Difference between revisions of "Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 1 Capitolo 1"

From Baka-Tsuki
Jump to navigation Jump to search
 
(52 intermediate revisions by 7 users not shown)
Line 1: Line 1:
==Capitolo 1==
+
== Capitolo 1 ==
<!-- PG 15 -->
 
“Non posso accettare questo.”
 
   
  +
''“Non posso accettarlo.”''
“Ancora continui con questo…?”
 
   
  +
''“Ancora con questa storia…?”''
Era il giorno della cerimonia d'ingresso della scuola, ma era ancora mattina presto, due ore prima dell'inizio della cerimonia.
 
Le matricole i cui cuori erano pieni di anticipazioni verso il futuro in cui le avrebbe portate la loro nuova vita, insieme ai loro genitori ancora più esaltati, ancora erano pochi e lontani tra loro.
 
   
  +
In piedi davanti all'auditorium dove la cerimonia d'ingresso avrà luogo, una coppia uomo e donna, vestite di uniformi nuove di zecca, erano per qualche motivo bloccati da un disaccordo verbale.
 
  +
Era il giorno della cerimonia d'ingresso della scuola, ancora mattina presto, due ore prima dell'inizio della cerimonia.
  +
  +
Le matricole, i cui cuori erano pieni di anticipazioni verso il futuro in cui le avrebbe portate la loro nuova vita, insieme ai loro genitori ancora più esaltati, erano ancora poche e lontane tra loro.
  +
  +
In piedi davanti all'auditorium dove la cerimonia d'ingresso avrebbe avuto luogo, una coppia, uomo e donna, vestiti con delle uniformi nuove di zecca, erano per qualche motivo bloccati in un disaccordo verbale.
   
 
Erano entrambi matricole, ma le loro uniformi erano stranamente e distintamente diverse.
 
Erano entrambi matricole, ma le loro uniformi erano stranamente e distintamente diverse.
Line 14: Line 16:
 
Non stiamo parlando della differenza tra pantaloni e gonna, né della differenza d'abbigliamento tra un uomo ed una donna.
 
Non stiamo parlando della differenza tra pantaloni e gonna, né della differenza d'abbigliamento tra un uomo ed una donna.
   
Ma piuttosto, sul petto della studentessa vi era il disegno del fiore ad otto petali, l'emblema del Primo Liceo.
+
Ma piuttosto sul petto della studentessa vi era il disegno del fiore ad otto petali, l'emblema del Primo Liceo.
   
Questo emblema non era presente sulla giacca dello studente maschio.
+
E questo emblema non era presente sulla giacca dello studente.
   
“Onii-sama, perché sei una riserva? Non hai ottenuto il miglior punteggio negli esami di ammissione? Generalmente parlando, colui che dovrebbe diventare il rappresentante di classe delle matricole dovresti essere tu, non io!”
 
   
  +
''“Onii-sama, perché sei una riserva? Non hai ottenuto il miglior punteggio negli esami di ammissione? Generalmente parlando, colui che dovrebbe diventare il rappresentante delle matricole dovresti essere tu, non io!”''
“Mettendo da parte la questione di dove hai ottenuto i risultati dell'esame di ammissione… in quanto si tratta di un liceo di magia, è ovvio che avrebbero posto maggiore attenzione sulle competenze pratiche di magia piuttosto che sulle prove scritte, giusto?
 
   
  +
''“Tralasciando la questione su dove hai ottenuto i risultati dell'esame di ammissione… in quanto si tratta di un liceo di magia, è ovvio che avrebbero posto maggiore attenzione sulle competenze pratiche di magia piuttosto che sulle prove scritte, giusto?''
<!-- PG 16 -->
 
Miyuki, sei ben consapevole della mia portata nelle capacità pratiche, non è vero? Sono abbastanza sorpreso che mi hanno addirittura accettato qui come studente del Corso 2.”
+
''Miyuki, sei ben consapevole della portata delle mie capacità pratiche. Sono abbastanza sorpreso che mi abbiano addirittura accettato qui come studente del Corso 2.”''
   
Era una scena in cui lo studente stava cercando di riappacificarsi con la studentessa che si stava scagliando furiosamente con la sua lingua tagliente. Dal fatto che la studentessa aveva chiamato lo studente 'Onii-sama', probabilmente possiamo presumere che sono fratelli. Inoltre non è improbabile che essi sono parenti relativamente vicini.
 
   
  +
Era una scena in cui lo studente stava cercando di riappacificarsi con la studentessa che si stava scagliando furiosamente con la sua lingua tagliente. Dal fatto che la studentessa aveva chiamato lo studente 'Onii-sama', probabilmente possiamo presumere che siano fratelli. Inoltre non è improbabile che essi siano parenti relativamente vicini.
Se sono fratelli.
 
   
Allora sono fratelli che non si assomigliano per niente.
+
Se sono fratelli, in tal caso non si assomigliano per niente.
   
Da un lato, chiunque ponga gli occhi sulla sorella minore sarà senza dubbio affascinato da lei, dieci persone su dieci, o anche cento persone su cento, saranno d'accordo che lei è un'attraente, bellissima ragazza.
+
Da un lato, chiunque ponga gli occhi sulla sorella minore sarà senza dubbio affascinato da lei e dieci persone su dieci, o anche cento persone su cento, concorderanno che è un'attraente e bellissima ragazza.
   
D'altra parte, per il fratello maggiore, oltre la schiena dritta e gli occhi penetranti, nulla del suo aspetto quotidiano può dirsi che attiri l'attenzione.
+
D'altra parte, per quanto riguarda il fratello maggiore, oltre la schiena dritta e gli occhi penetranti, si può dire che nulla del suo aspetto ordinario attiri l'attenzione.
   
“Come puoi essere cosi sicuro di te stesso! Anche quando non c'è nessuno che sia un rivale per te nello studio e nel taijutsu! La verità è che, anche per la magia-”
 
   
  +
''“Come puoi essere cosi sicuro di te stesso! Anche quando non c'è nessuno che si possa confrontare con te nello studio e nel taijutsu! La verità è che, anche per la magia-”''
La sorella minore rimproverava il fratello maggiore per la sua debole proclamazione, ma,
 
   
“Miyuki!”
 
   
  +
La sorella minore rimproverava il fratello maggiore per la sua debole proclamazione, ma...
Come ha detto il suo nome in un tono eccezionalmente forte, Miyuki si calmò e chiuse la bocca.
 
   
“Hai capito bene? Anche se dici questo, non può essere d'aiuto.”
 
   
  +
''“Miyuki!”''
<!-- PG 17 -->
 
“…Chiedo scusa.”
 
   
“Miyuki…”
 
   
  +
L'aver pronunciato il suo nome in un tono eccezionalmente forte fece calmare Miyuki, che tacque.
Le mise una mano sulla sua testa e lentamente le accarezzò i cappelli nero lucido, che non aveva un singolo riccio. “Ora, cosa devo fare per risolvere il tuo stato d'animo…” il ragazzo che era il fratello maggiore rifletteva con un'espressione triste.
 
   
“…Sono davvero felice che la pensi così. Ho sempre la sensazione che vengo salvato da te ogni volta che ti arrabbi al posto mio.”
 
   
  +
''“Hai capito vero? Anche se dici così non cambierà nulla.”''
“Bugiardo.”
 
   
  +
''“Scusami.”''
“Non sto mentendo.”
 
   
  +
''“Miyuki...”''
“Bugiardo. Onii-sama, tu sempre mi rimproveri…”
 
   
“Non sto mentendo, ho detto. Ma, anch'io ti porto nel mio pensiero allo stesso modo in cui tu porti me.”
 
   
  +
Le mise una mano sulla testa e lentamente le accarezzò i neri cappelli lucidi, che non avevano un singolo riccio. “Ora, cosa devo fare per rimediare al tuo stato d'animo…” il ragazzo che era il fratello maggiore rifletteva con un'espressione triste.
“Onii-sama… 'mi tieni nei tuoi pensieri' dici…”
 
   
(…Huh?)
 
   
  +
''“…Sono davvero felice che la pensi così. Ho sempre la sensazione che vengo salvato da te ogni volta che ti arrabbi al posto mio.”''
Per qualche ragione, la ragazza arrossì.
 
   
  +
''“Bugiardo.”''
Anche sé il ragazzo poteva sentire che un seme di dissonanza, che non poteva ignorare, era stato seminato, al fine di risolvere quel problema più immediato, ha accantonato quel dubbio per ora.
 
   
  +
''“Non sto mentendo.”''
“Anche se ti tiri indietro nel fare il discorso di risposta, non ce modo che venga scelto come sostituto. Se decidi di ritirarti all'ultimo momento, non sarai in grado di evitare una macchia sulla tua qualifica.
 
   
 
[[Image:MKnR v01 018.jpg|thumb]]
 
[[Image:MKnR v01 018.jpg|thumb]]
<!-- PG 19 -->
 
Lo capisci, vero? Miyuki, sei una ragazza intelligente.”
 
   
  +
''“Bugiardo. Onii-sama, tu mi rimproveri sempre…”''
“Ma…”
 
  +
  +
''“Ti ho detto che non sto mentendo. Ma, anch'io ti porto nei miei pensieri allo stesso modo in cui tu porti me.”''
  +
  +
''“Onii-sama… 'mi tieni nei tuoi pensieri' dici…”''
  +
  +
''(…Huh?)''
  +
  +
  +
Per qualche ragione, la ragazza arrossì.
  +
  +
Anche se il ragazzo poteva sentire che un seme di dissonanza, che non poteva ignorare, era stato seminato, per il momento accantonò quel dubbio al fine di risolvere il problema presente al più presto.
  +
  +
  +
''“Anche se ti tiri indietro nel fare il discorso di orientamento, non c'è modo che io venga scelto come sostituto. Se decidi di ritirarti all'ultimo momento, non sarai in grado di evitare una macchia sulla tua qualifica. Lo capisci, vero? Miyuki, sei una ragazza intelligente.”''
  +
  +
''“Ma…”''
   
“Inoltre, Miyuki, non vedo l'ora di sentirlo.
+
''“Inoltre, non vedo l'ora di ascoltarlo. Mostra a questo tuo inutile fratello il momento di gloria della sua sorellina.”''
   
Mostra a questo tuo fratello inutile il momento glorioso della sua piccola sorella carina.”
+
''“Onii-sama non è un fratello inutile! ...ma, ho capito. Per favore perdonami per la mia ostinazione.”''
   
  +
''“Non c'è nulla di cui scusarsi, non ho mai pensato che fossi ostinata.”''
“Onii-sama non è un fratello inutile!
 
   
…Ma, ho capito. Per favore perdonami per essere ostinata.”
+
''“Bene allora, prenderò congedo. Per favore guardami, Onii-sama.”''
   
  +
''“Certo, in bocca a lupo. Aspetterò con ansia la tua performance.”''
“Non c'è nulla di cui scusarsi, non ho mai pensato che fossi ostinata.”
 
   
  +
''''Ci vediamo dopo."''
“Bene allora, prenderò congedo.
 
   
…Per favore guardami, Onii-sama.”
 
   
  +
La ragazza si inchinò e sparì nell'auditorium e, dopo essersene accertato, il ragazzo fece un sospiro di sollievo.
“Si, in bocca a lupo. Aspetterò con ansia la tua performance.”
 
   
Avanti, ci vediamo dopo, la ragazza si inchinò e sparì nell'auditorium, dopo essersene accertato, il ragazzo fece un sospiro di sollievo.
 
   
(Beh… cosa devo fare ora?)
+
''(Bene, che cosa faccio ora?)''
   
Il ragazzo che aveva accompagnato la sua sorellina, che era diventata con riluttanza la rappresentante di classe delle matricole, a scuola prima che le prove di cerimonia inizino, ora era in perdita su come si dovrebbero spendere le restanti due ore prima
 
dell'inizio della cerimonia di scuola.
 
   
  +
Il ragazzo che aveva accompagnato a scuola prima che le prove di cerimonia inizino la sua sorellina, che era diventata con riluttanza la rappresentante delle matricole, in quel momento era a corto di idee su come avrebbe potuto spendere le restanti due ore prima dell'inizio della cerimonia di scuola.
   
   
<!-- PG 20 -->
 
 
<center><span style="font-size: 200%;">◊ ◊ ◊</span></center>
 
<center><span style="font-size: 200%;">◊ ◊ ◊</span></center>
   
   
   
L'edificio principale, l'edificio della pratica e l'edificio degli esperimenti formavano parte degli edifici della scuola.
+
L'edificio principale, l'edificio per la pratica e l'edificio per la sperimentazione costituiscono tre degli edifici scolastici.
   
Un auditorium / palestra la cui configurazione interna poteva essere modificata da dei macchinari di trasformazione. Una libreria a tre piani superiori e due interrati. Due palestre di piccole dimensioni. Un edificio di preparazione dotato di uno spogliatoio, un bagno con doccia, un ripostiglio, e stanze per i club. La mensa, la caffetteria, ed il dipartimento di appalti sono in un edificio diverso, e sopratutto questo, i vari allegati grandi e piccoli costruiti fanno che il disegno del Primo Liceo sembri più ad un campus universitario che ad un liceo classico.
+
Un auditorio/palestra la cui disposizione interna può essere modificata con l'uso di macchinari particolari, una biblioteca su cinque piani di cui due sotterranei, due piccole palestre, un edificio di preparazione dotato di uno spogliatoio, un locale docce, un deposito attrezzi, e stanze dei club. La mensa, la caffetteria e l'ufficio acquisti erano in un altro edificio, e soprattutto, la costruzione di annessi grandi e piccoli facevano apparire il Primo Liceo più come il campus di un'università di periferia piuttosto che una tipica scuola superiore.
   
Il ragazzo guardò a destra ed a sinistra mentre camminava lungo un sentiero che era pavimentato con uno strato di mattoni, alla ricerca di un posto per riposare fino a che non era tempo per lui di entrare nell'auditorium.
+
Il giovane guardò a destra e a sinistra mentre camminava lungo un sentiero lastricato, alla ricerca di un posto per riposare fino a che non fosse stato tempo di entrare nell'auditorio.
   
La carta ID che gli avrebbe permesso di utilizzare le strutture della scuola gli sarebbe stata data solo dopo la fine della cerimonia di ingresso.
+
Il badge studentesco che gli avrebbe permesso di usare le strutture della scuola gli sarebbe stata data solo dopo la cerimonia di ingresso della scuola.
   
Al fine di evitare una scena di caos, il bar all'aperto che era stato pensato per servire i visitatori era chiuso per oggi.
+
Al fine di evitare una scena di caos, anche il bar destinato ai visitatori era stato chiuso oggi.
   
Dopo cinque minuti camminando in giro facendo riferimento alla mappa del campus visualizzata sul suo terminale mobile, al di di una fila di alberi che erano stati posizionati in modo tale che non potevano sfuggire al suo campo visivo, vide una panchina nel cortile.
+
Dopo cinque minuti di camminando orientandosi con la mappa del campus visualizzata sul suo terminale mobile, vide una panchina oltre una fila di alberi posizionati in modo tale che era impossibile non li vedesse.
   
É una buona cosa che non piove, un pensiero frivolo entrò nella sua mente mentre si sedeva sulla panca con spazio per tre uomini, aprì il suo terminale mobile, ed iniziò l'accesso ad un portale di libri che gli piaceva.
+
''"È una buona cosa che non piova"'', un pensiero frivolo passò per la sua mente mentre si sedeva sulla panca per tre persone, apriva il suo terminale mobile, e iniziava l'accesso a un portale di lettura che gli piaceva.
   
  +
Questo cortile sembra essere una scorciatoia dall'edificio di preparazione all'auditorio.
<!-- PG 21 -->
 
Questo cortile sembra essere una scorciatoia dall'edificio di preparazione all'auditorium. Loro probabilmente erano d'accordo con l'amministrazione della cerimonia d'ingresso per dare una mano. In altre parole, gli studenti attuali (sempai per il ragazzo), erano stati chiamati per aiutare, coloro che passavano il ragazzo a breve distanza. Tutti loro avevano lo stesso emblema del fiore ad otto petali sul lato sinistro del petto.
 
   
  +
Probabilmente erano stati chiamati ad aiutare dalla direzione della cerimonia di ingresso... Con questo pensiero il ragazzo voleva fare riferimento agli attuali studenti (delle classi più alte rispetto al giovane) che passavano abbastanza vicino al ragazzo. Tutti loro avevano lo stesso emblema del fiore ad otto petali sul lato sinistro del petto.
Mentre passavano, una scia di ingenui, mal significato di parole, scappò dalle loro schiene.
 
   
  +
Mentre passavano, una traccia di ingenue parole dal cattivo significato sfuggì al di là delle loro schiene.
-Non è quel ragazzo un Weed?
 
   
-È in anticipo… è di certo entusiasta per una riserva.
 
   
  +
''"Quello non è un Weed?"''
Una conversazione, che non aveva voglia di ascoltare, scorreva nelle sue orecchie.
 
   
  +
''"È in anticipo... di certo è entusiasta per un sostituto."''
La parola, Weed, si riferisce ad uno studente del Corso 2.
 
   
  +
''"Alla fine, è solo una riserva."''
Gli studenti che hanno l'emblema di un fiore ad otto petali sulla parte sinistra del torace della loro giacca sono chiamati “Blooms”, mentre gli studenti del Corso 2 che non hanno quell'emblema di un fiore che sboccia sono paragonati all'erbaccia, appunto chiamati “Weed”.
 
   
Il contingente per le matricole di questa scuola è di duecento.
 
   
  +
Una conversazione che non aveva veramente voglia di ascoltare arrivò alle sue orecchie.
Tra questi, un centinaio di loro è entrato in questa scuola come studenti del Corso 2.
 
   
  +
La parola Weed si riferiva a uno studente del Corso 2.
Il Primo Liceo che è affiliato con l'Università Nazionale di Magia è un ente istituito nel quadro della politica nazionale, al fine di sviluppare Tecnici di Magia.
 
   
  +
Gli studenti che hanno l'emblema di un fiore a otto petali sul petto delle loro giacche sono chiamati '''Bloom(Boccioli)''', mentre gli studenti del Corso 2 che non lo hanno sono paragonati a erbacce senza fiori, e sono derisi come '''Weed(Erbacce)'''.
In cambio di un budget concesso dal paese, aveva l'obbligo di produrre risultati concreti.
 
   
  +
La scuola accoglieva ogni anno duecento matricole.
Ogni anno, questa scuola produce oltre un centinaio di laureati che entrano o all'università della Magia o ad un Istituto Tecnico di Magia Specializzato ad Alta Prestazione.
 
   
  +
Tra questi, un centinaio entravano come studenti del Corso 2.
Anche sé è un peccato, il fatto che l'educazione alla magia sia un processo di prova ed errore. Gli incidenti, che vanno oltre il livello di incidenti minori, possono facilmente accadere direttamente attraverso sbagli magici di formazione pratica ed esperimenti. Anche mentre gli studenti sono consapevoli dei pericoli, si punterà il proprio futuro sul proprio talento nella magia e la possibilità che esiste in loro stessi, e percorrere la via per diventare un mago.
 
   
  +
Il Primo Liceo, che era affiliato con l'Università Nazionale della Magia, era un'istituzione stabilita dalla politica nazionale al fine di educare Tecnici di Magia.
<!-- PG 22 -->
 
Quando ci sono solo una manciata che tengono talento, e che il talento è molto apprezzato nella società, pochi lo buttano via.
 
Ancor di più per i giovani e le donne che non hanno ancora raggiunto la propria maturità individuale. Rendendoli in grado di perseguire una strada al di fuori di un 'brillante futuro'. Un altro fatto, come conseguenza di un tale sistema di credenze che ci afferra dentro di esse, è che, molti bambini sono stati gravemente 'feriti' da tale sistema di credenze.
 
   
  +
In cambio di un budget concesso dal paese, aveva l'obbligo di produrre risultati concreti.
Grazie all'accumulo di sapere, la maggior parte degli incidenti con conseguenti morti o enti portatori di handicap sono stati eliminati.
 
   
  +
Ogni anno quella scuola produceva oltre un centinaio di diplomati che entravano all'Università di Magia o si iscrivevano ad un Istituto Tecnico di Formazione Specializzata Superiore di Magia.
Tuttavia, il proprio talento per la magia può essere facilmente compromesso da un componente psicologico.
 
   
  +
Anche se era un peccato, restava il fatto che l'educazione alla magia andava avanti a tentativi e imparando dagli sbagli. Gli incidenti più gravi potevano facilmente accadere a causa di sviste nella formazione pratica e a causa di esperimenti. Pur consapevoli dei pericoli, gli studenti scommettevano comunque il loro futuro sul proprio talento per la magia procedendo così sulla la strada per diventare maghi.
Ogni anno, il numero di studenti che hanno abbandonato a causa di non essere in grado di usare la magia a causa della scossa di un incidente non è affatto piccolo.
 
   
  +
Se solo una manciata di persone possiede questo talento (e il talento è molto apprezzato dalla società) pochi deciderebbero di non coltivarlo. Questo vale ancor di più per i giovani uomini e donne che non hanno ancora raggiunto la maturità, rendendoli incapaci di perseguire una strada al di fuori di un 'brillante futuro'. Un altro fatto, conseguenza dell'inculcamento di un tale sistema di convinzioni, è che molti bambini sono stati 'feriti' dal quel sistema.
Quelli che riempiono il posto sono “gli studenti del Corso 2”.
 
   
  +
Grazie all'accumulazione di 'conoscenza specifica del settore', la maggior parte degli incidenti mortali o che causavano disabilità erano stati eliminati.
All'atto dell'iscrizione a scuola, essi sono autorizzati a partecipare ai corsi, usufruire dei servizi e dell'accesso ai dati, ma non hanno il componente più importante per i loro studi, ovvero non hanno il diritto di ricevere l'istruzione personale in abilità magiche pratiche.
 
   
  +
Tuttavia, il talento per la magia può essere facilmente compromesso da una componente psicologica.
Possono solo imparare da soli, e mostrare i risultati con le proprie forze.
 
   
  +
Ogni anno, il numero di studenti che per via di shock non più in grado di usare la magia, e quindi abbandonavano, non era piccolo.
Se non possono farlo, dovranno laurearsi in un normale liceo.
 
   
  +
Quelli che riempivano il vuoto creato erano gli studenti del Corso 2.
Se uno non si è laureato in un liceo di magia, non può proseguire gli studi nell'università di magia.
 
   
  +
Con l'iscrizione a scuola, erano autorizzati a partecipare alle lezioni, usufruire dei servizi e accadere ai dati, ma non avevano diritto a ricevere un'istruzione da parte di personale qualificato in magia pratica: la componente più importante del loro percorso di studi.
Dato che il numero di persone che possono insegnare la magia è molto insufficiente, era inevitabile che ai più talentuosi fosse data priorità. Fin dall'inizio, gli studenti del Corso 2 sono accettati a condizione che nessuno gli insegni.
 
   
  +
Potevano solo imparare da soli, e mostrare i risultati ottenuti con i loro sforzi.
<!-- PG 23 -->
 
Pubblicamente è vietato chiamare gli studenti del Corso 2 “Weed”.
 
   
  +
Se non fossero stati in grado di farlo, avrebbero dovuto diplomarsi da una normale scuola superiore.
Tuttavia, in parte, si può quasi dire che questo è diventato un noto termine dispregiativo per loro, un termine che è radicato anche all'interno degli stessi studenti del Corso 2. Anche gli studenti del Corso 2 devono riconoscere che essi non sono nient'altro che pezzi di ricambio.
 
   
  +
Chi non si fosse diplomato in un liceo di magia non avrebbe potuto proseguire gli studi all'università di magia.
Questo era lo stesso per il ragazzo.
 
   
  +
Dato che il numero di insegnanti di magia era molto limitato, era inevitabile che ai più talentuosi venisse data la priorità. Fin dall'inizio gli studenti del Corso 2 erano accettati a condizione che non avessero insegnanti.
Ecco perché non vi era alcuna necessità per loro di aver parlato ad alta voce di proposito così che lui se né rendesse conto. Era entrato in questa scuola pur essendo pienamente consapevole di questo.
 
   
  +
Pubblicamente, era vietato chiamare "Weed" gli studenti del Corso 2, ma la definizione era diventata comunque un noto termine dispregiativo. Un termine radicato anche tra gli stessi studenti del Corso 2, che dovevano riconoscere di non essere altro che pezzi di ricambio.
Che favore inutile da parte loro, il ragazzo pensò rivolgendo la sua attenzione al portale libro che aveva caricato sul suo terminale dati.
 
  +
  +
Questo valeva anche per il giovane.
  +
  +
Ecco perché non vi era alcuna necessità che parlassero ad alta voce per farglielo presente. Era entrato in questa scuola pur essendo pienamente consapevole di questo fatto.
  +
  +
''"Che favore inutile da parte loro"'', pensò il giovane mentre spostava la sua attenzione al portale di lettura che aveva caricato sul suo terminale.
   
   
Line 188: Line 190:
   
   
Sul terminale aperto, un orologio era visualizzato.
+
Sul terminale acceso era visualizzato un orologio.
   
 
La sua coscienza, che era stata immersa nella lettura, tornò alla realtà.
 
La sua coscienza, che era stata immersa nella lettura, tornò alla realtà.
   
Vi erano altri trenta minuti prima dell'inizio della cerimonia di ingresso della scuola.
+
C'era ancora mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia di ingresso della scuola.
   
“Sei un nuovo studente? È quasi tempo per la cerimonia.”
 
   
  +
''“Sei un nuovo studente? È quasi tempo per la cerimonia.”''
Intorno allo stesso tempo che stava per alzarsi, dopo essere uscito da uno dei suoi portali di lettura preferiti e chiuso il suo
 
terminale, una voce che veniva da sopra di lui.
 
   
<!-- PG 24 -->
 
La prima cosa che entrò in vista era la gonna di una divisa. A seguito di questo, vi era attorno al braccio sinistro un braccialetto largo.
 
   
  +
Nello stesso momento in cui stava per alzarsi, dopo essere uscito da uno dei suoi portali di lettura preferiti e aver spento il suo terminale, una voce femminile gli rivolse la parola.
Più ampio e più sottile di un braccialetto, era l'ultimo modello di un CAD che era stato creato tenendo la moda in mente.
 
   
  +
La prima cosa che vide fu la gonna di una divisa, quindi un largo bracciale attorno al polso sinistro.
CAD –– processore di supporto per incantesimi ( Dispositivo di Assistenza per il Lancio).
 
   
  +
Più ampio e sottile di un normale braccialetto, era un CAD ultimo modello.
Chiamato anche Periferiche, Assistenza.
 
  +
CAD –– processore di supporto per incantesimi (Casting Assistant Device).
   
  +
Chiamato anche Dispositivo di Assistenza.
In questo paese, è anche noto come (Operatore Magico).
 
   
  +
In Giappone era anche noto come (Operatore Magico).
Qualcosa che sostituisce strumenti come cantilene per gli incantesimi, talismani, sigilli a mano, è un strumento di necessità per un Moderno Tecnico di Magia.
 
   
  +
La bacchetta magica della magia moderna, sostituiva le cantilene per gli incantesimi, i talismani, i sigilli a mano; era uno strumento indispensabile per un moderno Tecnico di Magia.
In questi giorni, non vi è alcuna ricerca usando una sola parola, o una sola frase per invocare la magia. Se quando viene utilizzata in combinazione con talismani e cerchi magici, la più breve invocazione dura circa dieci secondi, mentre quelle più lunghe possono impiegare oltre un minuto a secondo del tipo di magia, e a posto di queste, è più facile utilizzare gli CAD che può ridurre l'invocazione sotto il secondo.
 
   
  +
In quei giorni, non vi era alcuna ricerca per usare un'unica parola o una sola frase per invocare magie. Quando veniva utilizzata in combinazione con talismani e cerchi magici, la più breve invocazione durava circa dieci secondi, mentre quelle più lunghe potevano impiegarci oltre un minuto a seconda del tipo di magia. Al loro posto era più facile utilizzare i CAD che potevano ridurre la velocità di invocazione a meno di un secondo.
Anche sé è possibile invocare la magia anche senza CAD, il numero di Tecnici di Magia che non utilizzano CAD, che possono accelerare la magia, equivale a zero. Tra coloro che si sono dedicati alla specializzazione in una particolare abilità nel determinare fenomeni soprannaturali con solo la loro volontà, i cosiddetti “Utilizzatori di Potere Soprannaturale”, cercano velocità e stabilità che un sistema di attivazione può portare e amano utilizzare il CAD sono diventati il gruppo principale.
 
Tuttavia, questo non significa che chi possiede un CAD possa utilizzare la magia.
 
   
  +
Anche se era possibile invocare magie senza CAD, il numero di Tecnici di Magia che non li utilizzavano era pari a zero. Tra coloro che si erano specializzati nell'invocare fenomeni soprannaturali con un'unica abilità particolare e grazie alla sola forza di volontà (i cosiddetti “Utilizzatori di Potere Soprannaturale”), quelli che cercavano la velocità e la stabilità che un sistema di attivazione poteva portare e amavano utilizzare i CAD, erano diventati il gruppo principale.
Il CAD fornisce solo la sequenza di attivazione, ed è la capacità stessa del Tecnico di Magia ad richiamare la magia.
 
In altre parole, i CAD sono false piste per coloro che non possono utilizzare la magia, e sono utilizzate solo da coloro che sono coinvolti nella magia.
 
   
  +
Tuttavia, questo non significava che chi possedeva un CAD potesse utilizzare la magia.
<!-- PG 25 -->
 
E poi, in basa alla memoria del ragazzo, gli studenti che erano autorizzati a tenere un CAD all'interno delle strutture scolastiche erano o membri esecutivi del consiglio studentesco o membri particolari di un comitato.
 
   
  +
Il CAD forniva solo la sequenza di attivazione, ed era la capacità stessa del Tecnico di Magia a richiamare la magia.
“Grazie, stavo già andando.”
 
   
  +
In altre parole, i CAD erano false piste per coloro che non potevano utilizzare la magia, ed erano utilizzate solo da coloro che erano coinvolti nella magia.
Sulla zona sinistra del torace della studentessa, vi era naturalmente l'emblema del fiore ad otto petali.
 
   
  +
E poi, Se quello che ricordava il ragazzo era esatto, gli studenti autorizzati a tenere un CAD all'interno delle strutture scolastiche erano o membri esecutivi del Consiglio Studentesco o membri particolari della Commissione.
Il rigonfiamento del petto che stava spingendo la giacca non agitò parte della sua coscienza.
 
   
Egli non nascose la parte sinistra del suo petto.
 
   
  +
''“Grazie, adesso vado.”''
Non fece un atto così vile.
 
   
Ma, non volle dire che non vi era alcun genere di rancore.
 
   
  +
Sulla parte sinistra del petto della studentessa vi era naturalmente l'emblema del fiore ad otto petali.
Non riusciva ad immaginare se stesso coinvolto attivamente con uno studente che sembrava essere membro del consiglio studentesco esecutivo.
 
   
  +
Il generoso rigonfiamento del petto della studentessa, messo in evidenza dalla giacca, non agitò nessuna parte della sua coscienza.
“Sono impressionata, un tipo schermo?”
 
   
  +
Lui non nascose la parte sinistra del suo petto.
Tuttavia, l'altra persona sembrava pensare altrimenti. Mentre guardava lo schermo cinematografico del terminale mobile che il ragazzo aveva chiuso in tre parti con la mano, la persona sorrise, come se fosse successo qualcosa di felice.
 
   
  +
Non fece un atto così vile.
A questo punto, il ragazzo finalmente guardò il volto di quella persona.
 
   
  +
Ma ciò non significava che non c'era un qualche tipo di risentimento.
Il volto di quella persona era di venti centimetri più in basso rispetto all'altezza di quel ragazzo che si era appena alzato dalla panchina.
 
   
  +
Non riusciva a immaginare se stesso interagire attivamente con una studentessa che pareva essere un membro esecutivo del Consiglio Studentesco.
L'altezza del ragazzo era di cento-settantacinque centimetri, così che, anche per una donna, lei era bassa.
 
   
Era solo alla giusta altezza per accertarsi che era uno studente del Corso 2 con la sua linea visiva.
 
   
  +
''“Sono impressionata. Un modello a schermo?”''
<!-- PG 26 -->
 
Ma il suo sguardo non aveva il minimo accenno di disprezzo, ed era riempito con un puro, innocente meraviglia.
 
   
“La nostra scuola non consente l'utilizzo di terminali con visualizzazione virtuale. Ma ancora, è deplorevole che molti studenti utilizzino ancora il modello visualizzazione virtuale.
 
   
  +
Tuttavia, l'altra persona non sembrava pensarla allo stesso modo. Mentre guardava lo schermo del terminale mobile che il ragazzo aveva chiuso in tre parti, ella sorrise improvvisamente felice.
Tuttavia, state utilizzando il modello schermo anche prima di iscriversi alla scuola.”
 
   
  +
A questo punto, il ragazzo finalmente la guardò in viso.
“Il modello virtuale non è adatto alla lettura.”
 
   
  +
Il suo volto era venti centimetri più in basso rispetto a quello del ragazzo, che si era appena alzato dalla panchina.
Qualcuno potrebbe dire che il suo terminale era un po' vecchio solo con uno sguardo, così lei non disturbò chiedendo ulteriormente.
 
Il ragazzo la cui risposta suonava come una scusa era frutto di una attenta riflessione, perché se fosse stato troppo schietto, sarebbe stato uno svantaggio per la sorella minore. Dal momento che era certo, che la sorella minore, che era la rappresentante delle matricole, sarebbe stata probabilmente scelta dal consiglio studentesco.
 
   
  +
Il ragazzo era alto 1,75 m: si poteva dire che fosse bassa, anche per una donna. Era all'altezza giusta per accertarsi che davanti a sè ci fosse uno studente del Corso 2.
Dopo aver sentito quella risposta calcolata, la sempai divenne ancor di più impressionata.
 
   
  +
Ma il suo sguardo non presentava il minimo accenno di disprezzo, ed era pieno di pura, innocente meraviglia.
“Invece di guardare l'animazione, leggi huh? Questo è ancora più raro.
 
   
Anch'io preferisco informazioni basate sulla lettura invece che quelli basati sulla animazione, così sono un po' felice.”
 
   
  +
''“La nostra scuola non consente l'utilizzo di terminali a visualizzazione virtuale, eppure molti studenti lo utilizzino ancora, è deplorevole. Invece tu stai utilizzando il modello a schermo ancor prima di iscriverti a scuola.”''
Infatti, questo è un periodo il cui è preferibile il contenuto virtuale a quello testuale, i lettori di libri non sono così rari.
 
   
  +
''“Il modello virtuale non è adatto alla lettura.”''
In qualche modo, sembrava che questa sempai avesse una personalità socievole insolita. A giudicare dal suo tono e linguaggio, sembrava apparire sempre amichevole.
 
   
<!-- PG 27 -->
 
“Ahh, chiedo scusa. Io sono il presidente del consiglio studentesco del Primo Liceo, Saegusa Mayumi. Scritto come 'sette erbe', letto come Saegusa.
 
   
  +
Chiunque, solo a guardarlo, avrebbe potuto dire che quel terminale era stato utilizzato molto, così lei decise di non fare altre domande al riguardo.
Piacere di conoscerti.”
 
   
  +
La risposta del giovane, che suonava come una scusa, era frutto di una attenta riflessione: se fosse stato troppo schietto avrebbe nuociuto più a sua sorella minore che a lui, dal momento che sua sorella, la rappresentante delle matricole, sarebbe stata quasi certamente invitata a far parte del Consiglio Studentesco.
Anche se aggiunse una strizzatina all'occhio, alla fine, non vi era un accenno di meraviglia nel suo tono. Con un look di una bella ragazza e con un corpo ben proporzionato, nonostante la sua piccola cornice, che irradiava una tale atmosfera seducente, non sarebbe sembrato strano se gli studenti appena immatricolati di sesso maschile fraintendessero le sue intenzioni.
 
  +
  +
Dopo aver sentito quella risposta calcolata, la senpai divenne ancora più impressionata.
   
 
[[Image:MKnR v01 029.jpg|thumb]]
 
[[Image:MKnR v01 029.jpg|thumb]]
   
Ma ancora, nel sentire la sua auto-presentazione, il ragazzo sembrava aggrottare le ciglia involontariamente.
 
   
  +
''“Invece di guardare l'animazione virtuale, leggi huh? Questo è ancora più raro. Anch'io preferisco informazioni basate sulla lettura invece che quelli basati sull'animazione, sono piuttosto contenta.”''
“Un numero… e come ciliegina sulla torta, una 'Saegusa ( Sette Erbe)'.”
 
   
La capacità di un mago è fortemente influenzata da fattori ereditari.
 
   
  +
Effettivamente, nonostante fosse un periodo in cui si preferiva il contenuto virtuale a quello testuale, i lettori di libri non erano così rari.
Le qualità di un mago sono molto legate al suo lignaggio.
 
   
  +
Sembrava che questa senpai fosse insolitamente socievole. A giudicare dal suo tono e linguaggio, il suo pareva farsi sempre più amichevole.
Ed in questo paese, le casate che possiedono un lignaggio di sangue superiore nella magia portano un numero del loro nome di famiglia per tradizione.
 
   
Tra i numerosi lignaggi di magia che comportano un superiore fattore ereditario, i Saegusa sono una delle due casate ritenute attualmente le più forti in questo paese.
 
   
  +
''“Ah, chiedo scusa. Io sono il Presidente del Consiglio Studentesco del Primo Liceo, Saegusa Mayumi. È scritto come 'sette erbe', si legge come Saegusa. Piacere di conoscerti.”''
Quella ragazza che era il presidente del consiglio studentesco di questa scuola era probabilmente la loro diretta discendente. In altre parole, era un élite tra le élite. Potrebbe essere anche propensi dire che era l'esatto opposto di lui. Trattenendo un mormorio amaro, ed in qualche modo riuscendo a far emergere un sorriso cortese, il ragazzo disse il suo nome.
 
   
“Io sono, no, il mio nome è Shiba Tatsuya.”
 
   
  +
Anche se aggiunse una strizzatina d'occhio alla fine, non vi era accenno di meraviglia nel suo tono. Era una bella ragazza, con un corpo ben proporzionato nonostante la sua piccola corporatura, e irradiava una tale atmosfera seducente che non sarebbe sembrato strano se le nuove matricole di sesso maschile avessero frainteso le sue intenzioni.
“Shiba Tatsuya-kun… capisco, sei tu quel Shiba-kun eh…”
 
   
  +
Tuttavia, nel sentire la sua presentazione il ragazzo parve aggrottare involontariamente le sopracciglia.
Gli occhi del presidente del consiglio studentesco si ampliarono con sorpresa, dopo di che, lei annuì significativamente.
 
   
  +
Beh, in ogni caso, sebbene era il fratello maggiore del rappresentante delle matricole, il top tra gli studenti appena iscritti Shiba Miyuki, era un asino che non poteva utilizzare qualsiasi magia, il 'quel' probabilmente si riferiva a questo.
 
  +
''“Un numero… e come ciliegina sulla torta, una 'Saegusa (Sette Erbe)'.”''
  +
  +
  +
Le capacità di un mago erano fortemente influenzate da fattori ereditari, così come le sue qualità erano legate al suo lignaggio.
  +
  +
In quel paese, le casate che possedevano un lignaggio superiore nella magia portavano, per tradizione, un numero nel loro cognome.
  +
  +
Tra i numerosi lignaggi di magia che comportavano un superiore fattore ereditario, i Saegusa erano una delle due casate ritenute le più forti del Giappone.
  +
  +
Quella ragazza che era il Presidente del Consiglio Studentesco era probabilmente una loro diretta discendente. In altre parole, era la crème de la crème, praticamente il suo esatto opposto.
  +
  +
Trattenendo un mormorio amaro, e riuscendo in qualche modo a sorridere, il ragazzo si presentò.
  +
  +
  +
''“Io sono, no, il mio nome è Shiba Tatsuya.”''
  +
  +
''“Shiba Tatsuya-kun. Capisco, tu sei '''quello''' Shiba-kun eh...?”''
  +
  +
  +
Gli occhi del Presidente si sgranarono per la sorpresa, dopo di che iniziò ad annuire.
  +
  +
Sebbene fosse il fratello maggiore Shiba Miyuki, la rappresentante delle matricole, il top tra i nuovi studenti, era un asino incapace di usare alcuna magia, il ''''quello'''' probabilmente si riferiva a questo.
   
 
Pensando questo, Tatsuya educatamente rimase in silenzio.
 
Pensando questo, Tatsuya educatamente rimase in silenzio.
   
  +
“Tra gli insegnanti, sei stato un tema abbastanza caldo.”
 
  +
''“Gli insegnanti hanno parlato molto di te.”''
  +
   
 
Disse Mayumi con un sorriso allegro, apparendo indifferente al silenzio di Tatsuya.
 
Disse Mayumi con un sorriso allegro, apparendo indifferente al silenzio di Tatsuya.
   
Era probabilmente a causa di quanto sia raro avere una coppia di fratelli che siano cosi lontani l'uno dall'altro, pensò Tatsuya.
+
Era probabilmente a causa della rarità di avere una coppia di fratelli così diversi l'uno dall'altra, pensò Tatsuya.
  +
  +
Tuttavia, non percepiva incredulità o sentimenti negativi da Mayumi . Non vedeva derisione nel suo sorriso, ma solo un atteggiamento positivo e amichevole.
   
Tuttavia, nessuna di tali incredulità né di emozioni negative potevano essere percepite da lei. Non potevo sentire nessun segno di derisione incorporato in quel sorriso.
 
   
  +
''“Su un massimo di cento punti, la media del tuo test d'ingresso nei sette argomenti è stata novantasei, con un punteggio pieno in Teoria della Magia e Ingegneria della Magia. A confronto, il punteggio medio degli altri studenti idonei è stato settanta. È un record incredibile.”''
Riusciva solo a sentire un positivo sorriso amichevole emanato da Mayumi.
 
   
“Su cento punti in totale, il punteggio medio di tutti e sette argomenti nel vostro test d'ingresso era novantanove.
 
   
  +
Tatsuya non si era minimamente aspettato queste lodi smisurate. Questo perché:
In particolare, i migliori erano Teoria di Magia e Ingegneria di Magia. Anche se il punteggio medio di coloro che passavano non era più di settanta, hai ottenuto un punteggio perfetto per ambe materia che avevano domande di prove generali.
 
   
Si tratta di un record inaudito.”
 
   
  +
''“Quelli sono solamente i risultati dei test scritti. Sono solo dati all'interno di un sistema di informazioni.”''
Non era la sua immaginazione nel sentire quelle lodi senza fine, pensò Tatsuya. Il motivo era perché,
 
   
“Quelli sono i risultati dei test scritti. Sono solo dati all'interno di un sistema di informazioni.”
 
   
Nella valutazione di magia degli studenti di liceo, maggiore attenzione è stata data ai risultati pratici, e non ai risultati scritti.
+
Nel valutare il livello di magia dei liceali, maggiore attenzione veniva data ai risultati pratici piuttosto che ai test teorici.
   
Mentre un sorriso superficialmente amaro comparve su Tatsuya, indicò il proprio petto a sinistra.
+
Con un sorriso amaro, Tatsuya indicò l'emblema mancante sul proprio petto.
   
Non era possibile per il presidente del consiglio studentesco di non capire.
+
Non era possibile per il Presidente del Consiglio Studentesco non capire.
   
Tuttavia, Mayumi scosse la testa con un sorriso alle parole di Tatsuya.
+
Tuttavia, alle parole di Tatsuya Mayumi scosse la testa con un sorriso.
   
Non verticalmente, ma a sinistra e a destra.
 
   
“Questo tipo di punteggio eccezionale, per lo meno, non sarei in grado di riprodurre, sai?
+
''“Questo tipo di punteggio eccezionale; io non riuscirei a eguagliarlo, sai? Forse non sembra, ma sono molto brava nei test di teoria. Se il mio esame di ammissione avesse avuto le stesse domande, sicuramente non sarei stata in grado di raggiungere un punteggio alto quanto il tuo, Shiba-kun.”''
   
  +
''“È giunto il momento... Ti prego di scusarmi.”''
Forse non sembra, ma sono molto brava nei test di base teorica. Se il mio esame di ammissione avesse avuto le stesse domande, io sicuramente non sarei in grado di raggiungere un punteggio alto quanto il tuo, Shiba-kun.”
 
   
“È giunto il momento… vi prego di scusarmi.”
 
   
Tatsuya si congedò da Mayumi, che sembrava avesse qualcos'altro da dire, e voltò le spalle verso di lei senza aspettare la sua risposta.
+
Tatsuya si congedò da Mayumi, che sembrava avere qualcos'altro da dire, e le voltò le spalle senza aspettare la sua risposta.
   
Da qualche parte nel suo cuore, temeva il volto sorridente di Mayumi, e che cosa potrebbe accadere se dovesse continuare a parlare con lei.
+
Da qualche parte, nel suo cuore, temeva il volto sorridente di Mayumi e che cosa sarebbe potuto accadere se avesse continuato a parlare con lei.
   
 
Anche se non era cosciente di ciò che temeva.
 
Anche se non era cosciente di ciò che temeva.
Line 352: Line 357:
   
   
In seguito alla conversazione con il presidente del consiglio studentesco, per il momento Tatsuya entrò nell'auditorium, più della metà dei posti erano stati riempiti.
+
A causa della conversazione con il Presidente del Consiglio Studentesco, quando Tatsuya entrò nell'auditorium più della metà dei posti erano stati occupati.
   
Dal momento che non vi era alcun posto designato, che si trattasse della prima fila, l'ultima fila, giusto al centro, o a destra del bordo, era libero di sedersi ovunque.
+
Dal momento che i posti non erano designati, era libero di sedersi ovunque: in prima fila, in ultima, al centro o a lato.
   
Anche ora, a secondo della scuola, ci sono scuole che seguono lo stile tradizionale di disporre i posti a sedere per classe che saranno rese note prima della cerimonia d'ingresso, ma almeno per questa scuola, uno può accertarsi della propria classe solo dopo aver ricevuto la propria carta ID.
+
Era una politica che dipendeva dalla scuola. C'erano scuole che seguivano lo stile tradizionale di disporre i posti a sedere in base alla classe, che venivano rese note prima della cerimonia d'ingresso, ma al Primo Liceo si sarebbe saputa la propria classe solo dopo aver ricevuto il badge studentesco.
   
  +
Tuttavia, vi era chiaramente un ordine nella ripartizione dei sedili delle matricole.
Pertanto, i sedili non erano stati predisposti in ordine di classe.
 
   
  +
La prima metà dei posti era stata presa dai Bloom: gli studenti che indossavano l'emblema del fiore ad otto petali sul petto, le matricole che sarebbero in grado di ricevere tutti i benefici del programma scolastico di questa scuola.
Tuttavia, vi era chiaramente un ordine alla ripartizione dei sedili per le matricole.
 
   
  +
Il seconda parte dei posti, più lontana dal palco, sarebbe stata occupata dai Weed: gli studenti sul cui torace non era presente alcun emblema, le matricole a cui era stato consentito di iscriversi a questa scuola solo come riserve.
La prima metà del davanti fu presa dai Blooms. Gli studenti che indossavano un emblema di un fiore ad otto petali sul petto a sinistra. Le matricole che sarebbero in grado di ricevere tutti i benefici del programma scolastico di questa scuola.
 
   
  +
Anche se erano tutti matricole, ragazzi che stavano diventando studenti di quella scuola il medesimo giorno, si erano spontaneamente divisi in due gruppi in abse alla presenza o meno dell'emblema della scuola.
Il secondo spazio alle spalle sarebbe stato preso dai Weeds. Gli studenti la cui zona sinistra del torace fu lasciata in bianco. Le matricole che gli fu consentito di iscriversi a questa scuola solo come riserve.
 
   
Anche quando erano tutti uguali matricole, che stavano diventando gli studenti di questa scuola nello stesso giorno, erano nettamente divisi in un gruppo con emblema ed in uno senza di esso.
 
   
  +
''(Le persone più consapevoli della discriminazione sono state le prime ad accettarla, eh?)''
E questo non era qualcosa che era stata forzata.
 
   
(Le persone che erano i più consapevoli della discriminazione hanno accettato la discriminazione, eh…)
 
   
Era certamente una sorta di buon senso in sé.
+
Era certamente una sorta di buon senso.
   
Senza l'intenzione di andare apertamente contro corrente, Tatsuya scelse a propria discrezione un posto vuoto vicino al centro delle ultime righe e si sedette.
+
Non volendo andare apertamente controcorrente, Tatsuya scelse un posto vuoto vicino al centro delle ultime file, si sedette e guardò l'orologio appeso alla parete.
 
Girò i suoi occhi verso l'orologio sulla parete.
 
   
 
Ancora venti minuti.
 
Ancora venti minuti.
   
Non poteva accedere a qualsiasi luogo nell'auditorium, in cui era stata limitata la comunicazione elettronica. I dati salvati nel suo terminale non erano neanche nuove informazioni per lui, e più importante, era stato proibito aprire un terminale in questo luogo.
+
Non poteva accedere ad alcun sito poiché in cui era stata limitata la comunicazione elettronica e, ancora più importante, era stato proibito l'uso dei terminali nell'auditorium. Ad ogni modo, i dati salvati nel suo terminale non erano notizie per lui nuove, quindi potevano aspettare.
   
Tatsuya tentò di pensare a sua sorella, che dovrebbe fare la sua ultima prova in questo momento… e scosse la testa.
+
Tatsuya pensò a sua sorella, che stava per fare il suo ultimo test... e scosse la testa.
   
Questa sorellina non sarebbe diventata agitata subito prima dell'evento principale.
+
Sua sorella non si sarebbe agitata prima dell'evento principale.
   
Alla fine, Tatsuya, non fece nulla, regolò il duro sedile, ci si sedette e chiuse gli occhi. Proprio mentre stava per scivolare in un sonnellino,
+
Alla fine Tatsuya non fece nulla regolò il sedile, ci si sedette e chiuse gli occhi. Proprio mentre stava per appisolarsi...
   
“Ehm, è occupato il sedile accanto a te?”
 
   
  +
''“Ehm, è occupato il sedile accanto a te?”''
Una voce disse.
 
   
Aprì gli occhi, e come pensava, la voce era stata diretta a lui.
 
   
  +
Aprì gli occhi e vide una ragazza che lo guardava. Come pensava, la domanda era diretta a lui.
Come previsto dalla voce, era una studentessa.
 
   
“Serviti.”
 
   
  +
''“Prego.”''
Anche se era sconcertato perché ha volutamente scelto di sedersi accanto ad uno studente maschio, nonostante il fatto che ci fossero ancora molti posti vuoti, anche se i sedili erano stati fatti sufficientemente grandi per sedersi comodamente senza problemi, d'altra parte era una ragazza con una corporatura snella (si noti che questo si riferisce all'aspetto orizzontale), e quindi, Tatsuya non sentì nessun disagio con lei seduta accanto. Piuttosto, era molto più comodo questo invece di un sudicio blocco muscolare.
 
   
Pensando questo, Tatsuya fece un cenno cortese.
 
   
  +
Era un po' curioso sul perché avesse volutamente scelto di sedersi accanto a qualcun altro nonostante ci fossero ancora molti posti vuoti, ma i sedili erano sufficientemente grandi per potercisi sedere comodamente, e la ragazza aveva una corporatura snella, quindi Tatsuya non sentì nessun disagio con lei seduta accanto. Era certamente preferibile a un colosso tutto muscoli.
Grazie, la ragazza annuì quando lei prese il suo posto.
 
  +
  +
Mentre pensava, Tatsuya fece un cenno cortese.
  +
  +
  +
''"Grazie."''
  +
  +
  +
La ragazza annuì e prese il suo posto.
   
 
Accanto a lei, altre tre giovani donne si sedettero una dopo l'altra.
 
Accanto a lei, altre tre giovani donne si sedettero una dopo l'altra.
   
Capisco, Tatsuya ammise a se stesso.
+
''Capisco'', pensò Tatsuya.
  +
  +
Sembrava che avessero cercato un posto dove potessero sedersi assieme.
  +
  +
''Probabilmente sono amiche, anche se è abbastanza raro vedere quattro amichei entrare insieme in una scuola difficile come questa, e per di più sono tutte nel Corso 2'', pensò Tatsuya. Non sarebbe stato strano se una di loro fosse stata una studentessa di alto livello, pensava... ma la cosa non gli importava più di tanto.
  +
  +
  +
''“Ehm...”''
  +
  +
  +
La voce chiamò di nuovo Tatsuya, che, non avendo più interesse nei loro confronti, si era girato verso il palco.
  +
  +
  +
''Cosa vuole adesso?''
  +
  +
  +
Non erano conoscenti, non le aveva pestato il piede né urtato il gomito, ed era anche seduto con una buona postura. Non gli pareva quindi di aver fatto nulla che giustificasse una qualsivoglia lamentela, ma...
   
Sembrava che erano alla ricerca di un posto che potesse ospitarle tutte e quattro sedute insieme.
 
   
  +
''“Mi chiamo Shibata Mizuki. Piacere di conoscerti.”''
Probabilmente sono amici, anche se è abbastanza raro vedere quattro amici che entrano insieme in una scuola difficile come questa e sono insieme nel Corso 2 per di più, pensò Tatsuya. Non sarà strano, anche se uno di loro fosse stato uno studente di alto livello, pensava –– ma non gli importava comunque.
 
   
“Ehm…”
 
   
  +
La ragazza voleva solo presentarsi a Tatsuya, che piegò la testa di lato. Anche se potrebbe essere pericoloso giudicare qualcuno dall'aspetto, la ragazza lei non sembrava essere il tipo che lasciasse una forte impressione di sé agli altri.
La voce chiamò di nuovo Tatsuya, che si era girata verso il fronte dopo non aver più interesse nelle studentesse dello stesso anno accanto a lui che aveva appena incontrato per caso.
 
   
  +
Probabilmente si è sforzata di farlo, giudicò Tatsuya. Potrebbe averlo fatto col pensiero che avrebbero dovuto aiutarsi a vicenda in quanto entrambi studenti del Corso 2.
Cosa diavolo vuole?
 
   
Chiaramente non era un conoscente, e nessun dei due ha fatto colpire i loro gomiti, o piedi.
 
   
  +
''“Sono Shiba Tatsuya, il piacere è mio.”''
Se Tatsuya ammettesse di se stesso, era seduto in una buona postura.
 
   
Non dovrebbe aver fatto nulla che possa giustificare una lamentela, ma ––
 
   
  +
Presentandosi a sua volta in tono gentile, vide il sollievo negli occhi di lei dietro le lenti.
“Sono Shibata Mizuki. Piacere di conoscerti.”
 
   
  +
In quell'epoca era abbastanza raro che le ragazza indossassero occhiali.
Inaspettatamente, si presentò a Tatsuya, che inclinò la testa. In un tono apparentemente timido. Anche se potrebbe essere pericoloso giudicare qualcuno dall'aspetto, lei non sembrava essere il tipo che era brava ad impressionare gli altri.
 
   
  +
A seguito della diffusione della procedura di correzione della vista, dalla metà del XXI secolo la miopia era diventata una cosa del passato in Giappone.
Probabilmente si sforzò di farlo, giudicò Tatsuya. Lo avrebbe potuto fare con il pensiero che avrebbero bisogno di aiutarsi a vicenda in quanto erano entrambi svantaggiati studenti del Corso 2.
 
   
  +
A meno che non si nascesse con una grave forma ereditaria di difetto visivo, non si sarebbe avuto bisogno di alcun attrezzo di correzione della vista; ma anche in caso di bisogno, superati i dieci anni si potevano indossare lenti a contatto.
“Sono Shiba Tatsuya. Anche per me è un piacere conoscerti.”
 
   
  +
Se nonostante questo la ragazza portava gli occhiali, poteva essere per un suo hobby, per seguire la moda, o a causa di...
Al ritorno di una morbida introduzione, gli occhi oltre le lenti sembravano sollevati.
 
   
In questa epoca, era abbastanza raro per le ragazza l'indossare gli occhiali.
 
   
  +
''(Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali, eh?)''
Dalla metà del XXI secolo, a seguito della diffusione della procedura di correzione della vista, la malattia nota come miopia era diventata una cosa del passato in questo paese.
 
   
Se uno non era nato con una forma ereditaria di visione anormale ad un livello grave, non avrebbe bisogno di alcuna attrezzo per correggere la vista, e anche nel caso di bisogno, superati i dieci anni si possono indossare le lenti a contatto che erano innocue per il corpo.
 
   
  +
Con una rapida occhiata aveva capito che le lenti non erano graduate, quindi di sicuro gli occhiali non venivano utilizzati per la correzione della vista. Dalla sua impressione della ragazza, piuttosto che per moda era più probabile che indossasse gli occhiali a causa di una particolare necessità, pensò Tatsuya .
Se lei portava gli occhiali, nonostante questo, poteva essere perché era il suo hobby, un accessorio di moda, o a causa di ––
 
(Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali, eh…)
 
   
  +
“Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali” si riferisce ad una condizione del corpo in cui si possono vedere l'emissione di particelle spirituali senza alcuno sforzo cosciente, ma allo stesso tempo non si può bloccare questa visione volontariamente: in altre parole, è un disturbo di cui non si può raggiungere il completo controllo volontario. Quindi non era propriamente né una malattia né un handicap.
Appena ad una rapida occhiata, egli poteva dire che non vi era alcun grado nelle lenti. Per lo meno, sapeva che non erano stati utilizzati per la correzione della vista. Dalla sua impressione di questa ragazza, piuttosto che indossarli per la moda, era più probabile che indossava gli occhiali a causa di una particolare necessità, Tatsuya pensò naturalmente.
 
   
  +
Era una condizione in cui i sensi erano semplicemente troppo acuti.
“Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali” si riferisce ad una condizione del corpo in cui si possono vedere l'emissione di particelle spirituali senza alcuno sforzo cosciente, e non può serrare con solo uno sforzo cosciente, in altre parole, un tipo di malattia in cui il completo controllo consapevole non può essere raggiunto. Quindi, non era proprio una malattia, né un handicap.
 
   
  +
Pushion (Particelle Spirituali) e Psion (Particelle Mentali). Entrambe erano particelle osservate in “Fenomeni Para-Psicologici” (che comprendeva anche la magia) costituiti da entità non-fisiche che non corrispondevano né a Fermioni, particelle che compongono la materia, né a Bosoni, le particelle che portano la materia a interagire. Gli Psion erano intenzioni e pensieri che si manifestavano come particelle, mentre i Pushion potevano essere considerati come la manifestazione di particelle emotive causata da intenzioni e pensieri. (Peccato che questa fosse ancora un'ipotesi)
Era una malattia in cui i sensi erano troppo acuti.
 
   
  +
Normalmente nella magia venivano utilizzati gli Psion, e nei sistemi tecnologici di magia moderna era stata posta enfasi sul controllo degli Psion. I maghi iniziavano imparando a manipolare queste particelle.
Pushion (Particelle Spirituali) e Psion (Particelle Mentali). Entrambi erano particelle osservate in “Fenomeni Para-Psicologici” –– che comprendeva anche la magia –– costituiti da entità non-fisiche che non corrispondevano a Fermioni, particelle che compongono la composizione della materia, né erano le stesse Bosoni, che portano ad l'interazione tra materia. Psion erano manifestazioni di particelle con intenzioni e pensiero, mentre Pushion potevano essere considerati come manifestazione di particelle emotive causate da intenzioni e pensieri. (Peccato che questo era ancora in una fase ipotetica.)
 
   
  +
Le persone che soffrivano di “Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali”, una malattia ereditaria, mostravano di essere eccessivamente sensibili alle emissioni di luce non-fisica generata in base alle attività dei Pushion.
Normalmente, era Psion che era stata usata nella magia, e nei sistemi tecnologici di magia moderna, era stato posto enfasi sul controllo dello Psion. I maghi iniziano imparando a manipolare lo Psion.
 
   
  +
Coloro che erano visivamente esposti a emissioni delle particelle spirituali avrebbero potuto avere delle influenze sul loro stato emotivo. Di conseguenza, si era ipotizzato che i Pushion fossero delle particelle formate da emozioni, e come risultato le persone che soffrivano di “ipersensibilità alle emissioni di particelle emotive” tendevano a essere suscettibili al deterioramento della loro stabilità mentale.
Le persone che hanno sofferto di “eccessiva sensibilità alle emissioni di particelle spirituali”, una malattia ereditaria, hanno mostrato sintomi di essere ipersensibili alle emissioni di particelle spirituali –– luce non-fisica generata a secondo in base delle attività Pushion.
 
   
  +
Per evitarlo era necessario il controllo della sensibilità ai Pushion, e coloro che non erano in grado di farlo avevano bisogno di un aiuto tecnologico. Uno di questi aiuti erano occhiali formati da un particolare tipo di lenti conosciuti come “Lenti Protettive anti-aura”.
Coloro che erano esposti a emissioni visive delle particelle spirituali avrebbero potuto risentire di un crollo emotivo. Di conseguenza, il Pushion è stato ipotizzato essere delle particelle formate da emozioni, e come risultato, una persona che soffre di “ipersensibilità alle emissioni di particelle emotive” tendevano ad essere suscettibili alla rottura della loro stabilità mentale.
 
Fondamentalmente, per evitare questo, era necessario il controllo della sensibilità Pushion, e per coloro che non erano in grado di farlo, avevano bisogno di un aiuto tecnologico. Uno di questi aiuti erano occhiali formati da un particolare tipo di lenti conosciuti come “Lenti Rivestite con Aura”.
 
   
In realtà, per i maghi “ipersensibilità alle emissioni di particelle emotive” non era una condizione tanto rara. Dal momento che la sensibilità di un mago per il Pushion e per il Psion erano più o meno direttamente proporzionali, il numero di maghi che ha consapevolmente manipolato lo Psion ed erano ipersensibili alla radiazione di particelle spirituali erano abbastanza numerose. Si potrebbe anche dire che si trattava di qualcosa che non poteva essere curato.
+
In realtà, per i maghi l'“ipersensibilità alle emissioni di particelle emotive” non era una condizione tanto rara, dal momento che la sensibilità di un mago per i Pushion e per gli Psion erano più o meno direttamente proporzionali, c'erano numerosi maghi che riuscivano a manipolare consapevolmente gli Psion e allo stesso tempo erano ipersensibili alla radiazione di particelle spirituali. Si potrebbe anche dire che si trattava di qualcosa che non poteva non succedere.
   
Tuttavia, sarebbe davvero raro vedere una persona che aveva un disordine tale che lui o lei aveva bisogno di bloccare continuamente l'emissione di particelle spirituali con gli occhiali. Non sarebbe molto più di una preoccupazione se fosse a causa di una minore capacità di manipolazione ma, se fosse a causa di una sensibilità molto superiore, allora sarebbe una brutta notizia per Tatsuya.
+
Tuttavia, era davvero raro vedere una persona con un disordine tale da aver bisogno di bloccare continuamente l'emissione di particelle spirituali con gli occhiali. Non ci sarebbe stato da preoccuparsi se fosse stato a causa di una minore capacità di manipolazione, ma sarebbe stata una brutta notizia per Tatsuya se fosse stato dovuto a una sensibilità superiore. (Anche se sarebbe stato il contrario per la persona in questione.)
(Anche se sarebbe il contrario per la persona in questione.)
 
   
 
Tatsuya aveva un segreto.
 
Tatsuya aveva un segreto.
   
Era un segreto che non poteva essere scoperto solo dal suo aspetto esteriore, e come tale, non vi era preoccupazione, ma, se lei aveva quegli occhi speciali che le permettevano di percepire il Psion ed il Pushion come se fossero completamente visibili per lei, il suo segreto potrebbe essere scoperto per caso.
+
Era un segreto che non poteva essere scoperto dal suo aspetto esteriore, e come tale non vi era preoccupazione; ma se lei aveva davvero quegli occhi speciali che le permettevano di percepire gli Psion e i Pushion come se fossero completamente visibili, il suo segreto avrebbe potuto essere scoperto.
   
-Avrebbe dovuto stare molto più attento e agire con cautela ogni volta che era intorno.
+
Avrebbe dovuto stare molto più attento e agire con cautela attorno a lei.
   
“Sono Chiba Erika. Piacere di conoscerti, Shiba-kun.”
 
   
“Anche per me è un piacere conoscerti.”
+
''“Sono Chiba Erika. Piacere di conoscerti, Shiba-kun.”''
   
  +
''“Anche per me è un piacere conoscerti.”''
La voce della ragazza seduta accanto a Mizuki interrompe i pensieri di Tatsuya.
 
   
Ma quella era una interruzione ben accolta.
 
   
  +
La voce della ragazza seduta accanto a Mizuki interruppe i pensieri di Tatsuya.
Lo sguardo di Tatsuya si era inconsciamente trasformato in un fissare, e l'imbarazzo di Mizuki stava per raggiungere il limite, ma era passato inosservato a Tatsuya.
 
   
  +
Ma era un'interruzione ben accetta.
“Ma, posso dire che si tratta di una coincidenza interessante?”
 
   
  +
Tatsuya aveva inconsciamente iniziato a fissare Mizuki, e l'imbarazzo di lei stava per raggiungere il limite, ma Tatsuya non se n'era accorto.
Diversamente dalla sua amica, Erika sembrava essere estroversa ed un tipo senza riserve.
 
   
Il suo corto taglio di capelli luminosi e le sue caratteristiche distintive del viso amplificavano l'impressione del suo essere una ragazza vivace.
 
   
  +
''“Ma, posso dire che si tratta di una coincidenza interessante?”''
“Che cos'è?”
 
   
“Beh, sai, siamo Shiba, Shibata, e proprio Chiba? Non hanno rima in qualche modo? Anche se sono un po' diversi.”
 
   
  +
Diversamente dalla sua amica, Erika sembrava essere un tipo estroverso e senza riserve.
“…Capisco.”
 
   
  +
Il suoi capelli corti e luminosi, assieme alle caratteristiche del suo viso, amplificavano l'impressione che fosse una ragazza vivace.
Egli riusciva a capire cosa intendesse dire.
 
   
(Ma ancora, Chiba eh… un altro numerato uno? Non sapevo che la Casata Chiba avesse una figlia con il nome di “Erika”, ma è
 
possibile che lei non sia una discendente diretta…)
 
   
  +
''“Che coincidenza?”''
Mentre pensava questo, veramente interessante, una risatina un po' fuori luogo fuggi da lui, ma non era nella misura in cui ha attirato sguardi freddi da quelli intorno da lui.
 
   
  +
''“Beh, sai, siamo Shiba, Shibata, e Chiba. Fanno rima in qualche modo no? Anche se sono un po' diversi.”''
Dopo che Erika finì di presentarsi con gli altri due studenti dall'altro lato, Tatsuya sembrava volesse soddisfare la sua curiosità banale.
 
   
  +
''“…Capisco.”''
“Venite voi quattro dalla stessa scuola media?”
 
  +
  +
  +
Capiva cosa intendesse.
  +
  +
  +
''(Ma ancora, Chiba eh? Un altro numero.<ref>Il numero in Chiba (千葉) è Sen (千), che significa mille.</ref> Non sapevo che la Casata Chiba avesse una figlia di nome Erika, ma è possibile che non sia una discendente diretta…)''
  +
  +
  +
Mentre pensava a queste cose gli sfuggì una risatina un po' fuori luogo, ma non nella misura tale da attirare sguardi di disapprovazione dalle persone lì intorno.
  +
  +
Dopo essersi presentato con le altre due studentesse, Tatsuya decise di soddisfare la sua banale curiosità.
  +
  +
  +
''“Per caso venite tutte dalla stessa scuola media?”''
  +
  +
''“No, ci siamo appena conosciute.”''
   
“No, tutti noi ci siamo appena incontrati per la prima volta.”
 
   
 
Lo sguardo sorpreso di Tatsuya potrebbe essere stato un po' strano, però Erika iniziò a ridacchiare mentre spiegava.
 
Lo sguardo sorpreso di Tatsuya potrebbe essere stato un po' strano, però Erika iniziò a ridacchiare mentre spiegava.
   
“Non sapevo dov'era il posto e stavo fissando la scheda informazioni, questo è quando Mizuki mi ha chiamato.”
 
   
  +
''“Non sapevo dov'era il posto e stavo fissando il tabellone informativo, questo è quando Mizuki mi ha chiamato.”''
“…Scheda informazioni?”
 
   
  +
''"...tabellone informativo?”''
Che strano, pensò Tatsuya. I dati per la cerimonia d'ingresso della scuola incluso la posizione del luogo, erano stati inviati a tutti i nuovi studenti. Usando il LPS (Sistema di Posizionamento Locale), una funzione standard in un terminale mobile, anche se un nuovo studente non ha letto la scheda informazioni, o non ricordava qualche dato, non si dovrebbe perdere la propria strada.
 
“Noi tre non abbiamo portato i nostri terminali di dati.”
 
   
Beh, i modelli a schermo virtuale sono vietati e avevo la guida d'ingresso della scuola memorizzata nel mio.”
 
   
  +
Che strano, pensò Tatsuya. I dati per la cerimonia d'ingresso della scuola, inclusa la posizione dell'auditorium, erano stati inviati a tutti i nuovi studenti. Usando il LPS (Sistema di Posizionamento Locale), una funzione standard in un terminale mobile, anche se un nuovo studente non avesse letto il tabellone informativo, o non si fosse ricordato qualcosa, non si sarebbe dovuto perdere.
“Siamo riusciti a fortuna ad entrare in questa scuola, dopo tutto, non avrà senso essere sgridati giusto prima della cerimonia d'ingresso della scuola.”
 
   
“Ho dimenticato la mia effettivamente.”
 
   
  +
''“Noi tre non abbiamo portato i nostri terminali mobili.”''
“Così questo è il motivo per te, eh…”
 
  +
  +
''“Beh, i modelli a schermo virtuale sono vietati e avevo la guida per la cerimonia d'ingresso memorizzata nel mio.”''
   
  +
''“Siamo riusciti ad entrare in questa scuola per il rotto della cuffia, non avrebbe senso farsi riconoscere già alla cerimonia d'ingresso della scuola.”''
Lui davvero non poteva accettarlo. É la tua cerimonia d'ingresso della scuola, almeno verifica la posizione della sede prima di venire, pensò onestamente tra sé e sé, ma non ha detto una parola.
 
   
  +
''“Sinceramente, io ho dimenticato il mio.”''
Non c'era bisogno di fomentare qualsiasi insignificante problema –– pensando questo, Tatsuya si trattenne.
 
  +
  +
''“Così questo è il motivo per te, eh...”''
  +
  +
  +
Non poteva accettarlo. ''É la cerimonia d'ingresso della tua scuola, almeno verifica la posizione della sede prima di venire'', pensò onestamente tra sé e sé, ma non disse una parola.
  +
  +
Non c'era bisogno di creare problemi inutili. Pensando questo, Tatsuya si trattenne.
   
   
Line 531: Line 557:
   
   
Il discorso di apertura di Miyuki era eccezionale come previsto.
+
Il discorso di apertura di Miyuki fu eccezionale, come previsto.
   
Tatsuya non ha mai avuto il minimo dubbio che la sua sorellina avrebbe armeggiato qualcosa di quel tipo.
+
A Tatsuya non passò mai nemmeno per l'anticamera del cervello che la sua sorellina potesse sbagliare, balbettare o in qualche modo fallire una cosa del genere.
   
Anche se lei era entusiasta e ha incluso un paio di belle frasi pericolose come”tutti uguali”, “come un solo corpo”, “a parte della magia” o “in modo integrato”, e riuscita a maneggiarla correttamente e nessuna sembrava disgustato.
+
Anche se era stata un po' troppo entusiasta e aveva aggiunto un paio frasi piuttosto pericolose come ”tutti uguali”, “come un solo corpo”, “tralasciando la magia” o “in modo integrato”, era riuscita a dirle in modo tale da non farle sembrare spinose.
   
La sua apertura, l'innocenza, e la modestia, insieme con la sua attraente, bella apparenza, aveva catturato il cuore non solo dei ragazzi, le matricole, ma anche gli studenti dei corsi superiori.
+
La sua apertura, l'innocenza, la modestia, oltre alla sua bellezza, avevano catturato il cuore non solo delle matricole, ma anche degli studenti più grandi.
   
Miyuki sarà probabilmente circondata da molta esuberanza da domani in poi.
+
Miyuki sarebbe stata probabilmente al centro dell'attenzione a partire dal giorno successivo.
   
 
Il che non era una cosa insolita.
 
Il che non era una cosa insolita.
   
Utilizzando gli standard della società, si può chiamare Tatsuya siscon dal modo in cui la coccola. Voleva elogiarla immediatamente, ma purtroppo, quello che seguì subito dopo la cerimonia fu il rilascio delle carte ID.
+
Per gli standard della società, si sarebbe potuto chiamare Tatsuya un siscon dal modo in cui la coccolava. Avrebbe voluto elogiarla immediatamente, ma purtroppo subito dopo la cerimonia c'era la consegna dei badge studenteschi.
   
Dal momento che le singole schede non erano fatte in precedenza, la disposizione era che ogni persone doveva andare in un certo posto per avere personalmente i propri dati scritti nelle carte per destinate per l'uso all'interno dei locali scolastici, in qualunque tavolo andavano, la procedura poteva essere completata, ma qui, una parete naturale apparve nel cuore di Tatsuya.
+
Dal momento che i singoli badge non erano già pronti, ogni persona sarebbe dovuta andare in un certo posto per farvici inserire personalmente i propri dati. La procedura poteva essere completata in qualunque sportello fossero andati, ma , un muro apparve spontaneamente nel cuore di Tatsuya.
  +
Miyuki probabilmente, senza dubbio, ha saltato questo passaggio; come rappresentante delle matricole, gli fu probabilmente già conferita questa scheda.
 
  +
Miyuki senza dubbio aveva saltato questo passaggio; come rappresentante delle matricole gli era probabilmente già stato conferito il badge.
   
 
E proprio ora, nel bel mezzo dei visitatori e della folla di studenti.
 
E proprio ora, nel bel mezzo dei visitatori e della folla di studenti.
   
“Shiba-kun, in che classe sei?”
 
   
  +
''“Shiba-kun, in che classe sei?”''
Erika, con una faccia che non riusciva a nascondere la sua eccitazione, chiese a Tatsuya, che era l'ultimo tra la fila del gruppo (in altre parole, stava praticando il detto 'prima le signore').
 
  +
  +
  +
Erika, con una faccia che non riusciva a nascondere la sua eccitazione, chiese a Tatsuya, che era l'ultimo nella fila del gruppo (in altre parole, stava praticando il detto 'prima le signore').
  +
  +
  +
''“Classe E.”''
   
“Classe E.”
 
   
 
Sentendo la risposta di Tatsuya.
 
Sentendo la risposta di Tatsuya.
   
“Yay! Siamo nella stessa classe.”
 
   
  +
''“Yay! Siamo nella stessa classe.”''
Erika saltò su e giù allegramente, sembrava star esagerando ma,
 
  +
  +
  +
Erika saltellò allegramente, sembrava che stesse esagerando ma,
  +
  +
  +
''“Anch'io sono nella stessa classe.”''
  +
  +
  +
Anche se non saltellava come Erika, anche Mizuki aveva la stessa espressione di felicità, quindi era probabilmente una reazione naturale per le matricole.
  +
   
“Io sono pure nella stessa classe.”
+
“Io sono in classe F.”
   
  +
“Io in G.”
Con solo l'azione di accompagnamento mancante, Mizuki aveva anche un volto simile, quindi questa potrebbe essere una reazione naturale per le matricole.
 
   
“Sono in classe F.”
 
   
  +
Anche così, non era come se le reazioni delle altre due fossero fredde e insensibili. Dopo tutto, erano di ottimo umore per via dell'iscrizione al liceo.
“Sono in classe G.”
 
   
  +
Quella scuola aveva otto classi del primo anno, e ogni classe aveva venticinque studenti.
Anche così, non era come se le reazioni dei rimanenti due erano fredde ed insensibile. Dopo tutto, erano di ottimo umore circa l'iscrizione in un liceo.
 
   
  +
In questo senso, erano uguali.
Questa scuola ha otto classi di primo anno, ed ogni classe ha venticinque studenti.
 
   
  +
I Weed, che nessuno si aspettava "sbocciassero", venivano messi nelle classi dalla E alla H; i Bloom invece, che sarebbero dovuti sbocciare in grandi fiori, non erano mai mischiati con i Weed.
In questo senso, loro erano uguali.
 
   
  +
Le due ragazze che erano state assegnate a classi diverse andarono per la loro strada. Sembrava che le due si fossero dirette verso le loro aule. Anche se le classi A-D e le classi E-H erano situate su diversi livelli, non sembrava che il loro entusiasmo fosse da meno.
In primo luogo, i Weeds che non si aspettavano sbocciassero in fiori sono stati messi nelle classi dalla E alla H, ed i Blooms che sarebbero dovuti sbocciare in grandi fiori sono stati mescolati tra loro.
 
   
  +
Di certo non tutti gli studenti del Corso 2 sarebbero rimasti insieme in un unico gruppo.
Le due ragazze che erano state assegnate a classi diverse, naturalmente andarono lungo la loro strada. Sembrava che i due si erano diretti verso i loro saloni. Anche se le classi AD e le classi EH erano situati su diversi livelli, non sembrava che il loro entusiasmo fosse da meno.
 
   
  +
Vi era anche un certo numero di loro che avrebbero camminato a testa alta, orgogliosi di essere entrati in una scuola di buona reputazione, dato che la scuola era classificata tra le prime del paese anche in aree non riguardanti la magia.
Non era come sé gli studenti del Corso 2 fossero rimasti insieme in un unico gruppo.
 
   
  +
Le due ragazze probabilmente erano andate in cerca di nuovi amici tra i loro futuri compagni di classe.
Vi erano anche un certo numero di loro che avrebbero raddrizzato la schiena, e di essere orgogliosi solo per essere entrati in una scuola con una certa reputazione.
 
   
Dal momento che questa scuola era classificata tra i primi del paese in aree di non competenza magica.
 
   
  +
''“Che cosa facciamo? Andiamo anche noi a dare un'occhiata alla nostra aula?”''
Loro due probabilmente se né andarono in cerca di nuovi amici tra coloro che avrebbero passato il resto dell'anno con loro.
 
   
“Che cosa dobbiamo fare? Andiamo a dare un'occhiata anche noi al nostro salone?”
 
   
Erika chiese alzando lo sguardo verso il volto di Tatsuya. Mentre Mizuki non chiese, stava probabilmente anche lei guardando il volto di Tatsuya.
+
Chiese Erika alzando lo sguardo verso Tatsuya. Anche se Mizuki non disse nulla, stava probabilmente guardando Tatsuya pure lei.
   
Fatta eccezione per alcune scuole che perseguono le antiche tradizioni, in questi giorni, le scuole superiori non utilizzano il sistema di avere insegnanti nelle classi.
+
Fatta eccezione per alcune scuole che seguivano le antiche tradizioni, il sistema "homeroom"<ref>Homeroom è l'aula dove si fa l'appello prima che gli studenti vadano ognuno a seguire una diversa lezione. È un sistema presente anche negli Stati Uniti, ma inesistente in Italia, dove gli studenti restano nella stessa aula e sono gli insegnanti a spostarsi.</ref> non esisteva più
   
Circolari amministrative non avevano bisogno di essere consegnate ad una ad una, e poi, non c'era molto budget extra da spendere in tali risorse umane, in modo che le circolari venivano distribuite attraverso i terminali che erano collegati in tutta l'intera scuola.
+
Le circolari amministrative non avevano bisogno di essere consegnate una a una, e poi non c'era budget extra da spendere in tali risorse umane; di conseguenza, le circolari venivano distribuite attraverso i terminali presenti in tutta la scuola.
   
 
Un sistema che prevedeva un terminale per uso scolastico assegnato ad ogni individuo esisteva già da decenni.
 
Un sistema che prevedeva un terminale per uso scolastico assegnato ad ogni individuo esisteva già da decenni.
   
Fatta eccezione per istruzioni individuali o lezioni pratiche, quasi tutto era fatto utilizzando i terminali di dati.
+
Fatta eccezione per istruzioni individuali o lezioni pratiche, quasi tutto era fatto utilizzando i terminali.
   
Se fosse necessaria più attenzione, i consulenti che avevano esperienza in molteplici discipline verrebbero assegnate alla scuola.
+
Se fosse stata necessaria più attenzione, i consulenti che avevano esperienza in molteplici discipline sarebbero stati assegnati alla scuola.
   
Quindi, il motivo per avere delle classi era per la comodità delle lezioni pratiche e di prova. Quando le lezioni di prova e pratiche si concludevano in tempo, in modo da non avere un surplus di tempo, avevano bisogno di un posto per contenere un certo numero di persone. (Nonostante, la detenzione era un affare quotidiano.)
+
Quindi, il motivo per avere delle classi era per la comodità delle lezioni pratiche e di prova. Quando le lezioni pratiche o gli esperimenti si concludevano in tempo avevano bisogno di un posto per contenere un certo numero di persone. (Nonostante ciò la detenzione era un affare giornaliero.)
   
Inoltre, con il sistema terminale personale, avevano fatto delle cose veramente convenienti.
+
Inoltre, l'uso dei terminali personali avevano reso delle cose veramente convenienti.
   
Non importa quello che la gente faceva in fondo, una volta che il tempo speso nella stessa stanza diventava lungo, si sarebbero mescolati tra loro in modo naturale.
+
Non importava la formazione o le origine degli studenti, una volta che avessero trascorso molto tempo nella stessa stanza, si sarebbero mescolati tra loro in modo naturale.
   
Con l'erogazione del sistema insegnante per classe, i legami tra i compagni di classe tendono a rafforzarsi.
+
Facendo a meno del sistema "homeroom", i legami tra i compagni di classe tendono a rafforzarsi.
   
In ogni caso, se si volessero fare nuove amicizia, andare in classe era il modo più veloce. Ma Tatsuya scosse la testa all'invito di Erika.
+
In ogni caso, andare in classe era il modo più veloce per fare nuove amicizie, ma Tatsuya scosse la testa all'invito di Erika.
  +
  +
  +
''“Mi dispiace. Devo incontrarmi con mia sorella minore.”''
   
“Mi dispiace. Devo incontrarmi con la mia sorellina.”
 
   
 
Non c'erano lezioni per loro né ulteriori comunicati per oggi.
 
Non c'erano lezioni per loro né ulteriori comunicati per oggi.
   
Tatsuya aveva un accordo con Miyuki di tornare insieme subito dopo che le procedure erano state completate.
+
Tatsuya aveva un accordo con Miyuki di tornare insieme subito dopo che le procedure fossero state completate.
   
“Heehh… Se è la sorella minore di Shiba-kun, allora dev'essere davvero carina vero?”
 
   
  +
''“Heehh… Se è la sorella minore di Shiba-kun allora dev'essere davvero carina, vero?”''
Sentendo i mormori e le domande interrogative di Erika, Tatsuya fu turbato da come avrebbe dovuto risponderle.
 
   
Se è la sua sorellina, allora lei dev'essere carina, cosa dire, pensò Tatsuya.
 
   
  +
Sentendo i mormorii e le domande di Erika, Tatsuya non sapeva come risponderle.
Sentiva di non riuscire a collegare bene causa ed effetto.
 
  +
  +
''Se è sua sorella allora dev'essere carina... cosa intende?'' pensò Tatsuya. Sentiva di non riuscire a collegare bene causa ed effetto.
   
 
Per fortuna, non aveva davvero bisogno di sforzarsi per rispondere.
 
Per fortuna, non aveva davvero bisogno di sforzarsi per rispondere.
   
  +
“Potrebbe essere la tua sorellina… il rappresentante delle matricole, Shiba Miyuki-san?”
 
  +
''“Non è che tua sorella è... il rappresentante delle matricole, Shiba Miyuki-san?”''
  +
   
 
Dal momento che Mizuki aveva fatto una domanda più primitiva.
 
Dal momento che Mizuki aveva fatto una domanda più primitiva.
   
Questa volta, non non c'era bisogno per lui di esitare. Un cenno del capo di Tatsuya è stato sufficiente per accertare la risposta
+
Questa volta non c'era bisogno di esitare. Un cenno del capo di Tatsuya fu sufficiente per dare risposta alla domanda.
alla domanda.
 
   
“Eh? Davvero? Quindi siete gemelli?”
 
   
  +
''“Eh? Davvero? Quindi siete gemelli?”''
La domanda di Erika era naturale. Per Tatsuya, era una domanda che aveva sentito fin da giovane.
 
   
“Spesso mi è stato chiesto questo, ma non siamo gemelli. Sono nato nel mese di Aprile. Mentre lei è nata nel mese di Marzo. Se fossi nato un mese prima o lei fosse nate un mese più tardi, allora non saremmo nello stesso anno scolastico.”
 
   
  +
La domanda di Erika era naturale, una domanda che Tatsuya aveva sentito mille volte.
“Hmm… Credo che le cose siano davvero complicate eh?”
 
   
Con una sorella minore che era un prodigio nello stesso anno scolastico, era destinato ad essere complicato, ma Erika lo chiese con nessuna cattiva intenzione. Tatsuya sorrise e lasciò scivolare la domanda.
 
   
  +
''“Mi è stato chiesto spesso, ma non siamo gemelli. Io sono nato ad aprile, mentre lei è nata a marzo. Se io fossi nato un mese prima o lei un mese più tardi, allora non saremmo nello stesso anno scolastico.”''<ref>Tatsuya è di 11 mesi più grande di Miyuki.
“A parte questo, è sorprendente che puoi dirlo. Shiba non è un nome di famiglia raro, dopotutto.”
 
  +
Università a parte, in Giappone l'anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo dell'anno successivo e l'ingresso a scuola è determinato dall'età dello studente prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Siccome è in uso il calendario Gregoriano, nello stesso anno possono esserci studenti di età anagrafiche diverse.</ref>
   
  +
''“Hmm… Credo che le cose siano davvero complicate eh?”''
Sentendo la domanda di Tatsuya, le due signorine sorrisero debolmente.
 
   
“No, no, è abbastanza raro.”
 
   
  +
Con una sorella minore che era un prodigio nello stesso anno scolastico, era destinato a essere complicato, ma Erika lo chiese senza cattive intenzioni. Tatsuya sorrise e lasciò perdere la domanda.
Tuttavia, il modo in cui l'ha detto emanava una sensazione molto diversa. In contrasto con il sorriso di Erika, che era miscelato con un senso di irregolarità,
 
   
“Le vostre caratteristiche si assomigliano.”
 
   
  +
''“A parte questo, è sorprendente che tu l'abbia notato. Shiba non è un nome di famiglia raro, dopotutto.”''
Il sorriso riservato di Mizuki apparve alla mancanza di fiducia.
 
   
“Sembriamo simili, mi chiedo?”
 
   
  +
Sentendo la domanda di Tatsuya, le due ragazze sorrisero debolmente.
La testa di Tatsuya non si voltò alle parole di Mizuki. Allo stesso modo delle parole di Erika, come se il suo tono evidenziato avesse messo radici, le parole di Mizuki sembravano irreali per lui.
 
   
Piuttosto, non poteva crederci.
 
   
  +
''“No, no, è abbastanza raro.”''
Anche se non si cercano i lati positivi in Miyuki, lei è una bellezza rara, anche se si tolgono tutti i sui talenti superflui, solo il fatto di essere lì, lei non sarà in grado di non attirare attenzione, un idolo nato, no, una stella.
 
   
Guardando sua sorella minore, avrebbe potuto capire che il detto, “Dio non dà due doni”, ma era una bugia sgradevole.
 
   
  +
Tuttavia, il modo in cui lo disse dava una sensazione molto diversa, in contrasto con il sorriso di Erika, che aveva un che di beffardo.
Al contrario, egli era al di sopra della norma, o sopra la media, forse? Tatsuya stesso valutò.
 
   
Durante le scuole medie, ad uno spettatore, benché le lettere d'amore (a Tatsuya apparivano come lettere di tifosi) erano date a sua sorella minore, Tatsuya non aveva mai ricevuto qualcosa del genere.
 
   
  +
''“Avete lineamenti simili.”''
Anche se era solo in parte, avevano ancora ereditato gli stessi geni, ma anche Tatsuya aveva dubitato no solo una o due volte se erano consanguinei o meno.
 
   
“Se la metti così… uhn, si assomigliano. Shiba-kun è piuttosto raffinato. È solo che si sente come se le vostre caratteristiche non possano assomigliarsi più di così.”
 
   
  +
Il sorriso riservato di Mizuki parve mancare di confidenza.
Proprio come Erika ha risposto alla domanda di Tatsuya, anche Mizuki annuì.
 
   
“'Raffinato' hai detto, che parola obsoleta per l'epoca in cui siamo… e non significa che se tolto il mio viso, non c'è nessuna somiglianza in noi, no?”
 
   
  +
''“Ci assomigliamo? Davvero?”''
Un sentimento sagace, le parole di Erika potevano essere un po' difficili da capire, ma non erano solo le loro facce che sembravano simili. Dopo che Tatsuya aveva interpretato così, a fatto un colpetto ottuso verso di lei.
 
   
”Non è questo, hmm, come devo dire…”
 
   
  +
Tatsuya non si voltò alle parole di Mizuki. Così come quelle di Erika, anche le parole di Mizuki gli sembrarono irreali.
Sembrava che Erika non riusciva ad esprimersi.
 
   
  +
Anzi, non poteva crederci.
Se non fosse per l'aiuto di Mizuki, lei starebbe probabilmente ancora armeggiando per un po'.
 
   
  +
Anche se non si fossero cercati i lati positivi in Miyuki, era comunque una ragazza di rara bellezza, anche senza tutti i sui talenti superflui, solo il fatto di essere lì l'avrebbe posta al centro dell'attenzione. Un idolo nato, no, una stella.
“È la tua aura, i vostri lineamenti si assomigliano come previsto da due fratelli.”
 
   
  +
Guardando sua sorella poteva capire che il detto “Dio non concede due doni”, era una bugia sgradevole.
“Proprio cosi! Aura, è la tua aura.”
 
   
  +
Al contrario, ch'egli fosse al di sopra della norma o sopra la media? Tatsuya valutò se stesso.
Schiaffeggiando il suo ginocchio, Erika fece un cenno forte.
 
  +
  +
Durante le scuole medie, benché sua sorella avesse ricevuto più volte lettere d'amore (a Tatsuya apparivano come lettere di fan), Tatsuya non ne aveva mai ricevute.
  +
  +
Anche se solo in parte, avevano ereditato gli stessi geni, ma persino Tatsuya aveva dubitato più di una volta se fossero davvero consanguinei.
  +
  +
  +
''“Se la metti così… uhm, vi assomigliate. Anche Shiba-kun è piuttosto figo. Sembra come se i vostri lineamenti non possano assomigliarsi più di così.”''
  +
  +
  +
Mizuki annuì in accordo con la risposta di Erika.
  +
  +
  +
''“ 'Figo' hai detto, da che secolo hai tirato fuori questo termine? ...e non significa che se togli il mio viso non ci assomigliamo per niente?”''
  +
  +
  +
Tenendo conto dei sentimenti, le parole di Erika forse erano un po' difficili da capire, ma a quanto pare non erano solo le loro facce a essere simili.
  +
  +
  +
''”Non è questo. Hmm, come dire...”''
  +
  +
  +
Sembrava che Erika stessa non riuscisse a esprimere bene quello che pensava.
  +
  +
Se non fosse stato per l'aiuto di Mizuki, probabilmente sarebbe rimasta a pensarci ancora per un po'.
  +
  +
  +
''“È la tua aura, i vostri lineamenti dignitosi si assomigliano, come previsto da due fratelli.”''
  +
  +
''“Proprio cosi! L'aura, è la tua aura.”''
  +
  +
  +
Schiaffeggiando il suo ginocchio, Erika annuì con forza.
   
 
Questa volta, era il turno di Tatsuya di sorridere ironicamente.
 
Questa volta, era il turno di Tatsuya di sorridere ironicamente.
   
“Chiba-san… non sei una persona che si entusiasma facilmente?”
 
   
  +
''“Chiba-san… sei una persona che si lascia facilmente trasportare dalle emozioni eh?”''
Entusiasma facilmente? Sei così crudele, iniziò a protestare, la lasciò correre. Dal suo tono, non era come se Erika fosse veramente arrabbiata al suo commento.
 
  +
  +
  +
''Una che si lascia trasportare facilmente dalle emozioni? Sei così crudele.''. Lei iniziò a protestare e lui la lasciò fare. Dal suo tono si capiva che Erika non era veramente arrabbiata al suo commento.
  +
  +
  +
''“A parte questo, Shibata-san, è incredibile che tu l'abbia capito dalla nostra aura… devi avere davvero un'ottima vista.”''
  +
  +
  +
Ma fu Erika che si intromise con un tono profondo.
   
“A parte questo, Shibata-san, è incredibile per te di essere in grado di parlare della nostra aura… i tuoi occhi devono essere veramente buoni.”
 
   
  +
''“Eh? Guarda che Mizuki porta gli occhiali.”''
Ma fu Erika che salto le sue parole con un tono profondo.
 
   
“Eh? Mizuki sta portando gli occhiali sai?”
+
''“Non voglio dire questo. Inoltre, gli occhiali di Shibata-san non sono graduati, giusto?”''
   
“Non voglio dire questo. Inoltre, Shibata-san gli occhiali non hanno un grado giusto?”
 
   
Eh? Erika guardò gli occhiali di Mizuki con una faccia perplessa.
+
Eh? Erika guardò gli occhiali di Mizuki con un'espressione perplessa.
   
D'altra parte delle lenti, Mizuki spalancò gli occhi e li indurì.
+
Dietro le lenti, Mizuki spalancò gli occhi e il suo sguardo si indurì.
   
Era sorpresa di essere stata vista attraverso, o era mortificata che il suo segreto era stato scoperto? Qualunque cosa fosse,
+
Era sorpresa di essere stata scoperta, o era mortificata che il suo segreto era stato svelato? Qualunque cosa fosse, a Tatsuya non sembrava che avesse grande importanza per lei.
sembrava a Tatsuya qualcosa che non aveva una grande importanza per lei.
 
   
Quanto al perché aveva fatto una faccia così, non aveva la possibilità di indagare su esso.
+
Quanto al perché lo avesse guardato a quel modo, non ebbe l'occasione di chiedere.
   
Il tempo era finito. Ed è probabilmente meglio per ora.
+
Il tempo era agli sgoccioli. Ed era probabilmente meglio così, per il momento.
   
   
Line 724: Line 790:
   
   
“Onii-sama, scusa per l'attesa.”
+
''“Onii-sama, scusa per l'attesa.”''
   
Da dietro di Tatsuya e gli altri, che parlavano in un angolo vicino all'uscita dell'auditorium, la voce della persona che stava aspettando si poté udire.
 
   
  +
Tatsuya e gli altri, che parlavano in un angolo vicino all'uscita dell'auditorio, udirono la voce della persona che lui stava aspettando.
Miyuki, che era circondata da una folla, scivolò fuori da essa.
 
   
  +
Miyuki scivolò fuori dalla folla di studenti che la circondava.
Inizialmente, Tatsuya sentiva che era un po' presto, ma pensando ancora al carattere di sua sorella minore, era forse solo questione di tempo.
 
   
  +
Inizialmente, Tatsuya sentiva che sua sorella fosse un po' in anticipo, ma pensando al suo carattere, era probabilmente il momento giusto.
Anche se lei non era una persona che si sarebbe allontanata dalla socializzazione, era innegabile che aveva la tendenza a essere ossessivamente dispiaciuta con lusinghe e complimenti. Mentre si può dire che si sta comportando come una bambina, fin da giovane, non vi era mancanza di opportunità per lei di ricevere lodi, e tra questi, i momenti in cui i complimenti furono ricoperti con un misto di gelosia e invidia non erano poche ma molte. Se si pensa questo, allora era abbastanza comprensibile che lei fosse un po' sospettosa sull'adulazione che stava ricevendo. Si può dire che stava tollerando bene per oggi.
 
   
  +
Miyuki non era una persona restia a socializzare, ma era innegabile che non sopportasse lusinghe e complimenti. Si potrebbe definire un atteggiamento infantile, ma sin da giovane età era stata subissata di lodi, e non erano stati affatto pochi i momenti in cui i complimenti erano stati circondati da un alone di gelosia e invidia. Se si pensa a questo, allora era abbastanza comprensibile che fosse un po' sospettosa dell'adulazione che riceveva. Si potrebbe dire che quel giorno stava tollerando piuttosto bene.
“Sei stata veloce” era quello che aveva intenzione di dire quando si sarebbe voltato verso di lei, ma anche se le parole fossero rimaste le stesse, come previsto, la sua intonazione la trasformò in una domanda.
 
   
  +
''Sei stata veloce'' era quello che aveva intenzione di dire quando si sarebbe voltato verso di lei, ma anche se le parole rimasero le stesse, la sua intonazione si trasformò in domanda.
Dietro come si aspettava,vi era un accompagnamento che non sperava.
 
   
  +
Dietro colei che stava aspettando, vi era una persona che non si aspettava di vedere.
“Ciao Shiba-kun, ci incontriamo di nuovo.”
 
   
In risposta a questa amabile, disarmante volto sorridente e parole, Tatsuya abbasso la testa senza dire niente.
 
   
  +
''“Ciao Shiba-kun, ci incontriamo ancora.”''
Nonostante il suo inadeguato riconoscimento alla sua cortesia,il sorriso del presidente del consiglio studentesco, Saegusa Mayumi, non gli diede un minimo di tregua. Forse, si trattava di un qualche tipo di poker face, o forse, questa era una cosa innata in questa ragazza, che era più anziana di età; qualunque essa fosse, Tatsuya, che aveva appena incontrato, non avrebbe saputo dirlo.
 
   
Ma, più che la strana risposta del fratello maggiore al presidente del consiglio studentesco, la sua sorellina sembrava essere disturbata dalle due ragazze che si erano rannicchiate accanto al fratello.
 
   
  +
In risposta a quell'amabile, disarmante sorriso e a quelle parole, Tatsuya chinò la testa in silenzio.
“Onii-sama, loro sono…”
 
   
  +
Nonostante il suo inadeguato riconoscimento alla cortesia di lei, il sorriso del Presidente del Consiglio Studentesco, Saegusa Mayumi, non gli diede un minimo di tregua. Forse si trattava di un qualche tipo di faccia da poker, o forse era una cosa innata in questa ragazza più grande; quale fosse la risposta, avendola appena conosciuta, Tatsuya non avrebbe saputo dirlo.
Prima di spiegare la propria situazione sul perché non era sola, Miyuki era alla ricerca di una spiegazione sul perché Tatsuya non era solo. Anche se era un po' sorpreso per la sua rudezza, non aveva nulla da nascondere. Tatsuya rispose senza attendere un instante.
 
   
  +
Ma, più che la strana risposta del fratello maggiore al Presidente del Consiglio Studentesco, Miyuki sembrava disturbata dalle due ragazze accanto al fratello.
“Questa è Shibata Mizuki-san. E questa è Chiba Erika-san. Siamo nella stessa classe.”
 
   
“Capisco… non è forse troppo presto per un appuntamento con i tuoi compagni di classe?”
 
   
  +
''“Onii-sama, loro sono?”''
Con la sua adorabile testa inclinata di lato, non è che ha qualcosa contro di loro, la faccia di Miyuki sembrava dire come ha chiesto. Le sue labbra formarono un sorriso simile a quelle di una dama. Ma i suoi occhi non sorridevano.
 
   
Oh dio oh dio, pensò Tatsuya.
 
   
  +
Prima di spiegare la propria situazione sul perché non fosse sola, Miyuki era alla ricerca di una spiegazione sul perché Tatsuya non fosse solo. Anche se un po' sorpreso per il tono rude, non aveva nulla da nascondere, quindi Tatsuya rispose immediatamente.
Sembra che subito dopo la cerimonia, è stata bombardata con lusinghe da destra e sinistra, ponendola tesa, causando un sacco di stress accumulato.
 
   
“Non c'è modo che possa accadere giusto, Miyuki? Stavamo solo chiacchierando in tua attesa.
 
   
  +
''“Questa è Shibata Mizuki-san. E questa è Chiba Erika-san. Siamo nella stessa classe.”''
Stai per essere scortese con tutte e due, non è vero?”
 
   
  +
''“Capisco… Non è troppo presto per appuntamenti con i tue compagne di classe?”''
La faccia imbronciata di sua sorella minore sembrava carina per lui, ma non fornire il suo nome dopo essersi introdotta tra le ragazze non poteva essere favorevole alla sua reputazione con tutta questa folla. Vedendo gli occhi di rimprovero di Tatsuya, uno sguardo di rassegnazione balenò per un attimo sul suo viso, e dopo ciò, Miyuki sistemò un sorriso ancora più gentile sul suo viso.
 
“Buon giorno, Shibata-san, Chiba-san, Sono Shiba Miyuki.
 
   
  +
Sono anch'io una matricola come Onii-sama, quindi non vedo l'ora di essere nelle vostre cure.”
 
  +
Con la sua adorabile testa inclinata di lato, l'espressione di Miyuki pareva dire ''non che abbia qualcosa in contrario''. Tuttavia, i suoi occhi non sorridevano, nonostante le sue labbra avessero formato un sorriso degno di una dama, .
  +
  +
Oh dio, oh dio, pensò Tatsuya.
  +
  +
A quanto pare era stata bombardata con lusinghe da ogni dove subito dopo la cerimonia, rendendola nervosa e causandole un sacco di stress.
  +
  +
  +
''“Non c'è modo che possa accadere giusto, Miyuki? Stavamo solo chiacchierando in tua attesa, e il tuo atteggiamento nei loro confronti è alquanto scortese, lo sai?”''
  +
  +
  +
La faccia imbronciata di sua sorella gli sembrava carina, ma non presentarsi dopo essere stata introdotta alle ragazze, dinnanzi ad altri studenti per di più, non poteva certo giovare alla sua reputazione. Vedendo lo sguardo di rimprovero di Tatsuya, la rassegnazione balenò per un attimo sul suo viso, dopo di che Miyuki sorrise in modo ancora più gentile.
   
 
[[Image:MKnR v01 049.jpg|thumb]]
 
[[Image:MKnR v01 049.jpg|thumb]]
   
“Sono Shibata Mizuki. Anch'io, spero di essere nelle vostre cure.”
 
   
  +
''“Buon giorno, Shibata-san, Chiba-san, sono Shiba Miyuki. Sono anch'io una matricola come Onii-sama, quindi sono nelle vostre mani.”''
“Piacere di conoscerti. Puoi chiamarmi solo Erika. Posso chiamarti solo Miyuki?”
 
   
  +
''“Sono Shibata Mizuki. Anch'io, spero di essere nelle tue cure.”''
“Si, per piacere fatelo. Sarebbe difficile distinguere tra me e mio fratello solo dall'appellativo della nostra famiglia.”
 
Le ragazze si presentarono tra loro ancora una volta.
 
   
  +
''“Piacere di conoscerti. Puoi chiamarmi semplicemente Erika. Posso chiamarti Miyuki?”''
I saluti scambiati tra Miyuki e Mizuki sembravano appropriati per delle persone che si sono appena conosciuti. Ma per Erika, fin dall'inizio, era sorprendentemente ( se questo e il modo giusto di dirlo) amichevole.
 
   
  +
''“Sì, per piacere. Sarebbe difficile distinguere tra me e mio fratello solo dal cognome.”''
Tuttavia, solo Tatsuya si sentiva sconcertato dal modo amichevole di parlare di Erika.
 
   
Non c'era alcun segno in Miyuki di essere disturbata dal comportamento quasi eccessivamente familiare dal suo cenno del capo.
 
   
  +
Le ragazze si presentarono nuovamente.
“Ah-ha, Miyuki, non mi aspettavo che fossi così socievole dal tuo aspetto esteriore.”
 
   
  +
La presentazione tra Miyuki e Mizuki sembrava appropriata per due persone che si erano appena conosciute. Ma Erika era stata fin dall'inizio sorprendentemente (se questo e il modo giusto di dirlo) amichevole.
“Tu sei tanto aperta come sembravi essere. Piacere di conoscerti, Erika.”
 
   
  +
Solo Tatsuya, però, era sconcertato dai modi sfacciati di Erika.
Dopo essere stata esasperata con tutte quelle lusinghe e complimenti, era comprensibile che sarebbe stata abbastanza affettuosa dall'atteggiamento sincero di Erika, ma sembrava che ciascuna di esse avesse in qualche modo acquisito una comprensione reciproca al di là di questo. Mentre Tatsuya non poteva fare a meno di sentirsi lasciato indietro, ma non era buono rimanere fermi lì. Dal momento che il gruppo con il presidente del consiglio studentesco che stava inseguendo la sorella minore era in mezzo alla folla, non stavano ostacolando nessuno, ma proprio per questo, se fossero rimasti ancora lì, sarebbero diventati un ostacolo per le persone che volevano passare.
 
   
  +
Dal cenno che fece, pareva che Miyuki non fosse assolutamente turbata dal comportamento un po' troppo familiare di Erika.
”Miyuki, ha finito i tuoi affari con il consiglio studentesco? Se non lo sono, posso andare ad ammazzare il tempo da solo, sai?”
 
“Sono qui solo per dire ciao per oggi.
 
   
Miyuki-san… posso chiamarti anch'io così?”
 
   
  +
''“Ah-ha, Miyuki, dal tuo aspetto non mi aspettavo che fossi così socievole.”''
“Ah, si.”
 
   
  +
''“Tu invece sei tanto aperta quanto sembri. È un piacere di conoscerti, Erika.”''
Come Mayumi si rivolse a lei, Miyuki annui, il suo sorriso senza riserve venne sostituito da una espressione solenne.
 
   
“Bene, allora Miyuki-san, riprenderemo un altro giorno.”
 
   
  +
Dopo essere stata esasperata da tutte quelle lusinghe e complimenti, era comprensibile che avrebbe gradito l'atteggiamento sincero di Erika, ma sembrava che entrambe avessero in qualche modo acquisito una comprensione reciproca più profonda. Anche se Tatsuya non poteva fare a meno di sentirsi escluso, non era una buona cosa rimanere fermi lì: al momento non stavano ostacolando nessuno, dato che la folla presente era il gruppo che era venuto con sua sorella, ma proprio per questo, se fossero rimasti ancora lì avrebbero intralciato chi avesse voluto passare.
Mayumi salutò leggermente con un viso sorridente ed iniziò ad uscire dall'auditorium. Ma, uno degli studenti di sesso maschile che stava accompagnando da dietro Mayumi la chiamò e la fermò. Sul suo petto, fiorendo con orgoglio come se fosse una cosa naturale, vi era l'emblema del fiore ad otto petali.
 
   
“Ma Presidente, per quanto riguarda il nostro programma…”
 
   
  +
''”Miyuki, hai finito i tuoi affari con il Consiglio Studentesco? Se hai ancora da fare, posso andare ad ammazzare il tempo da solo nel frattempo.”''
“Non dobbiamo prendere davvero un appuntamento in anticipo. Se lei ha già un altro impegno, si dovrebbe dare priorità a quello, giusto?”
 
   
  +
''"Non preoccuparti."''
Dopo che lo studente maschio, che sembrava voler persistere ulteriormente, venne trattenuto dai suoi occhi, Mayumi fece un significativo sorriso per Tatsuya e Miyuki.
 
   
“Bene, allora Miyuki-san, io prendo congedo. Shiba-kun pure, mi piacerebbe conversare con te uno di questi giorni.”
 
   
  +
Non fu Miyuki a risponderli, ma la ragazza che l'aveva accompagnata.
Dopo aver dato il suo invito, Mayumi se né andò. In seguito lo studente maschio che era dietro di lei si voltò, e guardò Tatsuya così forte come se si potesse sentire la lingua schioccare.
 
  +
  +
  +
''“Oggi sono qui solo per salutare. Dunque Miyuki-san... ah, posso chiamarti anch'io così?”
  +
  +
''“Oh, certamente.”''
  +
  +
  +
Miyuki annui alla domanda di Mayumi, e il suo sorriso senza riserve fu sostituito da un'espressione solenne.
  +
  +
  +
''“Bene. Allora Miyuki-san, riprenderemo un altro giorno.”''
  +
  +
  +
Mayumi salutò sorridente e si diresse fuori dall'auditorium. Uno degli studenti che la aveva accompagnata però la chiamò e la fermò. Sul suo petto, fiorendo con orgoglio come se fosse una cosa naturale, vi era l'emblema del fiore ad otto petali.
  +
  +
  +
''“Ma Presidente, per quanto riguarda il nostro programma…”''
  +
  +
''“Non abbiamo preso appuntamento in anticipo, quindi se ha già un altro impegno dovrebbe dare priorità a quello, no?”''
  +
  +
  +
Lo studente sembrava voler insistere, ma venne fermato dallo sguardo di Mayumi, che poi si voltò e fece un significativo sorriso a Tatsuya e Miyuki.
  +
  +
  +
''“Bene. Allora io prendo congedo Miyuki-san. Shiba-kun, mi piacerebbe fare una chiacchierata con te uno di questi giorni.”''
  +
  +
  +
Dopo averli salutati nuovamente, Mayumi se ne andò. Dopo di che, lo studente di prima si voltò e fissò così intensamente Tatsuya che si sarebbe potuto sentire la sua lingua schioccare.
   
   
Line 819: Line 909:
   
   
  +
''“...allora, ci avviamo?”''
“Ora, torniamo indietro?”
 
  +
  +
  +
Nonostante si fosse appena iscritto a scuola, era già riuscito a provocare il disappunto non solo dei senpai, ma anche dei membri del Consiglio Studentesco, anche se la cosa era completamente al di là del suo controllo. Naturalmente, non avrebbe avuto una vita tranquilla e regolare in cui potesse rimuginare su cose del genere. Pur avendo solo sedici anni di esperienza di vita, Tatsuya aveva già sperimentato negatività di tale livello.
  +
  +
  +
''“Mi dispiace Onii-sama. A causa mia, le persone stanno avendo una cattiva impressione…”''
  +
  +
''“Non è niente per cui tu debba scusarti.”''
   
Mentre lui era riuscito ad invocare il dispiacere non solo dei sempai, ma anche dei membri del consiglio esecutivo non appena si era iscritto nella scuola, era qualcosa di completamente fuori dal suo controllo. Naturalmente, non era come se stesse cercando di sperimentare una semplice vita regolare in cui fosse riuscito a rimuginare cose del genere. Pur avendo solo sedici anni di esperienza di vita, Tatsuya aveva già sperimentato negatività di tale livello.
 
   
  +
Senza lasciare che Miyuki, angosciata, finisse di parlare, Tatsuya le mise una mano sul capo. Mentre le accarezzava i capelli, il viso di lei si tinse velocemente di un rosso acceso. Per chiunque li osservasse, questa coppia di fratelli sembrava essere in prossimità di un confine pericoloso, ma avendoli appena conosciuti, Mizuki ed Erika trattennero le loro osservazioni e non dissero nulla al riguardo.
“Mi dispiace, Onii-sama. Per causa mia, le persone ottengono una cattiva impressione…”
 
   
“Non è niente per cui necessiti scusarti.”
 
   
  +
''“Beh, visto che siamo tutti qui, perché non andiamo a berci una tazza di tè?”''
Senza lasciare che la faccia angosciata di Miyuki finisse le sue parole, Tatsuya alzò la sua mano e la mise sopra la testa di Miyuki con un piccolo colpetto. Mentre continuava ad accarezzare i capelli in modo ordinato, il suo viso si tinse velocemente di un rosso acceso. Per qualsiasi spettatore, questa coppia di fratelli sembrava essere in prossimità di un confine pericoloso, ma forse, anche trattenendo le loro osservazioni in conseguenza di aver appena incontrato i fratelli, Mizuki e pure Erika, non dissero nulla sopra questo.
 
   
  +
''“Ottima idea! Sembra che ci sia una buona pasticceria qui vicino.”''
“Be', visto che siamo tutti qui, perché non andiamo a bere una tazza di tè?”
 
   
“Sembra fantastico! Sembra che ci sia una buona pasticceria qui vicino.”
 
   
 
In altre parole, si trattava di un invito all'ora del tè.
 
In altre parole, si trattava di un invito all'ora del tè.
Line 839: Line 934:
 
Chiedere una cosa del genere sarebbe probabilmente una considerazione inutile. Era lo stesso per Tatsuya e Miyuki.
 
Chiedere una cosa del genere sarebbe probabilmente una considerazione inutile. Era lo stesso per Tatsuya e Miyuki.
   
A parte questo, Tatsuya aveva altro da chiedere. In verità, era davvero una cosa insignificante, ma era qualcosa che lo avrebbe rosicato se non l'avesse chiesto.
+
A parte questo, Tatsuya aveva altro da chiedere. Era davvero una cosa da nulla, ma avrebbe continuato a rimuginarci sopra se non l'avesse chiesto.
   
“Non hai il check-up su dove si teneva la cerimonia d'ingresso, e tu sai dov'è una pasticceria?”
 
   
  +
''“Non sapevi dove si teneva la cerimonia d'ingresso, ma sai di una pasticceria nei dintorni?”''
Potrebbe essere una domanda un po' a presa in giro.
 
  +
  +
  +
Forse era una domanda un po' canzonatoria.
  +
  +
  +
''“Ovviamente! Si tratta di una cosa importante, non credi?”''
   
“Ovviamente! Si tratta di qualcosa di importante, non è vero?”
 
   
 
Ma Erika annuì con fiducia, senza la minima esitazione.
 
Ma Erika annuì con fiducia, senza la minima esitazione.
   
“'Ovviamente', eh…”
 
   
  +
''“'Ovviamente', eh…?”''
La sua confessione si trasformò in un gemito. Ma, come se si trattasse dell'affare di qualcun altro, Tatsuya pensò che qualcuno avrebbe ricevuto il peso maggiore di questo.
 
   
“Onii-sama, che né pensi?”
 
   
  +
La sua ammissione divenne un gemito. Ma, come se non fosse affar suo, Tatsuya pensò che qualcun'altro ne avrebbe ricevuto le conseguenze.
Ma sembrava che Tatsuya era l'unico scioccato del commento sagace di Erika.
 
   
Anche Miyuki non sembrava aver prestato attenzione alla mancanza di buon senso nel dare priorità ad una pasticceria invece che alla sede della cerimonia. ––Anche se in primo luogo, Miyuki non era a conoscenza dei dettagli di tutta la storia.
 
   
  +
''“Onii-sama, che ne pensi?”''
“Be', suona bene. Dopo tutto ci siamo appena conosciuti. Sia che si tratti dello stesso anno, o dello stesso sesso, non troveremo un altro amico di troppo.”
 
   
Anche se disse questo, non aveva mai posto molta attenzione nella sua risposta d'accordo. Non c'era una questione particolarmente urgente che attende entrambi a casa. In origine, Tatsuya pensava che sarebbero dovuti andare da qualche parte per trascorrere il pomeriggio per commemorare l'iscrizione di sua sorella minore prima di tornare a casa.
 
   
  +
Ma sembrava che Tatsuya fosse l'unico scioccato del commento avventato di Erika.
Dal momento che non era un tratto ben pensato, rifletteva la sua improvvisa vera voce.
 
   
  +
Anche Miyuki non sembrava aver prestato attenzione alla mancanza di buon senso nel dare priorità a una pasticceria invece che alla sede della cerimonia. Anche se bisogna dire che Miyuki non era a conoscenza dei dettagli di tutta la storia.
“Shiba-kun dico, quando si tratta di Miyuki, non pensi troppo profondamente in essa…”
 
   
“Ti sta veramente a cuore tua sorella, non è vero…”
 
   
  +
''“A me va bene. Dopo tutto ci siamo appena conosciuti. Sia che si tratti dello stesso anno, o dello stesso sesso, un amico in più è sempre un bene.”''
Che si trattasse di un complimento o di un commento da stupore bianco, prima che i rispettivi combinati sguardi differenti, Tatsuya non poteva che rimanere in silenzio con una espressione amara.
 
  +
  +
  +
Anche se disse così, non aveva riflettuto molto sulla sua risposta affermativa. Non c'era nessuna questione particolarmente urgente che attendeva entrambi a casa. Inoltre, Tatsuya aveva già programmato di trascorrere il pomeriggio da qualche parte per festeggiare l'iscrizione di sua sorella minore prima di tornare a casa.
  +
  +
Dal momento che era una frase spontanea, rifletteva il suo vero pensiero.
  +
  +
Apparentemente consapevoli che questo era il suo vero modo di parlare, Erika e Mizuki risposero in questo modo.
  +
  +
  +
''“Shiba-kun dico, quando si tratta di Miyuki, non ci pensi su troppo profondamente…”''
  +
  +
''“Ti sta veramente a cuore tua sorella, non è vero?”''
  +
  +
  +
Che si trattasse di un complimento o di un commento di muto stupore, dinnanzi a quei due sguardi, Tatsuya non poté che rimanere in silenzio con un'espressione amara.
   
   
Line 877: Line 986:
   
   
La “pasticceria” dove li ha portati Erika era in realtà una “caffetteria francese con dessert”; hanno preso il loro pranzo lì e passarono un po' di tempo a chiacchierare allegramente (erano le tre ragazze che parlavano, e Tatsuya stava soltanto ascoltando), e nel momento in cui arrivarono a casa, era già quasi sera.
+
La “pasticceria” dove li portò Erika era in realtà una “caffetteria francese con dessert”; pranzarono lì e passarono un po' di tempo a chiacchierare allegramente (erano le tre ragazze che parlavano, Tatsuya stava soltanto ascoltando), e quando arrivarono a casa, era quasi sera.
   
 
Non vi era nessuno ad accoglierli.
 
Non vi era nessuno ad accoglierli.
   
 
La casa, che di gran lunga superava le dimensioni medie, sembrava per lo più abitata soltanto da Tatsuya e Miyuki.
 
La casa, che di gran lunga superava le dimensioni medie, sembrava per lo più abitata soltanto da Tatsuya e Miyuki.
Tornò nella sua stanza e si tolse per primo la divisa.
 
   
Lui davvero non voleva pensare che una tale 'improvvisata cappa' potesse incidere più di tanto, ma, dopo essersi tolto la giacca che era modellato intenzionalmente per sembrare 'diverso', si sentiva un po' più leggero. Fece schioccare la lingua una volta per queste sue sensazioni e rapidamente finì di cambiarsi.
+
Tatsuya tornò nella sua stanza e per prima cosa si tolse la divisa. Non pensava che un tale 'mantello improvvisato' potesse avere su di lui un effetto così forte, ma dopo essersi tolto la giacca che era stata creata intenzionalmente per sembrare 'diversa', si sentì un po' più leggero. Fece schioccare la lingua a questi suoi sentimenti e finì rapidamente di cambiarsi.
   
Mentre si stava rilassando nel soggiorno, in breve tempo, Miyuki, che aveva finito di cambiarsi, scese dalla sua stanza.
+
Mentre si stava rilassando nel soggiorno, Miyuki, che aveva finito di cambiarsi, scese dalla sua stanza.
Anche se i tessuti avevano fatto un gran progresso, i design d'abbigliamento erano rimasti in gran parte uguali a cento anni fa.
 
Con le sue formose belle gambe rivelate da sotto la corta gonna in un stile fin da inizi di questo secolo, Miyuki gli si avvicinò.
 
Per qualche ragione, il senso della moda di questa sorellina tendeva verso una natura più rivelatrice a casa. Anche se sembrava essere più o meno abituato, la sua femminilità notevolmente aumentata da esso spesso causava a Tatsuya di sentirsi preoccupato di dove dovesse guardare.
 
   
  +
Anche se i tessuti avevano fatto grandi progressi, i design d'abbigliamento erano rimasti in gran parte uguali a cento anni prima.
“Onii-sama, vuoi qualcosa da bere?”
 
   
  +
Con le belle gambe scoperte sotto la minigonna in stile da inizi del secolo, Miyuki gli si avvicinò.
“Suona bene, vorrei un caffè allora.”
 
   
  +
Per qualche ragione, sua sorella tendeva a vestirsi in maniera più scollata a casa. Anche se sembrava essere più o meno abituato, la sua femminilità notevolmente aumentata dalla scelta di vestiario spesso causava a Tatsuya incertezza su dove posare lo sguardo. (NT: guardala dove ti pare, idiota. È tua sorella, anche se fosse nuda non dovrebbe suscitarti alcuna reazione.)
“Certo.”
 
   
Poiché si diresse verso la cucina, una coda legata di capelli liberi oscillava dietro la schiena sottile. Era per evitare che i capelli interferissero con il suo lavoro da cucina, ma, dalla fugace vista della fiera nuca del collo che era normalmente coperta dai lunghi capelli, una bellezza inesprimibile irradiata dal centro amplio della scollatura del suo vestito.
 
   
  +
''“Onii-sama, vuoi qualcosa da bere?”''
In un paese avanzato dove l'uso di Robot Automatici di Casa (HAR) erano molto diffuse, le donne –– e gli uomini –– che si occupavano del lavoro di cucina erano una minoranza. C'erano poche persone che eseguivano qualsiasi tipo di cucina generale, come tostare il pane o prepararsi il caffè, con le proprie mani a meno che non era un hobby.
 
   
  +
''“Buona idea, un caffè se puoi.”''
E Miyuki apparteneva a questo gruppo minore.
 
   
  +
''“Certo.”''
Non era perché era incompatibile con le macchine.
 
   
Quando gli amici venivano a visitare, avrebbe normalmente lasciato tutto al HAR.
 
   
  +
Mentre si dirigeva verso la cucina, la morbida coda di capelli oscillava dietro la sua schiena snella. Era per evitare che i capelli interferissero con il suo lavoro in cucina, ma dal bel collo che era normalmente nascosto dai lunghi capelli, si propagava una bellezza inesprimibile.
Ma, quando è insieme con solo Tatsuya, avrebbe sicuramente scelto di faticare.
 
   
  +
In un paese avanzato dove l'uso di Robot Automatici Casalinghi (HAR)<ref name="test"> Home Automation Robot.</ref> erano molto diffuse, le donne e gli uomini che si occupavano del lavoro in cucina erano una minoranza. C'erano poche persone che cucinavano in generale: nessuno si tostava il pane o preparava il caffè con le proprie mani, a meno che non fosse un hobby. (NT: Lazzaroni)
I suoni di macinazione dei chicchi ed i suoni gorgoglianti di acqua bollente raggiunse debolmente le orecchie di Tatsuya.
 
Poteva dirsi che lei era abbastanza esigente al punto da utilizzare il semplice gocciolamento da carta, invece di usare un vecchio modello di macchina per il caffè.
 
   
  +
E Miyuki apparteneva a questa minoranza.
Aveva provato a chiederglielo una volta, ma la sua risposta fu che preferiva farlo in quel modo, quindi probabilmente era davvero un hobby per lei. Ha inoltre ricordato il momento che lui gli aveva chiesto se fosse un hobby, ma lei lo aveva fissato con una espressione imbronciata.
 
  +
  +
Non era perché non sapeva usare le macchine.
  +
  +
Quando degli amici venivano a trovarli lasciava tutto al HAR.
  +
  +
Ma quando si trovava da sola con Tatsuya, voleva fare da sè.
  +
  +
Il suono dei chicchi che venivano macinati e dell'acqua che bolliva raggiunsero debolmente le orecchie di Tatsuya.
  +
  +
Si poteva dire che lei fosse abbastanza esigente al punto da utilizzare la semplice carta da filtraggio<ref>Si parla del "Drip Brewing", ossia il caffé filtrato/all'americana, dove la polvere di caffè viene posta sopra uno speciale tipo di carta e appoggiato sulla tazza. Dopo di che viene versata acqua bollente sopra e ciò che filtra nella tazza è "caffè". </ref>, invece di usare un vecchio modello di macchina per il caffè<ref>Anche qui, non si intende una moka, ma una macchina per fare il caffè all'americana. Miyuki semplicemente preferisce farlo a mano.</ref>.
  +
  +
Aveva provato a chiederglielo una volta, ma la sua risposta fu che preferiva farlo in quel modo, quindi probabilmente era davvero un hobby per lei. Ricordò anche il momento in cui lui le aveva chiesto se fosse un suo hobby, ma lei lo aveva fissato con un'espressione imbronciata.
   
 
In ogni caso, il caffè preparato da Miyuki si adattava meglio al gusto di Tatsuya.
 
In ogni caso, il caffè preparato da Miyuki si adattava meglio al gusto di Tatsuya.
   
“Onii-sama, ecco qui.”
 
   
  +
''“Onii-sama, ecco qui.”''
Posò la tazza sul tavolino, girò intorno dall'altra parte e si sedette accanto a lui.
 
  +
  +
  +
Posò la tazza sul tavolino, ci girò intorno e si sedette accanto a lui.
   
 
Il caffè sul tavolo era nero, mentre quello che aveva lei conteneva del latte.
 
Il caffè sul tavolo era nero, mentre quello che aveva lei conteneva del latte.
   
“Ha un sapore davvero buono.”
 
   
  +
''“Ha davvero un buon sapore.”''
Non era necessario complimentarsi ulteriormente.
 
   
Proprio solo da questo, Miyuki si aprì in un sorriso.
 
   
  +
Non era necessario fare altri complimenti.
Poi, scrutando il volto soddisfatto di suo fratello maggiore con gli occhi sorridenti, uno sguardo di sollievo superficiale si posò sul suo viso quando portò la tazza alla bocca –– quella era la solita Miyuki.
 
   
  +
Bastò quello a farla sorridere.
Con questo, i due si assaporarono il loro caffè.
 
   
  +
Poi, scrutando il volto soddisfatto di suo fratello maggiore con occhi sorridenti, uno sguardo di sollievo affiorò sul suo viso mentre portava la sua tazza alla bocca. Quella era la solita Miyuki.
Nessuno dei due attaccò una conversazione forzata.
 
   
  +
Con questo, i due assaporarono il loro caffè.
Entrambi non erano disturbati dalla presenza dell'altro al loro fianco.
 
   
  +
Nessuno dei due iniziò una conversazione forzata.
I tempi quando si sentiva male per non parlare l'uno con l'altro per un lungo periodo di tempo era stato da tempo superato.
 
   
  +
Non erano turbati dalla presenza dell'altro al loro fianco.
Gli argomenti di cui potevano parlare erano molti. Oggi vi era stata la cerimonia d'ingresso della scuola. Avevano fatto nuove amicizie, e per qualche motivo, si erano imbattuti in sempai preoccupanti. Miyuki era stata invitata dal consiglio studentesco come previsto. Le cose che potevano essere rammentate, e le cose che potevano essere discusse, erano troppe per una notte.
 
   
Ma, di fronte alla coppia di fratelli, nella loro casa, vi erano solo tazze inclinate in silenzio.
+
I tempi di quando si sentivano in imbarazzo per i lunghi silenzi erano stati da tempo superati.
   
  +
Gli argomenti di cui potevano parlare erano molti. Oggi vi era stata la cerimonia d'ingresso della scuola, avevano fatto nuove amicizie e, per qualche motivo, si erano imbattuti in senpai preoccupanti. Inoltre, come previsto, Miyuki era stata invitata a entrare nel Consiglio Studentesco. Le cose che si potevano ricordare e quelle che potevano essere discusse erano troppe per una sola notte.
“––È quasi ora di preparare la cena.”
 
   
  +
Ma di fronte ai due fratelli, nella loro casa, vi erano solo tazze che venivano inclinate in silenzio.
Tenendo la tazza vuota, Miyuki si alzò in piedi. Consegnando la sua tazza di caffè alla mano tesa della sorellina, anche Tatsuya si alzò.
 
  +
  +
  +
''“È quasi ora di preparare la cena.”''
  +
  +
  +
Con la tazza vuota in mano, Miyuki si alzò in piedi. Consegnando la sua tazza alla mano tesa della sorellina, anche Tatsuya si alzò.
   
 
La serata divenne notte come di consueto per i due fratelli.
 
La serata divenne notte come di consueto per i due fratelli.
  +
   
 
<noinclude>
 
<noinclude>
  +
===Note e Riferimenti===
  +
<references/>
  +
  +
 
{| border="1" cellpadding="5" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; background: #f9f9f9; border: 1px #aaaaaa solid; padding: 0.2em; border-collapse: collapse;"
 
{| border="1" cellpadding="5" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; background: #f9f9f9; border: 1px #aaaaaa solid; padding: 0.2em; border-collapse: collapse;"
 
|-
 
|-

Latest revision as of 21:59, 13 February 2015

Capitolo 1[edit]

“Non posso accettarlo.”

“Ancora con questa storia…?”


Era il giorno della cerimonia d'ingresso della scuola, ancora mattina presto, due ore prima dell'inizio della cerimonia.

Le matricole, i cui cuori erano pieni di anticipazioni verso il futuro in cui le avrebbe portate la loro nuova vita, insieme ai loro genitori ancora più esaltati, erano ancora poche e lontane tra loro.

In piedi davanti all'auditorium dove la cerimonia d'ingresso avrebbe avuto luogo, una coppia, uomo e donna, vestiti con delle uniformi nuove di zecca, erano per qualche motivo bloccati in un disaccordo verbale.

Erano entrambi matricole, ma le loro uniformi erano stranamente e distintamente diverse.

Non stiamo parlando della differenza tra pantaloni e gonna, né della differenza d'abbigliamento tra un uomo ed una donna.

Ma piuttosto sul petto della studentessa vi era il disegno del fiore ad otto petali, l'emblema del Primo Liceo.

E questo emblema non era presente sulla giacca dello studente.


“Onii-sama, perché sei una riserva? Non hai ottenuto il miglior punteggio negli esami di ammissione? Generalmente parlando, colui che dovrebbe diventare il rappresentante delle matricole dovresti essere tu, non io!”

“Tralasciando la questione su dove hai ottenuto i risultati dell'esame di ammissione… in quanto si tratta di un liceo di magia, è ovvio che avrebbero posto maggiore attenzione sulle competenze pratiche di magia piuttosto che sulle prove scritte, giusto? Miyuki, sei ben consapevole della portata delle mie capacità pratiche. Sono abbastanza sorpreso che mi abbiano addirittura accettato qui come studente del Corso 2.”


Era una scena in cui lo studente stava cercando di riappacificarsi con la studentessa che si stava scagliando furiosamente con la sua lingua tagliente. Dal fatto che la studentessa aveva chiamato lo studente 'Onii-sama', probabilmente possiamo presumere che siano fratelli. Inoltre non è improbabile che essi siano parenti relativamente vicini.

Se sono fratelli, in tal caso non si assomigliano per niente.

Da un lato, chiunque ponga gli occhi sulla sorella minore sarà senza dubbio affascinato da lei e dieci persone su dieci, o anche cento persone su cento, concorderanno che è un'attraente e bellissima ragazza.

D'altra parte, per quanto riguarda il fratello maggiore, oltre la schiena dritta e gli occhi penetranti, si può dire che nulla del suo aspetto ordinario attiri l'attenzione.


“Come puoi essere cosi sicuro di te stesso! Anche quando non c'è nessuno che si possa confrontare con te nello studio e nel taijutsu! La verità è che, anche per la magia-”


La sorella minore rimproverava il fratello maggiore per la sua debole proclamazione, ma...


“Miyuki!”


L'aver pronunciato il suo nome in un tono eccezionalmente forte fece calmare Miyuki, che tacque.


“Hai capito vero? Anche se dici così non cambierà nulla.”

“Scusami.”

“Miyuki...”


Le mise una mano sulla testa e lentamente le accarezzò i neri cappelli lucidi, che non avevano un singolo riccio. “Ora, cosa devo fare per rimediare al tuo stato d'animo…” il ragazzo che era il fratello maggiore rifletteva con un'espressione triste.


“…Sono davvero felice che la pensi così. Ho sempre la sensazione che vengo salvato da te ogni volta che ti arrabbi al posto mio.”

“Bugiardo.”

“Non sto mentendo.”

“Bugiardo. Onii-sama, tu mi rimproveri sempre…”

“Ti ho detto che non sto mentendo. Ma, anch'io ti porto nei miei pensieri allo stesso modo in cui tu porti me.”

“Onii-sama… 'mi tieni nei tuoi pensieri' dici…”

(…Huh?)


Per qualche ragione, la ragazza arrossì.

Anche se il ragazzo poteva sentire che un seme di dissonanza, che non poteva ignorare, era stato seminato, per il momento accantonò quel dubbio al fine di risolvere il problema presente al più presto.


“Anche se ti tiri indietro nel fare il discorso di orientamento, non c'è modo che io venga scelto come sostituto. Se decidi di ritirarti all'ultimo momento, non sarai in grado di evitare una macchia sulla tua qualifica. Lo capisci, vero? Miyuki, sei una ragazza intelligente.”

“Ma…”

“Inoltre, non vedo l'ora di ascoltarlo. Mostra a questo tuo inutile fratello il momento di gloria della sua sorellina.”

“Onii-sama non è un fratello inutile! ...ma, ho capito. Per favore perdonami per la mia ostinazione.”

“Non c'è nulla di cui scusarsi, non ho mai pensato che fossi ostinata.”

“Bene allora, prenderò congedo. Per favore guardami, Onii-sama.”

“Certo, in bocca a lupo. Aspetterò con ansia la tua performance.”

''Ci vediamo dopo."


La ragazza si inchinò e sparì nell'auditorium e, dopo essersene accertato, il ragazzo fece un sospiro di sollievo.


(Bene, che cosa faccio ora?)


Il ragazzo che aveva accompagnato a scuola prima che le prove di cerimonia inizino la sua sorellina, che era diventata con riluttanza la rappresentante delle matricole, in quel momento era a corto di idee su come avrebbe potuto spendere le restanti due ore prima dell'inizio della cerimonia di scuola.


◊ ◊ ◊


L'edificio principale, l'edificio per la pratica e l'edificio per la sperimentazione costituiscono tre degli edifici scolastici.

Un auditorio/palestra la cui disposizione interna può essere modificata con l'uso di macchinari particolari, una biblioteca su cinque piani di cui due sotterranei, due piccole palestre, un edificio di preparazione dotato di uno spogliatoio, un locale docce, un deposito attrezzi, e stanze dei club. La mensa, la caffetteria e l'ufficio acquisti erano in un altro edificio, e soprattutto, la costruzione di annessi grandi e piccoli facevano apparire il Primo Liceo più come il campus di un'università di periferia piuttosto che una tipica scuola superiore.

Il giovane guardò a destra e a sinistra mentre camminava lungo un sentiero lastricato, alla ricerca di un posto per riposare fino a che non fosse stato tempo di entrare nell'auditorio.

Il badge studentesco che gli avrebbe permesso di usare le strutture della scuola gli sarebbe stata data solo dopo la cerimonia di ingresso della scuola.

Al fine di evitare una scena di caos, anche il bar destinato ai visitatori era stato chiuso oggi.

Dopo cinque minuti di camminando orientandosi con la mappa del campus visualizzata sul suo terminale mobile, vide una panchina oltre una fila di alberi posizionati in modo tale che era impossibile non li vedesse.

"È una buona cosa che non piova", un pensiero frivolo passò per la sua mente mentre si sedeva sulla panca per tre persone, apriva il suo terminale mobile, e iniziava l'accesso a un portale di lettura che gli piaceva.

Questo cortile sembra essere una scorciatoia dall'edificio di preparazione all'auditorio.

Probabilmente erano stati chiamati ad aiutare dalla direzione della cerimonia di ingresso... Con questo pensiero il ragazzo voleva fare riferimento agli attuali studenti (delle classi più alte rispetto al giovane) che passavano abbastanza vicino al ragazzo. Tutti loro avevano lo stesso emblema del fiore ad otto petali sul lato sinistro del petto.

Mentre passavano, una traccia di ingenue parole dal cattivo significato sfuggì al di là delle loro schiene.


"Quello non è un Weed?"

"È in anticipo... di certo è entusiasta per un sostituto."

"Alla fine, è solo una riserva."


Una conversazione che non aveva veramente voglia di ascoltare arrivò alle sue orecchie.

La parola Weed si riferiva a uno studente del Corso 2.

Gli studenti che hanno l'emblema di un fiore a otto petali sul petto delle loro giacche sono chiamati Bloom(Boccioli), mentre gli studenti del Corso 2 che non lo hanno sono paragonati a erbacce senza fiori, e sono derisi come Weed(Erbacce).

La scuola accoglieva ogni anno duecento matricole.

Tra questi, un centinaio entravano come studenti del Corso 2.

Il Primo Liceo, che era affiliato con l'Università Nazionale della Magia, era un'istituzione stabilita dalla politica nazionale al fine di educare Tecnici di Magia.

In cambio di un budget concesso dal paese, aveva l'obbligo di produrre risultati concreti.

Ogni anno quella scuola produceva oltre un centinaio di diplomati che entravano all'Università di Magia o si iscrivevano ad un Istituto Tecnico di Formazione Specializzata Superiore di Magia.

Anche se era un peccato, restava il fatto che l'educazione alla magia andava avanti a tentativi e imparando dagli sbagli. Gli incidenti più gravi potevano facilmente accadere a causa di sviste nella formazione pratica e a causa di esperimenti. Pur consapevoli dei pericoli, gli studenti scommettevano comunque il loro futuro sul proprio talento per la magia procedendo così sulla la strada per diventare maghi.

Se solo una manciata di persone possiede questo talento (e il talento è molto apprezzato dalla società) pochi deciderebbero di non coltivarlo. Questo vale ancor di più per i giovani uomini e donne che non hanno ancora raggiunto la maturità, rendendoli incapaci di perseguire una strada al di fuori di un 'brillante futuro'. Un altro fatto, conseguenza dell'inculcamento di un tale sistema di convinzioni, è che molti bambini sono stati 'feriti' dal quel sistema.

Grazie all'accumulazione di 'conoscenza specifica del settore', la maggior parte degli incidenti mortali o che causavano disabilità erano stati eliminati.

Tuttavia, il talento per la magia può essere facilmente compromesso da una componente psicologica.

Ogni anno, il numero di studenti che per via di shock non più in grado di usare la magia, e quindi abbandonavano, non era piccolo.

Quelli che riempivano il vuoto creato erano gli studenti del Corso 2.

Con l'iscrizione a scuola, erano autorizzati a partecipare alle lezioni, usufruire dei servizi e accadere ai dati, ma non avevano diritto a ricevere un'istruzione da parte di personale qualificato in magia pratica: la componente più importante del loro percorso di studi.

Potevano solo imparare da soli, e mostrare i risultati ottenuti con i loro sforzi.

Se non fossero stati in grado di farlo, avrebbero dovuto diplomarsi da una normale scuola superiore.

Chi non si fosse diplomato in un liceo di magia non avrebbe potuto proseguire gli studi all'università di magia.

Dato che il numero di insegnanti di magia era molto limitato, era inevitabile che ai più talentuosi venisse data la priorità. Fin dall'inizio gli studenti del Corso 2 erano accettati a condizione che non avessero insegnanti.

Pubblicamente, era vietato chiamare "Weed" gli studenti del Corso 2, ma la definizione era diventata comunque un noto termine dispregiativo. Un termine radicato anche tra gli stessi studenti del Corso 2, che dovevano riconoscere di non essere altro che pezzi di ricambio.

Questo valeva anche per il giovane.

Ecco perché non vi era alcuna necessità che parlassero ad alta voce per farglielo presente. Era entrato in questa scuola pur essendo pienamente consapevole di questo fatto.

"Che favore inutile da parte loro", pensò il giovane mentre spostava la sua attenzione al portale di lettura che aveva caricato sul suo terminale.


◊ ◊ ◊


Sul terminale acceso era visualizzato un orologio.

La sua coscienza, che era stata immersa nella lettura, tornò alla realtà.

C'era ancora mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia di ingresso della scuola.


“Sei un nuovo studente? È quasi tempo per la cerimonia.”


Nello stesso momento in cui stava per alzarsi, dopo essere uscito da uno dei suoi portali di lettura preferiti e aver spento il suo terminale, una voce femminile gli rivolse la parola.

La prima cosa che vide fu la gonna di una divisa, quindi un largo bracciale attorno al polso sinistro.

Più ampio e sottile di un normale braccialetto, era un CAD ultimo modello. CAD –– processore di supporto per incantesimi (Casting Assistant Device).

Chiamato anche Dispositivo di Assistenza.

In Giappone era anche noto come (Operatore Magico).

La bacchetta magica della magia moderna, sostituiva le cantilene per gli incantesimi, i talismani, i sigilli a mano; era uno strumento indispensabile per un moderno Tecnico di Magia.

In quei giorni, non vi era alcuna ricerca per usare un'unica parola o una sola frase per invocare magie. Quando veniva utilizzata in combinazione con talismani e cerchi magici, la più breve invocazione durava circa dieci secondi, mentre quelle più lunghe potevano impiegarci oltre un minuto a seconda del tipo di magia. Al loro posto era più facile utilizzare i CAD che potevano ridurre la velocità di invocazione a meno di un secondo.

Anche se era possibile invocare magie senza CAD, il numero di Tecnici di Magia che non li utilizzavano era pari a zero. Tra coloro che si erano specializzati nell'invocare fenomeni soprannaturali con un'unica abilità particolare e grazie alla sola forza di volontà (i cosiddetti “Utilizzatori di Potere Soprannaturale”), quelli che cercavano la velocità e la stabilità che un sistema di attivazione poteva portare e amavano utilizzare i CAD, erano diventati il gruppo principale.

Tuttavia, questo non significava che chi possedeva un CAD potesse utilizzare la magia.

Il CAD forniva solo la sequenza di attivazione, ed era la capacità stessa del Tecnico di Magia a richiamare la magia.

In altre parole, i CAD erano false piste per coloro che non potevano utilizzare la magia, ed erano utilizzate solo da coloro che erano coinvolti nella magia.

E poi, Se quello che ricordava il ragazzo era esatto, gli studenti autorizzati a tenere un CAD all'interno delle strutture scolastiche erano o membri esecutivi del Consiglio Studentesco o membri particolari della Commissione.


“Grazie, adesso vado.”


Sulla parte sinistra del petto della studentessa vi era naturalmente l'emblema del fiore ad otto petali.

Il generoso rigonfiamento del petto della studentessa, messo in evidenza dalla giacca, non agitò nessuna parte della sua coscienza.

Lui non nascose la parte sinistra del suo petto.

Non fece un atto così vile.

Ma ciò non significava che non c'era un qualche tipo di risentimento.

Non riusciva a immaginare se stesso interagire attivamente con una studentessa che pareva essere un membro esecutivo del Consiglio Studentesco.


“Sono impressionata. Un modello a schermo?”


Tuttavia, l'altra persona non sembrava pensarla allo stesso modo. Mentre guardava lo schermo del terminale mobile che il ragazzo aveva chiuso in tre parti, ella sorrise improvvisamente felice.

A questo punto, il ragazzo finalmente la guardò in viso.

Il suo volto era venti centimetri più in basso rispetto a quello del ragazzo, che si era appena alzato dalla panchina.

Il ragazzo era alto 1,75 m: si poteva dire che fosse bassa, anche per una donna. Era all'altezza giusta per accertarsi che davanti a sè ci fosse uno studente del Corso 2.

Ma il suo sguardo non presentava il minimo accenno di disprezzo, ed era pieno di pura, innocente meraviglia.


“La nostra scuola non consente l'utilizzo di terminali a visualizzazione virtuale, eppure molti studenti lo utilizzino ancora, è deplorevole. Invece tu stai utilizzando il modello a schermo ancor prima di iscriverti a scuola.”

“Il modello virtuale non è adatto alla lettura.”


Chiunque, solo a guardarlo, avrebbe potuto dire che quel terminale era stato utilizzato molto, così lei decise di non fare altre domande al riguardo.

La risposta del giovane, che suonava come una scusa, era frutto di una attenta riflessione: se fosse stato troppo schietto avrebbe nuociuto più a sua sorella minore che a lui, dal momento che sua sorella, la rappresentante delle matricole, sarebbe stata quasi certamente invitata a far parte del Consiglio Studentesco.

Dopo aver sentito quella risposta calcolata, la senpai divenne ancora più impressionata.


“Invece di guardare l'animazione virtuale, leggi huh? Questo è ancora più raro. Anch'io preferisco informazioni basate sulla lettura invece che quelli basati sull'animazione, sono piuttosto contenta.”


Effettivamente, nonostante fosse un periodo in cui si preferiva il contenuto virtuale a quello testuale, i lettori di libri non erano così rari.

Sembrava che questa senpai fosse insolitamente socievole. A giudicare dal suo tono e linguaggio, il suo pareva farsi sempre più amichevole.


“Ah, chiedo scusa. Io sono il Presidente del Consiglio Studentesco del Primo Liceo, Saegusa Mayumi. È scritto come 'sette erbe', si legge come Saegusa. Piacere di conoscerti.”


Anche se aggiunse una strizzatina d'occhio alla fine, non vi era accenno di meraviglia nel suo tono. Era una bella ragazza, con un corpo ben proporzionato nonostante la sua piccola corporatura, e irradiava una tale atmosfera seducente che non sarebbe sembrato strano se le nuove matricole di sesso maschile avessero frainteso le sue intenzioni.

Tuttavia, nel sentire la sua presentazione il ragazzo parve aggrottare involontariamente le sopracciglia.


“Un numero… e come ciliegina sulla torta, una 'Saegusa (Sette Erbe)'.”


Le capacità di un mago erano fortemente influenzate da fattori ereditari, così come le sue qualità erano legate al suo lignaggio.

In quel paese, le casate che possedevano un lignaggio superiore nella magia portavano, per tradizione, un numero nel loro cognome.

Tra i numerosi lignaggi di magia che comportavano un superiore fattore ereditario, i Saegusa erano una delle due casate ritenute le più forti del Giappone.

Quella ragazza che era il Presidente del Consiglio Studentesco era probabilmente una loro diretta discendente. In altre parole, era la crème de la crème, praticamente il suo esatto opposto.

Trattenendo un mormorio amaro, e riuscendo in qualche modo a sorridere, il ragazzo si presentò.


“Io sono, no, il mio nome è Shiba Tatsuya.”

“Shiba Tatsuya-kun. Capisco, tu sei quello Shiba-kun eh...?”


Gli occhi del Presidente si sgranarono per la sorpresa, dopo di che iniziò ad annuire.

Sebbene fosse il fratello maggiore Shiba Miyuki, la rappresentante delle matricole, il top tra i nuovi studenti, era un asino incapace di usare alcuna magia, il 'quello' probabilmente si riferiva a questo.

Pensando questo, Tatsuya educatamente rimase in silenzio.


“Gli insegnanti hanno parlato molto di te.”


Disse Mayumi con un sorriso allegro, apparendo indifferente al silenzio di Tatsuya.

Era probabilmente a causa della rarità di avere una coppia di fratelli così diversi l'uno dall'altra, pensò Tatsuya.

Tuttavia, non percepiva incredulità o sentimenti negativi da Mayumi . Non vedeva derisione nel suo sorriso, ma solo un atteggiamento positivo e amichevole.


“Su un massimo di cento punti, la media del tuo test d'ingresso nei sette argomenti è stata novantasei, con un punteggio pieno in Teoria della Magia e Ingegneria della Magia. A confronto, il punteggio medio degli altri studenti idonei è stato settanta. È un record incredibile.”


Tatsuya non si era minimamente aspettato queste lodi smisurate. Questo perché:


“Quelli sono solamente i risultati dei test scritti. Sono solo dati all'interno di un sistema di informazioni.”


Nel valutare il livello di magia dei liceali, maggiore attenzione veniva data ai risultati pratici piuttosto che ai test teorici.

Con un sorriso amaro, Tatsuya indicò l'emblema mancante sul proprio petto.

Non era possibile per il Presidente del Consiglio Studentesco non capire.

Tuttavia, alle parole di Tatsuya Mayumi scosse la testa con un sorriso.


“Questo tipo di punteggio eccezionale; io non riuscirei a eguagliarlo, sai? Forse non sembra, ma sono molto brava nei test di teoria. Se il mio esame di ammissione avesse avuto le stesse domande, sicuramente non sarei stata in grado di raggiungere un punteggio alto quanto il tuo, Shiba-kun.”

“È giunto il momento... Ti prego di scusarmi.”


Tatsuya si congedò da Mayumi, che sembrava avere qualcos'altro da dire, e le voltò le spalle senza aspettare la sua risposta.

Da qualche parte, nel suo cuore, temeva il volto sorridente di Mayumi e che cosa sarebbe potuto accadere se avesse continuato a parlare con lei.

Anche se non era cosciente di ciò che temeva.


◊ ◊ ◊


A causa della conversazione con il Presidente del Consiglio Studentesco, quando Tatsuya entrò nell'auditorium più della metà dei posti erano stati occupati.

Dal momento che i posti non erano designati, era libero di sedersi ovunque: in prima fila, in ultima, al centro o a lato.

Era una politica che dipendeva dalla scuola. C'erano scuole che seguivano lo stile tradizionale di disporre i posti a sedere in base alla classe, che venivano rese note prima della cerimonia d'ingresso, ma al Primo Liceo si sarebbe saputa la propria classe solo dopo aver ricevuto il badge studentesco.

Tuttavia, vi era chiaramente un ordine nella ripartizione dei sedili delle matricole.

La prima metà dei posti era stata presa dai Bloom: gli studenti che indossavano l'emblema del fiore ad otto petali sul petto, le matricole che sarebbero in grado di ricevere tutti i benefici del programma scolastico di questa scuola.

Il seconda parte dei posti, più lontana dal palco, sarebbe stata occupata dai Weed: gli studenti sul cui torace non era presente alcun emblema, le matricole a cui era stato consentito di iscriversi a questa scuola solo come riserve.

Anche se erano tutti matricole, ragazzi che stavano diventando studenti di quella scuola il medesimo giorno, si erano spontaneamente divisi in due gruppi in abse alla presenza o meno dell'emblema della scuola.


(Le persone più consapevoli della discriminazione sono state le prime ad accettarla, eh?)


Era certamente una sorta di buon senso.

Non volendo andare apertamente controcorrente, Tatsuya scelse un posto vuoto vicino al centro delle ultime file, si sedette e guardò l'orologio appeso alla parete.

Ancora venti minuti.

Non poteva accedere ad alcun sito poiché in cui era stata limitata la comunicazione elettronica e, ancora più importante, era stato proibito l'uso dei terminali nell'auditorium. Ad ogni modo, i dati salvati nel suo terminale non erano notizie per lui nuove, quindi potevano aspettare.

Tatsuya pensò a sua sorella, che stava per fare il suo ultimo test... e scosse la testa.

Sua sorella non si sarebbe agitata prima dell'evento principale.

Alla fine Tatsuya non fece nulla regolò il sedile, ci si sedette e chiuse gli occhi. Proprio mentre stava per appisolarsi...


“Ehm, è occupato il sedile accanto a te?”


Aprì gli occhi e vide una ragazza che lo guardava. Come pensava, la domanda era diretta a lui.


“Prego.”


Era un po' curioso sul perché avesse volutamente scelto di sedersi accanto a qualcun altro nonostante ci fossero ancora molti posti vuoti, ma i sedili erano sufficientemente grandi per potercisi sedere comodamente, e la ragazza aveva una corporatura snella, quindi Tatsuya non sentì nessun disagio con lei seduta accanto. Era certamente preferibile a un colosso tutto muscoli.

Mentre pensava, Tatsuya fece un cenno cortese.


"Grazie."


La ragazza annuì e prese il suo posto.

Accanto a lei, altre tre giovani donne si sedettero una dopo l'altra.

Capisco, pensò Tatsuya.

Sembrava che avessero cercato un posto dove potessero sedersi assieme.

Probabilmente sono amiche, anche se è abbastanza raro vedere quattro amichei entrare insieme in una scuola difficile come questa, e per di più sono tutte nel Corso 2, pensò Tatsuya. Non sarebbe stato strano se una di loro fosse stata una studentessa di alto livello, pensava... ma la cosa non gli importava più di tanto.


“Ehm...”


La voce chiamò di nuovo Tatsuya, che, non avendo più interesse nei loro confronti, si era girato verso il palco.


Cosa vuole adesso?


Non erano conoscenti, non le aveva pestato il piede né urtato il gomito, ed era anche seduto con una buona postura. Non gli pareva quindi di aver fatto nulla che giustificasse una qualsivoglia lamentela, ma...


“Mi chiamo Shibata Mizuki. Piacere di conoscerti.”


La ragazza voleva solo presentarsi a Tatsuya, che piegò la testa di lato. Anche se potrebbe essere pericoloso giudicare qualcuno dall'aspetto, la ragazza lei non sembrava essere il tipo che lasciasse una forte impressione di sé agli altri.

Probabilmente si è sforzata di farlo, giudicò Tatsuya. Potrebbe averlo fatto col pensiero che avrebbero dovuto aiutarsi a vicenda in quanto entrambi studenti del Corso 2.


“Sono Shiba Tatsuya, il piacere è mio.”


Presentandosi a sua volta in tono gentile, vide il sollievo negli occhi di lei dietro le lenti.

In quell'epoca era abbastanza raro che le ragazza indossassero occhiali.

A seguito della diffusione della procedura di correzione della vista, dalla metà del XXI secolo la miopia era diventata una cosa del passato in Giappone.

A meno che non si nascesse con una grave forma ereditaria di difetto visivo, non si sarebbe avuto bisogno di alcun attrezzo di correzione della vista; ma anche in caso di bisogno, superati i dieci anni si potevano indossare lenti a contatto.

Se nonostante questo la ragazza portava gli occhiali, poteva essere per un suo hobby, per seguire la moda, o a causa di...


(Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali, eh?)


Con una rapida occhiata aveva capito che le lenti non erano graduate, quindi di sicuro gli occhiali non venivano utilizzati per la correzione della vista. Dalla sua impressione della ragazza, piuttosto che per moda era più probabile che indossasse gli occhiali a causa di una particolare necessità, pensò Tatsuya .

“Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali” si riferisce ad una condizione del corpo in cui si possono vedere l'emissione di particelle spirituali senza alcuno sforzo cosciente, ma allo stesso tempo non si può bloccare questa visione volontariamente: in altre parole, è un disturbo di cui non si può raggiungere il completo controllo volontario. Quindi non era propriamente né una malattia né un handicap.

Era una condizione in cui i sensi erano semplicemente troppo acuti.

Pushion (Particelle Spirituali) e Psion (Particelle Mentali). Entrambe erano particelle osservate in “Fenomeni Para-Psicologici” (che comprendeva anche la magia) costituiti da entità non-fisiche che non corrispondevano né a Fermioni, particelle che compongono la materia, né a Bosoni, le particelle che portano la materia a interagire. Gli Psion erano intenzioni e pensieri che si manifestavano come particelle, mentre i Pushion potevano essere considerati come la manifestazione di particelle emotive causata da intenzioni e pensieri. (Peccato che questa fosse ancora un'ipotesi)

Normalmente nella magia venivano utilizzati gli Psion, e nei sistemi tecnologici di magia moderna era stata posta enfasi sul controllo degli Psion. I maghi iniziavano imparando a manipolare queste particelle.

Le persone che soffrivano di “Ipersensibilità alle emissioni di particelle spirituali”, una malattia ereditaria, mostravano di essere eccessivamente sensibili alle emissioni di luce non-fisica generata in base alle attività dei Pushion.

Coloro che erano visivamente esposti a emissioni delle particelle spirituali avrebbero potuto avere delle influenze sul loro stato emotivo. Di conseguenza, si era ipotizzato che i Pushion fossero delle particelle formate da emozioni, e come risultato le persone che soffrivano di “ipersensibilità alle emissioni di particelle emotive” tendevano a essere suscettibili al deterioramento della loro stabilità mentale.

Per evitarlo era necessario il controllo della sensibilità ai Pushion, e coloro che non erano in grado di farlo avevano bisogno di un aiuto tecnologico. Uno di questi aiuti erano occhiali formati da un particolare tipo di lenti conosciuti come “Lenti Protettive anti-aura”.

In realtà, per i maghi l'“ipersensibilità alle emissioni di particelle emotive” non era una condizione tanto rara, dal momento che la sensibilità di un mago per i Pushion e per gli Psion erano più o meno direttamente proporzionali, c'erano numerosi maghi che riuscivano a manipolare consapevolmente gli Psion e allo stesso tempo erano ipersensibili alla radiazione di particelle spirituali. Si potrebbe anche dire che si trattava di qualcosa che non poteva non succedere.

Tuttavia, era davvero raro vedere una persona con un disordine tale da aver bisogno di bloccare continuamente l'emissione di particelle spirituali con gli occhiali. Non ci sarebbe stato da preoccuparsi se fosse stato a causa di una minore capacità di manipolazione, ma sarebbe stata una brutta notizia per Tatsuya se fosse stato dovuto a una sensibilità superiore. (Anche se sarebbe stato il contrario per la persona in questione.)

Tatsuya aveva un segreto.

Era un segreto che non poteva essere scoperto dal suo aspetto esteriore, e come tale non vi era preoccupazione; ma se lei aveva davvero quegli occhi speciali che le permettevano di percepire gli Psion e i Pushion come se fossero completamente visibili, il suo segreto avrebbe potuto essere scoperto.

Avrebbe dovuto stare molto più attento e agire con cautela attorno a lei.


“Sono Chiba Erika. Piacere di conoscerti, Shiba-kun.”

“Anche per me è un piacere conoscerti.”


La voce della ragazza seduta accanto a Mizuki interruppe i pensieri di Tatsuya.

Ma era un'interruzione ben accetta.

Tatsuya aveva inconsciamente iniziato a fissare Mizuki, e l'imbarazzo di lei stava per raggiungere il limite, ma Tatsuya non se n'era accorto.


“Ma, posso dire che si tratta di una coincidenza interessante?”


Diversamente dalla sua amica, Erika sembrava essere un tipo estroverso e senza riserve.

Il suoi capelli corti e luminosi, assieme alle caratteristiche del suo viso, amplificavano l'impressione che fosse una ragazza vivace.


“Che coincidenza?”

“Beh, sai, siamo Shiba, Shibata, e Chiba. Fanno rima in qualche modo no? Anche se sono un po' diversi.”

“…Capisco.”


Capiva cosa intendesse.


(Ma ancora, Chiba eh? Un altro numero.[1] Non sapevo che la Casata Chiba avesse una figlia di nome Erika, ma è possibile che non sia una discendente diretta…)


Mentre pensava a queste cose gli sfuggì una risatina un po' fuori luogo, ma non nella misura tale da attirare sguardi di disapprovazione dalle persone lì intorno.

Dopo essersi presentato con le altre due studentesse, Tatsuya decise di soddisfare la sua banale curiosità.


“Per caso venite tutte dalla stessa scuola media?”

“No, ci siamo appena conosciute.”


Lo sguardo sorpreso di Tatsuya potrebbe essere stato un po' strano, però Erika iniziò a ridacchiare mentre spiegava.


“Non sapevo dov'era il posto e stavo fissando il tabellone informativo, questo è quando Mizuki mi ha chiamato.”

"...tabellone informativo?”


Che strano, pensò Tatsuya. I dati per la cerimonia d'ingresso della scuola, inclusa la posizione dell'auditorium, erano stati inviati a tutti i nuovi studenti. Usando il LPS (Sistema di Posizionamento Locale), una funzione standard in un terminale mobile, anche se un nuovo studente non avesse letto il tabellone informativo, o non si fosse ricordato qualcosa, non si sarebbe dovuto perdere.


“Noi tre non abbiamo portato i nostri terminali mobili.”

“Beh, i modelli a schermo virtuale sono vietati e avevo la guida per la cerimonia d'ingresso memorizzata nel mio.”

“Siamo riusciti ad entrare in questa scuola per il rotto della cuffia, non avrebbe senso farsi riconoscere già alla cerimonia d'ingresso della scuola.”

“Sinceramente, io ho dimenticato il mio.”

“Così questo è il motivo per te, eh...”


Non poteva accettarlo. É la cerimonia d'ingresso della tua scuola, almeno verifica la posizione della sede prima di venire, pensò onestamente tra sé e sé, ma non disse una parola.

Non c'era bisogno di creare problemi inutili. Pensando questo, Tatsuya si trattenne.


◊ ◊ ◊


Il discorso di apertura di Miyuki fu eccezionale, come previsto.

A Tatsuya non passò mai nemmeno per l'anticamera del cervello che la sua sorellina potesse sbagliare, balbettare o in qualche modo fallire una cosa del genere.

Anche se era stata un po' troppo entusiasta e aveva aggiunto un paio frasi piuttosto pericolose come ”tutti uguali”, “come un solo corpo”, “tralasciando la magia” o “in modo integrato”, era riuscita a dirle in modo tale da non farle sembrare spinose.

La sua apertura, l'innocenza, la modestia, oltre alla sua bellezza, avevano catturato il cuore non solo delle matricole, ma anche degli studenti più grandi.

Miyuki sarebbe stata probabilmente al centro dell'attenzione a partire dal giorno successivo.

Il che non era una cosa insolita.

Per gli standard della società, si sarebbe potuto chiamare Tatsuya un siscon dal modo in cui la coccolava. Avrebbe voluto elogiarla immediatamente, ma purtroppo subito dopo la cerimonia c'era la consegna dei badge studenteschi.

Dal momento che i singoli badge non erano già pronti, ogni persona sarebbe dovuta andare in un certo posto per farvici inserire personalmente i propri dati. La procedura poteva essere completata in qualunque sportello fossero andati, ma lì, un muro apparve spontaneamente nel cuore di Tatsuya.

Miyuki senza dubbio aveva saltato questo passaggio; come rappresentante delle matricole gli era probabilmente già stato conferito il badge.

E proprio ora, nel bel mezzo dei visitatori e della folla di studenti.


“Shiba-kun, in che classe sei?”


Erika, con una faccia che non riusciva a nascondere la sua eccitazione, chiese a Tatsuya, che era l'ultimo nella fila del gruppo (in altre parole, stava praticando il detto 'prima le signore').


“Classe E.”


Sentendo la risposta di Tatsuya.


“Yay! Siamo nella stessa classe.”


Erika saltellò allegramente, sembrava che stesse esagerando ma,


“Anch'io sono nella stessa classe.”


Anche se non saltellava come Erika, anche Mizuki aveva la stessa espressione di felicità, quindi era probabilmente una reazione naturale per le matricole.


“Io sono in classe F.”

“Io in G.”


Anche così, non era come se le reazioni delle altre due fossero fredde e insensibili. Dopo tutto, erano di ottimo umore per via dell'iscrizione al liceo.

Quella scuola aveva otto classi del primo anno, e ogni classe aveva venticinque studenti.

In questo senso, erano uguali.

I Weed, che nessuno si aspettava "sbocciassero", venivano messi nelle classi dalla E alla H; i Bloom invece, che sarebbero dovuti sbocciare in grandi fiori, non erano mai mischiati con i Weed.

Le due ragazze che erano state assegnate a classi diverse andarono per la loro strada. Sembrava che le due si fossero dirette verso le loro aule. Anche se le classi A-D e le classi E-H erano situate su diversi livelli, non sembrava che il loro entusiasmo fosse da meno.

Di certo non tutti gli studenti del Corso 2 sarebbero rimasti insieme in un unico gruppo.

Vi era anche un certo numero di loro che avrebbero camminato a testa alta, orgogliosi di essere entrati in una scuola di buona reputazione, dato che la scuola era classificata tra le prime del paese anche in aree non riguardanti la magia.

Le due ragazze probabilmente erano andate in cerca di nuovi amici tra i loro futuri compagni di classe.


“Che cosa facciamo? Andiamo anche noi a dare un'occhiata alla nostra aula?”


Chiese Erika alzando lo sguardo verso Tatsuya. Anche se Mizuki non disse nulla, stava probabilmente guardando Tatsuya pure lei.

Fatta eccezione per alcune scuole che seguivano le antiche tradizioni, il sistema "homeroom"[2] non esisteva più

Le circolari amministrative non avevano bisogno di essere consegnate una a una, e poi non c'era budget extra da spendere in tali risorse umane; di conseguenza, le circolari venivano distribuite attraverso i terminali presenti in tutta la scuola.

Un sistema che prevedeva un terminale per uso scolastico assegnato ad ogni individuo esisteva già da decenni.

Fatta eccezione per istruzioni individuali o lezioni pratiche, quasi tutto era fatto utilizzando i terminali.

Se fosse stata necessaria più attenzione, i consulenti che avevano esperienza in molteplici discipline sarebbero stati assegnati alla scuola.

Quindi, il motivo per avere delle classi era per la comodità delle lezioni pratiche e di prova. Quando le lezioni pratiche o gli esperimenti si concludevano in tempo avevano bisogno di un posto per contenere un certo numero di persone. (Nonostante ciò la detenzione era un affare giornaliero.)

Inoltre, l'uso dei terminali personali avevano reso delle cose veramente convenienti.

Non importava la formazione o le origine degli studenti, una volta che avessero trascorso molto tempo nella stessa stanza, si sarebbero mescolati tra loro in modo naturale.

Facendo a meno del sistema "homeroom", i legami tra i compagni di classe tendono a rafforzarsi.

In ogni caso, andare in classe era il modo più veloce per fare nuove amicizie, ma Tatsuya scosse la testa all'invito di Erika.


“Mi dispiace. Devo incontrarmi con mia sorella minore.”


Non c'erano lezioni per loro né ulteriori comunicati per oggi.

Tatsuya aveva un accordo con Miyuki di tornare insieme subito dopo che le procedure fossero state completate.


“Heehh… Se è la sorella minore di Shiba-kun allora dev'essere davvero carina, vero?”


Sentendo i mormorii e le domande di Erika, Tatsuya non sapeva come risponderle.

Se è sua sorella allora dev'essere carina... cosa intende? pensò Tatsuya. Sentiva di non riuscire a collegare bene causa ed effetto.

Per fortuna, non aveva davvero bisogno di sforzarsi per rispondere.


“Non è che tua sorella è... il rappresentante delle matricole, Shiba Miyuki-san?”


Dal momento che Mizuki aveva fatto una domanda più primitiva.

Questa volta non c'era bisogno di esitare. Un cenno del capo di Tatsuya fu sufficiente per dare risposta alla domanda.


“Eh? Davvero? Quindi siete gemelli?”


La domanda di Erika era naturale, una domanda che Tatsuya aveva sentito mille volte.


“Mi è stato chiesto spesso, ma non siamo gemelli. Io sono nato ad aprile, mentre lei è nata a marzo. Se io fossi nato un mese prima o lei un mese più tardi, allora non saremmo nello stesso anno scolastico.”[3]

“Hmm… Credo che le cose siano davvero complicate eh?”


Con una sorella minore che era un prodigio nello stesso anno scolastico, era destinato a essere complicato, ma Erika lo chiese senza cattive intenzioni. Tatsuya sorrise e lasciò perdere la domanda.


“A parte questo, è sorprendente che tu l'abbia notato. Shiba non è un nome di famiglia raro, dopotutto.”


Sentendo la domanda di Tatsuya, le due ragazze sorrisero debolmente.


“No, no, è abbastanza raro.”


Tuttavia, il modo in cui lo disse dava una sensazione molto diversa, in contrasto con il sorriso di Erika, che aveva un che di beffardo.


“Avete lineamenti simili.”


Il sorriso riservato di Mizuki parve mancare di confidenza.


“Ci assomigliamo? Davvero?”


Tatsuya non si voltò alle parole di Mizuki. Così come quelle di Erika, anche le parole di Mizuki gli sembrarono irreali.

Anzi, non poteva crederci.

Anche se non si fossero cercati i lati positivi in Miyuki, era comunque una ragazza di rara bellezza, anche senza tutti i sui talenti superflui, solo il fatto di essere lì l'avrebbe posta al centro dell'attenzione. Un idolo nato, no, una stella.

Guardando sua sorella poteva capire che il detto “Dio non concede due doni”, era una bugia sgradevole.

Al contrario, ch'egli fosse al di sopra della norma o sopra la media? Tatsuya valutò se stesso.

Durante le scuole medie, benché sua sorella avesse ricevuto più volte lettere d'amore (a Tatsuya apparivano come lettere di fan), Tatsuya non ne aveva mai ricevute.

Anche se solo in parte, avevano ereditato gli stessi geni, ma persino Tatsuya aveva dubitato più di una volta se fossero davvero consanguinei.


“Se la metti così… uhm, vi assomigliate. Anche Shiba-kun è piuttosto figo. Sembra come se i vostri lineamenti non possano assomigliarsi più di così.”


Mizuki annuì in accordo con la risposta di Erika.


“ 'Figo' hai detto, da che secolo hai tirato fuori questo termine? ...e non significa che se togli il mio viso non ci assomigliamo per niente?”


Tenendo conto dei sentimenti, le parole di Erika forse erano un po' difficili da capire, ma a quanto pare non erano solo le loro facce a essere simili.


”Non è questo. Hmm, come dire...”


Sembrava che Erika stessa non riuscisse a esprimere bene quello che pensava.

Se non fosse stato per l'aiuto di Mizuki, probabilmente sarebbe rimasta a pensarci ancora per un po'.


“È la tua aura, i vostri lineamenti dignitosi si assomigliano, come previsto da due fratelli.”

“Proprio cosi! L'aura, è la tua aura.”


Schiaffeggiando il suo ginocchio, Erika annuì con forza.

Questa volta, era il turno di Tatsuya di sorridere ironicamente.


“Chiba-san… sei una persona che si lascia facilmente trasportare dalle emozioni eh?”


Una che si lascia trasportare facilmente dalle emozioni? Sei così crudele.. Lei iniziò a protestare e lui la lasciò fare. Dal suo tono si capiva che Erika non era veramente arrabbiata al suo commento.


“A parte questo, Shibata-san, è incredibile che tu l'abbia capito dalla nostra aura… devi avere davvero un'ottima vista.”


Ma fu Erika che si intromise con un tono profondo.


“Eh? Guarda che Mizuki porta gli occhiali.”

“Non voglio dire questo. Inoltre, gli occhiali di Shibata-san non sono graduati, giusto?”


Eh? Erika guardò gli occhiali di Mizuki con un'espressione perplessa.

Dietro le lenti, Mizuki spalancò gli occhi e il suo sguardo si indurì.

Era sorpresa di essere stata scoperta, o era mortificata che il suo segreto era stato svelato? Qualunque cosa fosse, a Tatsuya non sembrava che avesse grande importanza per lei.

Quanto al perché lo avesse guardato a quel modo, non ebbe l'occasione di chiedere.

Il tempo era agli sgoccioli. Ed era probabilmente meglio così, per il momento.


◊ ◊ ◊


“Onii-sama, scusa per l'attesa.”


Tatsuya e gli altri, che parlavano in un angolo vicino all'uscita dell'auditorio, udirono la voce della persona che lui stava aspettando.

Miyuki scivolò fuori dalla folla di studenti che la circondava.

Inizialmente, Tatsuya sentiva che sua sorella fosse un po' in anticipo, ma pensando al suo carattere, era probabilmente il momento giusto.

Miyuki non era una persona restia a socializzare, ma era innegabile che non sopportasse lusinghe e complimenti. Si potrebbe definire un atteggiamento infantile, ma sin da giovane età era stata subissata di lodi, e non erano stati affatto pochi i momenti in cui i complimenti erano stati circondati da un alone di gelosia e invidia. Se si pensa a questo, allora era abbastanza comprensibile che fosse un po' sospettosa dell'adulazione che riceveva. Si potrebbe dire che quel giorno stava tollerando piuttosto bene.

Sei stata veloce era quello che aveva intenzione di dire quando si sarebbe voltato verso di lei, ma anche se le parole rimasero le stesse, la sua intonazione si trasformò in domanda.

Dietro colei che stava aspettando, vi era una persona che non si aspettava di vedere.


“Ciao Shiba-kun, ci incontriamo ancora.”


In risposta a quell'amabile, disarmante sorriso e a quelle parole, Tatsuya chinò la testa in silenzio.

Nonostante il suo inadeguato riconoscimento alla cortesia di lei, il sorriso del Presidente del Consiglio Studentesco, Saegusa Mayumi, non gli diede un minimo di tregua. Forse si trattava di un qualche tipo di faccia da poker, o forse era una cosa innata in questa ragazza più grande; quale fosse la risposta, avendola appena conosciuta, Tatsuya non avrebbe saputo dirlo.

Ma, più che la strana risposta del fratello maggiore al Presidente del Consiglio Studentesco, Miyuki sembrava disturbata dalle due ragazze accanto al fratello.


“Onii-sama, loro sono?”


Prima di spiegare la propria situazione sul perché non fosse sola, Miyuki era alla ricerca di una spiegazione sul perché Tatsuya non fosse solo. Anche se un po' sorpreso per il tono rude, non aveva nulla da nascondere, quindi Tatsuya rispose immediatamente.


“Questa è Shibata Mizuki-san. E questa è Chiba Erika-san. Siamo nella stessa classe.”

“Capisco… Non è troppo presto per appuntamenti con i tue compagne di classe?”


Con la sua adorabile testa inclinata di lato, l'espressione di Miyuki pareva dire non che abbia qualcosa in contrario. Tuttavia, i suoi occhi non sorridevano, nonostante le sue labbra avessero formato un sorriso degno di una dama, .

Oh dio, oh dio, pensò Tatsuya.

A quanto pare era stata bombardata con lusinghe da ogni dove subito dopo la cerimonia, rendendola nervosa e causandole un sacco di stress.


“Non c'è modo che possa accadere giusto, Miyuki? Stavamo solo chiacchierando in tua attesa, e il tuo atteggiamento nei loro confronti è alquanto scortese, lo sai?”


La faccia imbronciata di sua sorella gli sembrava carina, ma non presentarsi dopo essere stata introdotta alle ragazze, dinnanzi ad altri studenti per di più, non poteva certo giovare alla sua reputazione. Vedendo lo sguardo di rimprovero di Tatsuya, la rassegnazione balenò per un attimo sul suo viso, dopo di che Miyuki sorrise in modo ancora più gentile.


“Buon giorno, Shibata-san, Chiba-san, sono Shiba Miyuki. Sono anch'io una matricola come Onii-sama, quindi sono nelle vostre mani.”

“Sono Shibata Mizuki. Anch'io, spero di essere nelle tue cure.”

“Piacere di conoscerti. Puoi chiamarmi semplicemente Erika. Posso chiamarti Miyuki?”

“Sì, per piacere. Sarebbe difficile distinguere tra me e mio fratello solo dal cognome.”


Le ragazze si presentarono nuovamente.

La presentazione tra Miyuki e Mizuki sembrava appropriata per due persone che si erano appena conosciute. Ma Erika era stata fin dall'inizio sorprendentemente (se questo e il modo giusto di dirlo) amichevole.

Solo Tatsuya, però, era sconcertato dai modi sfacciati di Erika.

Dal cenno che fece, pareva che Miyuki non fosse assolutamente turbata dal comportamento un po' troppo familiare di Erika.


“Ah-ha, Miyuki, dal tuo aspetto non mi aspettavo che fossi così socievole.”

“Tu invece sei tanto aperta quanto sembri. È un piacere di conoscerti, Erika.”


Dopo essere stata esasperata da tutte quelle lusinghe e complimenti, era comprensibile che avrebbe gradito l'atteggiamento sincero di Erika, ma sembrava che entrambe avessero in qualche modo acquisito una comprensione reciproca più profonda. Anche se Tatsuya non poteva fare a meno di sentirsi escluso, non era una buona cosa rimanere fermi lì: al momento non stavano ostacolando nessuno, dato che la folla presente era il gruppo che era venuto con sua sorella, ma proprio per questo, se fossero rimasti ancora lì avrebbero intralciato chi avesse voluto passare.


”Miyuki, hai finito i tuoi affari con il Consiglio Studentesco? Se hai ancora da fare, posso andare ad ammazzare il tempo da solo nel frattempo.”

"Non preoccuparti."


Non fu Miyuki a risponderli, ma la ragazza che l'aveva accompagnata.


“Oggi sono qui solo per salutare. Dunque Miyuki-san... ah, posso chiamarti anch'io così?”

“Oh, certamente.”


Miyuki annui alla domanda di Mayumi, e il suo sorriso senza riserve fu sostituito da un'espressione solenne.


“Bene. Allora Miyuki-san, riprenderemo un altro giorno.”


Mayumi salutò sorridente e si diresse fuori dall'auditorium. Uno degli studenti che la aveva accompagnata però la chiamò e la fermò. Sul suo petto, fiorendo con orgoglio come se fosse una cosa naturale, vi era l'emblema del fiore ad otto petali.


“Ma Presidente, per quanto riguarda il nostro programma…”

“Non abbiamo preso appuntamento in anticipo, quindi se ha già un altro impegno dovrebbe dare priorità a quello, no?”


Lo studente sembrava voler insistere, ma venne fermato dallo sguardo di Mayumi, che poi si voltò e fece un significativo sorriso a Tatsuya e Miyuki.


“Bene. Allora io prendo congedo Miyuki-san. Shiba-kun, mi piacerebbe fare una chiacchierata con te uno di questi giorni.”


Dopo averli salutati nuovamente, Mayumi se ne andò. Dopo di che, lo studente di prima si voltò e fissò così intensamente Tatsuya che si sarebbe potuto sentire la sua lingua schioccare.


◊ ◊ ◊


“...allora, ci avviamo?”


Nonostante si fosse appena iscritto a scuola, era già riuscito a provocare il disappunto non solo dei senpai, ma anche dei membri del Consiglio Studentesco, anche se la cosa era completamente al di là del suo controllo. Naturalmente, non avrebbe avuto una vita tranquilla e regolare in cui potesse rimuginare su cose del genere. Pur avendo solo sedici anni di esperienza di vita, Tatsuya aveva già sperimentato negatività di tale livello.


“Mi dispiace Onii-sama. A causa mia, le persone stanno avendo una cattiva impressione…”

“Non è niente per cui tu debba scusarti.”


Senza lasciare che Miyuki, angosciata, finisse di parlare, Tatsuya le mise una mano sul capo. Mentre le accarezzava i capelli, il viso di lei si tinse velocemente di un rosso acceso. Per chiunque li osservasse, questa coppia di fratelli sembrava essere in prossimità di un confine pericoloso, ma avendoli appena conosciuti, Mizuki ed Erika trattennero le loro osservazioni e non dissero nulla al riguardo.


“Beh, visto che siamo tutti qui, perché non andiamo a berci una tazza di tè?”

“Ottima idea! Sembra che ci sia una buona pasticceria qui vicino.”


In altre parole, si trattava di un invito all'ora del tè.

Non c'era bisogno di chiedere se le loro famiglie lì stavano aspettando.

Chiedere una cosa del genere sarebbe probabilmente una considerazione inutile. Era lo stesso per Tatsuya e Miyuki.

A parte questo, Tatsuya aveva altro da chiedere. Era davvero una cosa da nulla, ma avrebbe continuato a rimuginarci sopra se non l'avesse chiesto.


“Non sapevi dove si teneva la cerimonia d'ingresso, ma sai di una pasticceria nei dintorni?”


Forse era una domanda un po' canzonatoria.


“Ovviamente! Si tratta di una cosa importante, non credi?”


Ma Erika annuì con fiducia, senza la minima esitazione.


“'Ovviamente', eh…?”


La sua ammissione divenne un gemito. Ma, come se non fosse affar suo, Tatsuya pensò che qualcun'altro ne avrebbe ricevuto le conseguenze.


“Onii-sama, che ne pensi?”


Ma sembrava che Tatsuya fosse l'unico scioccato del commento avventato di Erika.

Anche Miyuki non sembrava aver prestato attenzione alla mancanza di buon senso nel dare priorità a una pasticceria invece che alla sede della cerimonia. Anche se bisogna dire che Miyuki non era a conoscenza dei dettagli di tutta la storia.


“A me va bene. Dopo tutto ci siamo appena conosciuti. Sia che si tratti dello stesso anno, o dello stesso sesso, un amico in più è sempre un bene.”


Anche se disse così, non aveva riflettuto molto sulla sua risposta affermativa. Non c'era nessuna questione particolarmente urgente che attendeva entrambi a casa. Inoltre, Tatsuya aveva già programmato di trascorrere il pomeriggio da qualche parte per festeggiare l'iscrizione di sua sorella minore prima di tornare a casa.

Dal momento che era una frase spontanea, rifletteva il suo vero pensiero.

Apparentemente consapevoli che questo era il suo vero modo di parlare, Erika e Mizuki risposero in questo modo.


“Shiba-kun dico, quando si tratta di Miyuki, non ci pensi su troppo profondamente…”

“Ti sta veramente a cuore tua sorella, non è vero?”


Che si trattasse di un complimento o di un commento di muto stupore, dinnanzi a quei due sguardi, Tatsuya non poté che rimanere in silenzio con un'espressione amara.


◊ ◊ ◊


La “pasticceria” dove li portò Erika era in realtà una “caffetteria francese con dessert”; pranzarono lì e passarono un po' di tempo a chiacchierare allegramente (erano le tre ragazze che parlavano, Tatsuya stava soltanto ascoltando), e quando arrivarono a casa, era quasi sera.

Non vi era nessuno ad accoglierli.

La casa, che di gran lunga superava le dimensioni medie, sembrava per lo più abitata soltanto da Tatsuya e Miyuki.

Tatsuya tornò nella sua stanza e per prima cosa si tolse la divisa. Non pensava che un tale 'mantello improvvisato' potesse avere su di lui un effetto così forte, ma dopo essersi tolto la giacca che era stata creata intenzionalmente per sembrare 'diversa', si sentì un po' più leggero. Fece schioccare la lingua a questi suoi sentimenti e finì rapidamente di cambiarsi.

Mentre si stava rilassando nel soggiorno, Miyuki, che aveva finito di cambiarsi, scese dalla sua stanza.

Anche se i tessuti avevano fatto grandi progressi, i design d'abbigliamento erano rimasti in gran parte uguali a cento anni prima.

Con le belle gambe scoperte sotto la minigonna in stile da inizi del secolo, Miyuki gli si avvicinò.

Per qualche ragione, sua sorella tendeva a vestirsi in maniera più scollata a casa. Anche se sembrava essere più o meno abituato, la sua femminilità notevolmente aumentata dalla scelta di vestiario spesso causava a Tatsuya incertezza su dove posare lo sguardo. (NT: guardala dove ti pare, idiota. È tua sorella, anche se fosse nuda non dovrebbe suscitarti alcuna reazione.)


“Onii-sama, vuoi qualcosa da bere?”

“Buona idea, un caffè se puoi.”

“Certo.”


Mentre si dirigeva verso la cucina, la morbida coda di capelli oscillava dietro la sua schiena snella. Era per evitare che i capelli interferissero con il suo lavoro in cucina, ma dal bel collo che era normalmente nascosto dai lunghi capelli, si propagava una bellezza inesprimibile.

In un paese avanzato dove l'uso di Robot Automatici Casalinghi (HAR)[4] erano molto diffuse, le donne e gli uomini che si occupavano del lavoro in cucina erano una minoranza. C'erano poche persone che cucinavano in generale: nessuno si tostava il pane o preparava il caffè con le proprie mani, a meno che non fosse un hobby. (NT: Lazzaroni)

E Miyuki apparteneva a questa minoranza.

Non era perché non sapeva usare le macchine.

Quando degli amici venivano a trovarli lasciava tutto al HAR.

Ma quando si trovava da sola con Tatsuya, voleva fare da sè.

Il suono dei chicchi che venivano macinati e dell'acqua che bolliva raggiunsero debolmente le orecchie di Tatsuya.

Si poteva dire che lei fosse abbastanza esigente al punto da utilizzare la semplice carta da filtraggio[5], invece di usare un vecchio modello di macchina per il caffè[6].

Aveva provato a chiederglielo una volta, ma la sua risposta fu che preferiva farlo in quel modo, quindi probabilmente era davvero un hobby per lei. Ricordò anche il momento in cui lui le aveva chiesto se fosse un suo hobby, ma lei lo aveva fissato con un'espressione imbronciata.

In ogni caso, il caffè preparato da Miyuki si adattava meglio al gusto di Tatsuya.


“Onii-sama, ecco qui.”


Posò la tazza sul tavolino, ci girò intorno e si sedette accanto a lui.

Il caffè sul tavolo era nero, mentre quello che aveva lei conteneva del latte.


“Ha davvero un buon sapore.”


Non era necessario fare altri complimenti.

Bastò quello a farla sorridere.

Poi, scrutando il volto soddisfatto di suo fratello maggiore con occhi sorridenti, uno sguardo di sollievo affiorò sul suo viso mentre portava la sua tazza alla bocca. Quella era la solita Miyuki.

Con questo, i due assaporarono il loro caffè.

Nessuno dei due iniziò una conversazione forzata.

Non erano turbati dalla presenza dell'altro al loro fianco.

I tempi di quando si sentivano in imbarazzo per i lunghi silenzi erano stati da tempo superati.

Gli argomenti di cui potevano parlare erano molti. Oggi vi era stata la cerimonia d'ingresso della scuola, avevano fatto nuove amicizie e, per qualche motivo, si erano imbattuti in senpai preoccupanti. Inoltre, come previsto, Miyuki era stata invitata a entrare nel Consiglio Studentesco. Le cose che si potevano ricordare e quelle che potevano essere discusse erano troppe per una sola notte.

Ma di fronte ai due fratelli, nella loro casa, vi erano solo tazze che venivano inclinate in silenzio.


“È quasi ora di preparare la cena.”


Con la tazza vuota in mano, Miyuki si alzò in piedi. Consegnando la sua tazza alla mano tesa della sorellina, anche Tatsuya si alzò.

La serata divenne notte come di consueto per i due fratelli.


Note e Riferimenti[edit]

  1. Il numero in Chiba (千葉) è Sen (千), che significa mille.
  2. Homeroom è l'aula dove si fa l'appello prima che gli studenti vadano ognuno a seguire una diversa lezione. È un sistema presente anche negli Stati Uniti, ma inesistente in Italia, dove gli studenti restano nella stessa aula e sono gli insegnanti a spostarsi.
  3. Tatsuya è di 11 mesi più grande di Miyuki. Università a parte, in Giappone l'anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo dell'anno successivo e l'ingresso a scuola è determinato dall'età dello studente prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Siccome è in uso il calendario Gregoriano, nello stesso anno possono esserci studenti di età anagrafiche diverse.
  4. Home Automation Robot.
  5. Si parla del "Drip Brewing", ossia il caffé filtrato/all'americana, dove la polvere di caffè viene posta sopra uno speciale tipo di carta e appoggiato sulla tazza. Dopo di che viene versata acqua bollente sopra e ciò che filtra nella tazza è "caffè".
  6. Anche qui, non si intende una moka, ma una macchina per fare il caffè all'americana. Miyuki semplicemente preferisce farlo a mano.


Indietro a Capitolo 0 Torna a Pagina Iniziale Avanti a Capitolo 2