Mahouka Koukou no Rettousei:Volume 9 Capitolo 2

From Baka-Tsuki
Jump to navigation Jump to search

Capitolo 2[edit]

Come in passato, Tatsuya e Miyuki festeggiano assieme il Capodanno del 2096 AD.

Quest'anno, anche loro padre stà trascorrendo la serata in casa del suo primo amore. Questo di fatto non rende la situazione imbarazzante per Tatsuya e Miyuki, tanto che non hanno alcuna lamentela a riguardo.

Ne Tatsuya ne Miyuki sono il tipo che poltrisce durante le vancanze. Tatsuya si alza al solito orario dei giorni di scuola e aspetta Miyuki sulla soglia di casa, per alzare il capo quando la sente dire "Scusa per l'attesa".

Miyuki scende con grazia le scale, indossando un chimono a maniche lunghe di colore rosso e con una fantasia di fiori bianchi.

La pelle perlacea, disadorna di qualsiasi trucco estraneo, serve solo ad aumentare il rosso brillante delle sue labbra succulente.

Le sue trecce setose raccolte con una forcina potrebbero dare una sensazione infantile, ma quello serve solo a far emergere il fascino unico di una giovane donna che indossa un vestiario maturo.

Inoltre, ciò che attira l'attenzione non è solo frutto di questo fascino naturale.

I chimoni del passato sono stati progettati per limitare l'area del torace, mentre quelli moderni sono stati progettati per incorporare un taglio che esaltasse maggiormente il busto. Tuttavia, il chimono tradizionale che indossa Miyuki è aderente sull'area del busto e della vita pur mantenendo la tradizione e un'aspetto pudico.

La vista mozzafiato della più carina sorellina del mondo — questi sono i veri sentimenti di Tatsuya — che sembra sia in cerca delle lodi del suo fratello maggiore.

"Mhh, semplicemente bellissima."

Difronte a sua sorella che stà indossando le scarpe, Tatsuya non trattiene le sue lodi.

Il viso di Miyuki avvampa immediatamente di un rosso acceso.

"Seriamente, Onii-sama... Non mi prendere in giro oltre."

Nonostante l'imbarazzo, non sposta lo sguardo dal fratello e assume giocosamente uno sguardo imbronciato. Un uomo con un controllo solo un po' più debole sarebbe stato annientato all'istante.

"Non stò scherzando minimamente... Beh, vediamo di avviarci."

Per essere in grado di mantenere il controllo sotto tali condizioni, non c'è da meravigliarsi che Tatsuya è l'Onii-sama che ha vissuto assieme a Miyuki negli ultimi 16 anni (per essere precisi, gli ultimi 15 anni e 9 mesi).


C'è una macchina automatizzata parcheggiata di fronte all'entrata. Ciò nonostante, un veicolo automatico non implica che non ci sia nessuno a bordo. I quattro posti a sedere dell'auto sono occupati da un uomo e una donna adulti seduti dietro.

"Buon anno, maestro."

"Buon anno, Kokonoe-sensei. Prego si prenda cura di noi anche nel prossimo anno."

Alla vista del semplice saluto di Tatsuya e dell'inchino decoroso di Miyuki, Yakumo risponde con un sorriso gioioso.

"Ma guarda, sei ancora più bella del solito. Quasi cose se una dea fosse scesa dal cielo. Se vedessero Miyuki oggi, perfino le fate di Sumeru[1] nasconderebbero i loro volti vergognandosi."

Per certi versi, questa è una risposta caratterizzante della personalità di Yakumo.

"Maestro... Non credo che questo è quello che si suppone tu debba dire in queste occasioni."

A ribattere così è la donna seduta al suo fianco.

Vedendo che qualcuno ha segnato un punto a danno del maestro, Tatsuya abbassa leggermente il capo verso la donna prima che Yakumo possa rispondere a tono.

"Ono-sensei, Buon anno. Tuttavia, non sorgerebbero dei problemi se ti vedessero assieme al maestro?"

"Buon anno, Shiba-kun. Primo giorno del nuovo anno e sei già così antipatico."

Originariamente, Tatsuya era veramente un po' preoccupato, ma sembra che Haruka si sia già scocciata. Ripensando al suo solito comportamento e agli scambi precedenti, Tatsuya fà spallucce arrivando alla conclusione "venire frainteso è inevitabile".

"Incontrare il sensei quì è stata una pura coincidenza. Oggi, sono stata incarica come vostra guida."

"Ho capito, è questa la storia quindi. Tuttavia, se per uno studente delle scuole superiori avere una guida è un po' forzato... Di sicuro quell'onorifico 'sensei' che hai usato prima potrebbe creare un po' di problemi."

Alle parole di Tatsuya, Haruka corruga le sopracciglia.

Infatti, al giorno d'oggi per uno studente delle superiori una visita in giornata ad un santuario non richiede la presenza di un accompagnatore adulto.

In poche parole, una "guida" è solo una scusa, mentre lo scopo reale è solo quello di "accompagnarli".

Inoltre, anche per un passante, poiché non è membro di alcuna facoltà, usare l'onorifico "sensei" potrebbe facilmente portare a terribili ipotesi verso un territorio pericoloso.

"Pensiamoci strada facendo. Non dovremmo già essere per strada?"

Miyuki fà questo suggerimento dopo che Tatsuya le apre la portiera dell'auto. Senza prestare ulteriore attenzione alla meditabonda Haruka, Tatsuya aspetta fino a quando Miyuki sale sul veicolo, chiude la portiera, e si accomoda a sedere al posto del guidatore. Una volta che Tatsuya chiude la portiera, la macchina parte automaticamente.


Dopo aver cambiato treno alla stazione nonostante l'attenzione senza precedenti ricevuta, i quattro si sono diretti al punto di incontro ancora sotto intenso esame e hanno camminato per cinque minuti.

"Ehi, Miyuki, stai benissimo!"

Questa è la prima frase ad accogliere Tatsuya e Miyuki al punto di incontro. Indossando una giacca in pelle sopra un abito lungo, Mizuki stà guardando Miyuki, ipnotizzata. Daltra parte, anche Tatsuya è sottoposto ad un attento esame.

"Buon anno, Shiba-kun. Quell'abito ti si addice, decisamente inaspettato."

Indossando un chimono, proprio come Miyuki, Honoka sembra essere un po' intimidita dalla bellezza della sua compagna di classe. Ma appena scorge l'aura semplice ma completamente diversa dal solito che circonda Tatsuya, il suo cuore sussulta e immediatamente sorride timidamente.

"Buon anno. Honoka, anche tu stai benissimo."

Tatsuya non stà offrendo solo complimenti di circostanza. Crede onestamente che il chimono di Honoka sia squisito.

Tatsuya sorride leggermente all'estasiante Honoka e poi posa lo sguardo sui propri vestiti.

"Dato che hai detto che è inaspettato, sembro veramente così fuori luogo?"

"Di cosa stai parlando, Tatsuya, ti calza a pennello. Hai l'aspetto di un boss."

"Così sono la mafia ora."

Quello che è intervenuto con questi commenti — per scherzo o seriamente, questo non si capisce — è un Leo in giacca.

I tre che si sono uniti al santuario sono Mizuki, Honoka, e Leo. Erika e Mikihiko non sono riusciti a liberarsi a causa dell'elevato numero di discepoli presso le rispettive famiglie, e Shizuku si stà apprestando a partire e non ha potuto partecipare a causa del lavoro di suo padre.

"Sebbene non sembri uno della mafia, è cosa decisamente rara vedere uno studente delle superiori indossare un haori hakama così bene."

"Piuttosto che essere uno della mafia, sembri più come un capo della polizia."

Proprio come stanno dicendo anche se leggermente in ritardo Haruka e Yakumo, oggi Tatsuya indossa il tradizionale hakama Giapponese con zoccoli di bamboo. Similmente a quello che Honoka e Leo diranno in seguito, sembra veramente adatto alla parte, mancano solo un paio di spade e un manganello della polizia.

"Oh, Haruka-chan. Buon anno."

"Buon anno, Ono-sensei. ...Tatsuya-san, e questo è?"

Immediatamente sulla scia degli auguri di Leo, anche Honoka procede con i consueti auguri fino ad arrivare a Yakumo, su cui tiene un occhio mentre guarda con attenzione Tatsuya.

Al sentire l'introduzione di Tatsuya, sia Honoka che Mizuki spalancano gli occhi per lo shock. Honoka è a conoscenza del nome Yakumo, ma perfino Tatsuya è stupito di apprendere che anche Mizuki ha sentito parlare di Yakumo.

"Capisco, così è per questo che siamo in un santuario."

Tatsuya è meravigliato dalla profonda conoscenza di Leo fin'ora tenuta nascosta, ma questo in nessun modo vuole essere dispregiativo nei confronti di Leo.

"Capisci?"

Dato che Haruka non ha colto il collegamento, questa decisamente non è conoscienza comune.

"Mh? Quando si tratta di monaci Buddisti, non sarebbero allora monaci provenienti dalla scuola Buddista Tiantai? La fede Sanno e la setta interna sono praticamente inseparabili."

Ascoltando la spiegazione semplicistica fornita da Tatsuya, per qualche motivo nella forma di domanda, il numero di punti interrogativi che fluttuano sulla testa di Haruka sono solo aumentati.

"Devo dire, che sei piuttosto ben informato nonostante la tua giovane età. Credo ti chiami Saijou Leonhart-kun?"

Ignorando la completamente confusa Haruka, con gioia Yakumo porta avanti una conversazione con Leo.

"Eh? Mi conosci?"

Di fronte a qualcuno incontrato per la prima volta, Leo risponde in tono piuttosto serio.

"Quello perché ho visto le registrazioni della Competizione delle Nove Scuole."

Però, la risposta di Yakumo è in tono del tutto serio, completamente spontaneo, cosa che causa a Leo di corrugare le soppracciglia di riflesso. Questo si deve probabilmente al suo aspetto con mantello e cappuccio che appartiene ad un'epoca e un luogo differente. Questo sarà facilmente un ricordo che da ora in poi accompagnerà per sempre Leo.

Una volta finite le presentazioni reciproche, i cinque studenti e l'uomo calvo (con indosso un normale chimono da uomo e non un kasaya) e la giovane donna si incamminano assieme in direzione del santuario. —Fortunatamente, nessuno ha chiesto il motivo del perché Haruka li accompagna.

Lo scenario che costeggia il percorso è rimasto inalterato negli ultimi 100 anni. Tuttavia, questo è uno scenario possibile solo perché la crisi alimentare mondiale è passata. Questa è una scena che smuove sempre il cuore di tutte le persone di una certa età che hanno vissuto quei giorni, ma Tatsuya e compagnia non hanno alcuna ragione per essere emotivi al riguardo.

Dopo un percorso senza alcuna curva, salita una lunga rampa di scale e passata la soglia, arrivano nel cortile del santuario. Quì, Tatsuya nota all'improvviso un paio di occhi che guardano nella sua direzione.

Non è lo sguardo scortese di uno stalker, ma un paio d'occhi che ogni tanto fà capolino per sbirciare nella sua direzione.

"Shiba-kun, c'è qualche problema?"

"No."

"Suppongo che gli stranieri siano piuttosto incuriositi dall'abbigliamento di Tatsuya."

Nonostante il travestimento, non c'è alcuna possibilità di sfuggire a Yakumo in queste circostanze. Anche se Tatsuya l'ha scoperta senza unsare Vista Elementale e, escludendo Haruka per il momento, è scontato che Yakumo se ne accorgesse.

Lo "straniero" di cui ha parlato Yakumo è una giovane donna bionda e con occhi blu. Tuttavia, durante questi giorni e in quest'epoca, questo solo potrebbe non essere sufficiente a determinare un lignaggio extra-nazionale. Infatti, i lineamenti della giovane donna danno l'idea di una discendenza Giapponese.

La loro età è probabilmente la stessa. Tatsuya riflette sul fatto che una volta prese in cosiderazione le differenze fra bianchi e persone Asiatiche, la differenza dovrebbe essere trascurabile.

"Onii-sama, che cos'è che stai guardando?"

Sebbene Tatsuya avesse osservato la signorina per meno di un secondo, questo è stato sufficiente a suscitare l'attenzione di Miyuki.

Seguendo lo sguardo del fratello, i suoi occhi scintillano e sulle sue labbra si scorge un "Oh".

"...Che bella fanciulla."

Miyuki esprime dolcemente i suoi pensieri.

Agli occhi di Miyuki, quella giovane donna è una magnifica signorina che si merita pienamente la descrizione "bella".

I suoi capelli e gli occhi sono entrambi splendenti di colore. Da un certo punto di vista, ha caratteristiche che rivaleggiano perfino con Miyuki stessa.

Incurante, Tatsuya non la stava osservando per queste ragioni.

Manda allora uno sguardo a Yakumo in ricerca di aiuto — ma vedendo il suo sorriso altamente deliziato, capisce di dover disinnescare la situazione da solo.

Tatsuya intercetta lo sguardo della sorella e risponde alla sua lamentela con tono rassicurante.

"Non c'è alcuna possibilità che sia paragonabile alla tua di bellezza."

"...Lo dici ogni volta. Ma non pensare di potermi sempre blandire allo stesso modo."

Mentre le parole letteralmente sembrano un vivace contrattacco, il suo viso imbarazzato, diventato rosso come una barbabietola, mitiga la minaccia dietro le parole.

"Non stò cercando di blandirti; La penso davvero così. Inoltre, non è quella la ragione per cui la stò guardando."

"Seriamente, Onii-sama."

Miyuki gira il viso di lato capendo l'avviso nascosto che non può essere ignorato nelle parole di Tatsuya.

"...C'è qualcosa di sospetto su di lei?"

"In termini di sospetto... Suppongo che il suo vestiario sia un po' sospetto."

Tatsuya risponde in maniera un po' contorta. A causa di ciò, Miyuki dà un'altro sguardo alla giovane donna bionda e finalmente realizza di cosa stà parlando.

Indossa un cappotto in pelle marrone chiara sopra ad una gonna a pieghe con delle righe elaborate e un paio di lunghi stivali. In verità, se fosse tutto quì allora questo non sarebbe stato un problema. Tuttavia, la lunghezza del cappotto arriva circa all'altezza delle gonne, le quali arrivano a circa 10 cm sotto ai fianchi, così si riesce a vedere solo il motivo luminoso sulla punta delle pieghe delle gonne. In aggiunta, indossa degli stivali alti altamente elastici con una folta imbottitura sopra cui risaltano dei leggings di pizzo. A completare l'insieme, porta una borsetta ricoperta di pelliccia artificiale abbinata ad un morbido cappello leopardato. Il complesso, la stà facendo risaltare esageratamente al di fuori dei canoni della moda moderna. Sembra quasi indossi un campionario di capi alla moda del gruppo pre-guerra delle Spice Girls. Con questo in mente, è difficile sorprendersi che Tatsuya pensi che lei sia altamente irregolare.

Tuttavia, Miyuki sà che il fratello non stà veramente prestando attenzione all'apparenza esterna.

"Ma, quello non è tutto."

Miyuki indirizza un completamene differente, e più deciso, sguardo in direzione della giovane ragazza.

Forse perché si accorge di essere stata scoperta, la giovane ragazza comincia ad incamminarsi come se nulla fosse accaduto.

Si dirige dritta verso il gruppo di Tatsuya.

Gli passa silenziosamente a fianco prima di avviarsi lungo la lunga discesa di scale.

Sebbene, l'intenso sguardo che gli invia quando le lore spalle si sfiorano sicuramente non è un equivoco da parte di Tatsuya.


◊ ◊ ◊


La missione di infiltrazione assegnata al Maggiore Angelina Sirius includeva anche una parte di vistoso depistaggio. Per questa ragione, il contatto iniziale col bersaglio includeva di permettere al bersaglio di intravederla, quindi questa parte ha avuto successo. Sebbene all'inizio fosse preoccupata che nascondere la sua presenza avrebbe impedito al bersaglio di scoprirla, questo apparentemente era una preoccupazione infondata, proprio come il suo subordinato gli aveva detto. Tuttavia, venir scoperta così facilmente non gli è andato molto a genio. Meditando su questo, il Maggiore Sirius fà ritorno e apre la porta del condominio di alta classe che funge come suo alloggio per la durata di questa missione.

"Ben tornata."

Originariamente, il Maggiore Sirius credeva che la sua coinquilina non fosse ancora tornata. Tuttavia, a dispetto delle sue aspettative, una voce di benvenuto proviene dall'interno dell'abitazione.

"Silver, sei tornata."

Il Maggiore usa il suo pseudonimo per salutare la coinquilina adulta che la incontra intenzionalmente alla porta.

La sua coinquilina si chiama Silvia Mercury First. A parte il suo primo nome Silvia, gli altri sono tutti nomi in codice, questo significa che è classificata prima fra gli Stars di Classe-pianeta di tipo "Mercury". Grado Maresciallo. Venticinque anni di età. E' un'Ufficiale comandante donna molto apprezzata che ha raggiunto il titolo di "First" in giovane età. All'inizio, Silvia non voleva unirsi all'esercito e intendeva diventare una giornalista una volta laureata all'università. Alla fine però, le sue notevoli abilità nell'analisi dei dati favorirono la sua scelta come personale di supporto del Maggiore Sirius.

"Silver?"

La talentuosa coinquilina non presta alcuna attenzione alle parole di Sirius e la guarda solo con sguardo assente. Sentendo che qualcosa non và, il maggiore la chiama per nome un'altra volta prima di ottenere una risposta da Silvia che guarda il maggiore con sguardo intenso.

"Lina... Cosa posso dire di quel vestiario?"

Lina è lo pseudonimo del Maggiore Sirius. Dati i requisiti di una missione di infiltrazione, è vitale nascondere la sua identità ed evitare termini come "Comandante in Capo" o "Maggiore", quindi le è stato ordinato l'uso dello pseudonimo Lina. Inoltre, Silvia di base possiede una personalità schietta, così ha dimenticato velocemente le differenze in termini di gerarchia militare e sta ora incalzando Lina.

Sebbene le sue parole non contengano alcun titolo onorifico dovuto ad un ufficiale superiore, Lina non se ne cura particolarmente.

"Ah, intendi il mio aspetto? In modo da non farmi notare, ho speso un po' di tempo a indagare nelle riviste di moda Giapponesi dell'ultimo secolo. Una cosa veramente stancante. Così, che te ne pare?"

"...Prima di rispondere alla tua domanda, posso fartene io un'altra?"

"Certo, fai pure."

Sebbene Silvia si stà al momento sfregando le tempie per la comparsa di un doloroso mal di testa, Lina non sembra notare niente di insolito.

"Non hai avuto un sacco di problemi ad andare in giro con quegli stivali?"

"Infatti, sono quasi caduta un paio di volte. Sono meravigliata che le ragazze Giapponesi possano passeggiare con questi stivali senza torcersi una caviglia."

"Hai visto nessun altra ragazza indossare questo tipo di stivali?"

L'originale domanda si è ora trasformata in due domande, ma Lina ancora non sembra farci caso.

"Eh? Ora che ne parli, non mi pare di averne viste."

L'espressione di Silvia cambia da afflitta a rassegnata.

"Lina, permettimi di dirlo senza mezzi termini. Questi tuoi stivali sono passati di moda tantissimi anni fà!"

"Eh~!?"

Mknr v9 55.jpg

Gli occhi di Lina si sono spalancati per lo shock alle parole di Silvia. Vedendo la sua reazione, la frustrazione di Silvia finalmente esplode.

"Cosa intenti dire con 'Eh'! Non solo gli stivali. Ma i leggings e quel cappello sono fuori moda. Quella è la moda di 100 anni fà! Inoltre, quel vestiario non ti si addice ed è completamente diverso da quello che una giovane ragazza indosserebbe. Non c'è alcuno modo che tu possa andar fuori senza attirare l'attenzione."

L'espressione del viso di Lina si è irrigidita al sentire il rimprovero, probabilmente perché ne era già al corrente inconsciamente. Nella realtà, aveva notato che stava attirando l'attenzione quando era uscita questa mattina. Però, quando questo si era verificato, aveva pensato semplicemente che la popolazione non era abituata a vedere spesso uno straniero.

"Non importa quanto tu voglia attrarre l'attenzione del bersaglio... Perché diamine attrai l'attenzione anche delle persone che non centrano niente?"

Come se non fosse in grado di trattenerlo oltre, Silvia trae un profondo sospiro in segno di sconfitta.

"Comandante in Capo!"

Il tono è ora molto calmo e composto, ma Lina sente una goccia di sudore correrle lungo la schiena.

"Oggi, il resto del tuo itinerario è cancellato. Permetti a me, Mercury, di darti personalmente una spiegazione semplice e di facile comprensione sulla più recente moda Giapponese."

Silvia fà questa dichiarazione con entrambe le mani sui fianchi. Mentre Lina sorpassa ampiamente Silvia in termini di abilità in combattimento, per qualche ragione non è riuscita a ribattere in alcun modo.


◊ ◊ ◊


Dopo delle vacanze invernali brevi ma fitte di eventi, il terzo trimestre è cominciato.

"Fitte di eventi" includeva l'accompagnare Shizuku all'areoporto, dove una inaspettata "partenza strappalacrime" (protagoniste: Honoka e Shizuku, co-protagoniste: Miyuki e Mizuki) li aveva costretti all'angolo come spettatori (questo non era qualcosa che era possibile risolvere tramite l'uso della forza bruta). Cosa che servirà loro come una preziosa esperienza di vita, ma che Tatsuya era fermamente convinto si sarebbe eventualmente trasformata in niente di più di un "meraviglioso ricordo". —O almeno, sarebbe troppo deprimente se non cercasse di convincersi di questo.

Presumibilmente, la nuova studentessa trasferitasi al posto di Shizuku nella Classe A dovrebbe arrivare oggi, ma Tatsuya sente che questa faccenda non lo riguarda. Questa persona sarà la nuova compagna di classe di Miyuki, così non è che ne sia totalmente estraneo, ma c'è abbastanza spazio di manovra per far si che eviti di andarsi volontariamente a immischiare.

Parlando di classi, oggi è il primo giorno del nuovo semestre, il programma del corso riempirà tutta la giornata. Mentre i rumori della misteriosa studentessa trasferitasi nella Classe A sono fuorisciuti nel momento in cui è finito il primo periodo, Tatsuya non ha fatto alcun che per informarsi e ha posto poca attenzione alle indiscrezioni di passaggio mentre gli entravano da un orecchio e gli uscivano dall'altro.

Tuttavia, il suo atteggiamento distaccato rientra decisamente nella minoranza. Durante la pausa dopo il secondo periodo, anche lui è stato trascinato nelle chiacchiere grazie ai suoi amici curiosoni.

"Ho sentito che è una incredibilmente bella signorina."

Vedere lo sguardo di Erika altamente eccitato, o forse fremente d'anticipazione, mentre cominciava la conversazione finalmente ha fatto capitolare Tatsuya.

"Ha dei luminosi capelli biondi; perfino i sempai stanno andando a sbirciare."

"Erika non sei andata a dare un'occhiata?"

Ad ogni modo, alla base della conversazione non ci sono altro che voci, cosa che in qualche modo preoccupa Tatsuya, visto che lo si vuol fare interagire.

"C'è una folla di persone lì, così non c'è modo di intrufolarsi."

"Sò esattamente di cosa sei preoccupata maggiormente."

Nel momento in cui Leo si è inserito nella conversazione, si è già preventivamente coperto la testa con una mano.

Un secondo dopo, Leo stà gorgheggiando rovescitato a terra come un ranocchio morente stringendosi la gola.

(Se sapevi che sarebbe accaduto, allora tieni per te qualsiasi pensiero superfluo.)

Tatsuya guarda meravigliato Leo, reso incosciente da un colpo improvviso alla gola ad opera di quaderno arrotolato, mentre la persona responsabile, Erika, continua come se nulla fosse successo.

"Sono una ragazza dopo tutto~. Non importa quanto carina sia una ragazza, di sicuro non voglio farmi largo in mezzo a quella folla."

Sebbene Tatsuya supporti l'idea di non rischiare a buttarsi specificamente per dare un'occhiata, il punto di vista di Erika che accomuna tutte le curiosità e la lussuria come appartenenti ad una sola categoria di persone farebbe indignare ogni maschio presente.

"Quello perché questa è una scuola superiore di magia dove uno studente trasferito è cosa senza precedenti. Chiunque sarebbe naturalmente curioso in merito ad uno studente straniero. Dopo tutto, questo non si è mai verificato negli ultimi 10 anni."

"Non sò bene cosa sia accaduto in passato, ma non siamo stati gli unici ad aver ricevuto trasferimenti di studenti stranieri."

Quello che ha interrotto è stato Mikihiko, appena uscito dalla Stanza Preparatoria di Geometria.

"Secondo Liceo, Terzo Liceo, e Quarto Liceo tutti hanno ricevuto trasferimenti di studenti con breve preavviso. Le università anche hanno ricevuto persone nel nome della ricerca. L'ho sentito dai discepoli di Famiglia.."

"Ah, anche io ho sentito in merito alle università. Con l'incredibilmente vantaggiosa Magia di Tipo Volo fornita ai militari nell'incidente di Yokohama, ci sono voci che stiano freneticamente cercando di raccogliere maggiori informazioni da noi."

Magia Antica e magia moderna appartengono a campi separati. Le Famiglie Yoshida e Chiba vantano entrambe un grande numero di discepoli, così naturalmente il loro livello di informazioni è superiore alla norma. Apparentemente, gli USNA hanno investito un sorprendentemente grande ammontare di personale. Una volta abbinate alle informazioni riguardanti i movimenti indipendenti degli Stars che aveva ricevuto a Novembre, la situazione sembra veramente essere grave, stà pensando Tatsuya.

"Così la studentessa trasferita nella Classe A è una spia?"

"Tu deficiente..."

Alla domanda copletamente disinibita dal Leo appena tornato in vita, non solo Erika, ma anche Mizuki e Mikihiko sembrano sopraffatti.

"Leo-kun, puoi pensare a queste cosa, ma non dirle ad alta voce..."

"Come studenti, dobbiamo almeno mantenere una relazione cordiale..."

Nonostante l'aver sofferto un doppio predicozzo da Mizuki e Mikihiko, Leo ancora insiste come un mulo.

"Perché c'è bisogno di questo, lei è in Classe A, sbaglio? Non c'è alcun collegamento, giusto?"

"Tu idiota, Miyuki è in Classe A. Quella è la studentessa trasferita che vedi ogni morte di Papa assieme con il Vice Presidente del Consiglio Studentesco. Finché la studentessa trasferita non si è completamente acclimatata nella scuola, Miyuki dovrà almeno seguirla per salvare l'apparenza. Fintanto che questo riguarda Miyuki, non c'è alcun modo per noi di rimanerne estranei."

Erika immediatamente asfalta l'obiezione di Leo.

Non volendo attrarre maggiori problemi, Tatsuya sospira solo internamente "Così lo ha detto".


Il "collegamento" si materializza più velocemente del previsto.

O meglio, nonostante la miriade di possibilità, l'appena citata occasione si presenta senza pietà.

Nella mensa studentesca, gli ultimi arrivati sono Miyuki, Honoka, e la giovane ragazza con capelli biondi e occhi azzurri. Al vedere la giovane ragazza, sebbene Tatsuya non sia sbalordito, si sente almeno un po' sorpreso.

Il colore dei capelli e gli occhi rispecchiano le voci che aveva sentito assieme alle indiscrezioni di grande bellezza. E se la sua bellezza fosse tutto, allora il nervosismo di Tatsuya sarebbero già stato mitigato dal conoscere Miyuki. La fonte della sorpresa non è questo, ma il fatto che la ragazza è la stessa vista al santuario — o più opportunamente, la giovane ragazza che aveva notato guardarlo al santuario.

"Scusatemi, posso sedermi con voi?"

La giovane ragazza parla un Giapponese fluente. Il suo forte accento è inevitabile, come ci si può aspettare da uno studente trasferito in Giappone per studi dall'estero — o un infiltrato travestito da studente trasferito.

"Certamente, prego accomodati."

Il suo sguardo passa oltre Tatsuya, ma non c'è alcun bisogno di metter su una sceneggiata, così Tatsuya accetta velocemente.

"Lina, andiamo a prendere un vassoio prima."

"Vassoio... Ah, intendi le portate. D'accordo."

Il gruppo di Tatsuya ha già preso il proprio cibo.

Alla sollecitazione da parte di Miyuki, le tre si incamminano verso il bancone della mensa.

E per via di questo, la confusione che circonda il bancone è più intensa del solito.

Intimiditi da quel quadretto, gli altri studenti sembrano scappar via più velocemente del solito.

"Quelle due assieme sono certamente una forza da non sottovalutare~"

Come bella ragazza con tutte le cose al posto giusto, ma non certo allo stesso livello, Erika non può fare a meno di sospirare in apprezzamento.

"Sembra vadano parecchio d'accordo..."

"Non dovrebbero essersi incontrate oggi per la prima volta..." è quello che probabilmente Mizuki vuole dire in realtà.

"Ehi, Tatsuya... Mi sembra di averla già vista da qualche parte."

"Wow, vecchia scuola, per davvero?"

Non appena Leo ha aperto la bocca per parlare, Erika si è immediatamente intromessa. Sebbene sà che Leo stà parlando dei lineamenti della giovane ragazza, Erika tuttavia si è inserita perché le maniere di Leo erano state troppo dirette.

"...Ora che ne parli, decisamente."

"Eh, pure Shibata-san lo crede? A meno che non sia un'artista o una modella... Ma questo è piuttosto improbabile, giusto?"

Come risultato del commento di supporto di Mizuki, Mikihiko fà alcune ipotesi.

Naturalmente, Tatsuya sà esattamente qual'è la vera ragione. Piuttosto, l'incapacità di ricordarsi una giovane ragazza vestita in modo così eccentrico è per lui ancora più sorprendente. Come Tatsuya esita sul dissipare la perplessità degli amici, il soggetto della loro conversazione è già ritornato con Miyuki.

Tatsuya percepisce una massiva quantità di occhi puntati nella loro direzione. Mentre la gente finge di far altro tuttavia non è in grado di contenere la curiosità, sguardi si posano su di loro da tutte le direzioni. Anche se Miyuki attira ancora l'usuale quantità di sguardi, il numero è incrementato notevolmente in confronto al solito.

"Scusami per l'attesa, Onii-sama."

Come se fosse del tutto ignorante della situazione, Miyuki si siede affianco a Tatsuya come se questa fosse la cosa più naturale del mondo.

"Tatsuya-kun, permettimi di fare le presentazioni."

Naturalmente, Honoka si siede di fronte a Tatsuya e parla indicando la giovane ragazza che si trova al suo fianco.

"Angelina Kudou Shields. Potresti aver già sentito parlare di questo, ma lei è la studentessa trasferitasi che si è unita a noi nella Classe A a partire da oggi."

Sentendo la presentazione di Honoka, non solo Tatsuya, ma anche gli altri tre mostrano espressioni confuse.

"Honoka, non guardare solo me; non dovresti piuttosto introdurla a tutti quanti?"

La persona in questione, la studentessa trasferitasi condivide gli stessi sentimenti di tutti gli altri.

"Eh, ah, s-scusatemi!"

"...Beh, questa è la nostra Honoka."

"Infatti, quello è abbastanza tipico di Honoka."

Di fronte ai commenti di Erika e Mizuki, che sono più simili a frecciate dirette al bersaglio, Honoka avvampa di rosso e diventa incapace di spiaccicare una sola parola.

"Quindi, permettete a me di fare le presentazioni. Questa è Angelina Kudou Shields dall'America."

Dopo che Miyuki ha fatto il secondo giro di presentazioni, i capelli della studentessa trasferita ondeggiano lievemente quando si inchina leggermente sulla sedia.

"Per favore chiamatemi Lina."

Mentre dice questo, strizza leggermente gli occhi e mostra un sorriso smagliante.

Le sue pupille blu, non sono del colore dell'acqua o del ghiaccio, ma ricordano alle persone il blu zaffiro del cielo — azzurri.

Le sue due trecce ondeggianti ai lati del capo sono assicurate con dei nastri, se sciolti, gli arriverebbero probabilmente all'altezza della vita. Potrebbero essere perfino più lunghi dei capelli di Miyuki.

Per una matricola delle scuole superiori, un tale sguardo maturo non si accompagna bene con quell'acconciatura infantile, ma questo coincide perfettamente con quel miscuglio di bellezza con un certo grado di gioviale familiarità.

Sembra proprio che la maggiorparte degli sguardi siano decisamente a causa sua. Una volta ascoltata la seconda presentazione a opera di Miyuki, Tatsuya apre la strada alle presentazioni fra i suoi amici che sono un po' soppraffatti da quello sguardo smagliante (specialmente i 2 ragazzi) e indossano un'espressione "Ohh?" di shock.

"Classe E, Shiba Tatsuya. In modo da distinguermi da Miyuki, prego chiamami 'Tatsuya'."

"Grazie. E chiamami pure Lina. Inoltre, apprezzerei anch'io molto se non usassi titoli onorifici."

"Capisco, Lina."

"Piacere di conoscerti, Tatsuya."

Provabilmente per abitudine, Lina estende la sua mano attraverso il tavolo, che Tatsuya afferra gentilmente da sotto.

Questa è solo una stretta di mano, e non qualcosa di ridicolo come una signora che porge la sua mano per un bacio.

"E' Tatsuya per caso il fratello di Miyuki?"

I suoi occhi azzurri tradiscono un accenno di esitazione, ma Lina pretende che non sia successo nulla e prosegue.

Sembra non sia in grado di nascondere le sue espressioni, pensa Tatsuya mentre fà attenzione a non ridere accidentalmente e sorride solamente e annuisce con la testa. —Appena prima, Miyuki si è chiaramente riferita a Tatsuya con il termine "Onii-sama", che chiaramente suggerisce la loro relazione.

"Io sono Chiba Erika. Prego chiamami Erika, Lina."

Uno dei punti di forza di Erika è quello di non farsi problemi durante queste situazioni.

"Il mio nome è Shibata Mizuki. Prego chiamami Mizuki."

"Saijou Leonhart, ma Leo va bene. Sono un po' grezzo e parlo così, ma ti prego non offenderti."

Il suo tono è un po' più grossolano del solito, ma non abbastanta che si noti.

"Yoshida Mikihiko, prego riferisciti a me come Mikihiko."

Incoraggiati dallo spirito della ragazza, Mizuki, Leo, e Mikihiko si sono presentati tutti.

"Erika, Mizuki, Leo, Mikihiko. E' un piacere fare la vostra conoscenza."

Senza chiedere a nessuno di ripetersi, Lina si è ricordata tutti i nomi al primo tentativo. Questo è solo l'inizio, ma è riuscita positivamente a ottenere un'impressione favorevole a questo primo passo cruciale.

Tuttavia, Mikihiko al sentire il suo nome pronunciato come "Mikhiko"... (Questo nome puramente Giapponese sembra averne rivendicato la provenienza Americana.)

"E' un po' difficile da pronunciare, così se non riesci a dire Mikihiko, non farti problemi e usa Miki."

Se la persona in questione avesse dato il permesso, allora tutto sarebbe nella norma. Però, proveniendo da qualcun'altro, e specialmente dalla bocca di Erika, non percepisce alcuna cordialità. Almeno, questo è come si sente Mikihiko mentre si prepara a controbattere alla proposta di Erika.

"Ah, è così? Allora permettimi di chiamarti così. Miki, è OK?"

Ciò nonostante, quando quel sorriso smagliante è risuonato chiedendo "è OK", Mikihiko ha potuto solo capitolare.


Lina, che intenzionalmente ha selezionato il grano saraceno dal menù, è impegnata a combattere con le sue bacchette mentre cerca di contenere la sua frustrazione e rispondere alle domande occasionali. Naturalmente, tutti sono molto cortesi e non stanno facendo alcuna domanda sgarbata. Nel momento in cui tutti stanno per finire di mangiare, Lina sembra abbia finalmente padroneggiato l'uso delle bacchette. Vedendo questo, la domanda gorgogliante in seno ai membri della Classe E viene finalmente espressa dal loro rappresentante, Tatsuya.

"A proposito, è Lina per caso una parente di Elder Kudou?"

Il termine tipico fra i Maghi Giapponesi è "sensei", ma Tatsuya personalmente preferisce non usare questo titolo. Invece, quando fà la domanda a Lina, usa il termine ad uso generale "elder", il quale è un titolo onorifico per ufficiali ritirati.

"Mi ricordo che il suo fratello più giovane era andato in America e lì aveva messo sù famiglia."

Quella era un'era dove i Maghi erano incoraggiati a sposarsi oltre i confini nazionali. A quel tempo, le notizie che il più giovane fratello di Kudou Retsu, il più "astuto" fra i Maghi del mondo, si fosse diretto in America e avesse messo sù famiglia con un Mago Americano era uno degli argomenti più chiacchierato.

"Ehh, sono stupefatta che ne hai sentito parlare, Tatsuya. Quella è decisamente una notizia di tantissimo tempo fà."

La supposizione di Tatsuya sembra aver colto sul segno.

Inoltre, per un Mago Americano, dire che il fratello più giovane di Kudou Retsu è andato in America "tantissimo tempo fà" ha senso.

"Il nonno di mia madre è il fratello più giovane di Shogun Kudou."

Ha usato la parola "Shogun" che stà per Generale. Tatsuya non ha sentito male.

Quello è il termine che i Maghi dall'Europa e dall'America usano quando si riferiscono a Kudou Retsu, che è stato molti anni in una posizione di comando fra i Maghi Giapponesi. Anche se è per un quarto Giapponese, non importa quanto fluentemente parli Giapponese, è decisamente un Mago Americano in tutto e per tutto.

"Grazie a quello, sono stata in grado di venire quì come studio all'estero."

"Così Lina non è venuta quì di sua volontà?"

Erika ha chiesto inavvertitamente.

Il nervosismo e l'ansia che Lina ha rivelato non appaiono come un'incomprensione di Tatsuya.


Note e Riferimenti[edit]

  1. fate di Sumeru: fate e messaggere divine rinomate per la loro bellezza, legate al Monte Meru (noto anche come Sumeru, montagna sacra della mitologia induista e buddista).


Indietro a Capitolo 1 Torna a Pagina Iniziale Avanti a Capitolo 3