Difference between revisions of "Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 6 Capitolo 3"
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Revision as of 16:52, 13 April 2014
Capitolo 3
Status: Incomplete
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Il giorno seguente, dopo la scuola.
Per ottenere la documentazione necessaria alla loro presentazione, Tatsuya andò in biblioteca.
In realtà avrebbe voluto concentrarsi sull’analisi della reliquia di classe Magatama, ma non poteva nemmeno spedirla per i preparativi della Gara di Tesi.
Nonostante il suo nome, la biblioteca era completamente digitalizzata; i tomi cartacei erano ormai una minoranza. Inoltre, gran parte dei materiali poteva essere consultato online, quindi non era necessario visitare di persona la biblioteca; il problema però era che i materiali necessari per la tesi appartenevano agli archivi ristretti, i quali non potevano essere portati fuori da essa. Mentre cercava un posto libero nei meandri dell’area di lettura, Tatsuya si imbatté in un volto familiare.
“Ma guarda, è proprio Tatsuya-kun.”
“Saegusa-senpai, sei nel bel mezzo dell’“Autunno dello Studio”? (!)
Aveva visto Mayumi l’ultima volta la settimana precedente, quindi non poteva certo dire “da quanto tempo che non ci vediamo”.
Alla risposta immediata di Tatsuya Mayumi mise il broncio irritata, anche se si aspettava una simile domanda.
“Ma insomma, Tatsuya-kun… Sono una studentessa del terzo anno dopo tutto.”
“Questo lo so.”
Tatsuya rimase sconcertato da quell’affermazione fin troppo ovvia comunicata in tono grave.
“La prima cosa che viene in mente pensando agli studenti del terzo anno sono gli esami di ammissione all’università, no? Come mai non hai mai pensato che io debba prepararmi per questi esami? Ti sembro così spensierata?”
Le parole di Mayumi servirono solo a confondere Tatsuya ancora di più.
“Ma… Saegusa-senpai, non hai ricevuto la raccomandazione della scuola?”
Voti eccellenti, Presidente del Consiglio Studentesco, rinomata per la sua partecipazione e per le molte vittorie in competizioni di magia. Se non lei, chi altri sarebbe stato degno della raccomandazione?
Tuttavia, la risposta di Mayumi sorpassò le aspettative di Tatsuya.
“Ah? Non lo sai Tatsuya-kun? Ho rifiutato la raccomandazione. È una tradizione non scritta che i membri del Consiglio Studentesco rifiutino la raccomandazione.”
“È la prima volta che ne sento parlare.”
“Ogni anno, ogni scuola raccomanda dieci studenti per l’università di magia, è stato deciso così. Rispetto alle altre scuola, la nostra ha una percentuale maggiore di studenti che da l’esame di ammissione, quindi, per utilizzare il sistema delle raccomandazioni in maniera più efficiente, abbiamo deciso di comportarci così.”
“In altre parole, lasciamo che siano gli studenti più rischio a usufruire della raccomandazione, ho capito bene?”
“Quello sarebbe un po’ esagerato… ma bene o male è così.”
“Questo è…”
In un certo qual modo aveva perfettamente senso, ma Tatsuya sentì che c’era comunque qualcosa di sbagliato in quel sistema.
Nonostante questi pensieri vagassero per la sua testa, Tatsuya decise di lasciar perdere dopo aver visto Mayumi che sedeva serena senza manifestare alcuna perplessità.
Vedendo che Tatsuya esitante a parlare, Mayumi piegò la testa di lato con un “Hm?” prima che la sua attenzione fosse catturata da altro.
“A proposito Tatsuya-kun, perché sei qui?"
Tatsuya fu un po’ seccato dal tono sorpreso di Mayumi (frequentava la biblioteca molto più spesso di lei), tuttavia, non c’era bisogno di insistere sul quella questione.
“Sono qui per raccogliere materiale per la Gara di Tesi.”
“Ah, è vero, sei stato selezionato per aiutare Rin-chan.”
(Aiutare, eh?)
Da un punto di vista esterno le cose probabilmente apparivano così.
Anche se era un lavoro di gruppo, a dfferenza di Monolith Code dove c’era la possibilità di mettere in mostra i talenti personali, non vi era modo di identificare i contributi individuali nella tesi.
Non era strano credere che tutti a parte l’autore principale fossero solo assistenti.
“…oh, stare lì in piedi a parlare potrebbe disturbare le altre persone. Vieni dentro.”
Nel dire questo, Mayumi indicò la cabina di lettura da cui era appena uscita.
“Non la stai usando tu?”
Anche se rioccupare la cabina dopo averla lasciata era contro le regole, non poteva certo restare in piedi fuori dalla porta. Perciò Tatsuya annuì senza ulteriori esitazioni.
La cabina di lettura era stata progettata inizialmente per una sola persona; in due si sarebbe stati un po’ stretti, ma in tre era impensabile. Anche se Mayumi era minuta anche per una donna, la statura di Tatsuya era sopra la media rispetto ai suoi coetanei. Nonostante non fosse particolarmente scuro di carnagione (!), le sue ampie spalle occupavano comunque molto spazio. Quindi, Tatsuya si sedette vicino al bordo della sedia, spalla a spalla con Mayumi, che si era seduta sullo sgabello di riserva.
Era da solo in una piccola stanza con una giovane e affascinante ragazza.
Tuttavia, anche in quelle condizioni Tatsuya non era eccitato né in trepidazione. A causa di esperienze passate aveva capito come comportarsi con Mayumi. (E per quanto riguarda il suo orgoglio come “bella donna”, beh, la bellezza è relativa all’osservatore).
Il fatto che Tatsuya stesse usando tranquillamente il terminale nonostante la vicinanza con lei, non rese Mayumi né ansiosa né delusa. Francamente, continuò la loro conversazione in maniera totalmente sconsiderata.
“So che è una cosa un po’ improvvisa per te, Tatsuya-kun, ma buona fortuna, ok?”
“…vero, è stata un po’ improvvisa.”
Tatsuya era stato preso un po’ alla sprovvista dalle parole apparentemente spontanee di Mayumi, che sembravano una premonizione. Ma una volta che ebbe connesso quelle parole con la conversazione precedente, riuscì ad evitare di chiede “per cosa?”.
“Ma non è una cosa di cui ti preoccuperesti, vero, Saegusa-senpai?"
Rispose senza pensarci, mentre il suo sguardo era concentrato sullo schermo.
“Può anche essere vero, ma per Rin-chan questo argomento è più importante che arrivare prima nella Gara di Tesi.”
“A proposito, senpai ti aveva chiesto di essere la sostituta?”
“Non è un argomento di cui io mi possa occupare. E poi non sono molto abile nel sostenere magie per processi complessi.”
La domanda e la risposta fornita non andavano proprio bene assieme, ma Suzune era presumibilmente conscia delle aree in cui Mayumi eccelleva, quindi probabilmente aveva tolto il suo nome dalla lista dei sostituti, dedusse Tatsuya.
“È un peccato. Rin-chan mi ha aiutato diverse volte, ma ora io non posso aiutare lei.”
Non era certo se stesse parlando tra sé e sé o con lui. Stava pensando di rassicurare Mayumi, che aveva un’espressione addolorata in viso, ma alla fine decise di sgobbare in silenzio e continuò a cercare informazioni.
“Quindi spero proprio che farai del tuo meglio, Tatsuya-kun, dato che puoi senza dubbio dare un grande aiuto a Rin-chan.”
“Ichihara-senpai ha qualche idea particolare riguardo questo argomento?”
Tatsuya fece questa domanda più per curiosità, e non perché si sentisse motivato dal suo incoraggiamento.
“Per certi versi, questo è il primo passo per realizzare il sogno di Rin-chan.”
Tatsuya non cercò di scavare più a fondo nelle parole di Mayumi; anche se Suzune aveva un sogno, di certo non aveva nulla a che fare con lui.
Tuttavia, tralasciando le idee di Tatsuya sull’argomento, Mayumi continuò:
“Innalzare la posizione sociale dei maghi. Punta a cambiarla attraverso la necessità economica, e non tramite pressioni politiche. Trasformando la magia in un aspetto indispensabile dell’economia, i maghi sarebbero davvero liberi dal loro destino di armi umanoidi. Secondo Rin-chan, la creazione di un Reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua è il passaggio chiave per questo obiettivo. Questa tesi è il primo passo in quella direzione.”
Tatsuya non poté che girarsi a queste parole.
Dinnanzi ai suoi occhi sgranati anche Mayumi si ritrasse leggermente.
“Hm, cosa c’è?”
“È sbalorditivo. Non pensavo che anche Ichihara-senpai la pensasse così”
“Eh? Anche tu, Tatsuya-kun?”
In tutta onestà, Suzune e Tatsuya non potevano essere accreditati con l’idea di usare l’utilità economica per innalzare la posizione sociale dei maghi. Nonostante il numero irrisorio di sostenitori, quell’idea circolava da almeno vent’anni. L’unico particolare era che fino ad allora non vi erano stati segnali di successo.
In quel momento i maghi venivano impiegati principalmente per scopi militari.
Con la situazione globale in via di stabilizzazione, anche la mobilitazione pratica degli armamenti era diminuita.
Tuttavia, le innovazioni per i maghi (non quelle magiche) erano ancora al 90% per scopi militari.
All’avanzata attuale, tutto ciò doveva ancora cambiare.
La stragrande maggioranza delle magie per scopi domestici poteva essere sostituita da macchinari. Il controllo della temperatura e l’accelerazione fisica non potevano raggiungere gli stessi effetti della magia, ma se ristretta al livello di consumo pubblico, allora la tecnologia non magica poteva essere ancora utile. Non c’era bisogno di usare la magia. Allo stesso modo, gli automi avanzati non avevano bisogno di essere rimpiazzati da maghi. La magia non era necessaria per operare o organizzare.
Fino ad allora, nessun risultato che potesse essere ottenuto esclusivamente con la magia aveva soppiantato la versatilità della scienza moderna, quindi “usare i vantaggi economici per liberare i maghi” rimaneva una vuota frase da idealisti.
D’altra parte, nemmeno il concetto di Reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua era un’idea originale del gruppo di Tatsuya.
Dopo aver giudicato che l’attivazione continua di magia di Controllo Gravitazionale per mantenere un reattore a fusione termonucleare era uno dei “Tre Grandi Enigmi della Magia Gravitazionale”, la maggior parte dei paesi sviluppati si era concentrata sullo sviluppo della tecnologia fotovoltaica e lo sfruttamento dell’energia solare, e al momento non c’erano segnali di mancanza di energia.
Coloro che riponevano le loro speranze nell’uso di un reattore a fusione termonucleare alimentato con una sequenza magica di Controllo Gravitazionale continua per innalzare la posizione sociale dei maghi, si erano praticamente estinti nella seconda metà del XXI secolo.
“Non riesco a credere di aver trovato qualcuno che condivida delle idee così radicali.”
Vedendo Tatsuya con un’espressione ammirata piuttosto che scioccata, Mayumi lo fissò per qualche ignota ragione.
“…hm, è meraviglioso. Quindi condividi gli stessi interessi di Rin-chan.”
Non solo lo sguardo, ma anche il suo tono era infastidito.
“Ah, no. Dubito fortemente che sia una questione di condivisione di interessi da parte mia e di Ichihara-senpai… La nostra metodologia è totalmente differente.”
Perché è così seccata?, pensò Tatsuya mentre le rispondeva cercando di trovare una qualche scusa.
“Ma il concetto di base è lo stesso no? Tatsuya-kun, in realtà Rin-chan è più il tuo tipo eh?
“Ha?”
“Nonostante tu abbia accanto a te una ragazza così affascinante, non sembra che tu ci voglia nemmeno provare. Beh, onee-san si scusa per avere un fisico così adolescenziale.”
Di cosa diavolo sta parlando? Questi erano gli onesti sentimenti di Tatsuya.
Anche se condividevano lo stesso argomento, ciò non garantiva che fossero compagni, ma era più probabile che ciò li rendesse rivali. Nonostante la sua statura minuta, Mayumi non aveva per niente un corpo da adolescente, anzi: aveva un fisico intrigante colmo di un fascino adulto.
C’erano troppi fraintendimenti cui doveva rimediare, ma Tatsuya non sapeva da dove iniziare.
“Non ho tendenze esibizioniste. Non farei mai nulla con una donna di fronte a tutte queste telecamere.”
Tatsuya era piuttosto confuso, e la prima risposta che gli venne in mente non sembrava essere molto adatta.
“Eh…?”
Alle parole di Tatsuya, in apparenza profonde, ma in realtà completamente spontanee e un po’ imprudenti, Mayumi iniziò ad agitarsi e il suo sguardo cominciò a vagare.
“Bene allora, e se non ci fossero né telecamere né persone qui? Per esempio, se fossimo noi due soli in una stanza d’albergo?”
“Se è un invito a “cenare” con senpai, allora mi ci butterò senza esitare.”[1]
Con fracasso, Mayumi balzò via dallo sgabello arrossendo furiosamente e si premette al muro per allontanarsi il più possibile da Tatsuya. Vedendo questo comportamento, Tatsuya capì improvvisamente il doppio senso delle sue parole.
Tuttavia, dire qualcos’altro avrebbe solo peggiorato la situazione, quindi Tatsuya ritenne un segno di fortuna il fatto di essere riuscito a fermarsi lì. Distolse lo sguardo da Mayumi e si concentrò sulla raccolta di dati per il progetto.
Mayumi, che avrebbe dovuto sentirsi minacciata dalla risposta di Tatsuya, per qualche misteriosa ragione scelse di rimanere nella cabina di lettura.
Note
- ↑ In Italiano non c'è un doppio senso così marcato. In ogni caso, Tatsuya non ha secondi fini, ma la sua frase viene fraintesa: lui parla di un invito ad una cena letterale, mentre Mayumi percepisce il "cenare" in altro modo. Se ancora non avete capito, tornate quando sarete maggiorenni.
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