Utsuro no Hako to Zero no Maria (Italian):Volume 6 - Intervallo

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◆◆◆ Daiya Oomine - 11 Settembre VEN 22:00 ◆◆◆[edit]

La sorella maggiore di Maria Otonashi, Aya Otonashi, è morta. Ecco cosa dicono i documenti, almeno.

L'ho scoperto prima degli eventi del 'Gioco dell'Ozio'. Stavo scavando nel passato di Maria Otonashi sperando di migliorare il mio controllo sulla mia 'scatola'.

Maria Otonashi.

E' la seconda figlia di un dirigente di alto rango che lavorava per una nota agenzia di finanze. La casa in cui viveva con la sua famiglia—suo padre Michishige, sua madre Yukari e sua sorella Aya—faceva parte di un quartiere di lusso della prefettura di Hyougo. La differenza d'età tra i suoi genitori era piuttosto grande; quando Maria aveva quattordici anni, suo padre era già oltre i sessanta, mentre sua madre ne aveva appena trentacinque. Come se non bastasse, la madre di Maria era la terza moglie di Michishige.

Chiaramente, la situazione familiare di Maria era piuttosto... complicata. Questo valeva anche per la relazione tra Maria e sua sorella Aya. La madre naturale di Aya era la moglie precedente di Michishige. Inoltre, Aya era solo 3 mesi più vecchia di Maria, e quindi entrambe frequentavano lo stesso anno a scuola.

Per evitare di attirare l'attenzione su questo fatto, Michishige le aveva mandate a differenti scuole elementari e medie.

Secondo le mie fonti, le due ragazze erano due poli completamente opposti.

Aya, la sorella più grande, spiccava davvero tra gli altri. Era estremamente brillante, atletica e popolare sin da subito. Nessuno è rimasto sorpreso quando ha assunto posizioni prominenti come quella di Presidentessa del Consiglio Studentesco; ogni studente conosceva il suo nome.

La sua sorellina Maria, d'altro parte, era silenziosa e riservata. A quanto pare, la sua incapacità di stare in piedi da sola le ha causato un sacco di prese in giro quando era alla scuola elementare. Quello potrebbe essere stato anche il motivo del perché si lamentasse spesso di avere mal di testa o di stomaco, permettendole di rimanere a casa o di ripararsi in infermeria ed evitare le sue lezioni. Inutile dirlo, i suoi voti lasciavano molto a desiderare.

Comunque, la vera studentessa problematica non era Maria, che non si apriva a chiunque ed era spesso assente, ma Aya, la studentessa a quanto pare superba.

A volte, uno studente eccessivamente dotato può essere una fonte di guai, soprattutto se è pienamente consapevole dei suoi doni e li mostra al mondo sfacciatamente.

Aya aveva un talento accademico che superava quello dei suoi insegnati e non esitava a correggere i loro minimi errori. Quando il bullismo ha avuto luogo nella sua classe, lei lo ha affrontato più efficacemente di quanto potrebbe fare un qualsiasi insegnante. Quando era in disaccordo con un insegnante in aula, lei lo confutava senza mezzi termini anche se sarebbe dovuto essere l'insegnante l'esperto in materia.

Aya rapidamente ha dimostrato come lei fosse più acuta e colta dei suoi insegnanti e la differenza nelle loro capacità era così lampante che anche i suoi compagni di classe ne erano consapevoli.

Non c'era modo che loro potessero rispettare degli insegnanti così incompetenti ai loro occhi. Aya aveva profondamente minato l'autorità dell'intero staff di insegnanti, portando al conseguente comportamento disobbediente da parte di tutti i suoi compagni di classe. Le loro condizioni sono deteriorate—non platealmente, ma in un modo sconcertante che non è diventato evidente fino a quando non si sono verificati alcuni gravi incidenti.

Per esempio, alcuni dei suoi compagni ricorrevano all'auto-mutilazione o tentavano il suicidio.

Tre insegnanti persero il loro lavoro perché erano venuti a contatto con Aya. Uno perse ogni vitalità, uno attaccò uno studente e uno si innamorò di Aya e cominciò a stalkerarla.

Nonostante le loro personalità differenti e le diverse madri, Aya e Maria sembravano essere in buoni rapporti. Spesso facevano lunghe chiacchierate al telefono, oppure trascorrevano del tempo insieme nei fine settimana, tenendosi per mano. Una compagna di classe di Aya, che si era unita a loro qualche volta, mi disse:

"Sono totalmente unite l'un l'altra! E più che semplici amiche o sorelle... come gemelle? No, quello ancora non è abbastanza appropriato per definirle. Immagino che ciò che calzi meglio per descrivere il loro rapporto sia... amanti[1]?"

La mia investigazione fallì nello scoprire qualsiasi lato oscuro sulla loro relazione. Considerando la "complessità" dell'ambiente familiare di Maria, mi sono imbattuto in pochi problemi seri. Non si registravano nemmeno incidenti che coinvolgevano la madre di Aya (da cui Michishige aveva divorziato dopo che era nata Maria) visto che era stata lasciata con una generosa liquidazione finanziara dal marito. A quanto pare, Michishige era pienamente consapevole della sua situazione familiare non convenzionale e la gestiva correttamente.

Ovviamente, la mia conoscenza è limitata a ciò che può essere appreso dalla lettura di registri e documentazione tramite indagini di seconda mano. E' impossibile apprendere i dettagli di ciò succedeva tra di loro senza un effettivo coinvolgimento in prima persona. Comunque, è sicuramente vero che non c'era nessuna palese crisi familiare, com'era invece nel caso di Ryuu Miyazaki e Riko Asami.

Comunque, la famiglia Otonashi non c'è più.

Tutti tranne Maria sono morti in un incidente stradale.

I dettagli di quell'incidente rimangono sconosciuti perché non c'erano testimoni; due auto si sono scontrate frontalmente, e l'autista dell'altra vettura è morto sul colpo.

Eccezzion fatta per Maria, che era rimasta a casa, sono tutti morti. Questo è un fatto immutabile.

Maria Otonashi era rimasta tutta sola.

Incapace di aprirsi a chiunque estraneo dalla sua stretta e defunta famiglia, Maria Otonashi era sola nel vero senso della parola.

Dopo che la tenuta dei suoi genitori e la custodia di Maria furono affidate al fratello minore di Michishige, Kyohiko, Maria è scomparsa senza lasciare traccia.


Questo, più o meno, è il riassunto di ciò che ho potuto apprendere riguardo Maria Otonashi.

Non so come lei sia venuta in contatto con il miracolo delle 'scatole' dopo quell'incidente, né so cosa le ha fatto venir voglia di diventare "un essere che concede desideri" e le ha permesso di acquisire la sua 'Beatitudine Imperfetta'.

Detto questo, deve essere in qualche modo legato alla perdita della sua famiglia.

Le loro morti hanno trasformato Maria e le hanno instillato nel cuore l'anormale desiderio di auto-sacrificarsi, dando indirettamente vita alla persona trascendente che è oggi.

E' interessante notare che le è stata data l'opportunità di reinventare se stessa. Grazie alle ripetizioni della 'Aula del Rifiuto', lei ha avuto tutto il tempo del mondo per farlo. Si è evoluta in una sorta di copia di Aya, forse pensando che diventando la sua perfetta sorella lei avrebbe potuto soddisfare il suo nuovo obiettivo.

Ah, armato con quella pila di informazioni, avrei dovuto comprendere la vera natura di 'O' molto prima.

...No, non proprio. Collegare 'O' a una cosa terrena come la sua famiglia è stato problematico per altre ragioni.

Meglio si capisce il soprannaturale, più perde il suo mistero. A meno di credere ciecamente in esso e abbandonare tutti i tentativi di comprenderlo, si sarà incapaci di padroneggiare una 'scatola'. Non si dovrebbe provare a cercare un significato nel misterioso.

Comunque, l'atto di rinunciare a pensare più a fondo è la cosa che davvero odio di più.

Quella condizione contraddice il mio 'desiderio', quindi non c'è proprio alcun modo che possa farlo. E visto che quello mi impedisce di padroneggiare una 'scatola', ho dovuto dunque imporre delle severe restrizioni sulle capacità della mia 'scatola'. Ma grazie a queste restrizioni, sono stato in grado di ottenere una 'scatola' che posso davvero gestire—la 'Ombra del Peccato e del Castigo'.

Comprendere 'O' era solo una questione di tempo.

'O'.

Tutto sommato era solo la lettera iniziale di "Otonashi". E dato che Otonashi usa il nome di sua sorella, sono sicuro che la corretta interpretazione di tale lettera è la seguente.

'O' sta per—

"Aya Otonashi."



Otonashi, Yuuri Yanagi ed io siamo ancora dentro il 'Cinema Schiaccia-Desiderio', la 'scatola' che consiste in un cinema cremisi.

Il cinema è così follemente sterile che sembra progettato esclusivamente per cancellare gli esseri sporchi, e mi sento sotto costante pressione. Continua ad intaccare senza sosta la mia volontà e lentamente schiaccia la mia 'scatola'.

Mentre resisto a questa pressione, sto rimuginando su una particolare domanda.

—E' strano.

Mi guardo intorno.

Siamo in un corridoio rosso totalmente privo di polvere che forma un cerchio perfetto ed è connesso a quattro sale. Davanti a noi si trova la sala di ingresso. Un pannello digitale informativo sta visualizzando il messaggio "La proiezione del film Ripetizione, Reset, Reset è conclusa."

Finora mi sono stati mostrati tre film contro la mia volontà.

"Addio in scena"

"60 Piedi e 6 Pollici distanti"

"Ripetizione, Reset, Reset"

Tutti loro ruotavano intorno al mio passato, visti dalla prospettiva di Miyuki Karino, Haruaki Usui e Maria Otonashi, rispettivamente. E' una sfarzosa presentazione dei miei peccati intesa per sfinirmi, giusto per intenderci. Dato il numero di sale in questo complesso, c'è ovviamente ancora un film che rimane da vedere.

Il suo titolo recita "Piercing a 15 anni" ed è in programma dalle 22:30 alle 24:00. La mia sconfitta è praticamente scolpita nella pietra se non riesco a fermare tutto questo prima di mezzanotte.

Ma è strano.

Pensavo che questo duello sarebbe già stato concluso.

"Oomine, perché ti stai accigliando?"

Qualcuno mi chiede quella domanda a causa dell'espressione sulla mia faccia.

Maria Otonashi.

...No. Lei non è più quella ragazza timida e riservata; non dovrei chiamarla a quel modo.

"Aya. Ho una domanda". Pronuncio il suo nome con qualche esitazione, visto che suona così strano.

Ah, nessuna meraviglia. Quando l'ho incontrata la prima volta della 'Aula del Rifiuto', lei era "Aya Otonashi" e nessun altra. La ragazza che sta qui in piedi davanti a me proprio ora è la personalità creata durante gli innumerevoli cicli temporali mentre lei perseguiva i suoi ideali, "Aya Otonashi".

Era oltre il mio potere chiamarla "Maria" quando eravamo intrappolati in quelle ripetizioni infinite. In primo luogo, "Maria" è un nome falso che dovrebbe essere sepolto nell'oblio; non era altro che un capriccio ciò che l'ha spinta a menzionarlo. Nessuna persona chiamata "Maria Otonashi" esisteva allora, né Aya aveva alcuna intenzione di permettere ad una tale persona di esistere.

Il miracolo di superare le sue intenzioni è stato una prodezza che solo Kazu poteva tirare fuori, visto che era una delle poche persone che poteva mantenere i suoi ricordi attraverso quelle ripetizioni.

In un certo senso, Kazu ha ostacolato i piani di Aya Otonashi allora e ha cambiato il destino.

Io, dall'altra parte, non potevo realizzare un tale miracolo. Era impossibile per me ricordarmi del nome "Maria" durante quelle ripetizioni.

Pertanto, lei è e rimarrà sempre "Aya Otonashi" per me, anche se ha preso in prestito quel nome da sua sorella maggiore.

Senza mostrare nessuna reazione speciale al modo in cui mi sono rivolto a lei, mi risponde: "Qual è la tua domanda?"

Descrivo la stranezza che ho osservato: "Perché il 'Cinema Schiacchia-Desiderio' non è già finito?"

Aya solleva un sopracciglio.

"Di che stai parlando? E' perché Hoshino non l'ha distrutto, è piuttosto semplice."

"Non capisci cosa voglia dire? Mi sto chiedendo perché lui non lo abbia già fatto. La sua volontà si è spezzata nel momento in cui hai abbandonato la tua identità come Maria Otonashi. Non sarebbe naturale che avesse rinunciato a questa battaglia? Perché il 'Cinema Schiaccia-Desiderio' è ancora intatto invece?"

Giusto, la presenza di Aya Otonashi qui indica che il combattimento dovrebbe essere finito.

Perché ciò significa che lo scenario di assoluta disperazione di Kazu è giunto a compimento.

Ma perché siamo ancora qui allora? Perché non si è arreso?

"Sembra che tu non abbia capito nulla, Oomine. Sei ignaro del vero calibro di Hoshino."

"Che vuoi dire?"

"Voglio semplicemente dire che la sua volontà non si è spezzata" dice senza muovere un muscolo.

"Hah?"

Che cosa vorrebbe dire questo?

L'obiettivo di Kazu è portare a Maria Otonashi una vita quotidiana libera dalle 'scatole'. Ma questo ovviamente non è più possibile ormai, visto che Aya ha deciso di cancellare "Maria Otonashi" una volta per tutte ed entrare nel 'Cinema'. L'obiettivo di Kazu è diventato impossibile da ottenere; lo dovrebbe sapere meglio di chiunque altro.

Eppure la sua volontà non si è spezzata?

"Quindi—intendi dire che—lui pensa ancora di poterti salvare?"

"Esattamente. Quel tizio[2] è anormale. Non si arrende finché ha un obiettivo, indipendentemente se è realizzabile o meno. Alla fin fine sto cominciando a credere che sia proprio incapace di arrendersi."

Incapace di arrendersi...?

E' assurdo. Ma fatto sta che il 'Cinema Schiaccia-Desiderio' non è ancora finito. Inoltre, non penso che Aya possa giudicare male la natura di Kazu.

In altre parole, ha sicuramente ragione.

Il che significa che...

"...Ah, cavolo!"

Questa battaglia è sempre stata focalizzata sulla rottura del suo spirito.

Kazu non è in grado di raggiungere il suo obiettivo ora che Aya ha preso la sua decisione. Ha effettivamente perso. Sono convinto di ciò, non importa cosa "lui" possa pensare.

Comunque, la sua sconfitta non significa che sarò vittorioso io. Se non faccio niente, entrambi subiremo la sconfitta. Se non rompo la sua volontà e questa 'scatola' non viene distrutta, finirò col guardare il quarto film, Piercing a 15 anni. Dopo di che la mia 'scatola' si romperà che io lo voglia o meno, e se quello accadesse il mio tentativo di rendere il mondo un posto più etico producendo 'Uomini-Cane' andrebbe sprecato del tutto.

Come stanno le cose adesso, perderò anche io.

Come si è arrivati a questo? Tutto è andato secondo i piani. Sono persino riuscito a vanificare il suo cavallo di Troia, Yuuri Yanagi, e ho portato Aya Otonashi qui. Nonostante questo, sono in una situazione di stallo. Sono alle strette anche se non ho perso... Chi diavolo è quel ragazzo? Un pugile imbattibile o qualcosa del genere?

Sto cominciando a comprendere perché 'O' ha detto che non potevo vincere contro Kazu.

"Otonashi-san". Yuuri Yanagi improvvisamente rompe il suo silenzio per parlare ad Aya.

Ascolto attentamente, in caso i suoi commenti possano portare ad una soluzione al mio attuale dilemma.

"Negli ultimi minuti hai smesso di chiamare Kazuki-kun con il suo nome, non è vero?"

Nonostante abbia ottenuto la mia attenzione, tutto quello che ha da offrire è pura spazzatura.

Questa cosa mi fa davvero uscire di testa.

"Che razza di domanda è, squaldrina? Dovevi confermare se Kazu è disponibile ora che lui e Aya si sono separati? Sei un fastidio, quindi chiudi il becco."

"Eeeeh?! Cos'è questo linguaggio offensivo?! E' brutto! Inoltre, non mi stai trattando come fossi aria da troppo tempo?!"

"Ovviamente, il tuo tempo è finito. Aya è già un nemico per Kazu, quindi il tuo valore per me è andato giù per lo scarico. Ora sii una brava mummia di palude e rimani in silenzio, o ci farai impantanare tutti."

"I-Io non ho nemmeno più il permesso di parlare?!"

La ignoro visto che ogni risposta sarebbe solo una completa perdita di tempo.

Anche se in effetti ha ragione—Aya ha cambiato il suo modo di riferirsi a Kazu. Molto probabilmente, ora che sono nemici, lei non può più riferirsi a lui in un modo così familiare.

Nemici.

Nemici...

"A proposito, Aya, fammi capire bene: posso contare su di te per un aiuto? Kazu non ti lascerà da sola finché la sua volontà rimarrà intatta, quindi anche tu devi sconfiggerlo."

"Si, puoi. Non posso proprio chiudere un occhio con Kazuki Hoshino. Potrebbe essere disarmato, ma non posso abbassare la guardia comunque. Lo considero ancora il più grande ostacolo tra me e il mio obiettivo."

"Credo sia così. Quindi, penso che sia una buona idea unire le nostre forze finché non sarà sconfitto. Che ne dici?"

Aya rimane in silenzio per un momento, ma alla fine apre la sua bocca. "...Io detesto la tua 'scatola', la 'Ombra del Peccato e del Castigo'. Il tuo approccio sacrifica gli altri, il che va contro i miei principi. Anche se sono d'accordo che ci assomigliamo, non sarò mai d'accordo con il tuo approccio."

"...Quindi non hai alcuna intenzione di cooperare con me?"

In tal caso, le mie mani sono legate.

Kazu non si è ancora arreso nonostante la situazione in cui è adesso. Se c'è un modo di rompere il suo spirito, allora Aya fa parte di esso.

"No. Ti darò una mano."

Inutile dire che sono sollevato di sentirla dire questo.

"Schiacciarlo viene prima nel mio elenco di cose da fare. Quello che voglio dire è che non sento alcun obbligo di assisterti—sto solo ottimizzando per i miei obiettivi. Per esempio, tu sei vincolato da un limite di tempo, ma io no. La nostra differenza di intenti potrebbe finire col farti del male."

"Lo stesso vale per me. Io ti tradirò senza esitazione se fosse necessario."

"Bene."

"Okay, allora da dove cominciamo? Non riesco a trovare un modo per spezzare il suo spirito in questo momento, ma tu puoi, giusto? Dimmi: qual è il modo più efficace per attaccare Kazu?"

"......" Aya rimane in silenzio.

Sto porgendo questa domanda per due ragioni. Prima di tutto, lei potrebbe davvero essere in grado di inventare qualcosa che io ho trascurato finora, visto che conosce Kazu così bene. L'altra ragione è che voglio confermare che lei lo abbia abbandonato completamente.

Anche se sono abbastanza sicuro che ha tagliato tutti i legami con lui, ricordo la profondità della loro relazione. Non mi sorprenderebbe se i suoi sentimenti per Kazu fossero ancora presenti in certa misura. Lei potrebbe proporre un piano timido perché nel profondo è ancora legata a lui. In tal caso, lei sarà un peso come alleata, e farei meglio ad approfittarmi di lei quanto più possibile mentre la mantengo lontana da Kazu.

Comunque, la risposta di Aya è:


"Mi dovrò soltanto dimenticare di Hoshino."


E' una risposta che esclude qualsiasi persistente attaccamento a Kazu che io temevo lei potesse ancora possedere.

"Posso facilmente dimenticarmi di lui se usassi la mia 'Beatitudine Imperfetta' su uno dei suoi amici. Non rimarrà nulla di ciò che lui ed io abbiamo costruito in quel mondo ripetuto. Ecco quello che dobbiamo fare."

Il suo piano avrà—

Il suo piano avrà successo.

Kazu non ha ancora rinunciato—e ha ancora speranza—solo perché sa che lui è qualcuno di speciale per Aya.

Messo in modo diverso, ciò è tutto quello che gli rimane; senza di esso lui non avrà più il minimo barlume di speranza.

Quindi loro diventeranno dei perfetti estranei. Il legame speciale tra di loro deve sparire.

Comunque—

"Ma Aya..."

Il suo suggerimento mi fa tremare le mani.

Come può dire qualcosa del genere senza battere ciglio?

Lui ed Aya erano una squadra; contavano l'uno sull'altro e avevano un forte legame. Uno di quei legami profondi che ti trasformano in persone completamente diverse.

Eppure Aya Otonashi ha proposto di "cestinare" questo legame senza nemmeno pensarci due volte.

"Aya, ti va davvero bene questa cosa?" chiedo senza pensarci, ma la risposta è evidente.

Le va bene. Altrimenti non avrebbe proposto qualcosa del genere, tanto per cominciare. Un'essere sovraumano come Aya non prova niente anche se deve dimenticarsi di Kazu. Non c'è paragone tra me e un Übermensch[3] come lei.

Comunque:

"No."

"...Cosa?"

Mi ghiaccio.

Non me lo aspettavo. Non sarei stato sorpreso se avesse detto che non le importava affatto, ma non mi aspettavo "questa" risposta.

"Ovviamente non mi va bene. Se così fosse, non avrei provato a stare con Hoshino per così tanto tempo. Starei negando la verità se rifiutassi di ammettere quanto caro fosse lui per me. E finché lo negherò, non potrò oppormi a lui."

Aya sta chiaramente dicendo che le fa male dimenticarsi di Kazuki Hoshino.

Ma questo non ha senso!

"Ma allora—"

Come può fare una proposta del genere? Uno che calpesta completamente e senza pensieri i suoi stessi sentimenti?

"Non importa cosa è Hoshino per me."

"...Perché?!"


"Perché i miei sentimenti non rappresentano una minaccia ai miei piani."


"—" trattengo il respiro, perché Aya sta parlando con assoluta convinzione.

"Non dò attenzione a dei sentimenti che si mettono in mezzo alla strada per il mio obiettivo. La mia mente non è così debole. La mia volontà non si farà influenzare dai miei stessi sentimenti."

Vedendo quanto trascendentalmente si comporti—come può esprimere i suoi stessi sentimenti da una prospettiva completamente distaccata—mi viene evidente una cosa.

Sta dicendo la verità.

"Io non sono un essere umano. Sono soltanto un essere che esaudisce i desideri. In altre parole, una 'scatola'."

Ovviamente questo è solo un modo di dire; Aya è a detta di tutti un essere umano a tutti gli effetti. Sta semplicemente dicendo che vive la sua vita con risolutezza disumana.

Ma lei vive davvero in quel modo.

Per Aya, il solo significato della vita è raggiungere i suoi obiettivi. Lei non lascia che i suoi sentimenti o desideri possano interferire con questi obiettivi in qualche modo—nemmeno per la sua più cara amica o per evitare la sua stessa morte.

—Una macchina... Una marionetta... Una 'Scatola'.

Anche io aspiravo a una tale perfezione.

Ho anche cercato di creare un mondo perfetto.

Ma dopo aver visto quanto lei superi i confini dell'umanità, posso davvero immaginare me stesso al suo stesso livello?

"........................................................................................................................................................................................................................................................................."

—Impossibile.

Sarebbe stato più facile tollerare se lei avesse detto che le andava bene dimenticare Kazu, perché quello è qualcosa che anche io potrei fare indurendo il mio cuore.

Ma non è così. Pur sperimentando tali sentimenti estremi, Aya Otonashi può perseguire alla perfezione il suo obiettivo.

Io non posso farlo.

Impossibile.

Alla fin fine, io sono solo un essere umano.

Anche peggio, io sono—

Improvvisamente le 'Ombre del Peccato' dentro di me cominciano ad imperversare.

"Argh!"

Anche peggio—potrei perdere la mia abilità di resistere al dolore causato dalle 'Ombre del Peccato', anche se ho accettato quel dolore al fine di [controllare] gli altri. Le 'Ombre del Peccato' strillano e imperversano ogni volta che lascio un'apertura. E stanno solo peggiorando.

Stringo i denti. Aah, dannazione! Sento come se avessi dei proiettili che corrono nelle mie vene. Perché il dolore autoinflitto fa così tanto male?

La 'Ombra del Peccato e del Castigo' si romperà dopo che avrò guardato il prossimo film? ...Ahah, sarò in grado di resistere fino all'inizio del prossimo film? Forse sarò in rovina anche prima di allora. Il dolore è insopportabile; l'attesa della mia inevitabile rovina è altrettanto insopportabile.

Perché sono una persona così mediocre alla fin fine?

Perché sono nato come persona normale, incapace di fare miracoli?

Mi tocco il mio piercing. Voglio cambiare. Non voglio essere lo sciocco che ero solito essere. Voglio continuare a resistere contro questo mondo dimenticato da Dio.

Ma...

Ma...

Ma in realtà—


Luce. Oscurità. Mare. Mondo. Hotel. Grembo. Mani unite. Lacrime. Vittoria. Mondo. Pelle. Freddo. Freddo. Il guantone sulla mia mano sinistra. Intorpidimento. Differenza di talento. Invidia. Sogno. Confessione. Ansietà. Sigarette. Bruciature. Brividi. Paura. Odio. Odio. Odio. Odio. Odio. Odio. Odio. Peccato. Punizione. Giustizia. Peccato per giustizia. Piercing.


Mi tocco di nuovo il mio piercing, respirando con agitazione.

Quando ho creato un buco nel mio orecchio? Quel pensiero mi costringe a ricordare la persona che odio di più. Miyuki Karino.

Rino non era capace di pentirsi per ciò che aveva fatto. Non capiva che aveva fatto qualcosa di sbagliato. Ho dovuto farglielo capire. Non potevo evitare di insegnarle una lezione per ciò che aveva fatto a Kiri; farlo era l'unico modo per me di vivere con l'ingiustizia del mondo. Ecco perché ho agito a quel modo. Ho deciso di non perdonarla finché non avesse mostrato rammarico. Ma Rino non era a conoscenza della sua colpa; poteva offrire soltanto delle scuse superficiali. A causa di quello, non potevo perdonarla né avevo intenzione di farlo. "Per favore dimmi cosa devo fare!" "Perché non lo capisci da te?" "Io ti amo. Ho fatto ciò che ho fatto perché ti ho sempre amato, Dai-chan." "Smettila di prendermi per il culo. Stai provando a farmi sentire dispiaciuto per te? Anzi no, non lo stai facendo, vero? Mi stai solo incolpando. Io sono la cosa che fa davvero soffrire Kiri, ecco quello che stai provando a dirmi, tu pezzo di merda". Prima che me ne rendessi conto, stavo picchiando Rino. Non riuscivo a credere a cosa stavo facendo. Attaccare un'amica d'infanzia non sembrava per niente reale. Ricorrere alla violenza ha fatto sì che la mia mente si separasse completamente dalla realtà. Anche se potevo sentire la violenza che stavo attuando, era come se fosse un'esperienza extra-corporea. Quel ragazzo che picchiava Rino non ero io; era un estreaneo dentro di me che aveva sconfitto il mio controllo. "Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace!" "Non chiedere scusa a qualcuno che ti sta ferendo, dannazione!"

Nulla si è risolto.

Nulla si è risolto.

Non c'era alcuna soluzione per nulla.

Ero completamente impotente senza una 'scatola'.

"Lo so. Sono perfettamente consapevole dell'incubo che Rino ha vissuto in quel hotel. So cosa Rino prova per me. So che lei ha un sacco di punti di forza: è allegra, socievole, premurosa, simpatica, si rallegra per le cose buone e si rattrista per le cose cattive. So che lei non è una persona cattiva. Eppure, non posso perdonarla. Non posso. Non posso perdonarla". Ecco perché si è verificato un conflitto. Anche se attaccarla era un anatema[4], ho dovuto farlo. Di conseguenza, ho fatto a pezzi la mia percezione mentale di Rino e cancellato la parte che ha causato il conflitto. Ho dimenticato che fossimo amici d'infanzia.

E così ho messo con le spalle al muro Rino.

Ho tinto i miei capelli e mi sono fatto un piercing. Volevo diventare una persona diversa dal vecchio "Daiya Oomine". Se la mia socievolezza era la ragione per quello che era accaduto a Kiri, volevo allora distruggerla.

Non ho bisogno che qualcuno mi dica che non sono nessuno di speciale.

Io non possono diventare come Aya Otonashi.

La sola cosa che distingue me dalle persone banali è che guardo le cose da un punto di vista più astratto.

E questo va bene.

—Questo va perfettamente bene.

Riesco finalmente a respingere indietro le 'Ombre del Peccato' e riacquisto il controllo di me.


"Che c'è che non va, Oomine?"

"S-Stai bene?"

Aya e Yanagi mi stanno parlando.

"......Non è niente."

...Diavolo, perché sono così nervoso?

Potrei avere ancora delle debolezze, ma non c'è bisogno di essere così pessimisti.

Se non riesco a gestire i miei sentimenti, posso solo sopprimerli e continuare ad ignorarli. Non devo affrontarli a testa alta come fa Aya. Ho sempre saputo come eludere le mie emozioni, e grazie al mio modo di fare, sono in grado di pensare razionalmente. Questa è una grande arma. Dovrei essere orgoglioso delle mie qualità.

Dopo essermi appoggiato, parlo di nuovo.

"Aya. Tornando alla tua proposta, sono d'accordo che dovremmo fare uso della 'Beatitudine Imperfetta' per sconfiggere Kazu. Hai già un piano in particolare?"

"No, non ancora. Ho solo pensato a quell'idea, tutto qui."

Lo immaginavo. Aya Otonashi è sorprendentemente pessima quando si tratta di uscirsene con degli schemi di manipolazione. I suoi solidi principi le impediscono di ricorrere alla sua abilità di impegnarsi in attacchi indiretti. Si, anche Aya ha le sue debolezze; perché preoccuparsi andando a confrontare i miei punti di forza con i suoi?

"Posso chiederti di condividere con me i tuoi pensieri, Oomine?"

"Sono abbastanza sicuro che farti perdere la memoria si rivelerà efficace. Ma non ha senso se non facciamo in modo che lui lo scopra, giusto?"

"Lo scoprirebbe presto anche se non facessimo nulla, no?"

"Abbastanza presto per te, forse, ma io non ho tempo. Ho bisogno di metterlo a confronto con la tua perdita di memoria direttamente."

"Mmm, mi sembra giusto. In altre parole—"

"Si, dobbiamo usare la 'Beatitudine Imperfetta' proprio davanti ai suoi occhi."

"Anche se è possibile intrufolarsi in una 'scatola', è impossibile uscirne. Io sono qui dentro ora, quindi ciò significa che dovresti essere tu—"

"A farlo venire nel 'Cinema Schiaccia-Desiderio'." dico completamendo la sua frase.

Quello è il presupposto per rompere la volontà di Kazu.

"Ma come possiamo fare? E' molto più vantaggioso per il nostro nemico nascondersi da qualche parte sicura e attendere che la tua 'scatola' si rompa. Hoshino deve solo aspettare un altro paio d'ore o giù di lì. Non penso che rischierebbe venendo qui."

"Quello non dovrebbe essere troppo un problema se usiamo la mia 'Ombra del Peccato e del Castigo'."

"A parte questo, su chi hai intenzione di usare la 'Beatitudine Imperfetta', Oomine?"

"Dipende dalla prossima mossa di Kazu, ma per il momento ci siamo solo noi tre qui. Il che significa che c'è soltanto un candidato in realtà" dico mentre guardo Yanagi.

"Huh?"

"Grande notizia, non è vero, Yanagi? Hai appena ottenuto un nuovo ruolo e riguadagnato un po' di valore!"

"Eh? Huh? Ah..." mormora, diventando pallida non appena si rende conto di cosa voglia dire.

Aya si frappone tra me e Yanagi e assume un atteggiamento protettivo.

"...Spiacente, ma non ho intenzione di usare la mia 'Beatitudine Imperfetta' su qualcuno che non cerca davvero il mio aiuto. Nemmeno se fosse necessario per sconfiggere Hoshino."

Capisco. Le sue regole rimangono le stesse anche se ha fatto chiarezza nella sua mente ora—lei non privilegerà l'efficacia di un piano sull'usare gli altri?

...No, in un certo senso c'era da aspettarselo. Se si fosse comportata altrimenti, sarebbe in contraddizione con il suo obiettivo di "rendere gli altri felici".

"Okay. Immagino che dovrò trovare qualcun altro allora."

Mi rendo conto immediatamente che lei non si arrenderà, quindi utilizzo alcune vuote parole per appianare la questione per il momento.

Aya annuisce leggermente. Sembra che l'abbia contenuta.

Ad essere onesti, è un gioco da ragazzi per me far chiedere aiuto a Yanagi visto che ho assorbito la sua 'Ombra del Peccato'. Ha subito profonde cicatrici durante il 'Gioco dell'Ozio'; visto che il suo "peccato" è peggiore della maggior parte di quelli della gente comune, basterebbe sfregare un pizzico di sale su quella ferita per ottenere il risultato voluto.

Ovviamente Yanagi non è l'unica candidata. Potrei usare qualsiasi amico di Kazu per fare perdere la memoria di lui ad Aya.

Comunque, non posso semplicemente sperare ciecamente che qualcuno apparirà. Yanagi è necessaria visto che abbiamo bisogno di un sacrificio garantito.

Dopo aver raggiunto quella conclusione, sposto di nuovo la mia attenzione sulla nostra discussione.

"Porteremo Kazu nel 'Cinema Schiaccia-Desiderio' prima della fine dell'ultimo film e poi useremo la 'Beatitudine Imperfetta' su uno dei suoi amici proprio davanti ai suoi occhi. Ora come dobbiamo fare per mettere in atto effettivamente questo piano?"

"Già. Prima hai affermanto che farlo non sarebbe stato difficile; potresti elaborarlo meglio?"

"Come metterlo in opera, hmm..."

Magari minacciando di uccidere Aya se non abbandona il 'Cinema'? Non so se la minaccia sia credibile o meno, ma Kazu penso obbedirà se c'è Aya coinvolta, anche se la minaccia sembra un po' sospetta.

Dunque, posso usare la 'Ombra del Peccato e del Castigo' e comunicargli quella minaccia? Funzionerebbe, ma potrebbe essere sorprendentemente difficile raggiungerlo nel poco tempo che mi resta. Cavolo, se avessi l'aiuto di 'O' non ci sarebbe alcun prob—


—Hai un desiderio?


—No, aspetta. Sto dimenticando qualcosa di importante. Come ha ottenuto il 'Cinema Schiccia-Desiderio' ad ogni modo?

Ovviamente ha ricevuto la sua 'scatola' da 'O'. Ha chiesto aiuto ad 'O' per sconfiggermi.

'O' è dalla parte di Kazu, non dalla mia.

So per certo che 'O' gli ha dato una 'scatola'. A meno che non siano diventati nemici da allora, devo tenere in conto la possibilità che stiano cooperando.

Facciamo finta che esegua il mio piano di minacciarlo con la morte di Aya. Anche se avessi successo nel comunicare la mia minaccia, non è possibile che 'O' possa rivelargli che è soltanto un bluff se non le piace la direzione che questa cosa sta prendendo? Posso escluderlo?

No, non posso. Tale scenario è perfettamente plausibile.

Quindi dovrò sbalordire anche 'O'.

'O' non è abbastanza onnisciente, ma sembra che sia a conoscenza di quasi tutto ciò che accade. Se spiffero il mio piano ci sono probabilità che 'O' ne venga a conoscenza. Comunque, 'O' non può leggere le menti. Posso nascondere le mie intenzioni se taccio su di loro; in tal senso lei non è più che una semplice umana a riguardo.

In altre parole, devo far venire qui Kazu di sua spontanea volontà, mentre faccio credere ad 'O' che le cose stiano andando bene per Kazu e nascondo il mio vero piano da Aya.

...Ma che diavolo? Questo è assurdamente complicato.

"Oomine, sei di nuovo ricaduto nel silenzio. Stai avendo difficoltà ad escogitare un piano?"

Guardo la faccia di Aya.

Inespressiva. Una faccia che sta nascondendo i suoi sentimenti.

Improvvisamente, alcune frasi da "Ripetezione, Reset, Reset" mi tornano in mente.


"So a cosa un 'tale' desiderio porterebbe. Finirebbe in..."

"Rovina."

"Ma cosa farei io se tu venissi a conoscenza delle 'scatole' e ne ottenessi una comunque? Non te la porterei via. Mi opporrei a tutti gli altri 'proprietari', ma non potrei mai oppormi a te."

"Forse farei di nuovo squadra con te—No, quello è fuori questione. Non collaborerei con te. Né vorrei interferire in alcun modo. I nostri obiettivi sembra che siano nella stessa direzione. Non avremmo mai dovuto essere alleati. Si, in realtà noi siamo—"

"Spiriti affini, immagino."


"...Che nostalgia" mormoro senza pensarci e immediatamente rimpiango di averlo fatto.

Questi improvvisi ricordi di ciò che ha detto in quel film... no, durante una delle infinite ripetizioni, mi stanno confondendo.

—Cos'è 'Aya Otonashi' per me?

Per Kazu, 'Aya Otonashi' è un nemico. Vuole portare Aya—no, in questo contesto dovrei chiamarla Maria—nella sua vita quotidiana, e poiché 'Aya Otonashi' è la ragione per cui Maria chiama se stessa una 'scatola' e ha rinunciato ad essere umana, lei rappresenta il più grande ostacolo al suo obiettivo.

Comunque, per me è tutto il contrario. Io non voglio che lei sia 'Maria Otonashi'.

"......"

Non voglio?

Perché?

Perché l'obiettivo di Aya e il mio sono simili? Perché stiamo cooperando? Perché stavamo già collaborando nella 'Aula del Rifiuto'? ...Sento che mi manca ancora qualcosa. Nessuna di queste possibilità mi sembra abbastanza giusta.

Il mio bisogno di lei è più fondamentale di quello, il che significa che deve essere collegato al mio obiettivo.

Non c'è alcun bisogno per me di essere colui che realizza il mio obiettivo. Nel prossimo futuro, io mi romperò sotto il peso dei miei peccati, e non avrò ancora raggiunto il mio obiettivo allora. Ma non mi importa. Non mi importa finché c'è qualcuno che porta avanti il mio volere come Shindou, e il mondo alla fine cambierà in meglio. Non mi importa se muoio, se vengo odiato da tutti o trattato come spazzatura.

Ma in quel caso—

Aah... Ho capito. So cos'è Aya Otonashi per me.

Aya Otonashi è la mia fonte di speranza.

Se riesce ad esaudire il suo desiderio per un mondo dove tutti sono felici, il mio stesso obiettivo sarà anche lui raggiunto. Se il suo desiderio diventa realtà, lo farà anche il mio.

Il modo in cui lei vive la sua vita mi fa credere che il suo desiderio possa davvero diventare realtà, anche se è molto più difficile da raggiungere del mio.

La sua indifferenza.

La sua nobiltà.

La sua correttezza.

La sua integrità.

Lei è così trascendente che può anche salvare il mio 'desiderio'.

No, non solo il mio 'desiderio'.

Le può salvare qualsiasi 'proprietario'.

Lei è un faro di speranza per ogni 'proprietario'.

Ecco perché lei ha lo stesso nome di 'O'. Lei è un essere che esaudisce i 'desideri' di tutte le persone.

Lei è un nobile essere che deve essere protetto.


Ecco perché non devo ammettere la sconfitta.

Non posso perdonare Kazuki Hoshino che calpesta i nostri 'desideri' per una ragione così banale come voler stare con "Maria"; per un tale egoismo.

Dobbiamo schiacciare Kazu.

"Ho appena escogitato un piano."

Per il bene di tutti: ingannerò Aya, 'O' e chiunque altro serva, e getterò Kazu nell'oblio della disperazione.

"Usiamo Kasumi Mogi."

Kazu.

Non ti lascerò riconquistare la 0° Maria.


◇◇◇ Kazuki Hoshino - 11 Settembre VEN 22:03 ◇◇◇[edit]

Come posso descrivere questo sentimento paradossale?

Non è cambiato nulla dentro di me, eppure sono chiaramente cambiato.

Tutto quello che è successo è che sono arrivato a capire meglio me stesso; ho letto il mio stesso manuale d'istruzioni, per intenderci. Ma ciò è stato sufficiente a cambiare totalmente il mio mondo. Il mio intero corpo si sente rinfrescato in qualche modo, come se qualcuno avesse versato del mentolo nel mio flusso sanguigno. La mia mente diventa più chiara minuto dopo minuto e tutto il marciume che infangava i miei pensieri è sparito.

La foschia che ricopriva il mondo si sta schiarendo.

Chiaro.

Più chiaro.

Il mondo si sta schiarendo.

Ora posso concentrarmi unicamente sul salvataggio di Maria.

Questo è il cambiamento che si è verificato dentro di me dopo che ho ottenuto la 'Scatola Vuota'.


"Uwa, che ha fatto quella ragazza?"

Questa è la prima cosa che dice Haruaki, con la faccia sbiancata, dopo che è entrato in questa galleria. Siamo sotto una ferrovia sopraelevata che costeggia il fiume alla periferia della città. I suoi occhi sono fissi su Iroha-san. Lei è svenuta ed è appoggiata ad un muro coperto di graffiti osceni che non potrebbero più essere rimossi nemmeno dalla migliore "arte di strada".

"N-Non dirmi che l'hai uccisa... Hoshii?"

"E' viva!"

"M-Ma c'è un sacco di sangue...?"

Sia per terra che sul muro sono schizzate macchie di liquido rosso ovunque, così come sui suoi vestiti e sulla sua faccia.

"Quello è solo sangue artificiale."

"A-Artificiale? Davvero?"

Haruaki si abbassa, tocca il liquido rosso in terra e lo annusa. All'inizio si acciglia, ma poi si accorge che stavo dicendo la verità e annuisce leggermente un paio di volte.

"S-Si, non è sangue. Ma comunque, come è successo? Perché è così spenta?"

Esamina da vicino la sua faccia e controlla il respiro e le pulsazioni. Da dove sono è difficile cogliere la sua faccia perché la nostra sorgente di luce è una misera lanterna.

"Cosa ho fatto a Iroha-san?". Spiegarlo richiederebbe troppo tempo, quindi decido di rispondere solo alla prima parte di questa domanda.

"Daiya e Iroha-san mi hanno ingannato facendomi tradire Maria in sua presenza. Ci sono cascato completamente e ora Maria è dentro al 'Cinema'!"

"Quindi Maria-chan ha scoperto della 'scatola' di Daiya?

"Immagino di si."

Haruaki sa quanto sia grave questo, quindi si alza accigliato e mi fissa.

"Perché non mi hai chiamato prima che succedesse tutto questo? Non ti fidi abbastanza per contare su di me?" chiede in tono minaccioso. La sua altezza gli permette di essere abbastanza intimidatorio quando mi mette pressione come sta facendo adesso.

"Mi fido! Non ti ho chiamato solo perché mi era stato detto di venire da solo". Mentre lo dico realizzo che non è quella l'unica ragione. "...No, non ti avrei chiamato anche se non mi fosse stato detto così."

"Ma perché?!" grida irritato oltre ogni immaginazione dal non essere stato in grado di stare al mio fianco nel momento del bisogno.

Che incredibile ed affidabile compagno.

Sono davvero contento che siamo stati in grado di diventare amici.

"E' proprio il contrario! Sto davvero facendo molto affidamento su di te."

"Huh?"

"Davvero—ho fatto affidamento su di te per tutto questo tempo..."

Altrimenti non lo avrei tirato in mezzo a questo affare, tanto per cominciare; non avrei incolpato me stesso per avegli raccontato delle 'scatole'.

"...S-Se ti fidi di me, allora perché non...?"

"Eri con Kokone, no? Volevo che la protegessi! Sai perché, no?"

"Ah..." Haruaki si gratta la guancia imbarazzato. "Giusto... Pensavamo che Daiyan avrebbe attaccato Kiri come prossima vittima."

"Già, c'erano probabilità che questo affare fosse soltanto un diversivo ideato da Daiya."

Si. Eravamo sicuri che Daiya avrebbe mirato a Kokone. Pensavamo che Kokone fosse più in pericolo di me o Maria.

Avevamo buone ragioni per pensarla a questo modo.

Pensavamo che Daiya avrebbe notato ormai che io non sono il 'proprietario' del 'Cinema Schiaccia-Desiderio' e una volta che ciò fosse accaduto lui avrebbe attaccato il suo 'proprietario' prima di chiunque altro.

In un tale scenario, avrebbe attaccato Kokone prima di Maria.

Ma non lo ha fatto.

"Quindi Daiyan non ha ancora capito chi è il vero 'proprietario'?"

"Sembra sia così."

Il 'Cinema Schiaccia-Desiderio' esiste per il solo scopo di distruggere la 'scatola' di Daiya.

Dovrebbe aver colto la sua natura quando Yuuri-san è entrata nel cinema, perché è ancora soltanto il "suo" passato che viene mostrato.

Ma allora perché non ha notato che non sono io il 'proprietario'?

E' certamente possibile che io avrei potuto ottenere una 'scatola'; come dato di fatto avevo in effetti intenzione di raggiungere 'O' e sconfiggere Daiya con una 'scatola' se fossimo arrivati al peggio. E ancora adesso, anche se sempre nel peggiore dei casi, ho intenzione di ricorrere ad una tale eventualità.

Ma anche se ne ottenessi una, non sarei in grado di desidere qualcosa del genere. La mia 'scatola' non sarebbe mai stata qualcosa come il 'Cinema Schiaccia-Desiderio'. Io non posso scegliere una 'scatola' che salvi solo Daiya.

Voglio dire, una 'scatola' del genere è possibile solo per qualcuno che non pensa ad altri che a Daiya dal profondo del suo cuore, no?

E' impossibile a meno che non sei qualcuno fissato quasi ciecamente con Daiya, giusto?

Non c'è modo che io possa avere a che fare con quello. Lo considero un mio amico e dò valore alla nostra amicizia, ma ho paura che i miei sentimenti per lui non siano forti abbastanza da lasciarmi cieco rispetto al resto del mondo. Non sono capace di abbracciare un 'desiderio' che è limitato solo a lui e a nessun altro.

Se avesse correttamente confrontato se stesso con la domanda di chi sia il 'proprietario' di quella 'scatola' invece di evitare la questione, avrebbe sicuramente realizzato tutto questo.

Ma non ha potuto farlo.

Perché?

Perché la sua 'scatola' lo sta portando fuori strada.

Se non può nemmeno realizzare chi sia il vero 'proprietario' del 'Cinema', è chiaro che i metodi di Daiya sono imperfetti. Se non può nemmeno riconoscere la persona che prova un così forte sentimento per lui, è chiaro che si sta sbagliando. Poiché Daiya sta provando a diventare freddo e insensibile, sta deliberatamente tagliando fuori dalla sua mente quella persona. Sta chiudendo la sua mente, accecando se stesso.

Nonostante questo, lui sostiene che il suo obiettivo finale sia così alto?

Sostiene che vuole correggere il mondo anche se deve pagare con la sua stessa vita?

"......eheh..."

Esilarante.

E' stupido.

Una persona del genere non potrebbe mai realizzare nulla di valore.

Un uomo cieco che vuole condurre la via? Scommetto che finirà nella direzione sbagliata—farà solo peggiorare le cose.

E per quello vuole privarmi di Maria?

Chi si crede di essere?

"......"

Guardo Iroha-san, inconscia e coperta di macchie rosso cremisi.

Anche lei si sbagliava. Anche lei ha provato a portarmi via Maria.

Ecco perché ha avuto ciò che si meritava.

Ho detto a Haruaki che Iroha-san è viva—e questo è vero—ma le ho rubato la sua raison d'être[5]. Potrebbe non essere in grado di recuperare, come l'immagine miserabile che mostra adesso lascia presagire.

Ma quindi?

"......eheheh..."

Si, farò lo stesso a Daiya.

La sua disperazione sarà di un ordine di gradezza maggiore di quella di Iroha-san, perché il suo 'desiderio' proviene da dentro di sé. Non sarà in grado di recuperare quando scoprirà che il suo 'desiderio' non si avvererà mai. Inoltre, è responsabile della morte di Koudai Kamiuchi. Una realtà crudele sta aspettando Daiya una volta che non potrà più scappare.

Ma io lo schiaccerò.

Non me ne frega nulla del 'desiderio' di un uomo cieco. E' solo colpa sua se si ridurrà miseramente una volta che la sua 'scatola' sarà schiacciata. Tu pazzo—raccogli ciò che stai seminando, no?

Quindi.

Ridammi Maria, cieco bastardo.



  1. Ovviamente qui non è che si voglia intendere ad un vero incesto di qualche genere, semplicemente si vuol fare capire che le due ragazze erano talmente unite che sembravano una coppia di innamorati
  2. In questo caso Maria lo chiama con il termine giapponese 奴 che è molto impersonale e distante. Ovviamente ciò è per intendere quanto ormai la ragazza sia disinteressata a Kazuki.
  3. Se avete fatto filosofia al liceo sicuramente avrete sentito questo termine, riferito al concetto di Superuomo di Nietzsche. Detto in parole semplici e riassunto brevemente è l'uomo che afferma se stesso in una nuova epoca, libero dalle catene e dai falsi valori etici e sociali. Un concetto trascendentale che ben si adatta alla figura di Aya Otonashi. Letteralmente comunque c'è un concetto filosofico ben più profondo che se volete potete trovare su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Oltreuomo
  4. La parola anatema, come suggerisce Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Anatema , nei secoli ha assunto molti significati diversi, ma in questo caso calza bene sia come un'azione tabù, un'eresia (essendo lei donna e per giunta sua amica d'infanzia) sia per il maggiormente noto significato di "maledizione", visto cosa ha passato poi Daiya da allora.
  5. Letteralmente "ragione di essere", ossia inteso come ragione per vivere, per continuare a farlo.


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