Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 4 Capitolo 14

From Baka-Tsuki
Jump to navigation Jump to search

Capitolo 14[edit]

In netto contrasto con l'atmosfera di due settimane fa o per essere esatti di dodici giorni fa, la sala era carica con un’aria pacifica.

Mentre è facile proclamare uno spirito neutrale, non è così facile nella pratica e sarebbe una bugia dire che non c'era nessuno con i pensieri di vittoria o di sconfitta che stava dimorando nella loro mente.

Tranne che ora, le feroci competizioni degli ultimi dieci giorni erano concluse.

Il codice di abbigliamento per i festeggiamenti consisteva nelle loro divise abitudinarie.

Ancora una volta, fu forzato a indossare quella sua giacca della taglia sbagliata, Tatsuya pensò: "Almeno se si tratta di ballare questa sarà meglio?", un pensiero che aveva finito per essere simile a quello di scavarsi la propria tomba.


“Popolare, eh?”


Venendo verso di lui con un sorriso maligno era Mari, ufficialmente dimessa un giorno prima.


“Grazie. A dire il vero, preferirei di gran lunga prendermela con calma.”


Come se stesse dicendo: è inevitabile, Tatsuya guardò sua sorella che era circondata da una folla di due, tre fitti strati.

Gli altri studenti, organizzatori dell’evento, i funzionari della base che hanno fornito la sede e i dirigenti delle società che avevano sponsorizzato il torneo.

Questo era inevitabile, ma con l'inserimento di professionisti dei media (aziende di produzione, aziende commerciali, agenzie di talenti) anche vestiti come funzionari, ti faceva chiedere qual è la grande idea? agli organizzatori della festa.

In verità Tatsuya avrebbe voluto semplicemente mandare via vigorosamente quelle persone rumorose e maleducate, ma con uno sguardo sottile (gelido?), Suzune lo mise in guardia contro un tale approccio, così per il momento non stava dando troppo nell'occhio.


“Non sto parlando di tua sorella.”


Sentendo la risposta di Tatsuya, Mari ridacchiò tristemente.


“Quello a cui mi riferisco sei tu, Tatsuya-kun.”


Dal punto di vista di Mari, Tatsuya aveva una faccia stanca.

Anche se non si può paragonare alla folla intorno a Miyuki, fin dall'inizio, pure Tatsuya era stato costantemente ricercato.

La maggior parte di loro erano adulti di cui non aveva familiarità.

Non che non li avesse mai visti prima.

Grazie al suo lavoro presso l'azienda del padre, nonostante la sua età, conosceva abbastanza bene i volti degli uomini d'affari.

Eppure, era solo al livello di uno "studente di scuola superiore".

Come residente del laboratorio, non era necessariamente coinvolto nel lato business ma rispetto ai dipendenti generali dello stesso settore, aveva avuto molti più contatti che 'solo un po' '.

Di quelli che erano venuti a parlargli, né conosceva più della metà di vista.


“Quello non era il Presidente della filiale giapponese di Rozen? Questa sarebbe la prima volta che parla con uno studente di liceo,eh?”

“Non saprei. Dopotutto, è anche la mia prima volta alla Competizione delle Nove Scuole.”

“Questo è anche vero.”


Come Mari fece uscire il suo sorriso malizioso, Tatsuya sentì una fitta di fastidio. In una soglia di circa l’ottanta per cento o giù di lì.


“... Beh, non c'è niente da fare. Non so perché sei così riluttante, ma proprio come puoi dire sé un gioiello falso semplicemente guardandolo, anche quando vedi il vero affare, puoi immediatamente dirlo.”

“......”

“Non mettere su una faccia così insoddisfatta. Il ballo sta per iniziare. Da lì in poi, è solo per gli studenti. Basta avere ancora un po' di pazienza.”


Toccando la spalla, Mari si avvicinò al tavolo delle bevande.

Appariva per qualche ragione di buon umore.

Ancora più impressionante era che, nonostante la sua solita prepotenza anche dopo essere stata ferita, sembrava aver pienamente recuperato ora.


(Quindi un amante ha quel tipo di effetto eh...)


Anche se Tatsuya stesso non aveva alcuna esperienza, non poteva fare a meno di dirlo a se stesso.

Circa un minuto dopo ciò, Mari lasciò il gruppo con Naotsugu e Tatsuya era stranamente a riflettere su queste cose.

In qualche modo, sentì qualcosa come un sospiro.

Per essere chiari, molto presto, era il tempo concesso agli adulti per lavorare con i loro stratagemmi sugli innocenti.

Eppure, anche così la sua mente era pesante. La ragione era la danza.

A dire il vero, gli studenti come Tatsuya erano l'eccezione.

Come i pezzi grossi se né andarono, il luogo sembrò rilassarsi e un’atmosfera spensierata riempì l’aria.

Il dolce suono del vento e degli strumenti a corda cominciò a scorrere.

All’entusiasmo degli organizzatori che avevano preparato una serata di musica dal vivo, i giovani immediatamente risposero.

Valorizzando le prove vissute, presero le mani delle ragazze con una maggiore familiarità e procedettero al centro della sala.

Era un peccato che non indossassero degli abiti più adatti per l'occasione, ma per loro, tale fatto era del tutto irrilevante.

Il codice di abbigliamento comune per le ragazze dei nove istituti era un abito di organza di seta interno (indossato sotto la giacca), il quale sventolava dolcemente mentre si muovevano.

Come c’era da aspettarsi, Miyuki era circondata dai ragazzi, sia dalla scuola che dall'esterno.

Sembrava che nessuno fosse in grado di starle lontano.

A causa del fatto che era circondata fino all'ultimo minuto, probabilmente non era stata in grado di preparare una singola parola.

A differenza di Tatsuya, a Miyuki gli era stato fermamente insegnato i modi su come agire in un ballo ("è non un dance party!"), così la procedura corretta osservata, era improbabile che rifiutasse un partner di ballo (naturalmente, questo non voleva dire che avrebbe ballato con chiunque), ma piuttosto sembrava che fossero gli stessi ragazzi in imbarazzo.

Dall'interno di quella folla, il volto familiare di Tatsuya divenne visibile a Miyuki.

O piuttosto che dire volto familiare, sarebbe meglio dire compagno.

Lasciando il muro, Tatsuya avanzò al margine della folla.

Lui non era per nulla esile, ma si mise abilmente a scivolare attraverso la mischia per stare al fianco di Miyuki.


“Sono passati due giorni eh, Ichijou Masaki.”

“Ah, Shiba Tatsuya.”


I due si scambiarono dei saluti pacifici (?).

Non si consideravano amici, ma allo stesso tempo, non pensavano che avessero bisogno di una formalità più rigida.


“E' l'orecchio sta bene?”

“Va bene, non è niente che vale la pena preoccuparsi.”

“È così.”


All'intenzionale cortesia di Tatsuya, Masaki contraccambiò con una battuta che difficilmente potrebbe essere definita amabile. Beh, per lui che ha subito la sconfitta in quanto avrebbe dovuto assolutamente essere una vittoria, non poteva davvero aspettarsi di accettare felicemente la preoccupazione da parte dei vincitori. Anche se il suo tono era ambiguo, certamente teneva un'aria sprezzante.

Diventando consapevole dello sguardo freddo di Miyuki nella sua direzione, il cuore di Masaki affondò nello sconcerto.


“Eh, ah...... Ah? Shiba!?”

A un tratto gridò il cognome di Tatsuya, causando a Tatsuya di fare una faccia: "Questo ragazzo sta bene?"

“Tu sei, suo fratello!?”


Le parole di Masaki causarono a Tatsuya una stanchezza senza fine.


“...... Mi stai dicendo che l’hai realizzato soltanto adesso? Seriamente?”

Il suo volto stupito implicava un: “Credo di comprendere...", Masaki rimase congelato.


Una modesta risata poteva essere sentita.

Coprendosi la bocca, Miyuki si voltò.


“...... Ichijou-san, non eri in grado di dire che Onii-sama ed io siamo fratelli?”


La voce di Miyuki mentre parlava a Masaki, come ha soppresso la sua risata, sembrava in qualche modo felice.


“Eh, no, ehm... sì.”


Come Masaki rinunciò a cercare di trovare una scusa, Miyuki lo guardò con un sorriso.

Non era del tutto sicuro su quello che aveva catturato il suo interesse, ma gli sembrava che Ichijou fosse improvvisamente diventato sensibile negli occhi di Miyuki.

MKnR v04 471.jpg

Detto questo, significava solo che lui era ormai considerato al livello di essere un possibile candidato per la danza.


“Non puoi solo stare in piedi qui per sempre, dunque Miyuki, perché non vai a ballare con Ichijou?”


Alle parole di Tatsuya (o più precisamente alla parte "ballare con Ichijou"), Masaki si rizzò bruscamente.

In attesa i suoi occhi brillavano.


Dopo che l'attacco delle risatine di Miyuki si placò, lei inclinò la testa in direzione di Masaki come se a chiedere: " Come ti comporterai?"

“La prego... mi accompagnerebbe per due canzoni?”


Con una voce rispettosa, Masaki s'inchinò con rispetto a Miyuki.


“Per cortesia si prenda cura di me.”


Ricambiando l’inchino, Miyuki prese la mano tesa di Masaki.

Mentre prese posizione, il volto di Masaki era incandescente, come fece un cenno a Tatsuya per ringraziarlo.


Vedendo questo, Tatsuya pensò: "quel ragazzo è un mercenario".


La commedia romantica in atto da Masaki non riguardava Tatsuya. (Finché a Miyuki va "bene".)

Ecco perché era stato in grado di accettarlo così facilmente.

Quando però si trattava di se stesso, anche nelle migliori condizioni, non era in grado di affrontare queste cose.

In questo momento, intravedendo la sua forma esitante sfuggente, era acutamente consapevole della propria immaturità.


“Sir, in un momento come questo, è meglio per l'uomo prendere l'iniziativa.”


Honoka da sola era troppo per lui da gestire, come poteva essere accusato di voler fuggire da tutto questo casino? Voleva lamentarsi con questo nuovo arrivato. Ma questo non venne fuori.


“Erika... perché sei una cameriera?”

“Ma io facevo questo sin dall'inizio.”


La denuncia di Tatsuya fu messa da parte con leggerezza.

Leo e Mikihiko, come partecipanti, erano stati invitati alla festa. Sia Erika sia Mizuki, forse perché trattati come parte dello staff, erano state pure chiamate. Ma loro quattro non stavano partecipando, preferendo piuttosto di partecipare come lavoratori a tempo parziale.

Mikihiko era come desiderava a lavorare in cucina ma Erika si muoveva su e giù per la hall vestita con un costume da cameriera svolazzante.


“...... Allora, non credo davvero che dovresti sprecare tempo in un posto come questo.”

“Dare consigli appropriati ai nostri ospiti fa anche parte della descrizione del lavoro.”


A ricevere una risposta con una faccia seria, Tatsuya sentiva il bisogno di applicare il palmo alla faccia. Mettendo il suo "lavoro" a parte, sapeva che c'era un altro motivo per le parole di Erika.

Honoka stava aspettando l'invito di Tatsuya.

Sapeva esattamente, dove si trovava senza bisogno di assicurarsene.

Ma non aveva assolutamente idea di cosa fare dopo.

Dopotutto, non aveva alcuna esperienza "nell’invitare" una donna.


“Sir? Insomma, non c'è alcun bisogno di pensare così duramente a tutto ciò.”


Erika era qua solo per il suo divertimento come precedenza, ma a poco a poco una nota di stupore si insinuò nella sua voce.

A questo ritmo, però, quello stupore sarebbe presto mutato in irritazione.

Pensando che sarebbe un po', no assolutamente insopportabile, Tatsuya decise di ingoiare il rospo.


“...... Honoka.”

“Sì!”


Tatsuya fece i suoi preparativi.


“...... vuoi ballare?”


Ci volle un periodo di tempo relativamente lungo per far uscire quelle parole, a causa della sua mancanza di autostima.


“Volentieri!”


Eppure, Honoka sembrava più che abbastanza felice.

Dopo, Tatsuya finì con Shizuku, poi Eimi, poi Mayumi, fino a quando finalmente si accasciò contro il muro esausto.

Con Mayumi era stato particolarmente dura.

Il suo senso del ritmo era alquanto unico.

Anche come un complimento, non si poteva dire che Tatsuya fosse un ballerino terribilmente bravo. Dal momento che non aveva mai praticato, c’era solo da aspettarselo. Tuttavia, non ha mai barcollato come con un passo sul piede del suo partner. Al contrario, i suoi passi erano impeccabili.


Durante la loro danza, Shizuku mormorò: “balli come una macchina da ballo”, parole che potrebbero essere prese come un complimento o no in entrambi i casi.


Accordando insieme il comportamento osservato con la riproduzione e l'aggiunta di alcuni pezzi, la danza di Tatsuya era: bellezza o eleganza a parte, perfettamente e tecnicamente accurata.

D'altra parte, in un certo senso, Mayumi era l'esatto opposto.

La sua esecuzione e passi erano completamente fuori.

Piuttosto che stonato, era più che aveva un senso ingegnoso, tale che nonostante i suoi movimenti che erano sottilmente errati per ogni suono, la sua danza si spostava ancora elegantemente lungo il flusso della canzone.

A causa di ciò, Tatsuya era stato costretto a corrispondere sia Mayumi sia la musica, percorrendo con il ritmo dei due e manovrando i suoi passi, se necessario.

Qualsiasi persona normale avrebbe semplicemente provato e abbinandosi con i loro partner, avrebbe semplicemente sperato che tutto funzionasse in un modo o nell'altro, ma dal momento che il suo corpo non conosceva il ballo e Tatsuya stava semplicemente riproducendo i movimenti della sua testa, fare una cosa del genere era troppo per lui.

Eppure, anche dopo che Mayumi lasciò Tatsuya esausto, andando a cercare un altro partner di buon umore, numerose ragazze cominciarono a spuntare davanti a lui in modo significativo.

Non era quasi paragonabile a Miyuki, che dopo la sua danza attirava i partner come una stella luminosa, ma dopo il suo successo in Monolith Code c’erano un bel paio di ragazze che avevano un interesse per lui.

Guardando tuttavia il suo aspetto esausto, uniformemente gli diedero uno sguardo simpatico.

Purtroppo per lui, anche se probabilmente non l’aveva realizzato, proprio mentre stava pensando di tornare nella sua stanza, con un tempismo impeccabile un bicchiere gli venne offerto proprio di fronte a lui.


“Gra... grazie.”


A un tratto smise di parlare, perché la persona in questione era del tutto inaspettata.


“Sembri stanco.”

“...... Ah-ha.”

“Non partecipi spesso a eventi come questo?”

“E'... è come dici. Può sembrare presuntuoso ma, Capogruppo non sembra il tipo che si preoccupa molto per queste cose.”

“Ci sono passato.”


La persona con cui stava parlando era Katsuto.

Tenendo nelle sue mani una birra analcolica.

In qualche modo aveva il sentore come se dovesse andare con lui, Tatsuya bevve un sorso dal bicchiere offerto.

Ma il vero affare venne dopo.


“Shiba, vieni con me per un po'.”


Consegnando il suo bicchiere vuoto a una cameriera di passaggio, non Erika, Katsuto si voltò.

Significava che non avrebbe preso un no come risposta.

lasciando il bicchiere vuoto allo stesso modo, Tatsuya lo seguì.

Nello stesso giardino, dove avevano catturato l'intruso nella notte di apertura del torneo, in silenzio, loro due stavano lì con nessun'altra figura in vista.

Non era un silenzio completo.

Sembra che qualcuno avesse aperto una finestra.

Il suono della musica poteva vagamente essere sentito.

Quel suono morbido cambiò l'atmosfera in un’aria serena.


“Va tutto bene? Credo che le celebrazioni siano in procinto di iniziare.”


Come Katsuto si fermò con la schiena di fronte a lui, Tatsuya gettò un'osservazione casuale.

Dopo la festa, in programma c'era una celebrazione della vittoria in onore del Primo Liceo.

Questo privilegio veniva dato a seconda di quale scuola vinceva il campionato in generale.

Sia come dirigente che come giocatore chiave, la presenza di Katsuto era ovviamente obbligatoria.


“Nessun problema. Tra non molto avremo finito.”


Guardando indietro, Katsuto rispose.

Forse voleva dire che non era una questione importante?

Se questo fosse stato il caso, non avrebbe dovuto esserci alcun bisogno di portarlo fuori nel bel mezzo della festa.

O forse... significava semplicemente che non ci sarebbe voluto molto.

... Da come si guardano le cose, le parole di Katsuto implicavano quest'ultima opzione.


“Shiba, sei delle Dieci Casate?”


A un'improvvisa domanda del genere, Tatsuya fu quasi messo sulla difensiva.

Non nel senso di essere senza parole, bensì preparandosi per la battaglia.

In questa fase gli era ancora proibito lasciar trapelare la sua identità.


“No. Non lo sono.”


Lo sguardo di Katsuto sottintendeva che non avrebbe perdonato alcuna menzogna.

Il motivo per il quale Tatsuya fu in grado di negare la dichiarazione di Katsuto era perché questo era vero.

Non era uno di loro. Anche se il sangue dei Dieci scorreva nelle sue vene, non era mai stato considerato come uno di loro.

Si trattava di un dato di fatto.


“Capisco.”


Guardando dopo Tatsuya in attesa per un po', Katsuto impassibilmente annuì.

Tatsuya non sapeva se Katsuto fosse stato convinto con la sua risposta.


“Allora, com’è stato discusso in una riunione di famiglia, ecco il mio consiglio per te come vice rappresentante della casa Juumonji.

Shiba, dovresti unirti alle Dieci Casate.”

“......”

'“Hmmm...... Che ne diresti di Saegusa?”

“... Con che ne diresti, ti stai riferendo, a qualcosa come sposarsi? O qualcosa di simile?”

“Certo.”


La magia di Katsuto "Phalanx (Falange)", come opposto della magia originale "Decomposizione" di Tatsuya, erano come nemici naturali.

Nel momento in cui una barriera veniva trafitta, un’altra avrebbe preso il suo posto.

Sarebbe interminabile.

Mentre stava guardando le finali, a Tatsuya gli venne in mente la sgradevolezza di quello che sarebbe stata una guerra di logoramento se si fosse raggiunta... ma a queste parole di oggi, del tutto inaspettate, ha portato con sé una serie di orrori del tutto nuova.


Questo senpai è senza alcun dubbio, il mio nemico naturale.

In molti, molti modi.

“...... Per quanto riguarda all’essere il partner della Presidentessa Saegusa, non è stato pure considerato il nome del Capogruppo Juumonji?”

“Questo è stato certamente portato a galla.”

“... Presidentessa Saegusa non è il tuo tipo?”

“No... Beh... Saegusa possiede... un fascino carino, a modo suo.”

“......”


Tatsuya non riusciva più a trovare una risposta.


“Ah, Shiba, sei forse preoccupato per la sua età? Mhhh... Allora che ne dici delle sorelline Saegusa?

“L'ultima volta che le ho viste è stato due anni fa, sono sicuro che loro due siano cresciute fino a diventare delle splendide signorine.”

“...... A differenza della Presidentessa e del Capogruppo, io sono solo un semplice studente di scuola superiore, per questo tutti questi discorsi di fidanzamento e matrimonio sono un po' troppo.”

“È davvero così?”


Katsuto girò leggermente la testa.


“......Ciononostante, non dovresti avere un atteggiamento troppo rilassato a tutto ciò. Vincere contro uno dei successori delle Dieci Casate in un confronto uno contro uno non è qualcosa di così semplice come potresti pensare.”

Non voglio sentirmelo dire da te! Tatsuya quasi ribatté.


Il confronto di Tatsuya con Masaki alla fine era stato portato nella mischia da Katsuto.


“..... Suppongo debba tornare. Shiba, non prendere troppo tempo.”


Invece di non credere, era più che lui non voleva crederci...


(Quel ragazzo... non dirmi, quello era tutto "un impulso del momento"...? )


Guardando la sua schiena come stava pomposamente ritornando alla sala, a che cosa pensa una persona spaventosa come Tatsuya.


“Onii-sama?”


Come Tatsuya rimase sbalordito nel buio della notte, la voce di sua sorella lo riportò alla realtà.


“Qual è il problema? E' alquanto raro, per te di essere così fuori di testa da non accorgersi nemmeno che mi stavo avvicinando.”


“Niente... ho appena visto qualcosa di strano...”

“Qualcosa di strano?”

“Ah, no, non ti preoccupare.”

“?”


Le parole di Tatsuya non corrispondevano alla situazione ma Miyuki inclinò semplicemente la testa e non proseguì oltre.


“...... La festa sta per finire.”

“La celebrazione è prossima eh...”


Sentendosi un po' pressato, Tatsuya di riflesso aggrottò la fronte.


“Credo che non ci sia modo per me di declinare quello......”


Miyuki coprì la bocca per soffocare la sua risata.


“Devi solo accettarlo. Anche se torni alla tua camera, finirai semplicemente con l’essere assalito da Honoka ed Erika.”

“Capisco Honoka, ma...”

“Erika è stata catturata dal Capogruppo.”


Con una risata sospetta, Miyuki aggiunse che stava facendo più di qualcosa.

MKnR v04 484.jpg
MKnR v04 485.jpg


“Per non parlare......”


Il suo volto stava ancora sorridendo, ma la sua voce gioiosa era temperata dalla serietà nei suoi occhi mentre fissava Tatsuya.


“Non lascerò che Onii-sama fugga.”


Tatsuya sospirò profondamente.

Improvvisamente, Miyuki inclinò l'orecchio.


“... L'ultima canzone sta iniziando.”

“Veramente?”


Tatsuya aveva notato il cambiamento canzone, tuttavia non era consapevole del fatto che era il pezzo finale.


“Onii-sama, non ti unirai insieme a me per l'ultimo ballo?”


Sotto una cupola di luce lunare e stellare, indossando un chiaro sorriso, raramente visto su Tatsuya, Miyuki si inchinò con grazia.

Quel bel sorriso intendeva nessuna resistenza.


“... Allora, dovremo ritornare prima che la canzone finisca?”

“No, sarebbe solo una perdita di tempo.”


Miyuki prese la mano di Tatsuya.


“Possiamo sentire perfettamente la performance da qua.”


Prendendo un respiro profondo, lei si avvicinò a lui.


“Queste scarpe dovrebbero andar bene anche sull’erba.”


Senza dire una parola, Tatsuya mise una mano attorno alla schiena di Miyuki.

Come se affidandosi alle sue cure, Miyuki posò la mano sulla spalla di Tatsuya.

I loro corpi si toccavano.

Avvolgendo delicatamente la sua mano dietro la schiena e abbracciandola profondamente, Tatsuya fece un passo.

Le due figure ballavano sotto un cielo stellato infinito.

Mentre danzavano, il volto di Tatsuya era tutto ciò che Miyuki poteva vedere.

Il volto di Miyuki era tutto ciò che Tatsuya poteva vedere.

Il paesaggio, le stelle, la luna e il buio...

In tutto questo vasto mondo che girava intorno a loro, Tatsuya e Miyuki erano gli unici all’interno.


Indietro a Capitolo 13 Torna a Pagina Iniziale Avanti a Messaggio dell'Autore