To Aru Majutsu no Index ~ Italiano (Italian):Volume14 Capitolo 3

From Baka-Tsuki
Revision as of 23:24, 22 October 2012 by Miriallia (talk | contribs) (Created page with "==Capitolo 3: Qualcosa da Molto Tolto ai Maghi — ''Power_Instigation.''== === Parte 1 === Il Ventritreesimo Distretto della Città Accademia era una zona industriale speci...")
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)
Jump to navigation Jump to search

Capitolo 3: Qualcosa da Molto Tolto ai Maghi — Power_Instigation.

Parte 1

Il Ventritreesimo Distretto della Città Accademia era una zona industriale specializzata nell'aviazione e nello spazio. Tutti i maggiori aeroporti del posto erano concentrati lì.

Il distretto era coperto di piste e siti di lancio per razzi, quindi peccava di edifici come il resto della città. A perdita d'occhio, da un piano asfaltato risaltavano sporadiche torri di controllo e laboratori.

«E' come se fosse un campo composto di pietra e ferro...» disse Kamijou quando scese dal treno ed osservò il paesaggio che si distendeva di fronte a lui.

Quello era il posto dove aveva combattuto con Oriana Thomson durante il Daihaseisai, ma aveva l'impressione che la sicurezza fosse ancora più serrata.

Mise le buste della spesa che aveva con sé all'interno di un armadietto che c'era alla stazione. Dato che c'erano molti ricercatori in quella città, essi erano a tenuta ermetica ed uno aveva l'opzione di renderli refrigerati.

Ma...

«...E' costoso. Questi cosi solitamente costano così tanto all'ora?!»

«Nyah. Pare sia più economico gettare via quelle borse e ricomprare di nuovo la roba in un supermercato economico quando torneremo.»

Tsuchimikado aveva ragione, ma Kamijou non voleva sprecare il cibo. Mise le borse nell'armadietto, registrò le sue impronte digitali, lo chiuse ed attivò la modalità refrigeratrice.

Kamijou si diresse verso l'uscita della stazione e disse a Tsuchimikado:

«Dato che ci troviamo nel Ventitreesimo Distretto, suppongo prenderemo un aereo?»

«Beh, lasceremo il paese.»

«Davvero?! ...Aspetta, qualcuno ha preso il mio passaporto?»

«No.»

Kamijou si ammutolì sentendo la risposta lapidaria di Tsuchimikado.

Quando continuò a parlare, il ragazzo sembrò annoiato.

«Non è che stiamo per fare una gita all'estero. Le nostre attività sono completamente non autorizzate. E se verremo scoperti, avremo dei problemi a livello internazionale che impallidiscono in confronto al non avere un bollino o due nei nostri passaporti.»

«C-Capisco.»

C'erano molte cose che avrebbe voluto dire, ma il modo realistico in cui aveva parlato Tsuchimikado gli aveva fatto chiedere se fosse davvero meglio lasciar perdere.

Dopo essere usciti dalla stazione si trovarono in un vasto terminal di autobus. Nel Ventitreesimo Distretto si viaggiava con quelli piuttosto che a piedi.

Tsuchimikado trovò quello che portava all'aeroporto internazionale e ci salì, Kamijou fece lo stesso.

Dato che il distretto era pieno di piste e mancava di edifici, la strada era sempre libera. Il limite di velocità era anche abbastanza alto: i cartelli segnavano 100 km/h.

Essendo circondati dall'asfalto, anche il grigio orizzonte dove si sollevavano delle grandi nuvole bianche di vapore sembrava artificiale.

Un leggero tremolio mosse il vetro, causando vibrazioni.

«Oh, un razzo. Pare sia stato lanciato bene.» disse Tsuchimikado sospirando.

Kamijou prese il cellulare ed attivò la funzione tv. Il telegiornale stava mostrando diverse angolazioni di un razzo che abbandonava il suolo.

«Dicono sia il quarto satellite della Città Accademia. Mi chiedo se sia vero o no.»

«Se lanciassero un razzo adesso, una delle ragioni sarebbe far speculare la gente a riguardo. Direbbero che potrebbe trattarsi di qualsiasi cosa, da un satellite militare ad un test di lancio di un missile balistico intercontinentale. Più possibilità hanno, più saranno efficaci da tenere sotto controllo.»

(Quindi questo è ciò che significa "conflitto di informazioni"...)

Kamijou gelò improvvisamente.

«...Aspetta. E Index?»

Non voleva portarla con sé in qualsiasi posto potesse essere pericoloso, ma non poteva esattamente lasciarla da sola senza cibo.

«Non ti preoccupare. Maika andrà nella tua stanza, Kami-yan. Probabilmente dopo che avrà finito con lei, sarà affamata solo un terzo in più del solito.»

Kamijou si sentì sollevato nel sentire quelle parole, ma poi realizzò che il suo unico scopo agli occhi di Index fosse prepararle del cibo.

In breve tempo il bus arrivò all'aeroporto internazionale.

Kamijou scese e controllò che ora fosse col cellulare.

«Tsuchimikado. Dove stiamo andando con esattezza, comunque?»

«In Francia.» rispose con aria indifferente.

«Eeeh?! In Europa! E' molta strada... Aspetta, quanto staremo via? E un volo per l'Europa non ci sta almeno qualcosa come dieci ore?»

«No, saremo lì in meno di un'ora.»

«Hah?» rispose Kamijou confuso.

Tsuchimikado sembrava seccarsi a dover rispondere, quindi indicò semplicemente la pista poco lontano dall'edificio del terminal.

C'erano molteplici aerei di linea messi in fila, ognuno lungo circa dodici metri.

«Prenderemo uno di quelli.»

«...Per favore, dimmi che stai scherzando.» chiese Kamijou quasi senza parole quando chiese una conferma a Tsuchimikado.

Si era già nascosto un'altra volta in un mezzo simile.

«Se ricordo bene, è il tipo di aereo che mi ha riportato da Venezia in Giappone.»

«Sì, è quello che ho sentito, Kami-yan. Non sono stato molto coinvolto in tutto l'incidente della "Regina dell'Adriatico", quindi non conosco i dettagli.»

«Dunque sono davvero quelli che volano a 700 km/h?»

«Hahahah.» rise Tsuchimikado. «Più veloce è meglio è, no?»

«E' troppo veloce!! Quando ero su quel coso mi sono sentito come se una lastra di metallo spessa mi stesse distruggendo lentamente il corpo! Index aveva finalmente cominciato ad aprire la mente al lato scientifico e quel fatto le ha fatto sigillare ogni cosa in modo serrato!!»

C'era anche la parte in cui Index aveva ordinato del cibo che volò dietro di lei in modo spettacolare.

«Oh, forza Kami-yan. Stiamo per cominciare una missione non ufficiale oltremare. Pensi davvero che andremmo in Francia mentre mangiamo tranquillamente un pasto in aereo e guardiamo un film?»

«B-Beh, no. Mi aspettavo un po' più di tensione, ma... Aspetta. Stiamo davvero per salire su quel coso? D-Davvero non consiglio quell'esperienza!!»

«Non ti preoccupare. Non ti preoccupare. Dopo che si supera Mach 3, un dilettante non sente la differenza.»

«Come diavolo dovrebbe farmi preoccupare di meno?!»

Kamijou continuò a lamentarsi ma Tsuchimikado smise di ascoltarlo e cominciò a spiegare cosa fare una volta che fossero saliti sull'aereo. Sembrava che non ce ne fossero altri, quindi non avevano altra scelta. Tsuchimikado guidò Kamijou fino ad una porta con la scritta "solo al personale autorizzato" e giù per un corridoio che lì condusse all'aereo supersonico mentre aggiravano il gate di uso generale.