Fate/Zero:Atto 1 Parte 2

From Baka-Tsuki
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-282:14:28[edit]

Quell’oscurità era satura dell’ambizione accumulata in migliaia di anni.

Emiya Kiritsugu e Irisviel avevano risposto alla chiamata del capo famiglia, accorrendo al vecchio castello degli Einzbern, isolato dal ghiaccio, nella stanza più grandiosa ed oscura – la camera delle cerimonie del Castello degli Einzbern.

Questo luogo non è certo pensato per invocare il favore degli dei, né per lasciare che lo spirito trovi pace. In un castello abitato da maghi, la così chiamata “stanza della preghiera” è in realtà la sala adibita all’esecuzione di cerimonie taumaturgiche, con tanto di offerte sacrificali.

Per questo motivo, la vetrata multicolore in alto non contiene il ritratto di qualche santo, ma piuttosto la rappresentazione della lunga storia degli Einzbern all’inseguimento del Graal.

Quando era ancora al di fuori delle tre famiglie iniziate, la famiglia Einzbern spese la maggior parte del proprio tempo concentrandosi sul Graal.

Rinchiudendosi nelle profonde, gelide montagne, tagliando ostinatamente tutti i collegamenti con il mondo esterno, cominciarono a cercare il miracolo del Graal, quasi mille anni fa. Ma la loro ricerca fu piena di contrattempi ed umiliazioni, come anche di sofferenze e conflitti. Cercando in queste condizioni, non ottennero alcun risultato.

Alla fine, disperando di un metodo che permettesse loro di proseguire da soli nella ricerca del Graal, duecento anni fa acconsentirono con riluttanza a un patto di cooperazione, insieme alle famiglie forestiere dei Tohsaka e dei Matou.

Nei rituali della Heaven’s Feel che seguirono, gli Einzbern non ottennero mai la vittoria, poiché le abilità dei loro Master furono sempre deludenti – la soluzione finale fu quella di assoldare dall’esterno maghi abili nel combattimento: questa decisione fu presa nove anni fa.

Si può dire che Emiya Kiritsugu sia l’asso nella manica della famiglia Einzbern, che è sempre stata orgogliosa della purezza della propria linea di sangue; a causa sua, avevano addirittura cambiato il credo di famiglia, e per la seconda volta.

Attraversando i saloni, lo sguardo di Kiritsugu si posò involontariamente su una raffigurazione, relativamente nuova, sulla finestra colorata.

Lì ritratta stava la “Sacra Vergine dell’Inverno” della famiglia Einzbern, Lizleihi Justica, e altri due maghi in attesa, alla sua destra e alla sua sinistra. Tutti e tre alzavano le braccia verso il Graal nel cielo. Era facile dedurre, dalla composizione di questo dipinto, e dall’equilibrio del disegno, come la famiglia degli Einzbern guardasse dall’alto in basso le famiglie dei Tohsaka e dei Matou, duecento anni prima, e quanto grande fosse l’umiliazione nel doversi appoggiare a loro per un aiuto. Questo disegno comunicava tutto ciò.

Se fosse stato abbastanza fortunato da vincere e sopravvivere nella guerra imminente – Kiritsugu, dentro di sé, scoppiò in un’amara risata, con voce bassa e sarcastica – la sua immagine sarebbe stata probabilmente ritratta, contro la sua volontà, su una finestra di questo tipo.

Il vecchio mago, che era il vero e proprio re di questo castello invernale, attendeva Kiritsugu ed Irisviel davanti all’altare sacrificale.

Jubstacheit Von Einzbern. Noto come “Acht”, dopo che divenne l’ottavo capo della famiglia Einzbern. Attraverso il continuo prolungamento della propria vita, aveva vissuto, finora, per quasi due secoli, guidando la famiglia Einzbern sin da quando erano passati dalla “ricerca” del Graal, alla “Guerra” del Graal.

Il vecchio Acht non aveva conoscenza diretta dell’era di Justica, ma, sin da quando era cominciata la seconda Heaven’s Feel, aveva sofferto più di una volta il dolore della sconfitta. Per lui, l’impazienza di affrontare la terza opportunità è decisamente qualcosa di straordinario. Nove anni prima, la decisione di accogliere questo “Mago Killer” dalla cattiva reputazione, Emiya Kiritsugu, nella famiglia Einzbern, era stata presa dal vecchio mago in persona, per nessun altra ragione che per le sorprendenti abilità di Kiritsugu.

“La reliquia sacra che abbiamo chiesto di trovare ai nostri uomini, in Cornovaglia, è finalmente arrivata stamattina”.

Mentre lisciava la sua barba bianca, che faceva pensare ad una cascata congelata, il vecchio Acht fissava Kiritsugu, un’astuta luce che brillava dall’interno delle orbite profonde; questa luce nei suoi occhi rendeva impossibile intuirne la vecchiaia. Pur vivendo in questo castello da lungo tempo, Kiritsugu non riesce a tollerare la sensazione di oppressione, da parte degli occhi del capo famiglia, ogni volta che li incontra.

Nella direzione indicata dalla mano del vecchio capo famiglia, l’altare sacrificale sorreggeva una scatola color carbone molto ampia, legata in modo ridicolmente stretto in cima.

“Usando questo come catalizzatore, è probabilmente possibile evocare il più forte ‘Spirito Eroico della Spada’. Kiritsugu, reputalo come il più grande aiuto che la famiglia Einzbern possa fornirti”.

“Ti sono profondamente grato, caro capo famiglia”.

Fingendo di essere del tutto inespressivo, Kiritsugu si inchinò profondamente.

Per quanto riguardava la deroga, da parte della famiglia Einzbern, delle regole poste fin dalla sua fondazione, e l’introduzione di sangue esterno nella famiglia, il Graal sembrava averlo accettato senza opposizione. Il Sigillo di Comando era comparso sulla mano destra di Kiritsugu tre anni prima. Presto avrebbe portato sulle spalle lo zelante desiderio, vecchio di mille anni, della famiglia Einzbern, e avrebbe partecipato nella quarta Heaven’s Feel ormai imminente.

Il vecchio capo famiglia volse gli occhi verso Irisviel, che gli stava di fronte a testa bassa, rispettosamente.

“Irisviel, qual è la situazione del contenitore?”.

“Nessun problema. Anche a Fuyuki, funzionerà normalmente”.

Irisviel rispose con disinvoltura.

La macchina che esaudisce i desideri, il ‘calice onnipotente’, è solo un’entità spirituale e non possiede una forma fisica; così, per permettere alla sua forma di “Sacro Graal” di discendere nel mondo, deve essere preparato un “contenitore” apposito. Per questo, la guerra di sette Servant radunati intorno al Sacro Graal, può essere definita come un rituale d’evocazione spirituale.

Il compito di preparare un contenitore artigianale per il Graal, già sin dall’inizio della Heaven’s feel, è sempre stato svolto dalla famiglia Einzbern. La missione di realizzare tale ‘contenitore’ per questa quarta Guerra è responsabilità di Irisviel. Quindi deve partire per Fuyuki con Kiritsugu, e deve essere presente sul campo di battaglia.

Il vecchio Acht, gli occhi scintillanti con forza inaudita, annuì gravemente.

“Questa volta… nessuno deve sopravvivere. Uccidi tutti e sei i Servant; questa volta dobbiamo acquisire la Terza Magia, il Golden Graal, a tutti i costi”.

“Sissignore!”.

Udendo il comando del vecchio capo famiglia, pronunciato con un fervore nascosto così bruciante, mago e homunculus, gli sposi che condividevano lo stesso fato, risposero simultaneamente.

Ma nel proprio cuore, Kiritsugu non avrebbe potuto curarsi meno di questo rigido desiderio del vecchio capo famiglia.

Il successo… Il capo famiglia degli Einzbern aveva condensato tutte le sue emozioni in quest’unica parola, dalle infinite interpretazioni. Pensandoci bene, dello spirito degli Einzbern era rimasta soltanto questa fissazione nei confronti del “successo”.

La materializzazione dello spirito è un miracolo. Mille anni alla ricerca di questo miracolo perduto… durante questo lungo ed arduo viaggio, gli Einzbern avevano da lungo tempo perduto sia il loro metodo che il loro scopo.

Solo per provare che questo viaggio, durato un migliaio di anni, non era stato tempo sprecato, solo per confermare che “esiste”, i membri della famiglia Einzbern combattono per ottenere il Graal, a costo della vita . Ma per loro, ciò per cui il Graal sarebbe stato usato, una volta evocato; questo senso dello scopo, era da lungo tempo scomparso dal loro ambito di valutazione.

Non importa. Secondo le tue aspettative, con queste mie mani ti concederò il tuo Graal che tanto desideri.

Per non essere da meno rispetto all’entusiasmo del vecchio Acht, Emiya Kiritsugu disse così tra sé e sé.

Ma questo non è tutto. Userò quel calice onnipotente per esaudire il mio più profondo desiderio…


※※※※※


Kiritsugu ed Irisviel tornarono nelle loro stanze, aprirono la lunga scatola affidata loro dal capo famiglia, e rimasero incantati dal suo contenuto.

“Chi l’avrebbe mai pensato, sono stati davvero capaci di trovare una cosa simile…”.

Kiritsugu, solitamente composto, in questo momento sembra profondamente impressionato.

Un fodero.

Realizzato in oro e decorato con splendente smalto blu; questo tipo di lussuoso equipaggiamento dovrebbe essere ritenuto, piuttosto, un tesoro per mostrare dignità e nobiltà, allo stesso modo di una corona o uno scettro, in opposizione ad un’arma. Incisa nel mezzo, c’è un’iscrizione delle Lettere Fatate da lungo perdute, che provano che questo fodero non è opera umana.

“…Perché non ha neanche la più lieve imperfezione? È veramente questo l’autentico reperto realizzato in un’era più di millecinquecento anni fa?”.

“E’ un tipo di Arma Concettuale. Sicuramente non subirà mai il deterioramento fisico, senza menzionare che si tratta di una reliquia sacra che sarà usata come catalizzatore. Questo tesoro rientra a tutti gli effetti nel regno della magia”.

Irisviel estrasse cautamente dalla scatola il fodero dorato, insieme al rivestimento interno, e lo tenne tra le mani.

“Le leggende dicono che tenere questo fodero sul corpo, curerà le ferite del suo possessore e ne fermerà l’invecchiamento… ovviamente, i fatti menzionati sono poteri magici procurati dal suo ‘possessore originale’”.

“Il che significa che, finché lo Spirito Eroico evocato rimane operativo, quest’oggetto può essere usato come ‘Noble Phantasm del Master’”.

L’ingegnosa realizzazione del fodero, unica nel suo genere, e la sua straordinaria bellezza, incantarono Kiritsugu; ma in pochi momenti, il flusso dei suoi pensieri si volse immediatamente verso il modo di utilizzarlo, in quanto “strumento” pragmatico.

Guardando Kiritsugu, Irisviel non poté fare a meno di lasciarsi scappare un piccolo, amaro sorriso.

“Questo è davvero il tuo stile. Uno strumento è uno strumento non importa cosa, giusto?”.

“Se la metti così, anche per i Servant vale lo stesso discorso. Non importa quanto famoso l’eroe, finché è evocato come Servant, per il Master è uno strumento… è impossibile, per una persona che nutre fantasie non realistiche riguardo ad un Servant, vincere questa guerra”.

Non come padre o marito, ma quando mostra l’atteggiamento di un soldato, il profilo di Emiya Kiritsugu diventa estremamente cinico. Prima, quando ancora non capiva suo marito, Irisviel aveva veramente paura di Kiritsugu, quando si comportava in questo modo.

“Solo qualcuno come te è degno di questo fodero – questo è il giudizio del Nonno”.

“Stanno davvero così le cose?”.

L’espressione di Kiritsugu esprime ovvia insoddisfazione. Se il vecchio Acht vedesse la reazione del proprio genero acquisito nei confronti della sacra reliquia che si era sforzato così tanto di trovare, sarebbe certamente incapace di parlare per la rabbia.

“Non sei soddisfatto del regalo del Nonno?”.

Irisviel non intendeva affatto biasimare Kiritsugu per il suo voler fare osservazioni impertinenti, ma pensava soltanto che porre quella domanda sarebbe stato divertente.

“Come potrebbe essere? Ha fatto più che abbastanza per noi. È impossibile che esista un altro Master dotato di un asso nella manica pari a questo”.

“Allora che cosa ti rende insoddisfatto?”.

“Con una reliquia sacra così perfetta, lo Spirito Eroico evocato sarà sicuramente quello che vogliamo. Ma la sua e la mia personalità sono estremamente troppo differenti.

In sostanza, nell’evocazione di un Servant, la natura dello Spirito Eroico evocato è largamente influenzata dalla personalità del Master. In linea teorica, quindi, tutti gli Spiriti Eroici evocati hanno personalità simili ai loro Master. Comunque, la reliquia sacra ha la precedenza nelle priorità. Più esplicita è l’origine della reliquia sacra, più è probabile che lo Spirito Eroico evocato sarà bloccato come una certa persona ”.

“… Significa che ti senti a disagio riguardo al contratto con il ‘Re dei Cavalieri’, giusto?”.

“Certo. Probabilmente non esiste nessuno al mondo che sia più incompatibile con le usanze cavalleresche”.

Pornunciando queste parole in tono mezzo scherzoso, le labbra di Kiritsugu si curvarono in un lieve sorriso.

“Uno scontro frontale non è nel mio stile; specialmente nell’ambito di una battaglia mortale. Se devo attaccare, allora dovrebbe avvenire alle spalle, mentre il nemico è addormentato. Non badando al tempo o al luogo, con l’unico scopo di eliminare l’avversario nel modo più efficiente, usando il metodo con le più alte probabilità di successo… Tu pensi che questo prestigioso cavaliere mi aiuterebbe in simili combattimenti?”.

Irisviel divenne silenziosa, fissando con particolare attenzione il fodero scintillante.

Senza dubbio Kiritsugu era quel tipo di soldato. Ottenere la vittoria usando qualunque mezzo necessario. Non c’era bisogno di testarlo, le personalità di Kiritsugu e del possessore del fodero sarebbero certamente entrate in conflitto.

“… Ma non pensi che sia uno spreco? Il possessore di 'Excalibur' è senza dubbio il più forte della classe dei Saber”.

Questo è vero.

Soltanto questo fodero glorioso è degno di appaiarsi a quella spada suprema. Questa è certamente la reliquia di quel Re dei Cavalieri il cui racconto è stato tramandato, attraverso le leggende, sin dal Medioevo – Re Artù.

“Giusto. ‘Saber’ era già la più forte delle sette classi evocate dal Sacro Graal. E se questo Re dei Cavalieri occupa tale posizione… Ho ottenuto un Servant effettivamente invincibile.

Ma il punto chiave qui è come usare in modo efficace questa forza immensa. Ad essere sinceri, se solo il fattore d’essere facile da controllare andasse considerato, ‘Caster’ed ‘Assassin’ sarebbero sicuramente più adatti al mio stile”.

Allora -- contrastando lo stravagante decoro floreale della stanza, un lieve suono elettronico interruppe la loro conversazione.

“Ah, finalmente”.

Sul pesante tavolo nero in legno di sandalo stava piazzato a caso un computer portatile; l'improbabile abbinamento era affine ad una macchina da cucire posta su un tavolo operatorio. Le dinastie di maghi con lunghe storie alle spalle non hanno mai scoperto la convenienza della tecnologia, e la famiglia Einsbern non fa eccezione.

Il piccolo dispositivo elettronico, che agli occhi di Irisviel appare strano oltre ogni dire, è un oggetto personale introdotto da Kiritsugu. Un mago che non si sente respinto dall’usare simili macchine è veramente raro; Kiritsugu era uno di loro. Quando chiese che fossero installati una linea telefonica e un generatore di potenza, aveva avuto una grossa discussione con il vecchio capo famiglia.

“… Quel suono, che cos’è?”.

“Il rapporto inviato dal collega che si è infiltrato nella Torre dell’Orologio di Londra. Gli ho chiesto di investigare sulla situazione dei Master partecipanti a questa Heaven’s Feel”.

Kiritsugu sedette di fronte al computer e iniziò ad operare con naturalezza sulla tastiera. Il monitor LCD mostrava l’arrivo di una nuova mail. Questa è la nuova tecnologia comunemente nota come “Internet” nelle città, riguardo alla quale Irisviel aveva già sentito la spiegazione da Kiritsugu. Ma la sua pazienza verso il marito dimostra che riesce a capire poco o niente a riguardo.

“…Oh, ci sono informazioni sulle identità di quattro Master”.

Il partecipante dei Tohsaka è ovviamente il capo della famiglia, Tohsaka Tokiomi. Una persona spinosa con l’attributo del ‘fuoco’, specializzato nella magia con i gioielli.

I Matou sembrano aver costretto quel fallimento, che non era potuto neanche subentrare come capo famiglia, a diventare un Master, che sciocchezza… Ma il vecchio barbogio a capo di quella famiglia sta facendo davvero un grosso sforzo per ottenere il Graal.

Per quanto riguarda i maghi provenienti da fuori città, prima di tutto c’è il docente di prim’ordine della Torre dell’Orologio a Londra, Kayneth El-Melloi Archibald.

Ah, aveva sentito parlare di questo tizio. Possiede attributi sia di ‘vento’ che di ‘acqua’, un esperto d’evocazione spirituale, di convocazioni e di alchimia. Attualmente è il mago più rinomato dell’Associazione. Che seccatura.

E c’è persino un uomo inviato dalla Santa Chiesa… Kotomine Kirei. Originariamente il rappresentante dell’ ‘Assemblea dell’Ottavo Sacramento’, è il figlio di colui che adempie al ruolo di supervisore – Kotomine Risei. Era stato mandato da Tohsaka Tokiomi per imparare la magia tre anni fa, e poi aveva rotto con il proprio maestro dopo che gli furono concessi i Sigilli di Comando. Hmpf, un tipo che sa di polvere da sparo.

Kiritsugu mosse lo schermo con il mouse mentre dava un’occhiata ai contenuti dettagliati dell’indagine; allo stesso modo, guardando suo marito, Irisviel si stava annoiando pesantemente.

All’improvviso si accorse che, senza realizzare quando fosse successo, il Kiritsugu che era rimasto a guardare lo schermo tutto quel tempo aveva improvvisamente assunto un’espressione molto seria e tesa.

“… Cosa c’è che non va?”.

“Questo figlio di Padre Kotomine. Persino il suo passato è stato ripulito –“.

Irisviel stette in piedi dietro Kiritsugu e osservò il monitor LCD, seguendo la direzione indicata dal dito. Per Irisviel leggere un testo non cartaceo risultava molto difficoltoso, ma vedendo l’espressione seria di suo marito non si lamentò.

“… Kotomine Kirei. Nato nel 1967, ha accompagnato suo padre Kirei durante le missioni sacre fin da giovane; diplomato nell’81 all’Università Teologica di Manresa St.Ignacio… saltando due gradi, ed era pure il presidente del concilio studentesco: sembra proprio uno che ci sa fare”.

Kiritsugu annuì, infelice.

“Seguendo questa inclinazione, avrebbe potuto sicuramente raggiungere la posizione di ministro cardinale, ma ha abbandonato volontariamente questa notevole opportunità per entrare nella Santa Chiesa. In realtà aveva a disposizione molte possibilità, allora perché ha scelto di dedicarsi a un’organizzazione così defilata della Chiesa?”.

“Forse è stato influenzato da suo padre? Anche Kotomine Risei fa parte della Santa Chiesa, giusto?”.

“Se questo fosse il caso, allora, come suo padre, avrebbe dovuto avere sin dal principio l’obiettivo di recuperare reliquie sacre perdute. In effetti, Kirei entrò sì nello stesso dipartimento di suo padre, alla fine, ma prima di ciò era stato trasferito tre volte, e in una di queste era stato pure scelto come ‘Esecutore’. Aveva solo dieci e qualcosa anni, anche allora. Questo lavoro non può essere fatto senza una certa dose di forza di volontà”.

Quello era il dipartimento più sanguinoso della Santa Chiesa, chiamato lo Shura’s Den per la sua responsabilità di punire le eresie. Il fatto che fosse riuscito ad ottenere il titolo di ‘Esecutore’ significava che si trattava di un assassino di prima classe, ed indicava che aveva attraversato brutali e pii addestramenti per diventare un’arma al servizio del genere umano.

“Forse è un fanatico religioso. Più giovani sono, più sono puri; alcuni hanno un amore fanatico per la fede, che talvolta sorpassa certi limiti”.

Anche dopo aver sentito l’opinione di Irisviel, Kiritsugu scosse nuovamente la testa.

“Non è così… se fosse, allora la situazione di questo individuo nei tre anni passati non si spiegherebbe.

Se la sua fede fosse stata pura, sarebbe stato impossibile, per lui, trasferirsi nell’Associazione dei Maghi; sembra che sia un ordine da parte della Santa Chiesa, o è possibile che lui fosse più fedele alla dottrina religiosa che all’organizzazione. Ma anche questo non basta a spiegarlo, perché non c’è necessità di allenarsi così seriamente nella taumaturgia.

- Guarda, il rapporto di Tohsaka Tokiomi riguardo a Kirei, fornito all’Associazione. L’ambito dell’allenamento include l’alchimia, l’evocazione spirituale, la convocazione, la divinazione… è più esperto nella magia di guarigione persino dello stesso Tohsaka Tokiomi. Qual è esattamente il motivo di quest’entusiasmo?”.

Irisviel proseguì la lettura del documento fino in fondo, dove c’era un riassunto delle abilità di Kotomine Kirei.

“… Io dico, questo Kirei è davvero un tipo strano, ma merita un’analisi così accurata da parte tua? Anche se sembra essere davvero di talento, non è sicuramente una spanna sopra gli altri”.

“Ah, ecco che cosa trovo strano”.

Guardando Irisviel, che non riusciva a capire, Kiritsugu spiegò pazientemente.

“Non importa che cosa faccia quest’uomo, non può raggiungere il livello ‘di prima classe’. In questo campo, lui non è una sorta di genio, soltanto un uomo normale. Ma il suo raggiungimento di rapidi risultati attraverso una dedizione completa e totale è veramente spaventoso. Certamente ha da sforzarsi dieci o venti volte più delle altre persone per raggiungere questo livello. Ma, in realtà, lui si ferma solo quando è rimasto un ultimo passo da compiere, e poi, senza alcun amore rimasto, si trasferisce da un’altra parte. Le cose che ha innalzato laboriosamente vengono gettate via tutte insieme, come spazzatura”.

“…”.

“Ha chiaramente scelto uno stile di vita molto più eccitante di quello degli altri, ma nell’esistenza di quest’uomo, non ha mai permesso che il prossimo provasse ‘affetto’ nei suoi confronti. Questo tizio – è decisamente un uomo pericoloso”.

Kiritsugu concluse così. Irisviel comprese il significato contenuto nelle sue parole.

Quando diceva ‘fastidioso’, sebbene il nemico fosse davvero ostico, in realtà non lo vedeva come una vera minaccia. Per quanto riguardava il metodo con cui trattare questo tipo di opponenti, e le probabilità di successo, Kiritsugu era già sicuro all’ottanta per cento.

Ma quando usava la classificazione di ‘pericoloso’… Emiya Kiritsugu utilizzava questa notazione solo per avversari contro di cui avrebbe dovuto combattere con il tutto il cuore.

“Quest’uomo certamente non crede in nulla. Solo perché cerca continuamente delle risposte, ecco il motivo per cui ha sperimentato così tanto. Il risultato è che ancora non ha trovato niente… è quel tipo di uomo moralmente vuoto. Se dovessi dire cosa contiene il cuore di questo tipo, allora probabilmente è solo rabbia e disperazione”.

“…Stai dicendo che per te quest’Esecutore è un nemico più potente di Tohsaka Tokiomi e di Archibald?”.

Facendo una breve pausa, Kiritsugu annuì risolutamente.

“… Un uomo terrificante.

In effetti, Tohsaka e Lord El-Melloi sono forti avversari. Ma penso che il ‘modo di essere’ di Kotomine Kirei sia più spaventoso”.

“Modo di essere?”.

“Il cuore di quest’uomo è completamente vuoto. Non possiede nulla che possa essere chiamato desiderio. Ma perché un uomo come questo scommetterebbe la propria vita per combattere per il Graal?”.

“… Non è questo l’intento della Santa Chiesa? Stando alle apparenze, questi tizi credevano erroneamente che il Graal di Fuyuki fosse la vera reliquia, e si erano interessati ad esso per tale motivo, non è vero?”.

“No, solo con quel livello di motivazione, il Graal non concede gli Incantesimi di Comando. Questo uomo è stato scelto dal Graal come Master. Deve avere qualche ragione per ottenere il Graal. Quale sia veramente, è proprio il perché non può essere vista a renderla spaventosa”.

Kiritsugu sospirò profondamente, guardando con tristezza il monitor. Tentando di scoprire qualcosa in più dal personaggio di Kotomine Kirei fabbricato dal testo noioso.

“Cosa pensi accadrebbe se quest'uomo vuoto, senza desideri, ottenesse il Graal? La sua intera vita è stata plasmata dalla disperazione. Il potere della macchina che esaudisce i desideri, il Sacro Graal, potrebbe essere contaminato dal colore della sua disperazione”.

Kiritsugu indulgeva troppo nella sua tristezza, e per rincuorarlo, Irisviel scosse con forza la testa.

“Ciò che è immagazzinato in me, il contenitore del Graal, io non lo darò a nessuno. Quando il Graal sarà riempito, chi avrà il privilegio di possederlo – sarai soltanto tu, Kiritsugu”.

I maggiori degli Einzbern desiderano soltanto il completamento del Graal, è il loro unico desiderio… ma questa giovane coppia, dopo di questo, ha ancora desideri che vanno realizzati. Sogni che necessitano di una realizzazione.

Kiritsugu chiuse il computer portatile, e abbracciò strettamente Irisviel.

“Non importa cosa, non possiamo perdere”.

Per sua moglie; in questo preciso momento, paragonato al desiderio della sua famiglia, Irisviel si preoccupa di più delle ambizioni sue e di suo marito. Ciò commosse profondamente Kiritsugu.

“… Ho capito. Il modo di usare il potere del Servant più forte al massimo limite”.


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