Gate - Thus the JSDF Fought There: Volume 1 Prologo
Estate dell'anno 20**
Una giornata umida
La temperatura fu di oltre 30°C e fin troppo umido; a causa dell'effetto Isola di calore la città divenne un torrido inferno. Era sabato ed un gran numero di gente si riversò nel cuore della città per fare acquisti o semplicemente guardare le vetrine. Undici e cinquanta del mattino.
Quel giorno ci fu molto sole e la temperatura raggiunse il suo picco giornaliero. Nel quartiere commerciale di Ginza a Tokyo, il “Gate” - un portale per un altro mondo – improvvisamente apparve.
Fanti armati e cavalleria con armature simili a quelle dell'Europa medievale uscirono in massa dal Gate insieme a ….... strane creature che appaiono nei film e libri fantasy, li chiamati Orchi, Goblin e Troll.
Si lanciarono contro le persone che si trovavano li.
Non si preoccuparono di genere, razza o nazionalità. Fu come se massacrarli fosse il loro solo obbiettivo.
La gente si era abituata a vivere in una nazione pacifica ed in una era pacifica, non poterono opporre resistenza ed caderono uno dopo l'altro nel pandemonio generale.
Negozianti, genitori con i loro figli e turisti stranieri furono calpestati dagli zoccoli dei cavalli, trafitti dalle lance ed sventrati dalle spade. I cadaveri si accumularono ricoprendo il quartiere, l'asfalto di Ginza fu come pavimentato di un rosso intenso per il sangue. In una parola, la vista era un “inferno”. I soldati dell'altro mondo radunarono molti corpi e piantarono una bandiera nera e lucida sulla loro collina di carne e nella loro lingua e con voce potente, dichiararono la conquista ed il possesso di quel luogo. Fu una proclamazione di guerra unilaterale con nessuno che potesse ascoltarla.
“L'incidente di Ginza”
Tale è il nome dell'evento che passò alla storia come il primo contatto tra l'altro mondo ed il nostro.
L’attuale Primo Ministro Houjou Shigenori mandò un comunicato alla Dieta [1].
“Come sicuramente saprete, quella terra non appare su nessuna mappa”.
“Non sappiamo alcunché della sua geografia, della sua fauna ne della gente che vi vive”. “Qual’è il loro grado di civilizzazione? Quanto profonde le loro conoscenze tecnologiche e scientifiche? Che religione hanno? “Anche il loro sistema di governo ci è sconosciuto”.
“Durante questo episodio abbiamo arrestato molti criminali”.
“E mi frustra usare la parola “arrestato” perché in realtà sono “prigionieri di guerra”, status non contemplato nella nostra costituzione ne in nessun’altra nostra legge. E il nostro paese non ha un protocollo di emergenza sul trattamento dei prigionieri di guerra. Se seguiamo le nostre attuali leggi, essi non sono altro che criminali. In queste circostanze, dovremmo adottare una risoluzione al limite dell’ostinazione e decidere di considerare quella terra oltre il Gate una “regione speciale” del territorio giapponese”. [2].
“Dovremmo pensare che dall’altra parte del Gate vi è una terra che il nostro paese non ha ancora identificato, nel quale vivono nostri cittadini”. “Se vi è un governo dall’altra parte, dovremo negoziare per stabilire un confine nazionale, ma se non intenderanno negoziare, noi non la riconosceremo come nazione indipendente. Allo stato attuale sono terroristi armati che hanno preso le vite di innocenti cittadini e turisti stranieri”.
“Comprendo che qualcuno desideri un pacifico negoziato con loro. Ma per fare ciò dovremmo concedere un posto al tavolo delle negoziazioni. Come possiamo farlo? La verità è che non c’è comunicazione con l’altra parte del Gate”.
“Non abbiamo altra alternativa se non portare le nostre forze dall’altra parte del Gate per creare un tavolo di negoziazione. Anche se dovessimo usare la forza per portare loro ad esso”.
“E per creare al meglio dei negoziati dobbiamo comprendere il nostro avversario”.
“Abbiamo ottenuto poche informazioni dai criminali catturati in quanto non capiamo la loro lingua. Ma non possiamo fare affidamento su ciò. Qualcuno deve investigare con i propri occhi e le proprie orecchie”.
“Per questi motivi dobbiamo andare dall’altra parte del Gate”.
“Tuttavia sarà un’incursione in una terra selvaggia ed incivile che ha macellato i nostri indifesi civili, quindi dovremo essere preparati”.
“Prima di tutto, dovremo portare armi con noi in quanto, a seconda dell’area dove arriveremo, potremo dover ingaggiare battaglia fin da subito. Inoltre dovremo lasciare alle persone sul campo un certo grado di flessibilità per comprendere chi è un nemico e chi invece un alleato”.
“Io comprendo il punto di vista dell’opposizione per cui non c’è motivo di avventurarsi in un posto così pericoloso e che potremmo distruggere il Gate in modo che non possa essere più riaperto. Ma possiamo essere sicuri che tutto si risolverà solo chiudendo il Gate?”
D’ora in poi, il popolo giapponese dovrebbe convivere con la paura di non sapere dove il prossimo Gate apparirà. La prossima volta potrebbe apparire di fronte alla vostra casa o alla vostra famiglia e non sapremo come consolare i sopravvissuti ed i loro familiari non avendo fatto nulla per impedire che accadesse”.
“Se c’è un governo nella regione speciale e ed una parte di esso ammetterà la propria responsabilità, dobbiamo esigere scuse sincere e risarcimenti per l’incidente, oltre a chiedere l’estradizione dei responsabili”.
“Nel caso l’altra parte non acconsenti a ciò, dobbiamo catturare noi stessi gli autori per poterli giudicare e se hanno proprietà, requisirle e darle ai familiari delle vittime ed hai sopravvissuti per poter compensare le loro perdite. In nome di coloro che hanno perso così tanto, manderemo , in accordo con il governo giapponese, una notevole parte del Japan Self-Defense Force (JSDF) [3] dall’alta parte del Gate.”
La proposta di legge relativa alle “Forze di Auto-Difesa della Regione Speciale”, nonostante la resistenza dell’opposizione è passata da entrambe le camere della Dieta ed è stata approvata.
Inoltre il governo statunitense ha fatto un annuncio: “Non ci risparmieremo nel fornire tutto il supporto logistico [4] che sarà necessario per l’indagine su questa grande scoperta”. Il Primo Ministro Houjou ha replicato: “Al momento non è necessario. Potremmo chiedere il vostro aiuto a seconda della situazione. In quel momento la richiesta verrà da parte nostra”.
Invece il governo cinese ha affermato che l’evento soprannaturale denominato Gate dovrebbe essere gestito da una prospettiva internazionale e che nonostante sia apparso in Giappone, non dovrebbe essere controllato da una sola nazione. Inoltre ha puntualizzato che i profitti ottenuti non dovrebbero essere monopolizzati.
“Se posso parlare, è stato una grande disgrazia. Vorrei conoscere il pensiero di Sua Maestà; per quanto riguarda questa grande perdita di vite umane senza precedenti, intende prendere dei provvedimenti particolari?”
Marquis Carzel, un senatore ed un nobile, lancia parole taglienti mentre è di fronte all’Imperatore Molto Sol Augustus sul suo trono, al centro dell’edificio parlamentare.
Dato che il senatore era all’interno della sala riunioni, credeva che parlare in tal modo anche verso un Imperatore fosse consentito, se non incoraggiato.
La sala era poco illuminata.
Era un edificio in pietra decorato con motivi dignitosi, senza decorazioni fantasiosi in modo che trasmettesse tranquillità e solennità. Gli uomini, con volti severi, sedevano dentro le balconate che sporgevano dalle mura curve della sala e ne circondavano il centro.
Erano 300 e rappresentavano i Governatori Imperiali, tali erano i senatori.
Nell’Impero, c’erano diversi modi per diventare senatore. Il primo era nascere in una famiglia potente. I nobili sono rari in ogni paese ma nella gigantesca capitale dell’Impero ce ne sono così tanti che si diceva che se uno lancia un sasso, riuscirà a colpire un nobile. Di conseguenza il solo nascere nobile non fa ottenere una carica da senatore. Solo i membri di quelle famiglie abbastanza prestigiose da essere chiamate nobili tra i nobili potevano diventare senatori.
Tuttavia anche i nobili di famiglie poco prestigiose potevano ricoprire tale onorevole posizione. Il loro percorso poteva passare per un incarico ministeriale diventando un ministro o attraverso la carriera militare una volta raggiunto o superato il grado di generale. I burocrati sono indispensabili per un vasto e complesso Impero. Se erano nobili di una famiglia non prestigiosa ma abbondavano di talenti e determinazione, hanno la possibilità di scegliere la carriera che prediligono, amministrativa o militare. Se erano terzogeniti di una famiglia nobile solo nel nome, avevano talenti, erano laboriosi e fortunati, potevano avanzare su questo percorso.
I sei tipi di ministri sono: Primo Ministro, Ministro dell’Interno, dell’economia, dell’agricoltura, degli esteri, dell’edilizia. Coloro che scelgono la carriera di militare o amministrativa, dopo essere stati ministri o generali potevano successivamente diventare senatori. Tra l’altro nell’esercito anche i comuni cittadini potevano diventare ufficiali con il titolo di cavaliere e con il salire dei gradi potevano diventare nobili.
Marquis Carzel era nato in una famiglia con il grado di barone, che non era un titolo molto alto tra i nobili. Da li fece carriera prima come ministro e successivamente come senatore. Coloro che hanno ottenuto quell’incarico con grande impegno come lui, prendono con molta serietà le proprie responsabilità ed il proprio status. In altre parole dedicano anima e corpo al loro incarico fino ad identificarsi con esso. Le persone come loro erano viste come fastidiose dai loro colleghi e più sono trattati in quel modo tanto più diventavano aggressive e taglienti.
“è stato un palese errore rapire quei pochi cittadini stranieri e giudicare come codarda e senza spirito combattivo la gente che vive la”.
Faceva pressione per avere una risposta dall’Imperatore, dicendo che avrebbe dovuto prendersi più tempo per esplorare e magari tentare delle trattative diplomatiche per determinare la gestione della situazione.
Certamente la situazione era drammatica.
Circa il 60% dell’esercito imperiale era stato spazzato via in quella spedizione. Anche se rimpiazzarlo non era impossibile, avrebbe richiesto una grande quantità di denaro e tempo. La questione più urgente era la preservazione dell’egemonia dell’Impero con il restante 40%. Ma come?
Nei tre decenni da quando l’Imperatore Molto salì al trono, adottò una politica militarista. Ebbe conflitti con le nazioni vicine, i Signori locali e molte Casate. Usò la forza sia come minaccia che come mezzo per risolvere le controversie ponendo la pace e l’armonia dell’Impero al di sopra di tutti. Non c’era altro modo per ottenere la fedeltà di tutti i paesi se non usare una schiacciante forza militare e distruggere chiunque si mettesse contro di lui.
La sua chiara superiorità militare teneva a bada gli altrimenti ribelli Signori locali. L’Impero poteva permettersi di comportarsi con orgoglio ed arroganza proprio grazie a quel potere militare.
Ma ora, avendo perso la sua supremazia militare su cui poggiava la sua egemonia, cosa avrebbero fatto i paesi stranieri, i Signori locali e le varie casate che fino ad ora erano rimaste unite sotto l’Impero?
Marquis Carzel, un rappresentante con attitudini liberali verso l’Impero, mentre parlava a gran voce, gesticolava e muoveva la sua tyuga (indumento simile ad una toga) fece una domanda.
“Vostra maestà, come ha intenzione vostra maestà l’Imperatore di guidare questo paese?”
Quando Marquis Carzel finì di parlare e si sedette, l’Imperatore dal trono si sporse leggermente in avanti al fine di trasmettere presenza. Indirizzo il suo incrollabile sguardo contro colui che lo aveva criticato.
“Marquis… comprendo il vostro sentimento”. “è vero che a causa di queste perdite, il predominio militare dell’Impero è, anche se temporaneamente, sbiadito. Non sei in grado di dormire la notte per la paura che le nazioni straniere ed i signori locali mostrino le loro finora segrete antipatie e simultaneamente si rivoltino con lance appuntite marciando sulla capitale imperiale? Che condizione pietosa.
La severa atmosfera della stanza fu interrotta dai discorsi sottovoce che i senatori facevano tra loro riguardo alle umilianti parole dell’Imperatore.
“Senatori, vorrei ricordarvi la battaglia di Aktek che ha avuto luogo 150 anni fa. Cosa hanno fatto i nostri grand predecessori quando seppero che l’intero esercito era stato distrutto? Ricordate le parole con cui le donne rimproveravano i senatori che avevano perso il loro coraggio ed il loro orgoglio tanto da pensare che una pace fosse equivalente ad una sconfitta?”
“La storia di quelle coraggiose donne che si rimboccarono le gonne e dissero ‘Che sono cinquanta o sessantamila perdite? Possiamo farne nascere altrettanti quando ci pare e piace.’ non ha bisogno di presentazioni. Se esaminate la storia dell’Impero, questo livello di crisi si è ripresentato spesso. Ogni volta i cittadini, il senato e l’Imperatore si sono uniti contro le difficoltà uscendone più forti.
Le parole dell’Imperatore richiamavano la storia dell’Impero stesso.
Era qualcosa che i senatori presenti capirono senza bisogno di ricordare.
“La guerra non è una serie di infinite vittorie. Perciò non indagare la responsabilità di questa battaglia. Quando si verifica la sconfitta, la responsabilità che cade sul comandante è la perdita dei suoi subordinati. Preferirei non crederci, ma c’è qui qualcuno che preferisce perdere tempo giudicando gli altri mentre la capitale imperiale è bersaglio di un esercito straniero?” I senatori scossero la testa in risposta alla domanda dell’Imperatore.
Se nessuno può essere ritenuto responsabile, neanche l’Imperatore può essere ritenuto responsabile. Carzel schiocco la lingua mentre si rese conto che l’Imperatore aveva abilmente evitato di prendersi qualsiasi colpa. Se avesse continuato a premere con le domande, sarebbe stato etichettato come codardo ed in questa atmosfera sarebbe stato visto come inutilmente giudicante. L’Imperatore continuò.
Per questa spedizione, abili soldati sono stati adunati, maghi esperti erano stati preparati ed esseri particolarmente brutali come orchi e goblin erano stati selezionati.
Abbondanti vettovaglie erano state preparate, gli addestramenti si erano conclusi ed avevano formato eccellenti comandanti. Si può dire che non esisteva esercito migliore di quello.
Un comandante, un centinaio di ufficiali e relativi soldati avrebbero dovuto mettere grande impegno nel loro dovere. Eppure ci sono voluti sette giorni.
In soli sette giorni da quando il Gate fu aperto -2 giorni se si conta il momento in cui il nemico a cominciato il contrattacco- il nostro esercito è stato distrutto.
Sembra che la maggior parte degli ufficiali sia morta o catturata dal nemico. Possiamo dire solo “sembra” perché poche persone sono tornate vive.
Il Gate è stato preso dal nemico. Non possiamo neanche avvicinarci al Colle Alnus dove si trova il Gate per provare a chiuderlo in quanto è completamente controllato dal nemico.
Per riconquistarlo, dovremo attaccare con migliaia di cavalieri. Ma Colle Alnus è cosparsa di corpi e c’è letteralmente una piscina di sangue ai suoi piedi.
“Avete capito la grandezza delle armi nemiche? Bang Bang! Quando da lontano i soldati appiedati nemici facevano quel suono, il nostro fronte sanguinava e cadeva, Non ho mai visto una cosi grande abilità magica”.
Il senatore Godasen, un mago, parlava nervosamente di cosa è successo quando sono entrati in contatto con il nemico. Lui ed il resto dell’esercito sono stati abbattuti come foglie secche spazzate dal vento senza poter neanche salire metà della collina. Improvvisamente si accorse di essere circondato dal silenzio, era l’unico in grado di muoversi. Ricorda che i corpi dei soldati e dei cavalli ricoprivano tutto il terreno che era in grado di vedere.
L’imperatore chiuse gli occhi mentre ascoltava.
“Il nemico ha già oltrepassato da questa parte. In questo momento si sono radunati e stanno costruendo una fortezza intorno al Gate, ma in futuro potranno cominciare una vera e propria invasione. Non abbiamo scelta se non se non stare di fronte sia al nemico dell’altro mondo che ai paesi vicini.
“è giusto combattere”.
Earl Podawan, un anziano e calvo cavaliere, si alzò, fece un inchino all’Imperatore e cominciò ad argomentare. “è proprio perché siamo sotto pressione che un azione audace è l’unico modo per trovare una soluzione. Raduniamo tutto l’esercito che è sparso per l’impero e distruggiamo ogni stato vassallo o traditore che ci sfida”! Con lo stesso slancio, distruggere i nemici dell’altro mondo ad Alnus ed invader nuovamente l’altra parte del Gate”!
I senatori trovarono ridicola ed incosciente quell’idea dicendo: “se potessimo farlo non avremo problemi” mentre scuotevano la testa e scrollavano le spalle. “Se radunassimo l’intero esercito rimanente, trascureremmo sia l’ordine pubblico che le difese”. La sala si riempì di dure parole.
Podawan replicò che se massacrassero i ribelli, schiavizzassero donne e bambini e trasformassero le loro città in terre desolate in cui nessuno può vivere, non dovremo preoccuparci di nessuna opposizione da quelle aree. Una simile proposta era vista come eccessivamente estrema ed irrealistica, ma c’erano stati precedenti di questo tipo nella storia dell’Impero. A quei tempi, l’Impero era più piccolo e circondato da nemici ed ogni volta che una nazione avversaria veniva conquistata, la gente era resa schiava, le città distrutte, le foreste bruciate e la terra cosparsa di sale perché divenisse arida; garantendo la loro sicurezza rendendo l’ambiente vuoto, come se li non ci fosse mai stato niente.
“Anche se in passato è stato fatto, come dovremo sconfiggere il nemico ora arroccato su Colle Alnus? Dovremo utilizzare tutte le nostre forze per farci raccontare nuovamente dal senatore Godasen la nostra disfatta”?
In risposta alla voce proveniente da un angolo della sala senatoria, Earl Podawan rivelò un’espressione acida mentre cominciò a parlare nervosamente.
“Uh… Beh… Dovremo radunare tutti i soldati degli stati vassalli senza ascoltare lamentele. In questo modo dovremo radunarne almeno 100.000. Anche i soldati deboli possono servire come protezione dalle loro armi a distanza. Usarli come scudo, salire rapidamente su Colle Alnus e successivamente marciare sulla capitale nemica”.
“E pensi che obbediranno facilmente a simili ordini”?
“In primo luogo, quale scusa dovremo usare per richiedere quei soldati? dovremo forse dire ‘abbiamo perso metà del nostro esercito, potreste mandarci i vostri soldati’? Se lo facciamo ci prenderanno alla leggera”.
Carzel detestava che Earl Podawan spostasse la discussione in direzioni inutili con le sue idee impraticabili. La situazione divenne caotica, Carzel sentiva i senatori militaristi che litigavano con quelli più moderati[5]. senza arrivare a nulla e non lo sopportava.
“Allora cosa dici che dovremo fare”!?
“Sei solo un folle militarista”!
I senatori avevano perso la loro compostezza e la situazione si era scaldata a tal punto che a momenti sarebbe potuta scoppiare una rissa.
Il tempo passò senza che si arrivasse a niente. Anche chi aveva tenuto le proprie idee per se capì che la discussione non poteva continuare così, non avrebbero risolto nulla.
In mezzo al caos, l’Imperatore Molto si alzò.
Vedendo che l’imperatore stava per parlare, i senatori che poco prima si stavano insultando a vicenda, chiusero le bocche e fecero silenzio.
“Anche se ha parlato incautamente, c’è del vero nelle parole del senatore Podowan”.
Dopo aver ricevuto quelle parole, Podowan si inchino all’Imperatore con rispetto.
I senatori, che rispettavano il decoro dell’Imperatore, ritrovarono la calma e si prepararono a sentire come l’Imperatore avrebbe continuato.
“Ora si tratta di decidere cosa dovremo fare. Dovremo stare silenziosamente a guardare la situazione che peggiora? è un’opzione. Tuttavia non lo desidero: In questa situazione un conflitto non può essere evitato. Dobbiamo adottare la proposta di Earl Podawan e radunare soldati dagli stati vassalli e le nazioni vicine. Mandate un inviato ad ogni nazione, Chiediamo rinforzi per respingere i banditi dell’altro mondo che si preparano ad invadere il continente di Falmat. Raduneremo la Forza Armata degli Stati Congiunti ed attaccheremo Colle Alnus.
“La Forza Armata degli Stati Congiunti”?
I senatori si agitarono dopo aver sentito le parole dell’imperatore.
Duecento anni fa, per potersi difendere da un grande impero formato da tribù eqestri dell’est, vari regni del continente si allearono e combatterono contro di esso. Fino ad allora quei regni avevano combattuto fra di loro, ma l’opinione dei “non dovremo combatterci l’un l’altro quando degli stranieri ci stanno invadendo” infine prevalse. Tutti i regnanti ed i loro cavalieri, che di norma sarebbero stati nemici giurati si misero con i propri cavalli fianco a fianco e si aiutarono reciprocamente a fronteggiare i diversi gruppi di invasori. Al giorno d’oggi è diventato un racconto eroico recitato in versi. “Se è così, diverrà sicuramente una giusta causa”.
“Ma aspetta, questo è un pò…”.
In realtà, non erano loro stessi che per primi aprirono il Gate e lo invasero? Le parole dell’Imperatore sorvolavano su questo, Iniziare un’offensiva e poi richiedere rinforzi “per difendere Falmat da un'invasione da un altro mondo”, non c’era limite spudoratezza?...Nessuno osava dirlo.
Sia come sia, se avessero detto “non solo l’Impero, l’intero continente di Falmat è un bersaglio”, ogni nazione avrebbe mandato rinforzi. In sostanza: non importava ciò che era la realtà, ma ciò che veniva riportato.
“V-Vostra maestà, non è forse ricoperta di cadaveri la base di Colle Alnus”?
Alla domanda del marchese Carzel, l’Imperatore Molto preparò la sua replica.
“Io prego per una certa vittoria. Ma non ci sono certezze in guerra. Difatti è possibile che la Forza Armata degli Stati Congiunti venga sconfitta. Se ciò accadesse, sarebbe doloroso. Se ciò avvenisse l’Impero condurrà le varie nazioni di Falmat unite insieme contro il nemico”.
Se ogni nazione vicina perdesse il loro esercito, il predominio dell’impero rispetto a loro non cambierebbe.
“Queste sono le mie contromisure per la situazione. Sono accettabili marchese Carzel”?
L’Imperatore aveva preso la sua decisione.
Carzel aveva un’espressione sbalordita mentre rifletteva sul fato degli ufficiali e dei soldati della Forza Armata degli Stati Congiunti.
A parte Carzel e gli altri moderati, tutti gli altri chinarono silenziosamente la testa all’Imperatore e cominciarono la solenne opera di adunanza inviando messaggeri ai relativi stati.
La fiammata [6] che era stata lanciata trafisse la nera oscurità e brillando, illuminava il terreno.
Il nemico fece la sua mossa. Attraverso fiammate e luci artificiali, l’ondata di soldati e cavalleria avanzarono dai piedi della collina illuminata.
Erano la Forza Armata degli Stati Congiunti chiamava e chiamavano loro stessi “Codou Rino Guwaban”.
Con la cavalleria pesantemente corazzata che apriva la strada, le fantastiche creature chiamate orchi, troll e goblin coprivano il terreno con la loro avanzata, seguiti da soldati umani allineati con i loro scudi quadrati.
In cielo si potevano vedere un gruppo di strani uccelli con persone che li cavalcavano.
Se qualcuno avesse voluto stimarli, sarebbe tra 1.000 e 10.000. Realisticamente parlando non c’era modo di contarli. La sentinella gridò nella radio.
“Tre gruppi a terra, per un totale di sette gruppi”.
Le forze ostili avanzarono con calma e costanza.
Dopo aver ricevuto il rapporto dalla stazione di guardia, i membri delle Forze di Auto-Difesa dell’Area Speciale si misero in posizione. Il 5° plotone della 502° compagnia corse attraverso i fossati di trasporto alle loro postazioni di fuoco individuali in seconda linea e prepararono le loro armi.
Gli ufficiali del JSDF ebbero molti problemi al momento di schierare le loro forze. Soprattutto, il nemico aveva un livello di civiltà differente. Nessuno aveva esperienza di combattimenti con lance o corazze e nessuno sapeva come trattare la magia, creature fantastiche o illusioni.
Così esaminarono storie e film per farsi delle idee.
Si diceva che nel negozio JSDF’s PX, le sorie su membri del JSDF che viaggiano nel tempo fino all’epoca Sengoku, manga, DVD di vecchi e nuovi film e TV show si vendevano come mai prima d’ora. Inoltre l’amministrazione del JSDF voleva film fantasy ed anime esposti di fronte alle librerie di Akihabara, una situazione tale che uno non avrebbe saputo se sarebbe stato giusto ridere.
Si diceva anche che, verosimilmente, i famosi “M” e “T”, anime director e romanziere ed altri come loro fossero stati riuniti a Ichigaya[7].
E dopo aver tratto le loro conclusioni da qualche parte, hanno selezionato tre divisioni tra tutte le truppe della nazione. Fu deciso che sarebbero state composte da ufficiali dal grado Capitano al Secondo Tenente e dai sottufficiali[8] dal terzo grado in su.
La motivazione data per una tale mobilitazione di ufficiali era di dare un giudizio dell’Area Speciale e ricorda le le parole proprie del Primo Ministro: “comprendere chi è un nemico e chi invece un alleato” ma era chiaro a tutti che quella non era l’unico motivo.
L’equipaggiamento fornito alle forze schierate nell'Area Speciale avevano una caratteristica particolare. Molto di esso era relativamente obsoleto. Per esempio il fucile d’assalto standard fornito era il Howa type 64[9]. Il carro armato era il type 64[10]. Ogni cosa era in procinto di essere dismessa a favore di un nuovo equipaggiamento.
Era uno “Smaltimento simultaneo dell’equipaggiamento” secondo un sarcastico ed anziano Sergente Maggiore. Forse era così ma non era l’unica ragione.
è perché se avessero usato il fucile type 64 con i proiettili da 5.56 mm del più moderno type 89[11], non sarebbero stati in grado di fermare l’avanzata dei massicci orchi armati di lance. Sono stati riportati molti casi in cui in uno scontro frontale, le baionette sono rimaste bloccate nelle corazze o nelle cotte di maglia.
Inoltre, consideravano l’ipotetico caso in cui sarebbero costretti ad una rapida evacuazione ed all’abbandono dell’equipaggiamento. Non potevano abbandonare facilmente un arma da centinaia di milioni di Yen, perciò fornirono un equipaggiamento che giaceva in magazzini e la cui dismissione era stata rinviata.
Usare un type 64 richiede di stare in piedi ed allineare la volata[12] con il mirino. Le munizioni fornite erano a carica standard perciò il regolatore del gas era piccolo. Una persona avrebbe piazzato una Minimi[13] ed inserito un caricatore collegato ad una catena di munizioni. (Riguardo al type 54, i sottufficiali erano furiosi, “State cercando di ucciderci”? Perciò tale modello non venne utilizzato nella regione speciale e gli venne dato il sarcastico soprannome “Fucile feedback”).
Cominciando con l’artiglieria contraerea, i Cannoni Contraerei da 35 mm multicanna L90 ed i cannoni contraerei autopropellenti da 40 mm M42 usati erano praticamente antiquariato e furono rivolti contro degli strani uccelli che si avvicinavano dal cielo. Un altro flare<ref>Dato che il punto di vista è la JSDF, il “Flare” non è una generica fiammata, ma un razzo di segnalazione</ref fu lanciato e la notte oscura fu nuovamente illuminata. La luce piovve dall’alto rivelando il nemico nascosto nell’oscurità. Compreso di aver perso il fattore sorpresa accelerarono la marcia. Il rumore della loro avanzata pareva un ruggito.
Tolsero la sicura dai fucili.
Dagli auricolari la voce del comandante.
“State calmi. Non aprite ancora il fuoco…”.
Non erano preparati a questo, ma non era la loro prima volta. Anche se i membri del JSDF stavano già puntando sul nemico in avvicinamento trattenendo il respiro, erano in grado di attendere l’ordine di fuoco.
Questa era la terza volta che il nemico avanzava su quella collina chiamata “Alnus Uruu” nella loro ingua. Le due volte precedenti erano riusciti a sconfiggerli. Sarebbe giusto chiamarle schiaccianti sconfitte.
La loro strategia di battaglia consisteva in: armi standard di quel mondo come lance, spade e frecce, corazze ed elmi come difese e schierare truppe in fila per farle avanzare. Occasionalmente avvenivano anche attacchi con fuoco ed esplosivi (probabilmente magia), ma il raggio di azione era ristretto ed il numero estremamente ridotto perciò non era una reale minaccia. Per questi motivi, non importava il numero di truppe che sarebbero state schierate, non potevano competere con il JSDF che erano equipaggiati con moderne armi da fuoco.
Nel film del regista Akira Kurosawa “Kagemusha” c’è una scena dove il gruppo di cavalleria di Takeda è rapidamente distrutto dai fucilieri di Tokugawa, ma la situazione sulla collina è ben differente dal film in quanto la base è letteralmente ricoperta di cadaveri.
Anche così. cominciarono l’attacco per la riconquista di Colle Alnus.
Il JSDF rimanne li a difendere la loro postazione.
Tutto ciò perché il Gate era li. Esso era l’unico modo per viaggiare tra i due mondi. Il nemico aveva invaso Ginza da Alnus. Per proteggere Tokyo ed in particolare Ginza, dovevano tenere la posizione a qualunque costo.
Il nemico già provò a riprendere il Gate ma in quel momento il JSDF era pronto a proteggerlo. Erano due volontà inamovibili nei loro obbiettivi ed ora si avvicinava la terza battaglia. Forse è per l’esperienza nelle due precedenti battaglie che questa volta l’attacco ebbe luogo di notte con un cielo senza luna, quindi la visibilità era ridotta. Nella notte una mancanza o un punto debole poteva essere individuato…. era ciò che supponevano. Non era una cattiva idea, ma beh.... il successivo flare fece emergere distintamente le figure del Codou Rino Guwaban.
“Fuoco”.
Nella società di Tokyo e del Giappone, un orario di lavoro da 24h appariva naturale. A prescindere dal fatto che fosse giorno o notte, i fucili li salutavano con proiettili al posto delle parole.
- ↑ Senato giapponese
- ↑ “ostinazione” perché le “regioni speciali” sono i nomi dati alle terre conquistate in guerra e la costituzione giapponese rifiuta apertamente la guerra non difensiva
- ↑ Forze giapponesi di Auto-Difesa, dopo la 2° Guerra Mondiale gli Alleati ridussero l’esercito giapponese, gli cambiarono nome e lo imposero come forza puramente difensiva
- ↑ inteso come forniture di strumenti e veicoli
- ↑ In realtà qui viene usata l’espressione statunitense ”hawks and doves” “falchi e colombe” che appunto rappresentano politici pro e contro una risoluzione militare, valeva la pena segnalare questa traduzione in quanto è una locuzione impropria vista l’origine giapponese del testo originale
- ↑ Qui vi è una voluta ambiguità linguistica, la parola usata è “flare” che significa “fiammata” che è ciò che i soldati vedono, ma “flare” è anche il razzo di segnalazione usato in ambito militare, perciò lo stesso fenomeno espresso con la parola “flare” ha significati ben diversi per i due eserciti in campo
- ↑ Quartiere dove ha sede il Ministero della Difesa Giapponese
- ↑ ”Non-commissioned officers” “NCO” o informalmente “non-com” Secondo la classificazione NATO e la traduzione inglese, tale grado corrisponde al Sottoufficale
- ↑ Ideato nel 1964 ed ancora in uso dalla vera JSDF
- ↑ Ideato nel 1975 ed anch’esso ancora in uso dalla vera JSDF
- ↑ 1989
- ↑ Bocca del fucile dal quale esce il proiettile
- ↑ Fucile automatico di ampio uso nel mondo