Parte 2

31 Agosto, ore 08:25

Tsuchimikado Motoharu, Aogami Pierce.

I due che si erano incontrati stamane, a quanto pare, erano compagni di classe di Kamijou Touma. ‘A quanto pare’, perché Kamijou aveva perso la memoria e non aveva ricordi che riguardavano la scuola.

Originariamente, Kamijou non aveva il tempo di vagare per le strade. Fino ad oggi, 31 Agosto, non sapeva di avere dei suoi compiti delle vacanze estive. Ora, ogni istante era prezioso per lui.

Kamijou, che era appena sprofondato nell'inferno dei compiti, consapevole di dover affrontare una lunga battaglia che sarebbe durata fino a al mattino successivo, decise di andare al negozio all'angolo a comprare del caffè in barattolo. Ma oggi la marca che comprava di solito era esaurita, non ne restava nemmeno un barattolo. Proprio quando Kamijou stava pensando chi fosse quel bastardo che aveva usato tutti i buoni che si potevano scambiare con dei premi gratis, finì nelle mani di Aogami e Tsuchimikado. I suoi due compagni di classe, che avevano già finito tutti i loro compiti, volevano fare festone durante quest'ultimo giorno di vacanza.

“Aaaaaaaaah! Oggi è già l'ultimo giorno di vacanze estive, Kami-yan! Uff, quest'anno non ho incontrato alcuna ragazza caduta dal cielo, o ragazze con orecchie da gatto trovate in uno scatolone in un giorno di pioggia... non mi è capitato nemmeno di aprire la porta di casa e trovare una bellissima fidanzata che non sapeva di essere fidanzata con me. Che vacanze estive incredibilmente normali... proprio del genere che in una novella si scriverebbe così: ‘quel liceale passò le vacanze estive’”, disse Aogami Pierce in finto dialetto del Kansai, essendo un pessimista.

“Ah, voglio tanto innamorarmi! Anche se siamo in una scuola mista, voglio comunque che il nuovo semestre diventi come in una di quelle invidiabili commedie d'amore dove senpai, kouhai, professoresse, studentesse, iincho, amiche d'infanzia e direttrici del dormitorio sono tutte ragazze che non hanno alcuna esperienza con i ragazzi!” disse Tsuchimikado Motoharu in un tono particolare, essendo un ottimista.

Di fronte ai due e alle loro fantasie del tutto irreali, Kamijou si mise le mani in testa e urlò angosciato.

“Ehi, ehi, voi due, non ditemi che sapevate che io, Kamijou Touma, sto mettendo a rischio la mia vita per finire i miei compiti estivi! È per questo che siete venuti a disturbarmi? Vi prego, lasciatemi stare oggi! Se siete miei amici, allora datemi una mano coi compiti!”

“Non è ok così, Kami-yan? Se non finisci i tuoi compiti, allora poi riceverai le speciali ripetizioni personali di Komoe-sensei. Ah, e allora perché io ho finito i miei compiti estivi? Ovviamente per essere elogiato da Komoe-sensei. No, no! Se avessi seguito l'esempio di Kami-yan, avrei avuto anche un'ulteriore motivazione!”

“Anche se ti aiutassi, Kami-yan, non è che finirei in una commedia romantica, no? Se i problemi di matematica facessero cadere dal cielo delle misteriose bishoujo, allora ti aiuterei volentieri!”

Di fronte a due compagni compagni di classe che vedevano la sfortuna altrui come una cosa su cui scherzare, Kamijou mostrò involontariamente un tetro sorriso.

“Voi due, non avete diritto di chiamarvi amici! Ma che bishoujo che cadono dal cielo? Tutte le ragazze che ti piacciono sono dell'aviazione o una cosa del genere?!”

Sentendo Kamijou obiettare così rumorosamente, Tsuchimikado disse, come se stesse parlando tra sé e sé: “No, no, no, oggigiorno, le ragazze che cadono dal cielo finirebbero sulla ringhiera del poggiolo, sai.”

Kamijou non comprese la risposta, siccome aveva perso la memoria.

Aogami Pierce d'altra parte iniziò anche ad affermare ad alta voce:

“Tsk, sei troppo ingenuo, Kami-yan. Ho una vasta gamma di preferenze quando si tratta di donne, il che non include solo protagoniste femminile cadute dal cielo, ma anche sorellastre, matrigne, gemelle, vedove, senpai, kouhai, compagne di classe, professoresse, amiche d'infanzia, oujo-sama, bionde, more, castane, con capelli argentei, con capelli lunghi, con capelli medio-lunghi, con capelli corti, ragazze che indossano forcine, con capelli mossi, con due code, con coda di cavallo, con coda di cavallo laterale, con due trecce, con l'ahoge, con capelli ricci, ragazze con l'uniforme alla marinara, in giacca, in divisa da judo, in divisa da tiro con l'arco, baby-sitter, cameriere, poliziotte, streghe, miko, suore, militari, segretarie, lolite, shota, tsundere, cheerleader, hostess, cameriere, ragazze gotiche vestite di nero, gotiche vestite di bianco, in vestiti cinesi, cagionevoli, albine, fantasiste, con doppia personalità, regine, principesse, ragazze con calze che arrivano fino alla coscia, con la giarrettiera, che si vestono come ragazzi, meganekko, ragazze con una benda sull'occhio, con fasciature, in costume da bagno scolastico, in costumi da bagno interi, in bikini, in bikini a V, in bikini che coprono a mala pena qualcosa, youkai, fantasmi, con orecchie d'animali, ecc... Ogni ragazza è nella mia gamma di preferenze.”

“Tanto per dire, una di quelle non è una femmina, sai?” Disse Kamijou con l'ultimo spiraglio di forza, visto che non ne poteva più. Poi Tsuchimikado, con uno strano sorriso sulla faccia, chiese: “Allora, che genere di ragazza piace a Kami-yan?”

“…una onee-san che dirige il dormitorio, anche una temporanea andrebbe bene.”

“Siamo in un dormitorio maschile, e tra l'altro il dirigente è un vecchio bislacco, sai?!”

“Taci! Lo so che in realtà è impossibile! Sono figlio unico, è ovvio che ammiri le ragazze più grandi, quindi lasciatemi stare voi due!”

“Uhm, e così ti piacciono le ‘onee-san’ con attitudine al comando, eh? Significa che non hai sentimenti per le più piccole? Sul serio, le sorelline sono le migliori.”

Tsuchimikado, che aveva una sorellastra, annuì entusiasticamente. A quel punto, sia Kamijou che Aogami Pierce lo guardarono con compassione. Kamijou, parlando anche per l'altro suo amico, affermò:

“Te lo dico come tuo amico, perché la relazione tra fratellastri resista a lungo. C'è qualcosa che dovresti sapere.”

“C-Cosa?”

“La tua sorellina chiama tutti quanti ‘Onii-chan’.” (ED: non l'ho capita...)

“CHE hai detto?!” Tsuchimikado s'infuriò, e alzò in aria entrambe le mani.

“I-Impossibile! La mia sorellina non dovrebbe chiamare ‘Onii-chan’ nessun altro all'infuori di me, per alcuna ragione!”

“Davvero? L'altro giorno, di fronte alla stazione davanti al centro commerciale sotterraneo, le ho offerto da mangiare in un ristorante e mi ha detto ‘Grazie, Onii-chan’.”

“Ieri, l'ho incontrata in quella strada là in fondo e mi ha anche detto ‘Buongiorno, Onii-chan’.”

Sì udì un scricchiolio, e poi dalla bocca di Tsuchimikado provenne un rumore di qualcosa che si è spezzato a metà con un morso.

“Vi ammazzo entrambi! Come avete osato provare a mettere le mani addosso alla mia sorellina!”

E così, un pugno violento si dirisse verso Kamijou e Aogami Pierce.

Parte 3

31 Agosto, ore 08:35

Misaka Mikoto restò congelata per 10 minuti interi, da quando vide quei tre. In questo lasso di tempo, i tre si misero a inscenare una folle lotta degna da scena finale di un film di Hollywood. Ogni tanto Unabara ondeggiava la mano di fronte agli occhi di Mikoto, dicendo “pronto? prooonto?”. Ma Mikoto non ci fece caso, le sue labbra erano ferme in posa per dire la ‘S’ di ‘Scusa, hai aspettato molto?’, mentre guardava stupita il caos creatosi fra quei tre.

Aspetta, aspetta, aspetta! E quelli là sarebbero gli unici in grado di fingere di essere il mio ragazzo? Unabara crederebbe davvero che uno di quelli possa essere il mio ragazzo… Waaa, stanno parlando davvero di cose che riguardano una sorellastra!

Mikoto, ritornata normale, portò le mani alla testa, disperata. Unabara, di lato, chiese “Stai bene?”, e Mikoto, voltandosi rapidamente, sorrise a fatica, e poi ricominciò a guardarsi intorno. Niente da fare, a parte quei tre, non c'era nessun altro in zona. E pure quei tre, che si stavano pestando a vicenda, si allontanavano lentamente da Mikoto. Se non piantava ora Unabara, avrebbe dovuto passare la giornata con lui.

Non c'era alternativa. Sebbene quei tre se le stessero suonando di santa ragione e senza tanti riguardi, Mikoto era ancora decisa a scegliere tra uno di loro.

Quindi, chi scegliere?

Il primo, con i capelli blu e i piercing… Mai! Parla così tanto in gergo che nemmeno una che legge tanti manga come me riuscirebbe a capire, senza contare che usa la logica 2D sulle ragazze vere!

Mikoto scosse la testa.

Allora il secondo, con i capelli biondi e gli occhiali da sole… Neanche lui! Da quanto hanno appena detto, questo qua è pericoloso e ha pure una relazione con la sua sorellastra!

Mikoto scosse la testa ancor di più, tanto che le vennero le vertigini.

Allora il terzo… Eh? È lui… Impossibile! Lui proprio no! Ah, ma… se non scelgo lui, allora dovrei scegliere uno degli altri due… Uh… Questo… Waaaaaaaaaa!

“Ah, aspetta! Dove stai andando Misaka-san?”

Da dietro sopraggiungeva la voce di Unabara, ma non aveva tempo da dedicargli. La distanza dal bersaglio era di circa venti metri. Il ragazzo, che era concentrato sulla battaglia in corso, non si era ancora accorto dell'imminente attacco.

Parte 4

31 Agosto, ore 08:40

“Scusa, hai aspettato a lungo?”

La voce di una ragazza fermò la battaglia tra Kamijou e degli altri due appena prima che raggiungesse l'apice. Le loro facce erano inquiete a causa dell'interruzione. Naturalmente, nessuno di loro aveva un appuntamento con una ragazza, quindi pensarono tutti amaramente: “Oh, c'è un VIP da queste parti? Ad ogni modo, quel brutto bastardo non ha niente a che fare con noi!”

Ma ripensandoci bene, oggi è il 31 Agosto, e non c'è nessun altro in giro…

“?” Proprio quando Kamijou inclinò la testa, preso dal dubbio...

“Ti ho chiesto se hai aspettato a lungo, non mi hai sentita?!”

La schiena di Kamijou, circa alla vita, venne colpita da una ragazza che caricava a tutta velocità. Dopo il forte schianto, Kamijou e la ragazza ruzzolarono entrambi sul marciapiede.

“M-Merda, chi diavolo è che mi ha colpito… Eh? Perché dovevi essere proprio te, Misaka?” (ED: LOL)

“…Che vuoi dire con 'perché proprio io'! Ah… no, comunque, stai al gioco!

Kamijou spalancò gli occhi al bisbiglio di Mikoto, e disse qualcosa come “Ah?”. D'altra parte, la risposta di Aogami Pierce e Tsuchimikado fu…

“Che?! U-Una studentessa dalla Tokiwadai ha abbracciato Kami-yan! Dopo una miko, una suora e Komoe-sensei, Kamijou ha un'altra fiamma?!”

“…Kami-yan, quante femmine hai sbloccato lungo il tuo percorso?” [1]

I pensieri dei due fecero tremare di rabbia Mikoto. Nonostante ciò, non rispose; il suo comportamento era completamente diverso dal normale. Da electromaster di livello 5, normalmente rilascerebbe molti fulmini da arrabbiata, incurante del luogo.

“Ah, uh… Misaka-sama, che succede?”

“… Shh! Non parlare… Oh, cavoli! La distanza è troppa, non ha sentito cosa abbiamo detto. E questi tre hanno fatto un bel casino. Bene…

Mikoto guardò da qualche parte e strinse leggermente i suoi pugni. Kamijou, sempre più confuso, seguì il suo sguardo. Un po' più in là del marciapiede c'era un bel ragazzo rimasto solo. Non sapeva come reagire all'improvvisa e misteriosa azione di Mikoto, e perciò rimase bloccato.

“Spostati subito!” disse Kamijou. Visto così sembrava irrequieto, ma dentro il suo cuore batteva furiosamente. Dopo un profondo respiro Mikoto urlò:

“Ahaha! Scusa, sono in ritardo! Hai aspettato a lungo? Per farmi perdonare, ti offro qualcosa, ok?!”

“… … … … … Cosa?”

Il tempo si fermò davvero di fronte a questa scena: Mikoto, che stava parlando ad alta voce; Kamijou, che era senza parole; Tsuchimikado e Aogami Pierce, bloccati. Il bel ragazzo che se ne stava in piedi poco più in là spostò lo sguardo dall'imbarazzo.

All'improvviso… ‘Bang’! Tutte le finestre del dormitorio della scuola media femminile Tokiwadai si aprirono all'unisono.

“Ah…”

Il sorriso di Mikoto si pietrificò. Le studentesse alle finestre stavano sussurrando tra di loro eccitate. La ragazza con le due code, Shirai Kuroko, era in stato di shock, la sua bocca si apriva e chiudeva ma non usciva nulla. Dopo un po', una donna adulta si mostrò in una delle finestre; a quanto pare era la direttrice del dormitorio.

La donna disse qualcosa, ma la voce era bassa e la distanza troppa, quindi Kamijou e Mikoto non sentirono nulla, ma i due immaginarono cosa avesse affermato:

“Interessante, osi avere un appuntamento con un ragazzo di fronte al dormitorio. Hai del fegato, Misaka.”

“Ah… ahaha!” La faccia di Mikoto si contorse dalla paura. “Ahahahaha! Ehehehehe!”

Mikoto liberò una risata strozzata, afferrò la mano di Kamijou e tagliò la corda alla velocità della luce, tanto da farli letteralmente volare. Kamijou, che non aveva idea di cosa stesse accadendo, fu trascinato via.

From the description, R+V2 doesn't ncerssaeily diverge from the second season manga that much. They just skipped 20 chapters to get past all that nasty plot and get right to the important stuff: a killer loli with a pet bat that transforms into whatever weapon she needs. Her comes out at the end of the month, and while she won't get an oppai mousepad like and , I'm sure there will be at least one figure with interchangeable weapons and a removable skirt.[note that there doesn't seem to be a Kurumu mousepad, either; I suspect they cancelled it after test users were unable to reach the mouse]-j

Parte 6

31 Agosto, ore 10:15

2000 yen cadauno.

Dopo aver visto il prezzo, Kamijou rimase senza parole. In piedi in una roulotte convertita, il venditore fece un piccolo sorriso vedendo la faccia di Kamijou. Probabilmente vedeva spesso quell'espressione sul viso dei suoi clienti.

“2000 yen… che ci mettono dentro per venderli a quel prezzo?”

“Se te lo dicessero, credi che riuscirebbero a continuare gli affari? Ah, due hotdog, per piacere”, disse Mikoto mentre ordinava.

Kamijou guardò i movimenti del venditore. Il pane e gli ingredienti non differivano molto dal normale, e non intravedette nulla di diverso in ciò che era stato aggiunto. Ad essere onesti, se questi hotdog li avessero comprati altrove, probabilmente non ci sarebbe stata alcuna differenza. Questo hotdog un po' piccolino non era affatto un pasto, al massimo uno spuntino.

Una cosa del genere costa davvero 2000 yen, pensò Kamijou sentendosi fiacco, non sapendo cosa dire. Mikoto prese i due hotdog e pagò per entrambi.

“Ah, ehi… I soldi…”

“Non esserne così scioccato ok? Anche gli hotdog hanno differenze di qualità. Alcuni venditori a Los Angeles hanno delle star dei film che vanno a comprare da loro in limousine, perché sei spaventato a morte dalla differenza di prezzo?”

“Non è questo che volevo dire, pago io per la mia parte.”

“Ah? Non preoccuparti per così poco, dover tirar fuori il portafoglio è più seccante, no?”

Mikoto lo disse così alla leggera che lo studente al verde Kamijou poté solo ridere cupamente. A quanto pare, Misaka Mikoto, che frequentava la Scuola Media Tokiwadai, era davvero una ojou-sama.

Il venditore di hotdog, nel scegliere dove appostarsi, probabilmente aveva considerato i ‘luoghi dove mangiare’, dato che nelle vicinanze c'erano delle panchine. Gli alberi vicino al marciapiede riparavano dai raggi solari come uno scudo, e sembrava un posto abbastanza fresco… ma in realtà faceva ancora caldo. L'onda di calore della regione del Kanto non andava presa sottogamba. Anche se non sapevano da dove arrivavano, da lontano si sentivano rumori di lavori in corso.

“Ecco, tieni.”

Kamijou prese un hotdog da Mikoto, osservò attentamente l'hotdog, poi gli diede un morso. Anche se un po' gli dispiaceva, almeno l'hotdog era delizioso. Però, ciò che lo fece rammaricare ancor di più fu il fatto che non capiva la differenza tra questo hotdog e quello degli altri negozi.

Mikoto morse l'hotdog, facendo attenzione che la senape non le finisse sul naso, e iniziò a spiegare la situazione a Kamijou. Unabara Mitsuki, quel bel ragazzo, le stava appiccicato e lei aveva difficoltà a liberarsene. Ogni giorno per tutta la settimana passata è stata sottoposta ai suoi inviti e, per cacciarlo via, aveva bisogno di qualcuno che facesse finta di essere il suo fidanzato, e l'unica scelta disponibile era Kamijou.

Kamijou si guardò attorno e, ovviamente, non vide Unabara da nessuna parte. In fin dei conti, non poteva nascondersi dietro agli alberi a spiarla 24 ore al giorno…

“Beh, ora che abbiamo perso di vista Unabara non c'è bisogno di recitare, no? E anche se lo facessimo, non vedendoci non avrebbe senza senso.”

Con una quantità di compiti tale da superare l'Everest, Kamijou non aveva tempo di pensare ai problemi degli altri.

“Hmm… però l'abbiamo seminato solo temporaneamente, la prossima volta mi si incollerà addosso sicuramente, quindi voglio sfruttare l'occasione per assicurarmi che non mi disturbi mai più.”

“… Ehi.”

“Quindi se restassi con te per l'intera giornata e ci facessimo vedere da più gente possibile, meglio ancora se fosse Unabara stesso a vederci un paio di volte, cosicché l'impressione si rafforzi. Più lo teniamo lontano da me, meglio è… ehi, perché ti tieni la testa in quel modo?”

“Niente.” Kamijou si tenette la testa e sospirò.

In altre parole, Mikoto gli stava chiedendo di fingersi il suo ragazzo per tutta la giornata. Tuttavia Kamijou era davvero preoccupato perché, se il piano fosse entrato in funzione, sarebbe passato per ‘un gran bastardo che va dietro alle ragazzine delle medie’. Anche se Kamijou, vivendo già con Index, non doveva fare una faccia ipocrita come quella, pur non sapendo l'età di Index. Se c'era una professoressa che sembrava una dodicenne, l'età di una donna è insondabile.

L'importante era che doveva ancora fare i compiti delle vacanze. Per questo Kamijou voleva davvero rifiutarsi di aiutare Mikoto, ma poi si accorse che gli occhi di Mikoto erano piuttosto impazienti, e questo fece preoccupare maggiormente Kamijou. Se si fosse arrabbiata, non solo lui avrebbe solamente perso tempo per fare i compiti, ma avrebbe dovuto affrontare una battaglia di resistenza di 24 ore (Kamijou comunque era preoccupato solo del protrarsi del combattimento, non della possibilità di perdere).

Vedendo Kamijou in silenzio, Mikoto si sentiva scontante e disse:

“Ehi, se hai qualche domanda o altri pensieri in mente allora sbrigati ad esprimerli.”

“Pensieri, eh… Innanzitutto, pulisciti la senape che hai sul naso…”

“Cosa?!” Mikoto arrossì come un pomodoro. Avvolse l'hotdog col tovagliolo e lo appoggiò sulla panchina, si girò dal lato opposto di Kamijou e, tirato fuori il suo fazzoletto, cercò frettolosamente di tirare via la senape dalla punta del naso.

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“Uuh~~?!”

Poi Mikoto si tenne il naso e scalciò furiosamente. A quanto pare, aveva strofinato in tutta fretta e accidentalmente della senape le era finita nel naso.

“Ah… tutto bene?”

Kamijou fece come Mikoto e avvolse il suo hotdog nella stessa maniera e lo appoggiò sulla panchina, poi usando le mani ora libere cercò nelle sue tasche, vedendo se aveva con sé dei fazzoletti. A quel punto Mikoto forzò un sorriso e disse:

“Sto… Sto bene. In realtà, non è successo nulla.”

Sembrava proprio che volesse nascondere assolutamente il pasticcio fatto con la senape. Mikoto si rigirò verso Kamijou, cercando di far finta di niente, anche se soltanto in parte, dato che la senape le stava ancora stuzzicando il naso: non solo stava arrossendo, ma le sue labbra erano serrate e cercava di sopprimere il bisogno di lacrimare. Anche le sue sopracciglia stavano tremando.

“Va… va pure avanti, qualche domanda o pensiero?”

“Eh, stai davvero bene? Vabbè, è davvero da te, piangere per qualcosa del genere. Ti succede spesso, ver-”

“Taci! Ho detto che non è successo niente perciò non è successo niente! Ehi, non fare quella faccia rassegnata, porgendomi quel fazzoletto!”

Mikoto guardò malamente Kamijou, quindi si sbrigò a ritrarre la sua mano.

Bene, se vuole che me ne dimentichi, farò finta che non sia mai successo nulla.

“Eh?”

Kamijou rilasciò involontariamente un leggero suono.

Nel poco spazio tra Kamijou e Mikoto c'erano due hotdog avvolti ordinatamente. Inutile dirlo, erano i loro hotdog, ma non si riusciva a distinguerli l'uno dall'altro.

Anche Mikoto se ne accorse.

“Eh… ti ricordi qual era il tuo?”

“Me ne sono dimenticato, probabilmente è quello a destra.”

Kamijou ne prese uno senza pensarci troppo. In quel momento Mikoto afferrò il polso di Kamijou con una velocità sorprendente.

Kamijou si fermò e posò lo sguardo su Mikoto.

“Aspetta… aspetta un attimo, fammi controllare.”

“Cosa?”

Mikoto afferrò l'hotdog in mano a Kamijou e li confrontò. Tolse il tovagliolo di carta, e guardò attentamente la parte morsa.

Ma per Kamijou non c'era molta differenza tra i due. Entrambi gli hotdog erano mezzi mangiati, quindi non c'era differenza nella misura. Anche gli ingredienti gli stessi.

Inoltre, essendo identici, Kamijou non capiva perché ci fosse bisogno di capirne il proprietario.

“Ci sei riuscita?”

“…”

“Ci sei riuscita?”

“… …”

“Ci sei riusci–”

“Aah, non lo so! Bene, come hai detto, tu prendi quello a destra e io prenderò quello a sinistra! Davvero, dovresti prendere la cosa con più serietà, stupido!”

Kamijou prese l'hotdog dalla balbettante Mikoto, scuotendo la testa perplesso.

“Uff, non so perché sei così agitata al riguardo, non abbiamo ordinato la stessa cosa?”

Poi morse l'hotdog come se non ci fosse niente di male. Ovviamente, neanche il gusto era diverso.

Mikoto, che fino a poco fa stava ancora facendo storie, si calmò all'improvviso. Per qualche ragione, anche i suoi movimenti si bloccarono.

“Che c'è?”

“Niente.” rispose Mikoto.

Poi dopo aver fissato per un po' il suo hotdog, lo rosicchiò come fanno i piccoli animali. La sua faccia era leggermente arrossita.

“… Tornando all'argomento originale, ho bisogno del tuo aiuto per ‘recitare’ con me e ingannare Unabara, hai delle domande o dei pensieri al riguardo?”

“Io dico, ma che ti è preso? D'un tratto sei diventata docile… che la senape che ti è finita nel naso abbia questo strano potere-”

“Stai zitto! Non è per quello… Aspetta, che sto dicendo? Vabbè, muoviti, dimmi se hai qualche domanda o pensiero per la testa!”

Gridò Mikoto con la faccia rossa mentre si sporgeva verso di lui, i loro volti quasi si toccavano. Kamijou si spostò velocemente all'indietro.

“Waa! Eh… Uhm… quel che sto pensando è ‘mi stai prendendo in giro?!’ mentre la mia unica domanda è ‘che dobbiamo fare per farci passare per una coppia?’”

“Eh? Cosa intendi con cosa dobbiamo fare…”

“Ciò che voglio dire, ovvero che bisogna fare per sembrare una coppia agli occhi di tutti?”

“…”

“…”

Mikoto e Kamijou non avevano alcuna idea di cosa dover fare.

Non è facendo qualcosa che due persone diventano una coppia, ma una vera coppia, qualsiasi cosa faccia, appare sempre come una vera coppia. A quanto pare, questi due inesperti non avevano proprio idea sul da farsi.

I figured there had to be a lot more story after Touma beat Accelerator, which einpaxled just how it was that Accelerator decided to give up on the project. I mean, getting beaten could have had the opposite effect of making Accelerator eve more committed to becoming level 6.I could see that being an episode in its own right, which is why I'm rooting for a 4-ep OVA.

Parte 8

31 Agosto, ore 11:02

Dopo aver parlato per un po' insieme, Kamijou scoprì che la personalità di Unabara Mitsuki non era così male.

Inizialmente Kamijou pensava fosse un altro ragazzo ricco, siccome era anche il nipote del direttore della Scuola Media Tokiwadai. Quindi doveva essere uno di quegli sgradevoli snob, però Kamijou scoprì di essersi sbagliato.

“Quindi sento che Misaka-san dovrebbe essere più chiara nel dire se gli piace o meno qualcosa. Ah, la risposta a quella domanda è la 3.”

“La 3… 3… giusto? Ma sento che è parecchio diretta quando si tratta dei suoi sentimenti. Una volta ho dimenticato il suo nome, e a causa di ciò sono stato attaccato da uno dei suoi fulmini.”

“Credo che il suo essere ‘diretti’, probabilmente coinvolga una certa dose di timidezza e recitazione. Ad essere onesti, non penso di aver mai sentito cosa pensa realmente, nemmeno una volta. Ah, la risposta a quella domanda dovrebbe essere la 4, la 2 è probabilmente una trappola.”

“Grazie. Uhm, dopo quello che hai detto, sembra essere il caso.”

“Già, è così. Non dice chiaramente cosa pensa, quindi qualcuno come me è obbligato ad inseguirla continuamente. Sono diretto, quindi perché non può essere anche lei diretta con me e darmi una risposta definitiva? Ah, la risposta a quella è la 1.”

“Ah, non la 4? Comunque, sicuramente sei coraggioso. Quello che stai facendo ora è come prendere una pistola senza sapere quante pallottole ci siano dentro e giocarci alla roulette russa. Anche se ci sono solo due finali possibili, non è che le possibilità siano 50% da entrambe le parti.”

“Ho capito. Ho paura, che se sentissi un rifiuto uscire dalla sua bocca non saprei quanto sarei triste. Ma…”

“Ma?”

“… Non posso comunque. Non posso comunque fare qualcosa che so che la farebbe piangere e prendere possesso di lei con la forza. Se non posso farle ottenere la felicità, allora non avrebbe alcun senso.”

Kamijou improvvisamente voleva aiutarlo nella sua impresa, ma sfortunatamente sapeva già il risultato.

Aah, i giovani.

Kamijou sospirò. Ad essere sinceri, Kamijou non poteva davvero trattenersi quando si tratta di cosa come queste. E dopo aver sentito queste parole che arrivavano dal profondo del cuore di Unabara, Kamijou non sapeva se doveva continuare la ‘recita’ ed ingannarlo.

Improvvisamente, da un lato arrivò il suono di passi.

Kamijou si voltò a guardare. Mikoto che aveva in mano due bottigliette di plastica, si trovava di fronte a lui, fissandolo con un'espressione scioccata.

“Uhm? Cos'hai che non v-”

Prima che Kamijou potesse finire la domanda, Mikoto avanzò verso di lui, indicandogli con il mento di alzarsi, come se lo volesse trascinare via da Unabara.

“Vieni con me per un momento!”

“Ah… Ehi!”

Kamijou guardò verso Unabara. Unabara sembrava ferito dalle azioni di Mikoto, ma manteneva comunque il suo sorriso. Tuttavia la sua espressione diventò forzata.

Mikoto guardò Unabara e disse:

“Scusa, ho delle cose da sbrigare con questo ragazzo oggi.”

“Ah, è così.”

“Già, scusa. Arrivederci.”

Disse Mikoto con un sorriso. Per Kamijou che la capiva un poco, le azioni di Mikoto erano innaturali per non dire altro. Anche Unabara sembrava averlo notato e non cercò di discutere con lei. Poi, Mikoto si girò e si allontanò.

Kamijou era turbato per scegliere da che parte stare, non sapendo chi scegliere. Unabara sorrise e disse: “Per piacere, resta con lei.”

I'm just not interested in the leastt tearjerker from KyoAni. Love their art, hate most everything they've done since Kanon. Well, Melancholy, maybe. I found Kanon mostly tolerable, though it's offbeat for me. Honestly, I think I shorted Macademy, if anything, by putting it below Kannagi.I'm checking a few more series out tonight, and the 2nd episode of Akane. As for Toradora!, I'm tired of hyperviolent Rie Kugimiya vehicles. I look at Aisaka, and mentally see pink hair and a riding crop.

Parte 10

31 Agosto, ore 11:45

Nella strada secondaria, c'erano solo Mikoto e il ragazzo.

Dalle parole che uscivano dalla bocca del ragazzo, anche da ciò che si poteva vedere in superficie ciò che l'impatto di quelle parole provocava a Mikoto era chiaro. Non sapeva cosa ‘quel sentimento’ che le pulsava attraverso il cuore fosse. Ma, inconsciamente sentiva che ‘questo sentimento’ non doveva essere mostrato. No, si poteva dire che c'era una forza dentro di lei che non poteva assolutamente far uscire ‘quel sentimento’.

D'altra parte, questo significava anche che ‘quel sentimento’ era così potente che, se non avesse fatto attenzione, sarebbe eruttato da dentro di lei. Mikoto sta provando con tutta la sua forza a sopprimere ‘questo sentimento’, che si muoveva dentro di lei come del vapore in un bollitore.

È incredibile.

Anche se lei sapeva che ‘quel sentimento’ dovrebbe essere dimostrato, sopprimerlo faceva sentire a Mikoto più dolore di quanto potesse immaginare. Significa che nel profondo Mikoto desiderava lasciare libero ‘questo sentimento’? No, non è nemmeno questo. Solo il pensare alle conseguenze di liberare ‘quel sentimento’ la faceva arrossiva di rosso brillante.

In prede ad una simile confusione, Mikoto non capiva nemmeno cosa fosse ‘quel sentimento’.

La stessa Mikoto non sapeva cosa stesse succedendo, poteva solo sopprimere tutti i pensieri prima che lasciassero la sua bocca.

Ora Mikoto si rese vagamente conto di qualcosa.

Mikoto aveva sempre pensato di essere qualcuno di speciale. Credeva che la distanza con questo ragazzo fosse la stessa che con chiunque altro intorno a loro. Se il ragazzo avesse sfogliato una lista con i nomi di un migliaio di persone arrivato al nome ‘Misaka’ sarebbe stato leggermente interessato, e avrebbe guardato il nome un po' più a lungo.

Tuttavia, in realtà questo non era il caso.

È una così piccola realizzazione, ma diede al cuore di Mikoto una grande shock. Perché qualcosa di così piccolo la feriva così tanto, Mikoto non lo sapeva. Né aveva un modo per risolvere il problema. Se possibile, avrebbe voluto davvero fuggire. Mikoto voleva fuggire così tanto da questo indescrivibile dolore.

Ma Mikoto non lo poteva fare.

Non sapeva perché, ma non poteva dargli le spalle, non poteva lasciare questo ragazzo e non tornare mai più.

Sarebbe stato veramente doloroso.

In confronto al dolore che prova adesso, sarebbe stato molto più doloroso.

… Aah, sono una tale idiota.

In cuor suo Mikoto sospirò.

Il ragazzo non sembrava aver notato la lotta interna a Mikoto, chiese soltanto con una voce confusa:

“Per cosa stai sorridendo?”

Parte 11

31 Agosto, ore 12:00

Kamijou e Mikoto camminarono fino alla strada principale, discutendo di cosa fare poi per Unabara.

“Bene, cosa pensi di fare ora? Vuoi continuare la ‘recita’? O vuoi lasciar perdere?”

“… Uff, cosa pensi dovremmo fare?”

“Penso di ritirarmi dalla ‘recita’. Non ci sono più motivi per continuare. E comunque Unabara non è il tipo di persona che pensi che sia giusto? Anche se lo rifiutassi non si arrabbierebbe con te.”

“Forse è così, ma recentemente è cambiato, è come se fosse un'altra persona… Comunque, perché lo stai aiutando? Cosa è successo?”

“Niente di che, gli ho solo chiesto dell'aiuto per i compiti che ho.”

Mikoto si accigliò, così Kamijou le passò il compito di giapponese antico per darci un'occhiata. Dopo l'aiuto di Unabara, la maggior parte delle domanda era stata risposta correttamente.

Ma dopo che Mikoto lo guardò, la sua espressione diventò seria.

“Certamente… le risposte sono corrette.”

“Uhm? Cosa stai cercando di dire?”

“Era davvero così intelligente? Da ciò che ricordo non dovrebbe essere così bravo.”

“Cosa? Ma ha scelto le risposte corrette, no?”

“Mm… i suoi voti a scuola sono i migliori della classe… ma la sua abilità è telecinesi di Livello 4, un tipo di potere invisibile che può controllare gli oggetti dalla distanza.”

“Ha qualcosa a che fare con i suoi voti?”

“Ovviamente sì.” Mikoto incrociò le braccia e disse: “Secondo le investigazioni dietro le quinte di quella ficcanaso di Shirai Kuroko, ha effettivamente ottenuto i suoi voti barando. Il suo metodo è di mettere un sottile strato della sua abilità sul monitor del computer per l'esame, per sentire il minimo calore e radiazioni e decodificare le risposte corrette… In parole povere è come uno stetoscopio. Quindi i suoi voti e le sue conoscenze non hanno connessione.”

“Waa…” Kamijou era senza parole. Aveva sentito parlare di un tipo speciale di macchina che poteva misurare i leggeri campi magnetici rilasciati per decodificare il flusso di informazioni elettronico. Ma per un umano, essere in grado di raggiungere la stessa cosa fece sorprendere Kamijou.

“Come puoi restartene lì e dire che non è nulla di speciale?”

“Non è così raro, no? Come electromaster, io stessa posso fare cosa simili. Per esempio, rubare le informazioni da una striscia magnetica di una carta di credito.”

Guardando Mikoto dire una cosa del genere come se non fosse nulla di speciale, il Livello 0 Kamijou Touma poté solo rimanere in silenzio.

Parte 12

31 Agosto, ore 12:12

Ora di pranzo.

Forse è perché aveva già mangiato un hotdog, Kamijou non si sentiva affamato. Ma si era appena ricordato di Index lasciata da sola nel dormitorio studentesco. Sebbene in cucina ci fosse del cibo come il pane che non necessitava di essere cucinato per essere mangiato, così non dovrebbe morire di fame. Ma conoscendo Index, probabilmente avrebbe aspettato il ritorno di Kamijou senza fare niente.

“Bene, quindi la recita finisce qui. Per ripagarti, ti offrirò qualcosa. Cosa vuoi da mangiare?”

“Vuoi ancora mangiare? No grazie, non sono così affamato.”

“È per ripagarti, quindi muoviti e accetta solamente. Ah, il ‘riso fritto dell'inferno’ porzione extra-large che è gratis se puoi finirlo in un'ora! Vuoi provarlo?”

“Adesso mi stai solo prendendo in giro, vero?”

Siccome ora era tempo per mangiare, molti studenti uscirono cercando un posto per mangiare, il posto iniziò a diventare vivace.

Kamijou seguì Mikoto nella folla, facendo attenzione a non perderla e disse:

“Aspetta, se adesso smettiamo di recitare, come intendi comportarti con Unabara?”

“Ci penserò da sola. Potrei avere qualche problema con il direttore ma… dimenticatene, è un mio problema.”

Il tono di Mikoto sembrava mostrare che si era rassegnata a tutto ciò che sarebbe potuto succedere. Kamijou decise di non parlare oltre del problema.

I due andarono in vari posti cercando un luogo per pranzare, ma tutti i ristoranti erano pieni. Alla fine decisero di comprare degli hamburger economici e di mangiarli all'aperto. Ma anche con quel compromesso, tutti i fast food avevano lunghe code, sarebbero restati in coda per un po'.

“Vado a mettermi in coda, vai da qualche parte per un po'. Deciderò io cosa mangiare, non ci sono problemi, vero?”

“Ah? Possiamo metterci in fila insieme, no?”

“Non preoccuparti. Sono io quella che ti ha trascinato in questa situazione, quindi dovrei essere io a fare le cose più noiose.”

Dopo di che, Mikoto andò ad inserirsi nella fila. Forse era perché questo negozio era eccezionalmente popolare, poco dopo molte altre persone arrivarono, e Mikoto si perse nella folla.

Se cercava di forzarsi nella folla per raggiungere Mikoto, probabilmente avrebbe dato fastidio agli altri, quindi Kamijou si arrese all'idea di entrare e restò fuori di per sé.

Uh, con la luce diretta del sole estivo è peggio restare qui fuori che dentro. Aah, pensandoci, cosa farò per i miei compiti estivi?

Kamijou guardò in alto e fissò il sole, con un'espressione simile ad una pianta d'appartamento che si seccava lentamente. In quel momento, una faccia familiare comparve davanti a lui.

Unabara Mitsuki.

“Eh? Cosa stai facendo qui? E da solo? Hai già finito quello che stavate facendo?”

“Uhm? Ah, Misaka è lì dentro.” Kamijou indicò il fast food. “Vuoi andare a parlarle? Ora dovrebbe essere abbastanza calma per riuscire a parlarti.”

“No, non preoccuparti, prima sembrava ancora infelice.”

Disse Unabara, con un'espressione dispiaciuta in faccia.

Parte 13

31 Agosto, ore 12:15

Il fast food era affollato quanto un vagone di un treno durante l'ora di punta.

Mikoto nella folla guardò stanca il soffitto.

Estate, la folla, il caldo… uuh… il condizionatore è acceso, perché è ancora così caldo!

Guardando la fila che non si muoveva, Mikoto considerò se lasciar perdere e scegliere un altro negozio. Ma guardando indietro, c'era un muro di persone anche dietro di lei. Se cercasse di uscire adesso causerebbe problemi anche alle altre persone.

Mikoto rise aridamente un paio di volte. In quel momento, qualcuno da dietro si spinse con forza dentro la folla, tra il fastidio e il dispiacere delle persone che si mossero di lato come delle onde.

Poi, la folla di fronte a lei si divise.

Dalla folla, cadde per terra qualcuno di molto familiare.

“Eh? Ehi, perché sei…”

“… … Scappa!”

Interruppe la frase di Mikoto.

Coperto di sudore, la sua mano destra per qualche ragione bendata.

Il ragazzo con gli occhi iniettati di sangue gridava all'impazzata.

Parte 14

31 Agosto, ore 12:15 contemporaneamente

“Ah, grazie per avermi aiutato con i compiti.”

Disse Kamijou, che si trovava sul marciapiede durante l'afa estiva aspettando Mikoto. A confronto, Unabara riusciva ancora a rilasciare un'atmosfera fresca, sorrise e disse:

“Non è nulla, ho solo fatto ciò che poteva con tutte le mie forze.”

… ‘con tutte le mie forze’?

Kamijou sentì che qualcosa non quadrava. Anche Unabara si accorse di una leggera pausa nella conversazione e chiese:

“Che c'è?”

“Mm… Voglio chiederti qualcosa.”

“Chiedi pure.”

“I tuoi voti sono alti?”

Unabara fece una breve pausa e disse:

“Ah, scusa, ho sbagliato qualcosa nel compito?”

“N-Non è questo…”

Come poteva chiedere ‘non hai ottenuto i tuoi voti barando?’ di fronte a lui? Kamijou cercò un modo veloce per cambiare argomento… improvvisamente, la sua bocca si fermò.

“C'è qualcosa che non va?” chiese Unabara, leggermente confuso, ma Kamijou non rispose. In realtà non c'era nulla che non andasse in Unabara. Ciò che Kamijou stava guardando era dietro Unabara.

Dietro a Unabara Mitsuki. Il fast food in cui stava facendo la fila Mikoto, a causa dell'ora di pranzo era pieno di persone, inoltre gli studenti che camminavano lo facevano sembrare più affollato.

In questa vista piena di persone… Kamijou vide un altro Unabara Mitsuki.

Il ragazzo la cui faccia, altezza, vestiti e ogni altra cosa sembrava esattamente uguale ad ‘Unabara’ era intriso di sudore e aveva gli occhi iniettati di sangue, corse dentro al fast food.

Un secondo dopo, Unabara sembrava aver notato dove Kamijou stava guardando e si voltò per guardare verso il fast food. Ma quel ragazzo si era già inserito nella folla.

Kamijou era molto sospettoso. Era solo qualcosa che assomigliava molto a Unabara…? Se fosse così, allora sarebbe troppo simile. Anche se sembravano leggermente differenti, all'esterno erano esattamente uguali… sì, proprio come Mikoto e le Misaka Imouto..

“Ehi, hai qualche fratello?”

“No, sono figlio unico. Perché lo chiedi?”

“Uh… ho appena visto qualcuno che ti assomigliava molto entrare in quel negozio.”

Kamijou indicò il negozio, e Unabara si voltò e guardò un'altra volta.

“Mm… Non ho visto, quindi non capisco cosa stia succedendo. L'hai visto solo per un momento vero? Può essere che siano stati solo simili i capelli e i vestiti? Comunque, non ho nessun fratello.”

Dopo aver detto ciò, sembrava aver ragione. Kamijou non l'aveva visto da vicino, quindi non era davvero sicuro sui dettagli. Ora Unabara sembrava un po' ansioso, guardò Kamijou, poi riguardò in direzione del fast food.

“Scusami, ma davvero quella persona mi somigliava così tanto?”

“Eh? Ah, mhm. Non era solo simile a te, ma sembrava quasi… esattamente lo stesso. Anche se probabilmente era solo qualcuno che ti assomiglia molto, non esserne così preoccupato.”

“Quella persona che mi somiglia molto è entrata nel negozio, e Misaka-san ora è nel negozio vero? Sono un po' preoccupato.”

Unabara aveva un'espressione turbata sulla faccia, guardò l'entrata del fast food.

“Tra gli esper di questa città alcuni posseggono l'abilità della ‘metamorfosi’. Proprio come dice il suo nome, può modificare la faccia o il corpo di qualcuno per assomigliare ad un'altra persona. Sebbene, pare sia impossibile cambiare a livello genetico.”

Guardando al leggermente nervoso Unabara, Kamijou pensò che forse si stava preoccupando troppo. Però forse era solo naturale per lui di esserlo, perché gli piaceva Misaka.

“Uhm, non importa se è qualcuno che ti somiglia, possiamo andare dentro a controllare, no? Anche se penso che potrebbe essere nulla, è bene chiarire le cose il più velocemente possibile.”

Kamijou s'incamminò verso il fast food, ma Unabara invece fece un passo indietro.

“Ah, no… Ho appena fatto arrabbiare Misaka-san, se mi sto davvero preoccupando troppo e vedessi ora Misaka-san le causerei solo problemi.”

“Perché hai un sorriso solitario quando dici cose del genere? Sei solo preoccupato per lei, vero?”

“Preoccuparsi per lei ed essere ficcanaso sono due cose diverse. Scusa, se possibile, puoi entrare a controllare se c'è qualcosa che non va?”

“Va bene, ho capito. Però, anche se non è qualcosa in cui dovrei intromettermi, sento che a questo punto non hai motivo di essere timido. Proprio nelle settimane passate ha già rifiutato diverse volte i tuoi inviti, ma tu non ti sei arreso giusto?”

“Uh, non capisco cosa tu voglia dire.”

“Ah, volevo dire…”

“Sono stato tutta settimana alle attività del club. So che mi stava evitando, quindi ho pensato che forse avrei dovuto farla calmare per prima cosa. Oggi è l'ultimo giorno di vacanze estive, volevo vedere Misaka-san dopo non averla vista per un po', e sono venuto a cercarla.”

Kamijou era sorpreso. Secondo Mikoto, ‘Unabara Mitsuki’ l'ha disturbata tutta settimana. Ma lo stesso ‘Unabara Mitsuki’ ha detto di essere stato alle attività del club. Se questo fosse il caso, allora chi è stato ad andare da Misaka per tutto questo tempo?

Unabara sembrava non capire. Kamijou non voleva causargli altro disagio, quindi lo superò e si avviò verso il fast food.

Ma dopo aver percorso la metà della distanza, Kamijou pensò qualcosa. Se Unabara imbrogliava per ottenere i suoi voti, allora come aveva fatto a rispondere così facilmente ai suoi compiti?

Mentre Kamijou si chiedeva questo, da dietro arrivò improvvisamente la voce di Unabara.

“Seriamente, cercare di ingannare le persone senza fare errori non è facile.”

Con un ‘Don!’ il centro del retro della testa di Kamijou venne colpita da un forte impatto. Un paio di secondi dopo Kamijou capì che si trattava di un pugno. Proprio come una borsa di plastica piena d'aria che viene calpestata, l'aria dentro i suoi polmoni venne spinta al di fuori del suo corpo. Per non parlare dell'urlo di dolore, non poteva nemmeno respirare.

Kamijou girò la testa e si guardò dietro, e vide dietro di lui Unabara Mitsuki con uno sguardo gelido.

Kamijou non capì cosa stesse succedendo, a causa della mancanza d'aria alla testa rimase confuso per un momento. Unabara si mise la mano dietro la schiena e tirò fuori qualcosa di simile ad un coltello.

Mentre Unabara affondò in avanti con il suo coltello, anche Kamijou camminò frettolosamente in avanti.

Kamijou sentì che il coltello gli aveva quasi tagliato la schiena e iniziò a sudare. Si sforzò ancora di respirare e aumentò la distanza tra lui e Unabara per evitare un colpo fatale. In una tale folla, tutto al di sotto del torace non poteva essere visto da altre persone, quindi piuttosto che coprire la bocca di Kamijou e accoltellarlo questo è meno evidente. Se Unabara uccidesse Kamijou in questa maniera, poteva ancora disperdersi nella folla senza che nessuno lo notasse.

Questo non è un attacco suicida che elimina l'avversario con se stessi, ma una tecnica d'assassinio che tiene conto della propria sicurezza.

Un atto di violenza eseguito alla piena luce del sole tra una folla di persone.

Ma non c'erano urli o interruzioni, da questo si poteva vedere quanto fosse esperto Unabara.

Può essere…

Kamijou sentì di aver perso l'equilibrio. Cercò di stabilizzarsi ma i suoi piedi non potevano fermarsi. Usando ‘Unabara’ come il centro di un cerchio Kamijou si mosse continuamente.

Può essere… che questo sia il falso…?

‘Unabara Mitsuki’ sorrise leggermente, come se potesse vedere nei pensieri di Kamijou con i suoi occhi.

Kamijou guardò la mano di ‘Unabara Mitsuki’ e lo vide tenere in mano un coltello fatto di pietra nera. Non sembrava essere stato fatto tagliandolo, ma un frammento della roccia stessa.

Siccome non sembrava un'arma, le persone intorno a lui non andarono nel panico quando videro il coltello di pietra.

Kamijou cercò di concentrare la sua testa accecata dal dolore, e chiese:

“… Dannazione… Perché… stai facendo questo…?”

“Mi stai chiedendo perché? Perché ora il periodo cruciale per infiltrarsi… anche se te lo spiegassi non ne capiresti l'importanza, giusto? Anche se quello reale è riuscito a fuggire, immagino che quel modo inutile di imprigionarlo sia stato uno sbaglio, avrei dovuto ucciderlo subito. Ah, giusto perché tu lo sappia, non sono suo fratello o qualcuno che gli somiglia. Oltre all'abilità scientifica della ‘metamorfosi’ ci sono altri modi di cambiare il proprio aspetto in quello di un'altra persona.”

Disse ‘Unabara Mitsuki’, poi puntò il coltello di pietra al cielo.

*Boom!*

Qualcosa d'invisibile oltrepassò la guancia di Kamijou.

Dalla punta del coltello venne sparato qualcosa come un laser invisibile, colpendo una macchina parcheggiata in un posto vietato. Quasi come se fosse stata marcata, un sigillo complicato apparve sulla portiera della macchina. Poi dal sigillo qualcosa iniziò ad uscire d'invisibile. Proprio come uno sguardo maligno verso qualcuno, non poteva essere visto, ma poteva essere sentito. Questo fenomeno che sembrava inspiegabile dalla scienza, quasi come se stesse a simboleggiare un potere al di fuori della scienza.

Questa è magia.

Dopo un secondo di pausa, si sentì un forte rumore. Le portiere dalla macchina, i vetri, il telaio, le ruote… ogni parte fu disassemblata.

Non ‘distrutta’ da un taglio grezzo o da una spinta, ma ‘disassemblata’ come se un modellino giocattolo ritornasse allo stato prima della costruzione.

La faccia di Kamijou si sbiancò dopo averlo visto.

Se quell'incomprensibile attacco colpisse un corpo umano, ciò che succederebbe… poteva essere facilmente immaginato.

La confusione si diffuse tra la folla come un'onda, ma nessuno urlò, né andò in panico. Ai loro occhi, questo era un ‘fenomeno straordinario’, e nessuno pensò che fosse un ‘attacco’.

‘Unabara Mitsuki’ non si guardò nemmeno intorno.

Alzò di nuovo il coltello.

“?!”

Kamijou iniziò a sudare copiosamente dalla schiena.

L'attacco di Unabara è temibile. Anche se la mano destra di Kamijou aveva il potere di distruggere ogni forza soprannaturale, essere capaci di prevedere questo tipo di attacco che non poteva essere visto con gli occhi era difficile quanto vedere ed evitare dei proiettili.

Gli attacchi elettrici di Mikoto potevano avere uno stile simile, ma dopotutto un attacco elettrico poteva essere bloccato allungando all'infuori la mano destra e usandola come un parafulmine per attrarre gli attacchi e annullarli.

Ma questo non funzionerebbe contro gli attacchi misteriosi di Unabara.

E la cosa più spaventosa era che la precisione degli attacchi era molto bassa. Kamijou era solo a cinque metri da Unabara, senza difese, e l'attacco non l'aveva egualmente colpito. Scarsa precisione, ma la sua forza era abbastanza per distruggere una macchina in un colpo.

C'erano molti passanti che si stupirono quando la macchina finì disassemblata, ma nessuno aveva pensato che fosse un attacco a qualcuno. Ad Unabara non importava trascinare altre persone in questo casino. Se questo mago s'infuriasse in questa situazione molte persone sarebbero colpite da colpi vaganti.

“Dannazione!”

Kamijou rischiò il pericolo di dare la schiena ad Unabara per trovare un posto deserto. Scattò in una strada secondaria, correndo freneticamente e svoltando il più possibile.

Il suono dei passi del ‘nemico’ che brandiva un'arma invisibile potevano essere sentiti più vicini ad ogni passo.

Parte 15

31 Agosto, ore 12:24

Dannazione! Che diavolo sta succedendo? Perché mai un mago dovrebbe comparire qui?! Cosa sta cercando?!

Kamijou lo maledì con tutto il cuore mentre correva nelle strade secondarie.

Per prima cosa gli servivano informazioni sulle caratteristiche dell'attacco nemico.

Kamijou tirò fuori il suo cellulare mentre correva. Fortunatamente per lui l'attacco nemico non disponeva di un'elevata velocità di fuoco o alta precisione. Ma anche così, in una situazione dove gli attacchi erano continuatamente sparati da dietro di lui, Kamijou si sentiva sotto pressione. Le dita che tenevano stretto il cellulare tremarono involontariamente.

Il telefono iniziò a squillare. Una, due, tre volte, quattro volte, cinque volte, sei volte, sette volte, otto volte, nove volte.

“Ah, eh, Pronto! Qui casa Kamijou, sì!”

“Troppo lenta!”

Urlò Kamijou insensatamente, e dopo aver sentito ciò anche la ragazza dall'altra parte della cornetta si arrabbiò.

“Ah, è la voce di Touma? È Touma quello lento! Quando andiamo a pranzare? O dovrei andare a casa di Komoe? Se non me lo dici prima non posso sapere cosa fare!”

“Scusami Index! Possiamo parlare dopo di mangiare! Ora ho qualcosa di importante da chiederti!”

“Cosa intendi con dopo? Perché Touma deve sempre…”

“Adesso basta, tu stai bene lì? È comparso un mago, non so cosa cerchino ma potrebbero volere ancora te! Tsuchimikado, quel tipo… dovrebbe già essere tornato al dormitorio! Ehi Index! Adesso va alla porta di fianco a controllare! Quel tipo è dalla nostra parte!”

“Touma… in questo momento… sei inseguito?”

Index sembrò capire la situazione e la sua voce si calmò.

“È così! Ora sto correndo come un pazzo per salvarmi la vita! Per piacere, se possibile dammi qualche consiglio per rivoltare la situazione!”

“… Quali sono le caratteristiche del mago? Cose tipo vestiti, armi, il modo di parlare o come si comporta.”

Allora Kamijou disse tutto ciò che sapere riguardo ‘Unabara Mitsuki’ a Index, incluso il modo in cui prendeva l'aspetto di un'altra persona e il coltello di pietra che possedeva. Dopo tre secondi di silenzio Index rispose:

“Il coltello di pietra nera è di ossidiana vero? Una lancia fatta usando uno specchio per riflettere la luce delle stelle… dovrebbe trattarsi della Lancia di Tlahuizcalpantecuhtli.”

“Tlah… cosa?”

“Lancia di Tlahuizcalpantecuhtli. È il nome del dio azteco di Venere e delle calamità, in teoria la sua lancia può uccidere chiunque si trovi sotto la luce di Venere.”

Kamijou si bloccò. Non importa cosa, quella leggenda era troppo assurda. Se quel coltello di pietra avesse quel tipo di potere l'umanità sarebbe già sparita dal mondo da tempo.

“Macché Venere… Index, puoi saltare l'introduzione. Comunque cosa dovrei fare ora? Voglio velocemente -”

Un fragoroso ‘Boom’ interruppe i piagnistei di Kamijou.

Il misterioso attacco superò di lato Kamijou e colpì un condizionatore. Kamijou iniziò involontariamente a sudare fredde, e velocemente girò l'angolo.

“Touma! Se non ascolti attentamente sarai tu quello nei guai!”

“Mi scusi! Index-sama! Non mi lamenterò più delle cose che dicono gli esperti! Ti prego ora dammi qualche consiglio! Immediatamente!”

“Mhm, per prima cosa, quella ‘Lancia’ è fatta con la luce di Venere, ricordatelo.”

Kamijou non poté fare a meno di guardare in alto. Nel cielo tra gli edifici… Venere non poteva essere visto. Ma questo non significava che ‘Venere non esisteva’, solo che ‘la luce del sole era troppo luminosa per riuscire a vedere Venere’.

“Ma è irragionevole no? Tutti nel mondo sono sotto la luce di Venere. Se il potere della ‘Lancia’ è quello che dici, nessuno può fuggire al suo potere e gli umani sarebbero già estinti no?”

“Già, ecco perché è classificata come magia di livello divino. Ma questo è anche il suo difetto, siccome gli umani non possono controllare completamente le magie usate dagli dei.”

“Che cosa significa?”

“Detto semplicemente, gli umani possono usare solo una replica della ‘Lancia’. Se venisse usata la vera ‘Lancia’, tutti gli uomini morirebbero. Penso, che la teoria dietro alla replica sia di usare il coltello di ossidiana come uno ‘specchio’? La luce di Venere che arriva dal cielo viene riflessa dallo ‘specchio’ e raggiunge il nemico come la ‘Lancia’. D'altra parte se non vieni colpito dalla luce allora puoi evitare l'attacco della ‘Lancia’. Se usata adeguatamente, la mano destra di Touma può anche bloccare l'attacco, il problema principale è come trovare la strada di un attacco invisibile.”

“Della luce che non può essere vista… in pratica un'arma laser grossomodo della taglia di una pistola?”

“Cos'è un laser?”

Poteva immaginare dall'altra parte della cornetta Index scuotere la testa confusa.

Forse perché aveva perso concentrazione, Kamijou diede accidentalmente un calcio ad un bici. Kamijou s'inclinò in avanti, e evitò a mala pena di cadere per terra.

*Boom!* Dietro di lui arrivò un suono spaventoso.

Kamijou guardò indietro, e la bici era già stata disassemblata dell'attacco invisibile in solo telaio e ruote. Sembrava che la precisione della ‘Lancia’ del mago non fosse così elevata. Kamijou vide il mago dietro di lui alzare di nuovo il coltello al cielo e svoltò rapidamente.

“Dannazione, quel tipo sta realmente sparando qualcosa del genere… Almeno guardasse i dintorni, quell'idiota!”

“Mhm… la tecnica dell'incantesimo è simile ad ‘progetto’, la magia stessa è solo un ‘fenomeno’. Finché la tecnica non viene scoperta, anche se la magia viene vista non importa. Anche se persone senza conoscenze magiche vedessero il ‘fenomeno’, non potrebbero comunque decodificare il ‘progetto’.”

“Eh… non è quello che stavo cercando di dire.”

Kamijou sospirò, e s'infilò in una strada secondaria ancora più stretta.

Anche se ora ogni secondo contava, c'erano ancora delle questioni irrisolte.

“Dannazione, quindi significa che anche il modo in cui questo tipo ha preso le sembianze di Unabara è un qualche tipo di magia azteca?”

“È così, i sacerdoti aztechi avevano una tecnica per scorticare vivi i sacrifici e indossare la loro pelle. Questa magia dovrebbe essere derivata da quella tecnica.”

Kamijou restò senza fiato.

Anche se sapeva che l'attuale situazione era pericolosa, Kamijou rimase abbastanza scioccato da quasi fermarsi.

“Cosa… hai detto riguardo alla pelle?”

“Tagliarla con un coltello e indossarla. Anche se è solo per cambiare sembianze, non c'è motivo di spingersi a tanto. Solo il tagliare 15cm di pelle dall'avambraccio e farne un talismano è abbastanza per dare l'effetto della trasformazione.”

Un'orribile sensazione iniziò ad arrampicarsi dalle punte delle dita di Kamijou. Ora l'inseguitore dietro di lui sembrava ancora più spaventoso.

“È troppo spaventoso, l'usare le persone scuoiate per cambiare sembianze. I maghi sono davvero tutti dei lunatici!”

“Ehi Touma, quello che stai dicendo è discriminazione del lavoro-”

Non c'era tempo per ascoltare le sue chiacchiere, Kamijou spense il cellulare.

La piccola strada secondaria era più corta di quanto Kamijou s'aspettasse, ora era di nuovo sulla strada principale. Kamijou corse velocemente verso la strada secondaria dall'altra parte della strada. Dietro di lui arrivarono altri suoni spaventosi della ‘Lancia’ che disassemblava qualcosa.

Dovrei scappare in un edificio? No, se i muri esterni venissero distrutti finirei sepolto vivo! Non sapere la portata dell'attacco è un problema. Se scappassi in una strada sotterranea potrei finire lo stesso sepolto vivo!

Mentre correva Kamijou cercò di capire la situazione. La ragione per cui il mago lo inseguiva aveva a che fare con Index, vero? Lei è la libreria dei grimori, con 103,000 libri memorizzati. La possibilità di maghi da tutto il mondo che la volevano non era esattamente bassa.

Sebbene, se questo fosse il caso c'era ancora qualcosa di complicato da capire. Perché questo mago si era trasformato in ‘Unabara Mitsuki’? Unabara è un amico di Mikoto, e non aveva nessuna connessione diretta con Kamijou e Index. Se avesse voluto assassinare Kamijou non avrebbe dovuto trasformarsi in qualcuno più vicino a Kamijou…?

Kamijou si affrettò a svoltare di nuovo.

“Maledizione!”

Kamijou imprecò. La strada di fronte a lui era bloccata a causa di un edificio in costruzione. Badili, sacchi di cemento e macchinari per la costruzione bloccavano lo stretto passaggio, era impossibile avanzare oltre. Sulla sommità del palazzo mezzo costruito c'era una gru che muoveva materiali sospesi in aria.

Comunque, Kamijou continuò a dirigersi verso il luogo dei lavori, e si voltò per guardare. I passi del ‘nemico’ si avvicinavano dall'angolo dietro di lui. Non c'era nessuna via di fuga.

E ora cosa faccio? Cosa?

Nell'instante in cui Kamijou si guardò intorno ‘Unabara Mitsuki’ uscì camminando dall'angolo. Appena vide Kamijou alzò il suo coltello di pietra nera.

La distanza tra i due era di soli cinque metri.

Ma Kamijou decise di non tirare un posto a ‘Unabara Mitsuki’, invece prese in mano una pala che si trovava vicino a lui. In questo tempo, ‘Unabara Mitsuki’ ondeggiò il suo coltello nero nella luce, regolando l'angolazione a poco a poco. Kamijou sentì il sudore sui palmi delle mani e fece roteare duramente la pala.

Ma il suo bersaglio non era ‘Unabara’, bensì il sacco di cemento di fianco a lui.

Con uno schiocco, la pala infilzò il sacco. Kamijou continuò a rotearla e diffuse la polvere di cemento attorno a loro.

La vista di ‘Unabara’, i dintorni e il cielo furono inghiottiti dalla polvere grigia.

‘Unabara’ la ignorò e agitò il coltello. A questo punto notò qualcosa.

La ‘Lancia’ non si attivo.

Il collegamento tra ‘Venere’ e lo ‘specchio’ era bloccato dalla polvere di cemento. In questa situazione la ‘Lancia’ fatta dalla luce di Venere non poteva essere utilizzata.

Swish! Qualcosa di pesante volò oltre la guancia di ‘Unabara Mitsuki’.

Si abbassò e pensò fosse probabilmente la pala.

“Oooooooooohhhh!!”

Il pugno di Kamijou penetrò la cortina grigia e lo raggiunge. ‘Unabara’ istintivamente si chinò e evitò il pugno. Non c'era nessuna ragione, solo l'istinto. ‘Unabara’ sudò, alzando il coltello d'ossidiana, che ora era solo una normale arma, e cercò di tagliare la faccia di Kamijou. Ma ‘Unabara’ non si era stabilizzato prima di attaccare quindi non era stato un attacco molto potente. La punta dei piedi di Kamijou roteò con il sibilo del vento e impattò sullo stomaco del chinato ‘Unabara’.

‘Unabara’ saltò all'indietro, cercando di minimizzare i danni.

Notò che combattere nella polvere di cemento era svantaggioso per lui, e decise di spostarsi all'indietro.

‘Unabara’ continuò ad indietreggiare per un altro paio di passi, ma Kamijou con una maggiore velocità lo raggiunse istantaneamente. Dalla strutture delle gambe umana, la velocità avanzando è ovviamente superiore di quella indietreggiando. Il pugno di Kamijou stava per essere tirato di nuovo, ‘Unabara’ alzò frettolosamente il coltello d'ossidiana per cercare di contrattaccare.

*Whoosh-!*

In quell'istante, un'improvvisa folata di vento soffiò attraverso il piccolo vicolo.

La nebbia grigia che copriva ogni cosa improvvisamente era sparita. Il cielo parzialmente bloccato dagli edifici vicini era di nuovo visibile. La grazia della ‘luce di Venere’ discendeva ancora una volta su di ‘Unabara’.

‘Unabara’ alzò il suo coltello e corresse l'inclinazione.

Kamijou che si stava avvicinando restò sorpreso.

“Hmph! Accetta la tua sorte!”

L'angolazione era fissato, connettere Venere, lo specchio e il bersaglio. Focalizzare il mana, intonare l'incantesimo, la luce delle stelle diventerà una lancia invisibile che perforerà direttamente il nemico!

Il simbolo di Venere e delle calamità, la Lancia di Tlahuizcalpantecuhtli.

Nel panico Kamijou alzò la suo mano destra.

Incapace di determinare il percorso invisibile dell'attacco.

Teoricamente questo colpo si muoverebbe attraverso la breccia nelle difese dalla mano destra e perforerebbe il cuore.

- Ma non successe nulla.

“Cosa…?”

Disse involontariamente ‘Unabara Mitsuki’. Per rilasciare la ‘Lancia’ si dovevano soddisfare contemporaneamente diverse condizioni. Ma quel colpo avrebbe dovuto rispettare tutte le condizioni, non c'era motivo perché fallisse. La ‘Lancia’ avrebbe dovuto essere rilasciata perforando il cuore di Kamijou e smembrando il suo corpo in modo pulito come la carne in macelleria.

‘Unabara’ guardò il suo coltello d'ossidiana, con un'espressione simile a chi sta controllando una torcia che si è scaricata.

‘Unabara’ era stupito.

Il coltello d'ossidiana nella sua mano aveva uno strato di polvere grigia attaccato alla sua superficie. Proprio come la superficie di un cancellino ricoperto di polvere di gesso, il suo colore originario non poteva nemmeno essere visto.

Il ruolo del coltello di ossidiana era quello di essere uno ‘specchio’, al fine di sistemare e riflette la luce di Venere che discendeva dal cielo.

Una volta che ‘specchio’ non fosse più stato lucido, allora non poteva più connettere il suo bersaglio alla luce di Venere.

Pah! Il suono dei passi di Kamijou risuonò.

Ora era di fronte a Unabara’.

“?!”

Se ‘Unabara’ avesse buttato il coltello d'ossidiana e cambiato strategia allora avrebbe avuto ancora una possibilità di vincere. Ma ‘Unabara’ non poté fare altro che provare a togliere la polvere sul coltello d'ossidiana. Non era difficile da capire, confrontando una pari possibilità di vittoria o sconfitta attraverso il combattimento corpo a corpo o una magia sicuramente mortale, chiunque avrebbe scelto la seconda. ‘Unabara’ perse alla tentazione di ‘strofinare via la polvere con una singola spazzata’.

Il risultato era che non poté reagire in tempo all'attacco effettuato da Kamijou.

Scoppiò un suono simile a un ‘Don!’. ‘Unabara’ venne buttato per terra, e il coltello d'ossidiana che aveva ancora in mano fino all'ultimo istante finalmente lasciò le sue mani.

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