Re:Monster:Volume 01 Capitolo 27SS1

From Baka-Tsuki
Revision as of 23:00, 29 November 2016 by NovelMangaGeneration (talk | contribs)
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)
Jump to navigation Jump to search

Sidestory 1[edit]

Giorno 27 Sidestory Nella mente della Rossa


Sarebbe dovuta essere una normale e semplice missione. Invece, alla fine, non fu facile per niente. Anzi. Fu un completo fallimento.


La missione consisteva nello scortare un discreto numero di mercanti della gilda mercantile “Padiglione della Stella Divina” fino alla città di Trent, proteggendoli da banditi e mostri. Sarebbe dovuto essere un compito semplice e senza troppi rischi. In quanto avventuriera alle prime armi non mi ero ancora fatta una reputazione e mi guardavano con diffidenza, poiché temevano che non fossi all’altezza.


Tuttavia, ero comunque riuscita ad ottenere il lavoro, perché appartenente all’associazione di avventurieri “La Spada del Debole”. Normalmente per un viaggio del genere una dozzina di persone, o anche meno, sarebbero sufficienti. Eppure facevo parte di un gruppo composto da diciotto principianti e sei esperti, per un totale di ventiquattro persone. Il grande numero di partecipanti aveva ridotto gli introiti, ma era stato fatto per aiutarci a guadagnare esperienza, quindi poco male.


All’inizio andava tutto meravigliosamente. La strada che stavamo percorrendo era stata recentemente soggetta a richieste di pulizia: gran parte dei mostri erano stati spazzati via, e ovviamente ciò aveva reso la via molto più sicura. C’erano ancora dei rischi. Era stato preventivato l’attacco dei “Misuteddo”, dei grossi polli alti settanta centimetri che attaccano in gruppi di due o tre. Gli avventurieri alle prime armi avrebbero giovato nel cacciare questi mostri, in quanto fonte di esperienza.


Per me e per un altro novellino, quella era la nostra prima missione di scorta; tuttavia, poiché il viaggio non sarebbe dovuto essere così pericoloso, nessuno del gruppo sembrava nervoso. Avevamo molto tempo libero e ciò aveva inevitabilmente fatto sì che passassimo molti momenti a chiacchierare. Scoprii di essere l’unica donna tra gli avventurieri in quella missione.


Fortunatamente erano tutti spensierati e di buon cuore. I membri esperti si erano messi a narrare storie ricche di informazioni, che di certo ci sarebbero state utili in futuro. Emery Furado, un’Armaiola, mi diede un anello di scarso valore e una collana. Le sorelle Alma e Felicia mi diedero dei dolci. L’Alchimista Spinel Fean mi diede invece una medicina fatta in casa per recuperare Stamina [Pozione di Vitalità]. Sebbene le sue pozioni fossero inferiori a quelle disponibili in commercio, la Stamina era uno status importante. Un giorno quella pozione avrebbe potuto salvarmi la vita. Le pozioni per recuperare la Stamina sono indispensabili per gli avventurieri; purtroppo sono costose e dunque fuori dalla portata di una novellina come me. Quindi, a parte tutto, le ero grata.


Ottenuti tali regali, mi rilassai. Iniziai a pensare a come la nostra missione stesse procedendo senza intoppi e a quanto sarebbe stato bello bersi qualcosa in taverna una volta che fossimo arrivati.


Ma non andò così.


Improvvisamente delle frecce volarono dalla foresta circostante e colpirono là dove vi erano i membri anziani. Le frecce dovevano essere state intrise con un veleno ad azione rapida. Cercammo subito di curarli, ma purtroppo i nostri mentori morirono con una malsana bava alla bocca. E anche se non era la prima volta che vedevo qualcuno morire, non potevo non pensare al fatto che i mentori che conoscevo ora erano solo un mucchio di corpi privi di vita. Quello non era un buon momento per pensare a queste cose. Un gran numero di mostri erano saltati fuori dai cespugli vicino alla foresta e stavano caricando verso di noi.


“Ttsuaaaaa!!”


Ascoltando il ruggito del mio animo combattivo, sfoderai la mia corta spada d’acciaio, <La Spada Amorevole>, un regalo d’addio di mio zio.


[Tecnica di Combattimento con spada di Rubellia Walline [Fendente] (Arte)]


Avevo acquisito l’occupazione [Guerriera] da mio zio e potevo maneggiare le Tecniche di Combattimento basilari. Una pallida luce rossastra apparve sulla lama della mia spada, dandole un aspetto mortale.


Pelle verde, orecchie a punta, volti orrendi… i nemici erano dei <Goblin Banditi>, provenienti da una delle tribù di Goblin. Cercai di tagliare la sua testa con la mia spada, ma il mio colpo venne parato facilmente. Quando le nostre lame si incrociarono, generarono delle scintille seguite da un suono stridulo. L’impatto fu così forte che la mia mano perse sensibilità . Anche se ciò indebolì la forza del mio palmo , mantenni una salda presa sulla mia spada. Andava tutto bene, potevo continuare a combattere.


Tuttavia non fu così anche per il Goblin Bandito davanti a me. La forza dell’impatto gli fece cadere la spada, lasciandolo disarmato. Nonostante come [Guerriera] fossi al livello 10, tanto da essere considerata di basso livello, era passato solo un mese da quando avevo iniziato ad essere una Avventuriera. Inizialmente, però, ero stata cresciuta nella mia famiglia come [Contadina], tanto da raggiungere il livello 48 in quella professione. La differenza tra me e il mio avversario stava lì: il mio precedente lavoro mi aveva reso più forte e più resistente alla fatica.


Il duro lavoro giornaliero in campagna aveva reso le mie mani robuste e le mie braccia forti, e grazie a ciò ero riuscita a tenere la spada in mano, impedendole di cadere. Solo per un momento ripensai a quel periodo. Diedi un disperato fendente mortale, ma il Goblin Bandito bloccò all’ultimo il mio attacco con lo scudo rotondo, che si danneggiò leggermente. Non ero riuscita a ferirlo mortalmente. La disperazione aveva afferrato anche il nemico. Riuscii a cogliere impreparato il Goblin Bandito. Non lasciandogli scampo, cerco di colpire la coscia non difesa dall’armatura di cuoio.


“Ttsua!!”


[Tecnica da Combattimento con spada di Rubellia Walline [Fendente] (Arte)]


L’Arte rese più affilata la lama. Lacerò subito la carne, rallentando nel tagliare l’osso del Goblin. Riuscii a tagliargli la gamba. Sangue fresco fuoriuscì dalla ferita. Alzai la mia corta spada sul gemente Goblin Bandito, che si stringeva disperatamente la gamba tagliata. Conficcai la spada sul suo capo. Senza trovare resistenza, la spada perforò il suo cranio, schizzando le sue cervella in giro e macchiando la mia armatura di cuoio con il suo sangue.


IMMAGINE


“Dietro di te! Attenta!” Un avventuriero di nome Charles, mio coetaneo, mi avvertì. Voltandomi, afferrai lo scudo con la mia mano sinistra e lo spinsi in avanti.


[Tecnica da Combattimento con scudo di Rubellia Walline [Colpo con Scudo] (Arte)]


Una pallida luce blu avvolse il mio scudo mentre colpivo in volto il Goblin Bandito. Non fu in grado di evitare il mio istantaneo attacco a sorpresa. Le Arti per lo Scudo erano inizialmente conosciute per il loro grande impatto. Il colpo ruppe il naso al Goblin Bandito, facendogli fuoriuscire una grossa quantità di sangue mentre cadeva a terra.


Il [Colpo con Scudo] causò un effetto [Allontanamento], rompendo la loro guardia.


Colsi l’occasione e mi precipitai a decapitare il Goblin Bandito. Decisi di non usare delle Tecniche da Combattimento poiché richiedono un sacco di energie, sia fisiche che mentali. Sferrai un fendente al collo del Goblin Bandito. Fu un colpo inevitabile per lui, grazie all’effetto [Allontanamento] che gli aveva impedito di difendersi. Gli colpii un’arteria, e il sangue spruzzò copioso come da una fontana. La mia lama si scheggiò nel tagliare l’osso. Con la coda dell’occhio mi accorsi di un nemico che mi stava puntando. Schivai la grossa mazza chiodata, che il mio scudo non sarebbe mai riuscito a parare, e feci un salto all’indietro.”Tsuu!”


La mazza che mi lanciò contro ostacolò il mio equilibrio. Tuttavia non ci furono danni e riuscii anche ad indietreggiare. Solo poi mi accorsi che probabilmente era proprio a ciò che stava puntando il nemico.


“Ggyacacacaca”


<Perché c’è un Hobgoblin Bandito qui?!>


Con uno spaventoso grido, nel mio punto cieco era apparso un formidabile nemico, un <Hobgoblin Bandito>.


Gli Hobgoblin erano versioni evolute dei Goblin, e possedevano abilità leggermente superiori a quelle di un umano medio. I novellini almeno una volta dovevano affrontarli, e questo li aveva resi famosi. Era un arduo avversario da affrontare in uno scontro in solitaria . Una volta vidi mio zio affrontarne uno che aveva catturato in precedenza, e neanche per lui era stato uno scontro facile. Gli Hobgoblin nascevano dai Goblin che si evolvevano dopo aver accumulato sufficiente esperienza, e ciò dava loro abilità migliori e una maggiore forza fisica. Partendo dal fondo, questo qui doveva aver ucciso un sacco di creature per poi evolversi.


L’Hobgoblin Bandito sferrò un potente pugno. Non mi colpì: mi difesi subito con lo scudo. Tuttavia, non avendo abbastanza tempo per attivare un’Arte, sentii provenire dallo scudo uno spiacevole suono, segno che si era leggermente danneggiato. Sembrava che mi fossi scontrata contro qualcosa di enorme, e un attimo dopo mi ritrovai sbalzata all’indietro.


All’inizio, mentre rotolavo a terra, non riuscii a capire cosa era accaduto, anche se si trattava di una semplice azione . Non aveva usato trucchi , solo pura potenza. Il mio scudo rotondo, parando l’attacco, si era danneggiato lievemente nel punto colpito dal pugno dell’Hobgoblin. Per di più anche il mio braccio sinistro si era rotto, impedendomi di muoverlo bene. Mentre continuavo a rotolare, colpii il capo contro una pietra, o qualcosa di duro, e mi ritrovai sul punto di perdere conoscienza. Vidi il sangue scorrere sul mio occhio sinistro, dipingendo la mia vista di rosso.


Esausta, desiderai di riposare, ma ciò non era possibile. Il mio corpo era ricolmo di dolore e sgorgante di sangue. Conficcai la spada a terra nel tentativo di alzarmi in piedi. Le gambe mi tremarono quando mi guardai attorno, ma riuscii a reggermi in piedi. Ad eccezione della pelle, gli Hobgoblin erano simili agli umani, tuttavia questo qui era alquanto brutto. Anzi, era l’Hobgoblin più brutto che avessi mai visto. Mi guardò con degli occhi tinti di intelligenza e con un sorriso indecente sul volto. Il gonfiore nella zona inguinale rendeva palese a cosa stesse pensando.


Sopressi la nausea che quel pensiero aveva generato e cercai con gli occhi qualcuno che potesse aiutarmi. Era forte. Anch’io ero forte, ma quello non era un avversario che un’avventuriera alle prime armi come me poteva affrontare. Se avessi avuto il supporto di altre tre persone, probabilmente sarei riuscita ad ucciderlo. Avrei trovato comunque un modo per sconfiggerlo anche se ci fossero state solo due persone ad aiutarmi. Qualcuno, chiunque. In quel campo di battaglia mi guardai disperatamente intorno, mentre mi strofinavo il mio occhio sinistro, con il quale vedevo sfocato a causa del sangue.


Tuttavia non c’era nessuno, tutti erano impegnati a sopravvivere.


Gli avventurieri che avrebbero potuto aiutarci, erano stati subito uccisi. I novellini si erano dispersi in preda al panico. Era diventata una situazione tanto critica perché eravamo inesperti. Provai a riunire le forze rimanenti, solo diciotto persone, me inclusa. Alcuni vennero colpiti alle spalle mentre cercavano di fuggire, mentre altri vennero colpiti da palle di fuoco lanciate come proiettili. C’era anche un Mago Hobgoblin! I Maghi sono in grado di scatenare potenti arti di stregoneria. Venni colpita da un incantesimo illusorio e la mia vista si oscurò. Gli avventurieri alle prime armi vennero massacrati da un mago. Con la possibilità di attaccare a distanza, sarebbe stato possibile trovare un modo per scamparla. Purtroppo, in quanto [Guerriera] ne ero sprovvista. La maggior parte dei [Guerrieri] sarebbero stati uccisi dalla magia prima che fossero stati in grado di trovarsi abbastanza vicini da usare una spada. Mi guardai intorno in cerca della voce che avevo sentito prima. Charles era molto più competente di me. Mi ritrovai di fronte a due Goblin Banditi.


La peggiore delle situazioni.


Non volevo arrendermi però. In quanto Avventuriera, conoscevo cosa avrebbe portato la resa. Essendo una donna, sarei stata presa e usata per soddisfare i loro desideri (carnali). Stuprata in continuazione e incubatrice di piccoli Goblin fino alla morte. Vivere in un modo simile, come il bestiame, è disgustoso. Assolutamente disgustoso. Avrei preferito morire. I miei genitori erano entrambi morti ed io non avevo amanti. Sarebbe stato meglio se fossi morta e basta. Potevo accettare la morte, ma non potevo sopportare di essere stuprata e lasciata a morire come un animale.


Dalla sacca da viaggio intorno alla mia vita prendo la mia [Pozione di Vitalità] che mi aveva dato Spinel. Fortunatamente non si era rotta. La mandai giù in una botta sola. Mi lasciò un sottile retrogusto dolciastro in bocca. Sentii scemare il dolore alle articolazioni. Riuscivo a muovere liberamente il braccio sinistro e anche la mia fatica scomparve. Avevo sentito che fosse inferiore alle pozioni in commercio, ma per me aveva avuto comunque degli effetti incredibili. Avrei combattuto. Non mi sarei arresa!


Fu un disastro. I Goblin Banditi circondarono Charles e lo uccisero. Poi venni stordita e infine catturata. Mi legarono gli arti con una corda e mi misero un bavaglio in bocca. Era difficile capire il linguaggio dei Goblin, ma a quanto pareva presto saremmo giunti alla loro tana. Peggio di così non sarebbe potuta andare. Mi ritornò alla mente il gonfiore inguinale dell’Hobgoblin Bandito che mi aveva sconfitto. Nella mia visione mi si avvicinava con un sorriso perverso e una risata oscena.


Era orribile. Non volevo essere stuprata. Lo odiavo, lo odiavo tantissimo! Lo odiavo… lo odiavo, oh! Quello sarebbe stato il mio futuro. Avrei dovuto tentare la fuga quando avrei potuto farlo. Non ero più in grado di fuggire, avendo le braccia legate. Non potevo nemmeno mordermi la lingua.


Mentre venivo trasportata, pregai il Dio del Fato <Shikkuzaru>. Di certo in questo mondo, Dio esiste. Difficilmente questo Dio avrebbe risposto alle mie preghiere, ma dovevo fare un tentativo. Anche se forse era un azzardo, c’era ancora un barlume di speranza.


Ma pregando non avrei cambiato la situazione. Alzando gli occhi, vidi coloro che non ero riuscita a difendere. Altre donne erano nella mia stessa situazione. Emery, Felicia, Alma e Spinel. Anche ora, non venni accusata.


Mi fece male il cuore. Piansi. La mia debolezza mi faceva star male. Mi vergognai. Mi vergognai e con lo sguardo mi scusai con ognuna di loro. Mi scusai dal profondo del mio cuore. Scusatemi se sono debole.


Mi ritornarono alla mente i miei genitori, mio zio. I ricordi che avevo di loro. Lacrime fluirono sul mio volto senza sosta. In quella zona remota, vi erano diverse grotte.


Improvvisamente, la mia sorte iniziò a cambiare.


Mentre ci stavamo avvicinando alla grotta, vedemmo svariati Goblin, ma ce ne fu uno che catturò la mia attenzione. Era nero di pelle. Non potevo credere ai miei occhi. C’erano voci che dicevano che ci fossero Goblin dalla pelle bruna nelle miniere. Di solito i Goblin avevano la pelle verde. Questo era di un nero scuro e dava un’idea di oscurità. Evolvendosi, doveva essere stato protetto da un Dio, rendendolo una sottospecie. Mentre ero persa in tali pensieri, il nero Hobgoblin si avvicinò all’Hobgoblin Bandito e iniziò a parlare.


“Queste donne. Puoi lasciarle alla mia custodia?”.


Superficialmente sembrava gentile, ma la sua voce era schiacciante. Il suo corpo attraente era ammaliante. Ero attratta dal suo potere, potere che io non avevo. Venire lì per incontrarlo era il mio destino.


Quello fu l’inizio del mio destino.


Traduzione: Marcus Arts

Check: Ciel00


Capitolo Precedente Pagina Principale Capitolo Successivo