Difference between revisions of "Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 6 Capitolo 2"
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Solo lei, che capiva l’importanza di un reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua, poteva rendersi davvero conto di quanto serio fosse suo fratello. |
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Revision as of 23:19, 4 April 2014
Capitolo 2
I trasporti pubblici urbani moderni erano stati sviluppati seguendo il concetto di car-pooling[1], dove i mezzi pubblici erano più numerosi e più piccoli in modo da contenere meno persone.
Questo sistema trasporto aveva iniziato a diffondersi trent’anni prima nelle grandi metropoli, così come nell’80% delle città e periferie. Il restante 20% usava auto private.
Grandi autobus, tram e altri mezzi pubblici che potessero trasportare molte persone erano oramai desueti, quindi non si vedevano più scene di studenti accalcati che prendevano l’autobus per andare a scuola o tornare a casa.
Anche se Tatsuya andava a scuola accompagnato solo da Miyuki, nel tragitto dalla fermata dell’autobus a scuola si univano a loro i suoi amici. Nonostante fosse arrivato più tardi del solito a scuola, il solito gruppo lo stava aspettando.
Il tragitto principale era una semplice passeggiata di un chilometro fino a scuola, ma a volte si fermavano brevemente in un caffè o in un fast-food; lungo la via c’erano infatti moltissimi negozi di abiti, ristoranti, librerie, cartolerie, e negozi specializzati in materiale per l’educazione magica. Gli studenti e gli insegnanti del Primo Liceo non erano gli unici a frequentare la zona, visto che molti clienti prendevano il tram da lontano per andare a far compere lì.
Erano in otto, seduti in uno dei loro caffè preferiti.
“Eh? Sei stato selezionato come uno dei rappresentanti della Gara di Tesi?”
La piccola deviazione di quel giorno era dovuto al fatto che Mikihiko aveva chiesto perché Tatsuya fosse stato chiamato nel laboratorio di geometria magica. Vedendolo ardere dalla voglia di saperne di più, Tatsuya non poté fare a meno di rifletter su questo lato della personalità dell’amico mentre spiegava la questione più nel dettaglio.
Da qui la reazione di Mikihiko vista nel commento precedente.
Tatsuya ne aveva già parlato con Miyuki e Honoka il giorno prima quando le era andare a prendere nella sala del Consiglio Studentesco. Gli altri cinque amici ora lo stavano guardando con espressioni di stupore.
“Aspetta, credevo che ci fossero solo tre rappresentanti in tutta la scuola per la Gara di Tesi.”
“Già.”
Alla domanda di Mizuki Tatsuya rispose deciso. L’espressione del loro viso erano come il giorno e la notte.
“ ‘Già?’… Tatsuya-kun, mi sembri un po’ svogliato al riguardo.”
Mizuki era senza parole ed Erika lo guardava perplessa. Al contrario, Leo sorrideva divertito.
“Per Tatsuya è solo naturale.”
“Non si è mai sentito di uno studente del primo anno che abbia partecipato alla Gara di Tesi.”
“Non che sia impossibile eh? Nemmeno la facoltà può ignorare il genio che ha inventato una nuova magia.”
All’osservazione di Shizuku, Leo sorrise e rispose in questo modo.
“Fermiamoci qui con la storia del genio.”
Più che imbarazzato, Tatsuya si sentì leggermente irritato dal termine, come se qualcuno lo pungolasse con un ago.
“Tatsuya detesta esser chiamato genio…”
“Perché è un termine troppo superficiale.”
Al commento meravigliato di Honoka, che non era beffardo né aveva secondi fini, rispose Miyuki.
Alla risposta della sorella, Tatsuya poté solo ridacchiare beffardamente , anche se doveva ammettere che aveva ragione.
“È comunque una cosa incredibile.”
Notando che il discorso stava prendendo una brutta piega, Mikihiko intervenì per ristabilire l’equilibrio.
“La tesi vincitrice verrà pubblicata su ‘Super Nature’, e anche i secondi e terzi arrivati avranno un sacco di attenzione.”
“Super Nature” era un giornale scientifico britannico ritenuto come la maggiore autorità sulla magia moderna. Sfortunatamente, il giornale conteneva tematiche sulla dittatura che erano inappropriate per dei liceali. Fortunatamente, tutti i presenti avevano letto il giornale e avevano quindi familiarità con il nome.
“Ah… ma non avete molto tempo.”
L’euforia di Mikihiko si trasformò rapidamente in preoccupazione
Non dovrebbe prestare attenzione a questi cambiamenti d’umore? Pensò Tatsuya, sorpreso. Ad ogni modo, tenne questi pensieri per sé e annuì all’affermazione di Mikihiko.
“Abbiamo esattamente nove giorni prima di dover consegnare la ricerca.”
“Nove giorni? Ma è pochissimo tempo!”
“Non c’è problema. Alla fine io ho solo un ruolo di assistenza, l’autore principale sta lavorando sulla tesi da prima delle vacanze estive.”
Vedendo l’espressione elettrizzata di Honoka, Tatsuya la rassicurò con un sorriso e un cenno della mano. Al che, Honoka si rilassò e sospirò di sollievo.
“Tuttavia, resta il fatto che la scadenza è a breve. È successo qualcosa di inaspettato?”
“La salute di uno dei due assistenti è peggiorata improvvisamente.”
Miyuki corrugò le sopracciglia mentre domandava a Tatsuya, che mantenne il sorriso e diede una semplice risposta. Anche se non aveva spiegato nel dettaglio, non avrebbe avuto nulla da nascondere se avessero chiesto maggiori informazioni.
Miyuki però non sembrò del tutto soddisfatta dalla risposta.
“Che sfortuna. Però è certamente un cambiamento dell’ultimo minuto.”
La ragione a quanto pare non era il perché della situazione, ma una questione di umore.
“È vero, ma anche se la tesi dovesse essere fatta da capo, Onii-sama sarebbe comunque il miglior candidato.”
Tuttavia, la presenza di Tatsuya era ormai un dato di fatto, quindi Miyuki stava solo cercando una ragione per convincersi, in accordo col suo carattere. Secondo Tatsuya, anche se il commento della sorella era piuttosto accurato, gli stava comunque dando troppo credito con questa approvazione incondizionata.
“Non è proprio così. Avremmo un bel problema tra le mani se non avessi familiarità con l’argomento scelto da Ichihara-senpai, ma fortunatamente non è questo il caso.”
Di conseguenza, Tatsuya adottò una tattica di “sorridere e negare”, ma Miyuki non sembrava molto soddisfatta della posizione assunta dal fratello. Mentre pensava a una risposta appropriata, una nuova domanda sorse dalla persona al suo fianco.
“Ehi, allora qual è l’argomento?”
Incuriosito, Leo si piegò in avanti mentre chiedeva. Nonostante tutte le ragazze lo guardassero con occhi che dicevano chiaramente “Anche se te lo dicesse, capiresti?”, sia lui che Tatsuya le ignorarono.
“Difficoltà tecniche e soluzioni alla realizzazione di un reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua.”
“…non riesco nemmeno a immaginarlo.”
Rispose immediatamente Leo, una rapida riflessione sulla sua difficile situazione attuale.
“…è un argomento grandioso. Non è uno dei Tre Grandi Misteri della Magia Sistematica del Peso?” Disse Mikihiko con una strana espressione. Al suo fianco,
“Dato che avevano chiesto a Tatsuya di partecipare, credevo che la tesi riguardasse i CAD.”
Mizuki espresse i suoi pensieri al riguardo.
“Ah, lo pensavo anch’io.”
“Anche Kei-senpai è un membro della squadra… credo che questo argomento possa essere troppo difficile per avere una possibilità di vittoria.”
Shizuku ed Erika condividevano l’opinione di Mizuki. Apparentemente i suoi amici erano preoccupati che l’argomento fosse troppo complicato per Tatsuya e per liceali in generale. Il che aveva perfettamente senso: non per niente lo sviluppo di un “reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua” era uno dei Tre Grandi Misteri. In quella situazione, Tatsuya poteva solo sorridere e cavarsela alla meno peggio.
Tuttavia, in mezzo ai volti sorridenti solo quello di Miyuki non era un vero sorriso. I suoi occhi erano serissimi.
Solo lei, che capiva l’importanza di un reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua, poteva rendersi davvero conto di quanto serio fosse suo fratello.
In stazione, i fratelli si separarono dai loro amici e tornarono a casa, trovando però una limousine parcheggiata lì di fronte, il che gli fece scambiare un’occhiata.
Tatsuya andò avanti e aprì la porta.
Vedendo le scarpe coi tacchi d’alta moda vicino all’ingresso, Tatsuya strinse gentilmente le spalle di Miyuki, che si era zittita con un’espressione tesa in viso.
Mentre supportava la sorella e attraversavano la porta, si udì il leggero rumore di ciabatte che si avvicinavano.
“Bentornati. Voi due andate sempre così d’accordo.”
Sentendo il tono di scherno, Tatsuya socchiuse gli occhi e strinse leggermente la mano che teneva le spalle tremolanti della sorella.
“È parecchio che non ci si vede, Sayuri-san.”
La gelida voce di Tatsuya si adattava perfettamente al suo sguardo di ghiaccio.
Questa volta, a tremare leggermente fu la minuta donna che li aveva accolti.
“Hm, hm. Beh, è perché ho sempre voluto essere vicina all’ufficio.”
“Ah, ma davvero.”
Tatsuya annuì seccamente alla matrigna, che non aveva messo piede in quella casa per nove mesi. Agli occhi dei fratelli, lei era “la seconda moglie di loro padre”, Shiba Sayuri.
Nonostante fosse venuta a casa, lì non c’era la sua stanza o il suo letto. Dopo il matrimonio con loro padre, infatti, si erano stabiliti in una suite di un complesso di appartamenti esclusivo a cinque minuti dalla sede centrale della FLT, e vivevano nella felicità del matrimonio. Tatsuya voleva solo pungolare Sayuri per il fatto che non avesse mai abitati lì con loro dopo aver sposato loro padre e il fatto che la considerasse comunque casa sua.
Vedendo l’espressione di Sayuri rabbuiarsi al sarcasmo del fratello, Miyuki si ricompose. Con il braccio di Tatsuya ancora attorno a lei, si girò leggermente ignorando lo sguardo della matrigna e si avvicinò al viso di Tatsuya, che era leggermente rivolto verso il basso.
Normalmente, Miyuki non si sarebbe mai comportata in maniera così imbarazzante, nemmeno se fossero stati da soli. Era un’azione incompatibile con la sua immagine. Tuttavia, in quel momento era entrata in uno stato mentale in cui gli astanti non avevano importanza.
“Inizierò immediatamente a preparare la cena, Onii-sama. C’è qualcosa in particolare che ti piacerebbe mangiare?”
“Qualunque cosa andrà bene. Non c’è fretta, quindi faresti meglio a cambiarti prima.”
Tatsuya non degnò di un’occhiata Sayuri, prestando tutta la sua attenzione alla sorella. Alla risposta del fratello, Miyuki sorrise estatica.
“Capisco, anche se mi chiedo se avessi qualcosa di particolare in mente. Se è un desiderio di Onii-sama, sono pronta a fare qualunque cosa.”
“Ehi, non esagerare.”
Tatsuya le diede un buffetto sulla fronte prima che Miyuki scrollasse la testa in giù e salisse al secondo piano.
“Allora, cosa posso fare per te?”
Quando Miyuki se ne fu andata, Tatsuya continuò la conversazione con Sayuri, che sembrava bloccata tra l’incudine e il martello.
Dopo di che si diresse velocemente in salotto, si sedette sul divano, e si rivolse nuovamente all’esitante Sayuri.
“Potremmo darci una mossa? Vorrei finire prima che mia sorella ritorni.”
Sayuri corrugò le sopracciglia a quelle brusche parole, ma si sedette comunque di fronte a Tatsuya.
“Sembra che ancora non siate molto ospitali nei miei confronti.”
Realizzando che recitare ancora era inutile, l’attitudine di Sayuri cambiò bruscamente quando si sedette.
Noncurante dello sguardo di Tatsuya, accavallò le gambe e si appoggiò allo schienale del divano.
I vestiti casual e l’assenza di make-up era dovuto al suo mestiere di ricercatrice, quindi Tatsuya non doveva preoccuparsi di dove posare gli occhi. Ovviamente, anche se Sayuri avesse indossato una minigonna, Tatsuya probabilmente non avrebbe fatto una piega.
“Può essere che Miyuki la pensi così. Dopo tutto è solo naturale che sia arrabbiata se nostro padre si sia risposato meno di sei mesi dopo la morte di nostra madre. Anche se si comporta da adulta, è solo una ragazzina di 15 anni.”
“…e tu?”
“Io sono incapace di provare una tale reazione emotiva. Sono stato forgiato così.”
“Ok, lasciamo perdere. Che sia vero o no, non è più affar mio. Nonostante questo, se dovessimo parlarne spero che tu possa seriamente ascoltarlo, dato che per voi erano stati solo sei mesi, ma per me erano stati 16 anni.”
Nonostante l’aspetto giovane, Sayuri aveva la stessa età di loro padre. Tatsuya stava contemplando questi concetti rudi come un nemico pubblico delle donne.
Lei, Shiba Sayuri, Furuha Sayuri da nubile, era stata l’amante di Shiba Tatsurou prima del suo matrimonio con Yotsuba Miya. Si diceva che il casato Yotsuba si fosse intromesso per ottenere un prezioso vantaggio genetico e li separò forzatamente. Tatsuya poteva leggere tra le linee del suo odio anche se lei non lo verbalizzava.
Tuttavia, questa era una questione tra lei e i loro genitori, e non aveva nulla a che fare con i fratelli. Dato che aveva mantenuto una relazione con loro padre mentre Miya era ancora viva, non avrebbe ricevuto nessuna compassione da lui.
“Allora, che cosa ti ha portato fin qui?”
Sayuri intendeva scivolare gradualmente nell’argomento principale, quindi la domanda diretta di Tatsuya la colse alla sprovvista e finalmente si liberò dell’atmosfera innaturale attorno alla loro conversazione.
“Arriviamo al dunque allora. I laboratori della compagnia necessitano della tua assistenza. Se possibile vorremmo che ti ritirassi da scuola.”
“Impossibile. Fin quando Miyuki sarà iscritta al Primo Liceo non posso svolgere le mie funzioni di protettore se non sono uno studente del Primo Liceo.”
Una richiesta ridicola meritava un rifiuto secco da parte di Tatsuya.
“Anche se non fossi uno studente, potrebbero essere disponibili altri protettori.”
“C'è carenza di maghi in ogni campo. Anche la casata Yotsuba avrebbe difficoltà a rimpiazzare un protettore senza preavviso.”
“In altre parola, tu sei il miglior candidato?”
“Se limitato alla protezione di Miyuki, è certamente così.”
Non era la prima volta che avevano questa conversazione.
Whew, Sayuri fece un gran sospiro che non sembrava finto.
“Dubito che una qualunque compagnia abbia abbastanza surplus di personale da permettere a una persona talmente talentuosa come te di perder tempo in sciocchezze.”
“Perder tempo? Mi sembra di aver contribuito parecchio alla compagnia. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto un ordine dalla Marina Statunitense per una gran quantità di CAD di tipo Volo, che ha aumentato i profitti del 20% rispetto allo scorso quadrimestre.”
Sayuri non poté far altro che mostrare un’espressione piena di rimpianto alle parole combattive di Tatsuya. Questo perché non aveva argomenti per controbattere.
Era di dominio pubblico che la Four Leaves Technology all’inizio non produceva CAD, ma forniva parti di ricambio per l’ingegneria magica. La loro ascesa alla vetta dello sviluppo dei CAD e alla produzione su scala globale era largamente dovuta alla Serie Silver, e quindi a Tatsuya. Con l’introduzione dei dispositivi di tipo Volo, la FLT era diventata la società innovatrice che aveva introdotto il prossimo cambio di paradigma nel mondo dei CAD Specializzati. Per Sayuri, che era entrata nella compagnia come ricercatrice ed era diventata manager nonostante non avesse raggiunto risultati personali di rilievo, questa era un’impresa sovrastante che rendeva inutile la gelosia.
Ma quelli erano i sentimenti personali di Sayuri. Dopo aver risposto con un “Ah, davvero…”, parlò del motivo per cui non poteva ancora andarsene.
“Potresti almeno aiutarmi ad analizzare questo oggetto?”
Sayuri tirò fuori dalla borsa un grosso portagioie e ne sollevò il coperchio con cautela. Nel mezzo vi era riposte un cristallo cremisi semi-trasparente.
“…una reliquia di classe Magatama.”
Dalla prospettiva di un ricercatore magico, le “reliquie” erano OOPArt contenenti una natura magica, creati con componenti artificiali non identificabili, ma che si formavano spontaneamente in condizioni estreme. L’Antinite, che conteneva Cast Jamming poteva essere classificata come un tipo di reliquia. Inoltre, autentiche reliquie come quella Magatama solitamente non finivano mai nelle mani di ricercatori civili.
Visto il suo status di principale produttore nazionale, la FLT riceveva molti contratti dai militari.
“Quando parli di “analisi”, non dirmi che mi stai chiedendo una cosa assurda come duplicare questa Magatama, vero?”
Vedendo l’espressione tesa di Sayuri, Tatsuya poté solo sospirare incredulo.
“Chi ha preso una decisione tanto stupida e avventata? Non sapete che è ridicolo cercare di ricreare reliquie con la scienza e la tecnologia moderne?”
OOPArts erano “Artefatti Fuori Posto” (Out Of Place Artifacts) , ovvero “oggetti che non appartenevano in quel tempo”, che erano “troppo avanzati per la scienza di quando erano stati dissotterrati” e non potevano essere sviluppati con la tecnologia dell’epoca.[2] (nota su OOPArts)
Tuttavia, proprio perché erano oggetti che sorpassavano la scienza moderna, veniva usato il termine “reliquia”.
“La JSDF[3] ha richiesto che accettassimo questo compito. Non era consentito rifiutare.”
Non che le decisioni dell’amministrazione non fossero comprensibili. Non solo la FLT, ma tutte le imprese dell’industria della magia servivano nel settore pubblico e avrebbero potuto essere dipinte collettivamente come industria di guerra.
Solo persone capaci di usare la magia avrebbero comprato prodotti di ingegneria magica come i CAD, ma data la scarsità di maghi era ovvio che la parte di mercato da loro occupata fosse minima rispetto ad altre industrie. A quel tempo, il numero di persone in campi relativi alla magia o studenti di magia a livello scolastico o universitario non era più di 30000.
In altre parole, anche se ognuno di essi avesse comprato un nuovo CAD all’anno, il volume d’affari totale sarebbe stato comunque 30000. In realtà la durata tendeva a essere più lunga dato che era normale per un mago possedere cinque o sei CAD. Ad ogni modo, non cambiava il fatto che il mercato fosse parecchio di nicchia.
Inoltre, in base alla politica nazionale di promozione della magia, gli strumenti di supporto alla magia dovevano essere venduti a un prezzo basso. In pratica, il prezzo dei CAD doveva essere alla portata di una famiglia media, in modo che potessero regalarne uno ai figli che entravano in un liceo di magia.
Era difficile far sviluppare questo tipo di industria indipendente, di conseguenza lo Stato forniva ampi sussidi all’industria della magia, sovvenzionando, per esempio, il 90% delle vendite di CAD.
I prodotti venduti al pubblico costavano il 10% del prezzo usato negli scambi tra compagnie.
In più, usando le sovvenzioni per la ricerca come scusa, ogni anno la nazione pagava grosse somme di denaro a industrie private per mandare avanti la ricerca.
Anche le imprese più grandi come Maximillian e Rozen non potevano dire no ai rispettivi governi. Era quello in destino delle industrie di magia.
“Tuttavia, la JSDF dovrebbe sapere il significato di una reliquia. Se l’oggetto è stato identificato come tale dovrebbero sapere che sintetizzarlo artificialmente non è possibile, quindi perché fare una richiesta del genere?”
Ci fu una pausa significativa prima che Sayuri rispondesse.
“Di recente è stato scoperto che le Magatama possiedono l’abilità di immagazzinare le sequenza magiche.”
Nonostante la risposta esitante, essa fu sufficiente a far cambiare rapidamente espressione a Tatsuya.
“È un fatto accertato?”
Nascondere il desiderio ardente nella sua voce era il limite delle abilità recitative di Tatsuya. Per fortuna Sayuri parve non accorgersi del suo profondo interesse per le reliquie.
“È ancora in fase teorica, ma i militari hanno già prodotto dei dati di osservazione abbastanza affidabili.”
Tatsuya annuì con espressione solenne.
“Se questo è vero allora è impossibile che i militari lascino perdere, il che è anche piuttosto sensato.”
La capacità di immagazzinamento di sequenze magiche non era solo l’obiettivo di Tatsuya. Se ciò si fosse potuto diffondere al pubblico, la creazione di congegni magici autonomi e autosufficienti non sarebbe più stata un sogno. Anche truppe senza maghi avrebbero potuto avere armi magiche. Dato che la Magatama avevano il potere di immagazzinare le sequenza magiche, una riproduzione di massa avrebbe fornito una massiccia quantità di armamenti magici.
“Ma visti i recenti guadagni della FLT, non dovrebbe esserci bisogno di prendere la strada meno frequentata.”
Data l’importanza del progetto, una volta accettato l’incarico non sarebbe stato sufficiente un semplice “non si può fare”.
“Il dado è tratto.”
“Anche se non ci sono possibilità di successo?”
Considerando che la chiave per replicare una reliquia era ancora sconosciuta, era certamente un rischio colossale.
“Abbiamo una piccola chance. Con la tua magia è possibile effettuare un’analisi.”
Tatsuya non poté che ridere a questa dichiarazione. Alla fine Sayuri non era lì per il suo cervello, ma per la sua abilità unica.
Come aveva sempre fatto.
“Anche usando il mio potere non c’è garanzia di riuscire in una riproduzione. Se proprio insisti, per favore invia l’esemplare alla Terza Divisione Ricerca e Sviluppo. Ci passo regolarmente.”
In ogni caso, non ci sarebbero stati effetti su Tatsuya. Anche se era vero che aveva bisogno di maggiori informazioni su come preservare le sequenza magiche, il suo obiettivo era solo comprendere la metodologia alla base. La replicazione di Magatama era una cosa secondaria, quindi non voleva oberare di lavoro i ricercatori dell’ufficio. La verità era che per loro era complicato trovare tempo per la programmazione, quindi non potevano fare ciò che gli pareva.
"......."
Quella non era però una richiesta che Sayuri potesse sopportare. La sua posizione richiedeva che tenesse in conto le rivalità tra i dipartimenti nella FLT. La Terza Divisione R&S non poteva avere altra fama e riconoscimenti. Inoltre, una ragione infinitamente più importante e assurda era che né lei né suo marito potevano permettere che “Taurus Silver”, cioè Tatsuya, avesse altro potere decisionale.
Di certo gli altri laboratori avrebbero potuto superare i risultati di Tatsuya, ma dato il suo gran seguito, al punto che la maggioranza della Terza Divisione era dalla sua parte, forse gli sarebbe stato dato il merito anche dei loro successi. Era questo il sospetto che Sayuri covava.
Incapace di accettare la proposta di Tatsuya, Sayuri strinse i denti.
“O forse preferisci lasciarlo qui?”
Le parole di Tatsuya fornirono un raggio di speranza a Sayuri e diventarono l’impeto che colse per sfuggire da quel dilemma.
“Non ce n’è bisogno!”
Ciò nonostante, piuttosto che arrivare a un compromesso, decise di rompere la trattativa. Lei non avrebbe mai permesso che la riproduzione della reliquia potesse avvenire lontano dall’ufficio, lontano dalla possibilità per lei di rivendicare tutto il merito per il successo. Lasciare il campione lì sarebbe stato ridicolo, sinonimo di lasciare che Tatsuya strappasse quel premio dalle sue mani. A dire la verità era stata lei la prima a fare un’assurda richiesta per sfidare un qualcosa che “non aveva mai avuto successo”, ma in quel momento Sayuri aveva perso tutta la sua obiettività.
Furente, Sayuri si alzò in piedi.
“Capisco ora che richiedere la tua assistenza è stato uno sbaglio fin dall’inizio.”
Dopo aver messo il portagioie nella su borsa, Sayuri se ne andò stizzita.
Tatsuya la seguì mentre percorreva il corridoio. Quando raggiunse l’ingresso e si infilò le scarpe, Tatsuya adottò un tono con cui tipicamente ci si rivolge a dei clienti.
“Dato che trasporta oggetti di valore, desidera che la accompagni fino alla stazione?”
“Non ce n’è bisogno, andrò in macchina.”
“Come desidera. Sia prudente.”
Tatsuya non fu turbato dalla risposta seccata della matrigna, e fece un cortese inchino.
"Miyuki."
Tatsuya la chiamò dalla soglia di casa. Con un vestitino senza maniche addosso, Miyuki scese timidamente le scale.
Le braccia perlacee rivelavano un leggero rosa che si dirigeva verso le sue spalle, una conseguenza del suo imbarazzo per l’abito, piuttosto che dovuto a dei cosmetici.
“Onii-sama... mi scuso sinceramente per il mio comportamento infantile.”
Nonostante l’ammissione del suo comportamento infantile, in realtà era più una sorta di dimostrazione di affetto. Naturalmente, Miyuki ignorava questa cosa mentre aspettava con la pelle in mostra di fronte a Tatsuya. Non importa cosa dicesse, aveva di certo messo molto impegno in quel’incantevole sfoggio di sé.
Tatsuya accarezzò gentilmente il viso della sorella anche se lei non aveva osato guardarlo negli occhi prima che le sue dita scendessero verso il mento. All’improvviso, le sollevò il viso con l’indice.
Questa semplice azione fece sì che l’incantevole pelle candida di Miyuki si tingesse completamente di rosso, balle spalle al petto. I suoi lunghi capelli oscillarono gentilmente e i suoi occhi erano colmi di una luminosità abbagliante, rendendola totalmente irresistibile.
“Uhm, questo…”
La loro postura sembrava destinata a un bacio, forzando Miyuki a distogliere timidamente lo sguardo.
Ma le dita di Tatsuya si diressero ancora una volta al viso di lei.
Ipnotizzata, Miyuki chiuse gli occhi.
E poi…
"—Ahi!"
Si udì un lamento soffocato di dolore.
“P-perché lo hai fatto?”
“Per punizione.”
Vedendo sua sorella arrossire e indietreggare (una reazione perfettamente naturale a qualcuno che le avesse pizzicato il naso), Tatsuya sorrise e rispose.
“Oh… Onii-sama sei un cattivone.”
Miyuki mise il broncio e voltò il viso, mantenendo però la sua incantevole postura. L’espressione di Tatsuya, ancora sorridente, si ammorbidì.
“Esco per un po’. Chiudi tutto finché non ritorno.”
“Onii-sama?”
L’espressione di Miyuki si irrigidì mentre chiedeva la ragione per il misterioso ordine di suo fratello.
"Vado a rincorrere una certa donna cui manca il senso del pericolo.”
Tatsuya prese la giacca che si era appena tolto, mentre sua sorella si accigliava.
“Quanti problemi ha intenzione di farti passare quella persona?
“Sfortunatamente, non posso lasciarla a se stessa. Sayuri ha una reliquia che potrebbe contenere la chiave per l’immagazzinamento di sequenze magiche.”
Mentre rivelava la vera ragione del suo “inseguimento”, Tatsuya si tolse la cravatta e la diede a Miyuki.
Parve che Miyuki avesse capito, ma mantenne comunque un’espressione poco soddisfatta.
“Se è così allora non c’è niente da fare. Stai attento.”
Miyuki si ricordò la loro conversazione nell’aula di consultazione della biblioteca. Non avrebbe usato il suo disprezzo per l’amante del padre per bloccare le decisioni di suo fratello. Non disse “non andare”, né “non c’è bisogna che tu vada”, ma tolse in silenzio la giacca pesante di Tatsuya dall’appendiabiti.
Dopo averlo indossato con l’aiuto di Miyuki, Tatsuya prese un paio di guanti e un casco da un armadietto e indossò un paio di stivali da motociclista. Dopo di che fece un cenno a Miyuki, che rispose con un profondo inchino, e disse semplicemente “Vado”.
Note
- ↑ Corrispondente in italiano ad auto di gruppo o concarreggio, indica una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto
- ↑ Gli OOPArts in realtà sono oggetti che rappresenterebbero un anacronismo. Vengono classificati come tali tutti i reperti che, secondo comuni convinzioni riguardo al passato, si suppone non sarebbero potuti esistere nell'epoca a cui si riferiscono le datazioni iniziali. Tuttavia, la comunità scientifica non ha mai ritrovato in tali oggetti elementi o prove che le facessero apparire come "fuori dal tempo". OOPArt su Wikipedia.
- ↑ Japanese Self Defense Forces: Forze di Auto-difesa Giapponesi (Jieitai in giapponese: 自衛隊). Le forze armate giapponesi, chiamate così perché dopo la seconda guerra mondiale al giappone è proibito avere un esercito. In base all'art. 9 della Costituzione del 1947 infatti: "Il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia di un uso della forza per risolvere le dispute internazionali"; inoltre "i potenziali di forze terrestri, aeree o navali non saranno mai mantenuti".
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