Suzumiya Haruhi ~ Italian Version:Volume 1 Capitolo 3

From Baka-Tsuki
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Capitolo 3[edit]

A causa dell’infamante incidente del travestimento da conigliette, anche il nome di Asahina era divenuto familiare a scuola. Dopo esser rimasta a casa per un giorno, tornò coraggiosamente nella stanza del club.

Siccome non avevamo ancora fatto alcuna attività decente, avevo portato Othello, che era rimasto nascosto a casa mia e dimenticato a lungo, così feci alcune partite con Asahina mentre parlavamo un po’.

Il sito web era pronto, ma era inutile, visto che non c’erano visitatori né tanto meno era arrivata una singola e-mail. Il computer era utile solo per navigare su internet. Se i ragazzi del gruppo di studio dei computer lo avessero mai scoperto, avrebbero pianto fino alla morte.

Seduto vicino a Nagato Yuki, che come al solito stava leggendo un libro, cominciai la terza partita con Asahina.

“Suzumiya ci sta davvero mettendo tanto.” disse con voce debole, mentre stava ancora guardando la scacchiera.

Vedendo che non era rimasta turbata dagli avvenimenti di due giorni prima, feci un sospiro di sollievo. Poter stare nella stessa stanza con una bella ragazza più grande di un anno è abbastanza per far venire le vertigini.

“C’era uno studente che si trasferiva oggi, scommetto che è andata a cercarlo.”

“Studente trasferito?”

Asahina alzò la testa come un pulcino.

“Haruhi era eccitata quando ha sentito che era arrivato nella sezione 9. Sembra che gli piacciano davvero molto gli studenti trasferiti.”

Misi un pezzo nero sulla scacchiera e girai quelli bianchi.

“Uh huh…”

“E poi, Asahina, non avrei mai pensato che saresti venuta oggi.”

“Um… Ho un po’ esitato, ma ero preoccupata, quindi alla fine sono venuta.”

Quando ho già sentito una cosa del genere?

“Di che cosa sei preoccupata?”

Smack! Girò uno dei pezzi sul bordo con le sue piccole dita.

“Um…Nulla.”

Mi voltai e vidi Nagato che fissava la scacchiera. La sua faccia era statica come quella di una statuetta di argilla, ma sotto gli occhiali, i suoi occhi mostravano uno sguardo mai visto prima.

“…”

Era simile a quello di un cucciolo appena nato stupito di vedere un cane per la prima volta. Notai che stava guardando la mia mano con la pedina.

“…Nagato, vuoi giocare?”

Dopo che lo dissi, Nagato roboticamente sbatté le palpebre e, in maniera davvero impercettibile a meno che non si prestasse estrema attenzione, annuì debolmente. Così scambiai posto con Nagato e mi sedetti dietro Asahina.

Prese uno dei pezzi e lo studiò intensamente. Quando scoprì che le pedine si attraevano a vicenda per via di magneti, scostò la mano come se si fosse spaventata.

“Nagato, hai mai giocato a Othello prima d’ora?”

Lentamente fece cenno di no.

“Almeno conosci le regole?”

Di nuovo una risposta negativa.

“Allora, guarda qua. Siccome stai tenendo i pezzi neri, il tuo obiettivo è di circondare i pezzi bianchi con le tue pedine. Poi giri le pedine circondate dai tuoi pezzi e queste ultime diventano nere. Alla fine chi ha più pezzi vince.”

Annuì. Dopodiché poggiò elegantemente i pezzi sulla scacchiera, anche se era un po’ maldestra nel girare le pedine avversarie.

Dopo il cambio di avversario, Asahina sembrava molto più ansiosa. Notai che le sue dita cominciarono a tremare e che non osava mai alzare il viso per guardare Nagato. Ogni tanto dava una sbirciata e poi guardava velocemente da un’altra parte. Alla fine, forse perché Asahina non riusciva a concentrarsi bene, i neri guadagnarono un grande vantaggio sulla scacchiera.

Come mai? Asahina sembrava essere molto prudente nei confronti di Nagato, non capivo il perché.

Non ci volle molto prima che i neri vincessero decisamente. Prima che le due potessero cominciare un’altra partita, la criminale responsabile di tutto quel caos tornò con un nuovo sacrificio.

“Ciao, vi ho fatto aspettare!”

Haruhi ci salutò normalmente, mentre trascinava la manica di uno studente.

“Questo è il nuovo arrivato che si è appena trasferito nella classe 1-9, il suo nome è…”

Haruhi si fermò improvvisamente e lo guardò come per dire che era compito suo continuare. Il sacrificio si girò e ci sorrise.

“…Koizumi Itsuki, piacere di conoscervi.”

Una figura snella, che dava l’impressione di un ragazzo energetico. Un sorriso molto soddisfatto, occhi gentili e un bel volto. Se avesse mai dovuto mettersi in posa come modello per quei volantini da supermercati, avrebbe trovato sicuramente un sacco di fan. Se per caso fosse stato anche un bravo ragazzo, allora sarebbe stato anche più popolare.

“Questa è la stanza della SOS Dan. Io sono il comandante, Suzumiya Haruhi. Questi sono i subordinati numero Uno, Due e Tre. Oh, e tu sei il numero Quattro, ricordate di andare d’accordo!”

Che diavolo d’introduzione è questa!? Gli unici nomi che hai menzionato sono il tuo e il suo!

“Non ho problemi ad unirmi!” Koizumi, il nuovo studente sorrise gentilmente: “Però, che tipo di club è questo?”

Se anche ci fossero state cento persone lì, avrebbero certamente fatto tutte quante la stessa domanda. Erano venuti in molti a chiedermi la stessa cosa, ma non avevo mai saputo dare una risposta. Se qualcuno fosse in grado di rispondere abilmente in una situazione come questa, allora sarebbe un ottimo artista nell’inventare bugie! Haruhi però non sembrava preoccupata, sorrise allegramente verso di noi e disse:

“Allora lascia che ti dica di che cosa si occupa la SOS Dan, cioè…”

Haruhi prese lentamente respiro e poi rivelò drammaticamente la sconvolgente verità.

“Cercare alieni, viaggiatori del tempo e esper e fare amicizia con loro!”


Il tempo sembrava essersi fermato in quel momento.

Era un’affermazione abbastanza ridicola. L’unica cosa che mi passò per la mente fu: “Proprio come avevo pensato”. Ma non credo che fosse così per gli altri tre.

Asahina era completamente stupefatta, allargò occhi e le orecchie, poi fissò il volto allegro di Haruhi.

Anche Nagato Yuki lo era, dopo aver girato la testa verso Haruhi, si fermò come se avesse finito le batterie. Quello che mi stupì fu che gli occhi di Nagato si aprirono leggermente. Per qualcuno che non mostra molte espressioni, quella era una reazione sorprendente.

E Koizumi, lui fece un sorriso in qualche modo enigmatico; era difficile capire che cosa volesse dire. Un momento dopo fu proprio lui il primo a riprendere i sensi.

“Ah, capisco.”

Come se avesse capito qualcosa, guardò Asahina e Nagato e annuì con comprensione.

“Come mi aspettavo da Suzumiya.”

Dopo aver fatto questo commento ambiguo, continuò:

“Nessun problema, mi unirò. Non vedo l’ora di lavorare con voi.”

Sorridette mostrando i suoi luminosi e bianchi denti.

Hey! Hai appena accettato così facilmente la sua spiegazione? Ma hai sentito quello che ha detto?

Vedendomi confuso, Koizumi si avvicinò improvvisamente e mi porse la mano.

“Io mi chiamo Koizumi. Visto che mi sono trasferito solo oggi, ho ancora un sacco di cose da imparare. Felice di conoscerti.”

Strinsi la mano dell’educato Koizumi.

“Certo, io mi chiamo…”

“Lui è Kyon!”

Haruhi mi presentò di sua iniziativa, poi indicò con la mano le altre due: “Questa qui carina è Mikuru, la quattrocchi è Yuki.”

Crash!

Rimbombò un forte rumore. Asahina inciampò sulla sua sedia mentre cercava di alzarsi e sbattè con la fronte sulla scacchiera di Othello.

“Tutto a posto?”

Sentendo la voce di Koizumi, Asahina reagì alzando la sua testa da bambolina e guardando radiante il nuovo studente. Hmpf! Quello sguardo è piuttosto fastidioso.

“…Io…Io sto bene.” Asahina disse con tono basso, guardando timidamente Koizumi.

“Grande, ora abbiamo cinque membri! Ora la scuola non potrà farci nulla!”

Haruhi continuò:

“D’accordo, la SOS Dan è aperta agli affari! Tutti noi, lavoriamo assieme e andiamo avanti!”

Che cosa intendi per aperta agli affari, principessa?

Quando mi accorsi che cosa aveva detto, Nagato era già tornata al suo posto a leggere il libro rilegato.

Hey Nagato, Haruhi ti ha già contato come un membro, sei sicura che a te vada bene?


In seguito Haruhi disse che voleva portare Koizumi a fare un giro per la scuola e uscì.

Asahina disse anch’essa che aveva cose da fare a casa e se ne andò, così eravamo rimasti solo io e Nagato in quella stanza.

Non avevo voglia di giocare ad Othello e non è che fosse molto divertente guardare Nagato leggere, perciò decisi di andare anch’io a casa. Presi la mia cartella e salutai Nagato.

“Andrò anche io allora!”

“Hai letto il libro?”

Sentendole dire questo, mi fermai. Girandomi, vidi Nagato che mi guardava con occhi inespressivi.

“Che libro? Oh, intendi quello spesso e rilegato che mi hai prestato l’altro giorno?”

“Si.”

“Oh, non lo ho ancora letto…Forse dovrei restituirtelo?”

“Non ce n’è bisogno.”

Nagato non usava mai tante parole, andava sempre dritta al punto con frasi molto corte.

“Ricordati di leggerlo, oggi.” disse Nagato in modo piatto. “Appena arrivi a casa.”

Sembrava quasi un ordine.

A parte quelli richiesti per le lezioni di letteratura, raramente toccavo i libri, ma siccome Nagato me lo aveva consigliato, poteva essere abbastanza interessante.

“...va bene, d'accordo.”

Sentendo la mia risposta, Nagato tornò a leggere il suo libro.

Per questo motivo mi ritrovai nel buio a pedalare la mia bicicletta più velocemente che potevo.

Tornai a casa e dopo cena andai direttamente in camera mia, per cominciare a leggerlo. Siccome stavo impazzendo nel vedere l'elenco di parole incolonnate, decisi di sfogliarlo per capire se sarei mai stato in grado di finirlo. Un segnalibro fuoriuscì dalle pagine e cadde sul tappeto.

Era uno strano segnalibro con dei motivi a fiori stampati. Lo girai e vidi una frase scritta.

“Stanotte alle sette in punto ti aspetterò nel parco vicino alla stazione.”

Le parole erano così precise che pensai fosse stato stampato. Questa calligrafia ordinata sembrava quella di Nagato, anche se non ero sicuro.

Avevo questo libro da alcuni giorni, quindi queste sette in punto si riferivano alla sera in cui me lo avevo dato? O erano quella di questa sera? Forse si aspettava che prima o poi lo avrei trovato e mi aveva aspettato tutte le sere? Il motivo per cui voleva che lo leggessi oggi era perchè scoprissi il segnalibro stasera? Anche se fosse stato così, non poteva dirmelo direttamente? Inoltre, non capivo perchè mi volesse incontrare al parco.

Guardai l’orologio. Erano le sette meno un quarto. Anche se la stazione era quella più vicina alla mia scuola, ci sarebbero voluti almeno venti minuti ad arrivarci da casa mia.

Ci pensai per circa dieci secondi.

Mi misi il segnalibro nei jeans prima di balzare fuori dalla mia camera e scendere giù dalle scale come una lepre. Arrivai all’ingresso e vidi mia sorella con un ghiacciolo che mi chiese “Dove stai andando, Kyon?” Risposi “Alla stazione.”, saltai sulla mia bici che era legata affianco alla porta e pedalai verso la mia destinazione.

Se Nagato non fosse stata là, penso che mi sarei messo a ridere di me stesso.


Sembra che non avrei dovuto ridere.

Siccome ero un ciclista prudente, arrivai al parco della stazione alle sette e dieci. Visto che era lontano dalla strada, non c’era molta gente a quell’ora.

Con i suoni di treni e macchine come sottofondo, presi la bicicletta e camminai nel parco. Sotto la luce dei lampioni posizionati a distanze uguali potevo vagamente intravedere la magra figura di Nagato Yuki che sedeva su una delle lunghe panchine del parco.

Era veramente quel tipo di persona la cui presenza non è facilmente percepibile. Seduta cosi tranquillamente nel parco, se uno non la conoscesse la avrebbe potuta scambiare facilmente per un fantasma!

Nagato si alzò lentamente come un burattino.

Stava ancora indossando la sua uniforme.

“Sei felice che io sia finalmente arrivato?”

Lei annuì.

“Non mi avrai mica aspettato qui tutti i giorni?” Annuì nuovamente.

“...e’ qualcosa che non potevi dirmi a scuola?”

Annuì per una terza volta, poi si incamminò, di fronte a me.

“Da questa parte.” Dopo pochi minuti, mentre guardavo i suoi capelli mossi gentilmente dalla brezza, arrivammo ad un palazzo molto vicino alla stazione.

“Qui.”

Nagato tirò fuori un pass e lo fece passare in un sensore elettronico all’ingresso; la porta di vetro si aprì davanti a noi. Lasciai la bicicletta e seguii Nagato standole vicino. Dentro l’ascensore sembrava che avesse qualcosa in mente, ma non disse nulla, continuò a fissare la tabella dei piani. Finalmente l’ascensore arrivò al settimo piano.

“Scusa, ma dove stiamo andando?”

Era tardi, ma dovevo chiederlo. Nagato, che stava camminando lentamente lungo il corridoio, rispose: “A casa mia.”

Mi fermai immediatamente.

Aspetta un minuto! Perchè mi sta portando a casa sua?

“Non preoccuparti, non c'è’ nessun altro oltre a me.”

Aspetta, che cosa vuol dire?

Nagato aprì la porta della stanza 708 e poi si girò verso di me.

“Entra.”

Sei seria?

Cercai di stare calmo ed entrai con trepidazione. Appena mi tolsi le scarpe, Nagato chiuse la porta.

Avevo la sensazione di essere appena salito su una nave pirata e mi voltai con apprensione al rumore inquietante della porta che si chiudeva.

“Vieni dentro.” Nagato disse piattamente, mentre si toglieva le scarpe.

Se la stanza fosse stata scura, avrei potuto ancora scappare. Al contrario, era molto illuminato, facendo sembrare il largo appartamento ancora più largo.

Immaginai che fosse un'abitazione di lusso. Per essere così vicino alla stazione il prezzo avrebbe dovuto essere piuttosto alto.

Ma come mai sembrava quasi che fosse disabitato?

A parte il soggiorno, dove si trovava un kotatsu, non c’era nient’altro. Non c’erano tende sulle finestre, nè una coperta sulle dieci piastrelle di legno grandi come tatami.

“Siediti.” disse Nagato prima di entrare in cucina, così mi inginocchiai davanti al tavolino.

Nella mia testa continuavano a passare tutti i possibili motivi per cui una ragazza avrebbe invitato un ragazzo a casa mentre i genitori non erano in casa. Nagato, muovendosi come un burattino meccanico, poggiò un vassoio con una teiera e delle tazzine sul tavolo e si sedette con contegno affianco a me, ancora in uniforme scolastica.

Dopodiché, calò un silenzio insopportabile.

Non mi versò neanche il thè, si sedette semplicemente a fissarmi senza espressività. Mi sentii ancora più a disagio.

“Erm... dove’ la tua famiglia?”

“Non c'è’.”

“Bhè, vedo che non sono a casa...sono usciti?”

“Sono sempre stata l’unica in questo posto fin dall’inizio.”

Era la prima volta che sentivo Nagato usare una frase così lunga.

“Non starai vivendo da sola, non è vero?”

“Si.”

Wow, una ragazza di prima liceo che viveva da sola in un appartamento di alta classe! Ci doveva essere qualche ragione speciale per questo, vero? Sospirai per il sollievo quando seppi che non avrei dovuto incontrare i suoi genitori.

Aspetta un secondo! Questo non è il momento di sentirsi sollevati!

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“Oh, d’accordo, perchè hai voluto vedermi?”

Come ricordandosi qualcosa, Nagato cominciò a versarmi il thè nella tazza e me lo diede.

“Bevi.”

Iniziai a bere la tazza di thè per cortesia. Per tutto il tempo Nagato mi fissò come se fossi stato una giraffa in uno zoo, perciò non riuscivo a concentrarmi a bere.

“E’ buono?”

Era la prima volta che la sentivo porre una domanda.

“Si...”

Dopo aver finito poggiai la tazza sul tavolo e Nagato la riempì nuovamente. Siccome era di nuovo piena, avrei dovuto anche berla. Finita nuovamente, lei la ririempì per una terza volta. Nagato si alzò per andare a rifare il thè, ma la fermai immediatamente.

“Non c'è’ bisogno di rifare ancora il thè, potresti dirmi perchè mi hai portato qua, per favore?”

Dopo aver detto ciò, Nagato smise di muoversi e tornò al posto dove era seduta prima, come un video quando si fa andare al contrario. Non stava ancora dicendo nulla.

“Che cosa devi dirmi che non può essere detto a scuola?” chiesi con tono indagatorio.

Finalmente Nagato mosse le magre labbra.

“E’ a proposito di Suzumiya Haruhi.”

Curvò la schiena e si sedette con eleganza.

“E me.”

Si fermo per un po’.

Non capivo davvero il suo modo di parlare.

“Che succede tra Suzumiya e te?”

In quel momento Nagato mostrò un pò di sconforto. Era la prima volta che le avevo visto fare una simile espressione da quando la avevo conosciuta. Nonostante ciò, questa sua agitazione si notava davvero poco. Bisognava essere davvero attenti per notarla.

“Non posso comunicare completamente questo in parole e ci potrebbero essere errori nella trasmissione di dati. Indipendentemente da ciò, ascolta.”


“Suzumiya Haruhi ed io non siamo normali esseri umani.”

Un’affermazione così ambigua subito all’inizio della conversazione.

“Bhè, più o meno lo avevo già capito.”

“Non e’ questo.” continuò Nagato, guardando le sue mani che giacevano sul grembo. “Non intendo in termini di deviazione di personalità, intendo ciò che ho detto. Lei ed io non siamo normali esseri umani come lo sei tu.”

Non capivo che cosa volesse dire.

“L’Entità Senziente di Dati Integrati, che supervisiona questa galassia, ha creato un’Interfaccia Vivente Umanoide in modo da poter interagire con entità biologiche. Me.”

“...”

“Il mio lavoro è di osservare Suzumiya Haruhi e trasmettere i dati ottenuti all’Entità Senziente di Dati Integrati.”

“...”

“Ho continuato a fare questo fin da quando sono nata tre anni fa. Negli ultimi tre anni, nessun elemento particolarmente inusuale è stato rilevato e le cose sono rimaste piuttosto stabili. Nonostante ciò, recentemente un fattore esterno che non può essere ignorato è apparso al fianco di Suzumiya Haruhi.”

“...”

“E quello sei tu.”


Che cos'è’ l’Entità Senziente di Dati Integrati?

Nel vasto mare di dati conosciuto come l’universo, esistono molte entità di dati altamente senzienti, che non posseggono corpi fisici. Queste entità cominciarono nella forma di dati puri. Mentre tante forme di dati si univano, divennero senzienti e finalmente si evolsero raccogliendo altri dati. Siccome esistono solo come dati e non hanno una forma corporea, non possono essere rilevati neanche dai più potenti macchinari ottici. Antichi come l’universo stesso, si espansero con esso e il loro database diventò sempre più largo e ampio. Già da prima della formazione di questo pianeta, scusate, dovrebbe essere fin dalla formazione di questo sistema solare, nulla nell’intero universo era loro sconosciuto. Per loro, questo pianeta ai bordi della Via Lattea non era nulla di speciale, visto che ci sono numerosi pianeti nella galassia con forme di vita organiche senzienti, così tanti che non possono essere contati.

Però, quando l’evoluzione delle forme di vita bipedi sul terzo pianeta diventò un successo, queste cominciarono gradualmente ad acquisire l’abilità mentale di ricercare attivamente la conoscenza. Queste forme di vita che abitavano il pianeta conosciuto come Terra cominciarono a diventare importanti.


“A lungo abbiamo ritenuto impossibile per forme di vita organiche, che possiedono una limitata abilità di contenere e trasmettere dati, di essere in grado di acquisire conoscenza.” Nagato Yuki disse in tono serio.

“L’Entità Senziente di Dati Integrati è molto interessata a tutte le forme di vita organiche sulla Terra. Ritiene che tramite osservazione, potrà trovare la soluzione al suo punto morto dell’evoluzione.”


A differenza delle entità di dati, che sono esistite fin dall’inizio nella loro forma completa, gli umani iniziarono come forme organiche incomplete, evolvendosi rapidamente espandendo i dati che possedevano e usando questi dati, che venivano salvati e potenziati, per avanzare ulteriormente. E’ normale per le forme di vita organiche in tutto l’universo di diventare senzienti, ma solo gli umani sulla Terra si sono evoluti continuamente fino ad un alto livello. L’Entità Senziente di Dati Integrati era molto interessata a questo fatto e decise di osservare questi umani più attentamente.

“Tre anni fa, scoprimmo un punto caldo di dati anormali diverso dagli altri umani apparire sulla superficie del pianeta. Le scintille di informazioni emesse da una certa area nell’arcipelago a forma di arco coprirono istantaneamente l’intero pianeta e iniziarono a sprigionarsi verso lo spazio esterno. E il centro di tutto questo è Suzumiya Haruhi.”

“Non sappiamo perchè è successo, nè che effetti potrà avere. Anche le entità di dati sono incapaci di trattare completamente i nuovi dati creati.”

“Più importante ancora, gli umani sono limitati nella quantità di dati che possono lavorare, mentre Suzumiya Haruhi è stata capace di creare da sola una fiammata di dati.”

“Il rilascio di un massivo ammontare di dati da Suzumiya Haruhi continua ad accadere, ad intervalli completamente casuali. Inoltre, Suzumiya Haruhi sembra essere ignara di tutto ciò.”

“Per tre anni, ho fatto ogni tipo di ricerca sull’individuo conosciuto come Suzumiya Haruhi in ogni prospettiva, ma fino ad ora sono stata incapace di scoprire la sua vera identità. Simultaneamente, altre parti dell’Entità Senziente di Dati Integrati hanno determinato che lei è la chiave dell’evoluzione delle entità di dati e hanno continuato le analisi su Suzumiya Haruhi...”

“Siccome esistono solo sotto forma di entità, sono incapaci di parlare e sono quindi incapaci di interagire con le forme di vita organiche. Senza parola, il contatto con gli umani sarebbe impossibile, perciò l’Entità Senziente di Dati Integrati mi ha creato come ponte di comunicazione tra me e gli umani.”

Finalmente Nagato prese la sua tazza e sorseggiò il thè. Probabilmente aveva detto l’equivalente di un anno delle sue parole.

“...”

Non sapevo come rispondere.

“Il potenziale per l’evoluzione auto-indotta potrebbe giacere in Suzumiya Haruhi; potrebbe anche possedere la capacità di controllare tutti i dati attorno a lei. Questo è il motivo per cui io sono qui ed è anche il motivo per cui tu sei qui."

Il mio cervello stava diventando così confuso che la interruppi: “Sarò onesto, non capisco nulla di quello che stai dicendo.”

“Per favore, credimi.”

Nagato mi guardò con un’espressione seria che non avevo mai visto.

“C'è’ un ammontare di dati molto limitato che possono essere convogliati in parole. Io sono solo un’interfaccia terminale per i dati che vive come un alieno organico con lo scopo di interagire con voi umani. Non sono in grado di comunicarti tutti i pensieri dell’Entità Senziente di Dati Integrati, perciò ti prego di credermi.”

Se mi dici così, capisco ancora meno!

“Non capisco, perchè a me? Facciamo finta che io creda che tu sia un alieno creato da quell’entità chiamalacomevuoi, ma perchè mi stai dicendo questo?”

“Perchè tu sei stato specificatamente scelto da Suzumiya Haruhi. Sia che ne abbia la volontà, sia che non ne sia a conoscenza, in quanto Entità Assoluta di Dati, può influenzare l’ambiente intorno a lei basandosi sui suoi soli pensieri. Ci deve essere una qualche ragione per cui tu sei stato scelto.”

“No, non c'è!”

“C'è. Forse per Suzumiya Haruhi giochi un ruolo fondamentale. Le infinite possibilità sono ora nelle tue mani e in quelle di Suzumiya Haruhi.”

“Stai parlando seriamente?”

“Si.”

Per la prima volta, studiai la faccia di Nagato Yuki. Pensavo che non le fosse mai piaciuto parlare, ma ora che aveva aperto la diga e aveva lasciato fluire le parole, mi erano del tutto incomprensibili. Avevo sempre pensato che fosse in qualche modo bizzarra, ma dopo averla sentita parlare, scoprii che la sua stranezza era oltre ogni immaginazione.


Entità Senziente di Dati Integrati? Interfaccia Vivente Umanoide? Non farmi ridere!

“Okay, penso che dovresti dire questo direttamente ad Haruhi, scommetto che ne sarebbe deliziata. Per essere onesto, non sono interessato da questi argomenti, mi spiace.”

“La maggioranza dell’Entità Senziente di Dati Integrati specula che se Suzumiya Haruhi venisse a conoscenza della sua esistenza e dei suoi poteri, potrebbe accadere un’imprevedibile crisi; perciò, in questa fase, abbiamo optato per continuare ad osservare.”

“C'è’ una possibilità che io racconti tutto questo ad Haruhi! Non capisco davvero, perchè dirmi tutto questo?”

“Anche se glielo dicessi, probabilmente lo ignorerebbe.”

E’ molto probabile.

“Non sono l’unico alieno posizionato sulla terra dall’Entità Senziente di Dati Integrati. Quest’ultima intende avere un ruolo proattivo ed osservare ogni cambiamento nel flusso di dati. Per Suzumiya tu sei una persona importante. Se ci fosse un qualunque segno di crisi incombente, ti cercherò per primo.”

Spiacente, non contarmi.

Scusami per favore, grazie per il thè, era buono.

Vedendomi in procinto di uscire, Nagato non mi fermò.

Abbassò la propria testa e fissò la sua tazza, tornando alla sua normale faccia senza espressioni. Suppongo che fosse la mia immaginazione, ma, per qualche ragione, pensai che si sentisse un pò sola.


Quando mia madre mi domandò dove fossi stato, diedi una breve risposta e andai direttamente in camera mia. Sul mio letto, iniziai a ricordare tutto ciò che mi aveva detto Nagato. Se avessi creduto a quello che mi aveva detto, questo la renderebbe Yuki un essere che non appartiene a questo mondo; in altre parole un alieno. Questo non e’ esattamente il tipo di cose mistiche che Suzumiya Haruhi si stava così tanto impegnando a trovare continuamente? E tutto questo tempo le era stata sotto il naso.

...Heh...Dannazione! Sembro un idiota!

I miei occhi si posarono sul grosso libro rilegato che avevo lanciato sull’angolo del letto. Lo presi con il segnalibro e diedi un’occhiata alla copertina prima di poggiarlo sul cuscino. Nagato doveva aver pensato a quelle fantasticherie leggendo questi libri di fantascienza tutta sola nel suo appartamento così a lungo. Probabilmente non parlava mai con nessuno in classe, imprigionata nella propria mente. Avrebbe dovuto abbassare i libri, uscire e farsi qualche amico e godersi la meravigliosa vita scolastica. La sua mancanza di espressività non aiutava ad andare d’accordo con la gente, ma se solo avesse sorriso, probabilmente, sarebbe stata molto carina.

Penso che le restituirò il libro domani...anzi no, siccome lo ho preso in prestito, almeno dovrei finirlo prima.


Il giorno seguente, dopo la scuola, siccome ero in carica per le pulizie quel giorno, arrivai alla stanza del club più tardi del solito. La prima cosa che vidi fu Haruhi che giocava con Asahina. “Stai ferma! Dannazione, fai la brava ragazza e non muoverti!”

“N...nooooo, a...aiutooo!”

Haruhi aveva quasi spogliato una combattiva Asahina dalla sua uniforme.

“KYAAA!”

Asahina urlò quando si accorse che ero arrivato.

Nel momento in cui la vidi con il solo reggiseno e le mutandine, uscii immediatamente e chiusi la porta mezza aperta.

“Mi spiace.”

Dopo aver aspettato fuori per dieci minuti, il duetto dei gemiti di Asahina e delle esclamazioni estasiate di Haruhi finì.

La voce di Haruhi passò per la porta: “Avanti, puoi entrare ora.”

Quando rientrai nella stanza, mi bloccai per lo stupore.

Ad accogliermi lì dentro c’era una bellissima cameriera.

Vestita da cameriera, Asahina era seduta su una sedia metallica con le lacrime agli occhi. Dopo avermi guardato tristemente, abbassò la testa.

Un grembiule bianco accoppiato ad una gonna ondulata, una camicetta e calze anch'esse bianche servivano solo a renderla più adorabile. La fascia per la testa merlettata e il nodo a farfalla aumentavano il suo fascino.

Che cameriera impeccabile!

“Bhè? Non e’ carina?” Haruhi lo disse come per vantarsi del suo lavoro, mentre accarezzava i capelli di Asahina.

Io ero d’accordo con tutto il cuore. Senza offesa per la povera Asahina, ma era davvero carina vestita in quel modo.

“Questo costume è fantastico, vero?”

“No, non e’ vero!” protestò lievemente Asahina.

Finsi di non sentirla e mi rivolsi ad Haruhi: “Perchè la stai facendo vestire in questo modo?”

“Perchè il costume da cameriera è sexy!”

Smettila di darmi risposte così insensate!

“Ho perso molto tempo a pensarci, lo sai?”

Anche se non ci avessi pensato per nulla, non avrebbe fatto molta differenza.

“In una recita dove la scuola è il palcoscenico, c'è l'obbligo di avere un personaggio carino come Mikuru. In altre parole, la storia non potrebbe progredire senza di lei, capisci? Mikuru è già carina e gentile, ma se non la vesti come una cameriera, non riceverai l’attenzione della gente. Ora tutti si innamoreranno di lei a prima vista. In questo modo saremo sicuri della vittoria!”

Di che cosa stai parlando, che cosa stai cercando di vincere, principessa?

Mentre stavo pensando a cosa rispondere, Haruhi tirò fuori dal nulla una macchina fotografica digitale e iniziò a fare foto ricordo.

Asahina arrossì completamente e scosse la testa violentemente.

“P...per favore, smettila di fotografarmi!!!”

Asahina, stai sprecando il tuo tempo a chiedere pietà ad Haruhi. Anche se ti inchini e ti inginocchi, è il tipo di persona che continuerà a fare quello che vuole, in ogni caso.

Come mi aspettavo, Haruhi e Asahina recitarono ogni sorta di posa per il loro reportage fotografico.

“Sniff...”

“Ora guarda qua! Abbassa un pochetto il mento! Solleva il grembiule! Così si comporta una brava ragazza! Sorridi un pò di più!”

Haruhi dava continuamente ordini ad Asahina, mentre premeva lo scatto della macchina. Se gli avessi chiesto dove la avesse trovata, mi avrebbe sicuramente risposto che la aveva “ottenuta” da qualche parte. Probabilmente rubata, pensai.

Durante la furia fotografica di Haruhi, Nagato Yuki era seduta al suo posto leggendo come al solito. Dopo la sua confusa conversazione con me la notte precedente, vedendola disinvolta come al solito, tirai un sospiro di sollievo.

“Kyon, è il tuo turno di fotografare.”

Haruhi mi passò la macchina fotografica e si girò verso Asahina. Poi, come un alligatore che si avvicina lentamente ad un ignaro uccellino, chiuse le sue braccia intorno alle spalle di Asahina.

“Ah...”

Haruhi sorrise.

“Mikuru, cerca di sembrare ancora più carina, ok?”

Detto questo, Haruhi procedette a sciogliere il fiocco di Asahina, poi a sbottonare velocemente tre bottoni dalla sua camicetta. Questo le rivelò quasi istantaneamente la scollatura.

“A...aspetta! No...che cosa stai facendo...!?”

“Non preoccuparti, non è mica importante, no?”

Certo che e’ importante, principessa!

Alla fine, Asahina fu obbligata ad appoggiare le mani sul grembo e ad inclinarsi leggermente in avanti. Messo di fronte al suo petto molto dotato, che era in netto contrasto con il suo piccolo corpo e la sua faccia carina, spostai velocemente i miei occhi. Ma non sarei stato in grado di fare alcuna fotografia in quel modo, perciò, senza alcuna alternativa, posi nuovamente il mio sguardo sulla macchina e premetti lo scatto continuamente, ogni volta che me lo ordinava Haruhi.

La povera Asahina fu obbligata a mettersi in pose che enfatizzavano ancora di più le curve dei suoi seni ed era così imbarazzata che la sua faccia era diventata ancora più rossa. Però, anche se era sul punto di piangere, fece ancora goffamente del suo meglio per sorridere, tirando fuori un fascino mai visto.

Diavolo, penso di starmi velocemente innamorando di lei.

“Yuki, prestami gli occhiali.”

Nagato Yuki lentamente alzò la testa, poi si tolse gli occhiali e li passò ad Haruhi; dopodichè riportò lo sguardo sul libro. Puoi anche leggere senza occhiali?

Haruhi li prese e li mise sul viso di Asahina.

“Gli occhiali renderebbero meglio se fossero leggermente inclinati. Così, in questo modo sarebbe perfetto! Kyon, ricorda di fare foto della quattrocchi, innocente e prosperosa cameriera!”

A parte questo, che cosa hai intenzione di fare delle foto con Asahina travestita così?

“Mikuru, da ora in poi dovrai indossare questo costume ogni volta che verrai alle attività del club!”

“Come puoi...”

Asahina fece del suo meglio per rifiutarsi, ma Haruhi la afferrò e iniziò ad accarezzarle la faccia.

“Chi ti ha chiesto di essere così carina? Diamine, anche una ragazza come me non può resistere dal farti questo!”

Asahina urlò e cercò di scappare, ma inutilmente, essendo in balia delle mani molestatrici di Haruhi.

Cavolo, Haruhi, sono così geloso! No, aspetta, come posso pensarla così!? Dovrei cercare di salvarla!

“D’accordo, penso che sia il momento di fermarsi ora!”

Cercai di far smettere le molestie sessuali di Haruhi, ma non voleva mollarla.

“E’ abbastanza, fermati ora!”

“E’ importante? Perchè invece non ti unisci a noi?”

Non è che fosse una cattiva idea, ma vedendo la faccia di Asahina diventare bianca, naturalmente non dissi nulla.

“Whoa, che sta succedendo qua?”

Voltandomi, vidi Koizumi Itsuki in piedi con la cartella all’entrata.

Guardò divertito prima Haruhi, le cui mani si stavano muovendo sui seni di Asahina; poi me, che stavo cercando di fermare la sua follia; poi Asahina in costume da cameriera, che non smetteva di tremare; infine Nagato Yuki, che restava impassibile, leggendo pacificamente il suo libro anche senza gli occhiali.

“Questa è una qualche attività del club?”

“Koizumi, sei arrivato proprio al momento giusto! Giochiamo con Asahina!”

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Che diavolo stai dicendo!?

Koizumi sorridette soltanto. Se sei d’accordo col suggerimento di Haruhi, allora devi avere qualche seria malattia.

“No, grazie. Mi sembra piuttosto spaventoso.”

Koizumi poggiò la cartella sul tavolo e prese una sedia che era appoggiata sul muro. “Vi dispiace se mi siedo semplicemente a guardarvi?”

Si sedette con le gambe accavallate e mi guardò come se fosse stato ad una parata.

“Fate finta che non ci sia, per favore. Continuate pure.”

No! Hai capito male! Non sto cercando di molestare Asahina! Sto cercando di salvarla!

Alla fine, riuscii a infilarmi tra Haruhi e Asahina e freneticamente afferrai quest'ultima proprio prima che cadesse a terra. Mi stupii di quanto fosse leggera mentre la poggiai su una sedia. Il costume da cameriera era stropicciato e disordinato e lei sembrava completamente esausta. In tutta onestà, mi sembrava ancora più sexy.

“Oh, bhè, siamo comunque pieni di foto.”

Asahina era così esausta che collassò semplicemente sul tavolo. Haruhi tolse gli occhiali dalla sua bella faccia e li restituì a Nagato. Nagato li prese in silenzio e li rimise senza dire una singola parola. Era come se la discussione

infinita della notte precedente non fosse mai esistita. Mi aveva preso in giro, giusto?

“D’accordo, iniziamo il nostro primo meeting della SOS Dan!”

Haruhi, che stava nella postazione del comandante, urlò improvvisamente. Per favore smettila di allarmare le persone gridando senza preavviso!

“Prima di questo, abbiamo fatto molto lavoro, come distribuire volantini e fare una pagina web. La reputazione della SOS Dan nella scuola si è elevata fino al cielo, perciò dichiaro che la fase uno del lavoro è stata un grande successo!”

Come può essere chiamato un successo danneggiare psicologicamente Asahina!?

“Ma la nostra casella di posta deve ancora ricevere una singola e-mail su fenomeni misteriosi e nessuno è ancora venuto discutere le sue esperienze con noi.” La reputazione da sola non serve a molto, siccome fino ad ora nessuno sa di che cosa si occupa questo club. Inoltre non è neanche riconosciuto dalla scuola!

“C'è un detto che fa “La pazienza e’ la miglior virtù”, ma i tempi sono cambiati. Anche se dovessimo girare tutta la Terra, saremo noi a trovarli. Perciò iniziamo tutti quanti a cercarli!”

“...che cosa stiamo cercando?” Siccome nessun altro lo aveva chiesto, decisi di farlo io.

“Tutti gli avvenimenti misteriosi di questo mondo! Se ci impegniamo, saremo in grado di trovare uno o due casi in questa città.”

Sono i tuoi ragionamenti ad essere un mistero, principessa!

Io mostrai la mia riluttanza, Koizumi sorrise solamente in modo enigmatico, Nagato rimase con la faccia di legno, mentre Asahina sembrava essersi rassegnata al suo fato, troppo esausta per rispondere.

Ignorando le risposte di tutti, Haruhi ondeggiò il braccio e gridò: “Questo Sabato, che è domani, ci incontreremo fuori dalla stazione nord prima delle nove del mattino! Non arrivate in ritardo! Gli assenti verranno giustiziati!”

Sigh, di nuovo la pena di morte?


Che cosa fece Haruhi con le foto di Asahina cameriera? Immagino che molti di voi lo avranno già immaginato, quella stupida ragazza aveva intenzione di metterle sulla pagina web in modo da attrarre le persone al sito per le discussioni.

Quando lo scoprii, aveva appena finito di uploadarle sulla home page per dare il benvenuto ai visitatori. Stava anche scrivendo i dati personali.

Hai idea di cosa stai facendo!? Questo potrebbe scatenare un sacco di persone!

Cercai di fare del mio meglio per fermare questo folle comportamento e farle rimuovere tutte le immagini. Se Asahina avesse scoperto che le sue foto in pose sexy vestita da cameriera erano state diffuse in tutto il mondo, probabilmente sarebbe svenuta sul posto.

La misi in guardia velocemente sui pericoli di mettere dati personali sul web e, sorprendentemente, per una volta Haruhi prestò attenzione ed ascoltò seriamente quello che dicevo.

Alla fine, come per ripicca nei miei confronti, disse in tono abbastanza irritato: “Lo sapevo già!”

Poi mi diede con riluttanza il permesso di rimuovere le immagini. In quel momento avrei dovuto eliminare tutte le foto di Asahina, ma sarebbe stato troppo un peccato. Quindi le salvai segretamente in una cartella nell’hard disk del computer e ci misi una password.

Solo io posso vedere quelle immagini!


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