Bakemonogatari/Nadeko Snake: Capitolo 001

From Baka-Tsuki
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Nadeko Sengoku era una compagna di classe di mia sorella. Ho due sorelle e lei era amica di quella più giovane. Diversamente dallo stato attuale delle mie relazioni personali, quando ero alle elementari ero un bambino piuttosto normale per quanto concerne le amicizie, ma anche allora immagino si possa dire che, anche se mi piaceva giocare con tutti, non mi è mai piaciuto giocare con persone specifiche. Quindi potrei essermi divertito con la mia classe durante la ricreazione, ma raramente facevo qualcosa con loro dopo scuola. Che bambino spiacevole. Spiacevole parlare di lui, spiacevole pensare a lui. In effetti, preferirei evitare entrambe le cose. Tuttavia, non puoi insegnare trucchi nuovi ad un cane vecchio, o forse si dice diversamente? Ad ogni modo, quello che sto cercando di dire è che sono sempre stato così. Ed è il motivo per cui andavo dritto a casa subito dopo scuola, anche se non prendevo lezioni, e qualche volta a casa trovavo Sengoku a giocare. Le mie due sorelle ora sono attaccate l’una all’altra, fianco a fianco, non importa quando, dove, cosa o perché, al punto che sono più inquietato che preoccupato, ma quando erano alle elementari tendevano ad agire da sole. La sorella più grande era il tipo che ama l’aria aperta, mentre la minore restava principalmente in casa, e all’incirca una volta ogni tre giorni portava un’amica di scuola a casa nostra. Sengoku non era particolarmente amica della mia sorella più piccola, era più che altro una dei suoi tanti amici, immagino. Preciso quell’affermazione con un, in qualche modo incerto, “immagino” alla fine, perché ad essere sinceri non ricordo molto bene quel periodo della mia vita, ma quando provo a ricordare, degli amici che la mia sorellina era solita portare a casa, almeno lei me la ricordo. Questo perché, tornato a casa senza aver giocato con i miei amici, finivo per essere obbligato a giocare con la mia sorellina (a quei tempi le mie sorelle ed io condividevamo la stanza. I miei genitori mi hanno dato una stanza per conto mio agli inizi delle medie), principalmente per rallegrare un po’ la situazione riempiendo un posto vuoto in un gioco da tavolo o cose del genere, ma venivo chiamato con frequenza ridicola se Sengoku era quella con cui mia sorella stava giocando. In altre parole, la mia sorellina aveva molti amici (questo vale ancora per entrambe le mie sorelle, ma sono incredibilmente talentuose a stare al centro dell’attenzione. Non potrei essere più geloso di loro, essendo il loro fratello maggiore), ma tra tutti i compagni di classe che portava a casa, Sengoku era il raro tipo di ragazza a cui piace fare le cose da sola. Francamente, le amiche di mia sorella mi sembravano tutte uguali, ma ricorderei di certo il nome della ragazza che era sempre per conto suo, almeno quello.

Solo il nome, però.

Già, non mi ricordavo molto, dopo tutto.

Quindi chiedo scusa per il fatto di aggiungere un’altra affermazione incerta, ma Sengoku era una ragazza riservata di poche parole che stava costantemente a guardare il pavimento---pensavo. Quello è ciò che pensavo, ma, beh, non lo so. Forse sto descrivendo un’altra delle amiche di mia sorella, o forse una mia amica di quei tempi. Quando ero alle elementari, in realtà, trovavo sempre fastidioso e irritante quando mia sorella portava degli amici a casa. Se poi aggiungi il fatto che venivo obbligato a giocare con loro, è solo ovvio che mi sia rimasta una pessima impressione. Ripensandoci, dev’essere stato più fastidioso per quelle ragazze, dover giocare col fratello maggiore della loro amica, ma in ogni caso quello era il passato, vi prego di comprendere la sensibilità di un ragazzino delle elementari. Quando iniziai le medie, mia sorella minore cominciò ad invitare amici sempre più raramente, e anche quando lo faceva, smise di invitarmi a giocare con loro. C’era il fatto che le nostre stanze erano ora separate, ma ci dev’essere stato un altro motivo più grande. E’ così che vanno le cose. La maggior parte delle sue relazioni devono essere state ripulite dopo la promozione, dato che entrambe le mie sorelle finirono per andare in una scuola media privata. Sengoku era la compagna di classe di mia sorella alle elementari, ma non ora, perché andarono in scuole diverse. Quindi---da quando la vidi l’ultima volta sono passati due anni, prendendo in considerazione la stima più favorevole, ma in realtà sono probabilmente più di sei.

Sei anni.

Più del tempo necessario perché una persona cambi.

Almeno, pensai a me stesso come radicalmente cambiato. Anche quando dico che sono sempre stato così, il passato e il presente sono semplicemente diversi. Dare un’occhiata al mio album fotografico delle elementari e cose così è troppo doloroso ora. So di avere appena detto qualcosa a riguardo della “sensibilità di un ragazzino delle elementari”, ma paragonando il me stesso delle superiori a quello di quei tempi, non metterei in discussione che ora sono migliore e superiore. Tendiamo a vedere il passato più roseo di quello che è, sì, ma la parte imbarazzante qui forse non è il me stesso delle elementari, ma la persona che sono ora, vista con gli occhi di quel ragazzino. No, anche se io e lui ci incontrassimo per strada, non riconosceremmo la persona che ci sta davanti come noi stessi.

Non so se sia una cosa brutta o no.

Non potermi vantare del me presente al me passato.

Ma qualche volta è così.

Siamo tutti così.

Ed è per questo che quando la rincontrai, in un primo momento non capii che fosse lei---mi ci è voluto del tempo per ricordare. Se solo lo avessi notato subito, o anche solo un po’ più velocemente---se avessi notato che era stata attorcigliata da un serpente, forse questa storia non sarebbe finita nel modo in cui è finita. Un pensiero commovente, ma non vuol dire che i miei rimorsi significhino qualcosa per lei, o per l’anomalia. Per cominciare questa storia con la sua stessa conclusione, sembra che Nadeko Sengoku, un’amica della mia sorellina che a malapena ricordavo, finì per diventare qualcuno di unico che non potrò mai dimenticare.


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