Suzumiya Haruhi ~ Italian Version:Volume 2 Capitolo 5

From Baka-Tsuki
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Capitolo 5[edit]

Era Lunedì mattina... Mancava una settimana all’inizio del festival culturale, sebbene la scuola fosse avvolta da un’atmosfera rilassata. Questa scuola aveva davvero in programma di tenere un festival culturale? Non avrebbe dovuto esserci un pò più di vita? Dato che l’atmosfera era fin troppo tranquilla, anche io mi sentivo demotivato. E avvicinandomi all’aula, c’erano altre cose che mi avrebbero ulteriormente demotivato.

Koizumi aspettava di fuori. Aveva già detto abbastanza ieri, doveva aggiungere altro?

“La classe 1-9 ha già iniziato le prove per la commedia. Stavo semplicemente passando di qua.”

La tua faccia effeminata era l’ultima cosa che volevo vedere la mattina presto.

“Cosa c’è adesso? Non mi dire che quella stupida dimensione è finalmente apparsa?”

“No, ieri no. Sembra che Suzumiya fosse talmente depressa da non avere tempo per sentirsi frustrata.”


Perché?

“Dovresti saperlo … Dato che non capisci, lascia che te lo spieghi. Suzumiya ha sempre pensato che qualunque cosa accadesse, tu saresti sempre stato il suo unico compagno. Anche se ti lamentavi, saresti sempre stato dalla sua parte. Ogni cosa avesse potuto fare, solo tu avresti potuto accettarla.” Di che cosa stai parlando? Gli unici a poter accettare il suo comportamento erano i Martiri che si erano sacrificati nel nome del Signore. Lascia che lo affermi per convalidare il mio record, non sono né un santo né un grande leader, ma solo una persona comune che ha del buon senso.

“Cosa succede fra te e Suzumiya?”

Cosa intendi, cosa succederebbe fra noi?

“Non potresti per favore, tirarla su di morale? Ora i piccioni del sacrario sono carini, ma se Suzumiya continua ad essere così depressa, potrebbero trasformarsi in qualcosa che non ha niente a che vedere con dei semplici volatili.”

“Per esempio?”

“Se lo sapessi, non sarei così agitato. Non sarebbe un bello spettacolo se il tempio brulicasse di disgustose creaturine striscianti con tentacoli, vero?”

“Prova a spargere del sale.”

“Questo non risolverà il problema alla radice. Adesso Suzumiya è nel suo limbo; ha cercato di migliorare la situazione girando il film. Ma visto che ieri ha litigato con te, la sua energia si sta canalizzando in un’altra direzione - da positiva a negativa. La situazione sarebbe stata più gestibile se fosse finita lì, ma visto che è andata oltre, le cose si potrebbero complicare.”

“Quindi mi stai chiedendo di consolarla?”

“Non è poi così difficile, no? Devi solo riconciliarti con lei.”

Cosa intendi con riconciliarti con lei? Non sono mai andato molto d’accordo con lei prima.

“Huh? Ho sempre pensato che fossi una persona tranquilla e ragionevole. Possibile che mi sia sbagliato?”

Rimasi in silenzio. La ragione per cui mi ero arrabbiato tantissimo con lei ieri, era che non sopportavo più vederla maltrattare Asahina…Più o meno…O forse era carenza di calcio. Per questo sera prima bevvi un intero litro di latte e, sorprendentemente, la rabbia si era molto abbassata stamattina al mio risveglio. Comunque il latte era solo una specie di sedativo. Ad ogni modo avrei dovuto mettere da parte l’orgoglio e consolarla? Da ogni punto di vista, è difficile non ammettere che questa ragazza aveva oltrepassato i limiti.

Koizumi inziò a fare le fusa come un gattino che assapora il suo cibo, e mi diede un colpetto sulla spalla.

“Conto su di te visto che in termini di distanza, sei la persona a lei più vicina.”


Dato che non mi giravo, non avevo modo di incrociare lo sguardo con Haruhi seduta dietro di me. Quel giorno sembrava particolarmente intenta ad osservare il cielo, visto che passò molto tempo a guardare fuori dalla finestra, fino all’ora di pranzo.

Per qualche ragione, anche Taniguchi oggi era nervoso: “Che sottospecie di film era mai quello? Non so nemmeno perché ho sprecato il mio tempo per venire!”

Durante la pausa pranzo, Taniguchi mi malediceva, mentre divorava il suo pasto. Di solito Haruhi andava sempre via dall’aula a quell’ora, e non fece eccezione neanche quella volta. Non avrebbe mai detto queste cose con lei nei paraggi. Era un codardo che alzava la voce solo quando si sente al sicuro.

“E’ tutta colpa di Suzumiya. Sarà un pessimo film, ne sono certo!”

Non me ne importa davvero nulla dell’opinione altrui. Non mi considero un grande leader, e non ho intenzione di lasciare che il mio nome compaia negli annali di storia. Sono solo un personaggio di poco conto che sta nel suo angolino a rimuginare. Sono bravissimo ad individuare il più piccolo errore nella cucina di mia madre, anche se io per primo non so cucinare.

Ma questa era una situazione in cui dovevo essere chiaro, quindi parlai: “L’ultima cosa che voglio sentire sono le tue lamentele.”

Taniguchi, tu cosa hai mai fatto? Almeno Haruhi ha partecipato al festival e si è impegnata per realizzare qualcosa, anche se alla fine ci ha messo nei guai. Per lo meno è di certo migliore rispetto a quegli idioti che non fanno altro che lamentarsi tutto il giorno. Cretino! Dovresti chiedere scusa a tutti quelli che si chiamano Taniguchi in Giappone, per tutti i tuoi omonimi là fuori, sei solo una disgrazia.

“Lascia stare, Kyon.” Kunikida cercò di intromettersi.

“Sta solo sfogando la sua frustrazione. A dire il vero ci piacerebbe uscire un pò di più con Suzumiya. Siamo davvero invidiosi di te, Kyon”

“Col cavolo!” disse Taniguchi, lanciando uno sguardo truce a Kunikida: “Non ho intenzione di unirmi al vostro stupido club.”

“E’ strano che tu lo dica, quando lo hanno chiesto, chi aveva accettato subito di andare? Ieri eri forse stordito? Hai persino annullato i tuoi piani per la giornata.”

“Smettetela di prendervi gioco di me, idioti!”

Era per questo che Taniguchi era così arrabbiato. Aveva appositamente annullato tutti i suoi programmi, per venire ad aiutarci con entusiasmo come comparsa extra, ma era stato ripreso a mala pena in una scena e alla fine era persino quasi annegato. Certo si meritava un pò di comprensione, ma non ero in grado di farlo, visto che ero anche più arrabbiato di lui. Sapevo meglio di tutti che il film di Haruhi sarebbe stato troppo stupido per chiunque, visto che lei sapeva solo andare avanti a testa bassa senza preoccuparsi delle conseguenze. Siccome avevamo ripreso tutto quello che le era venuto in mente, non c’era neanche un copione su cui discutere. Solo un genio avrebbe potuto farne un successo.

Secondo me Haruhi non ha davvero talento come regista, ma se le persone iniziano a criticarla per questo… Aspetta, perché mi arrabbio tanto?

“Kyon, Suzumiya sembra essere particolarmente di cattivo umore rispetto al solito, è successo qualcosa?”

Sentii la domanda di Kunikida mentre pensavo. Ero uguale a Taniguchi. Avevo semplicemente assecondato tutto quello che diceva e poi gliene avevo dette un sacco alle spalle. Mi ritrovai un pò in lui guardandolo. A volte maledicendo Haruhi, a volte sentendomi inutile….. Era il mio lavoro. Ma era un lavoro che potevo fare solamente io e nessun altro.

Ero talmente frustrato che anche il mio pranzo aveva perso sapore. Mi spiaceva per mia madre che me lo aveva preparato. Maledizione, Taniguchi, idiota. Se non avessi detto quelle sciocchezze, non starei facendo cose di cui dopo potrei pentirmi.

Che cosa avevo fatto?

Chiusi il coperchio del mio cestino per il pranzo e mi precipitai fuori dall’aula.


Haruhi era nella stanza del club, mentre connetteva la telecamera al computer, sembrava stesse lavorando a qualcosa. Mi guardò sconcertata mentre aprii la porta all’improvviso. Era proprio un panino al curry quello che teneva nella mano sinistra?

Gettò via di corsa il panino, poi si mise la mano dietro i capelli… credo. A quel punto se li slegò. Non so perché lo fece, come se stesse cercando di sciogliersi velocemente i capelli che aveva legato dietro la testa. Non ci feci molto caso, visto che potevo rimandare la questione a dopo.

Poi le dissi quel che dovevo: “Hey, Haruhi.”

“Cosa c’è?” Haruhi attivò la modalità difesa, come un gattino.

Così dissi a quel suo musetto, “Dobbiamo fare di questo film un successo!”

La chiamano impulsività, giusto? Una persona come me probabilmente si innervosisce un paio di volte l’anno, per questo mi ero arrabbiato il pomeriggio precedente. Tempismo perfetto. E quel giorno quest’impulso era scattato a causa delle parole ambigue di Koizumi e della stupida faccia di Taniguchi. Per non parlare dello sguardo malinconico di Haruhi che mi frustrava e mi rendeva inquieto. Se avessi lasciato crescere questi sentimenti dentro di me avrei finito per sfondare la finestra dell’aula, così meglio sbarazzarsi subito di questi cattivi pensieri. Perché mi dovevo sempre giustificare, qualunque cosa facessi?

“Hmph.” disse poi Haruhi fieramente: “Certo che sarà così. Dopo tutto io sono la regista. Il successo è già garantito. Non c’è bisogno che tu dica certe banalità.”

Che sempliciotta. Giusto quando pensavo che iniziasse a mostrare dei sentimenti gentili degni di encomio. Ora la lucina enigmatica degli occhi di Haruhi si è rinvigorita da fiamme di estrema fiducia in sé stessa. Non so dove faccia il pieno. E’ proprio una sempliciotta. E’ come un boss finale di un RPG che continua a lanciarsi incantesimi rigeneranti, ma non può fregarmene di meno. Dovrebbe essere più equilibrata. Potrebbe finire i giocatori in un colpo solo e far apparire a breve la scritta ‘Game Over’ sullo schermo…. Cosa sto dicendo? Ah si, quel tipo di giochini antistress non esistono. Non sono sicuro di cosa significhi, siccome non dovevo neanche iniziare questo discorso, ma ad ogni modo non mi piace vedere Haruhi depressa, e non voglio vederla mai più così. Lei è nata per correre senza motivo in quelle maratone infinite, prive di senso e senza meta. E’ solo che…. Se si fermasse così all’improvviso su due piedi, inconsciamente avrebbe iniziato a fare qualcosa di assolutamente inutile, ecco tutto.

…Più o meno era quel che pensavo.


Quello stesso giorno, dopo la scuola…

“Non avresti potuto esprimerti meglio?” disse Koizumi.

“Mi spiace”. risposi.

“Anche se le hai di certo tirato su il morale, speravo che ti potessi esprimere …. Senza creare ulteriori problemi.”

“… Mi dispiace.”

“Invece di ristabilire la normalità, la situazione adesso è persino diventata più estrema.”

“...”

“Non c’è modo di tenerlo segreto.”

Koizumi mi guardava con i suoi profondi occhi scuri mentre ci riflettevo. Non sembrava che mi stesse biasimando, ma la sua voce era molto malinconica.

E’ così? Le cose sono peggiorate, e sembra a causa mia.

Perché? Come potevo saperlo?

C’erano ciliegi in fiore ovunque. Eravamo sul sentiero dei ciliegi sul fiume, dove Asahina mi aveva rivelato la sua vera identità. Lasciatemi confermare nuovamente la stagione: adesso era autunno. C’era ancora qualche traccia dell’estate nell’aria, ma generalmente in Giappone i ciliegi fioriscono in primavera. Può capitare una fioritura anticipata rispetto alla loro stagione, ma sei mesi prima era un pò troppo ridicolo. Anche i ciliegi erano impazziti quanto il sole? Sotto i petali di ciliegio che cadevano, solo Haruhi sprizzava energia da tutti i pori. Nel suo succinto costume da cameriera Asahina vacillava camminando senza meta. Era forse scombussolata da questa fioritura fuori stagione?

“Non pensavo che le cose si sarebbero volte a mio favore tanto facilmente. Pensavo proprio di girare una scena piena di ciliegi in fiore! Questo raro evento meteorologico capita a puntino!” sentenziò Haruhi, mentre faceva mettere Asahina in varie pose.

Dopo tutto era impossibile. Ogni volta che qualcuno fa qualcosa impulsivamente, è lui stesso a doverne pagare le conseguenze in futuro. Negli ultimi sei mesi, sembrava fosse questa la lezione che dovevo continuamente imparare.

E non stavo riflettendo su: “Avrei dovuto farlo”, ma piuttosto: “Non avrei dovuto farlo.” Proprio un pensiero negativo.

Qualcuno mi dia una pistola! Una pistola vera! Non una giocattolo!

La fioritura dei ciliegi sembrava essere iniziata dopo mezzogiorno, ed i petali cominciarono a cadere verso sera. Persino la tv locale lo aveva annunciato come un evento raro, quanto desideravo che pensassero fosse solo un caso più unico che raro.

Diamo la colpa agli anomali cambiamenti climatici degli ultimi anni, OK?

“Suzumiya sembra pensare in questo modo.” disse Koizumi, mentre camminava fianco a fianco con Asahina. La vista di lui, in apparenza di bell’aspetto, e Asahina, una bellezza genuina, che camminavano insieme era sufficiente a far arrabbiare tutti gli uomini del mondo. Ne ero molto seccato. Nagato non aveva nulla da dire riguardo alla situazione, mentre col suo solito sguardo assente guardava i petali fluttuanti, il cui orologio biologico era stato messo sottosopra. I petali rosa si posavano sul suo mantello nero, creando un forte contrasto di colore. Era al corrente dei piccioni?

“Bene! Acchiappiamo un gatto!” disse Haruhi all’improvviso.

“Una strega deve avere un famiglio, cosa c’è di meglio di un gatto? Dove possiamo trovare un gatto nero? E ce ne vuole uno carino.”

Un momento, Nagato non doveva essere una malvagia strega aliena?

“Che differenza fa? Andiamo! Ad ogni modo è quel che ho deciso. Dove lo troviamo un gatto?” “Nel negozio di animali, è ovvio!”

Sorprendentemente Haruhi arrivò ad un compromesso dopo aver sentito il mio suggerimento casuale: “Un gatto randagio andrà benissimo. Altrimenti dovremmo noleggiarne uno e restituirlo al negozio di animali. Sarebbe un’inutile seccatura. C’è un qualche luogo abbandonato, dove poter trovare un gatto randagio? Yuki, ne conosci uno?”

“Si.” Nagato annuii lievemente, poi iniziò a camminare come un capo religioso che ci volesse condurre alla Terra Promessa. C’era qualcosa che Nagato non sapesse? Se le avessi chiesto dove fosse il portafoglio che avevo perduto cinque anni fa, probabilmente me lo direbbe, visto che conteneva tutti i miei averi, che ammontavano a circa 500 Yen. Circa quindici minuti dopo arrivammo dietro il condominio di appartamenti lussuosi dove abitava Nagato.

C’era un prato inglese ben ordinato circondato da alberi, che nascondevano la vista dall’esterno. Vi erano raccolti un po’ di gatti, che sembravano randagi, ma non erano intimoriti dalle persone. Quando camminai verso di loro, non scapparono, forse pensavano che gli avremmo dato da mangiare? Alcuni ci fecero le fusa strusciandosi sulle nostre gambe. Haruhi prese un gatto e disse: “Non ci sono gatti neri? Beh, allora prenderemo questo!”

Era un gatto pezzato tricolore, inutile dire che fosse maschio. [La caratteristica tricolore è inusuale per i gatti maschi, dovrebbe trattarsi si un embrione con 3 cromosomi XXY] Eppure tuttavia Haruhi non si rendeva conto del suo pedigree e non aveva soggezione del gatto che aveva pescato a caso.

“Ecco qui Yuki, lui sarà il tuo partner. Cercate di andare d’accordo.”

Nagato prese il gatto con espressione assente, come fosse stato uno di quei pacchetti di fazzolettini di carta distribuiti dai venditori ambulanti, anche il gatto aveva uno sguardo assente mentre veniva consegnato nelle sue mani.

Le riprese iniziarono subito, nel retro di un condominio, i luoghi non erano più un problema per girare questo film. La telecamera era già piena di riprese venute fuori di volta in volta dalla fantasia della regista.

Non sono responsabile di mettere insieme tutte queste scene discontinue in modo da farne una storia coerente, vero?

“Yuki, attacca Mikuru!” Al comando di Haruhi, Nagato si inginocchiò in modo strano e si trasformò in una strega nera con un gatto sulla spalla sinistra. Comunque la si guardasse, il gatto sembrava troppo pesante. Era una buona cosa che stesse aggrappato docilmente alla sua spalla, ma di conseguenza il corpo di Nagato ne risultava inclinato su un lato. Cercò di fare del suo meglio per mantenere l’equilibrio in modo da non farlo cadere.

Manteneva questa posizione innaturale mentre sventolava la sua bacchetta verso Asahina: “Prendi questo!”

Credo che in questa scena dei raggi incredibili dovrebbero scaturire dalla bacchetta di Nagato, giusto?

“...Kyaa!” Asahina gridò come se stesse patendo dei dolori atroci.

“E, taglia!” urlò Haruhi con soddisfazione ed io smisi subito di riprendere, mentre Koizumi mise giù il riflettore a specchio che stava reggendo.

“Voglio che quel gatto parli. Dopo tutto è il gatto di una strega. Deve per lo meno dire una frase compiuta.”

Ora, questo è ridicolo.

“Il tuo nome è Shamisen. Hey, Shamisen dì qualcosa!”

Com’è possibile che possa parlare? No, sul serio, ti supplico, per favore non parlare.

Forse le mie preghiere furono ascoltate, visto che il gatto dall’infausto nome Shamisen non iniziò a parlare Giapponese, ma invece si leccò la coda e ignorò completamente il comando di Haruhi. Naturale, ma tirai comunque un sospiro di sollievo.

“Tutto sta andando secondo i piani.”

Haruhi riesaminò le riprese del giorno e sorrise felice, come se questa mattina non fosse mai stata depressa. Era una buona cosa che si fosse tirata su di morale così in fretta, e per una volta ne fui impressionato.

“Kyon, tu sarai responsabile di badare al gatto.”

Haruhi piegò la sedia da regista e mi diede quest’irragionevole ordine.

“Prenditi cura di lui quando lo porti a casa, perché ne abbiamo bisogno per le prossime riprese. Educalo bene! Insegnagli qualche trucco entro domani, ad esempio come saltare in un cerchio di fuoco o altro.”

Se il gatto se ne sta docilmente aggrappato alla spalla di Nagato, penso sia abbastanza intelligente da poterlo fare, giusto?

“E’ tutto per oggi, domani sarà l’ultimo giorno di riprese! Oggi è andato tutto liscio, la storia sta entrando nel vivo e tutti hanno tenuto alto lo spirito! Andate a riposarvi, anche domani avremmo bisogno dello stesso spirito!”

Haruhi sventolò il suo megafono e ci congedò, poi s’incamminò verso casa da sola, canticchiando la musica finale di “Blade”.

“Phew...”

Sia io che Asahina-san sospirammo, Koizumi mise lo specchio sotto braccio e si preparò per andarsene, mentre Nagato fissava assente Shamisen, come una penna senza inchiostro.

Mi inginocchiai e accarezzai la testa del gatto: “Grazie per il duro lavoro. Forse ti comprerò qualche scatoletta o preferisci del pesce essiccato?”

“Mi vanno bene entrambi.”

Una chiara voce baritona maschile disse la sopracitata frase, e nessun altro avrebbe potuto dirla. Vidi Koizumi ed Asahina stupefatti, poi mi voltai ad osservare l’espressione da poker di Nagato. Tutti avevano lo sguardo fisso in un punto - i miei piedi. Lì vicino c’era il gatto, che mi guardava con i suoi occhioni scuri e tondi.

“Hey!” dissi: “Sei tu che hai appena parlato, Nagato? Non dicevo a te. Stavo chiedendo al gatto.” “E’ quel che ho pensato anch’io, per questo ti ho risposto. Ho forse detto qualcosa che non va?” Così disse il gatto…





“Questo mi ha davvero sorpreso.” disse Koizumi.

“E’ troppo scioccante, un gatto che parla …” disse Asahina.

“...”

Nagato rimase in silenzio mentre prendeva in braccio Shamisen, che poi parlò: “Non capisco come mai siate tanto stupiti.” disse mentre si aggrappava con le zampe sulle sue spalle.

Un demone gatto… e’ così che diventano i gatti dopo qualche anno di vita?

“Non ne sono certo. La concezione di tempo non mi riguarda. Cos’è il presente? Cos’è il passato? Non mi interessa.”

Già era sorprendente che parlasse, ma non ci aspettavamo che esprimesse anche dei concetti così astratti.

Ora, non vantarti, sei solo una palla di pelo. Mi chiedo se dovremmo vendere Shamisen all’asta su internet.

“Secondo voi, probabilmente ho emesso dei suoni che sembrano delle frasi umane, ma non lo fanno anche i pappagalli? Da cosa avete dedotto che ho pronunciato dei suoni che esprimono frasi compiute?”

Di cosa diavolo stai parlando?

“Da questa conversazione, dal preciso istante in cui hai risposto alla mia domanda.”

“Forse il suono che ho emesso corrispondeva casualmente alla natura della tua domanda.”

“In quel caso, non significherebbe che le conversazioni che fanno gli umani fra di loro sono tutte senza senso?”

Perché diavolo sto avendo una conversazione seria con un gatto?

Shamisen, il gatto randagio, si leccò la punta della zampa, la strofinò dietro l’orecchio e disse, “Esattamente. Puoi aver avuto una conversazione con quella donna, ma nessuno è certo se entrambe avete espresso quello che volevate veramente dire,” disse con la sua voce profonda.

“Questo perché ogni persona può o può non a dire quello che pensa in fondo al cuore in base alla situazione.” rispose Koizumi.

Tu zitto!

“Ora che me lo fai notare… può avere senso.” disse Asahina.

Scusa, non potresti evitare di essere d’accordo con il gatto pure tu?

Scrutai gli altri gatti sul prato inglese, ad eccezione di Shamisen, tutti gli altri gatti emisero un miagolio o fecero le fusa. Sembrava che solo questo fosse in grado di esprimersi con un linguaggio umano. Com’era possibile? Era tutta colpa di quella stupida ragazza.


“Sembra che le cose siano volte al peggio.”

Koizumi sorseggiò con eleganza il suo caffè e continuò: “Sembra che abbiamo sottovalutato Suzumiya.”

“Cosa vorresti dire?” chiese Asahina sottovoce.

“Il mondo creato nel suo film ha iniziato a diventare parte di questa realtà. I contenuti del film che ha visualizzato, si sono manifestati in questo mondo e sono diventati parte della nostra realtà. Ad esempio Asahina è riuscita a sparare dei raggi laser e il gatto ha potuto parlare. Se all’improvviso dicesse, ‘Voglio riprendere la scena di un meteorite gigante che cade sulla Terra’ potrebbe semplicemente accadere.”

Proprio adesso, eccetto Haruhi, gli altri quattro membri della SOS Dan erano riuniti nel bar di fronte alla stazione. Koizumi aveva proposto una riunione d’emergenza per parlare di lei, iniziativa che tutti accettammo. Sembrava che la cosa stesse diventando seria. Ad un primo sguardo, sembravamo un gruppetto di liceali che si ritrovavano a chiacchierare allegramente -anche se era solo Koizumi a sorridere allegramente-, ma quel che stavamo facendo in realtà sembrava più un gruppo di canaglie malfidenti che tramavano per fermare il Difensore della Giustizia prima che sferrasse il suo ultimo attacco.

A proposito, lasciammo Shamisen ad aspettarci fuori nel prato, dicendogli espressamente di non parlare con nessuno o rispondere a qualsiasi domanda.

Il gatto non sembrava dispiaciuto e disse semplicemente: “Okay”.

Si sedette poi tranquillo all’ombra di un albero sulla strada, guardandoci andar via.

“Che cosa accadrà, ora…?” disse Asahina molto preoccupata.

La povera ragazza era davvero turbata, visto la continua pressione psicologica subita durante le riprese del film di Haruhi. Nagato rimase con la sua espressione assente, sempre vestita in nero. Koizumi sorseggiò lentamente il suo caffèlatte e disse: “Tutto quel che so è che non possiamo lasciare Suzumiya così da sola.”

Mandai giù l’acqua fredda tutto d’un colpo, visto che avevo già finito il mio bicchiere di thè alla mela, “Non dovremmo trovare un modo per fermarla?”

“Chi altri può farle rinunciare a fare questo film? Io non ne sarei in grado.”

Nemmeno io. Una volta avviato il motore, finchè Haruhi non lo spegne, continuerà senza sosta. Sembra uno di quei pesci che se si fermassero, morirebbero. Se tracciassimo il suo albero genealogico, scopriremmo tracce di tonno e sardine nel suo DNA.

Nagato non sembrava nemmeno pensarci mentre beveva in silenzio il suo thè alle mandorle. Forse non ci stava davvero pensando, o forse, visto che aveva capito tutto, non aveva bisogno di pensare ulteriormente, è possibile persino che semplicemente non fosse brava a parole. Dopo aver passato sei mesi con lei, mi era ancora difficile indovinare i suoi pensieri.

“E tu, Nagato? Cosa ne pensi?”

“...” Nagato mise la tazza sul vassoio senza far rumore, poi volse pacatamente lo sguardo verso di me e disse: “A differenza dell’ultima volta, Suzumiya Haruhi non scomparirà da questo mondo.”

La sua voce era così fredda e nitida: “L’entità Senziente di Dati Integrati deduce che sia abbastanza.”

Koizumi si mise elegantemente una mano sulla fronte e disse: “Ma questo sarebbe un bel problema per noi.”

“Non per noi. Non vediamo l’ora di riscontrare dei cambiamenti nel nostro soggetto di osservazione.”

“E’ così?”

Koizumi decise velocemente di ignorare Nagato e si girò di nuovo verso di me: “Allora, sotto quale genere potremmo classificare il film di Suzumiya?”

Sigh, ancora una volta si era espresso in modo ambiguo.

“Lo schema della storia potrebbe dividersi in tre modi. Primo, potrebbe accadere all’interno di una certa struttura. Secondo, potrebbe rompere la struttura stabilita e crearne una nuova. Terzo, potrebbe far tornare la struttura danneggiata al suo stato originale.”

Come mi aspettavo, ha cominciato uno dei suoi lunghi discorsi in Marziano, che porterebbe chiunque a pensare: “Che diavolo sta dicendo?” Asahina, non c’è bisogno di prendere sul serio le sue sciocchezze!

“Visto che esistiamo in questa struttura, se vogliamo capire il nostro mondo, dobbiamo pensare con razionalità, oppure cercare di capirlo osservandolo.”

Cosa diavolo intendi per ‘struttura’?

“Prova a pensarla come la nostra ‘realtà’ attuale. Questo mondo è tale da permetterci di esistere al nostro stato attuale. Al contrario, il film che sta girando Suzumiya, per noi è fantasia.”

Non è ovvio?

“Il vero problema adesso è che le cose che esistono solo nella fantasia stanno influenzando la nostra ‘realtà’.”

I sorprendenti occhi di Wonder Mikuru, i piccioni, i ciliegi in fiore ed il gatto.

“Dobbiamo impedire al mondo fantastico di insinuarsi ulteriormente nella nostra realtà.”

Koizumi mi era sempre sembrato piuttosto entusiasta ogni volta che parlava di queste cose, sembrava alquanto allegro. Per oppormi, decisi di mostrare una faccia triste.

“La creazione di questo film è stata come un filtro verso la manifestazione dei poteri di Suzumiya. Per impedire che si manifestino, dobbiamo farle capire che si tratta solo di fantascienza. Perché proprio adesso, ha involontariamente mischiato il confine fra la fantasia e la realtà.”

Sembri davvero entusiasta!

“Dobbiamo trovare un criterio razionale per dimostrarle che le cose che succedono nella fantasia non sono reali. Dobbiamo assicurarci che questo film si concluda in modo sensato.”

“Come possiamo normalizzare il fatto che un gatto parli?”

“Normalizzare non è il termine giusto. Perché in questo modo, verrebbe creato un mondo in cui i gatti possono parlare. Nella nostra ‘realtà’ i gatti non parlano. Se nessuno trovasse strano che un gatto parli, le conseguenze sarebbero terribili, poiché nel nostro mondo è semplicemente impossibile che i gatti parlino.”

“E allora cosa mi dici degli alieni, dei viaggiatori del tempo e degli esper? La loro esistenza è possibile?”

“Beh, certamente, dato che sono qui davanti ai tuoi occhi. Nel nostro mondo è più che normale, purché Suzumiya non lo venga mai a sapere.”

Davvero?

“Supponiamo di osservare il nostro mondo dall’esterno. Se lei crede che il ‘mondo reale’ sia quello a cui tu credevi fino a poco tempo fa, un mondo senza fenomeni paranormali - dove gli alieni, i viaggiatori del tempo e gli esper non esistono - allora la ‘realtà’ in cui ci troviamo sarebbe interamente un mondo immaginario.”

Così, questo sarebbe il vero volto del Dio di cui stai parlando?

“Ma questo è ciò che viene osservato dall’esterno. Hai sperimentato in prima persona che i fenomeni paranormali, in effetti, esistono in questo mondo - ed includono Nagato e me. Dato che siamo qui, puoi solo accettare questo dato di fatto entro i confini di questo mondo. Sono certo che adesso avrai una visione completamente diversa di questo mondo rispetto all’anno scorso.”

Forse sarei stato più felice di non saperlo.

“Come posso spiegarti? Hmm posso darti conferma di questo. Lo stato attuale di Suzumiya è rimasto uguale a prima. In altre parole, non ha ancora cambiato il modo di vedere questa realtà. Ne può parlare a lungo, ma in fondo al cuore non crede all’esistenza di fenomeni paranormali. Prendiamo ad esempio quel che ha visto; ha considerato l’apparizione di uno Spazio Chiuso e di un Avatar come un sogno. Dato che i sogni esistono nell’immaginazione, la ‘realtà’ di questo mondo è preservata.”

Abbiamo lavorato duramente dall’inizio alla fine per preservarla.

“Bene, quindi non c’è dubbio che l’immaginario si possa manifestare nella realtà. Se Suzumiya considerasse questi avvenimenti come dati di fatto, allora il gatto parlante sarebbe inserito in questa ‘realtà’. Visto che in questo mondo sarebbe strano se un gatto parlasse, per permettere ai gatti parlanti di far parte di questa ‘realtà’, il mondo dovrebbe essere ricostruito. Suzumiya vuole costruire un mondo in cui i gatti parlino? Non penso che questo mondo possa raggiungere completamente i livelli della fantascienza, giudicando dal suo modo di pensare, non penso che creerebbe qualcosa di così inopportuno. Anche se è possibile che il mondo diventi improvvisamente fantascienza, quindi non ci sarebbe più bisogno di giustificare l’esistenza di gatti parlanti. Se esistessero dei gatti parlanti, per lei sarebbe sufficiente. Non si porrebbe il problema del perché i gatti parlino, visto che il mondo diventerebbe un posto in cui è del tutto naturale che sia così.” Koizumi mise giù il suo caffè e mentre giocherellava con le dita sul bordo della tazzina, disse: “Sarebbe un bel problema, sconvolgerebbe tutti i principi comuni dell’umanità. A modo mio io rispetto il modo di ragionare e di trarre conclusioni degli esseri umani. Secondo questo metodo, in questo mondo è impossibile, senza alcuna influenza esterna, trovare un gatto parlante che esprima semplici concetti da sé. Per noi sarebbe davvero strano che esistesse un gatto parlante a questo mondo.”

Quindi come spieghi la tua esistenza? Un esper non è lo stesso di un gatto parlante?

“Hai ragione. In questo mondo siamo anomali. Non rientriamo nei principi comuni di questa realtà. Esistiamo solo grazie a Suzumiya. Vale lo stesso per il gatto, perché Suzumiya desidera farlo apparire nel film, ed è per questo che esiste. Da quel che capisco, sta cercando di creare un legame fra questa realtà ed il mondo immaginario del film, che sta cercando di realizzare.”

Adesso non è il momento di capire, ma di decidere cosa dovremmo fare!

“Ed è per questo che dobbiamo classificare a quale genere appartiene questo film.”

Quanto desidererei che non si spingesse oltre. Anche se dev’essere gratificante mostrare che si è in grado di tenere una lunga conversazione, uno dovrebbe considerare anche cosa ne pensano i suoi interlocutori! I tuoi interminabili discorsi sono noiosi, quanto quelli che fa il preside nell’assemblea mattutina ogni settimana. Guarda, anche Asahina sembra perplessa sin dall’inizio.

Ma Koizumi non aveva intenzione di fermarsi qui: “Se tutto questo fosse accaduto nel mondo fittizio, non ci sarebbe bisogno di spiegarsi perché il gatto parlasse o perché Asahina potesse sparare dei raggi laser dagli occhi. Poiché in quel mondo sarebbe un ‘dato di fatto’.”

Volsi lo sguardo fuori dalla finestra per assicurarmi che Shamisen fosse ancora lì.

“Ma se c’è un motivo per il quale il gatto parlante ed il Mikuru Beam esistono, dal momento che è davvero così, allora è possibile che qualcuno lo scopra. La realtà in cui i gatti parlano e in cui Mikuru può sparare raggi laser non esiste, ma solo perché nessuno non l’ha ancora notato - osservandoli, la loro esistenza potrebbe essere provata. A quel punto il nostro mondo cambierebbe completamente. Avremmo bisogno di riadattare le conoscenze di questo mondo, ad uno in cui esistono questi avvenimenti paranormali, visto che il mondo che conoscevamo diverrebbe un mondo fantascientifico.”

Sospirai profondamente, non c’era modo di metterlo a tacere?

Quindi questo è quello che stai cercando di dirmi: è richiesto un motivo sufficiente a spiegare l’esistenza di gatti parlanti. Ma in quel caso, come spiegheresti la tua esistenza, e quella di Nagato e Asahina-san? Non sei anche tu, come loro, parte di questi fenomeni soprannaturali?

“Forse per te è così, non c’è bisogno di ulteriori chiarimenti. Per te il mondo è già cambiato. Il mondo che conoscevi quando sei entrato alle superiori non era forse diverso da questo? Il tuo concetto di realtà è senz’altro cambiato. Non hai riscontrato delle nuove realtà? Non hai avuto conferma che le persone come noi esistono per davvero?”

“Cosa stai cercando di dire?”

“ Torniamo al discorso del film in sè stesso, il film che sta cercando di realizzare Suzumiya può essere classificato del genere fantascientifico. In questo film non c’è bisogno di spiegare perché i gatti parlano o perché Asahina e Nagato hanno dei poteri magici. Semplicemente, le cose stanno in questo modo.”

Quindi, tutto ciò che dobbiamo fare è dare un senso all’esistenza del gatto demoniaco, della cameriera che viene dal futuro e della strega aliena?

“Non esattamente, poiché dando loro ragione d’esistere, sarebbe un problema per il mondo là fuori. Se l’osservatore si rendesse conto che il ‘mondo è cambiato’ dopo aver guardato il film dall’inizio alla fine, allora la loro esistenza sarebbe riconosciuta, ed il mondo cambierebbe in uno in cui un gatto parlante non sarebbe niente di speciale. Non mi auguro che le cose in questo mondo si complichino più di così.”

Nemmeno io. Gli unici a non preoccuparsene sarebbero probabilmente Nagato ed il suo popolo, credo.

“Come dicevo prima, è necessario stabilire il contesto di questo film, ciò che dobbiamo fare è semplicemente chiederle in quale direzione sta procedendo. Il contesto dovrebbe essere tale da risolvere tutte le questioni sorte relative ai misteri e agli eventi paranormali che si sono verificati nel film e, con un finale logico, dovremmo riuscire a far tornare indietro e rimettere a posto le alterazioni subite. C’è un contesto che consente al mondo di risorgere, prima della fine, e che è in grado di dare una risposta ragionevole a tutti gli eventi misteriosi.”

Quale contesto sarebbe?

“Il contesto deduttivo, in particolare attraverso basi logiche. Una volta creato tale contesto, tutte le scene surreali potrebbero essere risolte con persone che dicano ‘Non ci credo’, e gli eventi paranormali sarebbero facilmente ignorati. Tutto ciò che dobbiamo fare, dunque è far sembrare il gatto parlante ed il letale raggio laser di Mikuru delle specie di grosse bufale elaborate, e la nostra realtà rimarrebbe intatta, non ho ragione?”

La cameriera del bar era alquanto a disagio a causa del costume di Asahina, ma fece finta di niente mentre portava via i nostri bicchieri vuoti. Koizumi attese che se ne andasse, poi continuò: “Ovviamente, un gatto parlante è al di là di ogni comprensione, tuttavia esiste. In altre parole, adesso sono apparse delle cose che non dovrebbero esistere. Per il nostro mondo, è davvero un bell’inconveniente.”

Asciugò le goccioline d’acqua sul suo bicchiere con un leggero colpetto delle dita e disse: “Per risolvere questo problema, questo film deve avere un finale logico. Uno che possa essere accettato da tutti - o meglio, da Suzumiya-san. Un finale in cui i gatti parlanti, i viaggiatori del tempo e le streghe aliene possano esistere.”

“Esiste un finale del genere?”


“Certamente! E’ abbastanza semplice. Tutto quel che dobbiamo fare è trovare una spiegazione a doc nel finale per tutti gli eventi irragionevoli che si sono verificati in precedenza.”

Allora, qual’è la tua spiegazione?

“Non è altro che un sogno.”

“...” Fummo sopraffatti da un silenzio di tomba.

Dopo un po’ Koizumi parlò di nuovo: “Non sto scherzando…”

Guardai sprezzante questo gentiluomo, che giocherellava con i suoi capelli e dissi: “Pensi che Haruhi accetterà questa spiegazione? Fa sul serio quando dice di voler ottenere un riconoscimento, non le importerà se il film sia attinente alla realtà oppure no. E adesso dici che è solo un sogno? Per quanto sia stupida, non realizzerà un film altrettanto stupido.”

“Certamente ho tenuto conto dei suoi sentimenti arrivando a questa conclusione, è semplicemente il finale che ci conviene di più. Facendole dichiarare che il film non è altro che un sogno, una bufala, o frutto della fantasia sarebbe la miglior soluzione possibile.”

Per te forse… forse non è male neanche per me, ma cosa ne penserà Haruhi? Probabilmente ha già in mente un finale spettacolare del quale è già pienamente soddisfatta. Oltretutto, non voglio mai più essere coinvolto in questioni oniriche. Inoltre, non voglio mai più sentire i tuoi discorsi interminabili che ci racconti tutto d’un fiato, non sono per niente divertenti.


Sulla strada di casa, decisi di fermarmi al negozio di mangimi per animali. Comprai la confezione più economica di cibo per gatti in offerta speciale e chiesi persino lo scontrino prima di uscire dal negozio. Shamisen si strofinò il musetto con la zampina e mi guardò. Il gatto mi seguii quando mi incamminai.

“Ora ascoltami. Quando arriviamo a casa, non pronunciare una sola parola e comportati come ogni gatto dovrebbe fare.”

“Non so cosa intendi con ‘comportati come ogni gatto’, ma visto che me lo chiedi obbedirò.”

“Ecco, non mi parlare. E rispondi a tutto con un meow.”

“Meow.”

Mia sorella e mia madre sbarrarono gli occhi nel vedermi arrivare a casa con un gatto randagio. Tirai fuori la scusa che mi ero preparato prima e cioè: “Il suo padrone è andato in vacanza e mi ha chiesto di prendermi cura di lui.” Accettarono volentieri, specialmente mia sorella, che accarezzò allegramente Shamisen, mentre il gatto demoniaco le fece semplicemente le fusa. Non era alquanto poco felino, secondo voi?

Dopo una notte relativamente tranquilla, dovevo tornare a scuola anche quel giorno. Non mi sentivo tranquillo a lasciare Shamisen a casa, così lo portai a scuola con me. Visto che lo costrinsi a nascondersi nel mio zaino, Shamisen rispose con arroganza: “Ok, va bene.” e si infilò nello zaino. Non lo farò uscire finché non saremo arrivati a scuola!

Mancavano solo pochi giorni al festival scolastico, l’atmosfera iniziava a diventare più animata, in sincronia con l’entusiasmo di Haruhi. Cos’era successo al clima rilassato del giorno prima? Già dal mattino presto si sentivano il suono di strumenti musicali e persone che cantavano, e c’erano altri che scrivevano cartelloni ed avvisi ovunque. Alcuni gironzolavano indossando ogni sorta di costume stravagante, non avevo proprio idea del tipo di spettacolo che avrebbero inscenato. Giudicando da questa situazione, non sarebbe strano se uno o due viaggiatori provenienti da un universo parallelo si unissero a questa moltitudine.

Solo gli studenti della classe 1-5 non erano per niente entusiasti. Forse era perché Haruhi glielo aveva spremuto via completamente?

Quando entrai, la trovai seduta al suo posto che scriveva con impeto.

“Quindi finalmente ti sei decisa a scrivere un copione?” chiesi mentre mi dirigevo verso il mio banco.

Haruhi borbottò ad alta voce alzando il mento, mentre mi rispondeva: “Certo che no! Questo è il volantino promozionale del film!”

“Fammi vedere!”

Prese il suo quaderno e me lo fece volteggiare davanti al naso.

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Le sopraccitate frasi accattivanti erano scritte insieme ad altre cose riguardo l’imminente fine dell’anno. Non me ne importava granché, ma non avrebbe fuorviato le persone lasciandole credere che solo Asahina sarebbe apparsa nel film? Infatti se qualcuno avesse capito dal volantino quale razza di film fosse, lo guarderei sotto una nuova luce, rivalutandolo con rispetto. Francamente, in qualità di cameraman, non sapevo che tipo di film stessimo girando e non avevo nemmeno avuto alcuna opportunità di esprimere la mia opinione a riguardo. Forse nemmeno lei ne era certa. Ciò nonostante, sapeva con certezza come scrivere un sacco di cose su un volantino.

“Ho intenzione di fare delle copie e di distribuirle all’entrata della scuola durante il festival. Hmm, la reazione sarà eccezionale! Non penso che il professor Okabe avrà nulla da ridire se indosso il costume da coniglietta durante il festival, giusto?”

No, continuo a pensare che qualcosa da ridire lo avrebbe. Dopo tutto questa è una scuola superiore di prefettura con delle severe regole sul decoro. Quindi sarebbe meglio se la piantassi di far venire il mal di stomaco a tutti i responsabili!

“Inoltre, Asahina si deve preparare per la bancarella di pasticcini organizzata dalla sua classe. Senza contare che anche Koizumi e Nagato hanno le attività delle rispettive classi. Saremo gli unici due liberi quel giorno.”

Haruhi mi guardò sospettosa.

“Quindi mi stai dicendo che ti vuoi vestire tu da coniglietta?”

Come puoi anche solo pensarlo? Basterai tu. Per quel che mi riguarda starò dietro a portarti i volantini.

“A proposito, sai che mancano solo pochi giorni al festival culturale di Sabato e Domenica, vero?”

“Certo che lo so.”

“Oh, davvero? Vedendoti così rilassata ho pensato che avessi confuso le date.”

“Rilassata? Non vedi che mi sto impegnando per ricercare delle frasi più accattivanti?”

“Oltre alla pubblicità, non dovresti concentrarti su cose più importanti? Quand’è che il film verrà terminato?”

“Presto. Mancano solo alcune nuove riprese, monteremo le scene, poi aggiungeremo la musica di sottofondo e gli effetti speciali in fase di post-produzione e avremmo finito.”

Sorprendente. Personalmente mi sembra che le riprese ancora da fare siano molte di più rispetto a quelle già girate.

Ad ogni modo, che razza di film stava cercando di realizzare questa regista? Senza contare che ci avremmo messo ancora più tempo per il montaggio e la post-produzione, ma speravo di sbagliarmi.


Durante l’intervallo fra la terza e la quarta ora.

“Kyon!”

La sua voce era talmente forte che avrebbe potuto far volare tutti a mezz’aria. Con riflesso lento, mi girai dove proveniva la voce e vidi Tsuruya appoggiare la testa alla porta dell’aula. Vedevo appena i morbidi capelli di Asahina spuntare al suo fianco.

“Vieni qui.”

Mi precipitai attratto dal sorriso di Tsuruya. Haruhi come di solito non era reperibile in classe durante l’intervallo, quindi non c’era. Probabilmente gironzolava da qualche parte nella scuola. Era una bella opportunità. Andai fuori in corridoio e Tsuruya mi tirò improvvisamente per la manica e disse: “Mikuru ha qualcosa da dirti!”

Asahina tremava mentre mi porgeva un foglietto: “Questo … è un buono promozionale.”

“Questo è il buono della bancarella di pasticcini della nostra classe!” spiegò Tsuruya.

Lo presi subito volentieri. Era probabilmente un buono sconto o qualcosa di simile. Secondo quanto c’era scritto sul coupon ritagliato, avrei avuto il 30% di sconto sull’ordinazione dei pasticcini.

“Per favore, porta anche i tuoi amici.”

Asahina chinò in giù la testa, mentre Tsuruya spalancò la bocca tanto quanto un personaggio dei fumetti e sorrise.

“E’ tutto per ora! Ci si vede!” disse e si accinse ad andarsene, Asahina stava per fare lo stesso, ma poi decise di tornare verso di me.

Tsuruya fece una risatina quando se ne accorse e si fermò ad aspettarci.

Asahina congiunse le mani e mi disse: “...Kyon.”

“Si?”

“Riguardo quel che ha detto Koizumi l’altro giorno, penso sia meglio che tu non gli creda… Forse penserai che io abbia qualcosa contro Koizumi se dico così… Um, non voglio che tu pensi nemmeno questo, ma …”

“Intendi quando ha definito Haruhi un Dio? Se è per quello non ti preoccupare, non gli credo nemmeno io.”

“Io, um … la vedo a modo mio, voglio dire, um … è diverso dalla spiegazione di Koizumi.” Asahina sospirò e mi guardò con i suoi occhini.

“Effettivamente Suzumiya ha il potere di cambiare il ‘presente’, ma non penso che abbia la capacità di ricostruire il mondo. Questo mondo è così da sempre, non è stato creato da Suzumiya.”

In tal caso … significa che il suo punto di vista è in contrasto con quello di Koizumi?

“Penso che anche Nagato la pensi diversamente.” disse, mentre attorcigliava l’orlo della sua uniforme con le dita: “Um … se dico questo gli altri potrebbero non essere d’accordo, ma …”

Tsuruya sorrise guardandoci mentre aspettava a distanza, con l’espressione di mamma rondine che non vede l’ora di vedere infine la sua progenie lasciare il nido. Mi chiedo se non si fosse fatta un’idea sbagliata?

Asahina sembrava essere in difficoltà mentre disse: “Il punto di vista di Koizumi è diverso dai nostri. Se ti chiedessi di … um … non credere tanto facilmente a Koizumi, suonerebbe come una critica nei suoi confronti, ma…”

Gesticolava freneticamente con le mani: “Mi spiace, non riesco a spiegarmi meglio. Non sono brava a dire queste cose… voglio dire…”

Continuava ripetutamente ad abbassare e ad alzare lo sguardo verso di me: “La gente di Koizumi ha le proprie prese di posizioni e teorie, così come noi. Penso che anche per Nagato sia così, dunque …”

Asahina mi guardò come se finalmente facesse appello a tutto il suo coraggio per prendere una decisione. Era carinissima anche quando era così seria. Tremavo di gioia potendo guardare il suo dolce viso a distanza ravvicinata.

Le risposi con sicurezza: “Lo so, come’è possibile che Haruhi sia un dio?”

Invece di credere a quella religione da idioti, preferirei che Asahina istituisse un nuovo culto che la adorasse in quanto sua fondatrice. In questo modo attirerebbe molti fedeli. Ci metterei la firma.

“Per me, la spiegazione di Asahina è più facile da capire rispetto a quella di Koizumi.”

Asahina sfoderò un sorriso allegro, credo che se i fagiolini dolci potessero sorridere, lo farebbero in questo modo.

“Um, grazie. Ma Koizumi non c’entra niente con me, per favore cerca di capire.”

Disse delle cose alquanto ambigue, poi alzò lo sguardo verso di me, quindi rapidamente si guardò intorno come se stesse cercando di scappare. Non stavo nemmeno provando ad abbracciarla. Asahina mi salutò con gentilezza, poi seguì Tsuruya come un anatroccolo nero che segue la madre e se ne andò.


Dobbiamo proprio accelerare il lavoro.

Mi stavo dirigendo verso la stanza del club, mentre mi chiedevo perché ci stessi pensando così seriamente. Avrei voluto usare un attimo il computer, ma non mi aspettavo che dentro ci fosse già qualcuno seduto, con indosso il suo cappello a punta ed il mantello nero, mentre si leggeva un libro. Prima che potessi dire qualcosa: “Credo che questo sia quello che pensa Asahina Mikuru.” disse Nagato, come se potesse leggermi nel pensiero.

“Suzumiya Haruhi non è il creatore e non è responsabile della creazione di questo mondo. Questo mondo è sempre stato così da molto tempo. L’esistenza soprannaturale di esper, anomalie temporali e forme di vita aliene non sono stati creati dai desideri di Suzumiya Haruhi, ma esistevano già da molto prima. Il compito di Suzumiya Haruhi è di scoprire inconsciamente l’esistenza di questi esseri. Ha iniziato ad usare le sue capacità tre anni fa, ma le sue scoperte non l’hanno portata ad esserne consapevole. E’ in grado di ricercare il paranormale, ma si contraddice con la sua stessa visione che ha di quel mondo. E’ per questo che una fazione continua a cercare di impedirle di prenderne coscienza.”

Parlò tranquillamente senza nemmeno sorridere. Nagato mi guardò con i suoi occhi penetranti, mentre mi diceva quanto sopra, poi aggiunse queste parole prima di chiudere bocca: “E questi saremmo noi.”

“Asahina ha diverse spiegazioni rispetto a Koizumi. Sarebbe davvero un problema se Haruhi fosse testimone di qualcosa di straordinario?”

“Si.”

Nagato torno a guardare il suo libro rimasto aperto, come se la nostra conversazione non fosse un gran che: “E’ venuta in questo piano temporale con lo scopo di proteggere il futuro da cui proviene.”

Avevo l’impressione che stesse descrivendo qualcosa di molto importante con noncuranza.

“Per il piano temporale di Asahina Mikuru, Suzumiya Haruhi è una variabile. Per stabilizzare il futuro, è necessario inserire il valore corretto. La missione di Asahina Mikuru è di regolare quella variabile con un valore accettabile.”

Nagato voltava tranquillamente le pagine senza far alcun rumore. Con i suoi inespressivi occhi neri non batté nemmeno una volta le palpebre, mentre continuò: “Koizumi Itsuki e Asahina Mikuru hanno un approccio diverso alle rispettive missioni riguardo Suzumiya Haruhi. Non accetteranno mai l’interpretazione l’uno dell’altra, dato che entrambe le loro teorie minaccerebbero il significato dell’esistenza dell’altro.”

Aspetta … ma Koizumi non aveva detto di aver ricevuto i suoi poteri tre anni fa?

Nagato mi rispose subito: “Nessuno può garantire che Koizumi Itsuki dica la verità.”

Ebbi un flash dell’immagine del suo affascinante viso sorridente, proprio così, nessuno poteva garantire che fosse affidabile. Solo perché fino ad ora, Koizumi era stato in grado di dare una spiegazione decente a tutte le cose in cui mi ero imbattuto, chi poteva garantirmi che fosse la spiegazione corretta? Anche Asahina mi aveva detto di non credergli, ma valeva lo stesso anche per lei, chi poteva garantirmi che fosse lei invece ad aver ragione? Guardai Nagato e pensai che forse quello che mi aveva detto Koizumi non era vero, e che forse Asahina non si sarebbe mai resa conto che la sua opinione potesse essere sbagliata, quindi forse solo questo calmo alieno non mi avrebbe mentito.

“Dunque cosa ne pensi? Qual è la teoria corretta? Hai menzionato qualcosa riguardo la possibilità dell’auto-evoluzione, quale esito avrebbe?”

Il topo da biblioteca, completamente vestita di nero, restando impassibile disse: “Non importa quanto io sia convincente, non c’è modo che tu possa avere delle prove concrete.”

“Perché dici questo?”

In questo momento vidi qualcosa di veramente raro. Ero sorpreso nel vedere Nagato confusa mentre mi diceva: “Perché nessuno può garantirti che quello che dico sia vero.”

Nagato, ripose il libro e lasciò la stanza del club, lasciandomi con questa frase: “Almeno per quanto ti riguarda.”


Suonò la campanella, segno che sarebbero presto iniziate le lezioni.

Non capisco. Come potrebbe capirlo una persona normale? Anche se si tratta di Koizumi o Nagato, dovrebbero spiegarsi in modo che le persone possano comprendere! Ho persino avuto il sospetto che la facessero difficile apposta per me. Dovreste riflettere di più quando mettete insieme un discorso, altrimenti nessuno vi darà ascolto, visto che le parole entreranno da una parte ed usciranno dall’altra.

Mentre camminavo con le braccia conserte, incrociai un gruppetto di persone travestite con costumi medievali, che girarono poi all’angolo del corridoio. Se Nagato si fosse unita a loro con indosso il suo mantello nero, nessuno ci avrebbe fatto caso. Forse anche un’altra classe aveva deciso di girare un film di fantascienza, per non lasciare tutta la gloria ad Haruhi.

Non sarebbe male, per lo meno non sarebbero tanto frustrati quanto me e collaborerebbero allegramente alla realizzazione del loro film, capitanati da un regista con buon senso che avrebbe dato loro degli ordini ragionevoli.

Sospirai profondamente e mi diressi verso la classe 1-5.


Haruhi era l’unica a pensare che la realizzazione del film procedesse secondo i piani, mentre davanti ai miei occhi le sbarre aumentavano e mi oscuravano, lo stesso valeva anche per Koizumi ed Asahina. Durante le riprese, accaddero molte cose. Per un pò le pistole giocattolo spararono colpi ad acqua invece di pallini di plastica; Asahina rabbrividiva ogni volta che Haruhi portava un’altra lente a contatto colorata -quelle dorate sparavano proiettili da fucile, mentre quelle verdi emettevano dei micro buchi neri-, e finiva per esser morsa da Nagato, i ciliegi appassirono il giorno seguente la loro fioritura, e sembrava che i piccioni bianchi del sacrario si fossero trasformati negli ormai estinti piccioni migratori -come mi disse in segreto Koizumi-, anche la precessione terrestre [cambio di rotazione nell’asse] era un po’ cambiata -secondo Nagato.

La normalità del mondo stava lentamente deragliando. Mentre mi trascinavo sfinito a casa, l’animale baffuto aprì di nuovo bocca: “Quindi va bene finché tengo la bocca chiusa in presenza di quella ragazzina vivace?”

Il gatto sedette sul mio letto coma una sfinge.

“Sei senz’altro obbediente.”

Afferrai dolcemente la lunga coda di Shamisen, che alla fine mi scivolò dalle mani.

“Visto che è ciò che desideri, anche se avevo intuito che non sarebbe stata una buona idea permettere a quella ragazza di sentirmi parlare.”

“Beh anche Koizumi la pensa così.”

Visto che questo gatto parlava, dovevamo trovare una spiegazione plausibile. La soluzione più semplice sarebbe stata creare un mondo nel quale nessuno lo trovasse strano. Ma che razza di mondo sarebbe diventato? E che razza di gatti ci sarebbero stati?

Shamisen sbadigliò senza posa e si sistemò la coda mentre diceva: “Ci sono molti tipi di gatti, non è lo stesso anche per gli umani?”

Senz’altro mi piacerebbe sapere cosa intendi per ‘molti tipi’.

“Cosa faresti anche se lo sapessi? Non penso che tu possa prendere il posto di un gatto e non penso nemmeno che tu possa capire come pensa un gatto.”

Era davvero frustrante, tutto lo era.

Mentre stavo per andare a fare il bagno, entrò mia sorella e mi disse che avevo visite. Andai di sotto pensando a chi potesse essere. Non avrei mai pensato che potesse essere Koizumi. Decisi di andare fuori con lui a parlare sotto le stelle. Non volevo invitarlo ad entrare o sarei finito a dovermi sorbire i suoi interminabili discorsi. Inoltre non volevo stare ad ascoltare contemporaneamente sia lui che Shamisen, mentre mi tenevano una conferenza sulle loro incomprensibili teorie filosofiche.

Proprio come pensavo Koizumi mi subissò con i suoi discorsi, e alla fine, mi disse anche questo: “Per Suzumiya, i dettagli secondari e le cospirazioni nascoste non sono importanti. In effetti lo trovo interessante, il che è già sufficiente. La storia è inconcludente e la trama inesistente e non lascia spazio ad un seguito, dato che dopotutto se la è inventata in pochissimo tempo. Non ha nemmeno pensato ad un finale, chi lo sa, forse il film non ne avrà uno.”

Cosa c’è che non va? Stai dicendo che se il film non si concluderà in modo logico, questa realtà rimarrà perennemente distorta e diventerà la nuova realtà? Haruhi deve avere in mente un finale, e dev’essere un finale conforme alla realtà. E’ un problema da considerare, se Haruhi non lo avesse preso in considerazione, o anche se lo avesse fatto, andrebbe a finire male. Quindi è meglio che ci pensiamo noi. Ma perché dovremmo pensarci proprio noi? Non c’è qualcun altro che si possa far carico di questo maledetto fardello?

“Se esistesse, allora si.”

Koizumi si strinse nelle spalle, “Se fosse esistito, si sarebbe fatto vivo già da tempo. Quindi dobbiamo trovare una soluzione al più presto possibile, specialmente tu. Non vedo l’ora di vederti lavorare con maggiore impegno.”

Lavorare con maggiore impegno a che cosa? Per favore sii più preciso.

“Perché una volta che il mondo fittizio sarà diventato realtà, le nostre teorie non serviranno più a niente. Forse anche Asahina ne subirà le conseguenze, poiché la sua fazione sembra avere un proprio insieme di teorie. Lo stesso vale per Nagato, non ne so molto di lei, ma penso che ad un osservatore vada bene qualunque risultato. La sua fazione accetterebbe una conclusione qualsiasi, anche se la Terra dovesse scomparire, finchè esisterà Suzumiya, per loro sarà abbastanza.”

I lampioni illuminarono l’inespressivo volto di Koizumi nell’oscurità: “Onestamente posso dirti questo, l’’Organizzazione’ e la fazione di Asahina non sono gli unici a far ruotare le loro teorie intorno a Suzumiya. Ce ne sono molti altri là fuori, così tanti che avrei voluto dirti di tutti gli scontri segreti che ci sono stati dietro le quinte, degli alleati che ci hanno tradito, e tutte le cospirazioni e gli inganni, come le distruzioni e gli omicidi che si susseguono anche adesso mentre parliamo. Ogni fazione ha dato fondo a tutte le proprie risorse per combattersi l’un l’altra e sopravvivere.”

Continuò Koizumi con il suo sorriso cinico e ormai logoro: “Anche se non penso che la nostra teoria sia proprio esatta; ma per la situazione attuale, non ci sarebbe posto per me se per il momento non l’accettassi. Inizialmente non volevo schierarmi espressamente da una parte, ma ora non posso più cambiare. E’ come una pedina degli scacchi bianca che non può diventare nera”

Perché non usi Othello o lo Shogi come esempio?

“Tutto questo forse non ha niente a che vedere con te. E’ lo stesso per Suzumiya, il che è una buona cosa, specialmente per lei. Spero che non lo venga mai a sapere. Non vorrei lasciare una ferita nel suo cuore. Secondo i miei standard è simpatica. Naturalmente anche tu.”

“Perché mi stai dicendo tutto questo?”

“Mi è scappato, non c’è un motivo in particolare. Forse stavo scherzando o forse mi passato per la testa un pensiero strano, o forse sto solo cercando di accattivarmi la tua comprensione. Non importa, niente importa.”

Non era per niente divertente.

“Dovrei dirti un’altra cosa poco importante. Hai mai pensato perché Asahina Mikuru … Scusa, perché Asahina esce con noi? Vero, Asahina è una ragazza adorabile e carina, e posso capire perché tutti siano sempre disponibili a darle una mano. Probabilmente anche tu sei dalla sua parte, qualunque cosa faccia, vero?”

“E cosa c’è di male?”

Proteggere i più deboli dai soprusi dei più forti è ciò a cui tutti dovrebbero aspirare.

“La sua missione è quella di avvicinarsi a te ed è per questo che ha quell’aspetto e quella personalità, che casualmente rispecchiano il tuo tipo di ragazza ideale, carina e indifesa. Visto che sei l’unico a cui Suzumiya da retta, fino a un certo punto, era indispensabile che lei avesse la tua attenzione.” Rimasi in silenzio come un pesce degli abissi, e mi venne in mente ciò che mi disse Asahina sei mesi fa. Non l’Asahina di adesso, ma quella che proveniva da un futuro più lontano, l’Asahina adulta. Avendomi chiesto di incontrarla con una lettera, lei stessa mi aveva riferito, “Ti prego di non avvicinarti troppo a me.” Lo aveva detto dopo aver considerato la sua posizione? Oppure era ciò che pensava veramente?

Avendo notato che ero rimasto senza parole, Koizumi continuò con una voce profonda da vecchio quanto uno Jomon-sugi [albero secolare giapponese della famiglia dei cipressi]: “Se Asahina stesse semplicemente interpretando il ruolo di una ragazza carina e innocente, anche se in realtà fosse tutt’altro, che cosa faresti? Probabilmente pensa che in questo modo, sarà più facile accattivarsi la tua simpatia. Il suo apparire innocente ed indifesa di fronte alle irragionevoli richieste di Suzumiya, fa parte del suo piano. Ha fatto tutto questo solo per attirare la tua attenzione.”

Penso che questo tipo sia completamente andato.

Come insegna Nagato, risposi impassibile, “Sono stanco e stufo di stare a sentire le tue stupide storielle.”

Koizumi sorrise lentamente e sporse le braccia in modo esagerato: “Oh, mi dispiace. Sembra che debba ancora imparare bene a raccontare le mie storielle. Mi sono inventato tutte queste idiozie solo per prenderti in giro. Era giusto per dire qualcosa che ti avrebbe impressionato. Non dirmi che mi hai preso sul serio? Beh, veramente mi hai dato sicurezza nel mio modo di agire. Ora posso tranquillamente calarmi nella parte.”

Rise sguaiatamente e continuò: “La nostra classe inscenerà una commedia Shakespeariana, ‘Amleto’, per essere precisi. Io farò la parte di Guildenstern.”

Mai sentito prima, penso sia solo un personaggio secondario, comunque.

“Sarebbe dovuto essere lui, ma dopo metà delle prove invece, abbiamo deciso di ispirarci alla versione di Tom Stoppard, quindi ora apparrò in molte più scene.” [‘Rosencrantz e Guildenstern sono morti’ è una tragicommedia, scritta dal commediografo inglese Tom Stoppard]

Bene, continua così. Anche se non avevo idea che esistesse un’altra versione dell’Amleto oltre a quella di Shakespeare.

“Visto che sono impegnato sia col film di Suzumiya che con la commedia della mia classe, il mio piano di lavoro è strapieno, ne sento già la pressione. Se ti sembro stanco, è per quello. Se adesso apparisse uno Spazio Chiuso, non credo che ce la farei. E’ per questo che sono venuto a chiedere il tuo aiuto. Devo chiederti di trovare un modo per impedire che il film di Suzumiya sia la causa del verificarsi di ulteriori eventi paranormali.”

Un finale sensato, dunque? Non avevi detto che potevamo dichiarare che fosse tutto soltanto un sogno?

“Fai solo credere ad Haruhi che tutto ciò che riguarda il film faccia parte della finzione … ok? Deve chiaramente esserne consapevole. E’ una ragazza intelligente, dato che, dopo tutto, sa che il film non è altro che il frutto della sua immaginazione. La cosa migliore sarebbe continuare in quella direzione. Devo farti capire che non possiamo continuare cosi, e dobbiamo ristabilire l’ordine prima della fine delle riprese.”

“Conto su di te”, Koizumi si inchinò e poi scomparve nell’oscurità.

Che diavolo? E’ venuto solo per scaricarmi addosso tutte le responsabilità? Dato che è già abbastanza impegnato, devo occuparmi io del resto, mi sta dicendo questo? In tal caso si è rivolto alla persona sbagliata. Non si tratta di un gioco di carte, e non voglio nemmeno sottrarmi alle responsabilità. Suzumiya Haruhi non è la 53° carta. Nemmeno il re, o un asso e neanche il jolly.

“Ma …” brontolai fra me e me.

Sembra che non mi possa più sottrarre.

A parte Nagato, Asahina e Koizumi sembravano essere già arrivati al loro limite. Probabilmente il mondo era sempre lo stesso … solo che non ci avevo fatto caso.

“Dannazione …”

Che seccatura!!! Dannazione! Che frustrazione!

Ci pensai a lungo, come potevo cancellare la fervida immaginazione di Haruhi? Il mondo del film e la nostra realtà erano due cose diverse, non interferivano l’un l’altra -cosa potevo fare per farglielo capire una volta per tutte? Cosa potevo fare per farle accettare di nuovo quello che era già da tempo dato per scontato? Un sogno …? Cos’altro? Non c’era molto tempo prima che iniziasse il festival culturale.


Il giorno successivo, diedi un suggerimento ad Haruhi. Dopo averne discusso per un pò, finalmente annuì e fu d’accordo.


“Abbiamo finito!” urlò ad alta voce, mentre sbatteva il suo megafono: “Bel lavoro, ragazzi! Adesso tutte le riprese sono state completate! Vorrei ringraziare tutti per il duro lavoro, soprattutto me! Hmm, a volte mi sorprendo da sola, ben fatto!”

Sentendo la sua comunicazione, Asahina, la cameriera, infine cadde a terra sulle ginocchia, e sembrava stesse versando lacrime di gioia. In effetti, stava piangendo per davvero, ma Haruhi lo aveva interpretato come commozione per il suo discorso.

“Mikuru è ancora troppo presto per piangere, risparmia le lacrime per quando riceveremo la Palma d’oro [La Palma d'oro è il premio assegnato al Festival di Cannes] o l’Oscar per il miglior film! Poi raccoglieremo insieme il successo!”

Mancava solo un giorno al festival. Ci eravamo riuniti sulla terrazza dell’edificio scolastico, il piano di lavoro per il film era talmente intenso che non avevamo nemmeno avuto il tempo di mangiare. Koizumi Itsuki mise fine allo scontro finale tra Mikuru e Yuki, infatti dopo aver scoperto improvvisamente i suoi incredibili poteri, li usò per scagliare Yuki dall’altra parte dell’universo. “Perfetto! Un film superbo! Proprio come mi aspettavo! Se lo portassimo ad Hollywood, piacerebbe ad un sacco di studios e lo vorrebbero comprare! Ma prima dovremmo firmare un contratto con un buon agente!”

L’accettazione della globalizzazione da parte di Haruhi, era mozzafiato.

Non so chi guarderà questo film, gli unici punti che ne potrebbero favorire la vendita riguardavano la sua protagonista femminile, il resto del cast non valeva la pena di esser menzionato. Se possibile mi piacerebbe diventare l’agente di Asahina. Sono sicuro che potrei avere alcune commissioni. Magari potrei provare ad istruire anche Haruhi per farla diventare la prossima idol. Forse dovrei iniziare a distribuire le loro foto e riprese.

“E’ finalmente terminato?” mi disse Koizumi sorridendomi allegramente. Questo mi mandava su tutte le furie, anche se il suo sorriso finto gli calzava a pennello. Lo preferivo così piuttosto che malinconico e questo mi faceva sentire davvero a disagio.

“Se si guarda indietro, adesso che le riprese sono terminate, sembra che tutto sia successo in un attimo. Alcuni dicono che il tempo vola quando ci si diverte, mi chiedo chi si sia davvero divertito?”

E chi lo sa?

“Posso contare su di te per affidarti tutto il resto? Adesso sono concentrato sulle prove della commedia della mia classe. A differenza di un film in una commedia dev’esser buona la prima.” Koizumi aveva il suo solito sorriso, e mi diede una pacca sulle spalle mentre mi sussurrò: “C’è più di una cosa per la quale devo ringraziarti, a sia a nome mio che del gruppo .”

Dopo di che lasciò la terrazza. Seguendo Koizumi, anche Nagato se ne andò tranquilla e impassibile. Haruhi aveva un braccio sulle spalle di Asahina, mentre guardavano verso il mare all’orizzonte.

“La nostra meta sono Hollywood e Broadway!” fu costretta ad urlare.

E’ un bene avere delle grosse ambizioni, ma se continui per la strada che stai intraprendendo ti ritroverai in Australia, invece.

“Sigh.” sospirai e mi sedetti, posando la telecamera di fianco a me.

Per Koizumi, Nagato e Asahina, potrebbe esser tutto finito, ma per me, i problemi erano semplicemente all’inizio. C’erano ancora delle cose da fare. Qualcuno doveva trovare il modo di trasformare queste riprese, che fondamentalmente erano un mucchio di robaccia senza valore, in un ‘film’. E chi se ne sarebbe dovuto occupare? Non dovevo nemmeno sforzarmi ad indovinare. Venerdì sera, solamente io ed Haruhi rimanemmo nell’aula del club, mentre gli altri tre si unirono al lavoro delle rispettive classi. Era una buona cosa che il film fosse finito, ma il montaggio si era protratto troppo a lungo e c’era poco tempo per occuparsi delle altre cose. Dopo aver caricato il film sul computer ed averlo rivisto diverse volte, giunsi ad una conclusione –non era altro che uno scarso promo di Asahina Mikuru. Francamente, anche alla fine, non avevo ancora idea di che tipo di film Haruhi avesse realizzato. La cameriera, la ragazza infernale ed il ragazzo che sorride tutto il tempo come un idiota, cosa non andava nel loro cervello? Non c’era semplicemente stato abbastanza tempo per lavorare alla post-produzione e realizzare gli effetti speciali, senza contare che comunque non ne avremmo avuto le competenze. Sembrava che avremmo dovuto fare uscire il film con le rozze riprese che avevamo, senza poterle revisionare.

Haruhi iniziò a mettere il broncio: “Come possiamo mostrare qualcosa che non è nemmeno stato completato? Non hai un’alternativa?”

Stai parlando con me?

“Affrettarmi non servirà a niente, il festival cultural è domani, e sto già facendo del mio meglio. E’ già un bel grattacapo per me mettere insieme tutte le scene che ti sono saltate in mente di girare. Non me la sento di guardare alcun film adesso.”

Ma Haruhi era in grado di invalidare l’opinione altrui all’istante: “Non ci riusciresti se ci lavorassi tutta la notte?”

Chi ha intenzione di stare alzato tutta la notte? Non lo chiesi, anche perché c’ero soltanto io adesso e Haruhi mi guardava dritto negli occhi con i suoi del colore del legno di sandalo. “Potremmo rimanere qui stanotte.”

Dopodiché Haruhi disse una cosa che mi sorprese molto: “Ti aiuterò io.”


A giudicare dal risultato, Haruhi non aveva mai aiutato molto. Per un pò rimase a brontolare alle mie spalle, ma dopo un ora, stava già dormendo sul tavolo. Ero davvero tentato di riprenderla mentre dormiva.

Potrei mettere l’immagine di lei che dorme alla fine del film.

Devo ammettere, che pare che anche io mi fossi addormentato dopo un pò. Perchè quando riaprii gli occhi, il sole era già sorto ed avevo il segno della tastiera su metà della mia faccia. Quindi stare svegli la scorsa notte era stato inutile, il film era ancora incompleto. Avevo cercato in tutti modi di dare una sistemata qua e là, per tirarne fuori un film da circa 30 minuti, ma era solo un patetico trash. Penso si potesse dire che questo film fosse stato creato da un principiante impulsivo. Sarebbe stato meglio se solo avesse documentato Asahina che faceva shopping nell’area commerciale nel suo costume da coniglietta, ma dato che il tutto era stato tagliato ed incollato con negligenza, mettendo insieme una storia inesistente, il film era semplicemente inguardabile. Alla fine il film non fu ritoccato e nemmeno gli effetti speciali furono aggiunti. Non era altro che uno spassoso film spazzatura. Penso che nemmeno Taniguchi avrebbe voluto vederlo. Volevo buttare giù il computer dalla finestra, ma la luce del sole che illuminava la stanza, mi fece strizzare gli occhi. Dato che avevo dormito in una posizione innaturale, ero tutto dolorante. Erano le 6:30, quando fui svegliato da Haruhi, che si era svegliata prima di me. Ora che ci penso, questa era la prima volta che passavo la notte a scuola.

“Hey, allora com’è andata?” Haruhi guardava lo schermo da dietro le mie spalle, quindi spostai il mouse e cliccai sullo schermo.

“...Wow!” Esclamò Haruhi felice, mentre spalancavo la bocca scioccato. Il titolo del nostro film apparve con un background CG di grande effetto.

“Le avventure di Asahina Mikuru Episodio 00” e poi iniziò.

Anche se la storia era davvero incoerente, le battute si sentivano appena, l’inquadratura tremava, e persino la regista che urlava era presente in alcune riprese, sembrava aver raggiunto un certo

livello per un film realizzato da degli studenti liceali. Non solo c’erano i raggi laser sparati dagli occhi di Asahina, ma anche dalla bacchetta di Nagato provenivano degli strani raggi colorati.

“Heh heh.”

Anche Haruhi era impressionata: “Niente male! Non è perfetto, ma è la dimostrazione che mettendoci tutto il cuore, è possibile realizzare qualcosa di buono.”

Non ero stato io. Probabilmente era stato qualcun altro a farlo mentre dormivo, non ne sarei stato in grado in nessun modo. La sospettata più probabile era Nagato, seguita da Koizumi. Per Asahina sarebbe stato impossibile. O potrebbe esser stato un personaggio misterioso che aveva fatto la sua comparsa? Doveva essere così.

Per un pò, guardammo tranquillamente il film che pareva in qualche modo essersi ritoccato da solo. Se non fosse per questo piccolo schermo… sono certo che l’effetto sarebbe stato maggiore se lo avessimo visto su uno più grande. Il film sullo schermo ora ci mostrava la scena finale, Koizumi ed Asahina

camminavano mano nella mano sul sentiero con i petali dei ciliegi in fiore che fluttuavano. La telecamera fece una panoramica fino ad inquadrare il cielo blu, dopo di che iniziò la sigla finale ed apparvero i titoli di coda.

Finalmente arrivò l’affermazione di Haruhi.

Avevo convinto Haruhi a farla a tutti i costi. Le avevo detto di includere questo elemento cruciale alla fine del film e che doveva farlo la regista in persona. Era una magica smentita che avrebbe risolto tutti i problemi creati:

“Gli eventi descritti in questo film sono fittizi. Non hanno niente a che vedere con persone, organizzazioni o ogni altri condizioni o fenomeni noti. Sono tutte assurdità. Qualsiasi riferimento a quanto sopracitato è puramente casuale. Oh, per gli sponsor è diverso. Per favore visitate il negozio di elettronica Oomori ed il negozio di modellismo Yamatsuchi! Huh? Vuoi che lo ripeta? Gli eventi descritti in questo film sono fittizi. Non hanno niente a che vedere con persone, organizzazioni … Kyon, perché dovrei dire queste cose? Non sono ovvie?”


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