Suzumiya Haruhi ~ Italian Version:Volume 4 Capitolo 5

From Baka-Tsuki
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“...”

Non sapevo cosa dire. Nagato si girò verso Asahina (grande).

“Lascia che ti fornisca le coordinate spazio-temporali dell'obiettivo.”

“Oh, certo.”

Asahina (grande) porse la mano come un cane leale, desideroso di stringere quella del proprio padrone.

“Fai pure...”

Nagato poggiò delicatamente un dito sul palmo dell'altra ragazze e poi le ritrasse...

Già fatto?

Ma Asahina (grande) sembrava soddisfatta.

“Ora capisco, Nagato. Tutto quello che dobbiamo fare è andare e riparare, giusto? Non sarà difficile, visto che non dovrebbe avere più alcun potere...”

La viaggiatrice del tempo sembrava determinata, stringendo il pugno, quando Nagato disse: “Aspetta, per favore.”

Senza gli occhiali, continuò: “In questo stato, anche voi verreste travolti dai cambiamenti del continuum spazio-temporale. E' necessario applicare contromisure.”

“La tua mano.” Mi porse la sua.

Perchè? Voleva stringermela?

Obbedientemente le diedi la mia destra. Le sue dita gelide afferrarono il mio polso, facendomi aumentare il battito cardiaco per qualche momento.

“...”Improvvisamente mosse il suo volto imbronciato verso il mio braccio.

“Whoa!”

Urlai involontariamente. Era una reazione inevitabile, immagino. Inginocchiandosi, non solo mi toccò sofficemente con le labbra, ma tirò fuori anche i denti. Era come durante le riprese del film, quando assaltava continuamente Asahina e la mordeva.

In realtà non mi fece male. Sembrava uno di quei morbidi morsi per nulla ostili che mi dava Shamisen, quando lo accarezzavo. Mentre affondavano nella mia pelle, i suoi canini mi diedero un pò fastidio, come se fossi stato punto da qualcosa, ma non mi fecero per nulla male. Forse era perchè la sua saliva conteneva qualche tipo di anestetico per nascondere il dolore. Era come se fossi stato morsicato da una zanzara.

Durò per circa cinque, dieci secondi, poi lentamente rialzò la testa.

“Sulla tua superficie corporea sono stati applicati una barriera e uno scudo protettivo.” disse senza nemmeno arrossire. Invece, con le mani davanti alla bocca, Asahina (grande) sembrava piuttosto colpita. Mi sentivo un pò intorpidito e guardai il mio polso. C'erano due piccoli buchi che sembravano un morso di un vampiro. Mentre li guardavo, cominciarono a curarsi e scomparvero senza lasciare alcuna traccia. Come Asahina durante il film, Nagato mi aveva iniettato delle nanomacchine nel corpo.

“Anche tu.”

Sotto sua richiesta, la terrificata ragazza fece la stessa cosa che avevo fatto io.

“…Era da tanto che non mi facevi una cosa del genere. Deve essere stato problematico per te, quella volta.”

“Ah, sì, certo. Non ci pensavo…”

Chiudendo con forza gli occhi, la viaggiatrice del tempo tirò fuori il polso ed accettò il bacio del battesimo dell’aliena. Ci mise meno tempo a ricevere le nanomacchine rispetto a me. Quando tutto fu finito, iniziò a tossire.

“Bene, andiamo. Kyon, il difficile inizia adesso.”

Davvero? Questa volta il riscaldamento è stato abbastanza lungo!

Ribadisco, sto facendo del mio meglio per narrarlo a tutti, anche se in realtà non ne ho molta voglia.

“Grazie.”

Cercai di rimanere calmo mentre ringraziavo la padrona dell’appartamento. La silenziosa Nagato rimaneva imperturbabile. Non riuscivo a trovare alcuna forma di coscienza di sé nella sua espressione. Anche se, per qualche motivo, mi sembrava che, mentre stava lì in piedi, si sentisse molto sola. Era davvero come pensavo?

“Nagato, ci vediamo. Prima che io ed Haruhi arriveremo, aspettaci nella stanza del club di letteratura.”

Come una bambola a cui venga iniettata della vita, essere organico creato dagli alieni annuì con la testa.

“Aspetterò.”

Questa frase fu abbastanza per accendere una misteriosa fiamma nel mio cuore. Anche se era solo piccola come un mozzicone di sigaretta che qualcuno aveva dimenticato di spegnere. Quando stavo per capire da dove venisse quella piccola scintilla, Asahina (grande) disse: “Solo per evitare che ti senta a disagio,” strinse con forza le mie spalle. “Potresti chiudere gli occhi, per favore?”

Feci come mi aveva ordinato. Rimase in piedi di fronte a me, tenendomi le mani.

“Kyon.”

Quella sua dolce cantilena suonava troppo piacevole. Stava per baciarmi?

“Ecco.”

Prego, fa pure. Puoi baciarmi quante volte vuoi, più passione ci metti, meglio è.

Proprio mentre pensavo queste cose…

Cominciarono le drammatiche vertigini. Era un bene che avessi chiuso gli occhi. Anche se li avessi tenuti aperti, probabilmente avrei visto tutto nero, come se ci fosse stato un corto circuito. Mi sentivo come se fossi seduto su delle montagne russe, ma senza cintura di sicurezza, non ero più neanche sicuro se il sangue che avevo in corpo fosse del tutto scomparso o stesse pompando velocemente verso la mia testa. Avevo la sensazione di galleggiare senza peso. Anche con gli occhi chiusi, mi sentivo stordito. L’unico motivo per cui non avevo perso conoscenza, era grazie al fatto che percepivo tepore dalle mani di Asahina (grande).

Quanti minuti erano passati? O addirittura, quante ore? Avevo perso ogni riferimento temporale e spaziale. Non potevo resistere ancora a lungo.

Asahina, sento che non ce la faccio più…

Mentre cercavo sgraziatamente qualcosa in cui poter vomitare…

“Um… Siamo arrivati.”

La tanto attesa sensazione di qualcosa di solido sotto i miei piedi era finalmente tornata. Il freddo del suolo passò attraverso le calze fino al mio corpo. Anche il mio senso di gravità era tornato. Come un’illusione, il desiderio di rigettare era improvvisamente scomparso.

“Puoi aprire gli occhi adesso. Grazie a dio, è il posto che ci ha detto Nagato… e anche il tempo giusto.”

Alzai la testa e vidi illuminarsi nel cielo una manciata di costellazioni invernali. Siccome l’aria era più limpida, le stelle erano molto più splendenti che d’estate. Mi voltai e riconobbi il tetto della North High stagliarsi al di sopra delle case residenziali.

Mi guardai intorno, cercando di confermare dove mi trovavo. Anche se era scuro, non potevo sbagliarmi. Mi ero trovato in quel posto fino a poche ore prima. Potevo ancora ricordarmi Haruhi con la coda e Koizumi nella mia uniforme da ginnastica.

Era dove quei due si erano cambiati. Doveva essere una coincidenza, immagino!

Adesso, che ore sono?

Guardando il suo orologio, Asahina (grande), mi disse:

“Sono le quattro e quarantotto del mattino del 18 Dicembre. Tra circa cinque minuti, il mondo verrà cambiato.”

Dal momento in cui avevo premuto il tasto “Invio” il 20 e avevo viaggiato indietro nel tempo di tre anni, i 18 avrebbe dovuto essere due giorni prima. Quel giorno, ero andato normalmente a scuola, ignaro di ciò che stava per succedere, e mi ero ritrovato in uno stato confusionale, per aver visto la scuola completamente cambiata. Haruhi improvvisamente scomparsa, mentre Asakura era tornata, Asahina non mi riconosceva e anche Nagato era diventata una persona completamente diversa.

Tutto era cominciato lì, mi trovavo nel momento in cui la conversione stava per prendere atto. In altre parole, potevo anche prevenire che accadesse ed era per quello che mi trovavo in quel posto.

Ero sempre più ansioso, per l’intensa anticipazione…

“Oh, no! Ho dimenticato di portare le mie scarpe!” esclamò dolcemente Asahina (grande).

Siccome eravamo partiti da dentro l’appartamento, naturalmente non stavamo indossando nessuna scarpa. Come ci si poteva aspettare da lei, nemmeno il passare del tempo avrebbe curato la sua maldestra natura.

“Nagato me le avrà tenute bene?”

La sua preoccupazione sollevò un pò il mio nervosismo.

Sono sicuro che le avrà tenute benissimo. D’altra parte, era riuscita a conservare un tanzaku per tre anni. [foglio di carta da appendere sul bamboo durante la festa di Tanabata, per esaudire dei desideri] Quindi non perderà certo facilmente un paio di scarpe. Puoi sempre andare al suo appartamento e controllare nella sua credenza…

Mentre pensavo con calma a queste cose, una sensazione come di scossa elettrica mi attraversò improvvisamente il corpo.

Era perché non stavo indossando neanche io delle scarpe, senza contare che ero passato dall’estate fino all’inverno, quindi il freddo era ancora più intenso. Pensai immediatamente di rimettermi la giacca che tenevo tra le braccia, ma in quel momento vidi Asahina tremare, mentre si stringeva tra le braccia. Bhè, indossando solo una camicia a maniche lunghe e una minigonna con queste temperature, immagino che sia solo naturale congelarsi completamente.

“Mettiti questa.”

Misi la mia giacca sulle sue spalle. Anche io fui compiaciuto dal mio atto cavalleresco.

“Oh, grazie. Mi dispiace davvero.”

Non c’è bisogno di scusarsi, non è nulla. Se non mi avessi aspettato tre anni fa, non sarei mai stato in grado di tornare a casa. Già questo è abbastanza, sarei anche disposto a spogliarmi completamente per te e darti tutti i miei vestiti.

Asahina (grande) mi sorrise, combinando perfettamente sensualità e dolcezza, sicuramente in grado di ammorbidire le gambe di almeno metà di voi che ascoltate, poi disse seriamente:

“E’ quasi il momento.”

Forse era un bene che avessimo dimenticato le scarpe, visto che non facevamo alcun rumore camminando. Nonostante ciò, non osammo respirare pesantemente, mentre camminavamo a piccoli passi verso l’entrata della scuola. Ci fermammo all’angolo come cacciatori che seguivano la preda, sporgemmo solo la testa e guardammo il passaggio davanti a noi nell’oscurità.

Non c’erano molti lampioni in quell’area, anche se ce n’era uno giusto fuori dal cancello. Solo l’area sotto quella luce era illuminata. Anche se era molto fioca, si riusciva comunque a distinguere chi fosse passato da lì.

“Ecco che arriva…”

Una mano tiepida si appoggiò sulla mia spalla. Potevo sentire l’intenso e dolce respiro di Asahina (grande) nelle mie orecchie. Normalmente, ne sarei rimasto incantato, ma non ero dell’umore giusto.

Il convertitore di spazio-tempo emerse dall’ombra ed entrò nella luce del lampione.

Un’uniforme della North High. Era la persona che Nagato aveva nominato. “Quella persona” era colpevole di aver alterato il nostro mondo, separato i membri della SOS Dan e trasformato tutti in normali esseri umani. Solo i miei ricordi erano rimasti intatti, mentre quelli di tutti gli altri erano cambiati completamente.

Proprio in quel momento, la “persona” aveva iniziato a fare la sua mossa.


Non potevo ancora precipitarmi fuori, dovevo aspettare che fosse tutto finito. Era l’avvertimento che mi aveva dato Nagato. Avrei dovuto aspettare fino a che “quella persona” non avesse cambiato totalmente il mondo, prima di poter iniettare il Programma di Ristorazione. Altrimenti la storia in cui avevo attivato il Programma di Fuga non sarebbe mai esistita. Non avevo del tutto capito cosa intendesse, anche se a lei e ad Asahina (grande) sembrava essere piuttosto chiaro. Probabilmente avevano una buona familiarità con il flusso del tempo, uno come me non avrebbe mai capito. Siccome non ci sarei mai arrivato, decisi di seguire i consigli dei professionisti. Quella Nagato non avrebbe mai mentito, era sempre stata dalla nostra parte con un’espressione seria sul volto…

Strinsi con forza la corta pistola ad aghi che mi aveva dato ed aspettai in silenzio.

Camminando a passi regolari, “quella persona” arrivò davanti al cancello della North High. Alzò la testa per guardare il complesso scolastico circondato dall’oscurità e si fermò.

La gonna della sua uniforma alla marinaretta svolazzò al soffiare del vento.

Non sembrava averci notato, grazie alle nanomacchine che ci erano state iniettate, che avevano creato una barriera e uno scudo protettivi sulla superficie dei nostri corpi.

Improvvisamente alzò un braccio e fece un gesto, come se cercasse di afferrare qualcosa per aria. Non sembrava naturale, era come se fosse stata controllata, ma sapevo che non era così.

“Stupefacente…” esclamò Asahina (grande), “E’ stato un potentissimo terremoto temporale. Ha un potere enorme… E’ difficile da credere anche se l’ho appena visto coi miei occhi.”

Anche con i miei occhi, non ero in grado di distinguere alcun cambiamento. La notte era ancora scura. Ma Asahina (grande) aveva assicurato che la “persona” avesse usato un metodo per causare una trasformazione massiva alla storia del mondo. Veniva dal futuro dopo tutto, perciò non era sorprendente che potesse vederlo.

Si strinse con forza attorno a me. Originariamente, anche noi due saremmo stati alterati con il resto del mondo, ma ci eravamo protetti facendoci mordere da Nagato. Quelle due erano indubbiamente state utili, sembrava che avessi fatto le scelte giuste. Quello che avrei dovuto fare era l’azione necessaria a risolvere la questione, non potevo sbagliare proprio all’ultimo.

Trattenetti il respiro quando vidi che “quella persona” abbassò il braccio e si girò improvvisamente nella nostra direzione. Subito pensai che ci avesse scoperto mentre la spiavamo, ma in realtà si stava solo guardando attorno.

“Non preoccuparti, non si è accorta di noi. Proprio adesso è “rinata”. Il terremoto temporale… L’alterazione del mondo è finita. Kyon, è il nostro turno di muoverci.” disse Asahina (grande) con tono duro e serio, poi mi fece il segnale.

Uscii dall’oscurità e mi diressi verso il cancello. Non c’era bisogno di sbrigarsi, visto che non avrebbe certo pensato di scappare. Come mi aspettavo, quando “quella persona” mi notò sotto la luce del lampione, era ancora in piedi davanti all’ingresso della scuola. L’unico cambiamento era l’espressione della sua faccia. Quando vidi il suo sguardo stupefatto, mi sentii improvvisamente nostalgico.

“Ciao.” la chiamai.

Come ritrovando un amico che non vedevo da molto tempo, dissi: “Sono io, ci incontriamo ancora.”

Anche prima che me lo rivelassero, ero riuscito ad intuire qualcosa dal tono di voce di Asahina (grande). Di tutte le persone che conoscevo, a parte Haruhi, solo una poteva farla sentire così a disagio. Pensateci. Dopo il 18, i profili personali di tutti i membri della SOS Dan erano improvvisamente svaniti. Però le loro personalità erano rimaste intatte, tutte tranne una, le cui azioni, espressioni e modi di fare erano completamente diversi.

Sotto il fioco cielo notturno, con una uniforme della North High, quella piccola figura stava lì, senza sapere cosa stesse succedendo. Non sembrava capire perché si trovava in quel posto, come un nottambulo che si fosse improvvisamente svegliato e si fosse guardato attorno…

“Nagato,” dissi, “ è stata tutta opera tua, vero?”

Con gli occhiali, era proprio Nagato. Dopo il 18 Dicembre, questa Nagato Yuki era solo l’unico membro rimasto del club di letteratura. Non era né un alieno, o nemmeno un’entità misteriosa di qualche tipo, solo un topo di biblioteca molto timida.

Questa Nagato occhialuta sembrava ora anche più stupita, non essendo in grado di capire cosa stesse succedendo: “Perché... perché… sei qua?”

“Te lo stavo per chiedere io, sai almeno perché ti trovi in questo posto?”

“…Sto facendo una passeggiata.” disse insicura, spalancando gli occhi. Gli occhiali che aveva sul viso riflessero la luce del lampione.

La guardai mentre si comportava in quel modo e pensai, No, non è così, Nagato.

Quella ragazza si sentiva solo stanca. Dovendo spendere tutto il giorno portata in giro da Haruhi, mentre era occupata a salvarmi la vita, oltre a essere segretamente attiva in qualche località sconosciuta alle nostre spalle – era solo naturale che si sarebbe stremata.

Poco prima, nel suo appartamento, questo è ciò che mi aveva detto: “I files errati accumulati nel database della mia memoria scateneranno una reazione anomala. Si può prevedere che sarà inevitabile. Il 18 Dicembre, fra tre anni a partire da adesso, ricostruirò il mondo.”

Continuò con calma: “Non ci sono contromisure applicabili, perché non so in che modo potrebbe attuarsi un tale errore.”

Ma io lo so.

Conosco la ragione dietro l’anormale, inesplicabile reazione di Nagato e che cosa sono questi files errati che ha accumulato.

Era il desiderio più basilare. Anche per un’intelligenza artificiale governata da un complesso programma, anche per un’interfaccia androide che non aveva mai avuto nulla del genere installato, dopo aver vissuto per un pò di tempo, era solo naturale per lei sviluppare questo desiderio.

Non capirai mai, ma io sì! E probabilmente anche Haruhi.

Continuai senza riservatezza ad osservare la sua espressione turbata. La ragazza sognante del club di letteratura era ancora più insicura. Vedendola così indifesa, non riuscivo a non gridare dentro di me, Nagato! Queste sono quelle che chiamiamo emozioni!

E’ perché fin dall’inizio sei stata programmata per non provare emozioni, che il cambiamento che provavi era maggiore. Probabilmente avevi voglia di strillare, o di impazzire, o forse solo gridare ad Haruhi con tutta la forza che avevi in corpo: “Stupida ragazza! Ne ho abbastanza di te!”, vero?

No, anche se non l’avesse pensata in quel modo, quello che aveva fatto era perfettamente comprensibile. Potevo perdonare il suo comportamento, anche perché, dopo tutto, ero parzialmente responsabile. Ero diventato troppo dipendente da lei, mi ero abituato a lasciarla occupare di tutto. Avevo sempre pensato che, finchè avessi avuto Nagato al mio fianco come aiutante, potevo spegnere il cervello. Che idiota ero stato, anche peggio di Haruhi! Quindi non avevo alcun diritto di condannarla.

Era per questo che quella ragazza era arrivata alla strana idea di cambiare il mondo.

Era quindi una reazione anomala, o un errore di programmazione?

Che domanda irritante, non era nessuna delle due cose.

Era quello che Nagato desiderava, un mondo normale.

Aveva lasciato la memoria intatta solo a me, alterando quella di tutti, inclusa sé stessa.

Fu in quel momento che capii finalmente la domanda che mi stava angosciando nei giorni precedenti.


Perché solo io ne sono rimasto immune?

La risposta era semplice, era perché la ragazza aveva voluto lasciarmi fare la scelta.

“Il mondo alterato è migliore? O è meglio quello originale?”

Nel suo copione ben congegnato, la decisione finale restava a me.

“Dannazione.”

Col cavolo la scelta! Non ho mai avuto alternative!

Se avessi voluto solo la SOS Dan, allora non avrei avuto bisogno di tornare. Avrei potuto ricominciare da zero nel nuovo mondo. Haruhi e Koizumi potevano anche studiare in un altro liceo, ma non sarebbe stato un grande ostacolo. Avremmo potuto considerarlo come un hobby extrascolastico. Il nostro club misterioso poteva anche ritrovarsi come al solito in quel café. Haruhi avrebbe tirato fuori le sue idee ridicole, mentre Koizumi avrebbe sorriso continuamente; Asahina sarebbe sembrata estremamente stressata e io avrei guardato accigliato in un’altra direzione… Un’immagine di quella scena passò per la mia testa. Anche la Nagato laggiù sarebbe probabilmente sembrata turbata, naturalmente avrebbe letto il suo libro. Ma nonostante ciò…

Non sarebbe stata la SOS Dan che conoscevo. Nagato non era un’aliena, Asahina non era una viaggiatrice del tempo venuta dal futuro e Koizumi era solo una normale persona, mentre Haruhi non avrebbe avuto alcun potere straordinario. Sarebbe stato un semplice e normale club felice.

Mi andrebbe bene così? Non sarebbe ancora meglio?

Cosa ne penso? Da quando i costanti problemi oltre ogni limite che causa Haruhi mi sono diventati così normali?

“Che fastidio.”

“Non ne posso più!”

“Sei idiota!?”

“Ne ho abbastanza di te!”

“…”

Il mio cuore cominciò a battere più in fretta.

Un normale studente liceale, obbligato a prender parte in molte situazioni problematiche, sempre a lamentarsi di Haruhi, ma in grado di superare ogni difficoltà per raccontarne la storia. Questo è il ruolo che ho avuto finora.

Allora adesso! Sì, Kyon! Sto parlando con te! Devo farmi una domanda molto importante, quindi ascolta attentamente e rispondimi. Non puoi astenerti. Andrà bene un semplice “sì” o “no”. Ora ascolta, ecco la domanda.


Non pensi che una vita scolastica così strana e straordinaria sia divertente?


Sbrigati e rispondi, Kyon! Pensaci attentamente. Allora? Non posso chiedere cosa ne pensi? Sbrigati e dimmelo. Vivere in un mondo in cui vengo trascinato in giro da Haruhi; in cui sono stato attaccato da alieni; in cui ho ascoltato viaggiatori del tempo spiegare strane teorie; in cui ho fatto discussioni di filosofia insensate con un esper; in cui sono rimasto intrappolato in uno Spazio Chiuso dove giganti infuriavano; in cui ho vissuto con un gatto parlante; in cui ho fatto un incomprensibile viaggio nel tempo; per non menzionare il fatto in cui devo seguire la rigida regola di non far scoprire nulla ad Haruhi, permettendo alla comandante della SOS Dan di continuare a vivere la sua felice ricerca di eventi misteriosi, completamente all’oscuro di essere la causa di tutti quei guai.

Non trovi che un mondo del genere sia interessante?

Oppure pensi che sia troppo faticoso da sopportare e vuoi dirle che quando è troppo, è


troppo? Visto che hai sempre pensato che lei fosse un’idiota e avevi deciso d’ignorarla.

Bhè? E’ vero? In altre parole? E’ davvero questo quello che pensi?


Prima la vita era difficilmente interessante.


Ne sei sicuro? Secondo quello che hai sempre detto, pensi che la Haruhi del mondo originale sia molto fastidiosa. Ogni idea selvaggia che le verrà in mente, sarai sempre malinconico. Ovviamente è normale che non trovi interessante un mondo del genere. E non dirmi che non è vero! Sai che è così.

Ma, in realtà, a te segretamente piace tutto questo. Perché questo mondo E’ interessante.

Mi chiedi perché?

Allora lascia che te lo spieghi.


Non hai schiacciato il tasto “Invio”?


Sai, quello per il Programma di Fuga d’Emergenza che Nagato ti ha lasciato.

“Sei pronto?”

La risposta che hai dato a quella domanda è stato un risoluto “sì”.

Ho ragione?

La Nostra Grande Dea Nagato si è spinta fino al punto di creare un mondo stabile per te e tu hai rifiutato la sua offerta. Fin da quando hai incontrato Suzumiya Haruhi in Aprile, hai accettato quel mondo idiota come scontato. Vuoi davvero tornare ad un mondo folle dove alieni, viaggiatori del tempo ed esper girano liberi per la scuola. Perché? Non sei tu quello che si lamentava sempre di come fossi sfortunato?

Se era così, allora perché non hai ignorato il Programma di Fuga? Scegliendo di stare in questo mondo normale, conoscerai Haruhi, Asahina, Koizumi e Nagato come normali liceali e avrai una vita felice, come al solito sotto il suo comando. Siccome non avrà alcun potere, potrai dire addio a tutte quelle esperienze surreali.

In quel mondo, Haruhi sarebbe una normale ragazza a cui piace fare la prepotente, Asahina non sarebbe più una viaggiatrice del tempo, sarebbe solo molto carina, Koizumi sarebbe solo uno studente liceale senza alcun sostegno da qualche misteriosa “Organizzazione” e Nagato sarebbe solo una timida e umile lettrice di libri, senza alcun incarico che la opprima, né alcuno straordinario potere con cui osservare o proteggere qualcuno. Ah, sì, anche se per la maggior parte del tempo rimarrebbe inespressiva, potrebbe comunque ridere a qualche scherzo e poi arrossire. Chi lo sa, magari potrebbe lentamente aprirsi se passassi un pò tempo con lei.

Sarebbe stata una vita idilliaca, eppure tu ci hai rinunciato.

Perché?

Te lo chiedo un’ultima volta, rispondi sinceramente.

Pensi che la Haruhi combinaguai e quegli eventi da incubo che causa siano interessanti? Sbrigati e rispondi!

“Certo che sì.” risposi in questo modo, “Non ci vuole uno scienziato nucleare per capire che era divertente. Quindi non facciamo più domande banali.”

Se qualcuno avesse detto il contrario, sarebbe stato un perfetto idiota. Sarebbe stato trenta volte più stupido di Haruhi.

Intendo, c’erano alieni, viaggiatori del tempo ed esper!

Anche uno solo sarebbe stato abbastanza intrigante, ma avere tre tipi di persone interessanti tutti in una volta! Inclusa Haruhi, qualche potente forza si sarebbe sempre scatenata. In questo modo, non mi sarei mai annoiato. Se fate qualche obiezione, penso che ti ridurrò in polpa immediatamente.

“Allora è così.” dissi a me stesso. Si può dire che avessi ricevuto l’illuminazione.

“Preferisco ancora il mondo originale. Questo non è fatto per me. Mi dispiace Nagato. Non mi piace come sei adesso, preferisco quella di prima. Inoltre, ti preferisco senza occhiali.”

“Di che cosa stai parlando…?”

La Nagato Yuki che conoscevo non avrebbe mai detto una cosa del genere.

Quella ragazza non era a conoscenza di quegli ultimi tre giorni, da quando avevo scoperto che c’era qualcosa di sbagliato fino a quel momento. C’era da aspettarselo, visto che era appena rinata e quindi non mi aveva ancora incontrato. Non aveva alcun ricordo di quando si era stupita vedendomi entrare nel club di letteratura.

L’unico ricordo che quella Nagato aveva di me era quella memoria fabbricata della libreria. A parte quello, le uniche memorie che condivideva con me erano gli ultimi minuti dopo che aveva cambiato il mondo.

Pochi mesi prima, ero intrappolato nello Spazio Chiuso da solo con Haruhi. Secondo Koizumi, quello era un nuovo mondo creato dalla stessa Haruhi.

Nagato stava probabilmente usando quel potere. In qualche modo lo aveva imparato o rubato da Haruhi e lo aveva usato per forgiare questa realtà.

Sicuramente è un potere conveniente. Chiunque lo possedesse, avrebbe sicuramente il pensiero di ricominciare tutto da capo, o desidererebbe che le cose tornassero indietro fino a quando gli sarebbero state favorevoli.

Ma le persone normali non riusciranno mai a realizzare un desiderio del genere. E sarebbe meglio se si arrendessero all’idea. Io non avevo voglia di ricominciare tutto ed è per questo che ero ritornato dallo Spazio Chiuso con Haruhi.

Questo incidente era stato causato invece dal trasferimento di poteri simili a divini da Haruhi a Nagato. La prima ne era completamente all’oscuro, mentre l’altra aveva perso il controllo e aveva iniziato a cambiare il mondo.

“Nagato.”

Camminai verso la piccola, rigida figura che stava in piedi davanti a me. Rimase immobile e mi guardò.

“Non importa quante volte dovrò ripeterlo, la mia risposta è sempre la stessa. Per favore, riporta tutto alla normalità, compresa te stessa. Viviamo per superare indenni le giornate nella stanza del club. Ogni volta che mi farai un cenno, sarò al tuo fianco. Ultimamente Haruhi non si sta più scatenando senza motivo, quindi non c’è motivo che tu usi un potere del genere per cambiare violentemente il mondo. Lascia che tutto continui come al solito.”

I suoi occhi dietro le lenti tradirono un senso di paura.

“Kyon…”

Asahina strattonò la mia manica e disse: “E’ inutile cercare di spiegarle tutto questo. Perché anche lei è cambiata. Questa Nagato è solo una normale ragazza senza alcun potere…”

Pensai improvvisamente a qualcosa.

La Haruhi coi capelli lunghi di quel mondo mi chiamava John. Senza alcun potere divino o demoniaco, era solo una normale studentessa che aveva fatto irruzione alla North High senza esitazione. I suoi occhi si erano illuminati mostrando molto interesse, mentre le raccontavo della SOS Dan ed esclamando: “Sembra divertente!”

Con il suo sorriso sempre in bocca, quel Koizumi aveva detto che gli piaceva Haruhi. Con la mia divisa da ginnastica, lo studente trasferito della sezione A aveva mostrato delle espressioni complicate.

Dandomi un invito per unirmi al club di letteratura, questa Nagato occhialuta mi aveva raccontato i ricordi delle memorie fabbricate con me. Il sorriso sul suo volto era come il sole che sorge sull’orizzonte, non potevo non desiderare di vederlo ancora.

Realizzai che non avrei mai più visto quelle persone. Per essere onesti, mi mancavano un pò. Solo che le loro esistenze erano state fabbricate. Non erano gli Haruhi, Koizumi, Nagato e Asahina che conoscevo. Era un peccato che non avessi avuto l’occasione di salutarli, ma avevo già fatto la mia scelta. Volevo tornare alle persone che conoscevo.

“Mi dispiace.”

Presi la pistola e la puntai. Nagato istantaneamente si immobilizzò, vedendo la sua reazione mi sentivo molto come un criminale. Ma ero arrivato fino a quel punto, non potevo permettermi di esitare.

“Ogni cosa tornerà normale molto presto. Saremo in grado di andare di nuovo in molti posti, mangiare la nostra fonduta di Natale e poi andare alla mansione nella montagna innevata. Potresti essere tu il Grande Detective questa volta. Uno in grado di risolvere il caso appena succede, giusto? Sarebbe…”

“Kyon! Attento! KYAAA!!”

Sentendo Asahina gridare, qualcuno mi si scagliò sulla schiena. Thud! Un tremore mi fece barcollare, anche l’ombra sotto il lampione stava traballando. In quell’oscurità c’era la figura di un’altra persona.

Che diavolo? Chi è?

“Non posso lasciarti ferire Nagato!”

Voltai la mia testa oltre le spalle e vidi la pallida faccia di una ragazza.

Asakura Ryoko.

“Che diavolo…”

Non riuscivo a dire nulla, sentendo improvvisamente un freddo gelido colpirmi l’addome. Avevo un oggetto piatto infilato profondamente nel corpo. Così freddo. Il senso di disorientamento superò di gran lunga quello del dolore. Che cosa stava succedendo? Come poteva essere? Perché Asakura si trovava in quel posto?

“He he.”

A me, quel sorriso sembrava come quello di una maschera inespressiva che aveva appena cominciato a sorridere. Poi si allontanò da me, tirando fuori il coltello sporco di sangue con cui mi aveva pugnalato.

Perdendo l’equilibrio, caddi a terra come una trottola. In piedi di fronte a me fino ad ora, le gambe di Nagato cedettero e si accasciò dicendo con paura: “Asakura…?”

Come salutando qualcuno, Asakura ondeggiò il coltellino svizzero ricoperto dal mio sangue: “Ciao, Nagato. Non preoccuparti, finchè ci sono qua io, eliminerò chiunque cercherà di farti del male. E’ questa la ragione per cui sono stata creata.”

Sorrise e continuò: “E’ quello che hai desiderato, non è vero?”

E’ una bugia. Nagato non penserebbe mai una cosa del genere. Non è il tipo di persona che ucciderebbe un uccello solo perché non sta cantando quello che vuole. Assolutamente no. Quando Nagato ha iniziato a comportarsi in modo strano, anche questa Asakura ricreata si comportava anch’essa in modo anormale, sostanzialmente come un’ombra di Nagato…

L’ombra di Asakura lentamente si abbassò sul mio corpo. Velocemente la sua figura coprì quella della Luna, escludendola dalla mia visuale.

“Permettimi di farti partire per il tuo ultimo viaggio. Quando sarai morto, tutto sarà a posto. E’ colpa tua per aver fatto soffrire Nagato. Fa male? Sono sicura di sì. Farai meglio a godertelo finchè dura, perché probabilmente sarà l’ultima sensazione che proverai.”

Alzò il coltello lentamente, la punta della lama era puntata al mio cuore. Stavo continuando a sanguinare.

Questa è la fine?... Mi sforzai a pensare, con la mente che mi si offuscava. Stavo perdendo il senso della realtà.

Quindi, Psycho Asakura, è questa la tua missione? Agire da supporto a Nagato Yuki…

Il coltello iniziò ad abbassarsi…

Come un battito di ciglia, una mano spuntò da una parte.

“…!!!”

Qualcuno aveva afferrato la lama del coltello, addirittura a mani nude.

“Chi diavolo…?”

Mani nude….!? Dove avevo già visto una scena del genere?

La mia visione diventava sempre più appannata, quindi non riuscivo a capire chi fosse.

Non c’è abbastanza luce, qualcuno potrebbe accenderla?

Stava davanti alla luce del lampione, quindi non potevo vedere per bene il suo viso. Tutto ciò che sapevo è che era una ragazza dai capelli corti… con una uniforme della North High… senza occhiali… era tutto quello che riuscivo a vedere… Koizumi!... Dov’era quel ragazzo sempre pronto a spiegare tutto, quando mi serviva?

“Huh!?”

Ad esclamare debolmente fu Nagato, che stava seduta a terra. I suoi occhiali riflettevano la luce, non potevo vedere bene la sua espressione. Era paura? O stupore?

“Perché? Ma tu sei…!? Perché…”

Asakura gridò. Sembrava parlasse con la ragazza che aveva afferrato la lama a mani nude, ma questa rimase zitta e non aprì bocca.

Sembrava che Asahina fosse al mio fianco: “Mi dispiace davvero… Kyon, avrei dovuto saperlo, ma…”

“Kyon! Kyon…No! Non puoi!”

Sembrava che ci fossero due Asahina. Una era quella adulta, l’altra era quella lolita che io conoscevo. Entrambe avevano lacrime sul volto e mi stavano scuotendo il corpo.

Hey, mi fate male…

…Huh? Che ci faceva Asahina (piccola) lì? Potevo capire che quella adulta mi trattenesse tra le braccia e piangesse, visto che era venuta con me in quel tempo; ma da dove diavolo era spuntata quella più piccola?

Ah, ho capito. E’ una di quelle illusioni, quei ricordi di una vita intera quando ci si avvicina alla fine…

Mi faceva ancora più paura della sensazione di dolore e del vedere sangue che usciva senza fermarsi dal mio corpo.

Dannazione, sto per morire.

Mentre rimpiangevo di non aver scritto un testamento, sentii qualcuno apparire sopra di me. Quella persona mi sollevò e prese la pistola ad aghi che aveva fatto Nagato e che era caduta a terra.

Una voce familiare, anche se non riuscivo a ricordare di chi, parlò: “Mi dispiace. Ho le mie ragioni per non salvarti immediatamente, ma non odiarmi per questo. Dopotutto, è stato doloroso anche per me. In ogni caso, ci occuperemo noi del resto. No, so già cosa fare adesso e anche tu lo saprai. Quindi dormi un pò per ora.”

Di cosa sta parlando? E a chi sta parlando? Fare cosa? E chi si occupava di cosa?

Le immagini del colpo di grazia di Asakura, della Nagato occhialuta che si reggeva sulle braccia inginocchiata a terra, le due Asahina e Haruhi in una divisa differente si stavano fondendo assieme…


Gradualmente persi conoscenza.