Toradora (Italian):Volume1 Capitolo 4

From Baka-Tsuki
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Il piano era semplice…

Ci doveva essere un incontro di basket quel giorno durante la lezione di Educazione Fisica. I ragazzi e le ragazze dovevano essere divisi in due e giocare con le persone del proprio sesso, ma prima dovevano fare il riscaldamento insieme…

Gli studenti erano liberi di scegliere il proprio partner per il riscaldamento liberamente, all’insegnante di Educazione Fisica non sarebbe dispiaciuto se tutti fossero stati accoppiati con qualcuno.

“…ed è per questo che penso sia un’ottima opportunità, per due persone che non parlano spesso, di fare conversazione. E’ perfetto! In questo modo tu farai coppia con Kitamura. Fine della storia!”

Ryuji spiegò il suo piano mentre si dirigevano verso la palestra, indossando la tuta scolastica. Aisaka camminava accanto a lui, giocando con la sua coda di cavallo che si era fatta per tirare indietro i capelli, deprimendosi.

“Fare squadra con lui… ma chi in classe avrebbe il coraggio di andare e chiedere di fare squadra con qualcuno del sesso opposto? Sono sempre stata con Minorin, e Kitamura-kun è sempre stato con te. Ora improvvisamente dovrei chiedere di stare con lui… non riesco proprio a farlo!” Appena finì la frase si tranquillizzò. Tut, tut, tut! Ryuji agitò il dito e cominciò a spiegare la sua strategia con orgoglio

“Questo è il punto. Ora ascoltami! L’obiettivo è fare squadra con lui in modo del tutto casuale e naturale, per questo abbiamo bisogno di una certa preparazione. All’inizio, io mi metterò in coppia con te…”

Aisaka guardò sospettosa il ragazzo.

“…E poi?”

“Una volta fatto ciò, Kitamura non avrà altra scelta che mettersi con qualcun altro. Lungo la strada, il ragazzo che si metterà con Kitamura verrà ‘accidentalmente’ colpito da una palla lanciata da me. Anche se non gli farò male, dovrà essere sufficiente per causare una lieve commozione, in modo tale da doverlo accompagnare in infermeria. E in quel caso, chi rimarrà solo?”

“…Me e Kitamura-kun?”

“Giusto! In questo modo, puoi andare da lui e dirgli ‘Sembra che siamo rimasti solo noi…’ “

“Sei davvero un pessimo attore. Mi prendi per stupida? Secondo te può andare davvero tutto liscio?”

“Farò del mio meglio per far sì che non ci siano problemi!”

I due indossarono le loro scarpe da ginnastica, seduti spalla a spalla, e poi si riunirono con gli altri compagni di classe in attesa del professore.

“Oggi… faremo pratica del passaggio della palla con una partita.” Spiegò l’insegnante.

“Ma prima, cominciamo con il riscaldamento! Tutti in coppia!”

“Ehi, Aisaka!”

“Sono qui! Facciamo squadra insieme, Takasu-kun!”

“Ok! Andiamo!”

“…Bene così! Sembra che oggi abbiamo qualche spirito acceso!”

Ryuji e Aisaka si allontanarono velocemente dai loro compagni di classe per dirigersi verso un angolo della palestra, dopo aver subito detto di voler fare squadra insieme. “Incredibile… a Takasu non importa più della sua vita…” “E’ come se fosse diventato l’animaletto domestico della Tigre Tascabile…” Anche se tutti cominciarono a mormorare impauriti tra loro, sembrava che tutti quei pettegolezzi non fossero arrivati alle orecchie dei due. Uno di fronte all’altro, si consultarono con discrezione

“Abbiamo appena superato la prima fase senza intoppi.”

“Già.”

Entrambi annuirono e si scambiarono delle occhiate.

Tuttavia, i movimenti improvvisi della classe fecero incuriosire Ryuji e Aisaka. A parte i ragazzi più timidi, gli altri compagni di classe avevano iniziato a muoversi…

“Hmm… quindi oggi è uno di quei giorni? Va bene, farò squadra con una ragazza! Chi vuole stare con me?”

Si sentì una voce civettuola.

“Anch’io! Anche io voglio fare squadra con un ragazzo!”

“Hai ragione, credo che sia una buona cosa.”

“Chi lo sa? Potrebbe pure rivelarsi divertente!”

Erano tutti eccitati e, tranne quelli che già avevano promesso di stare con qualcuno in particolare, iniziarono a fare squadra con qualcuno del sesso opposto.

Finché…

“Maru~o-kun! Ops, volevo dire Kitamura-kun! Mettiti in coppia con me!”

“Hm? Ah, va bene, tanto sono stato scaricato da Takasu…”

AH! Ryuji sentì un urlo dopo aver ricevuto dei colpi sulla schiena da parte di Aisaka.

“Ah, aspetta, che sta succedendo?! Kitamura-kun sta facendo squadra con quella ragazza strana!”

Quella che aveva chiamato ‘strana’ era una delle ragazze più popolari della classe, Kihara Maya – e aveva decisamente un corpo elastico per una 17enne. – Sicuramente si applicava delle estensioni per le ciglia, e le sue labbra erano coperte da uno strato di rossetto rosa semi-lucido. Era truccata in maniera che non violasse le regole della scuola ed aveva uno sguardo carino… O almeno questo era quello che Ryuji pensava.

“Che vuoi dire con strana ragazza? E’ pur sempre una tua compagna di classe, non dire così. Anche se le cose non sono andate secondo… COSA?!”

Quella volta fu il turno di Ryuji per gridare.

“Kushieda, facciamo squadra insieme.”

Quello che aveva parlato così timidamente era Noto Hisamitsu, un ex compagno di classe con il quale Ryuji aveva mantenuto i contatti – un fresco diciasettenne – anche se i nuovi occhiali da vista neri che portava non gli stavano molto bene. Che diavolo stava facendo, quel disgraziato?! Ryuji lo fissò incavolato…

“Okay! Andiamo!”

Minori saltò allegramente verso Noto.

“Cosa?! Tu?! Ehh?! Kushieda-san! Stai facendo squadra con quel ragazzo strano?! I-, insieme?!”

“Pensavo fosse tuo amico. Davvero, è per questo che ho detto che sei un cane inutile! Come hai potuto non aver previsto una cosa del genere?”

“Non eri tu quella che aveva accettato questo piano?!”

Mentre i due cercava di addossarsi la colpa a vicenda, il fischio dell’insegnante di Educazione Fisica rimbombò per tutta la palestra. Di conseguenza tutti si misero in fila ed iniziarono il riscaldamento.

Ryuji si stese tristemente davanti alla ragazza e Aisaka iniziò a muoversi, scuotendo la coda di cavallo ad ogni movimento. I ragazzi che le erano vicini furono respinti dal suo sguardo e dal suo schiocco della lingua, costringendo quelle povere anime a scusarsi velocemente per poi farle strada.

Non importava chi fosse (a parte Minorin), chiunque si fosse messo in mezzo alla sua strada, sarebbe morto. E’ per questo che le hanno affibiato quel soprannome, Tigre Palmare. Ryuji ricordò quello che gli aveva detto un suo compagno di classe mentre indagava sul nomignolo di Aisaka. C’era davvero un motivo per cui era stata chiamata Tigre e, a differenza delle altre ragazze, non sembrava preoccupata per quello che Kitamura avrebbe potuto pensare di lei.

Eppure, guardando la ragazza che si riscaldava al ritmo della musica della radio, la sua figura piccola e sottile, semplicemente non sembrava una ragazza che si potesse associare alla parola “ferocia”. Chi non l’avesse saputo, probabilmente avrebbe pensato che potesse essere una bella ragazza, dall’aspetto fragile. Infatti, quando era appena entrata nella scuola, molti ragazzi pensavano che fosse una delle studentesse più belle, e si diceva che ci fosse la coda per confessarsi a lei… Ryuji poteva capire perfettamente come si fossero sentiti.

Rispetto alle altre ragazze, lei era di una taglia più piccola. La tuta scolastica che andava bene per gli altri, si era rivelata troppo grande per lei e per questo si era dovuta arrotolare i pantaloni. Anche le natiche erano piccole come quelle di un bambino. Nel complesso, apparteneva alle persone minuscole.

Francamente, anche se era stato solo tormentato da lei fino a quel momento, Ryuji pensava ancora che Aisaka fosse molto carina, anche se non si era limitato solo all’aspetto esteriore. Questo perché il suo cuore non poteva mentire; aveva cominciato a battere più velocemente quando aveva un contatto visivo con lei di tanto in tanto… e non mentivano neanche le gocce di sudore che bagnavano il suo viso.

Sarebbe bello se non fosse una tigre dentro… no, che sto dicendo?! E proprio mentre stava pensando a quelle cose inutili…

“Come mai sei distratto, pezzo di spazzatura? Ahh, può essere che sei già stanco?”

“…D… dì quello che vuoi. Il mio cervello non spreca spazio per cercare parole per contrastare i tuoi insulti improvvisi…”

Il riscaldamento era ormai finito.

Freddamente Aisaka girò la testa e si sedette con la schiena verso Ryuji. La prossima cosa da fare erano degli esercizi di stretching.

“Perché dovrei fare volentieri i miei esercizi di stretching con te? A pensarci bene, non sarebbe ora di finirla con il riscaldamento e di prendere i palloni?”

Aisaka borbottò lamentandosi del piano pasticciato di Ryuji, allungando le sue piccole dita in avanti e toccando senza problemi la punta delle scarpe da ginnastica. Per spingerle la schiena, dovrò toccarle la maglietta ed il corpo…

Ryuji esitò per un po’ e, cercando di mantenere la calma, disse:

“Ehi, sei stata quasi gentile! Sarebbe bello se potessi parlare a Kitamura in questo modo.”

“Già.”

Mentre la conversazione continuava ad essere vuota, Ryuji cominciò a sentirsi piuttosto insicuro, probabilmente perché pensava agli sguardi di Aisaka di poco prima, ed in quel momento non poteva fare a meno di pensare al suo corpo.

Sotto le scapole, il suo corpo era un po’ caldo a causa del riscaldamento. Anche se poco, Ryuji poteva percepire i bordi della biancheria intima.

Ryuji pensò tra sé e sé Penso di aver ricevuto un regalo che tutti i ragazzi della classe definirebbero bellissimo.

“Ummph… ehi, mi stai facendo male, smetti di premere così forte!”

D’altra parte, Ryuji era preoccupato per Kushieda Minori. Anche Noto stava toccando la biancheria intima di Minori così bene come stava facendo lui?

“…Ryuji, sto… soffocando! Ehi! Mi fai male! Ow, ma… le…!”

Mentre Ryuji continuava a pensare, il suo sguardo cadde dai capelli di Aisaka al collo. Poiché il sole raramente avrebbe colpito quel posto, la parte posteriore del suo collo era bianca come la neve. La pelle dietro l’orecchio fino alle arterie del collo era liscia come il marmo lucido, come se si potevano lasciare le impronte se qualcuno avrebbe provato a toccarla… bastava guardarla per ritrovarsi con i battiti del cuore accelerati e il respiro più pesante…

“…!...!...!”

“…Huh? Perché mi guardi come ti stessi facendo male?”

Appena la lasciò andare, Aisaka di alzò e ispirò profondamente, come fa un tuffatore quando esce dal mare.

“T-… ti riprenderai in un attimo… Vieni, scambio…”

Aisaka sorrise a Ryuji per la prima volta. Cosa era successo? Ryuji non capiva. Era accaduto qualcosa di bello?

Circa un minuto dopo, fu il turno di Ryuji di affrontare il riscaldamento mentre Aisaka si sedeva.

“Ricorda di non spingere troppo forte!”

E poi lo sentì.

Era stato un attimo quando cominciò a saltare e saltare più in alto…

“Idi… Ferm… Whoa…!”

Con il suo peso e i suoi movimenti, la tigre stava cercando di spezzare la schiena di Ryuji ogni volta che cadeva pesantemente su di lui. Sembrava che la sua vita dovesse mollare da un momento all’altro.

“Dannazione… Mi fai male…!”

"E’ solo una minima parte di tutto il dolore che mi ha causato poco fa, così siamo pari!”

E questo non fece altro che farli sprecare tutta l’energia. Infine, arrivò il momento di allenarsi con i passaggi della palla. Dopo essere state colpite dal calcio volante di Aisaka, le gambe di Ryuji si sentivano come se si stessero incrinando da un momento all’altro. Sarà un miracolo se riuscirò a continuare la lezione di Educazione Fisica!

“Sbrighiamoci a completare il piano, va bene?”

Disse Aisaka, in piedi a circa 5 metri di distanza da lui. Anche gli altri compagni di classe iniziarono a passarsi la palla, il suono dei palloni rimbalzanti risuonava nella palestra.

Il piano era che Ryuji avrebbe dovuto passare la palla dolcemente a metà strada tra il compagno di Kitamura ed Aisaka – Questo era il piano originale naturalmente, ma ora c’era un problema…

Diagonalmente dietro Aisaka e di fronte Ryuji, la persona che si stava riscaldando con Kitamura era Kihara-san – una ragazza.

Non importava quando delicatamente l’avrebbe passata, Ryuji non era ancora sicuro di fare del male intenzionalmente ad una ragazza. Comunque, prima di tutto passiamo la palla ad Aisaka!

“…Cosa, come mai mi stai passando la palla invece di…?”

I suoi grandi occhi riflettevano la luce come una lama affilata, colpendo direttamente Ryuji.

“…Sto aspettando una buona occasione. Forza, passami la palla!”

“…”

Con uno sguardo minaccioso, Aisaka lanciò forte la palla a Ryuji. Appena Ryuji la prese, Aisaka fece subito un cenno con il mento.

Fallo!

“…Va bene, va bene…”

Dopo averla fatta rimbalzare per un po’, rilanciò la palla. Dopo averla ricevuta, la bocca di Aisaka si trasformò in una V rovesciata.

“Ehi! Che diavolo stai facendo? Sbrigati!”

Aisaka maneggiò la palla come un giocatore di basket esperto. Dopo un paio di rimbalzi…

“Qui!”

“Whoa!”

Tirò la palla da basket verso il suo viso come un proiettile.

“P, perché…”

Ryuji riuscì a prendere la palla prima che gli graffiasse il viso. Tra l’altro, Ryuji non si sentiva arrabbiato, okay, forse era un po’ arrabbiato, ma più che altro era spaventato.

“Ehi Ryuji! Forza! Passa!”

Aisaka invece, si muoveva infastidita a destra e a sinistra, come se non fosse accaduto nulla, facendo cigolare le scarpe da tennis sul pavimento ad ogni movimento. Naturalmente non aveva intenzione di prendere veramente il pallone, semplicemente stava agitando le braccia. Tanto valeva fare un passaggio da vero uomo! Tuttavia, proprio mentre Ryuji stava accumulando le forze per il lancio…

“Ah…”

Aisaka improvvisamente guardò altrove, costringendo Ryuji a fermarsi rapidamente.

“Che diavolo stai guardando?!”

Si voltò verso la direzione dello sguardo di Aisaka… “Cavolo~ Kitamura-kun, dove pensi di lanciare la palla?” “Colpa mia!” Kihara Maya cominciò ad inseguire il pallone che era rotolato via, arrivando proprio ai piedi di Aisaka.

“…”

Sguardo minaccioso.

Anzi, neanche Aisaka era sicura di che espressione avesse quando prese la palla.

“Wah! Aisaka-san! Mi dispiace, sei pazzo?! Sono davvero dispiaciuta, non intendevo!”

Parla così facilmente con lei perché è una ragazza? Il sorriso di Kihara non faceva pensare a nessuna espressione terrorizzata che era solita essere sui volti dei ragazzi. “Puoi passarmela, per favore?” Kihara agitò il braccio e poi, dopo aver notato che aveva i lacci delle scarpe sciolti, si abbassò per legarli.

Al posto della sua chiamata, Aisaka era…

“Ehi… Aisaka! Scusa, puoi passare a me la palla?”

Quello che aveva parlato era stato nientemeno che Mr. Ragazzo Carino con gli occhiali vistosi- Kitamura Yusaku. Come ci si aspettava da Kitamura, lui trattava tutte le ragazze allo stesso modo, immagino che è quello che la gente di solito chiama “innocente”.

Creack! Aisaka improvvisamente smise di funzionare, come se il suo motore fosse a corto di benzina. Ryuji non poteva vedere la sua espressione da dove era messo, ma vedeva chiaramente che il corpo era rigido come un trampolino.

“Cre~ak…” Aisaka cominciò a muoversi in una maniera apparentemente dannosa con un rumore scricchiolante. Fece pochi passi – braccio destra e gamba destra mossi insieme, poi braccio sinistro e gamba sinistra – verso la palla. Senza nemmeno dire “Attento!” o “Ecco!” lanciò silenziosamente il pallone. Anzi, scusate, lanciò la palla in su, e in una maniera ridicolamente rigida.

Dopo qualche rimbalzo, il pallone rotolò e…

“Grazie!”

Arrivò dritta nelle mani di Kitamura, che alzò due dita facendo un segno a V all’altezza della fronte. Tra l’altro, la sua maglietta era completamente infilata nei pantaloni, mentre le parti larghe dei pantaloni erano strettamente avvolte attorno alle gambe.

“Ai-, Aisaka…?”

“…”

Aisaka, che sembrava gradire quel tipo di ragazzo, non dava alcun segno di vita… O almeno così sembrava. Non rispose alle chiamate di Ryuji e si alzò, non preoccupandosi di trovarsi in un posto che ostruiva il passaggio dei palloni alle altre persone.

Ryuji decise di rinunciare dopo averla chiamata un paio di volte. Si avvicinò con cautela alla ragazza, e senza un tono di voce enfatizzato o irritante disse…

“…Aisaka!”

“…”

Le tirò dolcemente la manica della maglietta, e lentamente la tirò indietro piano piano. Inaspettatamente, Aisaka lo seguì docilmente. E così, tirandola dalla schiena riuscì a portarla al posto in cui inizialmente si stavano riscaldando.

“Whoa!”

Ryuji indietreggiò velocemente. Aisaka Taiga stava sorridendo! Non era facile da dire, ma guardandola attentamente si poteva vedere che stava sorridendo.

I suoi occhi erano socchiusi e piccoli come quelli di un gattino che aveva appena finito di mangiare, il suo viso gonfio era accarezzato dalle sue mani e la sua bocca era a forma di un triangolo equilatero. Rimase così finché il collo non diventò di un colore rosso ciliegia e le orecchie rosso brillante. Se qualcuno avesse ascoltato attentamente, avrebbe sentito i deboli sbuffi che emetteva dal profondo dell’addome…

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"Heh, heh, heh, heh, heh..."

…Stava ridacchiando.

“E-, ehi… Aisaka, c’è qualcosa che non va?”

“Heh… e adesso cosa c’è?! L’unico che sembra avere qualcosa che non va qui sei tu! Perché sembri così stordito? Dovresti essere felice per me, come un cane.”

“…Felice? Per te?”

Dopo aver sentito quella affermazione inaspettata, era stato il turno di Ryuji di rimanere in silenzio. Felice per cosa? Anche se aveva ancora il broncio, sembrava essere di ottimo umore… le sue mani avevano afferrato la coda di cavallo e aveva iniziato a girare lentamente. …sta… danzando…?

Ma... perché? Come siamo arrivati a questo? Chiunque si sarebbe sentito in difficoltà a chiederlo in quella situazione… Ryuji, il cui braccio era colpito dalla coda di cavallo, aggrottò la fronte e chiese: “Ehi… ehi! Perché dovrei essere felice?”

Aisaka si fermò dopo aver sentito la domanda, fece una smorfia ed esclamò: “Cosa?”

“Per che cosa ti stai lamentando? Hai già dimenticato il motivo per cui stiamo combattendo? E’ così, vedo… visto che sei un completo ed assoluto idiota. E’ così piccolo il tuo cervello? Huh? Smettila di scherzare! Non ho tempo da perdere con te! Te lo dirò dato che sono di buon umore in questo momento! Vuoi sentire cos’ho da dire, giusto? Giusto? Ki-, Kitamura-kun ha appena praticato il passaggio della palla con me! Heh, heh…”

Ricominciò a ridacchiare. "Heh, heh, heh, heh, heh" Dopo aver pensato un po’, Ryuji finalmente rispose

“…Che vorresti dire?”

“Huh?! Seriamente, un cane non ha il diritto di lamentarsi…”

“…Non mi sto lamentando… è il modo in cui tu sei felice per… scusami per la frase schietta, ma non sei sempre felice per tutte le ragioni sbagliate? Quando hai detto che vi siete passati a vicenda la palla… non gli hai semplicemente lanciato la palla una volta? Inoltre, il tuo semplice obiettivo era questo? Non dovresti usare questa opportunità per avviare una conversazione con lui ed arrivare a conoscersi meglio?"

Ah!

Il sorriso di Aisaka fu rapidamente sostituito dalla sua solita espressione truce. “Giusto?” continuò Ryuji,

“Inoltre, cos’è stata la cosa di poco fa? Hai parlato con lui? Non sei rimasta in silenzio per tutto il tempo? Tutto quello che hai fatto è stato lanciare la palla - in modo assolutamente innaturale - e dire semplicemente grazie, la chiami conversazione questa?”

Prese la palla imitando il segno a V che aveva fatto Kitamura poco prima. Come risultato…

“Mah!”

Aisaka si voltò rapidamente e sbatté la mano sulla palla che teneva in mano.

Come risultato della grande forza applicata, la palla rimbalzò molto in alto, toccando quasi il soffitto.

WHACK!

Ed atterrò direttamente sulla testa di Ryuji. Aisaka prese la palla come se fosse rimbalzata indietro naturalmente e disse,

“Hai ragione… Hmm, quindi sai dire qualcosa di utile una volta ogni tanto! Su, continuiamo con il nostro piano!”

Con una altezzosa e forte espressione, Aisaka diede a Ryuji, che era ancora dolorante, un calcio e tornò nella posizione in cui stava facendo il riscaldamento.

“Ehi, Ryuji!”

“Whoa!”

Subito fece un velocissimo passaggio. Ryuji non era nemmeno preparato quando afferrò la palla… anzi, quando la palla lo colpì in pieno petto.

“…Ehi, fa male!”

Ryuji pianse. Eppure gli occhi di Aisaka brillarono pericolosamente, sembrava quasi che stesse diventando pazza. La forza del tiro era molto più potente rispetto a quella del primo ed era come se la ragazza fosse avvolta dalle fiamme. Sembrava che le importanti chiacchiere e il divertimento avesse soffiato sul fuoco dell’amore all’interno di Aisaka.

Improvvisamente fece la stessa complicata richiesta di prima

“Ehi, sbrigati e attieniti al piano. Questa volta dobbiamo riuscirci.”

“…Beh, sai… questo piano…”

“Cosa stai mormorando? Non eri tu quello che aveva pensato al piano? Mettiamolo in pratica!”

‘’Ha assolutamente ragione, però…’’

Ryuji si girò leggermente e guardò il partener di Kitamura… Non riesco proprio a farlo! Scosse la testa mentre pensava Non importa quando delicatamente lanci la palla, quella persona è pur sempre una ragazza! Davvero, non riesco a farlo! Forse dovrei semplicemente rimanere così finché la pratica non finisca, ma…

Ecco!

Ryuji improvvisamente spalancò gli occhi. Ok, lo farò, mi limiterò a stare nella mia posizione fino alla fine. Aisaka diventerà una belva, ma non la posso aiutare… dovrò pensare a qualcosa da dirle…

“Che diavolo stai aspettando, tu brutto… ah, dannazione! Perché il mio naso deve prudere ora…”

Ora, è la mia possibilità! Ryuji corse veloce come un proiettile di una mitragliatrice verso Aisaka, che ora si stava alacremente grattando il naso.

“Come stai? Hai un aspetto terribile! A proposito, hai starnutito un bel po’ ieri sera, hai preso un’infezione al naso, o un raffreddore, o hai il naso troppo sensibile? O magari il tuo naso è stato danneggiato dal fetore della tua orribile cucina? Quand’è stata l’ultima volta che l’hai pulita? Probabilmente non l’hai mai pulita, vero? Oh, come stai sprecando quel tappeto… Oh già, sai dove potrei trovare quel tappeto? Sembra incredibile, ma non è stato fatto in Giappone, vero? Mi piacerebbe mettere le mani su una cosa del genere…”

“Che tappeto?! Sta zitto! Cosa diavolo stai vagheggiando? Come faccio a saperlo… Uffa… il mio naso… ugh… Ahhh, sei fastidioso! Tutto ciò non è importante, affrettati con il piano… ugh… ~!”

Ora si stava freneticamente grattando il naso sentendolo irritato. Sembra che sia sul punto di esplodere!

“Ehi, passa la palla! Paaaa-----ssaaaa!!!”

Esclamò Aisaka a gran voce agitando le braccia come Spider-Woman. Leggevo nei suoi occhi: “Se ora la lancia verso di me, sei carne morta!”

C’è il tempo sufficiente solo per un altro passaggio… Ryuji aveva fatto un calcolo approssimativo a mente Penso che farò un altro passaggio regolare! Ad Aisaka prude di nuovo il naso? Sembra davvero stravolta…

"... Ugh... aaah..."

“Ok! Sto lanciando, Aisaka!”

Questa volta Ryuji mise tutta la sua forza nel tiro.

Tuttavia, inaspettatamente, Aisaka si inclinò all’indietro…

E nello stesso istante…

"AH-CHOO!"

"AHHH!!!!!"

Oh merda!

I due suoni che si sentivano in tutta la palestra erano gli starnuti di Aisaka e il grido di terrore di Ryuji… Non l’ho fatto apposta! Lo giuro! Non ne avevo intenzione!

Eppure, sfortunatamente era successo…La palla andò dritta verso il viso di Aisaka che starnutiva; un colpo diretto. Aisaka crollò rigidamente, tutto quello che rimase fu la palla che lentamente palleggiava. Ryuji era troppo stordito per fare qualcosa, era successo tutto troppo velocemente, rimase così per qualche secondo e poi si riprese,

“M-, mi dispiace! Stai bene…whoa?!”

Appena Ryuji si precipitò verso Aisaka, si spaventò improvvisamente. Va male. E’ appena svenuta e il suo naso sanguina… Per qualche ragione, le immagini di Inko-chan e di Yasuko di quella mattina balenarono davanti ai suoi occhi. Entrambi giacevano in strane pose, ed ora anche Aisaka.

Forse la scena di quella mattina era come un presagio di quello che sarebbe accaduto… E perché sto pensando a queste cose senza senso proprio in questo momento?!

“Cosa c’è che non va, Takasu? Qualcuno si è fatto male? Aisaka?”

L’insegnante di Educazione Fisica e il rappresentante di classe Kitamura si precipitarono. Ora è l’occasione di lasciare Kitamura a prendersi cura di Aisaka!

Ryuji avendo pensato improvvisamente ad un’idea del genere, si girò a guardare Aisaka…

“…NO!”

C’è qualcosa che non va nella sua faccia. Non posso farla vedere a Kitamura! Improvvisamente, il suo senso di colpa lo spinse a prendere Aisaka.

“N-, non va bene! La porterò in infermeria subito!”

Mentre la folla mormorava, Ryuji nascose il viso di Aisaka contro il suo petto e si precipitò verso l’infermeria. I ragazzi dietro di loro incominciarono a gridare eccitati: “La Tigre Tascabile è stata portata fuori da quel dilettante di Takasu!” “Questo sì che è un risvolto interessante!”

A parte la direzione generale, nulla stava andando secondo i piani.


Takasu Ryuji cominciò a diventare serio, soprattutto a causa di quello che era successo prima.

Non l’ho fatto apposta, ma… Anche se lei è la Tigre Tascabile, ancora… L’ho fatta svenire e le ho fatta cadere il sangue dal naso… Mentre temeva i castighi di Aisaka, temeva ancor di più la sua coscienza.

Così, quando Aisaka tornò in classe durante l’ora del pranzo…

“Aisaka! So che è un po’ improvviso, ma ti andrebbe di pranzare insieme? Voglio fare qualcosa per quello che è successo durante l’ora di Educazione Fisica, va bene? Kitamura, Kushieda, perché non vi unite anche voi?”

E così, Ryuji incominciò la sua “Operazione Fare il Pranzo Insieme”! Invitando casualmente Aisaka, che di solito pranzava con Minori, a pranzare con lui, che solitamente durante quell’intervallo stava con Kitamura, lei avrebbe potuto felicemente pranzare con Kitamura, e lui con Minori. Era un piano perfetto!

Inconsapevole dei suoi piani, Kitamura alzò la mano senza esitazione e disse:

“Suona bene! E’ un’ottima idea! Mettiamo i nostri banchi vicini, va bene? Kushieda, Aisaka?”

“Sì, certo! Mangiamo insieme! Ehi, Taiga, vieni, Takasu-kun dice che vuole mangiare con noi! Dice di voler rimediare a quello che è successo durante l’ora di Educazione Fisica… Ehi! Smettila di stare in quell’angolino!”

Minori si diresse verso Ryuji, tirandosi dietro Aisaka, che portava il bento fatto a mano da Ryuji per lei e rimase in silenzio per qualche motivo. Ryuji poteva quasi vedere la parola “nervosa” stampata sulla sua faccia. Sta bene? Rimase nel dubbio per un momento. D’altra parte

“Non abbiamo bisogno di quattro tavoli, due persone possono condividerne uno.”

Kitamura lo propose coraggiosamente mentre muoveva i banchi. “Sì, hai ragione.” Minori fu d’accordo e disse

“Mi siederò qui!”

Rapidamente si mise su una sedia. “Allora io mi siederò qui!” Mentre Ryuji la stava guardando, Kitamura aveva già preso un’altra sedia.

Proprio accanto a Minori…

Proprio accanto a Kitamura…

Inutile dire che c’era solo una cosa che Ryuji voleva, ed era sedersi vicino Minori. Il tavolo era abbastanza largo per sedersi in due stando molto vicini, quindi era un ottimo posto. Tuttavia, Minori stava già dando delle pacche sulla sedia vicino a lei e stava cominciando a parlare. Probabilmente per dire qualcosa come “Taiga! Vieni qui!”

‘’Non posso lasciarglielo fare!’’ Gli occhi di Ryuji lampeggiarono luminosi, ma non aveva il coraggio di mettersi accanto a Minori, così invece decise di…

“Oops, sono inciampato!”

Ryuji finse di inciampare discretamente contro la spalla di Aisaka.

“Umph!”

Aisaka capì velocemente le intenzioni di Ryuji, e decise di muovere lentamente il suo corpo verso il posto vicino Kitamura. Voleva elegantemente atterrare sulla parte superiore della sedia in una traiettoria delicatamente equilibrata. Bene. Proprio così!

Ryuji strinse i pugni. Tuttavia, sembrava che la forza di urto era troppo grande e l’ottimo lavoro di Aisaka stava andando sprecato mentre stava ormai cadendo verso il pavimento…

“Ehi attenta!”

Non posso lasciarla cadere sul pavimento in questo modo! Ryuji afferrò rapidamente la mano di Aisaka e fece un passo avanti, poi la fece roteare il suo corpo come se fossero una coppia che balla per un concorso, e la fece atterrare sula sedia vicino Kitamura con precisione. Tuttavia, applicò troppa forza e la sedia di Aisaka quasi cadde su…

“Hmph!”

Aisaka allargò le gambe e le ancorò al pavimento mentre afferrava il banco con le mani. La sedia cominciò ad oscillare per stabilizzarsi…

“…Uff…”

Ryuji naturalmente tirò un sospiro di sollievo e si sedette stancamente vicino Minori. Era troppo esagerato? Pensò Ryuji mentre alzava la testa.

“Cosa c’è che non va, Aisaka? Il tuo cibo cadrà a terra se farai muovere ancora il banco. Sembri così energica oggi!”

“Come ci stiamo divertendo oggi~, Come ci stiamo divertendo oggi~, Come ci stiamo divertendo oggi~ Ah! Abbiamo le crocchette fritte! Forza, tutti insieme! Le crocchette fritte~ … “

Kitamura e Minori erano rimasti allegri nella loro particolare maniera. Piuttosto, le persone vicino cominciarono a mormorare tra di loro. “Ora la Tigre Palmare e Takasu hanno danzato!” “Davvero incredibile!”

Ma i pettegolezzi non erano arrivati alle orecchie di Aisaka, che invece in quel momento…

"........."

...Pronti. Aisaka non aveva alcuna intenzione di apire la propria scatola del pranzo; nel frattempo il suo viso inespressivo era rigido e imbarazzato. Mise le mani sulla scatola e gli occhi lampeggiarono con un pericolo scintillio. Aisaka non riusciva neanche a parlargli tranquillamente, forse era troppo presto per pranzare con Kitamura?

Mu fu Kitamura, seduto accanto a lei, a parlare per primo:

"Hmm, hai portato un bento, Aisaka. L'ha fatto tua madre? O l'hai preparato da sola?"

Chiese Kitamura senza pensarci troppo. Ryuji afferrò le bacchette guardandole intensamente. Forza, Aisaka. Sei già arrivata a questo punto, smettila di scappare! Utilizza questa chance per parlare con lui e diventare più intimi! E poi...

"... Huh? Io?" Aisaka senza esitazione indicò con le bacchette la risposta, in altre parole, il volto di Ryuji. Vero... Ryuji iniziò a guardarsi intorno. A pensarci bene... quello che ha preparato il bento... sono io...

"Eh? Takasu? Ti ha preparato il bento?"

Ma... era meglio non dirlo, giusto? ...no, non è questo il problema...

"ARRGGHH!!!"

Ryuji non potè fare a meno di gridare. "Che succede?" Kitamura lo guardò, mentre Minori osservava intensamente le sue crocchette. Ryuji rimase fermo, maledicendosi per la sua stupidità. Ok, sono stato io ad aiutare Aisaka con il suo bento. Ma non hanno parlato del fatto che il contenuto delle nostre scatole del pranzo sono esattamente le stesse! Se Kitamura e Minori lo vedono, cosa potrebbero pensare?!

Le sue tremanti mani strinsero strettamente il coperchio del bento. Cosa farò? Ryuji lanciò una veloce occhiata a aisaka... Non va bene. È completamente abbagliata da Kitamura, come un cervo con i fanali. Devo davvero mostragli il pranzo composto dai semplici ingredienti che abbiamo entrambi? Gli occhi di Aisaka guardarono ovunque, non sapendo cosa fare, mentre continuò a puntare le sue bacchette verso Ryuji.

"Takasu, che c'è? Hai un aspetto terribile"

"D, davvero?"

Trovato! Farò finta di non sentirmi bene e scapperò con il bento... La voce degli Dei passò per la sua mente veloce come un lampo, ma proprio quando stette per alzarsi...

"Huh? Qualcuno mi cerca?"

Kitamura guardò oltre Ryuji, facendolo girare a sua volta. In piedi dove Aisaka puntava le sue bacchette, ovvero esattamente dietro la testa di Ryuji, si trovò uno studente del primo anno, che gridò "Kitamura-senpai! Kushieda-senpai!"

"Non è il nostro manager del primo anno?"

Anche Minori lo notò e si alzò di scatto, facendo alzare Kitamura di conseguenza. Dopo che entrambi gli parlarono per un po', tornarono ai loro posti e dissero,

"Scusate ragazzi! Abbiamo scoperto di avere delle cose di cui occuparci."

"Mi dispiace tanto, ma c'è una riunione di emergenza dei club, quindi il nostro subordinato è venuto a dirci che dobbiamo prendere i nostri bento e correre subito verso la stanza dei club. Taiga, Takasu-kun, noi andiamo via prima~! Mangiamo insieme un'altra volta!"